ITRA20100021A1

ITRA20100021A1 - Vaglio a rulli.

Info

Publication number: ITRA20100021A1
Application number: IT000021A
Authority: IT
Inventors: Gabriele Canestrini
Original assignee: Bmcr S R L
Priority date: 2010-07-22
Filing date: 2010-07-22
Publication date: 2012-01-23

Description

“VAGLIO A RULLI"

DESCRIZIONE

Il trovato in oggetto riguarda un nuovo sistema di vagliatura che utilizza rulli rotanti opportunamente sagomati con incavi e rilievi trasversali affinché i rilievi degli uni si protendano nelle cavità degli altri, definendo spazi tali da impedire la discesa nel sottovaglio di materiali superiori a detti spazi.

L’operazione di vagliatura è richiesta nei settori più disparati e quelli ai quali detto vaglio si rivolge maggiormente sono: il settore del riciclo del materiale elettronico, del legno, dei rifiuti domestici ed industriali e della componentistica delle automobili; la pulitura della sabbia; la produzione di pannelli di legno; la selezione di granulati plastici; la vagliatura del vetro e tanti altri ancora.

Attualmente, i sistemi di vagliatura più diffusi sono i sistemi a rete, quelli a dischi e quelli a griglie vibranti. Detti sistemi, però, non sono efficaci nella vagliatura di materiali particolarmente fini in quanto tendono ad intasarsi facilmente comportando, di conseguenza, dispendiose operazioni di pulizia e manutenzione. Migliore successo potrebbero avere i vagli a rulli lisci che, però, pur consentendo la discesa nel sottovaglio di materiale molto sottile, non riescono a bloccare pezzi di eccessiva lunghezza.

Scopo del presente trovato è quello di ovviare all’inconveniente esposto con un vaglio a rulli che consente di separare materiale molto fine e, nel contempo, di piccole dimensioni. Ciò perché i rulli di detto vaglio presentano ciascuno un'alternanza di incavi e rilievi anulari per poterli accostare tra loro inserendo i rilievi dell’uno negli incavi di quello adiacente fino a formare, con gli interspazi ottenuti, una trama di vagliatura adatta a separare anche materiali dalle dimensioni di pochi millimetri, come sabbia o polvere.

Queste ed altre caratteristiche del trovato ideato sono di seguito descritte con riferimento a due tavole di disegno dove, a solo titolo indicativo e non limitativo, sono rappresentate:

- le FIGG. 1 e 2 che mostrano, schematicamente, la vista in pianta ed una vista laterale di un vaglio a rulli realizzato secondo il trovato; - la FIG. 3 che mostra un dettaglio ingrandito della FIG. 1;

- la FIG. 4 che mostra la sezione XX riferita alla FIG. 3;

- la FIG. 5 che mostra un particolare ingrandito della FIG. 3.

Dall’esame dei disegni allegati si evince che il vaglio ideato, utilizzabile sia come macchina singola che inserito in un ciclo di lavorazione e quindi provvisto della struttura di sostegno di volta in volta più idonea, è una sorta di trasportatore costituito da una successione di rulli motorizzati 1 e 2 che, complanari e paralleli, presentano ciascuno un’alternanza di incavi e rilievi anulari per poterli accostare tra loro inserendo i rilievi deN’uno negli incavi di quello adiacente e viceversa fino a formare, con gli interspazi ottenuti, una trama di vagliatura adatta ad impedire che discendano nel sottovaglio materiali di dimensioni superiori alle dimensioni “a" e “b" determinate dalla sagomatura dei rulli e dall’interasse degli stessi e che, restando nel sopravaglio, vengono trasportati alla stazione successiva dai rulli rotanti tutti nello stesso verso.

In una possibile soluzione realizzativa, i rulli motorizzati possono presentare tutti il medesimo profilo longitudinale e, in tal caso, sono semplicemente sfalsati longitudinalmente affinché i rilievi e gli incavi di ciascuno di essi risultino in corrispondenza degli incavi e dei rilievi dei rulli contigui.

In un’altra soluzione, i rulli motorizzati sono realizzati secondo due diversi profili longitudinali e sono quindi disposti alternatamente per ottimizzare la vagliatura nel compenetrare i rilievi degli uni con gli incavi degli altri e viceversa. Quest’ultimo è il caso della soluzione illustrata nelle TAW. 1 e 2, dove i rilievi anulari o convessità 2M dei “rullimaschio” 2 si impegnano nelle gole anulari o concavità 1F dei “rullifemmina" 1 , queste ultime appositamente realizzate con raggio di curvatura maggiore del raggio di curvatura dei rilievi 2M per consentire di ottenere la maggiore compenetrazione possibile degli uni nelle altre senza che ciò comporti il blocco o grippaggio dei rulli durante la rotazione di funzionamento.

Per ottenere la rotazione simultanea dei rulli 1 e 2, ognuno calettato su di un albero di rotazione 3 preferibilmente di sezione quadrata, detti alberi possono essere ad esempio collegati in una trasmissione a catena ed azionati con un motoriduttore di tipo noto.

La rotazione di tutti i rulli nello stesso verso è fondamentale per ottenere l’avanzamento del materiale durante la vagliatura ed evitare l’inconveniente che un pezzo si incunei fra due rulli successivi bloccandoli, come potrebbe invece accadere in caso di rotazioni contrapposte dei rulli contigui.

Le dimensioni, le sagomature, i materiali e le rugosità dei rulli sono di volta in volta diversi a seconda dell’applicazione. Ad esempio, la vagliatura di materiali particolarmente abrasivi come il vetro o la plastica richiede l'impiego di rulli di acciaio o di ghisa resistenti all'usura mentre altre applicazioni possono richiedere rulli in gomma

Inoltre, ciascun rullo motorizzato può essere realizzato in un corpo unico oppure ad elementi modulari, da comporre secondo le esigenze.

E’ ovvio che, ferme restando le caratteristiche di massima illustrate e descritte, il vaglio a rulli ideato potrà essere suscettibile di modifiche o varianti comunque comprese nel presente ambito brevettale ed indipendenti dalla motorizzazione scelta per i rulli o dai materiali utilizzati per realizzarli.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Vaglio a rulli, caratterizzato dal comprendere una successione di rulli motorizzati, complanari e paralleli, presentanti ciascuno una serie di scanalature trasversali formanti un’alternanza di incavi e rilievi anulari, onde inserire i rilievi di ciascun rullo negli incavi di quelli contigui e viceversa e realizzare, con gli interspazi ottenuti, una trama di vagliatura che, impedendo ai materiali di dimensioni superiori di discendere nel sottovaglio, consente ai rulli di trasportarli alla stazione successiva.
2) Vaglio a rulli, come alla rivendicazione 1, in cui i suddetti rulli motorizzati sono tra loro identici, ovvero presentano il medesimo profilo longitudinale e sono semplicemente sfalsati longitudinalmente affinché i rilievi di ciascuno di essi risultino in corrispondenza degli incavi dei rulli contigui e viceversa.
3) Vaglio a rulli, come alla rivendicazione 1, in cui i suddetti rulli motorizzati presentano due diversi profili longitudinali da disporre alternatamente per ottimizzare la vagliatura nel compenetrare i rilievi di ciascuno con gli incavi dei rulli contigui e viceversa.
4) Vaglio a rulli, come alla rivendicazione 1, in cui ciascun rullo motorizzato è realizzato in un corpo unico.
5) Vaglio a rulli, come alla rivendicazione 1, in cui ciascun rullo motorizzato è realizzato ad elementi modulari da comporre secondo le esigenze.