ITPV20070020A1 - Piastrella elettronica - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DI INVENZIONE INDUSTRIALE

Avente per titolo : “PIASTRELLA ELETTRONICA"

Introduzione

La domotica sta entrando massicciamente nelle nostre case.

Nella casa del futuro non potrà' mancare questa invenzione di arredo, di illuminazione, di comunicazione visiva particolarmente suggestiva, nonché<1>di regolazione termica degli ambienti.

La fantasia degli architetti e degli arredatori avra’ maggiori possibilità<1>di espressione, considerato la facilita' di applicazione della fantasia e della arte personale che questo nuovo strumento consente, modificabile anche a piacimento e/o successivamente nel tempo senza interventi strutturali e senza intervento di operai o mano d’opera.

Il presente trovato riguarda la illuminazione, la colorazione, la variabilità<1>dei parametri colore e/o luminosità’, di un ambiente o di un'area sulla quale viene applicato, sia singolarmente che in aggregazione. E' anche possibile influenzare termicamente l'ambiente. La continua variazione dei parametri luminosità’ e colore possono anche realizzare il movimento delle immagini e dei colori riprodotti. La riproduzione di immagini e colori può' simulare, ad esempio, anche la colorazione ed i motivi ornamentali classici di un bagno o di una cucina , che sono normalmente ricoperti da piastrelle ceramiche che possono essere sostituite dal presente trovato.

CAMPO DI APPLICAZIONE DEL PRESENTE TROVATO

Il trovato riguarda gli elementi di arredo e i complementi degli elementi di arredo, sia per interno che per esterno delle strutture, siano esse abitative che di altro genere ed uso.

In particolare il trovato trova applicazione in sostituzione delle comuni piastrelle ceramiche, aggiungendo funzionalità' di variabilità' nei parametri colore, luminosità', illuminazione, climatizzazione.

ARTE NOTA E DIFFERENZE

Esistono molti prodotti e relativi brevetti che possono essere scambiati con la presente invenzione, ma che sono radicalmente e sostanzialmente differenti da questa. Esistono molti tipi di monitor da parete, anche molto grossi i cui pixel sono evidenti da vicino. Ogni pixel e' controllato come i pixel di un monito digitale, ma tramite una complessa elettronica comune che li comanda: infat grande monitor non e' un prodotto venduto (e realizzato) a pixel unico indipendente (o ad aggregazione limitata di pixel) come la presente invenzione. Infatti, grazie al trovato, e’ vendibile e/o realizzabile anche il pixel unico.

Esistono anche luci a parete, che vengono utilizzate per realizzare scritte ed immagini per fiere e per grattacieli. Anche questi prodotti differiscono dal presente trovato, in quanto le altre soluzioni oltre ad essere generalmente e fisicamente un prodotto unico, vengono realizzate secondo standard dimensionali di grande formato che, oltre a richiedere spessori e spazi, difficilmente può' essere inserito in una abitazione, come invece il presente trovato può' fare. Esistono inoltre altre piastrelle che integrano fonti di luce, ma sono semplicemente dei punti luce, sebbene anche colorati o anche variabili tramite manopole o controlli limitati.

DESCRIZIONE SOMMARIA

Il presente trovato e' un prodotto o un sistema costituito da uno o piu’ parallelepipedi, d'ora in poi chiamato genericamente come "piastrella" (o "piastrelle"), che da sola o in aggregazione con elementi simili, realizzano la colorazione e/o l'illuminazione di un ambiente e/o di una superficie.

Il presente trovato può' assumere la forma di una piastrella od una aggregazione di piastrelle con le caratteristiche riportate nel presente testo.

Il controllo (anche in tempo reale) delle singole piastrelle, consente e realizza il mix di colori e/o di movimenti e/o di luminosità' della superficie composta dagli insiemi di piastrelle, che seguono le indicazioni della parte di controllo.

Ogni singola piastrella può' venir identificata univocamente e/o può' essere identificata (anche successivamente) in base alla posizione di montaggio o di incollaggio e/o alla programmazione.

Il trovato può' essere paragonato ed utilizzato (es. messo in opera) come una comune piastrella da arredo classica in ceramica, sia per le sue caratteristiche dimensionali che per le sue caratteristiche fisiche e meccaniche. Pertanto può’ essere messo in opera da un muratore e/o da un piastrellista senza particolari attenzioni. Infatti non necessita di cablaggi, e non richiede pertanto l’intervento di un elettricista, se non in fasi piu’ avanzate della posa, per il collegamento all'impianto elettrico di alimentazione di almeno una piastrella. Gli strumenti ed i modi di lavorare pertanto non cambiano, facilitando cosi' l'utilizzo e la diffusione del presente trovato.

La combinazione di elementi del trovato, applicati su una parete, trasforma le superfici ricoperte in schermi luminosi fissi e/o in pareti colorabili e/o colorate, variabili per colore e/o luminosità' e/o riflettenza, programmabili, anche in riproduzione visiva di movimento (es. di immagini). La colorazione può<1>imitare la tempera normalmente depositata sulle pareti, nonché’ può<1>imitare le classiche piastrelle ceramiche da arredo. Inoltre, Γ applicabilita' a qualsiasi superficie ne consente la trasformazione di tali oggetti in uno scenario, integrando ad esempio questo elementi di arredo nel complesso di comunicazione e visualizzazione ed illuminazione che e' in grado di realizzare. Si può’ progettare la colorazione e/o la luminosità’ di un bagno o di una cucina, cambiando a piacere i colori ed i motivi ornamentali, con immagini anche in movimento, anche in funzione di parametri esterni che mutano: ad esempio il colore che cambia e/o la luminosità’ che adegua al calar delle tenebre.

Si può' mantenere la colorazione e/o l'illuminazione ed i motivi ornamentali per anni o fino che non si e' stufi e quindi procedere al cambiamento tramite una semplicissima procedura a contenuto informatico (es. intervento di variazione di programmazione) che può' essere eseguita in diverse soluzioni, riportate nel presente scritto.

Questa innovazione (il trovato) si realizza in diversi modi, come ad esempio con l’applicazione di uno o piu’ punti luminosi controllati e diffusi all’interno e/o sui lati della piastrella, oppure inserito nella stessa. E’ possibile il cambio di colore e/o luminosità’ controllato, grazie a diverse tecnologie suggerite, tra le quali sono previste anche quelle che utilizzano le superfici transflettive, elettroluminescenti, oled, led, Icd, tft eccetera. E’ quasi sempre necessaria una strategia di omogeneizzazione dei colori e/o della distribuzione luminosa, come spiegato nel presente documento.

Paragonando l’insieme di piastrelle ad un monitor, la singola piastrella realizza almeno un pixel di tale monitor. La singola piastrella, nel miglior modo di essere realizzata, costituisce un insieme di quattro pixel indipendenti, definite in questo scritto “piastrelline”, componenti la piastrella.

Il pixel cosi’ realizzato può' anche essere di dimensioni ragguardevoli, pari ad 1⁄4 (un quarto) della dimensione della piastrella. La bassa definizione derivante dal pixel grosso visto da vicino, mantiene comunque un adeguato effetto cromatico, luminoso, di movimento. La dimensione del pixel e’ determinata della definizione che si vuole ottenere e/o dal numero dei pixel che si vogliono inserire nella piastrella. La dimensione della piastrella o delle piastrelline sottoparte che la compongono può' essere comunque adeguatamente piccola.

PROBLEMI CHE RISOLVE LA PRESENTE INVENZIONE

Oltre la realizzazione delle funzioni di colorazione, illuminazione, condizionamento, gli ulteriori problemi che risolve la presente invenzione sono: 1) applicabilita' su una parete come le piastrelle ceramiche che va a sostituire, che 2) dimensioni di spessore adeguatamente sottile tanto da poterla paragonare ed utilizzare come piastrelle in ceramica standard, che 3) non necessita di cablaggi elettrici complessi che ne rendano l'applicazione impossibile sui comuni muri, 4) possiede caratteristiche di durata ed affidabilita' che consentono di non dover effettuare interventi di sostituzione in un arco di tempo adeguato, 5) non richiedano particolari conoscenze per il montaggio o l'applicazione, in modo da essere utilizzate dai normali operatori del settore edile (piastrellisti). 6) tutte le piastrelle sono uguali tranne almeno una che serve per la alimentazione elettrica ed il controllo.

Il trovato possiede inoltre le seguenti caratteristiche:

cambia colore, può’ simulare colori di riferimento (mostrati), e’ in grado di illuminare, illumina con colori diversi, può’ rappresentare immagini anche in movimento, possiede un adeguato sistema di programmazione e controllo, anche remoto, possiede un sistema di connessione che consente ad una piastrella di passare a quelle adiacenti le informazione e le alimentazioni elettriche.

Può' avere un sistema di differenziazione termica, in grado di generare calore e freddo.

Si riporta l’elenco degli elementi che compongono la piastrella ed il sistema, descritti singolarmente in appositi paragrafi:

-SUPPORTO -ELETTRONICA -VISUALIZZATORE (applicazione laterale, interno, superficiale, transflex Icd oled) -SUDDIVISIONE Interna -DIFFUSORE luce -PROTEZIONE (anche con funzioni di DIFFUSORE) -CONNESSIONE SEMPLICE -CONNESSIONE GUIDATA (distanziale) CONNETTORE -ASSENZA DI CABLAGGI -DISTANZIALE (anche con funzioni di CONNETTORE) -SISTEMI BINARI alimentazione e bus -ALTOPARLANTI -SISTEMA PIASTRELLA -SISTEMA DI CONTROLLO -IDENTIFICAZIONE (UNIVOCA E/O PROGRAMMATA E/O IN BASE ALLA POSIZIONE) -SOFTWARE -COMUNICAZIONE -CLIMATIZZATORE

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Il trovato e' realizzato e/o suddivisibile in diverse parti di identificazione, tra loro unite ed integrate in un unico prodotto monoblocco chiamato piastrella . La singola piastrella funziona meglio se e’ inserita in un insieme di piastrelle identiche di cui almeno una di controllo (fig.1 dis. 5) .

Il fatto che il trovato si possa identificare sia nella singola piastrella che nel sistema composta da piu’ piastrelle, deriva dal fatto che la piastrella può’ essere realizzata e venduta singolarmente, in quanto autonoma, ma può’ realizzare le sue funzioni in aggregazione con altre piastrelle. In questo ultimo caso può’ anche essere prevista almeno una ulteriore piastrella piu’ intelligente delle altre che governa le altre e/o alimenta tutto il sistema.

Costruzione della piastrella.

La singola piastrella e’ il risultato dell’assemblaggio di diverse parti che identifichiamo anche nel presente paragrafo. La piastrella e’ composta da: una parte denominata d'ora in poi "supporto" ( 1 fig.A dis. 4) che può essere incollato alla parete (muro), realizzato ad esempio di ceramica; questa parte e l'interfaccia generica tra il trovato e la superficie di applicazione. Tale parte ha la sua efficacia principale come meccanica di contenimento degli sforzi di ritenzione, nonché' come compito secondario quello di dissipazione delle energie termiche generate dai circuiti elettronici e/o dai visualizzatori. Sono presenti uno o piu' circuiti elettronici identificati d'ora in poi come parte denominata "elettronica" ( 2 fig.A dis. 4) , che puo'/possono essere allocata/i in diverse posizioni all'interno (es. in adeguati incavi) o sui lati della piastrella, oppure uniti al supporto, compreso a formare uno degli strati (layers) del trovato, oppure inserito in adeguate tasche (fig.C dis. 4). I circuiti elettronici o "elettronica" ricevono e gestiscono l'alimentazione e i controlli, generalmente comuni a tutte le piastrelle, che assegnano i parametri alla singola piastrella ed alle sue parti (identificazione, colore, luminosità', riflessione, filtraggio, apertura, temperatura) Tali circuiti elettronici sono abbinati a loro volta alle parti indicate come "visualizzatori" (esempio disposizione punti luminosi fig.D-E dis. 4) deputati materialmente a realizzare le colorazione e/o l'illuminazione e/o le riflessioni Come già' citato, la realizzazione di questa parte può' essere ottenuta con diverse tecnologie, che utilizzino, led (luminescent emitter diodes) oled (organic led) led (liquid cristal display), transflective surfaces, eccetera. E’ utilizzabile qualunque prodotto in grado di cambiare stato tramite controllo elettrico o elettronico. Il visualizzatore può’ anche essere integrato nell’elettronica.

Come ulteriore esempio realizzativo di un possibile sistema di visualizzazione, si riporta un sistema di illuminazione laterale tramite LED di adeguata potenza (fig. B,C,D dis. 3).

Anche in questo caso si prevede ad esempio una illuminazione con una o piu' TRIADE di diodi, led, RGB (Red Green Blue), per realizzare, con una opportuna miscelazione di tali colori, tutti i colori esistenti. E’ possibile anche l’uso di assimilabili sorgenti multicolor e/o elettroluminescenti.

In tal modo si realizza una piastrella con una zona o più zone luminose indipendenti (fig.A dis. 1) esempio di suddivisione in quattro parti indipendenti (fig. A dis. 2)

Si può’ aggiungere ai tre colori fondamentali un led ad esempio bianco, con lo scopo di incrementarne la potenza luminosa e/o realizzare sfumature e/o attenuazioni di colore.

L’illuminazione può’ venir fatta dal lato (es. fig. A,B,C dis. 2) e risulta in questo modo parallela al lato della piastrella stessa.

Si prevede anche la realizzazione per la quale i led siano all’Interno ( fig. D,E dis. 4) della piastrella e/o all’interno delle divisioni (es. la divisione a croce che separa idealmente in 4 la singola piastrella), oppure all’interno di un sistema a sandwich o all'interno di una tasca realizzata nei materiali di supporto e protezione e/o diffusione.

Si prevedono adeguate soluzioni per garantire il funzionamento e la contiuità elettrica delle piastrelle anche in caso di taglio o perforazione delle stesse, con circuiti escludenti e/o inserenti automaticamente eventuali parti coinvolte.

La piastrella può' utilizzare anche un sistema di omogeneizzazione della luce, costituito da un opportuno diffusore (es. layer aggiuntivo), che distribuisce a tutto il pixel interessato la fonte di colore e/o luce. Tale diffusore può essere costituito da un sistema di prismi e/o di riflessioni e/o di guidaluce e/o lenti (es. lente di fresnel). Il diffusore può' asservire da protezione, oppure può essere previsto un ulteriore strato esterno, eventualmente opacizzato o trasparente, che funge appunto da protezione (es. layer aggiuntivo ulteriore) meccanica antigraffio. La protezione può' facilmente essere realizzata tramite ceramica trasparente e/o semitrasparente e/o vetro e/o vernice (es. 3 fig. A dis. 4)

Il sistema, che viene identificato d'ora in poi come "sistema piastrella" ( esempio di utilizzo in un bagno - dis. 5 e 6 ), e' composto da un insieme di piastrelle tendenzialmente identiche vicine tra loro ed interconnesse, nonché’ da almeno "un sistema di controllo". ( 1 dis. 5) eventualmente integrato in una o piu' piastrelle caratterizzate a tal fine.

Ulteriore esempio di ottenimento e/o realizzazione del visualizzatore: mantenendo la suddivisione delle parti supporto, elettronica e visualizzatore come parti sovrapposte, tramite LCD si può ottenere la disponibilità di aree di colore per la visualizzazione: in questo caso il visualizzatore e' fatto in almeno due strati, il primo strato e la superficie opportunamente colorata con zone di differente colore, es. rettangolini ripetitivi a colori RGB come il monitor di un computer; I secondo strato del visualizzatore e' costituito da un LCD che abilita disabilita (anche tramite apertura) la visualizzazione di una serie di zone della parte colorata. In questo modo si riproduce il colore, cambiabile e combinabile a piacere. La dimensione minima del pixel e<1>in funzione della colorazione sottostante (suddivisibile in quadratini colorati differentemente) e dalla dimensione dell'area controllabile dall' LCD. Polarizzando opportunamente e differentemente le aree dell'LCD, si ottengono forme colorate differenti. Può essere previsto una retroilluminazione dell' LCD e/o una illuminazione (anche riflessiva) superiore. E’ possibile l'uso di Icd colorati (a strati e non).

Ulteriore esempio di ottenimento e/o realizzazione del visualizzatore:

stesso ragionamento per l'uso della tecnologia del led organico OLED. la superficie disponibile del visualizzatore e' realizzata tramite oled. Si prevede un ulteriore strato di protezione per il trattamento superficiale di liquidi di pulizia e per prevenzione antigraffio delle superfici delicate.

La parte elettronica provvede a controllare in modo adeguato il circuito oled, che a sua volta può' essere aiutato da ulteriori fonti luminose superiori od inferiori.

Naturalmente possono essere usate anche le prossime fonti di illuminazione e/o rappresentazione non ancora in commercio, nonché’ le attuali come tft a matrice attiva, passiva, ecc.

Costituzione generica :

Il trovato può’ essere realizzato tramite l’assemblaggio di parti semilavorate e distinte, composta da: parte trasparente abbinata a parte ceramica semitrasparente od opaca, che riporta eventualmente adeguati fori per l'inserimento di parti luminose emittenti. La parte emittente luce e' inserita o appoggiata come ulteriore layer, riportante l'elettronica di controllo e comando e ricevente comandi esterni. Sono previsti eventuali leganti tra layer e layer.

Ulteriore parte connessa alla parte elettronica e’ la parte ceramica che realizza il supporto a contatto con la parete di supporto.

Nel trovato si può’ realizzare una suddivisione interna: se ad esempio si illumina una piastrella su quattro lati e ciascun lato ha un gruppo indipendente di due punti di illuminazione, si realizza una piastrella con quattro pixel luminosi, cioè la piastrella ha quattro punti di luminosità e intensità indipendente, nonché quattro punti di colore e/o riflessione indipendente. In questo specifico caso, ogni quarto di piastrella possiede due lati di illuminazione. Lo stesso risultato si può’ ottenere suddividendo i layer interni con colorazione e/o illuminazione differente. Ovviamente il grado di suddivisione può essere piu spinto per applicazioni sempre piu performanti, fino alla realizzazione di un monitor piu o meno definito a seconda a) del numero delle piastrelle che b) dal numero di suddivisioni interna delle piastrelle stesse. Infatti il numero di suddivisioni può essere da una (1) ad un numero molto elevato, maggiore delle quattro sopra indicate, oppure può’ essere una piastrella unica realizzata con un monitor ad es. ad alta definizione mantenendo la funzionalità<1>di controllo di rete e di connessione (intertconnessione) senza cablaggi.

E’ possibile la realizzazione di una connessione semplice: un sistema connessione di esempio tra piastrella e piastrella può' essere realizzato tramit opportuni contatti, posizionati ad esempio su due punti per lato, sporgenti interni alla piastrella stessa, ridondanti nel caso di alimentazioni e controlli comuni. Ad esempio, la presenza di un bus di controllo e le alimentazioni necessitano normalmente di almeno 3 contatti totali, due di alimentazione ed uno o piu' di controllo. La connessione può' essere utilizzata per formare righe e/o colonne di alimentazione e/o controllo su pixel diversi. In questo modo si garantisce la necessaria alimentazione di tensione e segnali, sia per l’alimentazione dei circuiti luminosi ed elettronici che per la programmazione ed il controllo di ogni singolo punto luminoso tramite sistema di connessioni a reti intelligenti (compreso ad esempio un bus unico di trasmissione dati) e/o a righe e/o colonne. Assenza di cablaggi: questo sistema ridondante di passaggio da piastrella a piastrella dei segnali e delle alimentazioni, sostituisce integralmente il sistema di cablaggio/i.

La connessione guidata: La connessione elettrica tra piastrelle e piastrelle si realizza ad esempio tramite contatti e/o connettori posti sul lato della piastrella. In aiuto, per la posa della piastrella e per le contattazioni, può' essere utilizzato un distanziale es. a croce (fig. H dis. 2) che realizza anche la connessione elettrica tra 4 piastrelle adiacenti, tramite connettori e/o contatti integrati nel distanziale stesso . Tale distanziale (fig. d,e,f,g dis. 2) può’ avere anche una funzione meccanica che facilita il posizionamento e la realizzazione della fuga tra le piastrelle ( fig. A dis 1). Questo distanziale diventa un connettore a croce, che può portare inoltre le alimentazioni positive o negative o alternate più uno o piu’ segnali che realizzano il controllo della singola piastrella e/o del singolo pixel all'interno della piastrella. Tale distanziale/connettore può' essere utilizzato per realizzare fughe da 0 millimetri a diversi millimetri di distanza tra piastrella e piastrella. Si può' prevedere, per soluzioni particolari e complesse, in aggiunta o in sostituzione, la deposizione di binari di guida, anche conduttivi elettricamente, che trasportano segnali (es. bus di comunicazione) ed alimentazioni, appoggiati o fissati alle superfici su cui verranno applicate le piastrelle, anche ad incastro. La connessione a croce può’ essere sostituita da una connessione a righe e colonne, mantenedo cosi' comunque la interconnessione di rete delle piastrelle.

Il sistema di controllo : si prevede l’uso di una o piu' piastrella dedicate al controllo e alla programmazione delle funzioni e delle visualizzazioni delle singole piastrelle e del complessivo piastrelle. Tale sistema di controllo e programmabile tramite tastiera, radiofrequenza, infrarossi, smartcard, chiavetta USB, wi-fi, bluetooth, eccetera. Si potrà decidere la sequenza dei motivi, la temporizzazione, nonché il colore o i colori del bagno, riproducendo sommariamente anche le immagini catturate da fotocamera. Il colore e/o l'illuminazione può' rimanere comunque la medesima per anni.

La piastrella di controllo può' far riprodurre, alle piastrelle controllate, le funzioni di un monitor, può' integrare un ricevitore radio e/o televisivo e/o connettersi ad internet.

A tal fine può' essere integrato nel sistema piastrella un opportuno altoparlante es. piezoelettrico per poter diffondere segnali acustici e sonori. Ulteriori sensori integrati nella piastrella o nel sistema possono garantire l'interazione tra la piastrella e il mondo esterno, es. Microfoni, sensori di temperatura, ecc.

Grazie al sistema di controllo sarà semplice realizzare cambi di colore, cambi di luminosità' e cambi di temperatura, ad esempio di un bagno o parte di ba realizzando cambi sequenziali di sfumature o attraverso la realizzazio disegni sulle pareti e sui pavimenti sui quali sono applicati le piastrelle. E<1>prevedibile un sistema di identificazione della persona che entra nell'ambiente, predisposto col trovato, che adegua i parametri (colore, luce, immagini, eccetera) alle preferenze personali dichiarate o dichiarabili.

Il sistema termico

Una o piu' piastrelle del sistema possono essere differenziate dalle altre, ad integrazione del presente sistema, per la presenza di un sistema di riscaldamento e di raffreddamento, controllato sempre da una piastrella remota. La/le piastrelle di controllo che decide/decidono le temperature di ogni singola unita' controllata, regolano i parametri termici dell'ambiente. Il modo piu' semplice per realizzare il riscaldamento e' l'utilizzo di elementi elettroresistivi che al passaggio della corrente riscaldano le superfici esposte della piastrella. Un sistema differente che realizza anche il raffreddamento oltre al riscaldamento, consiste nell'utilizzo di celle di peltier, controllate sempre tramite il sistema di controllo e di identificazione uguale a quello del controllo di illuminazione e colore, che realizzano sulle superfici esposte per lo scambio con l'ambiente, una differenza termica positiva o negativa, utilizzando inoltre il muro come dissipatore di energia: se si vuole raffreddare l'ambiente si rinfresca la superficie della piastrella, riscaldando (cedendo calore ) il muro sottostante. Si prevedono diversi sistemi di forzatura dello scambio termico, tramite anche ventilazione elettrostatica.

La piastrella cosi' realizzata contiene sempre dei sistemi di controllo che verificano la temperatura raggiunta, per il pilotaggio della potenza da assegnare alla piastrella stessa per il raggiungimento dei parametri impostati. Si realizza un gradiente termico differenziato ed adeguato al rapido scambio ed al rapido raggiungimento del confort richiesto. Si mantiene comunque l'unita<1>di invenzione mantenendo inalterato il concetto di “piastrella di rete”

Si indica il miglior modo di realizzazione del trovato.

LA COMPOSIZIONE FISICA DELLA PIASTRELLA

Il miglior modo per realizzare le parti meccaniche è il seguente :

Su una base di piastrella ceramica di colore bianco vengono deposte 4 piastrelline in ceramica o adeguato materiale semitrasparente, con almeno 2 lati opacizzati o meglio ancora riflettenti. Tali lati sono quelli a contatto con le altre piastrelline. Le 4 singole piastrelline hanno anche caratteristiche di omogeneizzare la diffusione degli spot colorati al fine di limitare l’effetto puntiforme del led o dei led con lo stesso colore.

Sulle quattro piastrelline (possono essere una sola incisa), vengono riportate per inclusione o taglio o abrasione anche laser, separazioni anche parziali e/o particolari geometrie guida luce (es. olografia) . Il led o i led possono essere anche led in grado di realizzare tutti i colori, nonché' led di differenti colori per realizzare le colorazioni e le intensità' volute tramite adeguata miscelazione. La piastrella specializzata al controllo di temperatura (riscaldamento o climatizzazione) può' fare esclusivamente tale funzione.

Il miglior modo di realizzare la parte elettronica è il seguente:

Nel caso in esame, ogni piastrella è composta da 4 punti indipendenti di luminosità e temperatura autonoma. Ogni piastrellino delle 4 componenti la piastrella totale avrà almeno un lato attivo. Il numero dei lati attivi è due per omogeneizzare al massimo la colorazione. E' tuttavia fattibile la colorazione tramite led inserito tra lo strato di ceramica bianca e ceramica semitrasparente ( tecnica sandwich o tecnica a tasca).

Questa elettronica realizza l Identificazione: ciascuna piccola piastrella è identificata in modo univoco, sia in modo nativo con codice di identificazione, che secondario tramite codice assegnato per programmazione, oppure ancora per programmazione dovuta alla posizione di montaggio. Esiste una prima identificazione della piastrella ed una identificazione secondaria dei 4 punti. L'insieme della piastrelle possono costituire la rete locale controllata da uno o piu' bus di comunicazione digitale o analogica o combinata. La stringa di controllo conterrà ad esempio i seguenti parametri : numero di piastrelle, numero di una delle quattro piastrelline, colore, intensità, temperatura.

E' altrimenti possibile una identificazione tramite righe e colonne. E' comunque possibile anche un controllo analogico.

Il miglior modo di realizzare la piastrella di controllo è il seguente:

almeno una della piastrella luminosa è utilizzata per il controllo . tale piastrella potrà essere una ricevente di controlli a radiofrequenza ( esempio bluetooth o wifi, zigB o UWB), infrarosso, rete di trasmissione digitale, eccetera, per ricevere i comandi o la programmazione da remoto o in locale. In alternativa o in aggiunta, si può' essere realizzata una feritoia con adeguato connettore per inserire una memory flash card ( es. secure digitai o multi media card) oppure ancora una connessione USB. Si prevede un eventuale tasto di accensione, l’alimentazione principale per tutte le piastrelle , un eventuale tastiera di programmazione, un eventuale display di dialogo con l’utente per il setup del sistema. La piastrella di controllo può' essere l'unica piastrella che distribuisce l'alimentazione a tutte le altre piastrelle.

Il miglior modo di realizzare il software di programmazione e controllo seguente:

La/le piastrella/e di controllo principale potrà contenere alcune impostazioni di base come ad esempio orari di accensione e spegnimento , luminosità anche in funzione della luminosità ambientale presente o della presenza di una persona, figure geometriche anche in movimento, impostazione e mantenimento programmato di colori. Sara' possibile effettuare le impostazioni delle sequenze numeriche delle piastrella deposte in successione. La piastrella potrà’ avere anche le colorazioni ed i motivi ornamentali classici e piu<1>usati per ogni ambiente di utilizzo già’ impostate in origine.

Si può fornire assieme alla piastrella un software esterno, utilizzabile da computer, per la progettazione dell’ambiente realizzato con le piastrella luminose, colorabili, termiche, climatizzanti.

Tale software consentirà di far assumere all'ambiente le impostazioni preferite dagli utilizzatori o dagli architetti o dai clienti; potrà' inoltre realizzare, ad esempio indicativo, figure statiche e/o in movimento, orologi da parete, sfondi panoramici es. con le simulazioni del sole che sorge, sfumature progressive per eff pirotecnici con accompagnamento musicale. A tal fine si prevede pertanto una piastrella altoparlante di spessore adeguato (es. piezoelettrica.)

Una volta progettato l’ambiente con il computer, si salva il progetto con le impostazioni e lo si trasferisce alla/alle piastrella/piastrelle di controllo. E<1>prevista una funzione per la quale un computer anche remoto continuamente ed in tempo reale dialoghi e controlli l'ambiente. La piastrella di controllo riprodurrà fedelmente quanto programmato per l’ambiente sia in termini di spazio, di tempo, che di colore, e/o di regolazione termica e/o di rumore e/o di luminosità'.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI 1) Un sistema costituito da una o piu' piastrelle, che abbiano le seguenti caratteristiche: a) risultino applicabili come le piastrelle ceramiche che va a sostituire, b) che siano adeguatamente sottili tanto da poterle paragonare ed utilizzare come piastrelle ceramiche standard c) che non necessitino di cablaggi elettrici (per semplificare l'applicazione e la gestione) d) che siano in grado di cambiare colore e/o e) che siano in grado di illuminare e/o f) che siano in grado di rappresentare immagini anche in movimento g) che siano in grado di rappresentare motivi ornamentali h) che siano in grado di simulare una colorazione di ambiente i) che abbiano un adeguato sistema di programmazione e controllo, anche remoto, integrato in una o piu’ piastrelle, oppure esterno, j) che ciascuna delle piastrelle componenti il sistema siano controllate dal sistema di controllo singolarmente, in termini di colore e/o luminosità' e/o temperatura. k) che le informazioni siano passate da piastrella a piastrella e/o tramite un opportuno binario conduttivo. l) che alternativamente od in abbinamento alla caratteristica del punto precedente, utilizzi un sistema di interconnessione che passi il segnale e le alimentazioni tra piastrella e piastrella, utilizzando la piastrella come contatto a ponte per la piastrella successiva I) che siano in grado di riscaldare e/o raffreddare la propria superficie e/o le parti a contatto, utilizzabili anche come dissipatore. m) che utilizzi una o piu' combinazioni delle caratteristiche indicate, che risultino comunque innovative, inventive, industrializzabili n) che ciascuna delle piastrelle componenti il sistema possa avere una ulteriore suddivisione di parti controllabili indipendentemente.
2. 2) Una piastrella in grado di mutare colore ed intensità luminosa, in grado di essere controllata dal dispositivo esterno e/o interno e identificata in modo univoco e/o sia identificata tramite programmazione e/o in base alla posizione di montaggio; tale piastrella e’ inseribile in un sistema di piastrelle prevalentemente omogenee. 3) un sistema costituito da più piastrelle luminose come da rivendicazione 1) e/o 2), in grado di realizzare un ambiente e/o una superficie mutevole nelle colorazioni e/o nelle intensità luminose; tali mutazioni di colore possono simulare anche movimenti e/o colorazioni permanenti e/o ottenere cambiamenti di temperatura dell'ambiente circostante. 4) una piastrella secondo rivendicazioni precedenti che può essere suddivisa in zone distinguibili e controllate separatamente; ciascuna di queste zone può' assumere colorazioni e/o luminosità' e/o temperature differenti; tale piastrella e’ inseribile in un sistema di piastrelle. 5) una piastrella che ha le seguenti caratteristiche: a) possiede diverse zone che possono assumere colorazioni differ luminosità differenti, temperature differenti b) possiede almeno una zona come sopra c) è messa in comunicazione con le piastrelle adiacenti sia per quanto riguarda la trasmissione dei controlli che l’alimentazione elettrica d) non necessita di cablaggi elettrici e) può essere autonoma e indipendente dalle altre piastrelle f) può essere parte di un sistema di piastrelle interagenti tra di loro 9) può esistere una o più piastrella che controlla tutte le altre piastrelle del sistema . 6) una piastrella che utilizza un sistema di connessione dì opportuna forma anche separabile dalla piastrella stessa, come ad esempio una croce, che oltre a fornire un sistema di distanziale per la posa in opera, realizza una eventuale “fuga” tra piastrella e piastrella, e realizzi inoltre la connessione di alimentazione elettrica e/o di segnale di controllo tra le piastrelle adiacenti. 7) una piastrella che è in grado di essere individuata in modo univoco in funzione di un codice e/o della sua posizione in opera, tale per cui si possono riprodurre immagini , figurazioni, colorazioni particolari, siano esse omogenee o opportunamente disomogenee; attraverso alla sua identificazione di posizione spaziale, si consenta di realizzare, tramite opportuno controllo, la funzione di uno o più pixel di un monitor, utilizzando la superficie su cui è deposta come monitor di visualizzazione e/o in grado di simulare una adeguata colorazione permanente e/o variabile. 8) una o più piastrelle che svolgono la funzione di controllo di tutte le altre, con lo scopo di riprodurre immagini anche in movimento variando opportunamente le colorazioni e/o l’intensità luminosa di ogni singolo pixel delle piastrelle controllate; le immagini possono essere statiche o dinamiche; in tal modo si può far assumere ad esempio ad un ipotetico bagno in cui sono state posate le piastrelle, colorazioni differenti come strisce di diverso colore nella parte bassa del bagno e strisce di colori diversi in altre parti del bagno, cambiando spesso colorazione anche in base all’umore o la presenza dell'utilizzatore; la programmazione della piastrella di controllo può avvenire in diversi modi locali o remoti, tra i quali l'utilizzo di memory card, controllo remoto via radio, infrarossi, tastiera, porte digitali; la piastrella di controllo può avere una programmazione standard che consente la funzionalità base come per esempio colorazioni, movimenti, orologi da bagno; la piastrella di controllo può' far riprodurre alle piastrelle controllate le funzioni di un monitor, di un ricevitore radio e/o televisivo e/o connettersi ad internet tramite anche eventuali adeguati sistemi di interfaccia con l'utente. 9) Un sistema di piastrelle di cui almeno una viene definita “piastrella di controllo”; tale piastrella di controllo può' utilizzare le impostazioni provenienti da un opportuno software di gestione delle impostazioni, elaborato da un comune personal computer; detto software e’ compatibile e dialogante con la programmazione delle piastrelle stesse, che può’ realizzare: a) tutte le colorazioni e le intensità luminose delle piastrelle b) simulare la posa in opera da effettuare, c) simulare la posa effettuata e le impostazioni ottenibili, d) simulare le superfici rivestite e) simulare gli effetti ottenibili e programmabili, f) programmare e consentire la programmazione di ogni singolo pixel, rappresentato da ogni singola piastrella o da parti di essa, nel tempo, nello spazio , nei colori, nelle intensità', nelle luminosità', nella temperature; detto software, trasferito opportunamente alla piastrella di controllo, replica le impostazioni determinate grazie al programma stesso; in tal modo si ha la liberta' di creare ambienti legati alla creatività del singolo; tale creatività può essere cambiata e adeguata tutte le volte che si ritiene opportuno; le impostazioni realizzate col software sul (personal) computer possono essere replicate dal “sistema piastrelle” in modo differito o in tempo reale. 10)una piastrella caratterizzata dal fatto di essere costruita nel seguente modo : una parte di supporto base che e' previsto per essere incollata sulla parete deH’ambiente, realizzata per esempio di colore bianco o di opportuno colore in grado eventualmente di riflettere le luci dell’illuminazione; una parte trasparente di adeguato spessore, anche multistrato, sovrapposto alla parte bianca di base che può essere unita a questa tramite colle e/o opportuni materiali, es. gel, fogli plastici, e/o materiale siliconico. La parte elettrica e elettronica può essere posta sia sui lati che all’interno della struttura della piastrella stessa. Le parti attive di illuminazione possono essere a loro volta inserite all'interno e/o sui fianchi e, se posseggono caratteristiche di illuminazione direzionale, possono essere dirette in opportune direzioni idonee alla diffusione omogenea e/o di miscelazione di luce e/o colore; tale diffusione può' essere effettuata anche da opportuno layer dedicato. Le parti attive possono anche essere inserite in una tasca realizzata tra i materiali di supporto e diffusione/protezione. Per le parti attive può essere altrettanto abbinata o utilizzata la tecnologia OLED ( led organico) e/o la tecnologia transflettiva per cui polarizzando opportunamente le barriere chimiche come per esempio quelle dei cristalli liquidi si ottiene la liberazione di zone di colorazione diverse, eventualmente anche opportunamente illuminate o retroilluminate. 11)una piastrella costituita da un supporto bianco preferibilmente in ceramica, uno strato trasparente o semitrasparente di opportuno materiale, preferibilmente vetroso o ceramico/vetroso di opportuno spessore, reso solidale con la parte ceramica; la parte trasparente è divisa in quattro zone da una croce che passa al centro dividendola in quattro quadrati uguali (se la piastrella è quadrata); nel caso in cui fosse rettangolare si ottengono rettangoli adeguati; alternativamente può essere anche divisa per le diagonali o con qualsiasi altra opportuna geometria compresa anche quella del mosaico; Ciascuna singola parte di ogni suddivisione è realizzata per consentire una rifrazione omogenea della luce in modo da omogeneizzare la superficie visibile senza influenzare le divisioni adiacenti che sono appunto isolate dalla croce e/o dalla divisione; Se ad esempio un quarto della piastrella è illuminata, tale illuminazione deve essere preferibilmente senza effetto SPOT. Questa piastrella ha un bordino esterno che corre per i quattro lati che riporta in due Dunti su ciascun lato almeno una triade di led RGB o facenti tale funzio ciascun lato ci sono due triadi, vuol dire che per ogni quadrate almeno due lati illuminati da una triade RGB ; nella parte trasparente possono essere ricavati degli incavi per alloggiare i led; Anche le barrette laterali possono a loro volta contenere l’elettronica di controllo e identificazione attiva e passiva; Le barrette laterali hanno a loro volta la possibilità di interfacciarsi direttamente con le barrette delle altre piastrelli adiacenti e/o si possono adattare ai facilitatori di posizionamento a croce. 12)una piastrella realizzata con una opportuna combinazione delle presenti rivendicazioni, che invece di avere una parte vetrosa possegga una opportuna parte plastica e/o materiale prevalentemente trasparente o di opportuno colore es. bianco termicamente o abrasivamente incidibile ( es. metacrilato) opportunamente trattato a laser o a molatura o a stampaggio tale per cui si realizza una omogeneizzazione molto efficiente della diffusione e/o rifrazione della luce; tale superficie può’ essere ulteriormente protetta da altri materiali es. ceramici e/o vetrosi. 13) Una piastrella che alternativamente alle rivendicazioni precedenti che ne descrivono la costituzione, sia realizzata nel seguente modo: un supporto, un sistema di visualizzazione tramite LED, OLED, LCD, TRANSFLETTIVI, una parte di controllo elettronico soprastante o sottostante, una protezione trasparente, un sistema di retroilluminazione e/o di potenziamento luminoso; le varie parti possono avere un ordine diverso di accoppiamento o di sovrapposizione e/o ulteriori protezioni 14)Una piastrella od un sistema di piastrelle che abbia la capacita’ di rilevare parametri esterni ed interni quali temperatura, presenza umana, luminosità’ esterna, presenza di fumo, suono, luminosità/colore (fotocamera), luminosita’/colore in movimento (videocamere), e di adattarsi ad essi con comportamenti di adattamento colore, luminosità, temperatura adeguati. 15) Una piastrella che funziona da Pixel unico indipendente o come aggregazione limitata di Pixel indipendenti, controllata/i da remoto. Tale piastrella partecipa a una rete digitale e/o analogica di controllo informatico di funzionamento e da una rete di alimentazione; entrambe le reti sono trasmesse da piastrella a piastrella tramite connettori dalla piastrella precedente a quella successiva in modo anche ridondante. In aggiunta ai connettori presenti sulla piastrella si possono usare ulteriori connettori (es. a croce) che realizzano i distanziali per facilitare la posa in opera e la contattazione tra piastrella e piastrella, nonché’ la realizzazione delle fughe tra le piastrelle. 16) Una piastrella secondo rivendicazione 1 e/o 2, composta da piu' elementi incastrabili posizionabili in sede di messa in opera come distanziali per la realizzazione delle fughe tra piastrella e piastrella, e/o un eventuale piastrella di base sulla quale incastrare, anche tramite connettore, la parte superiore di finitura della piastrella smontabile in piu' layers, che funga da ulteriore o alternativo distanziale e supporto per il successivo completamento del montaggio finale. 17) Una piastrella secondo le rivendicazioni precedenti, in grado di funzionare anche se bucata e/o tagliata per la messa in opera e/o per l'installazione di tasselli, in modo da sostituire integralmente le attività' di posa in opera e di attrezzaggio (es. con suppellettili) delle sostituisce.