ITPR20070059A1 - Procedimento per rilevare, identificare e localizzare scariche parziali aventi luogo in un sito di scarica lungo un apparato elettrico - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione avente per TITOLO:

“PROCEDIMENTO PER RILEVARE, IDENTIFICARE E LOCALIZZARE SCARICHE PARZIALI AVENTI LUOGO IN UN SITO DI SCARICA LUNGO UN APPARATO ELETTRICO”,

La presente invenzione ha per oggetto un procedimento per rilevare, identificare e localizzare scariche parziali aventi luogo in un sito di scarica lungo un apparato elettrico.

Più in generale, il settore tecnico del presente trovato è quello della diagnostica dei sistemi elettrici (in particolare in alta tensione) mediante la rilevazione / elaborazione di scariche elettriche parziali.

Si osservi che una scarica parziale è una scarica elettrica che interessa una porzione limitata di un isolante di un sistema elettrico, pertanto essa provoca non il guasto immediato del sistema, ma un suo progressivo degrado. Dunque, le scariche parziali hanno, per loro natura, uno sviluppo limitato sostanzialmente a un difetto del sistema isolante.

In questa luce, le tecniche diagnostiche basate sulla rilevazione e interpretazione delle scariche parziali sono tra le più promettenti e largamente studiate nell'ambito della ricerca scientifica, in quanto la valutazione dei segnali relativi alle scariche parziali consente di indagare la natura dei difetti del sistema isolante in cui hanno sede le scariche stesse e la posizione dei difetti nell'ambito del sistema isolante stesso. In particolare, il presente trovato si riferisce alla diagnostica sui cavi elettrici per medie e alte tensioni (ed anche sugli autotrasformatori).

In questa tipologia di apparato, si ha interesse a individuare eventuali difetti che possono costituire cause di guasto per il cavo, come per esempio difetti situati nei giunti o nelle terminazioni o anche nell'isolante vero e proprio del cavo. Tali difetti sono generalmente sede di attività di scariche parziali; pertanto, quello che generalmente si cerca di fare è individuare detti difetti rilevando le corrispondenti attività di scariche parziali mediante opportuni sensori accoppiati al cavo in valutazione. Tuttavia, l'individuazione dei difetti nei cavi mediante rilevazione di scariche parziali presenta due difficoltà principali.

Una prima difficoltà consiste nell'individuare in modo attendibile le scariche parziali da esaminare. Infatti, in generale, vi sono numerosi segnali che si accoppiano ai sensori oltre ai segnali corrispondenti alle attività di scariche parziali che si vuole individuare; tali segnali indesiderati possono essere costituiti da rumore di fondo, o disturbi di altro genere o, ancora, da ulteriori attività di scariche parziali esterne al cavo o comunque non pericolose (ma confondibili con quelle pericolose da individuare). Tutti questi segnali sostanzialmente si sovrappongono a quelli delle scariche parziali che si desidera rilevare e spesso (specialmente se hanno ampiezza maggiore rispetto ai segnali da rilevare) ne impediscono la individuazione.

Una seconda difficoltà è quella di localizzare la sorgente (o le sorgenti) delle scariche rilevate nell'ambito del cavo. Infatti, non è sufficiente rilevare la presenza di un difetto, ma è necessario anche stabilire, almeno con un ragionevole grado di approssimazione, dove il difetto è situato nell'ambito del cavo, per poter intervenire efficacemente in fase di manutenzione.

Per ovviare alla prima difficoltà, i procedimenti noti prevedono l'impiego di sensori e sistemi di filtraggio opportunamente regolati nel tentativo di rilevare i segnali di scariche parziali senza rilevare i segnali relativi ai disturbi.

Tuttavia, tali procedimenti presentano alcune limitazioni.

Infatti, è impossibile predisporre sensori ottimizzati per ogni circostanza e i sistemi di filtraggio sono spesso inefficaci. Inoltre, poiché la frequenza dei segnali di scarica che si ha interesse a rilevare non è nota a priori, vi è il rischio di filtrare proprio quei segnali.

Infine, quando i segnali delle attività di scarica parziale che si vuole rilevare si sovrappongono ad altri segnali di scariche parziali che si desidera ignorare (per esempio perché esterne al cavo), vi è il rischio che tali segnali siano impossibili da trattare selettivamente mediante i sistemi di filtraggio in uso (costituiti per esempio da filtri analogici passabanda). Per quanto riguarda la localizzazione di un sito di scarica lungo un cavo, sono note diverse tecniche.

Una tecnica, denominata anche tecnica riflettometrica, consiste nell'acquisire i segnali in una stazione di rilevazione posizionata ad una estremità del cavo e valutare il tempo che intercorre tra un segnale e il segnale generato dalla riflessione del segnale stesso in corrispondenza dell'estremità opposta del cavo. Si procede quindi a calcolare la distanza della sorgente di quel segnale dal punto di rilevazione sulla base della velocità di propagazione dei segnali in quel cavo.

Questa tecnica è scarsamente attendibile per cavi lunghi, in quanto i segnali percorrendo il cavo si attenuano a tal punto che vi è il rischio di non riuscire a rilevarli nella stazione di rilevazione,

Un'altra tecnica consiste nell'accoppiare al cavo una pluralità (almeno 2, in generale 3) di sensori (definendo quindi una pluralità di stazioni di rilevazione) in posizioni diverse del cavo. Quando il segnale in uno dei sensori eccede un livello prestabilito, i segnali provenienti dai vari sensori sono acquisiti in modo sincrono; la finestra temporale delfiacquisizione deve essere lunga a sufficienza da consentire la misura dello stesso impulso in transito nei vari sensori. Confrontando i tempi di arrivo dello stesso segnale nei differenti sensori si è in grado di localizzare la sorgente dei segnali lungo il cavo.

Questa tecnica è piuttosto accurata, ma richiede tempi particolarmente lunghi per l'installazione delle attrezzature necessarie ed ha un costo decisamente elevato.

Pertanto, alle difficoltà e alle limitazioni della tecnica nota per quanto riguarda la localizzazione dei segnali rilevati si sommano quelle relative alla individuazione dei segnali effettivamente associati alle attività di scarica parziale aventi luogo nel cavo e quindi da localizzare.

In questa luce, le tecniche note non garantiscono risultanti attendibili e spesso si rivelano inefficaci.

Scopo del presente trovato è quello di eliminare i suddetti inconvenienti e di rendere disponibile un procedimento per rilevare, identificare e localizzare scariche parziali aventi luogo in un sito di scarica lungo un apparato elettrico che sia particolarmente semplice e comodo da applicare e allo stesso tempo efficace.

Detto scopo è pienamente raggiunto dal procedimento oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate ed in particolare per il fatto che comprende le seguenti fasi:

- rilevazione di segnali elettrici analogici captati da un sensore operativamente accoppiato all'apparato in una stazione di rilevazione e generazione di corrispondenti segnali digitali rappresentativi delle forma d'onda di detti segnali analogici;

- attribuzione a ciascun segnale rilevato di un valore di un parametro di fase rappresentativo della fase della tensione applicata all'apparato elettrico all'istante della rilevazione del segnale;

- derivazione, per ciascuno di detti segnali digitali, di almeno un parametro di forma correlato alla forma d'onda di quel segnale e di almeno un parametro di ampiezza correlato all'ampiezza di quel segnale; - separazione dell'insieme di detti segnali digitali rilevati in sottoinsiemi, in modo che i segnali digitali di ciascun sottoinsieme abbiano valori simili del parametro di forma (o parametri di forma);

- identificazione dei sottoinsiemi di segnali relativi a scariche parziali e catalogazione degli stessi, in funzione di valutazioni statistiche basate sui valori dei parametri di ampiezza e di fase per i segnali di ciascun sottoinsieme valutato singolarmente;

- ripetizione delle fasi precedenti in una pluralità di stazioni di rilevazione dislocate lungo l'apparato;

- correlazione in base ai parametri di ampiezza e di fase dei sottoinsiemi di segnali rilevati in stazioni di rilevazione diverse; tale procedura è volta ad identificare i segnali prodotti dallo stesso difetto o disturbo nelle varie stazioni di misura.

- selezione di un sottoinsieme nell'ambito di un gruppo di sottoinsiemi correlati, sulla base dei valori dei parametri di forma e di ampiezza per i segnali dei diversi sottoinsiemi di detto gruppo, e localizzazione delle scariche parziali relative a detti segnali in corrispondenza della stazione di rilevazione del sottoinsieme selezionato.

Queste ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nell'unita tavola di disegno, in cui l'unica figura illustra schematicamente il procedimento secondo il presente trovato.

II procedimento secondo il presente trovato è un procedimento per identificare e localizzare scariche parziali aventi luogo in un sito di scarica lungo un apparato elettrico.

In particolare, il procedimento in oggetto è finalizzato alla valutazione diagnostica dei cavi elettrici in media e alta tensione.

Tale procedimento prevede di eseguire acquisizioni di segnali elettrici rilevati mediante sensori accoppiati con l'apparato. Per acquisizione si intende la rilevazione di una pluralità di segnali elettrici in un intervallo di tempo, detto intervallo di tempo definendo la durata dell'acquisizione. L'acquisizione può prevedere di rilevare un numero prefissato di segnali o, in alternativa, di rilevare tutti i segnali captati dai sensori in un intervallo di tempo prefissato. Come noto, è indispensabile che un'acquisizione comprenda una pluralità di segnali rilevati, per poter valutare i segnali stessi dal punto di vista statistico.

In questa luce, si osservi che con l'espressione "identificazione" si intende il riconoscimento di un insieme di segnali elettrici rilevati in un'acquisizione come relativo a un'attività di scariche parziali e la derivazione di informazioni circa la natura del difetto in cui hanno avuto luogo dette scariche parziali.

Il procedimento in oggetto prevede una fase preliminare di individuazione di una pluralità di stazioni di rilevazione lungo l'apparato in valutazione, in corrispondenza delle quali poter accoppiare il sensore per la rilevazione dei segali elettrici.

In particolare, nel caso in cui l'apparato in valutazione sia un cavo elettrico, le stazioni di rilevazione vengono posizionate, preferibilmente, in corrispondenza di accessori del cavo, ovvero in corrispondenza di terminali e giunti.

Il procedimento oggetto del presente trovato prevede, originalmente, le seguenti fasi.

Una prima fase (indicata con 1 nella figura) è una fase di rilevazione di segnali elettrici analogici captati da un sensore operativamente accoppiato aH'apparato in una stazione di rilevazione e generazione di corrispondenti segnali digitali rappresentativi delle forma d'onda dei segnali analogici rilevati.

Dunque, la prima fase consiste in una acquisizione effettuata con il sensore posizionato in una stazione di rilevazione prefissata.

Preferibilmente, il sensore viene dapprima posizionato in corrispondenza di un'estremità dell'apparato; ovvero, la prima sezione di rilevazione utilizzata è una stazione di rilevazione in corrispondenza di un'estremità dell'apparato (per esempio in corrispondenza di un terminale, nel caso in cui l'apparato sia un cavo).

Una seconda fase (indicata con 2 nella figura) è una fase di attribuzione a ciascun segnale rilevato di un valore di un parametro di fase rappresentativo della fase della tensione applicata all'apparato elettrico all'istante della rilevazione del segnale, utilizzando una sonda di sincronizzazione (sostanzialmente di tipo noto) posizionata lungo l'apparato elettrico.

La fase di attribuzione presuppone che l'apparato elettrico in valutazione sia sottoposto a tensione alternata (AC). Infatti, secondo una tecnica nota, si rileva l'angolo di fase della tensione nell'istante in cui un segnale viene rilevato e si attribuisce tale angolo al segnale stesso.

Una terza fase (indicata con 3 nella figura) è una fase di derivazione, per ciascuno di detti segnali digitali, di almeno un parametro di forma correlato alla forma d'onda di quel segnale e di almeno un parametro di ampiezza correlato all'ampiezza di quel segnale.

In particolare, è previsto di rilevare preferibilmente un primo parametro di forma (T), correlato alla durata temporale del segnale, e un secondo parametro di forma (B), correlato al contenuto in frequenza del segnale, ovvero alla larghezza di banda equivalente del segnale.

Per calcolare detti primo e secondo parametro di forma è previsto preferibilemente di utilizzare le formule seguenti.

m cui

Per quanto riguarda la derivazione del parametro di ampiezza, è previsto, preferibilmente, di operare come segue.

Si misura il primo picco del segnale. Tale picco costituisce il parametro di ampiezza. Alternativamente, è possibile filtrare il segnale utilizzando tecniche note ed utilizzare come parametro di ampiezza il picco del segnale filtrato.

Una quarta fase (indicata con 4 nella figura) è una fase di separazione dell'insieme di detti segnali digitali rilevati (nell'ambito della medesima acquisizione) in sottoinsiemi, in modo che i segnali digitali di ciascun sottoinsieme abbiano valori simili del parametro di forma.

Pertanto, partendo da un insieme di segnali rilevati in una data acquisizione, con la fase di separazione si ottiene (in generale) una pluralità di sottoinsiemi omogenei rispetto alla forma d'onda dei segnali. Ciò consente, vantaggiosamente, di distinguere segnali aventi sorgenti diverse e, allo stesso tempo, di accorpare segnali aventi la medesima sorgente. Infatti, si parte dal presupposto che la forma d'onda di un segnale dipenda dalla sorgente del segnale stesso e in particolare dalla natura della sorgente (la quale influenza direttamente la forma dei segnali generati) e dalla posizione della sorgente rispetto alla stazione di rilevazione (la quale determina la funzione di trasferimento relativa ai segnali nel loro percorso dal sito in cui sono generati e la stazione di rilevazione).

Si osservi che la fase di separazione prevede preferibilmente di accorpare in un medesimo sottoinsieme segnali posizionati in una medesima regione di un piano di riferimento avente per coordinate il primo parametro di forma B e il secondo parametro di forma T.

In tal modo, è previsto di accorpare in un medesimo sottoinsieme segnali posizionati in una medesima regione di detto piano di riferimento.

Tale accorpamento è ottenuto preferibilmente con un classificatore operante in logica fuzzy sulla base della valutazione di distanze dei segnali da punti di riferimento in detto piano. Tuttavia, è previsto anche di adottare altre tecniche di tipo noto.

In seguito alla fase di separazione è anche previsto di associare a ciascun sottoinsieme valori dei parametri di forma e di ampiezza rappresentativi ovvero di riferimento per quel sottoinsieme.

Una quinta fase (indicata con 5 nella figura) è una fase di identificazione dei sottoinsiemi di segnali relativi a scariche parziali e catalogazione degli stessi, in funzione dei valori dei parametri di ampiezza e di fase per i segnali di ciascun sottoinsieme valutato singolarmente.

In particolare, nella fase di identificazione si passano in rassegna tutti i sottoinsiemi di segnali rilevati in una data acquisizione.

Ciascun sottoinsieme, sulla base di valutazioni statistiche applicate ai segnali di quel sottoinsieme, viene attribuito, in alternativa:

- a un'attività di scariche parziali nell'apparato, nel qual caso al sottoinsieme viene memorizzato e catalogato;

- a urialtra sorgente (per esempio rumore o qualche disturbo), nel qual caso il sottoinsieme viene sostanzialmente ignorato ovvero rigettato. Per quanto riguarda la identificazione di un insieme di segnali elettrici come relativo a un'attività di scariche parziali e la catalogazione dello stesso in modo che possa essere attribuito ad esso un grado di somiglianza a un altro insieme in un confronto sulla base dei parametri di ampiezza e di fase, si possono adottare svariate tecniche sostanzialmente note in letteratura.

Per esempio, è previsto di rappresentare i valori dei parametri di ampiezza e fase dei segnali di un sottogruppo in un istogramma tridimensionale, che costituisce un tracciato di riferimento la cui conformazione è univocamente correlata alla tipologia di difetto relativo a tali segnali di scariche parziali. In sostanza, detto tracciato di riferimento è definito dai segnali di quel sottoinsieme riportati come punti in un piano di riferimento avente per coordinate i parametri di fase e di ampiezza.

In questa luce, nella fase di identificazione la catalogazione è effettuata preferibilmente in funzione della conformazione di detto tracciato di riferimento.

Preferibilmente, la fase di identificazione di un sottoinsieme prevede l'impiego di un motore di inferenza fuzzy operante in funzione dei valori dei parametri di fase e di ampiezza per i segnali di quel sottoinsieme o di parametri da essi derivati.

Si osservi che le fasi descritte finora sono relative a una singola acquisizione, ovvero a segnali elettrici rilevati in corrispondenza di una stessa stazione di rilevazione, in un intervallo di tempo di acquisizione. Il procedimento in oggetto prevede una ripetizione delle fasi precedenti (rilevazione, attribuzione, derivazione, separazione e identificazione) in una pluralità di stazioni di rilevazione dislocate lungo l'apparato, effettuando quindi una pluralità di corrispondenti acquisizioni.

In particolare, nel caso in cui l'apparato in valutazione sia un cavo, è previsto di ripetere dette fasi in corrispondenza di stazioni di rilevazione posizionate in corrispondenza degli accessori. Preferibilmente, è previsto di effettuare la prima acquisizione in corrispondenza di un terminale, la seconda acquisizione in un giunto posizionato in prossimità di detto terminale, e le successive acquisizioni in corrispondenza dei giunti progressivamente più lontani da detto terminale, per poi effettuare l'ultima acquisizione in corrispondenza del terminale opposto del cavo. Pertanto, al termine di ciascuna sequenza di dette fasi, il procedimento in oggetto prevede una fase di scelta (schematizzata con un blocco decisionale 6 nella figura) tra le due alternative seguenti:

- ripetizione delle fasi suddette (rilevazione, attribuzione, derivazione, separazione e identificazione), in una diversa stazione di rilevazione; - proseguimento del procedimento passando a ulteriori fasi successive, quando dette fasi sono state eseguite in tutte le stazioni di rilevazione di interesse.

In questa luce, si osservi che le diverse fasi di rilevazione debbono essere necessariamente effettuate con il sensore accoppiato in rispettive stazioni di rilevazione dislocate lungo l'apparato (tra loro distanziate); invece, le fasi di attribuzione, derivazione, separazione e identificazione possono essere effettuate a in qualsiasi luogo (senza necessità di connessione al sensore) e possono essere effettuate a distanza di tempo, in quanto i segnali rilevati vengono preferibilmente memorizzati, per poi essere elaborati in qualunque momento. Pertanto, le fasi di attribuzione, derivazione, separazione e identificazione relative alle diverse acquisizioni non devono necessariamente essere effettuate con la medesima successione temporale con cui sono state effettuate le corrispondenti fasi di rilevazione.

Dunque, dopo aver ripetuto e le fasi di rilevazione, attribuzione, derivazione, separazione e identificazione in corrispondenza della pluralità di stazioni di rilevazione di interesse, si passa alle fasi successive descritte nel seguito.

Una sesta fase (indicata con 7 nella figura) è una fase di correlazione dei sottoinsiemi di segnali rilevati in stazioni di rilevazione diverse e catalogati in modo simile.

La fase di correlazione prevede, preferibilmente, di confrontare i tracciati di riferimento dei sottoinsiemi relativi alle varie acquisizioni e identificati come relativi ad attività di scariche parziali nella fase di identificazione.

Pertanto, la fase di correlazione rende possibile una valutazione delle scariche parziali di una medesima attività (identificate come scariche parziali e catalogate in modo simile) rilevate in stazioni di rilevazione diverse (facenti parte di sottogruppi relativi ad acquisizioni diverse). Una settima fase (indicata con 8 nella figura) è una fase di selezione di un sottoinsieme, nell'ambito di un gruppo di sottoinsiemi correlati, sulla base dei valori dei parametri di ampiezza e di forma per i segnali dei diversi sottoinsiemi di detto gruppo.

In particolare, si seleziona preferibilmente il sottoinsieme i cui segnali hanno valori massimi del parametro di ampiezza e del parametro di forma B correlato al contenuto in frequenza dei segnali, rispetto agli altri sottoinsiemi del gruppo di sottoinsiemi correlati.

In caso di ambiguità, è previsto preferibilmente di selezionare il sottoinsieme i cui segnali hanno valori massimi del parametro di ampiezza e del parametro di forma B correlato al contenuto in frequenza dei segnali e valori minimi del parametro di forma T correlato alla durata temporale dei segnali, rispetto agli altri sottoinsiemi del gruppo di sottoinsiemi correlati.

Detta selezione ha come conseguenza una localizzazione (indicata con 9 nella figura) di un sito di scarica in cui hanno luogo le scariche parziali relative ai segnali dei sottoinsiemi considerati.

Infatti, la fase di selezione comporta la localizzazione delle scariche parziali relative a detti segnali in corrispondenza della stazione di rilevazione del sottoinsieme selezionato.

Si osservi che la fase di localizzazione si basa sulla seguente considerazione. I segnali di scarica rilevati sono tanto più attenuati e distorti rispetto ai segnali originati nel sito di scarica, quanto maggiore è la distanza tra il sito di scarica e la stazione di rilevazione.

Pertanto, se si rilevano segnali appartenenti a una medesima attività di scarica in diverse stazioni di rilevazione dislocate lungo l'apparato, si può concludere che i segnali meno distorti (con valori del parametro di forma B più alti e del parametro di forma T più bassi) e meno attenuati (con valori del parametro di ampiezza più alti) siano stati rilevati più vicino nella stazione di rilevazione più vicina al sito di scarica.

Si osservi che la localizzazione ottenuta mediante il procedimento in oggetto è tanto più precisa quanto più ravvicinate e numerose sono le stazioni di rilevazione.

Pertanto, il presente trovato consente, vantaggiosamente, di identificare e localizzare segnali di scariche parziali nell'ambito di un apparato elettrico, come ad esempio un cavo per medie o alte tensioni, in modo particolarmente semplice. Infatti, tale procedimento prevede di acquisire segnali rilevati da un sensore accoppiato all'apparato in una stazione di rilevazione, spostando il sensore di volta in volta lungo l'apparato, senza necessità di utilizzare una pluralità di sensori tra loro sincronizzati.

Inoltre, il procedimento oggetto del presente trovato è particolarmente efficace, in quanto gli esiti dell'identificazione e della localizzazione non sono penalizzati dalla distanza tra il sensore e il sito delle scariche, in quanto le acquisizioni vengono effettuate lungo tutto l'apparato e non solo in una stazione di rilevazione.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per rilevare, identificare e localizzare scariche parziali aventi luogo in un sito di scarica lungo un apparato elettrico, caratterizzato dal fatto che comprende le seguenti fasi: - rilevazione (1) di segnali elettrici analogici captati da un sensore operativamente accoppiato all'apparato in una stazione di rilevazione e generazione di corrispondenti segnali digitali rappresentativi delle forma d'onda di detti segnali analogici; - attribuzione (2) a ciascun segnale rilevato di un valore di un parametro di fase rappresentativo della fase della tensione applicata all'apparato elettrico all'istante della rilevazione del segnale; - derivazione (3), per ciascuno di detti segnali digitali, di almeno un parametro di forma correlato alla forma d'onda di quel segnale e di almeno un parametro di ampiezza correlato all'ampiezza di quel segnale; - separazione (4) dell'insieme di detti segnali digitali rilevati in sottoinsiemi, in modo che i segnali digitali di ciascun sottoinsieme abbiano valori simili del parametro di forma; - identificazione (5) dei sottoinsiemi di segnali relativi a scariche parziali e catalogazione degli stessi, in funzione di valutazioni statistiche basate sui valori dei parametri di ampiezza e di fase per i segnali di ciascun sottoinsieme valutato singolarmente; - ripetizione delle fasi precedenti in una pluralità di stazioni di rilevazione dislocate lungo l'apparato; - correlazione (7) dei sottoinsiemi di segnali rilevati in stazioni di rilevazione diverse e catalogati in modo simile; - selezione (8) di un sottoinsieme nell'ambito di un gruppo di sottoinsiemi correlati, sulla base dei valori del parametro di forma e di ampiezza per i segnali dei diversi sottoinsiemi di detto gruppo, e localizzazione (9) delle scariche parziali relative a detti segnali in corrispondenza della stazione di rilevazione del sottoinsieme selezionato.
2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui il parametro di forma derivato nella fase di derivazione (2) è un parametro correlato al contenuto in frequenza del segnale.
3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui la fase di derivazione (2) prevede di derivare, per ciascuno di detti segnali digitali, un primo parametro di forma, correlato al contenuto in frequenza del segnale, e un secondo parametro di forma, correlato alla durata temporale del segnale.
4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 3, in cui la fase di separazione (3) prevede di accorpare in un medesimo sottoinsieme segnali posizionati in una medesima regione di un piano di riferimento avente per coordinate detti primo e secondo parametro di forma.
5. 5. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui la fase di identificazione (5) di un sottoinsieme prevede l'impiego di un motore di inferenza fuzzy operante in funzione dei valori dei parametri di fase e di ampiezza per i segnali di quel sottoinsieme.
6. 6. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui, nella fase di identificazione (5), la catalogazione è effettuata in funzione di una conformazione di un tracciato definito dai segnali di quel sottoinsieme riportati come punti in un piano di riferimento avente per coordinate i parametri di fase e di ampiezza.
7. 7. Procedimento secondo la rivendicazione 2, in cui nella fase di selezione (8) si seleziona il sottoinsieme i cui segnali hanno valori massimi del parametro di ampiezza e del parametro di forma correlato al contenuto in frequenza dei segnali, rispetto agli altri sottoinsiemi del gruppo di sottoinsiemi correlati.
8. 8. Procedimento secondo la rivendicazione 3, in cui nella fase di selezione (8) si seleziona il sottoinsieme i cui segnali hanno valori massimi del parametro di ampiezza e del parametro di forma correlato al contenuto in frequenza dei segnali e valori minimi del parametro di forma correlato alla durata temporale dei segnali, rispetto agli altri sottoinsiemi del gruppo di sottoinsiemi correlati.
9. 9. Procedimento secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui l'apparato elettrico è un cavo in media o alta tensione e le stazioni di rilevazione sono dislocate in corrispondenza di accessori del cavo.