ITPD20130154A1 - Supporto per apparecchiature fotografiche - Google Patents

Description

Supporto per apparecchiature fotografiche Descrizione

Ambito tecnico

La presente invenzione riguarda un supporto per apparecchiature videofotografiche e simili, del tipo includente le caratteristiche menzionate nel preambolo della rivendicazione principale.

Sfondo tecnologico

In ambito fotografico, televisivo e cinematografico, à ̈ diffusamente noto l’utilizzo di supporti quali treppiedi, cavalletti o simili, per il sostegno orientabile degli apparecchi da ripresa.

In tale ambito tecnico, i supporti citati comprendono una crociera cui sono collegate in modo noto tre o più gambe telescopiche e una colonna scorrevole assialmente all’interno di un foro definito nella crociera.

Ad una estremità della colonna à ̈ montata una piastra destinata a ricevere la supportanda apparecchiatura.

Le gambe sono solitamente telescopiche e possono essere posizionate e bloccate a diversi angoli di apertura rispetto alla crociera, mentre lo scorrimento assiale della colonna all’interno del foro della crociera consente di variare l’altezza della piastra e, quindi, dell’apparecchiatura ad essa agganciata per effettuare riprese a soggetti posizionati a diverse altezze. Un difetto dei supporti noti à ̈ dato dall’interferenza tra il tratto di colonna sporgente al di sotto della crociera e le superfici di appoggio del supporto che impedisce di posizionare l’apparecchiatura video-fotografica in un punto molto basso, ad esempio per effettuare riprese a livelli prossimi al suolo. Tale inconveniente viene superato dal supporto descritto in WO2007/125082 a nome della medesima richiedente.

Il supporto di WO2007/125082 comprende una crociera a cui sono incernierate le gambe di supporto del treppiede, una colonna, scorrevole in un foro previsto nella crociera e provvista ad una sua estremità di una piastra destinata a ricevere un’apparecchiatura video fotografica e ad una sua opposta estremità di un tappo. La piastra ed il tappo sono fissati con mezzi di fissaggio rimovibile alla colonna, in modo da potere essere sganciati dalla colonna e fissati ad estremità opposte della crociera.

Quando si desidera limitare l’ingombro verticale del supporto, per esempio per ritrarre soggetti posti al suolo, o in prossimità dello stesso, l’operatore provvede a separare il tappo e la piastra dalla colonna, rimuovere la colonna dal foro della crociera e successivamente agganciare la piastra ed il tappo direttamente alla crociera.

Tale supporto pur risolvendo il summenzionato problema presenta l’inconveniente che le operazioni necessarie per trasformare il supporto dalla configurazione con colonna alla configurazione corta, ovvero senza colonna, sono un po’ lunghe e laboriose.

Per effettuare la suddetta trasformazione à ̈ necessario separare la piastra, a cui à ̈ fissata la testa e, quindi, l’apparecchiatura video-fotografica, dalla colonna e, dopo aver sfilato la colonna dal foro, riagganciare la piastra direttamente alla crociera.

Pertanto, vi à ̈ il rischio di danneggiamenti alla testa e all’apparecchiatura video-fotografica.

Il problema alla base della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un supporto per apparecchiature video-fotografiche strutturalmente e funzionalmente concepito per superare i limiti sopra esposti con riferimento alla tecnica nota citata.

Questo problema ed altri ancora che meglio appariranno nel seguito sono affrontati e risolti dall'invenzione mediante un supporto realizzato in accordo con le rivendicazioni che seguono.

Le caratteristiche ed i vantaggi del trovato meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di un suo preferito ma non esclusivo esempio di attuazione illustrato, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento agli uniti disegni in cui:

- Figura 1 à ̈ una vista in esploso interrotta e parzialmente sezionata del supporto dell’invenzione;

- Figura 2 à ̈ una vista frontale interrotta e parzialmente sezionata del supporto secondo l’invenzione in una prima configurazione operativa W;

- Figura 3 à ̈ una vista come quella di Figura 2 ma relativa ad una configurazione intermedia W’;

- Figura 4 e 5 sono viste dall’alto del supporto corrispondenti rispettivamente alle viste delle Figure 2 e 3;

- Figura 6 à ̈ una vista come quella di Figura 2 ma relativa ad una seconda configurazione operativa W†;

- Figura 7 à ̈ una vista di un particolare del supporto dell’invenzione. Nelle Figure viene mostrato un treppiede 1 di supporto per apparecchiature video-fotografiche realizzato in accordo con la presente invenzione.

Il treppiede 1 comprende una crociera 2 conformata in modo da definire tre appendici di incernieramento 3 in corrispondenza di ciascuna delle quali à ̈ incernierata una gamba di supporto 4.

Le gambe di supporto 4 sono telescopicamente regolabili in lunghezza, in modo di per sé noto per variare l’altezza del treppiede e/o l’ingombro del medesimo.

La crociera 2 Ã ̈ conformata in modo da definire un foro 5 di scorrimento destinato a ricevere in impegno scorrevole una colonna 6 del treppiede 1. La colonna 6 Ã ̈ scorrevole nel foro 5 lungo un asse Z del foro 5 stesso.

La crociera 2 comprende, inoltre, un anello di serraggio 20 azionabile da un utilizzatore del treppiede 1 per sbloccare/bloccare lo spostamento lungo l’asse Z della colonna 6, in modo di per sé noto nel settore.

Il treppiede 1 comprende, inoltre, una piastra 7 provvista di un dispositivo di aggancio, per esempio una vite di aggancio 8 di forma pressoché cilindrica e coassiale rispetto all’asse Z, per agganciare un’apparecchiatura video-fotografica, non rappresentata nelle Figure, alla piastra 7.

La piastra 7 comprende, inoltre, una superficie di appoggio S destinata a ricevere in appoggio l’apparecchiatura video-fotografica, ed una porzione di innesto 9 sulla quale si innesta un manicotto 10 internamente cavo che si estende dalla porzione di innesto 9 della piastra 7 in direzione opposta alla superficie S.

Il manicotto 10 si estende lungo un asse longitudinale che, nell’uso del treppiede 1, ovvero con il manicotto 10 fissato alla colonna 6 o al foro 5 stesso, corrisponde sostanzialmente all’asse longitudinale Z del foro 5. Pertanto, nel seguito, i suddetti assi verranno indicati con lo stesso riferimento per brevità.

Il manicotto 10 Ã ̈ conformato in modo da scorrevolmente alloggiare la colonna 6 per accoppiare la colonna 6 alla piastra 7, come meglio spiegato nel seguito.

Il manicotto 10 à ̈ provvisto sulla sua superficie esterna 10a di una pluralità di fori circonferenzialmente spaziati, nella versione mostrata sono previsti tre fori 12 spaziati di un angolo di circa 120°.

I fori 12 sono conformati in modo da cooperare con un dispositivo di bloccaggio 13 previsto nella piastra 7 e disposto per bloccare /sbloccare la colonna 6 nel manicotto 10, per accoppiare/disaccoppiare la piastra 7 e la colonna 6, come meglio spiegato nel seguito.

Il dispositivo di bloccaggio 13 comprende una ghiera di bloccaggio 14 disposta esternamente alla porzione di innesto 9 ed atta ad essere ruotata, in entrambi i versi della freccia G in Figura 1, da un utilizzatore del treppiede per bloccare/sbloccale la colonna 6 nel/dal manicotto 10, ed una pluralità di cuscinetti di bloccaggio 18 spostabili tramite la ghiera di bloccaggio 14 per bloccare/sbloccare la colonna 6 nel manicotto 10.

I cuscinetti di bloccaggio 18 sono previsti in un numero corrispondente ai fori 12 del manicotto 10 e ciascun cuscinetto di bloccaggio 18 della pluralità di cuscinetti di bloccaggio à ̈ conformato in modo da poter essere alloggiato in maniera scorrevole in un corrispondente foro 12.

Nella versione mostrata, sono previsti tre cuscinetti di bloccaggio 18 equidistanziati.

Ciascun cuscinetto di bloccaggio 18 Ã ̈ realizzato in materiale metallico, per esempio lega di zama.

In altre versioni non mostrate del treppiede 1 può essere previsto un numero diverso di cuscinetti di bloccaggio, preferibilmente equidistanziati.

I cuscinetti di bloccaggio 18 sono spostabili tra una configurazione ritratta X, mostrata in Figura 3, in cui i cuscinetti di bloccaggio 18 sono posizionati in un alloggiamento 27 definito tra la ghiera di bloccaggio 14 e il manicotto 10 e la colonna 6 può essere movimentata rispetto al manicotto 10 ed una configurazione di bloccaggio Y, mostrata in Figura 2, in cui ciascun cuscinetto 18 à ̈ inserito nel corrispondente foro 12 proiettandosi all’interno del manicotto 10 ed interferendo con la colonna 6 bloccandola nel manicotto 10, come meglio spiegato nel seguito.

Nella configurazione di bloccaggio Y i cuscinetti di bloccaggio 18 costituiscono mezzi di bloccaggio del dispositivo di bloccaggio 13 che cooperano con corrispondenti contromezzi di bloccaggio previsti sulla colonna 6 per bloccare la colonna 6 stessa nel manicotto 10.

Il dispositivo di bloccaggio 10 comprende, inoltre, un dispositivo di spinta associato ai cuscinetti di bloccaggio 18 e disposto per spingere questi ultimi all’interno dell’alloggiamento 27 in modo che non interferiscano con la colonna 6.

Nella versione mostrata, il dispositivo di spinta comprende tre molle a lamina 29, ciascuna molla a lamina 29 essendo associata ad un corrispondente cuscinetto di bloccaggio 18 ed essendo disposta in modo da esercitare su ciascun cuscinetto di bloccaggio 18 una forza di spinta atta a spingere il cuscinetto di bloccaggio 18 nell’alloggiamento 27.

In altre versioni non mostrate può essere previsto un dispositivo di spinta diverso dalle molle a lamina, o anche un’unica molla a lamina.

La ghiera di bloccaggio 14 comprende un’impugnatura 14a atta ad essere afferrata dall’utilizzatore per ruotare la ghiera di bloccaggio 14 dalla quale si estende, dalla parte opposta alla piastra 7, un’appendice di azionamento 15 disposta circonferenzialmente esternamente al manicotto 10.

L’appendice di azionamento 15 comprende una superficie di spinta 16 disposta in direzione inclinata rispetto all’asse longitudinale Z del manicotto 9 ed atta a ricevere in appoggio i cuscinetti di bloccaggio 18 in modo che i cuscinetti di bloccaggio 18 possano scorrere rispetto alla superficie di spinta 16. Preferibilmente, la superficie di spinta 16 à ̈ disposta ad un angolo ï ¡ compreso tra 15° e 30° rispetto all’asse longitudinale Z del manicotto 10 in modo da costituire un cono di scorrimento per i cuscinetti di bloccaggio 18. La superficie di spinta 16 à ̈ disposta in modo da convergere verso il manicotto 10 in allontanamento dalla ghiera di bloccaggio 14 in modo che la spinta esercitata dalla superficie di spinta 16 sui cuscinetti di bloccaggio 18 aumenti in allontanamento dalla ghiera di bloccaggio 14, ovvero nella direzione della freccia F2, come meglio spiegato nel seguito.

Poiché la superficie di spinta 16 à ̈ inclinata rispetto all’asse longitudinale Z spostandola lungo l’asse longitudinale Z, varia la spinta esercitata dalla superficie di spinta 16 sui cuscinetti di bloccaggio 18, come meglio spiegato nel seguito.

Ruotando la ghiera di bloccaggio 14 intorno al manicotto 10 quest’ultima, a seconda del verso di rotazione, viene traslata lungo l’asse longitudinale Z in avvicinamento alla/ allontanamento dalla piastra 7.

Quando la ghiera 14 viene avvicinata alla piastra 7 anche la superficie di spinta 16, solidale alla ghiera 14, viene avvicinata alla piastra 7, scorrendo rispetto ai cuscinetti di bloccaggio 18.

Poiché, come detto, la superficie di spinta 16 à ̈ inclinata rispetto all’asse longitudinale Z, la traslazione della superficie di spinta 16 in avvicinamento alla piastra fa sì che venga esercitata una forza di spinta crescente sui cuscinetti di bloccaggio 18.

La forza di spinta esercitata dalla superficie di spinta 16 sui cuscinetti di bloccaggio 18, indicata con la freccia F2 in Figura 3, à ̈ diretta in verso contrario alla spinta esercitata dalle molle a lamina 29 sui cuscinetti di bloccaggio 18 ed à ̈ superiore a quest’ultima.

Pertanto, i cuscinetti di bloccaggio 18 scorrono sulla superficie di spinta 16 e vengono spinti verso la piastra 7 e progressivamente estratti dall’alloggiamento 27 ed inseriti all’interno dei rispettivi fori 12 previsti sul manicotto 10 fino ad essere portati nella configurazione di bloccaggio Y in cui i cuscinetti di bloccaggio 18 si proiettano all’interno del manicotto 10 in modo da bloccare la colonna 6 nel manicotto 10, come meglio spiegato nel seguito.

Al contrario, quando la ghiera 14 viene ruotata nel verso di rotazione tale da causare un allontanamento della stessa dalla piastra 7, la superficie di spinta 16 trasla in allontanamento dalla piastra 7, scorre rispetto ai cuscinetti di bloccaggio 18 causando uno spostamento relativo tra cuscinetti di bloccaggio 18 e superficie di spinta 16 tale da ridurre l’interferenza tra quest’ultima e i cuscinetti di bloccaggio 18.

Poiché la superficie di spinta 16 à ̈ inclinata rispetto all’asse longitudinale Z, la forza esercitata dalla superficie di spinta 16 sui cuscinetti di bloccaggio 18 decresce progressivamente traslando la superficie di spinta 16 in allontanamento dalla ghiera 14.

I cuscinetti di bloccaggio 18, pertanto, rimanendo adesi alla superficie di spinta 16 per effetto della spinta esercitata dalle molle a lamina 29 fuoriescono dai rispettivi fori 12 e vengono progressivamente alloggiati nell’alloggiamento 27, in modo da sbloccare la colonna 6 rispetto al manicotto 10, fino a raggiungere la configurazione ritratta X, come meglio spiegato nel seguito.

Le molle a lamina 29 consentono di mantenere i cuscinetti di bloccaggio 18 nell’alloggiamento 27.

La ghiera di bloccaggio 14 comprende, inoltre, una guarnizione 19 disposta circonferenzialmente al manicotto 10 e disposta per riscontrare l’anello di serraggio 20 della crociera 2.

La colonna 6 comprende uno stelo 21 avente forma tubolare ed esteso longitudinalmente lungo un asse longitudinale della colonna 6, tale asse longitudinale nell’uso del treppiede 1, ovvero con la colonna 6 inserita nel foro 5, corrisponde sostanzialmente all’asse longitudinale Z del foro 5, pertanto nel seguito i suddetti assi verranno indicati con lo stesso riferimento per brevità.

Lo stelo 21 à ̈ conformato in modo da essere scorrevole all’interno del foro 5 ed à ̈ provvisto ad una sua estremità longitudinale 21a di una porzione di aggancio atta ad essere inserita nel manicotto 10 per accoppiare la colonna 6 alla piastra 7.

La porzione di aggancio à ̈ conformata come un codolo 23 comprendente una prima porzione 23a posizionata all’interno dello stelo 21 e fissata a quest’ultimo, una seconda porzione 23b atta ad essere inserita in maniera scorrevole all’interno del manicotto 10 ed uno spallamento 23c interposto tra la prima porzione 23a e la seconda porzione 23b e atto a fungere da elemento di fine corsa nell’inserimento del codolo 23 nel manicotto 10.

Lo spallamento 23c, lo stelo 21 ed il manicotto 10 hanno il medesimo diametro esterno D1, in modo che con la colonna 6 fissata al manicotto 10 si crei sostanzialmente una superficie continua e che, quindi, l’insieme colonna 6 piastra 7 possa scorrere liberamente lungo l’asse Z del foro 5 e che sia la colonna 6 che il manicotto 10 possano essere ugualmente fissati nel foro 5.

La colonna 6 à ̈ scorrevole nel foro 5, lungo l’asse longitudinale Z in modo da variare la distanza tra la piastra 7 e la crociera 2, ovvero l’ingombro del treppiede 1 e/o l’altezza di posizionamento dell’apparecchiatura videofotografica agganciata alla piastra 7.

La seconda porzione 23b del codolo 23, ha un diametro esterno inferiore al diametro esterno D1 dello spallamento 23c, in modo da poter essere inserita nel manicotto 10 e scorrevole all’interno del medesimo.

All’estremità libera 24 della seconda porzione 23b, ovvero da parte opposta rispetto allo spallamento 23c, la seconda porzione 23b à ̈ provvista di un solco 25 estendentesi circonferenzialmente sull’estremità libera 24 e conformato in modo da costituire i contromezzi di bloccaggio atti a cooperare con i mezzi di bloccaggio della piastra 7 per bloccare la colonna 6 nel manicotto 10.

Il solco 25 Ã ̈ conformato in modo da accoppiarsi in accoppiamento di forma con i cuscinetti di bloccaggio 18 della piastra 7 per bloccare la colonna 6 nel manicotto 10. Nella posizione di bloccaggio Y i cuscinetti di bloccaggio 18 sono ricevuti nel solco 25.

La superficie 26 dello spallamento 23c rivolta verso la seconda porzione 23b à ̈ conformata in modo da costituire un elemento di bloccaggio per la colonna nel manicotto. La superficie 26 à ̈ atta a cooperare con il bordo libero 10c del manicotto 10 per bloccare la colonna 6 nel manicotto 10.

La superficie 26 Ã ̈ atta, inoltre, ad agire come elemento di fine corsa per lo scorrimento della colonna 6 nel manicotto 10, come meglio spiegato nel seguito.

Il bordo libero 10c e la superficie 26 sono conformate in modo da costituire rispettivamente secondi mezzi e contromezzi di bloccaggio reciprocamente cooperanti per bloccare la colonna 6 nel manicotto 10.

La superficie 26 ha forma di un raggio sferico, mentre il bordo libero 10c ha forma conica, pertanto tra superficie 26 e bordo libero 10c si realizza un contatto lineare atto a bloccare la colonna 6 nel manicotto 10.

Pertanto, la piastra 7, ovvero il manicotto 10, à ̈ provvisto di primi mezzi e secondi mezzi di bloccaggio previsti in posizioni longitudinalmente contrapposte e cooperanti con corrispondenti primi e secondi contromezzi di bloccaggio della colonna 6, ovvero del codolo 23, anch’essi previsti in posizioni longitudinalmente contrapposte.

Pertanto, il codolo 23 e il manicotto 10 vengono mutuamente bloccati alle loro due opposte estremità longitudinali.

Ciò migliora considerevolmente il bloccaggio relativo tra codolo 23 e, quindi colonna 6, e piastra 7 evitando giochi ed oscillazioni intorno all’asse longitudinale Z.

Ciò migliora l’appostamento di un’apparecchiatura video-fotografica agganciata alla piastra 7 e la qualità delle riprese effettuate.

Quando un utilizzatore desidera utilizzare il treppiede 1 nella configurazione operativa W mostrata in Figura 2, ovvero con la colonna 6, provvede ad infilare lo stelo 21 della colonna 6 nel foro 5, e il codolo 23 nel manicotto 10 della piastra 7 spingendo l’estremità libera 24 in avvicinamento alla porzione di innesto 9, in modo da configurare il treppiede nella configurazione operativa intermedia W’ di Figura 3.

Nella configurazione operativa intermedia W’, i pattini di bloccaggio 18 sono inseriti nell’alloggiamento 27 e il codolo 23 può scorrere nel manicotto 10. La ghiera di bloccaggio 14 à ̈ completamente aperta, ovvero ruotata fino al fine corsa più distante dalla superficie S della piastra 7.

Successivamente, l’utilizzatore provvede a bloccare la colonna 6 e la piastra 7 portando il treppiede nella prima configurazione operativa W di Figura 2. Per fare ciò l’utilizzatore ruota la ghiera di bloccaggio 14 intorno all’asse longitudinale Z nel verso tale da causare l’avvicinamento della ghiera di bloccaggio 14 alla superficie S della piastra 7.

Tale rotazione causa uno spostamento della superficie di spinta 16 verso la piastra 7, come indicato dalla freccia F in Figura 2, che a sua volta esercita una forza di spinta progressivamente crescente sui cuscinetti di bloccaggio 18 in direzione ortogonale alla superficie di spinta 16, come mostrato dalla freccia F2 in Figura 3.

Poiché la superficie di spinta 16 à ̈ inclinata rispetto all’asse longitudinale Z, spostando progressivamente la superficie di spinta 16 verso la piastra 7, i cuscinetti di bloccaggio 18 vengono gradualmente spinti verso la piastra 7 per effetto della componente F12della forza di spinta F2 e verso l’interno del manicotto 10 per effetto della componente F22della forza di spinta F2.

I cuscinetti di bloccaggio 18 per effetto della forza di spinta F2 scorrono rispetto alla superficie di spinta 16 e vengono spinti verso la piastra 7 e gradualmente inseriti all’interno dei fori 12 previsti sulla superficie del manicotto 10 fino a raggiungere la configurazione di bloccaggio Y mostrata in Figura 2, in cui i cuscinetti di bloccaggio 18 sono inseriti nel solco 25 previsto sull’imboccatura 24 del codolo 23 bloccando la colonna 6 nel manicotto 10.

Quando i cuscinetti di bloccaggio 18 entrano progressivamente nel solco 25, una parete di spinta 18a dei cuscinetti interagisce con una parete 25a del solco 25 rivolta verso la piastra 7, spingendo gradualmente il codolo 23 verso la piastra 7.

Il codolo 23 viene movimentato nel verso indicato dalla freccia F in Figura 2, ovvero ulteriormente avvicinato alla piastra 7 e il manicotto 10 viene ulteriormente calzato sul codolo 23 stesso fino a che il bordo libero 10c del manicotto non arriva in battuta sullo spallamento 23c.

In tale posizione, la superficie 26 e il bordo libero 10c sono accoppiati in accoppiamenti di forma e il codolo 23 Ã ̈ serrato sul manicotto 10.

Pertanto, nella configurazione operativa W di Figura 2, la colonna, ovvero il codolo 23, e la piastra 7, ovvero il manicotto 10, sono mutuamente bloccati in due distinte posizioni longitudinalmente contrapposte rispetto all’asse Z. Nell’appostare il treppiede 1 nella configurazione operativa W, l’eventuale presenza dell’apparecchiatura fissata alla piastra 7 non creerebbe impedimenti al bloccaggio tra colonna 6 e piastra 7, pertanto l’apparecchiatura può essere agevolmente fissata alla piastra 7 prima che questa sia agganciata alla colonna 6 o dopo indifferentemente.

Per regolare l’altezza della piastra 7, l’utilizzatore sposta la colonna 6 nel foro 5 lungo l’asse longitudinale Z fino a raggiungere e il posizionamento desiderato, ovvero l’altezza desiderata per la piastra 7 e quindi per l’apparecchiatura ad essa agganciata e quindi blocca la colonna 6 nella posizione desiderata nel foro 5 tramite l’anello di serraggio 20.

Qualora l’utilizzatore desideri ritrarre soggetti posti molto vicini al suolo ed evitare l’ingombro della colonna 6 che non consentirebbe di appostare l’apparecchiatura come desiderato, provvede ad appostare il treppiede 1 nella seconda configurazione operativa W†mostrata in Figura 8.

Per fare ciò l’utilizzatore provvede a sbloccare la piastra 7 dalla colonna 6 agendo sulla ghiera di bloccaggio 14 in modo da allontanarla rispetto alla piastra 7, spostandola nel verso indicato dalla freccia F1 in Figura 2 in modo da portare il treppiede 1 nella configurazione intermedia di Figura 3.

La superficie di spinta 16 viene allontanata dalla piastra 7, i cuscinetti di bloccaggio 18 fuoriescono, spinti dalle molle a lamina 29, dal solco 25 e dai fori 12 scorrendo sulla superficie di spinta 16 e rientrando progressivamente nell’alloggiamento 27 previsto tra la ghiera di bloccaggio 14 ed il manicotto 10.

Quando i cuscinetti di bloccaggio 18 sono nella posizione ritratta X mostrata in Figura 3, il codolo 23 non à ̈ più spinto a battuta contro la porzione di innesto 9, quindi la superficie di raccordo 26 non interferisce con la superficie interna 10b del manicotto 10.

Pertanto, con i cuscinetti di bloccaggio 18 in posizione ritratta X la colonna 6 à ̈ libera di scorrere nel manicotto 10 e può essere liberamente sfilata dal manicotto 10 per disaccoppiare la piastra 7 e la colonna 6.

Dopo aver disaccoppiato la piastra 7 e la colonna 6, l’utilizzatore provvedere a sganciare la colonna 6 dal foro 5 sbloccandola tramite l’anello di serraggio 20 e sfilare la colonna 6 dal foro 5.

Eventualmente l’utilizzatore può dapprima sfilare la colonna 6 agganciata alla piastra 7 dal foro e successivamente agire sul dispositivo di bloccaggio 13 per disaccoppiare la piastra 7 e la colonna 6.

L’utilizzatore inserisce, quindi, il manicotto 10, privo della colonna 6, nel foro 5 fino a portare la guarnizione 19 a battuta contro l’anello di serraggio e, agendo sull’anello di serraggio 20 stesso, blocca il manicotto 10 nel foro 5, appostando il treppiede nella seconda configurazione operativa W†di Figura 6.

Il passaggio tra le configurazioni del treppiede 1 mostrate nelle Figura 2 e 6 rispettivamente, può essere effettuato senza necessità di separare l’apparecchiatura dalla piastra 7.

Pertanto si evitano possibili danni alle apparecchiature e si velocizzano le operazioni di trasformazione del treppiede 1 e si semplificano notevolmente le operazioni di appostamento.

Il presente trovato risolve quindi i problemi sopra lamentati con riguardo alla tecnica nota citata.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Supporto (1) per apparecchiature video-fotografiche (1) comprendente una crociera (2) definente un foro (5), una colonna (6) con uno stelo (21) scorrevole in detto foro (5) lungo un asse longitudinale (Z), una piastra (7) provvista di un dispositivo di aggancio (8) per agganciare un’apparecchiatura video-fotografica a detta piastra (7) e di un manicotto (10) internamente cavo sviluppantesi lungo un asse longitudinale (Z) atto a ricevere una porzione di aggancio (23) di detta colonna (6), caratterizzato dal fatto che detta piastra (7) comprende, inoltre, un dispositivo di bloccaggio (13, 18, 25, 26, 10c) rimovibile per fissare detta porzione di aggancio (23) di detta colonna (6) a detto manicotto (10).
2. 2. Supporto secondo la rivendicazione precedente, in cui detto dispositivo di bloccaggio (13) comprende mezzi di fissaggio (18) di detta piastra (7) spostabili tra una posizione ritratta (X) in cui detti mezzi di fissaggio (18) sono posizionati all’interno di un alloggiamento (27) previsto in detta piastra (7) e detta porzione di aggancio (23) à ̈ spostabile in detto manicotto (10) ed una posizione di bloccaggio (Y) in cui detti mezzi di fissaggio (18) cooperano con contromezzi di fissaggio (25) previsti su detta porzione di aggancio (23) per bloccare detta colonna (6) in detto manicotto (10).
3. 3. Supporto secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di bloccaggio comprendono una pluralità di pattini (18) disposti in posizione circonferenzialmente spaziata su detta piastra (7) e atti ad essere scorrevolmente accolti in corrispondenti fori (12) di una pluralità di fori previsti su detto manicotto (10) per cooperare con detti contromezzi di fissaggio (25) per bloccare detta colonna (6) in detto manicotto (10).
4. 4. Supporto secondo la rivendicazione precedente, in cui detta pluralità di pattini comprende tre pattini (18) posizionati in posizione circonferenzialmente spaziata su detta piastra (7).
5. 5. Supporto secondo la rivendicazione 3, o 4, in cui detti contromezzi di fissaggio comprendono un elemento a solco (25) disposto per ricevere detta pluralità di pattini (18) in detta posizione di bloccaggio (Y) per bloccare detta colonna (6) in detto manicotto (10).
6. 6. Supporto secondo una delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui detto dispositivo di bloccaggio (13) comprende una ghiera di bloccaggio (14) girevole intorno a detto asse longitudinale (Z) di detto manicotto (10) e traslabile in avvicinamento a/ allontanamento da detta piastra (7) in seguito alla rotazione intorno a detto asse longitudinale (Z) per spostare detti mezzi di fissaggio (18) da detta posizione ritratta (X) a detta posizione di bloccaggio (Y) e viceversa.
7. 7. Supporto secondo la rivendicazione precedente, in cui detta ghiera di bloccaggio (14) comprende una superficie di spinta (16) inclinata di un angolo di inclinazione (ï ¡) rispetto a detto asse longitudinale (Z) e conformata per ricevere in appoggio detti mezzi di fissaggio (18) per spostare detti mezzi di fissaggio (18) tra detta posizione ritratta (X) e detta posizione di bloccaggio (Y).
8. 8. Supporto secondo la rivendicazione precedente, in cui detta superficie di spinta (16) Ã ̈ inclinata di un angolo ( ï ¡) rispetto a detto asse longitudinale (Z) compreso tra 15° e 30°.
9. 9. Supporto secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo di bloccaggio (10) comprende un dispositivo di spinta (29) per spingere detti mezzi di fissaggio (18) in detto alloggiamento (27).
10. 10.Supporto secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo di bloccaggio (13) comprende, inoltre, ulteriori mezzi di bloccaggio (10c) previsti su detto manicotto (10) in posizione longitudinalmente contrapposta rispetto a detti mezzi di fissaggio (18) e disposti per cooperare con corrispondenti ulteriori contromezzi di fissaggio (26) previsti su detta porzione di aggancio (23) in posizione longitudinalmente contrapposta a detti contromezzi di bloccaggio (25) e disposti bloccare detta colonna (6) in detto manicotto (10).