ITMO20130249A1 - Apparato per orientare oggetti - Google Patents

Apparato per orientare oggetti

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ITMO20130249A1
ITMO20130249A1 IT000249A ITMO20130249A ITMO20130249A1 IT MO20130249 A1 ITMO20130249 A1 IT MO20130249A1 IT 000249 A IT000249 A IT 000249A IT MO20130249 A ITMO20130249 A IT MO20130249A IT MO20130249 A1 ITMO20130249 A1 IT MO20130249A1
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Paolo Marchi
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Sacmi
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Description

Descrizione di invenzione industriale
Apparato per orientare oggetti
La presente invenzione concerne un apparato per orientare oggetti in una direzione predeterminata, in particolare oggetti che presentano una cavità aperta in corrispondenza di una delle loro estremità, quali, ad esempio, tappi di chiusura per bottiglie.
Da WO2008/041172 è noto un apparato per orientare oggetti dotati di una cavità aperta, in particolare tappi per bottiglie, che comprende un nastro trasportatore tramite il quale gli oggetti vengono trasportati fino a una serie di spazzole che ruotano in verso concorde, aventi asse di rotazione allineato con la direzione di avanzamento del nastro trasportatore. Tra ciascuna coppia di spazzole adiacenti esiste un’intercapedine, la cui larghezza è scelta in modo che sia inferiore all’altezza dei tappi. I tappi provenienti dal nastro trasportatore con orientamento casuale cadono sulle spazzole rotanti e, se la loro cavità è orientata verso la superficie delle spazzole, le setole di queste ultime penetrano in detta cavità e trascinano il tappo facendolo passare, grazie anche alla loro flessibilità, nell’intercapedine tra due spazzole adiacenti e inviandolo a una sottostante zona di scarico. Se la cavità dei tappi non è orientata verso la superficie delle spazzole, le setole di queste ultime scivolano sulla superficie dei tappi che rimangono quindi a “galleggiare” sulla superficie delle spazzole, non potendo passare nell’intercapedine, che ha una larghezza inferiore alla loro altezza, fino a che il moto stesso delle spazzole o un urto con altri tappi non li orienta con la loro cavità rivolta verso la superficie delle spazzole.
In questo apparato è critica la regolazione della larghezza dell’intercapedine tra coppie di spazzole adiacenti. Infatti, questa larghezza, come detto, deve essere scelta in modo tale da impedire che tappi non correttamente orientati possano passare nell’intercapedine, mentre i tappi correttamente orientati, che vengono agganciati dalle setole delle spazzole, devono poter passare grazie alla flessibilità delle setole stesse. Un’errata regolazione della larghezza delle intercapedini tra spazzole adiacenti può compromettere un corretto funzionamento dell’apparato, rendendo difficile il passaggio nelle intercapedini tra i rulli dei tappi correttamente orientati, o rendendo possibile il passaggio anche di tappi non correttamente orientati.
Inoltre, la produttività dell’apparato non è particolarmente elevata, perché può accadere che tappi non correttamente orientati rimangano a “galleggiare” sulle spazzole per un tempo relativamente lungo, prima di assumere un orientamento corretto che ne consenta il passaggio nelle intercapedini tra le spazzole e l’invio alla zona di scarico dell’apparato. Da IT1392208 è noto apparato per orientare oggetti in una direzione predeterminata, in particolare oggetti che presentano una cavità avente un’apertura in corrispondenza di una delle loro estremità, che comprende un dispositivo di trasporto per detti oggetti comprendente una superficie di trasporto inclinata di un angolo rispetto a un piano orizzontale. La superficie di trasporto è dotata di elementi di aggancio atti a interagire con la cavità degli oggetti ed è mobile in una direzione di avanzamento orientata da un’estremità inferiore del dispositivo di trasporto verso un’estremità superiore del dispositivo di trasporto. In prossimità dell’estremità superiore della superficie di trasporto è disposto un elemento cilindrico rotante dotato sulla sua superficie di ulteriori elementi di aggancio atti a interagire con detti oggetti per ribaltarli in detta direzione predeterminata.
La presenza del cilindro rotante influisce sul costo di fabbricazione dell’apparato e sulla sua complessità.
Scopo della presente invenzione è di realizzare un apparato del tipo descritto in IT1392208, che sia più semplice ed economico da realizzare, a parità di efficienza e produttività.
Lo scopo della presente invenzione è raggiunto con un apparato secondo la rivendicazione 1.
Grazie all’invenzione viene semplificata e resa più economica la costruzione dell’apparato per orientare oggetti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’apparato per orientare oggetti secondo l’invenzione risultano dalla descrizione che segue, fatta a puro titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
Figura 1 è una vista in elevazione di un apparato secondo l’invenzione;
Figura 2 è una vista da sinistra dell’apparato di Figura 1;
Figura 3 è una vista dall’alto, schematica, dell’apparato di Figura 1;
Figure 4 e 5 sono particolari ingranditi dell’apparato secondo l’invenzione;
Figura 6 è una vista in sezione di un oggetto da orientare, in particolare di un tappo di chiusura di bottiglie;
Figure 7 e 8 sono particolari ingranditi della Figura 1;
Figura 9 illustra una variante del particolare di Figura 4;
Figura 10 è una vista dall’alto schematica di un ulteriore particolare della Figura 1.
Un apparato 1 secondo l’invenzione è destinato a orientare in una direzione prestabilita degli oggetti 2 (Figura 6) che presentano una cavità 3 avente, a un’estremità dell’oggetto 2, un’apertura 3a che mette in comunicazione la cavità 3 con l’esterno dell’oggetto 2, e una superficie 3b sostanzialmente piana opposta a detta apertura 3a, ad esempio tappi di chiusura di bottiglie o contenitori. Gli oggetti 2 possono avere forma cilindrica, a sezione circolare o ellittica, forma troncoconica o prismatica. Preferibilmente la posizione del baricentro degli oggetti 2 deve essere tale da favorire il loro orientamento con l’apertura 3a della cavità 3 rivolta verso l’alto. L’apparato 1 secondo l’invenzione comprende un telaio di supporto 4 sul quale è montato un dispositivo di trasporto 5, ad esempio un nastro trasportatore, azionato da un primo motoriduttore 6. Il dispositivo di trasporto 5 presenta una superficie di trasporto 5a inclinata di un angolo α rispetto a un piano orizzontale P ed è azionato a muoversi in modo che la superficie di trasporto 5a scorra dal basso verso l’alto, cioè da un’estremità inferiore 17 verso un’estremità superiore 8 del dispositivo di trasporto 5.
L’angolo di inclinazione α è vantaggiosamente compreso tra circa 10° e circa 20°, ma può assumere anche valori superiori a 20°.
Il dispositivo di trasporto 5 è racchiuso in una struttura di contenimento 16 che impedisce agli oggetti 2 di fuoriuscire lateralmente dalla superficie di trasporto 5a.
La superficie di trasporto 5a del dispositivo di trasporto 5 è dotata di una pluralità di elementi flessibili 7 (Fig. 4), sporgenti da essa, ad esempio gruppi di setole 7 aventi spessore s1, distribuiti in modo sostanzialmente uniforme su tutta la superficie di trasporto 5a. La distanza minima d (Fig.5) tra ciascun elemento flessibile 7 e gli elementi flessibili 7 a esso adiacenti è maggiore dello spessore s del bordo B della cavità 3 di ciascun oggetto 2, in modo da consentire agli elementi flessibili 7 di penetrare in detta cavità 3 e di interagire con le pareti interne della cavità 3.
La distanza minima d e lo spessore s1dei gruppi di setole 7 sono scelti in funzione delle dimensioni in pianta minime e massime degli oggetti 2 e dello spessore s del bordo B della cavità 3.
In prossimità dell’estremità superiore 8 della superficie di trasporto 5a è disposto un elemento di ribaltamento 9, la cui funzione è di interagire con gli oggetti 2, per provocare un loro ribaltamento, come sarà spiegato più dettagliatamente nel seguito. L’elemento di ribaltamento 9 comprende un elemento piatto 9a, ad esempio una lamiera, o una falda di materiale plastico o di altro materiale, disposto trasversalmente alla superficie di trasporto 5a. L’elemento piatto 9a ha una larghezza sostanzialmente uguale alla larghezza della superficie di trasporto 5a. L’elemento piatto 9a presenta un primo tratto 9b rettilineo inclinato verso l’alto rispetto alla superficie di trasporto 5a e con un bordo 9c disposto trasversalmente alla direzione di avanzamento C (Figura 3) della superficie di trasporto 5a e nelle immediate vicinanze di essa, ad esempio a una distanza da essa non superiore ad alcuni decimi di millimetro. L’inclinazione di questo primo tratto 9b rispetto alla superficie di trasporto 5a può essere vantaggiosamente compresa tra circa 20° e circa 30°. Nella Figura 9 è illustrata una variante dell’elemento di ribaltamento, indicato con il numero di riferimento 109. In questa variane, l’elemento di ribaltamento 109 comprende un elemento piatto 109a, ad esempio una lamiera o una falda di materiale plastico o di altro materiale, disposta trasversalmente alla superficie di trasporto 5a. L’elemento piatto 109a ha una larghezza sostanzialmente uguale alla larghezza della superficie di trasporto 5a e presenta un primo tratto 109b inclinato verso l’alto rispetto a detta superficie di trasporto 5a. Detto primo tratto 109b ha un andamento curvilineo, con convessità rivolta verso la superficie di trasporto 5a. Detto primo tratto 109b è dotato di un bordo 109c disposto trasversalmente alla direzione di avanzamento C (Figura 3) della superficie di trasporto 5a e nelle immediate vicinanze di essa, ad esempio a una distanza da essa non superiore ad alcuni decimi di millimetro. In corrispondenza dell’estremità superiore 8 della superficie di trasporto 5a è disposto un dispositivo di alimentazione 10 degli oggetti 2 da orientare.
Il dispositivo di alimentazione 10 è un dispositivo di sollevamento che comprende una pluralità di elementi di sollevamento 11 aventi forma come di tegole, con profilo a forma di “v” rovesciata, con una coppia di lati 11a inclinati verso il basso a partire da un vertice centrale 11b.
Gli elementi di sollevamento 11 sono azionati a muoversi in una direzione verticale da mezzi di trascinamento 12, flessibili, ad esempio un nastro, o una coppia di cinghie o catene, azionati da un secondo motoriduttore 13, a cui sono fissati gli elementi di sollevamento 11.
Gli elementi di sollevamento 11 si muovono all’interno di un canale 14, la cui estremità superiore sbocca su uno scivolo 15 sul quale cadono gli oggetti 2 trasportati dagli elementi di sollevamento 11, scivolando sulla superficie dei lati 11a, quando gli elementi di sollevamento 11 fuoriescono dall’estremità superiore del canale 14, e distribuendosi sostanzialmente su tutta la larghezza dello scivolo 15.
Lo scivolo 15 è disposto sopra la superficie di trasporto 5a in corrispondenza dell’estremità superiore 8 del dispositivo di trasporto 5. Lo scivolo 15 ha una larghezza sensibilmente uguale alla larghezza della superficie di trasporto 5a, in modo da poter distribuire gli oggetti 2 sostanzialmente su tutta la larghezza della superficie di trasporto 5a, ottimizzando così l’alimentazione degli oggetti 2, in modo da limitare al minimo la formazione di accumuli di oggetti 2 sulla superficie di trasporto 5a. La distribuzione degli oggetti 2 sulla superficie di trasporto 5a è facilitata da elementi deflettori 28, ad esempio una coppia di elementi deflettori 28, che presentano una forma a “V” in pianta e sono connessi a una sbarra 29, che è fissata alla struttura di contenimento 16 e si estende sopra allo scivolo 15 trasversalmente rispetto a esso. Gli elementi deflettori 28 sono connessi alla sbarra 29 tramite rispettivi cursori 30 che consentono di regolare la posizione degli elementi deflettori 28 lungo la sbarra 29, allo scopo di posizionarli in modo da ottimizzare la distribuzione degli oggetti 2 sulla superficie di trasporto 5a.
In corrispondenza dell’estremità inferiore 17 del dispositivo di trasporto 5 è disposto un dispositivo di evacuazione 18 per evacuare gli oggetti 2, dopo che essi sono stati orientati nella direzione prestabilita, cioè con l’apertura 3a della cavità 3 rivolta verso l’alto.
Il dispositivo di evacuazione 18 è un dispositivo di tipo pneumatico che comprende una prima canalizzazione 21, che si estende trasversalmente alla superficie di trasporto 5a ed è alimentata con un primo flusso di aria in pressione proveniente da un ventilatore, o soffiante, non raffigurato, tramite un primo condotto di alimentazione 19 e una seconda canalizzazione 22, parallela alla prima canalizzazione 21 e comunicante con essa, alimentata anch’essa da detto ventilatore, o soffiante, con un secondo flusso di aria in pressione, tramite un secondo condotto di alimentazione 20. In alternativa, può essere previsto un primo ventilatore, o soffiante, per alimentare la prima canalizzazione 21 e un secondo ventilatore, o soffiante, per alimentare la seconda canalizzazione 22.
La prima canalizzazione può essere realizzata con più elementi di canalizzazione affiancati (nella rappresentazione illustrata sono ad esempio tre) la cui regolazione può eventualmente essere effettuata ad esempio variando il numero, o la posizione, o la dimensione delle aperture di comunicazione con la seconda canalizzazione 22, al fine di ottenere un passaggio alla seconda canalizzazione 22 il più uniforme e regolare possibile, evitando possibili zone morte nella zona di uscita.
La seconda canalizzazione 22 termina con un tratto di scarico 23, attraverso il quale gli oggetti 2, tutti orientati in detta direzione prestabilita, abbandonano l’apparato secondo l’invenzione per essere poi inviati ad altri apparati, non raffigurati, tramite i quali possono essere eseguite altre operazioni di lavorazione sugli oggetti 2.
Le canalizzazioni 21 e 22 sono definite tra la superficie di trasporto 5a del dispositivo di trasporto 5 e la parte superiore della struttura di contenimento 16. In corrispondenza delle canalizzazioni 21 e 22, la struttura di contenimento 16 può essere dotata di una parte mobile 24, che consente di accedere alle canalizzazioni, per ispezionarle e per operazioni di manutenzione.
L’altezza delle canalizzazioni 21 e 22 può essere regolata per adattarla alle dimensioni degli oggetti 2 al fine sia di ottenere un corretto flusso d’aria all’interno delle canalizzazioni 21 e 22 (sia prese singolarmente, che nella loro interazione), sia per facilitare l’eventuale necessità di operare con oggetti di dimensioni diverse (cambio formato). A questo scopo, sono previsti degli elementi di regolazione 25, 26, 27, ad esempio elementi di regolazione a vite, associati alla parte mobile 24 per regolare la distanza di detta parte mobile 24 dalla superficie di trasporto 5a, con conseguente regolazione dell’altezza delle canalizzazioni 21 e 22.
Il funzionamento dell’apparato 1 secondo l’invenzione è il seguente. Gli oggetti 2 da orientare vengono convogliati alla rinfusa sulla superficie di trasporto 5a del dispositivo di trasporto 5 tramite il dispositivo di alimentazione 10 e lo scivolo 15 e vengono distribuiti sulla superficie di trasporto 5a tramite gli elementi deflettori 28. Gli oggetti 2 che, cadendo sulla superficie di trasporto 5a, si orientano appoggiando su detta superficie con la loro superficie 3b opposta all’apertura 3a scivolano per gravità sulle estremità degli elementi flessibili 7 verso l’estremità inferiore 17 del dispositivo di trasporto 5, grazie ad una resistenza di attrito molto bassa tra le estremità degli elementi flessibili 7 e detta superficie 3b, e giungono nella prima canalizzazione 21, nella quale gli oggetti 2 vengono spinti, dal primo flusso di aria in pressione proveniente dal primo condotto 19, trasversalmente alla superficie di trasporto in un primo verso indicato dalle frecce F (Figura 3). Continuando a scivolare per gravità sulla superficie di trasporto 5a, gli oggetti 2 passano nella seconda canalizzazione 22 lungo la quale vengono spinti, da un secondo flusso di aria in pressione proveniente dal secondo condotto 20, in un secondo verso opposto a detto primo verso, in direzione del tratto di scarico 23, per essere poi allontanati dall’apparato 1 secondo l’invenzione.
Il moto in versi opposti degli oggetti 2 nella prima canalizzazione 21 e nella seconda canalizzazione 22, serve a evitare che gli oggetti 2 possano accumularsi nel tratto di uscita 23, causando un rallentamento o un blocco del flusso degli oggetti 2 in uscita dall’apparato 1.
Se un oggetto 2 giunge sul dispositivo di trasporto 5 con l’apertura 3a rivolta verso la superficie di trasporto 5a, gli elementi flessibili 7 penetrano all’interno della cavità 3 e, interagendo con la superficie interna della cavità 3, fungono da elementi di trascinamento che trascinano gli oggetti 2 nella direzione di avanzamento C del dispositivo di trasporto 5, fino a che gli oggetti 2 giungono a contatto con il bordo 9c, 109c del primo tratto 9b, 109b dell’elemento piatto 9a, 109a e, facendo perno su detto bordo 9c, 109c subisce una rotazione diretta a favorire un ribaltamento dell’oggetto 2. Se detto ribaltamento si verifica, l’oggetto 2 si troverà ad appoggiare con detta superficie 3b sulla superficie di trasporto 5a, cioè orientato con detta apertura 3a in verso opposto rispetto alla superficie di trasporto 5a, e potrà scivolare per gravità verso l’estremità inferiore 17 del dispositivo di trasporto 5 e giungere sul dispositivo di evacuazione 18. Se detto ribaltamento non si verifica, l’oggetto 2 continuerà a interagire con detto bordo 9c, 109c fino a che non sarà ribaltato.
Tutti gli oggetti 2 che giungono al dispositivo di evacuazione 18 sono pertanto orientati in modo identico, con l’apertura 3a della cavità 3 rivolta verso l’alto.
L’orientamento uniforme degli oggetti 2 avviene molto rapidamente e senza errori, grazie all’azione dell’elemento di ribaltamento 9, 109 sugli oggetti 2 che giungono sul dispositivo di trasporto 5 con orientamento non corretto. La produttività del dispositivo 1 secondo l’invenzione è pertanto elevata. Inoltre non vi è il rischio che oggetti 2 possano giungere al dispositivo di evacuazione 18 non correttamente orientati ed è escluso che oggetti 2 possano cadere dall’estremità superiore del dispositivo di trasporto 5, scavalcando l’elemento di ribaltamento 9, 109, ciò grazie all’inclinazione del primo tratto 9b dell’elemento piatto 9a, o alla forma curvilinea del primo tratto 109b dell’elemento piatto 109a.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) per orientare oggetti (2) in una direzione predeterminata, in particolare oggetti (2) che presentano una cavità (3) avente un’apertura (3a) in corrispondenza di una delle estremità di detti oggetti (2), detto apparato (1) comprendendo un dispositivo di trasporto (5) per detti oggetti (2) comprendente una superficie di trasporto (5a) inclinata di un angolo (α) rispetto a un piano orizzontale (P), su detta superficie di trasporto (5a) essendo disposti elementi di aggancio (7) atti a interagire con detta cavità (3), detta superficie di trasporto (5a) essendo mobile in una direzione di avanzamento (C) orientata da un’estremità inferiore (17) di detto dispositivo di trasporto (5) verso un’estremità superiore (8) di detto dispositivo di trasporto (5), caratterizzato dal fatto che comprende, in prossimità di detta estremità superiore (8), un elemento di ribaltamento (9; 109) comprendente un elemento piatto (9a; 109a) disposto trasversalmente alla superficie di trasporto (5a) e comprendente un primo tratto (9b; 109b) inclinato verso l’alto rispetto a detta superficie di trasporto (5a), detto primo tratto (9b; 109b) essendo dotato di un bordo (9c; 109c) disposto trasversalmente alla direzione di avanzamento (C) della superficie di trasporto (5a) e nelle immediate vicinanze di essa.
  2. 2. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto bordo (9c; 109c) è disposto a una distanza di alcuni decimi di millimetro da detta superficie di trasporto (5a).
  3. 3. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui detto primo tratto (9b) è rettilineo ed è inclinato rispetto a detta superficie di trasporto (5a) di un angolo compreso tra circa 20° e circa 30°.
  4. 4. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui detto primo tratto (109b) è curvilineo, con convessità rivolta verso detta superficie di trasporto (5a.)
  5. 5. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo di alimentazione (10) degli oggetti (2) da orientare disposto adiacente all’estremità superiore (8) del dispositivo di trasporto (5), detto dispositivo di alimentazione (10) essendo un dispositivo di sollevamento che trasporta detti oggetti (2) verso uno scivolo (15) disposto sopra detta superficie di trasporto (5a) in corrispondenza dell’estremità superiore (8) del dispositivo di trasporto (5).
  6. 6. Apparato (1) secondo la rivendicazione 5, in cui detto dispositivo di alimentazione (10) comprende una pluralità di elementi di sollevamento (11) mobili verticalmente all’interno di un canale (14) aperto a una sua estremità superiore, detti elementi di sollevamento (11) avendo un profilo a forma di “v” rovesciata, con una coppia di lati (11a) inclinati verso il basso a partire da un vertice centrale (11b).
  7. 7. Apparato (1) secondo la rivendicazione 5, oppure 6, in cui a detto scivolo (15) sono associati degli elementi deflettori (28) aventi una forma a “V” in pianta, che sono connessi in posizione regolabile a un elemento di supporto (29), che si estende sopra allo scivolo (15), trasversalmente rispetto a esso.
  8. 8. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo di evacuazione (18) di detti oggetti (2) disposto in prossimità dell’estremità inferiore (17) di detto dispositivo di trasporto (5), detto dispositivo di evacuazione (18) essendo un dispositivo di evacuazione di tipo pneumatico.
  9. 9. Apparato (1) secondo la rivendicazione 8, in cui detto dispositivo di evacuazione comprende una prima canalizzazione (21), che si estende trasversalmente a detta superficie di trasporto (5a) ed è alimentata con un primo flusso di aria in pressione tramite un primo condotto di alimentazione (19) e una seconda canalizzazione (22), parallela alla prima canalizzazione (21) e comunicante con essa, detta seconda canalizzazione (22) essendo alimentata con un secondo flusso di aria in pressione, tramite un secondo condotto di alimentazione (20).
  10. 10. Apparato (1) secondo la rivendicazione 9, in cui detto primo flusso di aria compressa è diretto in modo da muovere detti oggetti (2) in detta prima canalizzazione (21) trasversalmente rispetto a detta direzione di trasporto (C), in un primo verso (F) e in cui detto secondo flusso di aria compressa è diretto in modo da muovere detti oggetti (2) in detta seconda canalizzazione (22) in un secondo verso opposto a detto primo verso (F).
  11. 11. Apparato secondo la rivendicazione 9, oppure 10, in cui detta prima canalizzazione (21) e detta seconda canalizzazione (22) sono definite tra detta superficie di trasporto (5a) e una parte superiore di una struttura di contenimento (16) di detto dispositivo di trasporto (5).
  12. 12. Apparato secondo la rivendicazione 11, in cui detta struttura di contenimento (16) è dotata di una parte mobile (24) atta a consentire un accesso a detta prima canalizzazione (21) e a detta seconda canalizzazione (22).
  13. 13. Apparato secondo la rivendicazione 11, in cui a detta parte mobile (24) sono associati degli elementi di regolazione (25, 26, 27) atti a regolare una distanza di detta parte mobile (24) da detta superficie di trasporto (5a), per regolare l’altezza di dette canalizzazioni (21, 22).
  14. 14. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 9 a 13, in cui detta seconda canalizzazione (22) termina con un tratto di scarico (23) attraverso il quale detti oggetti (2) possono essere evacuati dall’apparato (1).
  15. 15. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta direzione predeterminata è una direzione nella quale detta apertura (3a) è orientata in verso opposto rispetto a detta superficie di trasporto (5a).
  16. 16. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui detti elementi di aggancio comprendono elementi flessibili (7) sporgenti da detta superficie di trasporto (5a).
  17. 17. Apparato (1) secondo la rivendicazione 16, in cui detti elementi sporgenti flessibili comprendono gruppi di setole (7).
  18. 18. Apparato (1) secondo la rivendicazione 16, oppure 17, in cui la distanza minima (d) tra elementi sporgenti flessibili (7) tra loro adiacenti è superiore allo spessore (s) di un bordo (B) di detta cavità (3).
  19. 19. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni da 16 a 18, in cui detta distanza minima (d) e uno spessore (s1) di detti elementi flessibili (7) sono scelti in funzione delle dimensioni in pianta minime e massime degli oggetti (2) e dello spessore (s) del bordo (B) della cavità (3).
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