ITMO20060098A1 - Dispositivo di supporto per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente bottiglie e flaconi per fluidi medicali, sangue o simili - Google Patents

Dispositivo di supporto per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente bottiglie e flaconi per fluidi medicali, sangue o simili Download PDF

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ITMO20060098A1
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“DISPOSITIVO DI SUPPORTO PER CONTENITORI DI FLUIDI BIO-MEDICALI PER SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE, PARTICOLARMENTE BOTTIGLIE E FLACONI PER FLUIDI MEDICALI, SANGUE O SIMILI”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di supporto per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente bottiglie e flaconi per fluidi medicali, sangue o simili.
E' noto che le persone con problemi di salute, colpite da malore, vittime di un incidente o di un infortunio, devono essere sottoposte a cure mediche che, talvolta, richiedono la somministrazione per via parenterale di fluidi e/o liquidi bio-medicali (farmaci, soluzioni fisiologiche, sangue o altro) ad una temperatura prefissata.
In alcuni casi, ad esempio, i pazienti versano in uno stato di shock caratterizzato da ipovolemia (riduzione volumetrica del sangue) e da ipotermia (abbassamento della temperatura corporea), ed è necessario infondere loro fluidi ad una temperatura generalmente compresa tra 33°C e 40°C.
Per il trattamento di malattie tumorali, invece, si presenta spesso la necessità di somministrare prodotti chemioterapici la cui efficacia varia in funzione della temperatura e che, pertanto, devono essere infusi ad una temperatura generalmente superiore alla temperatura ambiente.
Considerazioni analoghe possono essere fatte in merito ai mezzi di contrasto utilizzati in diagnostica, anch'essi comunemente somministrati alla temperatura corporea del paziente.
In stati di sofferenza cerebrale, al contrario, è spesso opportuno ridurre la temperatura corporea del paziente mediante l’infusione di fluidi raffreddati. I fluidi da iniettare sono attualmente confezionati in contenitori, del tipo di sacche flessibili, flaconi di plastica o bottiglie di vetro, che sono provvisti di una bocca di erogazione dalla quale il fluido può essere prelevato tramite una normale siringa oppure per mezzo di un condotto di prelevamento e di trasporto, comunemente detto “deflussore”, la cui estremità di uscita è associata ad un elemento di iniezione (catetere o ago) al paziente.
Per il condizionamento della temperatura dei fluidi si fa solitamente ricorso a particolari sistemi di riscaldamento e/o raffreddamento dei contenitori di fluido e/o del condotto di prelevamento e di trasporto del fluido.
Per il raffreddamento del fluido da infondere, ad esempio, si fa solitamente uso di contenitori di acqua ghiacciata, nelle quali il condotto di prelevamento e trasporto viene manualmente immerso da un operatore sanitario ogniqualvolta se ne senta la necessità; in tali casi, tuttavia, il controllo della temperatura del fluido al momento dell'infusione è assolutamente soggettivo ed incerto e rischia di compromettere l'efficacia del trattamento e/o la salute del paziente se non effettuato da personale medico esperto e qualificato.
Per il riscaldamento dei fluido, invece, è noto l'impiego di dispositivi essenzialmente costituiti da un box all'interno del quale vengono riposti i contenitori collegati al paziente tramite i deflussori e che, durante l'erogazione del fluido, viene riscaldato tramite mezzi di produzione del calore, ad esempio del tipo di resistenze elettriche; tale box è inoltre provvisto di un circuito elettronico di controllo e di regolazione della temperatura.
Altri dispositivi di tipo noto effettuano il riscaldamento del condotto di prelevamento e di trasporto durante la somministrazione e consistono essenzialmente in un elemento metallico che è accoppiato a resistenze elettriche, alimentate con corrente, e che viene posto in vicinanza del tratto del deflussore da condizionare; anche in tal caso un circuito elettronico controlla e regola la temperatura raggiunta.
Questi dispositivi di riscaldamento del contenitore e/o del condotto di prelevamento e di trasporto presentano alcuni inconvenienti fra i quali vanno ricordati il fatto che hanno peso ed ingombri non trascurabili che ne rendono particolarmente difficile e gravoso il trasporto e l’impiego, sono strutturalmente e costruttivamente complessi, richiedono l’intervento di operatori specializzati ed hanno costi non trascurabili.
Altro svantaggio di questi dispositivi di riscaldamento noti consiste nel fatto che, impiegando energia elettrica, possono creare interferenza con altri dispositivi elettrici/elettronici presenti in prossimità del paziente.
Sono anche noti dispositivi per il riscaldamento o il raffreddamento dei contenitori dei fluidi che, nel gergo, vengono definiti di tipo cosiddetto "chimico" in quanto sfruttano il calore prodotto da una reazione chimica esotermica o endotermica fra due o più sostanze reagenti.
Questi dispositivi di tipo "chimico” sono essenzialmente costituiti da un involucro, del tipo di una sacca, suddiviso in due o più comparti che sono tra loro separati da una membrana lacerabile e di cui uno contiene un primo componente e l’altro un secondo componente atti a reagire tra loro con una reazione esotermica o endotermica a seconda della tipologia di utilizzo cui tali dispositivi sono destinati.
Al momento dell’impiego un operatore agisce manualmente sull’involucro, esercitando su di esso una pressione tale da rompere la membrana lacerabile e consentire la combinazione chimica tra i componenti, e quindi pone manualmente il dispositivo a contatto con il contenitore del fluido da somministrare per condizionarlo termicamente.
Anche questi dispositivi di tipo “chimico" presentano alcuni inconvenienti, come ad esempio il fatto che devono essere stoccati, trasportati e maneggiati con cura ed attenzione per evitare che essi possano incorrere in urti accidentali che ne attivino involontariamente e in tempi non opportuni la reazione fra i componenti chimici in essi contenuti, col rischio di esaurire prematuramente la propria capacità di sviluppare calorie/frigorie e, dunque, divenire inutilizzabili al momento di effettivo bisogno.
Un altro inconveniente dei dispositivi di tipo “chimico” consiste nel fatto che contengono aria che, avendo una bassa conducibilità termica, funge da isolante e riduce lo scambio di calore con i contenitori dei fluidi da condizionare.
In alternativa ai sistemi e ai dispositivi precedentemente descritti, è noto l’impiego di particolari apparecchi di riscaldamento, ovvero apparecchi di raffreddamento, costituiti da un fometto elettrico, ovvero una cella frigorifera, all’interno del quale vengono riposti i contenitori per mantenere il fluido alla temperatura desiderata e dai quali essi vengono rimossi solo un istante prima di essere utilizzati.
L’impiego di tali apparecchi, seppur di notevole semplicità e funzionalità, consente tuttavia di somministrare il fluido alla temperatura desiderata solamente per un perìodo di tempo limitato in quanto, una volta estratti dai forni, ovvero dalle celle frigorifere, i contenitori incominciano repentinamente a scambiare calore con l'esterno e tendono in breve tempo a raggiungere la temperatura ambiente.
Il compito principale del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo di supporto per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente bottiglie, sacche e flaconi per soluzioni fisiologiche, sangue o simili, che favorisca l'infusione ai pazienti di fluidi portati ad una prestabilita temperatura senza necessitare, durante la somministrazione, di complicati ed ingombranti sistemi/dispositivi di riscaldamento/raffreddamento.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo che possa essere utilizzato in condizioni di massima sicurezza per il paziente e di massima efficienza d’uso.
Altro scopo del presente trovato è quello di essere strutturalmente e costruttivamente semplice, di avere limitato peso ed ingombro e di essere facilmente trasportabile e manipolabile anche da parte di operatori sanitari poco esperti.
Gli scopi sopra esposti sono tutti raggiunti dal presente dispositivo di supporto per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente bottiglie e flaconi per fluidi medicali, sangue o simili, comprendente almeno un elemento sagomato sostanzialmente a tazza, provvisto di almeno un'apertura superiore di inserimento di un contenitore di fluidi bio-medicali e di almeno un'apertura inferiore di uscita del fluido, caratterizzato dal fatto che detto elemento a tazza comprende almeno una superficie esterna in materiale termicamente isolante ed almeno una superficie interna che è atta ad essere affacciata a detto contenitore e di cui almeno una porzione è associabile a mezzi di accumulo e conduzione di energia termica.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo di supporto per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente bottiglie e flaconi per fluidi medicali, sangue o simili, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista in assonometria di una prima forma di attuazione del dispositivo secondo il trovato, impiegata per il supporto di una bottiglia contenente fluidi medicali;
la figura 2 è una vista una vista in sezione, schematica e parziale, del dispositivo di figura 1 ;
la figura 3 è una vista in assonometria di una seconda forma di attuazione del dispositivo secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un dispositivo di supporto per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente bottiglie e flaconi per fluidi medicali, sangue o simili.
Nella particolare forma di attuazione illustrata nelle figure, il contenitore R consiste in una bottiglia rigida per il contenimento di fluido L da iniettare in un paziente a scopo diagnostico secondo quanto previsto dalle tecniche diagnostiche; tale bottiglia è provvista di un collo C convergente e terminante in una bocca di erogazione B richiudibile.
Non si escludono, tuttavia, che il presente trovato possa essere impiegato anche con sacche flessibili, flaconi semirigidi o altre tipologie di recipienti ad uso bio-medicale, contenenti sangue, medicinali o altre sostanze da somministrare.
Il dispositivo 1 comprende un elemento a tazza 2 sostanzialmente rigido provvisto, alla sommità, di un'apertura di inserimento 3 del contenitore R e, nel tratto inferiore, di un’apertura di uscita 4 del fluido.
L’elemento a tazza 2 comprende una superfìcie esterna 5 realizzata in materiale termicamente isolante, ad esempio di tipo polimerico, ed una superficie interna 6 che, nell’uso, è atta ad essere disposta affacciata al contenitore R e che è associata a mezzi di accumulo e conduzione 7 di energia termica.
Tali mezzi di accumulo e conduzione sono costituiti da un primo strato 8 in materiale termicamente conduttivo, che definisce la superficie interna 6 dell’elemento a tazza 2, e da un secondo strato 9 in materiale termicamente conduttivo, che è atto all'accumulo di energia termica (calorìe o frigorìe) e sostanzialmente interposto tra la superficie esterna 5 e la superfìcie interna 6.
Il materiale termicamente conduttivo del primo strato 8 è di tipo metallico, ad esempio alluminio.
La superficie esterna 5 ed il primo strato 8 definiscono tra loro un’intercapedine isolata dall’esterno e riempita completamente con il materiale termicamente conduttivo del secondo strato 9 che, vantaggiosamente, è allo stato fluido.
L'elemento a tazza 2 presenta sezione trasversale conformata sostanzialmente circolare ed è provvisto di un tratto inferiore 2a ad imbuto convergente verso il basso, sul quale si va ad appoggiare il collo C del contenitore R una volta che questa è stata introdotta attraverso l’apertura di inserimento 3.
In configurazione di impiego, la bocca di erogazione B del contenitore R fuoriesce dall'apertura di uscita 4.
L’apertura di inserimento 3 ha dimensioni sostanzialmente maggiori dell’apertura di uscita 4; l’apertura di inserimento 3, infatti, è definita dal bordo superiore aperto dell’elemento a tazza 2, mentre l’apertura di uscita 4 è definita dal bordo inferiore aperto del tratto inferiore 2a ad imbuto. La superfìcie interna 6 dell’elemento a tazza 2, in pratica, è sostanzialmente complementare alla forma del contenitore R così che, nell’uso, la superfìcie interna 6 dell’elemento a tazza 2 e la superfìcie esterna del contenitore R sono poste in reciproco contatto di tipo conforme.
Non si escludono tuttavia, alternative forme di realizzazione del presente trovato in cui le dimensioni dell’elemento a tazza 2 siano sostanzialmente maggiori di quelle del contenitore R, nel qual caso possono essere utilmente previsti mezzi adattatori delle dimensioni, atti a trasmettere il calore tra l’elemento a tazza 2 ed il contenitore R senza l’interposizione di sacche d'aria.
Tali mezzi adattatori, non illustrati in dettaglio nelle figure, possono consistere ad esempio in un corpo supplementare sagomato a forma tubolare, realizzato in un materiale termicamente conduttivo e provvisto di una faccia esterna complementare alla superficie interna 6 dell’elemento a tazza 2 e posizionabile a contatto di misura con essa, e di una faccia interna complementare al contenitore R e posizionabile a contatto di misura con esso.
Il materiale termicamente conduttivo del corpo supplementare, qualora previsto, può coincidere utilmente con il materiale termicamente conduttivo del primo strato 8 ed essere, ad esempio, alluminio.
In prossimità dell’apertura di inserimento 3 sono previsti mezzi di attacco 10 dell’elemento a tazza 2 ad un gancio di sostegno G del tipo, ad esempio, di quelli presenti alla sommità delle tradizionali aste porta-flebo A comunemente utilizzate negli ospedali e nelle cliniche mediche.
Nel dettaglio, i mezzi di attacco 10 sono definiti da una bretella che è associata a parti diametralmente opposte della superficie esterna 5 dell’elemento a tazza 2 e può essere appesa al gancio di sostegno G. Nelle figure 1 e 2 è illustrata una prima forma di attuazione del trovato in cui l'altezza dell'elemento a tazza 2 è tale per cui, in configurazione di impiego, il fóndo F del contenitore R resta all’esterno dell’elemento stesso.
Tenuto conto del fatto che in configurazione di impiego il fluido L da somministrare si raccoglie in prossimità della bocca di erogazione B e del collo C del contenitore R, è facilmente comprensibile che l’elemento a tazza 2 è in grado di scambiare energia termica con la parte di contenitore R direttamente a contatto con il fluido L, permettendo di riscaldarlo/raffreddarlo in modo efficiente.
In una seconda forma di attuazione del trovato illustrata in figura 3, invece, il dispositivo 1 è dotato di mezzi di chiusura 11 dell’apertura di inserimento 3 che sono di tipo amovibile, ossia possono essere applicati una volta introdotto il contenitore R nell’elemento a tazza 2 ed essere rimossi nel momento in cui occorra estrarre il contenitore R.
In dettaglio i mezzi di chiusura 11 consistono in un coperchio 12 sagomato a definire un semiguscio che, in configurazione di esercizio, è atto a coprire la porzione del contenitore R sporgente dall’apertura stessa, così da effettuare un completo isolamento termico del contenitore R dall’ambiente esterno.
Il bordo aperto di siffatto coperchio 12, in dettaglio, è associabile al bordo dell’apertura di inserimento 3 per interposizione di mezzi di tenuta 13, del tipo di una guarnizione ad anello fissata al bordo dell'apertura di inserimento 3; si fa notare come, in configurazione di chiusura, tali mezzi di tenuta impediscano il passaggio di aria, e dunque di calore, tra l’ambiente esterno e l’Interno del dispositivo 1.
A differenza della forma di realizzazione illustrata nelle figure 1 e 2, nella seconda forma di attuazione il dispositivo 1 è provvisto di mezzi di ispezione visiva 14 dei livello del fluido L all’interno del contenitore R.
Tali mezzi di ispezione visiva comprendono una finestra 15 trasparente, allungata verticalmente, che è ricavata passante su un fianco laterale dell’elemento a tazza 2.
Tenuto conto del fatto che la maggior parte del fluidi impiegati in ambito bio-medicale sono trasparenti ed incolori, per incrementare la visibilità attraverso la finestra 15 i mezzi di ispezione visiva 14 comprendono, inoltre, un corpo riflettente 16, del tipo di uno specchio o simili, associato alla superficie interna 6 dell’elemento a tazza 2 da parte diametralmente opposta rispetto alla finestra 15.
Il funzionamento del presente trovato è il seguente.
Il contenitore R ed il dispositivo 1 vengono inizialmente riscaldati, ovvero raffreddati, tramite un apparecchio di condizionamento di per sé noto, ad esempio all’interno di un fometto elettrico, di una cella frigorìfera o simili. Durante questa fase iniziale di condizionamento termico, il contenitore R ed il dispositivo 1 vengono lasciati separati uno dall’altro, permettendo al contenitore R di raggiungere la temperatura desiderata per la somministrazione al paziente e all'elemento a tazza 2 di accumulare calorìe, ovvero frigorìe, all'interno del primo e del secondo strato 8 e 9. In seguito l’elemento a tazza 2 viene rimosso dal fometto elettrìco/cella frigorìfera assieme al contenitore R, viene appeso al gancio si sostegno G e il contenitore R vi viene introdotto all'interno attraverso l’apertura di inserimento 2.
Qualora previsto, il coperchio 12 può quindi essere applicato all’elemento a tazza 2 per isolare completamente il contenitore R dall’ambiente esterno.
Durante la somministrazione al paziente, la quantità di fluido bio-medicale L che rimane all’interno del contenitore R tende a scambiare calore con l’ambiente esterno ma con un gradiente di temperatura molto limitato in quanto l’energia termica inizialmente accumulata dal primo e dal secondo strato 8 e 9 viene progressivamente ceduta al contenitore R che, pertanto, conserva a lungo la temperatura desiderata per la somministrazione al paziente.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (30)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di supporto per contenitori di fluidi bio-medicali per somministrazione parenterale, particolarmente bottiglie e flaconi per fluidi medicali, sangue o simili, comprendente almeno un elemento sagomato sostanzialmente a tazza, provvisto di almeno un'apertura superiore di inserimento di un contenitore di fluidi bio-medicali e di almeno un’apertura inferiore di uscita del fluido, caratterizzato dal fatto che detto elemento a tazza comprende almeno una superficie esterna in materiale termicamente isolante ed almeno una superficie interna che è atta ad essere affacciata a detto contenitore e di cui almeno una porzione è associabile a mezzi di accumulo e conduzione di energia termica.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accumulo e conduzione comprendono almeno un primo strato in materiale termicamente conduttivo.
  3. 3) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accumulo e conduzione comprendono almeno un secondo strato in materiale termicamente conduttivo atto a detto accumulo di energia termica e sostanzialmente interposto tra detta superficie esterna e detta porzione di superficie interna.
  4. 4) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento a tazza è rìgido.
  5. 5) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale termicamente isolante è di tipo sostanzialmente polimerico.
  6. 6) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il materiale termicamente conduttivo di detto primo strato è di tipo metallico.
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto materiale termicamente conduttivo di tipo metallico è alluminio.
  8. 8) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie interna è definita da detto primo strato.
  9. 9) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il materiale termicamente conduttivo di detto secondo strato è allo stato fluido.
  10. 10) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la sezione trasversale di detto elemento a tazza è sostanzialmente circolare.
  11. 11) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tratto inferiore di detto elemento a tazza è convergente verso il basso.
  12. 12) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta apertura di inserimento ha dimensioni sostanzialmente maggiori di detta apertura di uscita.
  13. 13) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie interna è sostanzialmente complementare alla forma di detto contenitore ed atta ad essere posta a contatto con detto contenitore.
  14. 14) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le dimensioni di detto elemento a tazza sono sostanzialmente maggiori di quelle di detto contenitore e che comprende mezzi adattatori delle dimensioni atti alla trasmissione del calore tra detta superficie interna e detto contenitore.
  15. 15) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi adattatori comprendono almeno un corpo supplementare sagomato sostanzialmente tubolare, almeno parzialmente realizzato in un materiale termicamente conduttivo e provvisto di una faccia esterna, sostanzialmente complementare a detta superficie interna e posizionabile a contatto con essa, e di una faccia interna, sostanzialmente complementare a detto contenitore e posizionabile a contatto con esso.
  16. 16) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il materiale termicamente conduttivo di detto corpo supplementare coincide con il materiale termicamente conduttivo di detto primo strato.
  17. 17) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il materiale termicamente conduttivo di detto corpo supplementare è di tipo metallico.
  18. 18) Dispositivo secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che detto materiale termicamente conduttivo di tipo metallico è alluminio.
  19. 19) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di attacco ad un gancio di sostegno.
  20. 20) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di attacco comprendono almeno una bretella associata a parti diametralmente opposte di detto elemento a tazza.
  21. 21) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di chiusura di detta apertura di inserimento.
  22. 22) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di chiusura sono di tipo amovibile.
  23. 23) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di chiusura comprendono almeno un coperchio associabile al bordo di detta apertura di inserimento.
  24. 24) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto coperchio comprende un semiguscio di copertura della porzione di detto contenitore sporgente da detta apertura di inserimento.
  25. 25) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di chiusura comprendono mezzi di tenuta interponigli tra detto elemento a tazza e detto coperchio.
  26. 26) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di tenuta comprendono almeno una guarnizione ad anello associata al bordo di detta apertura di inserimento.
  27. 27) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di ispezione visiva del livello di detto fluido bio-medicale all’interno di detto contenitore.
  28. 28) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ispezione visiva comprendono almeno una finestra in materiale sostanzialmente trasparente ricavata passante su un fianco laterale di detto elemento a tazza.
  29. 29) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta finestra è allungata in una direzione sostanzialmente verticale.
  30. 30) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ispezione visiva comprendono almeno un corpo riflettente associato a detta superficie interna da parte diametralmente opposta a detta finestra.
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