ITMO20010141A1 - Elemento filtrante per aeriformi - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

annessa a domanda di breveto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo: ELEMENTO FILTRANTE PER AERIFORMI.

Forma oggeto del presente trovato un elemento filtrante per aeriformi. In modo specifico, ma non esclusivo, il trovato è utilmente applicato in filtri a maniche impiegati per la depolverizzazione dellaria o per la separazione solido-aeriforme nell’ambito di grandi contenitori di materiale solido incoerente.

In particolare il trovato si riferisce ad un elemento filtrante realizzato in accordo con il preambolo della prima rivendicazione.

Sono noti vari tipi di elementi filtranti del tipo sopra indicato, i quali sono migliorabili per vari aspeti.

In primo luogo gli elementi filtranti di tipo noto sono migliorabili per quanto riguarda la semplicità e la rapidità nell’assemblaggio e smontaggio dei loro vari componenti.

In secondo luogo negli elementi filtranti noti risulta particolarmente laborioso effetuare lo smaltimento differenziato, a seconda del materiale, dei vari componenti di un elemento.

In terzo luogo è possibile migliorare l’efficienza della pulizia degli elementi filtranti, normalmente ottenuta mediante un getto violento di aria compressa inviato periodicamente contro la superficie filtrante.

Scopo del presente trovato è quello di fornire un elemento filtrante dall’assemblaggio e lo smontaggio semplici e rapidi.

Un vantaggio del trovato è quello di realizzare un elemento filtrante per il quale risulti facilitato lo smaltimento differenziato dei suoi vari componenti.

Un altro vantaggio è quello di rendere disponibile un elemento filtrante la cui pulizia, con un sistema ad aria compressa, risulta particolarmente efficace.

Questi scopi e vantaggi ed altri ancora vengono tutti raggiunti dal trovato in oggetto così come esso risulta caratterizzato dalle rivendicazioni sotto riportate.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di una forma preferita, ma non esclusiva, di realizzazione del trovato medesimo, illustrata a titolo puramente esemplificativo, ma non limitativo, nelle allegate figure.

La figura 1 mostra una vista laterale interrotta, parzialmente sezionata secondo il piano di traccia I-I di figura 2, di un elemento filtrante realizzato in accordo con il presente trovato.

La figura 2 mostra la sezione II-II di figura 1.

Con riferimento alle menzionate figure, con 1 è stato indicato nel suo complesso un elemento filtrante per aeriformi (raffigurato solo in parte) comprendente un involucro filtrante 2, flessibile, del tipo comunemente detto “manica” e destinato appunto all’impiego per i cosiddetti filtri a maniche. Nel caso specifico l’involucro 2 è a sezione trasversale di forma oblunga con le estremità arrotondate.

L’involucro 2, o manica, presenta ad un’estremità un’unica apertura per il passaggio dell’ aeriforme. Nel caso specifico il flusso dell’aeriforme da depolverare procede dall’esterno verso l’interno dell’involucro, per cui l’apertura dell’involucro rappresenta in effetti l’uscita dell’aeriforme depurato. È possibile comunque prevedere altre forme realizzative del trovato nelle quali il flusso di filtrazione è inverso (dall’intemo all’esterno), nel qual caso l’apertura costituirebbe in effetti l’ingresso dell’aeriforme inquinato.

Il bordo dell’involucro che delimita l’apertura è vincolato, in modo noto, ad una superficie interna di un primo supporto 3 di forma anulare (nel caso particolare la forma in pianta è oblunga in conformità alla forma dell’involucro), o collare, realizzato preferibilmente in un materiale elasticamente deformabile.

Nell’involucro 2 è inserito un telaio di irrigidimento 4 predisposto per mantenere l’involucro ben teso ed aperto in una configurazione operativa di funzionamento efficace. Il telaio 4 comprende nel caso particolare una gabbia di elementi longitudinali 41 (preferibilmente realizzati in materiale metallico) aventi un’estremità accoppiata (preferibilmente in modo rimovibile) ad una testata (non illustrata) di forma oblunga (conforme alla forma dell’involucro) collocata all’intemo dell’involucro. All’estremità opposta gli elementi longitudinali 41 sono fissati ad un elemento di estremità 42 di forma anulare continua (nel caso particolare oblunga in conformità alla forma oblunga della sezione dell’involucro). L’elemento di estremità 42, che potrebbe anche avere in un altro esempio realizzativo una forma anulare discontinua, è incastrato a pressione, in modo risolvibile, in una sede ricavata su un secondo supporto 5, o collare, inserito in parte all’ interno del primo supporto 3. Tale sede è definita da due bordi 51 e 52 perimetrali sporgenti, affacciati e paralleli fra loro, uno più esterno rispetto all’altro. Uno dei bordi, nella fattispecie quello esterno 52, presenta delle interruzioni per l’alloggiamento di parti di estremità degli elementi longitudinali 41 ancorate all’elemento anulare 42 di estremità. Il telaio 4 può essere disincastrato dal secondo supporto 5 per semplice trazione nel senso del distacco reciproco.

II secondo supporto 5 presenta una superficie esterna, a sezione trasversale di forma oblunga, coniugata alla superficie interna del primo supporto 3. Il secondo supporto 5 è accoppiato con interferenza al primo supporto 3: in particolare l’interferenza è presente nelle zone opposte arrotondate di estremità della sezione oblunga (e preferibilmente soltanto in dette zone di estremità incurvate). Il secondo supporto 5 è realizzato in un materiale (preferibilmente plastico) di minore deformabilità rispetto al materiale del primo supporto 3 che è più flessibile. La maggiore rigidità del secondo supporto 5, interno, rispetto al primo supporto 3, esterno, consente un accoppiamento stabile e sicuro e nel contempo facilita la risolvibilità dell’accoppiamento, cioè l’inserimento e lo sfilamento reciproco dei due supporti 3 e 5. Per migliorare la stabilità dell’accoppiamento il secondo supporto 5 è provvisto di uno o più risalti 53, sporgenti dalla sua superficie esterna, accoppiati in sottosquadro con corrispettive superfici poste su rientranze ricavate sull’interno del primo supporto 3. I risalti 53 sono predisposti, preferibilmente, contigui o in prossimità delle zone della superficie esterna accoppiate con interferenza al primo supporto 3. In particolare ogni risalto 53 separa due zone distinte della superficie esterna del secondo supporto 5 che sono, rispettivamente, l’una accoppiata con interferenza al primo supporto 3 e l’altra affacciata senza interferenza o con piccolo gioco. Nel caso particolare sono predisposti quattro risalti 53 che separano fra loro due zone accoppiate con interferenza (ciascuna di forma incurvata, sostanzialmente semicilindrica, e situate, in considerazione della forma oblunga del secondo supporto 5, alle due estremità opposte dello stesso) e due zone accoppiate senza interferenza (sostanzialmente piane e situate nelle due parti centrali, contrapposte fra loro, della superficie esterna del secondo supporto 5).

L’elemento filtrante 1 è provvisto di un ugello 6, preferibilmente in forma di tubo Venturi, predisposto per l’ingresso periodico nell’involucro 2, attraverso la suddetta apertura, di un getto di aria compressa per la pulizia della superficie filtrante. I mezzi per generare e convogliare l’aria compressa di pulizia nell’involucro sono noti e non illustrati.

L’ampiezza dell’apertura di uscita deH’aria depurata è definita in sostanza dall’ampiezza dell’apertura situata al centro del secondo supporto 5 più interno.

Un parte del tubo Venturi è inserita all’ interno del secondo supporto 5, mentre un’altra parte, esterna al secondo supporto 5, presenta su lati opposti due elementi di aggancio 61 accoppiati a due corrispettivi elementi di aggancio 54 portati dal secondo supporto 5.

L’ugello 6 (tubo Venturi) è conformato e disposto rispetto all’apertura e, in particolare, rispetto al secondo supporto 5 porta-telaio, in modo che attorno alla parte di ugello interna al secondo supporto 5 resti definito un condotto anulare 7 secondario, per l’introduzione nell’involucro 2 di aria supplementare di pulizia, comunicante con l’esterno dell’involucro e sfociante all' intemo dello stesso (come indicato dalle frecce F).

L’uscita 71 del condotto secondario 7 è di forma anulare ed è situata in corrispondenza ed esternamente rispetto all’uscita del tubo Venturi. L’ingresso 72 del condotto secondario è anch’esso di forma anulare ed è situato in corrispondenza ed internamente rispetto al bordo interno del supporto 5. Attraverso l’ingresso 72 secondario è possibile aspirare dall’esterno, per effetto Venturi, un flusso di aria supplementare di pulizia che contribuisce alla pulizia dell’involucro filtrante in cooperazione con l’aria compressa iniettata per il tramite del tubo Venturi.

Il tratto terminale del condotto secondario 7, cioè il tratto che termina con l’uscita 71 anulare, presenta una sezione di passaggio convergente verso l' interno dell’involucro.

In fase di pulizia periodica del filtro, si procede, in modo noto, iniettando, attraverso l’ugello 6 di immissione in forma di tubo Venturi, un getto violento di aria compressa dentro l’involucro, allo scopo di distaccare le impurità depositate all’esterno dell’involucro stesso durante il normale lavoro di filtrazione della manica. Il flusso G principale di aria di pulizia richiama, per aspirazione, un flusso F di aria supplementare dall’esterno attraverso il condotto anulare che circonda una parte dell’ugello di immissione del flusso principale, incrementando l’efficacia di pulizia.

Una volta esaurito il loro ciclo di vita, il supporto 5 porta-telaio e il telaio 4 (normalmente realizzati in materiali diversi) possono essere facilmente separati fra loro (anche per semplice distacco manuale), con conseguente possibilità di smaltimento differenziato.

L’assemblaggio e lo smontaggio delle varie parti dell’elemento filtrante è estremamente semplice: in particolare l accoppiamento e la separazione dei due supporti porta-involucro e porta-telaio sono realizzabili in modo manuale, con notevole praticità e senza l’impiego di attrezzature speciali.

Al trovato potranno essere applicate numerose modifiche di natura pratico applicativa dei dettagli costruttivi senza per questo uscire dall’ambito di tutela dell’idea inventiva sotto rivendicata.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento filtrante per aeriformi comprendente un involucro filtrante (2), flessibile, dotato di un’apertura per il passaggio del’aeriforme depurato, o inquinato, un bordo dell’apertura essendo vincolato ad un primo supporto (3) di forma anulare, nell’involucro essendo inserito un telaio (4), caratterizzato per il fatto che il telaio (4) è vincolato ad un secondo supporto (5) inserito almeno in parte all’intemo del primo supporto (3).
2. 2. Elemento filtrante secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che il secondo supporto (5) è accoppiato con interferenza al primo supporto (3).
3. 3. Elemento filtrante secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato per il fatto che il secondo supporto (5) è realizzato in un materiale di minore deformabilità rispetto al materiale del primo supporto (3).
4. 4. Elemento filtrante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che il secondo supporto (5) ha una superficie esterna dalla quale sporge almeno un risalto (53) accoppiato in sottosquadro con una rientranza ricavata su una superficie interna del primo supporto (3).
5. 5. Elemento filtrante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che il telaio (4) comprende un elemento di estremità (42), di forma anulare, continua o discontinua, incastrato a pressione in una sede ricavata sul secondo supporto (5).
6. 6. Elemento filtrante secondo la rivendicazione 5, caratterizzato per il fatto che la sede è definita da due bordi sporgenti (51) e (52) affacciati fra loro, almeno uno dei quali (52) presenta delle interruzioni per l’alloggiamento di parti del telaio (4) ancorate all’elemento di estremità (42).
7. 7. Elemento filtrante per aeriformi, in particolare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un involucro (2) filtrante, flessibile, dotato di un’apertura per l’uscita del’aeriforme depurato alla quale è associato un ugello (6), preferibilmente in forma di tubo Venturi, per l’ingresso periodico nell’involucro di un getto di aria compressa di pulizia, caratterizzato per il fatto che esternamente all’ugello (6) è definito almeno un ingresso secondario (72) per il passaggio dall’ esterno all’ interno dell’involucro (2) di aria supplementare di pulizia.
8. 8. Elemento filtrante secondo la rivendicazione 7, caratterizzato per il fatto che attorno all’ugello (6), ad esempio fra l’ugello (6) e una parete dell’elemento filtrante, è presente un condotto anulare (7), per l’ingresso dell’aria supplementare di pulizia, avente almeno un tratto con sezione di passaggio convergente verso l’intemo dell’involucro.
9. 9. Filtro a maniche caratterizzato per il fatto che comprende uno o più elementi filtranti (1) realizzati secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
10. 10. Elemento filtrante secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto sopra descritto con riferimento ai disegni allegati e per gli scopi sopra citati.
11. 11. Filtro a maniche secondo le rivendicazioni precedenti e quanto sopra descritto con riferimento ai disegni allegati e per gli scopi sopra citati.