ITMI991469A1 - Giunto per tubi avente un tratto di collegamento ricavato nell'estremita' del tubo - Google Patents

Giunto per tubi avente un tratto di collegamento ricavato nell'estremita' del tubo Download PDF

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ITMI991469A1
ITMI991469A1 IT1999MI001469A ITMI991469A ITMI991469A1 IT MI991469 A1 ITMI991469 A1 IT MI991469A1 IT 1999MI001469 A IT1999MI001469 A IT 1999MI001469A IT MI991469 A ITMI991469 A IT MI991469A IT MI991469 A1 ITMI991469 A1 IT MI991469A1
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IT
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hole
conical
sealing
connecting element
pipe
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IT1999MI001469A
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English (en)
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Karlheinz Bohnes
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Walterscheid Gmbh Jean
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Description

collegamento (17), interagisce un elemento di tenuta (23) che presenta una prima superficie di tenuta (25) conica esterna e una seconda superficie di tenuta (26) conica esterna adattate al primo foro conico (10) e alla superficie di tenuta complementare configurata a mo' di foro conico. Fra la superficie conica (7) esterna e la superficie esterna (8) cilindrica del tratto di collegamento (4) è contenuta una superficie (9) di forma qualsiasi che può assumere, durante la fase di deformazione, una forma qualsiasi così da potersi ottenere delle superfici riproducibili con precisione e interagenti con altri componenti per ottenere la tenuta.
(Figura 1)
Descrizione del trovato
Il trovato riguarda un giunto per tubi avente un tratto di collegamento ricavato in una estremità del tubo.
Il documento DE-PS 667458 descrive un giunto per tubi in materiali teneri deformabili facilmente a freddo quali, ad esempio, rame f alluminio o simili. È previsto un corpo con filettatura avente un foro a gradini essendo presenti, fra i gradini del foro, dei raccordi a forma di raggio. Il dado av itabile sul corpo di collegamento presenta un foro di forma corrispondente. Entrambi gli elementi sono posti su un tubo allargato in una sua estremità. Fra i due è prevista inoltre una boccola di giunzione inserita nell'estremità allargata del tubo dotata, in ognuna delle sue estremità, di superfici coniche e di superiici a gradini ad esse collegate una delle quali è configurata come superficie conica con sottosquadro. Nel serrare il giunto le estremità allargate del tubo vengono premute fino ad andare a battuta sulle due estremità di uguale configurazione dell'elemento di collegamento. Dal momento che quest'ultimo presenta raccordi a spigolo vivo, si origina un intaglio nella parete del tubo ottenendo in tal modo un collegamento stretto. Una tale forma di esecuzione è limitata soltanto all'impiego per tubi facilmente deformabili. Inoltre essa è adatta soltanto per basse pressioni e, in particolare, per sollecitazioni sostanzialmente statiche. Per giunti di tubi a elevato spessore di parete e assoggettate a elevate sollecitazioni e che trovano impiego, ad esempio, in impianti oleodinamici, una tale forma di esecuzione non è adatta. In particolare, in presenza di sollecitazioni dinamiche dovute a colpi d'ariete, si può avere la rottura del giunto.
Al trovato si pone il compito di proporre un giunto per tubi che permetta un bloccaggio e una tenuta sicura del tubo anche in presenza di elevate pressioni e di una sollecitazione dinamica.
Conformemente al trovato, per risolvere questo compito viene proposto un giunto per tubi comprendente un tratto di collegamento ricavato, senza asportazione di truciolo, in una estremità di un tubo da collegare e che, a partire dalla zona indeformata del tubo, possiede una superficie conica esterna che si ingrandisce in direzione della superficie frontale del tratto di collegamento e avente un angolo di cono di 90° che presenta, a partire dalla superficie frontale e in direzione della superficie conica più esterna, una superficie esterna cilindrica e, fra la superficie conica più esterna e l'estremità ad essa rivolta della superficie esterna cilindrica, una superficie di forma qualsiasi di andamento indefinito e ricavata durante la fase di deformazione senza asportazione di truciolo, e che presenta inoltre, internamente, un primo foro conico che si restringe a partire dalla superficie frontale e che presenta un angolo di cono di 24° e che inoltre presenta, adiacente ad esso in direzione del foro della zona indeformata del tubo, un altro tratto di foro che si restringe, e comprendente inoltre un primo elemento di collegamento che presenta un foro di alloggiamento attraverso il quale può essere fatto passare il tubo con la sua zona indeformata e che presenta, in direzione del tratto di collegamento, un foro di sostegno conico che si adatta alla superficie conica esterna e che è destinato ad aderire a quest'ultima e comprendente inoltre un elemento di tenuta avente un foro passante centrale con una prima superficie di tenuta che si adatta al primo foro conico del tratto di collegamento e una seconda superficie di tenuta che va ad aderire ad una superficie di tenuta complementare di un secondo elemento di collegamento o ad un primo foro conico di un altro tratto di collegamento ricavato in un secondo tubo, e comprendente mezzi per il collegamento del primo elemento di collegamento con il secondo elemento di collegamento .
La configurazione permette di essere utilizzata anche in relazione a tubi di grosso spessore. Inoltre, mediante i contorni scelti, si origina un ispessimento nella zona di un tratto di collegamento da bloccare ottenendo così un fissaggio sicuro in presenza di pressioni elevate e rapidamente variabili.
Mediante questa configurazione si ottiene anche un sostituto qualitativamente valido per i cosiddetti giunti a nipplo saldato nei quali un elemento di collegamento viene saldato ad un'estremità del tubo. Rispetto a quest'ultimo si risparmia la fase di saldatura del nipplo da saldare. Si ottiene un collegamento che può venire utilizzato unitamente a componenti normalizzati e che vengono impiegati in relazione a collegamenti ad anello tagliente, e precisamente con corpo di collegamento e dado a risvolto. Ad evitare quanto più possibile turbolenze del mezzo affluente è previsto, inoltre, che l'elemento di tenuta riempia anche il secondo foro conico del tratto di collegamento e che il foro passante sia adattato, nel diametro, al foro del tubo.
Per una prima configurazione avente un dado e un corpo di collegamento è previsto che il primo elemento di collegamento sia rappresentato da un dado con un foro filettato il cui diametro interno è maggiore del diametro della superficie esterna cilindrica del tratto di collegamento, che il secondo elemento di collegamento sia rappresentato da un corpo di collegamento avente un foro conico di collegamento che si rimpicciolisce a partire dalla sua superficie frontale e avente un angolo di cono di 24° come superficie di tenuta complementare e un foro passante che si collega ad esso, e che la seconda superficie di tenuta dell'elemento di tenuta sia configurata come superficie conica esterna corrispondente. È così possibile scegliere un dado DIN avente la lunghezza tradizionale e il tradizionale foro conico di 90° nonché un corpo di collegamento normalizzato avente un foro conico a 24° anche per altri raccordi filettati ad anello tagliente diversi da quelli tradizionali e precisamente per un attacco con un tratto di collegamento ricavato nel corpo di collegamento.
In alternativa è possibile una configurazione in base alla quale è previsto che il primo elemento di collegamento sia configurato come flangia, con fori passanti distribuiti lungo la circonferenza, per viti di collegamento, che il secondo elemento di collegamento sia dotato di un foro passante e di fori filettati distribuiti attorno ad esso conformemente ai fori passanti per viti e presenti una superficie di tenuta complementare piana attorno al foro passante e che l'elemento di tenuta presenti una seconda superficie di tenuta piana adattata alla superficie di tenuta complementare e sulla quale l'asse longitudinale dell'elemento di tenuta è posto in verticale. A questo proposito il secondo elemento di collegamento può venire configurato, ad esempio, come componente di una macchina di un blocco valvole o simili al quale si deve collegare il tubo.
Una costruzione particolarmente vantaggiosa si ottiene anche quando due tubi debbono essere collegati direttamente uno all'altro. Allo scopo è prevista una configurazione speculare per entrambe le estremità del tubo avente le caratteristiche del trovato. Ciò è realizzato con un giunto per collegare una coppia di tubi aventi le estremità dei tratti di collegamento dei tubi da collegare ricavate senza asportazione di truciolo e che, a partire della zona indeformata dei tubi, possiedono una superficie conica esterna che si allarga verso la superficie frontale del tratto di collegamento e avente un angolo di cono di 90°, e che presentano, a partire dalla superficie frontale e andando verso la superficie conica esterna, una superficie esterna cilindrica, e fra la superficie conica esterna e l'estremità ad essa rivolta della superficie esterna cilindrica, presentano una superficie di forma qualsiasi, di andamento indefinito e ottenuta durante la fase di deformazione senza asportazione di truciolo, e che presentano inoltre, internamente, un primo foro conico che si restringe a partire dalla superficie frontale e che presenta un angolo di cono di 24° e presentano inoltre un altro tratto di foro che si restringe e che si collega a detta superficie andando verso il foro della zona indeformata del tubo, e avente inoltre un primo elemento di collegamento e un secondo elemento di collegamento che presentano un foro di alloggiamento attraverso il quale si può far passare un tubo con la sua zona indeformata e che presentano, in direzione del tratto di collegamento, un foro di sostegno conico adattato alla superficie conica esterna e destinato ad aderire ad essa, e comprendente inoltre un elemento di tenuta avente un foro passante centrale con una prima superficie di tenuta conica adattata ai primi fori conici dei tratti di collegamento e una seconda superficie di tenuta conica che va ad aderire ad una superficie di tenuta complementare di un secondo elemento di collegamento e con mezzi per collegare il primo elemento di collegamento al secondo elemento di collegamento, essendo configurato il primo e secondo elemento di collegamento come flangia avente fori passanti distribuiti lungo la circonferenza per viti di collegamento, e corrispondendo il secondo elemento di collegamento al primo elemento di collegamento e inoltre essendo la seconda superficie di tenuta dell'elemento di tenuta configurata a simmetria speculare rispetto alla prima superficie di tenuta.
Per limitare il serraggio è prevista una superficie di battuta a cui si appoggia, con la sua superficie frontale, il tratto di collegamento una volta ottenuto il necessario serraggio e cioè una volta che la prima superficie di tenuta si sia immersa sufficientemente in profondità nel primo foro conico del tratto di collegamento.
Per una prima forma di esecuzione con un dado e un corpo di collegamento è previsto che la superficie di battuta sia rappresentata dalla superficie frontale del secondo elemento di collegamento rappresentato dal corpo di collegamento.
Per una forma di esecuzione che permette un montaggio radiale, la superficie di battuta è ricavata in un collare dell'elemento di tenuta. In una configurazione nella quale due tubi vengono bloccati direttamente uno contro l'altro con i loro tratti di collegamento, è previsto che la superficie di battuta sia rappresentata dalla superficie frontale del tratto di collegamento dell'altro tubo.
Al fine di ottenere una elevata capacità di tenuta fine è previsto che fra la prima superficie di tenuta dell'elemento di tenuta e il primo foro conico del tratto di collegamento nonché fra la seconda superficie di tenuta dell'elemento di tenuta e la relativa superficie di tenuta complementare, sia disposta una guarnizione tenera. Preferibilmente, le guarnizioni tenere sono alloggiate in cave della prima e della seconda superficie di tenuta.
Nei disegni sono rappresentati schematicamente diversi esempi di esecuzione del trovato. In essi:
la figura 1 mostra una prima forma di esecuzione del giunto metà in sezione longitudinale metà in vista avente un corpo di collegamento e un dado come elementi di collegamento nonché un elemento di tenuta dotato di due superfici di tenuta configurate come superfici esterne coniche,
la figura 2 mostra una variante esecutiva rispetto a quella della figura 1 nella quale l'elemento di tenuta riempie le zone adiacenti del foro nella zona del tratto di collegamento e del secondo elemento di collegamento, la figura 3 mostra, in alto, una sezione longitudinale in base a una vista di un'altra forma di esecuzione avente una flangia come primo elemento di collegamento,
la figura 3a mostra una vista laterale della figura 1, la figura 4 mostra un'altra forma di esecuzione di un giunto per tubi nella quale sono previsti due tubi che si collegano direttamente uno all'altro e avente due flange come elementi di collegamento, essendo la metà superiore rappresentata in sezione longitudinale e la metà inferiore in vista,
la figura 4a mostra una vista laterale relativa alla figura 4.
La figura 1 mostra un giunto per tubi avente un tubo 1 che presenta un tratto di collegamento 4 di forma particolare e una zona 2 indeformata con il foro 3. Si tratta qui di un tubo 1 cilindrico nella cui estremità è ricavato, senza asportazione di truciolo, il tratto di collegamento 4. Il tratto di collegamento 4 possiede, a partire dalla superficie esterna 6 cilindrica del tubo 1, una superficie conica 7 esterna che si allarga andando verso la superficie frontale 5 e avente un angolo di cono A = 90°. Dalla superficie frontale 5 parte una superficie esterna 8 cilindrica. La superficie esterna 8 cilindrica non tocca la superficie conica 7 esterna. Fra le due esiste una superficie 9 di forma qualsiasi che viene formata durante la fase di deformazione quando viene realizzato il contorno interno del tratto di collegamento 4. Il contorno interno comprende un primo foro conico 10 che parte dalla superficie frontale 5 e che possiede un angolo di cono B di 24°. Ad esso si collega un altro tratto di foro 11 sotto forma di un foro conico che possiede un angolo di cono maggiore dell'angolo di cono B. Il tratto di foro 11 si raccorda al foro 3 col tratto di raccordo 12 corrente nel raggio. Le superfici precedentemente descritte sono centrate sull'asse longitudinale X che rappresenta anche l'asse longitudinale per gli altri componenti del giunto per tubi. Dallo stampo viene pertanto esattamente modellato il contorno interno del primo foro conico 10, il tratto di foro il e il tratto di raccordo 12 nonché, esternamente, la superficie conica 7 esterna e la superficie esterna 8 cilindrica. Le imprecisioni dovute a variazioni nello spessore del materiale del tubo, vengono compensate dalla superficie 9 di forma qualsiasi. Diventa così possibile produrre, senza asportazione di truciolo, un tratto di collegamento 4 avente una elevata precisione di ripetibilità. Le sezioni possono venire configurate in modo che nella zona del tratto di collegamento 4 si possa ottenere una concentrazione di massa maggiore che nella zona 2 indeformata del tubo 1 al fine di ottenere un'elevata stabilità di forma per il giunto e l'attacco del tubo 1. Alla superficie esterna 6 cilindrica del tubo 1 ovvero della sua zona 2 indeformata è sovrapposto un primo elemento di collegamento 13 sotto forma di dado a risvolto. Questo possiede un foro di alloggiamento 14 nel quale è infilato il tubo 1 e che circonda, con gioco, la superficie esterna 6. Il primo elemento di collegamento 13 presenta un foro di sostegno 15 conico adattato alla superficie conica 7 esterna il cui angolo di cono ammonta ancora a 90° ed è centrato sull'asse longitudinale X. Esso possiede, nel suo prolungamento, un foro filettato 16 il cui diametro libero è maggiore del diametro esterno della superficie esterna 8 cilindrica del tratto di collegamento 4. Come secondo elemento di collegamento 17 è previsto un corpo di collegamento il quale, a partire dalla sua superficie di battuta 22 frontale, possiede una filettatura esterna 18 sulla quale può essere avvitato il primo elemento di collegamento 13 sotto forma di dado a risvolto. Il secondo elemento di collegamento 17 possiede inoltre un foro 21 conico, partente dalla superficie di battuta 22, e rappresentante una superficie di tenuta complementare 21. Questa possiede un angolo di cono che ammonta a 24°. Esso corrisponde pertanto, come valore, al primo foro conico 10 del tratto di collegamento 4. La superficie di tenuta complementare 21 conica si restringe a partire dalla superficie di battuta 22 lungo l'asse longitudinale X e termina in un gradino 20 cilindrico che si raccorda a sua volta, con un gradino, al foro passante 19 che corre attraverso il secondo elemento di collegamento 17. Il secondo elemento di collegamento 17 può essere configurato, nell'altra sua estremità non rappresentata, conformemente alle caratteristiche precedentemente descritte oppure essere dotato soltanto di una filettatura esterna e configurato a mo' di perno attraverso il quale corre il foro passante 19 e che serve per il collegamento ad un componente di macchina al fine di realizzare con esso un giunto che guidi un liquido. Esiste inoltre un elemento di tenuta 23 che presenta un foro passante 24 centrato sull'asse longitudinale X. Esso possiede una prima superficie di tenuta 25 configurata in modo da essere adattata al primo foro conico 10. Esso possiede inoltre una seconda superficie di tenuta 28 che, nell'esempio di esecuzione che stiamo trattando, è configurata per essere adattata alla superficie di tenuta complementare 21. Si ha pertanto una costruzione simmetrica. L'elemento di tenuta 23 è inserito, con la sua prima superficie di tenuta 25, nel foro conico 10 del tratto di collegamento 4. Per ottenere una tenuta fine è prevista una guarnizione tenera 29 alloggiata in una cava anulare 27 dell'elemento di tenuta 23. Anche la seconda superficie di tenuta 26 possiede una cava anulare 28 nella quale è allungato un 0-ring come guarnizione tenera 30 e che garantisce una tenuta fine rispetto alla superficie di tenuta complementare 21 del secondo elemento di collegamento 17 configurato come corpo di collegamento. Nel serrare a fondo il primo elemento di collegamento 13 configurato come dado a risvolto, si verifica una deformazione del tratto di collegamento 4 rispetto alla seconda superficie di tenuta 26 dell'elemento di tenuta 23 che si spinge contro la superficie di tenuta complementare 21 configurata come foro conico e nel quale il tratto di collegamento 4 va ad aderire, con il suo primo foro conico 10, alla prima superficie di tenuta 25 dell'elemento di tenuta 23. Serrando completamente, il tratto di collegamento 4 va ad aderire, con la sua superficie frontale 5, alla superficie di battuta 22 del secondo elemento di collegamento 17. Il foro passante 24 dell'elemento di tenuta 23 corrisponde, nel diametro, approssimativamente a quello del foro 3 della zona 2 indeformata del tubo 1.
La figura 2 mostra una forma di esecuzione della figura 1 modificata nella quale gli stessi componenti sono dotati di simboli di riferimento aumentati di 100. Contrariamente alla configurazione conforme alla figura 1, l'elemento di tenuta 123 presenta, su un lato, un prolungamento 31 configurato in modo ad adattarsi al gradino 120 del foro e possiede, sull'altro lato verso la zona 102 indeformata del tubo 101, un prolungamento che comprende anche il secondo tratto di foro 111 che si collega al primo foro conico 110 cosicché si ottiene un prolungamento liscio sostanzialmente continuo per il foro 103 del tubo. Ciò significa che non vengono disturbate le condizioni idrauliche oppure esse vengono disturbate in maniera trascurabile.
Nelle figure 3 e 3a è rappresentata un'altra forma di esecuzione di un giunto per tubi secondo il trovato nella quale viene utilizzato un tubo 201 che presenta un tratto di collegamento 204 che corrisponde al tratto di collegamento illustrato in relazione alle figure 1 e 2. I simboli che riguardano le parti che coincidono con quelle relative alle figure 1 e 2, sono aumentati di cento rispetto a quelli relativi alla figura 1.
Nell'esempio di esecuzione il primo elemento di collegamento 213 è configurato come flangia dotata di fori passanti 32 per viti distribuiti lungo la circonferenza. Sono previsti, complessivamente, quattro fori passanti 32 per viti disposti conformemente alla figura 3a. Il primo elemento di collegamento 213 presenta pertanto una forma non rotonda; esso possiede il foro di sostegno 15 conico. Il secondo elemento di collegamento 217 può essere rappresentato, ad esempio, da un prolungamento di un attacco di una macchina o da una parte di blocco valvolare con il quale il tubo 201 deve venire collegato. Esso presenta un foro passante 219 con il quale si deve realizzare un collegamento a tenuta e guidato con il tubo 201. Il foro passante 219 corrisponde, nel diametro, sostanzialmente a quello del foro 203. Il foro passante 219 è anch'esso centrato, come gli altri componenti, sull'asse longitudinale X. Attorno all'asse longitudinale X sono distribuiti fori filettati 33 conformemente ai fori passanti 32 per le viti. In questi sono avvitate viti di collegamento 34 che bloccano il tubo 201 con il tratto di collegamento 204 contro un elemento di tenuta 223 che possiede una prima superficie di tenuta 225 conica, adattata al primo foro conico 210, nella quale è prevista una cava con una guarnizione tenera 229. L'elemento di tenuta 223 possiede inoltre una seconda superficie di tenuta 226 piana che presenta anch'essa una cava con una guarnizione tenera 230 per far tenuta nei confronti di una superficie di tenuta complementare 221 piana che è parte componente del secondo elemento di collegamento 217. L'elemento di tenuta 223 possiede un collare che si collega al diametro maggiore della prima superficie di tenuta 225 conica e che forma una superficie di battuta 222 per la superficie frontale 205 del tratto di collegamento 204 ad evitare un eccessivo serraggio delle viti di collegamento 34 quando vengono serrate.
Il vantaggio di questa configurazione consiste nel fatto di avere un montaggio radiale in quanto l'asse longitudinale X è perpendicolare alla superficie formante la seconda superficie di tenuta 226.
La figura 4 mostra una forma di esecuzione di un giunto per tubi nella quale due tubi 301, 301' sono dotati, nelle loro estremità, degli stessi tratti di collegamento 304, 304'. Per bloccare e premere a tenuta i tratti di collegamento 304, 304' contro un elemento di tenuta 323, ci si serve di un primo elemento di collegamento 313 e di un secondo elemento di collegamento 317 di uguale configurazione e ciò significa che il secondo elemento di collegamento 317 corrisponde, nella forma di esecuzione secondo le figure 4 e 4a, alla configurazione a forma di flangia del primo elemento di collegamento 313. I due elementi di collegamento 313, 317 vengono bloccati uno contro l'altro mediante viti di collegamento 334 fatte passare attraverso fori passanti 332 per viti del primo elemento di collegamento 313 e attraverso i corrispondenti fori passanti 35 del secondo elemento di collegamento 317 e sono dotati di un dado 36. Per la tenuta e il centraggio dei due tubi 301, 301' uno rispetto all'altro ci si serve di un elemento di tenuta 323 la cui seconda superficie di tenuta 320 è configurata come superficie esterna conica conformemente alla prima superficie di tenuta 325 ottenendosi una costruzione simmetrica. Per limitare il serraggio è previsto che la superficie frontale 305 del tratto di collegamento 304 del tubo 301 vada ad aderire alla superficie frontale 305' del secondo tubo 301'. La superficie frontale 305' rappresenta pertanto la superficie di battuta per la superficie frontale 305 del primo tratto di collegamento 304.
Legenda
1, 101, 201, 301, 301' Tubo
2, 102, 202 Zona indeformata
3, 103, 203 Foro del tubo
4, 104, 204, 304, 304' Tratto di collegamento
5, 105, 205, 305, 305' Superficie frontale del tratto di collegamento
6, 106, 206 Superficie esterna del tubo 7, 107 Superficie conica esterna
8, 108 Superficie esterna cilindrica 9, 109 Superficie di forma qualsiasi 10, 110, 210 Primo foro conico
11, 111 Tratto di foro
12, 112 Tratto di raccordo
13, 113, 213η 313 Primo elemento di collegamento 14, 114, 214 Foro di alloggiamento
15, 115, 215 Foro di sostegno conico
16, 116 Foro filettato
17, 117, 217, 317 Secondo elemento di collegamento
8, 118 Filettatura esterna
9, 119, 219 Foro passante
0, 120 Gradino del foro
21, 121, 221 Superficie di tenuta complementare
22, 122, 222 Superficie di battuta
23, 123, 223, 323 Elemento di tenuta
24, 124, 224 Foro passante
25, 125, 225, 325 Prima superficie di tenuta 26, 126, 226, 326 Seconda superficie di tenuta 27 Cava
28 Cava
29, 229 Guarnizione tenera
30, 230 Guarnizione tenera
31 Prolungamento
32, 332 Foro passante per viti
33 Foro filettato
34, 334 Viti di collegamento
35 Foro passante per viti
36 Dado
A Angolo del cono
B Angolo del cono
X Asse longitudinale

Claims (12)

  1. Rivendicazioni 1. Giunto per tubi comprendente un tratto di collegamento (4, 104, 204, 304, 304') ricavato senza asportazione di truciolo in una estremità di un tubo (1, 101, 201, 301, 301') da collegare e che, a partire dalla zona (2) indeformata del tubo (1, 101, 201, 301, 301'), possiede una superficie conica (7, 107) esterna che aumenta andando verso la superficie frontale (5, 105, 205, 305, 305') del tratto di collegamento (4, 104, 204," 304, 304') avente un angolo di cono (A) di 90°, che possiede, a partire dalla superficie frontale (5, 105, 205, 305, 305') verso la superficie conica (7, 107) esterna, una superficie esterna (8, 108) cilindrica e fra la superficie conica (7, 107) esterna e l'estremità ad essa rivolta della superficie esterna (8, 108) cilindrica, una superficie (9, 109) di forma qualsiasi di andamento indefinito e realizzata durante la fase di deformazione senza asportazione di truciolo e che presenta inoltre, internamente, un primo foro conico (10, 110, 210) che si restringe a partire dalla superficie frontale (5, 105, 205, 305, 305') e un angolo di cono (B) di 24° e un altro tratto di foro (11, 111) che si restringe e che si collega ad esso andando verso il foro (3, 103, 203) della zona indeformata del tubo (1, 101, 201, 301, 301'), comprendente inoltre un primo elemento di collegamento (13, 113, 213, 313) che presenta un foro di alloggiamento (14, 114, 214) attraverso il quale può essere fatto passare il tubo (1, 101, 201, 301, 301') con la sua zona (2) indeformata e che presenta, in direzione del tratto di collegamento (4, 204, 304, 304'), un foro di sostegno (15, 115, 215) conico che si adatta alla superficie conica (7, 107) esterna e destinato ad andare a battuta contro di essa, comprendente inoltre un elemento di tenuta (23, 123, 223, 323) avente un foro passante (24, 124, 224) centrale con una prima superficie di tenuta (25, 125, 225, 325) conica adattata al primo foro conico (10, 110, 210) del tratto di collegamento (4, 104, 204, 304, 304') e una seconda superficie di tenuta (26, 126, 226, 326) che va ad aderire ad una superficie di tenuta complementare (21, 121, 221) di un secondo elemento di collegamento (17, 117, 217) o ad un primo foro conico di un altro tratto di collegamento (304') ricavato in un secondo tubo (301') e comprendente mezzi (16, 116, 18, 118) per il collegamento del primo elemento di collegamento 13, 113, 213, 313) al secondo elemento di collegamento (17, 117, 217, 317).
  2. 2. Giunto per tubi secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'elemento di tenuta (123) riempie anche il secondo foro conico (111) del tratto di collegamento (104) e il foro passante (124) è adattato, nel diametro, al foro (103) del tubo (101).
  3. 3. Giunto per tubi secondo una delle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il primo elemento di collegamento (13, 113) è rappresentato da un dado con un foro filettato (16, 116) il cui diametro interno è maggiore del diametro della superficie esterna (8, 108) cilindrica del tratto di collegamento (4, 104), che il secondo elemento di collegamento (17, 117) è rappresentato da un corpo di collegamento avente un foro di collegamento conico che si riduce al partire dalla sua superficie (22, 122) frontale e avente un angolo di cono (A) di 24° e costituente la superficie di tenuta complementare (21, 121) e un foro passante (19, 119), e che la seconda superficie di tenuta (26, 126) dell'elemento di tenuta (23) è configurata come corrispondente superficie conica esterna.
  4. 4. Giunto per tubi secondo una delle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il primo elemento di collegamento (213) è configurato come flangia con fori passanti (32) distribuiti lungo la circonferenza per viti di collegamento (34), che il secondo elemento di collegamento (217) è dotato di un foro passante (218) e di fori filettati (33) distribuiti attorno ad esso conformemente ai fori passanti (32) per viti e presenta una superficie di tenuta complementare (221) piana attorno al foro passante (219) e che l'elemento di tenuta (223) presenta una seconda superficie di tenuta (205) piana adattata alla superficie di tenuta complementare (221) rispetto alla quale l'asse longitudinale (X) dell'elemento di tenuta (223) è verticale.
  5. 5. Giunto per tubi secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il secondo elemento di collegamento (217) rappresenta una parte di un componente al quale il tubo (201) deve essere collegato.
  6. 6. Giunto per il collegamento di una coppia di tubi aventi tratti di collegamento ricavati, senza asportazione di truciolo, nelle estremità dei tubi (301, 301') da collegarsi e che possiedono, a partire dalla zona indeformata dei tubi (301, 301'), una superficie conica esterna avente un angolo di cono (A) di 90° che aumenta andando verso la superficie frontale (305, 305') del tratto di collegamento (304, 304') i quali, a partire dalla superficie frontale (5, 105, 205, 305, 305') e andando verso la superficie conica (7, 107) esterna, presentano una superficie esterna (8, 108) cilindrica e fra la superficie conica (7, 107) esterna e l'estremità ad essa rivolta della superficie esterna (8, 108) cilindrica presentano una superficie (9, 109) di forma qualsiasi ricavata durante la fase di deformazione senza asportazione di truciolo e di andamento indefinito e che presentano inoltre, internamente, un primo foro conico (10, 110, 210) che si restringe a partire dalla superficie frontale (5, 105, 205, 305, 305') e che presenta un angolo di cono (B) di 24° e un altro tratto di foro (11, 111) che si restringe e che si collega ad essa andando verso il foro (3, 103, 203) della zona indeformata del tubo (1, 101, 201, 301, 301'), e avente inoltre un primo elemento di collegamento e un secondo elemento di collegamento (317) ognuno dei quali presenta un foro di alloggiamento attraverso il quale può essere fatto passare un tubo (301, 301) con la sua zona indeformata e che presentano, in direzione del tratto di collegamento (304, 304'), un foro di sostegno conico adattato alla superficie conica esterna e destinato ad aderire ad essa, comprendente inoltre un elemento di tenuta (323) con un foro passante centrale avente una prima superficie di tenuta (325)conica adattata ai primi fori conici dei tratti di collegamento (304, 304') e una seconda superficie di tenuta (326) conica che va ad aderire ad una superficie di tenuta complementare di un secondo elemento di collegamento (317) e con mezzi per il collegamento del primo elemento di collegamento (313) al secondo elemento di collegamento (317), essendo il primo ed il secondo elemento di collegamento (313, 317) conformati come flange con fori passanti (35, 332) distribuiti lungo la circonferenza per viti di collegamento (334), corrispondendo il secondo elemento di collegamento (317) al primo elemento di collegamento (313) e essendo inoltre la seconda superficie di tenuta (326) dell'elemento di tenuta (323) conformata a simmetria speculare rispetto alla prima superficie di tenuta (325).
  7. 7. Giunto per tubi secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che la superficie frontale (5, 105, 205, 305) del tratto di collegamento (4, 104, 204, 304) si appoggia, per limitare il serraggio, a una superficie di battuta (22, 122, 222, 305').
  8. 8. Giunto per tubi secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la superficie di battuta (22, 122) è ricavata nel secondo elemento di collegamento (17, 117) .
  9. 9. Giunto per tubi secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la superficie di battuta (222) è ricavata in un collare dell'elemento di tenuta (223).
  10. 10. Giunto per tubi secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la superficie di battuta è rappresentata dalla superficie frontale (305') del tratto di collegamento (304') di un altro tubo (301').
  11. 11. Giunto per tubi secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che fra la prima superficie di tenuta (25, 125, 225, 325) dell'elemento di tenuta (23, 123, 223, 323) e il primo foro conico (10, 110, 210) del tratto di collegamento (4, 104, 204, 304) nonché fra la seconda superficie di tenuta (26, 126, 226, 326) dell'elemento di tenuta (23, 123, 223, 323) e la relativa superficie di tenuta complementare (21, 121, 221) è disposta una guarnizione tenera (29, 129, 229, 30, 130, 230).
  12. 12. Giunto per tubi secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che le guarnizioni tenere (29, 129, 229, 30, 130, 230) sono alloggiate in cave (27, 28) della prima e della seconda superficie di tenuta (25, 125n 225, 325, 26, 126, 226, 326).
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