ITMI972502A1 - Manipolo odontoiatrico con sorgente luminosa a scopo diagnostico - Google Patents

Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:

"MANIPOLO ODONTOIATRICO CON SORGENTE LUMINOSA A SCOPO DIAGNOSTICO”

DESCRIZIONE

La presente invenzione ha per oggetto un manipolo odontoiatrico avente una sorgente luminosa a scopo diagnostico.

L'invenzione si riferisce in particolare a uno strumento chirurgico adottato dagli odontoiatri per la raschiatura e la rimozione del tartaro e della placca dalla superfìcie dentale, comunemente detto manipolo, provvisto di una sorgente luminosa per rilluminazione dell'area di lavoro nella cavità orale del paziente.

Il manipolo è prowisto di un trasduttore che serve per mettere in vibrazione uno strumento uncinato chiamato inserto che prowede alla rimozione del tartaro dalla superfìcie dentale. Detto inserto presenta un foro passante dal quale può fuoriuscire un liquido di lavaggio che coadiuva l'operazione di pulitura del cavo orale.

La placca è un deposito di batteri che si forma per non pulizia o per malattia del cavo orale, se non rimossa la placca crea la formazione del tartaro che è un deposito calcare che si forma sulla superficie dentale. I metodi comunemente utilizzi per l’individuazione della placca prevedono che al paziente sia somministrato un mezzo di contrasto rilevatore di placca sotto forma di sciacqui liquidi o di pastiglie da masticare. Detto mezzo di contrasto, di colore neutro appositamente per non macchiare la bocca, viene in parte assorbito dal tartaro ed è sensibile alla luce blu con la quale reagisce assumendo una certa colorazione.

L'operazione successiva quindi consiste neH'illuminare con una sorgente di luce blu la cavità orale del paziente per individuare le regioni di placca che assumono una colorazione più marcata, quindi possono essere meglio evidenziate.

In seguito si interviene con il manipolo per la rimozione del tartaro e della placca mediante la vibrazione dell'inserto e gli spruzzi di liquido.

Attualmente nella tecnica nota sono conosciuti diversi tipi di manipoli. Tutti i manipoli noti usano per le loro sorgenti luminose lampade ad incandescenza allo iodio che emettono luce bianca. Ciò è dovuto al fatto che è stato preso in maggior considerazione il problema dell' illuminazione dell'area di lavoro nella cavità orale, anziché quello della diagnosi, nonostante gli ambulatori odontoiatrici siano ben illuminati.

Infatti attualmente i manipoli secondo la tecnica nota, per l'esigenza di avere una sorgente d'illuminazione che dia una elevata energia luminosa usano delle lampade ad incandescenza allo iodio che emettono luce bianca.

Detti manipoli secondo la tecnica nota presentano diversi inconvenienti. Infatti la necessità di dover effettuare prima l'operazione di diagnosi delle zone di placca e poi la rimozione della placca mediante il manipolo provoca un inutile perdita di tempo e una possibile imprecisione dell'operazione perchè l'odontoiatra deve obbligatoriamente ricordare le zone di placca evidenziate dalla luce blu.

La luce bianca proveniente dalle lampade ad incandescenza usata solo a scopo di illuminazione, presenta un ulteriore problema. Infatti durante l'operazione di pulitura detta luce venendo a contatto con gli spruzzi di liquido di lavaggio provenienti dal foro dell'inserto, provoca un effetto nebbia che pregiudica una chiara visibilità.

Scopo dell'invenzione è di eliminare tali inconvenienti fornendo un manipolo di facile realizzazione provvisto di una sorgente di luce usata a scopo diagnostico.

Questo scopo è raggiunto in accordo all'invenzione con le caratteristiche elencate nella rivendicazione 1.

Realizzazioni preferite dell'invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.

Nel manipolo secondo l'invenzione viene usata come sorgente luminosa una luce blu in modo tale che durante l'operazione di rimozione della placca l'odontoiatra si trova già evidenziate le zone su cui operare, preventivamente tratta con un mezzo di contrasto, con conseguente migliore precisione e maggiore velocità dell’operazione.

Come sorgente d'illuminazione convenientemente possono essere usati LED ad alta efficienza che trasmettono luce blu cioè con uno spettro d'emissione avente una lunghezza d’onda che va dai 450 nm ai 470 nm.

Per superare il problema dell'illuminazione del cavo orale si può adottare una miscelazione di fasci luminosi di più LED che emettono a frequenze diverse, in modo tale da poter ottenere con la nota tecnica di combinazione RGB una luce bianca che permetta un'ottima visibilità del cavo orale senza il problema dell'effetto nebbia.

I LED appropriatamente possono essere incorporati nel corpo del manipolo e si può utilizzare come alimentazione dei LED la stessa alimentazione del trasduttore del manipolo con conseguente riduzione dell'ingombro dello strumento.

Ulteriori caratteristiche dell'invenzione risulteranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita da una sua forma puramente esemplificativa e quindi non limitativa di realizzazione, illustrata nei disegni annessi in cui:

la figura 1 rappresenta una vista in sezione del manipolo secondo l'invenzione con il suo elemento di connettore;

la figura 2 rappresenta una vista parzialmente in sezione del manipolo secondo l'invenzione con l'elemento a tappo disassemblato;

la figura 3 rappresenta una vista assonometrica di una estremità del manipolo secondo l'invenzione mostrante un possibile tipo d'alloggiamento per fibre ottiche o guide di luce;

la figura 4 rappresenta una vista parzialmente in sezione in esploso di un'ulteriore forma di realizzazione del manipolo secondo l'invenzione;

la figura 5 rappresenta un schema elettrico generale del circuito di collegamento dei LED;

la figura 6 rappresenta una particolare forma di realizzazione del circuito di collegamento dei LED.

Con l'ausilio delle figure viene descritto il manipolo secondo l'invenzione. In figura 1 si può vedere un manipolo costituito da un corpo 1 di forma cilindrica cava. All’interno di detto corpo è posizionato un trasduttore 2. Detto trasduttore è costituito da un risonatore piezoceramico che viene alimentato in corrente alternata e fa da concentratore di onde sonore che attraverso un braccio cilindrico metallico 20 vengono trasmesse ad un inserto 10 di forma uncinata che entrando in vibrazione opera la rimozione del tartaro e della placca dai denti del paziente. In detto inserto è ricavato un foro passante 28 per la fuoriuscita del liquido di lavaggio.

All'estremità del corpo 1 del manipolo dove e collegato l'inserto 10 vengono ricavati degli alloggiamenti all'intemo dei quali vengono posizionati dei LED 11. A detta estremità viene accoppiato un coperchio 14 a forma di tronco di cono cavo che copre parzialmente il braccio cilindrico 20 lasciando fuoriuscire l'inserto 10. Nel corpo di detto coperchio 14 vengono ricavate delle cavità passanti all'interno delle quali vengono posizionate delle fibre ottiche o delle guide di luce 15 in modo tale che si abbia un perfetto accoppiamento con la superficie emettitrice di luce dei LED 11.

All'altra estremità del corpo del manipolo è posto un elemento di connettore 21 elettrico e idraulico destinato ad impegnarsi con un elemento di connettore complementare 4 elettrico e idraulico che porta una guaina 5 esterna. All'interno di detta guaina 5 vengono fatti passare un tubo 35 di fornitura del liquido di lavaggio , un cavo d'alimentazione elettrica 8' e un cavo di messa a terra 9'.

All'interno dell'elemento di connettore complementare 4 il tubo 35 di fornitura del liquido di lavaggio viene collegato a un accoppiamento idraulico 25, il cavo di alimentazione 8' è collegato a un contatto di alimentazione 6 e il cavo di terra 9' è collegato a un contatto di terra 7. L'accoppiamento idraulico 25 si impegna con un connettore idraulico 26 ricavato nell'elemento di connettore 21.

Un elemento a tubo 27 è collegato al connettore idraulico 26. Detto elemento a tubo 27 è utilizzato per trasportare il liquido di lavaggio all'intemo del corpo 1 del manipolo in modo tale che detto liquido possa uscire ad un'adeguata pressione dal foro 28 ricavato nell'inserto 10.

I contatti elettrici 6, 7 sono destinati ad impegnarsi con dei rispettivi contatti complementari 6', 7 ricavati nel connettore 21 solidale con il corpo 1 del manipolo. Detti contatti 6', 7 sono rispettivamente collegati a un cavo di alimentazione 8 e a un cavo di terra 9. Il cavo di alimentazione 8 e il cavo di terra 9 vengono collegati al trasduttore 2 in modo tale da fornire la necessaria alimentazione in tensione alternata.

La polarizzazione dei LED 11 si può ottenere ad esempio utilizzando lo schema circuitale di figura 5. In detto schema i LED vengono collegati in serie e sono polarizzati mediante un circuito elettronico 35 collegato al cavo d'alimentazione 8. Detto cavo d'alimentazione 8 proviene da un trasformatore 26 che trasforma la tensione di rete in una tensione alternata sinusoidale di 160 Volt r.m.s. a una frequenza oscillante dai 25 KHz ai 30 KHz, necessaria per l'alimentazione del risonatore piezoceramico. Il circuito elettronico può essere induttivo o capacitivo o di altro tipo.

In particolare in figura 6 viene mostrata una forma preferita di realizzazione del circuito di polarizzazione dei LED. In questo caso la polarizzazione dei LED viene ottenuta mediante un diodo Zener 12 in serie ad una resistenza 13 collegati al cavo d'alimentazione 8.

Nelle figure 1 e 3 viene presentata una forma preferita di realizzazione dell'invenzione in cui sono posti nei propri alloggiamenti quattro LED 11 distanziati tra loro di un angolo di circa 90° sulla circonferenza dell'estremità del corpo 1 del manipolo.

Nel coperchio 14 sono ricavate quattro cavità passanti per quattro fibre ottiche o guide di luce 15 destinate ad essere accoppiate con i quattro LED 11.

Nella figura 4 viene mostrata un'ulteriore forma di realizzazione del manipolo secondo l'invenzione in cui dei LED vengono posizionati in un alloggiamento ricavato nel corpo del coperchio 14 ed accoppiati direttamente con le rispettive fibre ottiche o guide di luce 15. Tale soluzione deve prevedere dei connettori elettrici 30 collegati ai LED 11 che si impegnano con i rispettivi connettori elettrici complementari 31 collegati con un circuito di polarizzazione dei diodi interno al corpo 1 del manipolo e alimentato dalla stessa alimentazione del trasduttore 2 del manipolo.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Manipolo odontoiatrico comprendente: un corpo (1) all'intemo del quale è posizionato un trasduttore (2) utilizzato per mettere in vibrazione un inserto (10) servente in particolare a rimuovere il tartaro e la placca dalla superficie dentale, un coperchio (14) accoppiato a detto corpo, una sorgente luminosa per illuminare l'area di lavoro, e un connettore esterno (4) per fornire l’alimentazione elettrica al trasduttore (2), caratterizzato dal fatto che detta sorgente luminosa emette una luce blu atta ad evidenziare tartaro e placca nelle zone in cui operare, preventivamente trattate con un mezzo di contrasto.
2. 2. Manipolo odontoiatrico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta sorgente luminosa è costituita da LED (11).
3. 3. Manipolo odontoiatrico secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta sorgente luminosa è incorporata nel corpo (1) del manipolo.
4. 4. Manipolo odontoiatrico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che delle fibre ottiche o delle guide di luce (15) focalizzano 1'emissione luminosa proveniente da detta sorgente di luce.
5. 5. Manipolo odontoiatrico secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che dette fibre ottiche o guide di luce (15) sono alloggiate in delle cavità passanti ricavate nel coperchio (14) del manipolo.
6. 6. Manipolo odontoiatrico secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti LED (11) sono collegati in serie e sono polarizzati mediante un circuito elettronico (35) alimentato in tensione alternata sinusoidale 160 Volt r.m.s. e frequenza oscillante dai 25 KHz ai 30 KHz.
7. 7. Manipolo odontoiatrico secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettronico (35) è di tipo capacitvo o induttivo.
8. 8. Manipolo odontoiatrico secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto circuito elettronico (35) comprende un diodo Zener (12) e una resistenza (13) in serie.