ITMI951805A1 - Dispositivo ottico relativo a macchine per il riconoscimento di particelle estranee in catene di lavorazione di fibre - Google Patents

Abstract

L'invenzione riguarda un dispositivo ottico relativo a macchine per il riconoscimento di particelle estranee in catene di lavorazione di fibre, in cui parecchi sensori optoelettronici controllano il flusso di fibre attraverso la parete di vetro di una gola. E' caratteristico dell'invenzione il fatto che lo spazio intermedio fra la parte di ottica del sensore ottico più vicina alla lastra di vetro e la superficie lontana dalle fibre della parete di vetro è più piccolo, quanto a distanza, dello scostamento fra la lastra di vetro e l'opposta parete di limitazione della gola.

Description

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE INDUSTRIALE DAL TITOLO:

“DISPOSITIVO OTTICO RELATIVO A MACCHINE PER IL RICONO-SCIMENTO DI PARTICELLE ESTRANEE IN CATENE DI LAVORAZIONE DI FIBRE"

L'invenzione riguarda un dispositivo ottico relativo a macchine per il riconoscimento di particelle estranee in catene di lavorazione di fibre, in cui parecchi sensori optoelettronici controllano il flusso di fibre attraverso la parete di vetro di una gola.

Da alcuni anni sono state fatte proposte e sono stati intrapresi esperimenti, per allontanare dalla miscela di cotone, prima della filatura, le particelle estranee, per esempio piccoli brandelli di stoffa, che si trovano in una balla di cotone. Secondo queste proposte, i fiocchi di cotone vengono convogliati attraverso una gola la cui parete di gola è parzialmente costituita da vetro almeno su un lato.

Ad una distanza di 0,5÷l,5 m sono inoltre posizionate macchine fotografiche, che esaminano i fiocchi che si trovano dietro al vetro. Le macchine fotografiche constano di un sistema di lenti e di fotodiodi. I segnali dei fotodiodi vengono elaborati e trasmessi come segnaci ; ad un computer, che analizza i segnali delle macchine fotografiche per valutare i fiocchi.

Sono svantaggiose, in queste proposte, la costosa tecnica delle macchine fotografiche e la distanza fra la lastra di vetro e la macchina fotografica. Lo spazio intermedio deve essere esente da polvere e da influssi luminosi incontrollati, per non pregiudicare la misura. Occorrono involucri e filtri dispendiosi per mantenere esente da polvere lo spazio fra la lastra di vetro e la macchina fotografica.

E' compito dell'invenzione realizzare un dispositivo per il quale non si presenti alcun problema di impolveramento e venga effettuata in modo ottimale l'illuminazione delle fibre.

Ciò viene ottenuto mediante l'impiego di conduttori a fibre di vetro e la collocazione secondo l'invenzione degli elementi entro la macchina. I sensori ottici del colore constano di uno o più fotodiodi, che riconoscono i colori mediante filtri selettivi collegati in serie. Per poter dirigere meglio le onde luminose sui fotodiodi, vengono impiegate lenti. E' noto trasmettere i segnali ottici, per mezzo di conduttori di vetro, da un punto di rilevamento al sensore. E' noto, dalla tecnica medica, trasmettere una fonte di luce mediante fibre di vetro, per illuminare l'oggetto da esaminare, e focalizzare queste fibre di vetro della fonte luminosa insieme alle fibre di vetro del sensore ottico- L'illuminazione e l'osservazione di un oggetto hanno quindi luogo attraverso un obiettivo comune o all’estremità del fascio combinato di fibre di vetro.

L'invenzione viene descritta per mezzo della rappresentazione schematica in Figura 1. In una gola 1 le fibre 2 vengono riunite e da lì vengono estratte e fatte passare, mediante un dispositivo di trasporto, lungo una superficie di vetro 6. La superficie di vetro 6 ed il nastro trasportatore 3, che viene fatto scorrere su rulli 4, formano uno spazio di gola la cui profondità può essere osservata nello schizzo. Il sistema si estende normalmente per una ampiezza di circa un metro.

11 sistema ottico è costituito propriamente dal sensore 12 con i fotodiodi, che trasmette i dati ad un computer 13. L’illuminazione deriva da una fonte luminosa 10. Conduttori di luce 11 portano dal sensore e dalla fonte luminosa ad un modulo a fasci 9, il quale è collegato, mediante conduttori ottici 11, con l'obiettivo 8 o l' estremità del sistema ottico. L'obiettivo o l'estremità ha spesso una lente terminale 7. Secondo l'invenzione, questa lente terminale viene portata a stretto contatto con la lastra di vetro. Con ciò viene ottenuto un collegamento, fra lastra di vetro e sensore, che è esente da influenze da parte della polvere, vengono inoltre evitate influenze da parte di riflessi sulla lastra di vetro. Il dispositivo schermato permette un funzionamento privo di disturbi in un ambiente polveroso ed elimina gli influssi luminosi estranei.

Claims (3)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo ottico relativo a macchine per il riconoscimento di particelle estranee in catene di lavorazione di fibre, in cui parecchi sensori optoelettronici controllano il flusso delle fibre attraverso la parete di vetro di una gola, caratterizzato dal fatto che la distanza fra la parte di ottica, del sensore ottico, più vicina alla lastra di vetro e la superficie lontana dalle fibre della parete di vetro è più piccola della distanza fra la lastra di vetro e l'opposta parete di limitazione della gola.
2. 2. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'ottica del sensore è premuta o incollata sulla lastra di vetro.
3. 3. Dispositivo secondo le rivendicazioni le 2, caratterizzato dal fatto che, in corrispondenza del limite del sistema del sensore ottico opposto alla lastra di vetro, il riconoscimento e l'illuminazione dell'oggetto hanno una apertura comune di entrata e di uscita.