ITMI950609A1 - Macchina a cilindri per la macinazione di cereali e simili con dispositivo a singolo asse di rotazione per la regolazione - Google Patents

Abstract

Macchina per la macinazione di cereali e simili del tipo comprendente almeno una coppia di cilindri (2, 3), rotanti attorno a rispettivi assi di rotazione, di cui uno fisso e uno mobile in traslazione rispetto all'altro, ciascuna estremità del cilindro mobile (3) è collegata ad un elemento di supporto (5) le cui opposte estremità sono rispettivamente imperniate su un dispositivo (20) di regolazione dell'interasse dei cilindri (2, 3), agente attorno ad un unico asse fisso di rotazione e su un dispositivo (10) di assorbimento di reazioni alla macinazione al quale è anche vincolata la parte (2b) superiore dell'elemento (2a) di supporto del cilindro fisso (2).

Description

DESCRIZIONE

Forma oggetto del presente trovato una macchina per la macinazione di cereali e simili del tipo compren-dente almeno una coppia di cilindri rotanti attorno a rispettivi assi di rotazione, di cui uno fisso e uno mobile in tralsazione rispetto all’altro, in cui ciascuna estremità del cilindro mobile è collegata ad un dispositivo di regolazione dell’interasse dei cilindri, agente attorno ad un unico asse fisso di rotazione .

Sono note nella tecnica di macinazione di prodotti in semi o grani quali cereali e simili, le macchine di macinazione degli stessi atte a trasformare il prodotto dalla forma granulare alla forma in farinacea o in polvere di prefissata granulometria.

Dette macchine, note con il nome di laminatoi, sono sostanzialmente basate sull’impiego di coppie di rulli macinanti a sezione costante, attraverso i quali viene fatto passare il prodotto per ottenerne la macinazione.

A tale scopo dette coppie di rulli devono essere manovrabili al fine di poter ottenere il parallelismo degli stessi e di poter regolare la loro posizione reciproca da una posizione cosiddetta di cilindri aperti, sostanzialmente corrispondente alla posizione di massimo interasse tra gli stessi, ad una posizione di lavoro, con cilindri avvicinati, a sua volta regolabile con precisione in relazione alla maggiore o minore dimensione del prodotto macinato che si desidera ottenere.

Sono anche noti dispositivi di azionamento di uno dei due cilindri rispetto all’altro, fisso, i quali, tuttavia, risultano ingombranti e di scarsa precisione essendo basati su azionamenti separati, di tipo pneumatico, i quali attuano individualmente e indipendentemente tra loro la movimentazione rapida per il posizionamento dei cilindri nella loro configurazione aperta e/o di lavoro, oppure la successiva regolazione fine della distanza di interasse per la macinazione vera e propria.

Tali comandi indipendenti, agendo su assi di rotazione e leverismi separati, obbligano al raddoppio delle parti meccaniche di azionamento e controllo con conseguente incremento della manutenzione e aumento delle scorte di magazzino necessarie per eventuali interventi tecnici.

Si pone pertanto il problema tecnico di realizzare una macchina per la macinazione di cereali e simili del tipo a coppie di cilindri macinanti, la quale sia dotata di un dispositivo di controllo e attuazione della regolazione del parallelismo e dell'interasse tra i detti cilindri il quale sia di semplice ed economica costruzione e consenta di effettuare sia la movimentazione rapida per il posizionamento dei ci lindri nelle posizioni di apertura e di lavoro, aia la regolazione continua della distanza tra gli assi dei cilindri al fine di ottenere la regolazione della macinazione in relazione al tipo di prodotto e alla desiderata granulometria finale dello stesso, nonché il recupero delle eventuali usure dei cilindri senza necessità di duplicazione di organi meccanici e di comando

Nell’ambito di tale problema costituisce ulteriore necessità il realizzare una macchina dotata di un dispositivo che consenta di assorbire eventuali forze di reazione alla macinazione dovute ad esempio al passaggio di estranei aventi durezza maggiore di quella del cereale in macinazione, dette reazioni potendo essere causa di danneggiamenti dei cilindri e/o della macchina.

Tali risultati sono ottenuti secondo il presente presente trovato da una macchina per la macinazione di cereali e simili del tipo comprendente almeno una coppia di cilindri rotanti attorno a rispettivi assi di rotazione, di cui uno fisso e uno mobile in tralsazione rispetto all’altro, ciascuna estremità del cilindro mobile è collegata ad un elemento di supporto le cui estremità opposte rispetto all’asse di rotazione sono rispettivamente imperniate su un dispositivo di regolazione dell’interasse dei cilindri, agente attorno ad un unico asse fisso di rotazione, e su un dispositivo di assorbimento dei reazioni alla macinazione al quale è anche vincolata la parte superiore dell’elemento di supporto del cilindro fisso, detta combinazione attuando il parallelismo dei cilindri, il posizionamento rapido degli stessi in condizione di massima distanza d'interasse o di prefissata distanza di lavoro e la regolazione continua dell’interasse corrispondente alla detta posizione di lavoro in relazione allo specifico tipo di macinazione programmata.

Maggiori dettagli risulteranno dalla seguente descrizione, con riferimento ai disegni allegati, in cui si mostra :

in figura 1 una vista laterale schematica di un laminatoio secondo il trovato;

in figura 2 : una sezione schematica secondo il piano di traccia II-II di fig. 1;

in figura 3 : una vista schematica parzialmente sezionata del dispositivo di assorbimento dei sovraccarichi e in figura 4a,4b,4c : la sequenza di posizionamento dei cilindri in posizione di apertura, di lavoro e di contatto rispettivamente.

Come mostra la figura 1 la macchina di laminazione comprende sostanzialmente un telaio 1 di supporto al quale sono applicati i cilindri 2 e 3 di macinazione ciascuno dei quali è posto in rotazione attorno al proprio asse da mezzi noti. L’asse del cilindro 2 & mantenuto fisso mentre l’asse del cilindro 3 può essere traslato rispetto all’asse del cilindro 2; per semplicità di descrizione tali parti saranno nel seguito indicate come cilindro fisso 2 e cilindro mobile 3.

Ciascuna opposta estremità del cilindro 2 fisso è inferiormente supportata tramite una propria base 2a solidale al telaio 1 e superiormente collegata, tramite una flangia 2b, ad una prima estremità di un dispositivo 10 di assorbimento dei sovraccarichi di macinazione descritto in dettaglio nel seguito, Il cilindro mobile 3 (figg. 2 e 3) è portato da un albero 4 le cui opposte estremità sono calettate su un cuscinetto 4a inserito all’interno di un supporto 5 che presenta l'estremità superiore Sb attuata secondo un cannotto 5c la cui superficie frontale 5d è arrotondata per consentire la rotazione sulla corrispendente superfici 12a concava di un elemento di trattenuta 12 solidale all’asta 11 del dispositivo di assorbimento 10 dei sovraccarichi.

Ciascun supporto 5 del cilindro mobile 3 è anche inferiormente collegato, tramite un eccentrico 6 disposto trasversalmente al supporto 5 medesimo, ad un dispositivo 20 di controllo e attuazione del posizionamento del cilindro mobile stesso.

Più in dettaglio l’eccentrico 6 presenta una estremità 6a conformata secondo uno spinotto alloggiato in una rispettiva sede Sa del supporto 5 e il cui asse costituisce l’asse di rotazione dell’eccentrico 6 stesso.

All’opposta estremità 6b l’eccentrico è invece supportato da una bussola 7 alla quale è vincolato tramite una chiavetta 7a e l'asse relativo costituisce l’asse fisso attorno al quale ruota l'eccentrico 6. La detta estremità 6b dell’eccentrico è prolungata verso l’esterno del supporto 5 per un opportuno tratto atto all’accoppiamento con una biella 21 al quale è reso solidale tramite una chiavetta 21a.

L’estremità della biella 21, opposta all 'eccentrico 6, è collegata, tramite uno spinotto 22a, ad una forcella 22 costituente l’estremità libera di un braccio 23, in forma di vite senza fine, comandabile in rotazione nei due sensi a mezzo di un motoriduttore 24. Tutto il complesso motoriduttore 24, braccio 23 è incernierato in 25 al telaio 1.

Il dispositivo di controllo 20 è completato da un lettore di posizione 26, la cui uscita 26a è collegabile a strumenti elettronici di calcolo e memorizzazione, di per sè noti e pertanto non illustrati, atti ad effettuare l'elaborazione dei dati per il controllo e il comando del posizionamento del cilindro mobile 3 come sarà ulteriormente spiegato nel seguito in riferimento alle figg. 4a,c.

Come illustrato in dettaglio in fig. 3 il già .citato dispositivo 10 di assorbimento dei sovraccarichi di mac inazione è sostanzialmente costituito dall’asta filettata 11 sulla quale sono inseriti le già citate estremità superiori 2b e 5b dei supporti 2a e 5 dei cilindri 2 e 3 rispettivamente.

Come evidenziato nel dettaglio ingrandito di fig. 3 la superficie frontale del supporto 5 è arrotondata al fine di poter ruotare su una corrispondente superficie concava 12a di un riscontro 12 trattenuto in posizione da dadi 12b avvitati sull'asta filettata 11 .

Sulla stessa asta filettata 11, ma da parte opposta rispetto a detto fermo 12, è montato un ammortizzatore costituito da un canotto 13 dotato ad una estremità di un disco 13a contro il quale sono premute molle a tazza 14 trattenute alla opposta estremità da un ulteriore disco 15 e da dadi di fermo 16.

In sostanza ciascuna opposta estremità del cilindro mobile 3 risulta collegata ad un elemento di supporto collegato ad un dispositivo di azionamento 20 in grado di far traslare ciascuna detta estremità sia rispetto all'altra estremità del medesimo cilindro mobile 3 sia rispetto all’asse del cilindro fisso 2. Il funzionamento del dispositivo (figg. 4a,4b,4c) è il seguente:

inizialmente ai comandano i due opposti dispositivi di azionamento 20, l’uno indipendentemente dall'altro, per portare il cilindro mobile 3 a contatto con il cilindro fisso 2 e in tale posizione si determina il parallelismo tra i cilindri stessi e la posizione di "zero" assunta come riferimento per le successive traslazioni del cilindro mobile 3;

- successivamente si porta il laminatoio in posizione di riposo in corrispondenza della quale esso presenta bracci 23 totalmente rientrati nella propria sede 23a e pertanto bielle 21 totalmente ruotate in senso orario: con tale configurazione la coppia di cilindri è nella posizione cosiddetta di apertura vale a dire con massima distanza di interasse tra i cilindri fisso 2 e mobi1e 3;

- al momento di iniziare la macinazione il programma precedentemente impostato mette in moto i motori 24 nel senso di far ruotare gli alberi 23 per determinare la fuoriuscita degli stessi dalla propria sede e pertanto la rotazione in senso antiorario delle bielle 21 le quali determinano a loro volta la rotazione degli eccentrici 6 che provocano la rotazione dei supporti 5 attorno all’estremità superiore 5c inserita sull’asta filettata 11 dei rispettivi dispositivi 10 di assorbimento del sovraccarico.

La fuoriuscita dei bracci 23 viene arrestata quando il programmatore legge tramite il lettore 26 di posizione che la programmata distanza tra gli assi dei cilindri 2 e 3 ha raggiunto il valore prefissato in relazione allo "zero" precedentemente fissato.

- Infine qualora la lavorazione in corso lo richiedesse è possibile far compiere un ulteriore rotazione alle bielle 21 al fine di determinare una ulteriore rotazione degli eccentrici 6 che provocano l'ulteriore avvicinamento reciproco degli interassi dei due cilindri fino a portare le superfici esterne dei cilindri a contatto reciproco o addirittura in posizione cosiddetta di sottoquota qualora si rendesse necessario compensare eventuali usure di uno o dell'altro cilindro.

Risulta pertanto evidente come sia conveniente realizzare un eccentrico con eccentricità tale da determinare nel primo tratto di rotazione angolare uno spostamento rettilineo elevato del cilindro 3 al fine di passare rapidamente dalla posizione aperta a quella di lavoro e nel secondo tratto di rotazione uno spostamento molto ridotto tale da consentire un posizionamento preciso della distanza tra i due cilindri secondo quanto programmato corrispondentemente allo specifico ciclo di macinazione.

Si rileva inoltre come con il dispsoitivo secondo il trovato sia possibile azionare ciascuna delle opposte estremità del cilindro mobile 3 indipendentemente dall'altra al fine di recuperare il parallelismo dei due cilindri perduto nel corso della macinazione ad esempio a causa di una maggiore usura di una parte di un cilindro rispetto ad un’altra nella direzione assiale.

Molteplici varianti possono essere introdotte nella realizzazione delle parti componenti il trovato, senza per questo uscire dall’ambito di protezione del presente brevetto trovato come definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina per la macinazione di cereali e simili del tipo comprendente almeno una coppia di cilindri (2,3), rotanti attorno a rispettivi assi di rotazione, di cui uno fisso e uno mobile in tralsazione rispetto all'altro, caratterizzata dal fatto che ciascuna estremità del cilindro mobile (3) è collegata ad un elemento di supporto (5) le cui opposte estremità sono rispettivamente imperniate su un dispositivo (20) di regolazione dell’interasse dei cilindri (2,3), agente attorno ad un unico asse fisso di rotazione e su un dispositivo (10) di assorbimento di reazioni alla macinazione al quale è anche vincolata la parte (2b) superiore dell’elemento (2a) di supporto del cilindro fisso (2), detta combinazione attuando il parallelismo dei cilindri (2,3), il posizionamento rapido dei cilindri (2,3) in condizione di massima distanza d’interasse o di prefissata distanza di lavoro e la regolazione continua dell'interasse corrispondente alla detta posizione di lavoro in relazione allo specifico tipo di macinazione programmata.
2. 2) Macchina secondo rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto elemento di supporto (5) delle opposte estremità del cilindro mobile (3) presenta estremità superiore (5b) attuata secondo un cannotto (5c ) la cui superficie frontale (5d) è arrotondata per consentire la rotazione sulla corrispondente superficie (12a) concava di un elemento di trattenuta (12) solidale al dispositivo (10) di assorbimento dei sovraccarichi .
3. 3) Macchina secondo rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto elemento di supporto (5) presenta estremità opposta a quella solidale al dispositivo (10) di assorbimento dei sovraccarichi, solidalmente collegata ad un eccentrico (6) a sua volta vincolato ad una biella (21) di azionamento in rotazione dello stesso, l'altra estremità della biella (21) essendo collegata al dispositivo (20) di azionamento e controllo dell’interasse tra i due cilindri macinanti (2,3).
4. 4) Macchina secondo rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di azionamento e controllo comprende un braccio (23) azionabile in traslazione tramite un motoriduttore (24) e con estremità libera (22) collegata alla biella (21), nonché un rilevatore (26) atto a determinare la posizione istantanea del detto braccio (23).
5. 5) Macchina secondo rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto braccio (23) & una vite, senza fine.
6. 6) Macchina secondo rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di assorbimento dei sovraccarichi di macinazione comprende un asta filettata (11) ad una estremità della quale sono collegati le estremità superiori (2b,5b) dei supporti (2,5) dei cilindri fisso (2) e mobile (3) rispettivamente, alla estremità opposta della detta asta (11) essendo collegato un ammortizzatore.
7. 7) Macchina secondo rivendicazione 1 e 6 caratterizzata dal fatto che detto ammortizzatore è costituito da un cannotto (13) ad una estremità del quale 3⁄4 ricavato un anello (13a) di contenimento di mezzi elastici (14) trattenuti da parte opposta da un ulteriore disco (15) bloccato in posizione da dadi (16) avvitati sull’asta filettata (11).