ITMI941335A1

ITMI941335A1 - Dado a t

Info

Publication number: ITMI941335A1
Application number: IT94MI001335A
Authority: IT
Inventors: Yutaka Nagayama
Original assignee: Nagayama Denshi Kogyo Kk
Priority date: 1993-07-02
Filing date: 1994-06-27
Publication date: 1995-12-27
Also published as: DE4420073A1; ITMI941335A0; CA2118746C; US5429466A; DE4420073C2; CA2118746A1; IT1269954B; JPH0719222A; JP2613166B2

Abstract

Viene qui illustrato un dado a T che può formare, senza problemi, un foro in un oggetto di fissaggio, infiggendo il dado a T stesso in un oggetto di fissaggio, senza che un foro vi sia stato praticato precedentemente. Un elemento di chiusura (8) è impegnato in una parte ad albero cavo (2), per dividere una parte (4) da presellare da una parte (6) formante la madrevite. L'elemento di chiusura (8) impedisce ad una parte punzonata (14), derivante da un foro (13) che è praticato dall'inserimento dello stesso dado a T (I), di raggiungere la parte (6) formante la madrevite, in modo che la parte punzonata (14) possa essere scaricata contemporaneamente estrudendo l'elemento di chiusura (8).

Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:

"DADO A T"

DESCRIZIONE

STATO DELLA TECNICA

Campo dell'invenzione

La presente invenzione si riferisce ad un dado a T, e più particolarmente, si riferisce ad un dado a T che è provvisto di una parte da presellare sulla sua parte ad albero.

Descrizione dello stato della tecnica

Il brevetto USA n. 5,238,344, per esempio, descrive un dado a T convenzionale, il quale è di interesse per la presente invenzione. Questo dado a T comprende una parte ad albero e una parte a flangia che si estende esternamente a partire da una prima estremità di questa parte ad albero, le quali sono realizzate integralmente in materiale metallico. La parte ad albero ha la forma di un cilindro cavo ed è provvista di una parte da presellare su una seconda estremità che è opposta alla prima estremità, mentre una madrevite è formata sulla sua superficie periferica interna escludendo la parte da presellare. Inoltre, una pluralità di denti di arresto è provvista sul bordo periferico esterno della parte a flangia, per sporgere verso la seconda estremità della parte ad albero. Per facilitare la presellatura, la parte da presellare, nella parte ad albero, viene ridotta di spessore rispetto allo spessore della parte con la madrevite.

La parte ad albero è inserita in un foro che è previsto in un oggetto di fissaggio, come per esempio un elemento di legno, e i denti di arresto vengono inseriti nell'oggetto di fissaggio mentre la parte da presellare viene presellata per essere estesa sul lato di una superficie dell’oggetto opposto al lato che accoglie la parte a flangia, in modo che il dado a T sia fissato all'oggetto di fissaggio.

Il foro provvisto nell'oggetto di fissaggio sopra citato viene generalmente praticato con .un trapano, o mediante perforazione.

Per fissare il dado a T ad un oggetto di fissaggio, un foro per accogliere la parte ad albero del dado a T viene generalmente praticato preventivamente nell'oggetto di fissaggio. Quando il dado a T deve essere fissato all'oggetto di fissaggio con una macchina automatica, è necessario comunque allineare il dado a T esattamente con il foro che è stato preventivamente praticato nell'oggetto di fissaggio, ed è richiesta una precisione relativamente alta per tale allineamento. Mentre un foro relativamente largo può essere provvisto nell'oggetto di fissaggio per permettere un allineamento approssimativo con il dado a T, il dado a T come fissato, in questo caso, sbatte in modo problematico rispetto all'oggetto di fissaggio.

Inoltre, per fissare il dado a T all'oggetto di fissaggio, si richiede preventivamente una fase di preparazione del foro nell'oggetto e, da qui, il numero delle fasi è aumentato.

SOMMARIO DELL'INVENZIONE

Conformemente, un obiettivo della presente invenzione è di fornire un dado a T, che ometta la succitata fase di praticare preventivamente un foro in un oggetto di fissaggio.

La presente invenzione si riferisce ad un dado a T che comprende una parte ad albero ed una parte a flangia che si estende esternamente a partire da una prima estremità della parte ad albero, le quali sono integralmente realizzate in materiale metallico. La parte ad albero ha la forma di un cilindro cavo ed è provvista di una parte da presellare su una seconda estremità che è opposta alla prima estremità, mentre una madrevite è formata sulla sua superficie periferica interna che esclude la parte da presellare. D'altra parte, la parte a flangia è dotata di un dente di arresto che sporge verso la seconda. estremità della parte ad albero. Il dado a T secondo la presente invenzione viene inserito in un oggetto di fissaggio che non è provvisto di foro, in modo che un foro per ricevere la parte ad albero sia praticato nell'oggetto di fissaggio tramite l'inserimento stesso.

Mentre, sino ad ora, non è stato praticato alcun foro tramite il succitato inserimento di un dado a T, è possibile garantire in modo sufficiente la formazione di un foro per mezzo defl'inserimento dello stesso dado a T, in quanto è possibile praticare un foro in un oggetto di fissaggio mediante punzonatura. Comunque, quando viene impiegato il suddetto metodo di inserimento, una parte (parte asportata per punzonatura) che è punzonata via dal foro definito nell'oggetto di fissaggio colma la parte formante la madrevite provvista sulla parte ad albero, e impedisce che un bullone si accoppi con il dado a T fino a che la stessa non sia rimossa. Quando tale parte asportata per punzonatura riempie la base di una madrevite provvista nella parte formante la madrevite, diventa estremamente difficile rimuovere la stessa.

Per risolvere il suddetto problema, la presente invenzione è caratterizzata dal fatto che un elemento di chiusura è impegnato nella parte ad albero per dividere la parte da presellare dalla parte formante la vite.

Quando il dado a T secondo la presente invenzione viene inserito in un oggetto di fissaggio, l'elemento di chiusura impedisce effettivamente alla parte asportata per punzonatura di raggiungere la parte formante la madrevite, sebbene la stessa sia inserita nella parte ad albero cavo.

Secondo la presente invenzione, quindi, è possibile formare un foro per accogliere la parte ad albero nell'oggetto di fissaggio inserendo semplicemente il dado a T nell'oggetto senza che la parte perforata eserciti alcuna influenza, eseguendo, con ciò, efficientemente, l'operazione per fissare il dado a T all'oggetto di fissaggio. Nel suddetto inserimento, la parte asportata per punzonatura che entra nella parte ad albero viene lasciata nella parte da presellare grazie all'esistenza dell'elemento di chiusura. Quando un perno di spinta idoneo viene inserito dall'alto della parte a flangia per estrudere l'elemento di chiusura, quindi, è possibile scaricare la parte perforata contemporaneamente allo stesso.

Quando un foro è praticato nell’oggetto di fissaggio dallo stesso dado a T nel modo sopra descritto, assolutamente nessun problema viene causato sull'allineamento del foro e del dado a T, mentre nessun gioco viene sostanzialmente definito tra la parte ad albero ed il foro per ricevere lo stesso, per cui è possibile ridurre al minimo il problema dello sbattere, dopo il fissaggio del dado a T.

I precedenti ed altri obiettivi, caratteristiche, aspetti e vantaggi della presente invenzione diventeranno più chiari dalla seguente descrizione dettagliata della presente invenzione se presi insieme ai disegni annessi.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

La figura 1 è una vista in sezione longitudinale di un dado a T 1 secondo una realizzazione della presente invenzione;

la figura 2 è una vista prospettica della forma del dado a T 1 illustrato in figura 1 dal basso;

la figura 3 è una vista in sezione del dado a T 1 che appare in figura 3, che non è ancora inserito in un oggetto 9 di fissaggio;

la figura 4 è una vista in sezione del dado a T 1 che appare in figura 3, che è inserito nell'oggetto 9 di fissaggio;

la figura 5 è una vista in sezione di una fase di rimozione di un elemento di chiusura 8 e di una parte punzonata 14 illustrata in figura 4;

la figura 6 è una vista in sezione di uno stato del dado a T 1 che è inserito nell'oggetto 9 di fissaggio e sottoposto a presellatura;

la figura 7 è una vista prospettica dell'aspetto di un dado a T la secondo un'altra realizzazione della presente invenzione dal basso;

la figura 8 è una vista a sezione trasversale longitudinale del dado a T la illustrato in figura 7;

la figura 9 è una vista prospettica dell'aspetto di un dado a T lb secondo un'altra realizzazione ancora della presente invenzione dal basso;

la figura 10 è una vista in sezione longitudinale di un dado a T le secondo un'ulteriore realizzazione della presente invenzione;

la figura 11 è una vista in pianta del dado a T le illustrato in figura 10;

la figura 12 è una vista prospettica dell'aspetto di una dado a T ld secondo un'altra realizzazione della presente invenzione dal basso;

la figura 13 è una vista prospettica dell'aspetto di un dado a T le secondo un'ulteriore realizzazione della presente invenzione dal basso;

la figura 14 è una vista prospettica dell'aspetto di un dado a T lf secondo un'altra realizzazione della presente invenzione dal basso;

la figura 15 è una vista prospettica dell'aspetto di un dado a T lg secondo un'ulteriore realizzazione della presente invenzione dal basso;

la figura 16 è una vista prospettica dell'aspetto di un dado a T Ih secondo un'altra realizzazione della presente invenzione dal basso;

la figura 17 è una vista in pianta di un dado a T li secondo un'ulteriore realizzazione della presente invenzione;

la figura 18 è una vista in pianta di un dado a T lj secondo un'ulteriore realizzazione della presente invenzione;

la figura 19 è una vista prospettica dell'aspetto di un dado a T lk secondo un'altra realizzazione della presente invenzione dal basso;

la figura 20 è una vista prospettica dell'aspetto di un dado a T lm secondo un'ulteriore realizzazione della presente invenzione dal basso;

la figura 21 è una vista in pianta inferiore del dado a T lm illustrato in figura 20; e

la figura 22 è una vista laterale in alzato del dado a T lm illustrato in figura 20.

DESCRIZIONE DELLE REALIZZAZIONI PREFERITE

La figura 1 è una vista longitudinale in sezione di un dado a T 1 secondo una realizzazione della presente invenzione. La figura 2 è. una vista prospettica del dado a T 1 illustrato in figura 1 dal basso.

Il dado a T 1, che è ottenuto integralmente mediante imbutitura di una lamina di metallo ferroso, per esempio, comprende una parte ad albero 2 e una parte a flangia 3 che si estende verso l'esterno a partire da una prima estremità di questa parte ad albero 2.

La parte ad albero 2 ha la forma di un cilindro cavo ed è provvista di una parte 4 da presellare sulla sua seconda estremità opposta alla prima estremità, mentre una madrevite 5 è formata sulla sua superficie interna periferica escludendo la parte 4 da presellare. La parte 4 da presellare ha un diametro interno preferibilmente maggiore di quello della parte 6 formante la madrevite provvista di madrevite 5, in modo che la parte 4 da preseilare abbia uno spessore minore della parte 6 formante la madrevite sulla base della differenza tra i diametri interni. Quindi, la parte ad albero 2 può essere filettata tanto dalla prima quanto dalla seconda estremità, per essere provvista della madrevite 5.

Le parti del bordo esterno periferico della parte a flangia 3 sono piegate verso l'interno dall'esterno per formare una pluralità di due denti di arresto 7, per esempio, sulla parte a flangia 3 per sporgere verso la seconda estremità della parte ad albero 2 a spazi angolari di 180°.

Un elemento di chiusura 8 è impegnato nella parte ad albero 2, per dividere la parte 4 da prcsellare dalla parte 6 formante la madrevite. In termini più concreti, l'elemento di chiusura 8 viene posizionato da un gradino formato sulla superficie interna periferica della parte ad albero 2, per assorbire la differenza nel diametro interno tra la parte 4 da presellare e la parte 6 formante la vite femmina. Tale elemento di chiusura 8 può essere prodotto con del materiale qualsiasi. Per esempio, l'elemento di chiusura 8 può essere fatto in resina, metallo, legno o simile. Mentre l'elemento di chiusura 8 ha la forma di una lamiera relativamente sottile collocata vicino al limite tra la parte 4 da preseilare e la parte 6 formante la madrevite, nella realizzazione illustrata in figura 1, lo stesso può essere alternativamente sagomato per riempire sostanzialmente lo spazio nella parte 4 da presellare nella parte ad albero 2.

Tale dado a T 1 viene fissato ad un oggetto 9 di fissaggio, per esempio legno, tramite le fasi mostrate nelle figure da 3 a 6 rispettivamente.

Per prima cosa, il dado a T 1 è tenuto da un punzone 10 il quale è disposto sopra l'oggetto 9 di fissaggio, come illustrato in figura 3. A questo punto il dado a T 1 viene tenuto in modo da dirigere la parte 4 da presellare verso l'oggetto 9 di fissaggio. Diversamente, una filiera 11 è disposta in modo tale da essere in contatto con la superficie inferiore dell'oggetto 9 di fissaggio. Tale filiera 11 è provvista di una cavità 12 in una posizione corrispondente alla parte ad albero 2 del dado a T 1.

Il punzone 10 viene quindi mosso verso il basso come illustrato in figura 4, per inserire il dado a T 1 nell'oggetto 9 di fissaggio. A questo punto, la parte ad albero 2 che viene fatta avanzare nell'oggetto 9 di fissaggio, forma un foro 13 nell'oggetto 9 di fissaggio in modo da passare attraverso lo stesso, mentre riceve una parte 14 asportata per punzonatura derivante da detta formazione del foro 13, nella parte 4 da presellare. Data la presenza dell'elemento di chiusura 8, la parte 14 punzonata non raggiungerà la parte 6 formante la madrevite. Inoltre, i denti di arresto 7 fanno presa nella superficie superiore dell'oggetto 9 di fissaggio. Con riferimento alla figura 4, anche la parte a flangia 3 fa presa nell'oggetto 9 di fissaggio, mentre solo i denti di arresto 7 potrebbero far presa nell'oggetto 9 di fissaggio. Il grado di tale presa può variare a seconda del materiale dell'oggetto 9 di fissaggio o della forza esercitata dal punzone 10.

Un perno di spinta 15 viene quindi inserito nella parte ad albero 2 dall'alto della parte a flangia 3, come illustrato in figura 5, da qui estrudendo verso il basso l'elemento di chiusura 8. Di conseguenza, la parte 14 punzonata viene anche scaricata dalla parte ad albero 2.

La presellatura viene allora applicata alla parte 4 da presellare, per formare una parte presellata 4a sul lato inferiore dell'oggetto 9 di fissaggio, come illustrato in figura 6. Quindi, il dado a T 1 viene completamente fissato all'oggetto di fissaggio 9.

Nella realizzazione sopra descritta, viene formata una superficie arrotondata 16 su una estremità della parte ad albero 2, come si capisce chiaramente dalla figura 1. Detta superficie arrotondata 16 o una superficie rastremata facilita la formazione del foro 13 nell'oggetto 9 di fissaggio tramite la presa della stessa parte ad albero 2, mentre la stessa non è una caratteristica essenziale della presente invenzione. La parte ad albero 2, per esempio, può, in alternativa, essere provvista, sulla sua estremità, di una superficie di estremità che prevede un piano che si estende in una direzione perpendicolare alia direzione longitudinale della parte ad albero 2.

Inoltre, le forme, le dimensioni ecc. nelle varie parti del dado a T I secondo la presente invenzione sono puramente esemplificative. E' quindi possibile cambiare arbitrariamente le forme della parte a flangia 3 e dei denti di arresto 7, per esempio.

Viene ora fornita una breve descrizione di altre forme di realizzazione provviste di parti a flangia 3 e di denti di arresto 7 con forme modificate, con riferimento alle figure da 7 a 22. Con riferimento alle figure da 7 a 22, gli elementi corrispondenti a quelli illustrati nelle figure 1 e 2 sono indicati con numeri di riferimento simili, e viene omessa una descrizione inutile.

In un dado a T la illustrato nelle figure 7 e 8, i denti di arresto 7 sono formati per estendersi in modo relativamente ampio. Tale dado a T la, che è di un tipo definito "dado a T per alimentazione a tramoggia", può essere spostato senza attrito lungo guide di alimentazione 17 illustrate a linee tratteggiate in figura 7, per essere alimentato automaticamente e per essere fissato ad un oggetto di fissaggio. Contrariamente, parti di una parte 6 formante la madrevite di detto dado a T la vengono premute fortemente dall'esterno, per essere provviste di parti concave 18. A causa di una tale formazione delle parti concave 18, la filettatura di una madrevite 5 viene resa parzialmente irregolare. E' possibile, quindi, impedire ad un bullone (non illustrato), una volta che è accoppiato alla madrevite 5, di allentarsi dalle parti 19 irregolari come ottenute.

In un dado a T lb illustrato in figura 9, due denti di arresto 7 sono provvisti uno vicino all'altro su ciascuna posizione opposta lungo la direzione radiale di una parte a flangia 3. Anche detto dado a T lb è un dado a T del tipo "per alimentazione a tramoggia"

In un dado a T le illustrato nelle figure 10 e 11, due coppie di denti di arresto 7 sono disposte opposte lungo la direzione radiale di una parte a flangia 3. Detti denti di arresto 7 sono formati sollevando parti del bordo esterno periferico della parte a flangia 3. Inoltre, i denti di arresto 7 sono rispettivamente dentellati. Anche detto dado a T le è un dado a T del tipo "per alimentazione a tramoggia".

Un dado a T Id illustrato in figura 12 si differenzia dal dado a T le illustrato nelle figure 10 e 11 per il fatto che lo stesso è ulteriormente provvisto di secondi denti di arresto 7a in posizioni opposte gli uni agli altri lungo una direzione radiale perpendicolare a quella che oppone le due coppie di denti di arresto 7. I secondi denti di arresto 7a possono essere formati con un metodo sostanzialmente simile a quello utilizzato per formare i denti di arresto 7 illustrati nelle figure 1 e 2.

Un dado a T le illustrato in figura 13 si differenzia dal dado a T ld illustrato in figura 12 per il fatto che elementi estensibili 20 sono provvisti sulle rispettive parti di base dei denti di arresto 7.

Un dado a T lf illustrato in figura 14 si differenzia dal dado a T le illustrato in figura 13 per il fatto che elementi estesi 20a posizionati l'uno vicino all'altro vengono piegati in modo da separarli l'uno dall'altro.

Un dado a T lg illustrato in figura 15 si differenzia dal dado a T le illustrato in figura 13 o dal dado a T lf illustrato in figura 14 per il fatto che elementi estesi 20b posti uno vicino all'altro sono piegati in modo tale da estenderli l'uno verso l'altro.

Un dado a T Ih illustrato in figura 16 si differenzia sostanzialmente dal dado a T le illustrato nelle figure 10 e 11 per il fatto che i denti di arresto 7 non sono dentellati.

In un dado a T li illustrato in figura 17, una parte a flangia 3 ha una forma rettangolare la quale è provvista parzialmente di bordi che si estendo in modo arcuato.

Un dado a T 1 j illustrato in figura 18 si differenzia dal dado a T li illustrato in figura 17 per il fatto che tutti i bordi si estendono in modo arcuato in una forma rettangolare di cui è provvista la parte a flangia 3. Detta parte a flangia 3 è sostanzialmente a forma circolare in una fase precedente la formazione dei denti di arresto 7.

In un dado a T lk illustrato in figura 19, quattro denti di arresto 7 sono distribuiti ad intervalli regolari sul bordo esterno periferico di una parte a flangia 3. Detti denti di arresto 7 sono formati sollevando parti del bordo esterno periferico della parte a flangia 3.

Le figure da 20 a 22 illustrano un dado a T lm del tipo "dado a T per alimentazione a tramoggia", caratterizzato dalle forme dei bordi periferici esterni della parte a flangia 3 rispetto al dado a T le illustrato nelle figure 10 e 11. Tra le coppie di denti di arresto 7 vicine I'una all'altra, i bordi esterni periferici della parte a flangia 3 definiscono bordi arcuati 21 per creare delle cavità. Come si capisce chiaramente dalla figura 22, entrambe le estremità di ciascun bordo arcuato 21 che formano le parti di base dei denti di arresto 7 sono provviste di forme arrotondate 22. Inoltre, ogni bordo arcuato 21 è formato con una bavatura 23 che sporge nella stessa direzione dei denti di arresto 7.

Sebbene la presente invenzione sia stata descritta e illustrata in dettaglio, è facile capire che la stessa debba essere presa solo a titolo di illustrazione ed esempio e non a titolo limitativo, l'ambito della presente invenzione essendo limitato solo dai termini delle rivendicazioni allegate.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dado a T comprendente una parte ad albero (2) ed una parte a flangia (3) che si estende esternamente a partire da una prima estremità di detta parte ad albero (2), detta parte ad albero (2) e detta parte a flangia (3) essendo realizzate in un materiale metallico in un pezzo, detta parte cava (2) avendo la forma di un cilindro cavo ed avendo una parte (4) da presellare su una seconda estremità opposta a detta prima estremità, una madrevite (5) essendo provvista sulla sua superficie periferica interna escludendo detta parte (4) da presellare, detta parte a flangia (3) essendo provvista di un dente di arresto (7) che si estende verso detta seconda estremità di detta parte ad albero (2); e un elemento di chiusura (8) essendo impegnato in detta parte ad albero (2) per dividere detta parte (4) da presellare da una parte (6) formante la madrevite provvista di detta madrevite (5).
2. Dado a T secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento di chiusura (8) è formato da materiale scelto da un gruppo di resina, metallo e legno.
3. Dado a T secondo la rivendicazione 1, in cui detta parte (4) da presellare ha un diametro interno maggiore rispetto al diametro di detta parte (6) formante la madrevite ed un gradino è formato sulla superficie interna periferica di detta parte ad albero (2) per colmare la differenza tra detti diametri interni, detto elemento di chiusura (8) essendo messo in posizione da detto gradino.
4. Dado a T secondo la rivendicazione 3, in cui detto elemento di chiusura (8) ha la forma di una lamiera relativamente sottile, che è disposta vicino al limite tra detta parte (4) da presellare e detta parte (6) formante la madrevite.
5. Dado a T secondo la rivendicazione 1, in cui detta seconda estremità di detta parte ad albero (2) ha una forma in sezione il cui spessore è ridotto verso la sua estremità anteriore.
6. Dado a T secondo la rivendicazione 1, in cui detta parte a flangia (3) ha una forma sostanzialmente circolare.
7. Dado a T secondo la rivendicazione 1, in cui detta parte a flangia (3) ha una forma sostanzialmente poligonale.
8. Dado a T secondo la rivendicazione 1, in cui detto dente di arresto (7) comprende quello formato mediante parziale piegatura, dall'esterno verso l'interno, del bordo esterno periferico di detta parte a flangia.
9. Dado a T secondo la rivendicazione 1, in cui detto dente di arresto (7) comprende quello formato mediante parziale sollevamento del bordo esterno periferico di detta parte a flangia (3).
10. Dado a T secondo la rivendicazione 1, in cui una parte (19) del filetto di detta madrevite (5) è reso irregolare.
11. Metodo per fissare un dado a T secondo la rivendicazione 1 ad un oggetto di fissaggio, detto metodo comprendente le fasi di: disporre detto dado a T (1) per dirigere detta parte (4) da presellare verso un oggetto (9) di fissaggio; infliggere detto dado a T (1) in detto oggetto (9) di fissaggio per far avanzare detta parte ad albero (2) in detto oggetto (9) di fissaggio con ciò formando un foro (13) in detto oggetto (9) di fissaggio per passare attraverso lo stesso mentre una parte (14) di detto oggetto (9) di fissaggio viene accolta in detta parte ad albero (2), e per permettere a detto dente di arresto (7) di far presa in detto oggetto (9) di fissaggio; quindi scaricare detto elemento di chiusura (8) verso detta seconda estremità di detta parte ad albero (2) con detta parte (14) di detto oggetto (9) di fissaggio accolta in detta parte ad albero (2); e presellare detta parte (4) da presellare.