ITMI940192A1 - Forma purificata di streptogramine, sua preparazione e le composizioni farmaceutiche che la contengono - Google Patents

Forma purificata di streptogramine, sua preparazione e le composizioni farmaceutiche che la contengono Download PDF

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ITMI940192A1
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streptogramins
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radical
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IT000192A
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Pascal Anger
Bertrand Bonnavaud
Alain Callet
Patrick Lefevre
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Rhone Poulenc Rorer Sa
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda una forma purificata di streptogramine che comprende almeno un componente del gruppo B delle streptogramine associato ad almeno un componente ''minoritario" del gruppo A definito qui di seguito dalla formula generale (II).
Tra le streptogramine note, la pristinamicina (RP 7293), antibatterico di origine naturale prodotto da Streptomyces pristinaes-piralis è stata isolata per la prima volta nel 1955. La pristinamicina posta in commercio sotto il nome di Pyostacine è costituita principalmente da pristinamicina IA e da pristinamicina HA.
Un altro antibatterico della classe delle streptogramine: la virginiamicina è stata preparata partendo da Streptomyces virginiae, ATCC 13161 [Antibiotics and Chemotherapy, 5, 632 (1&55)J. La virginiamicina (Staphylomycine C^R) ) è costituita principalmente dal fattore S e dal fattore .
Nel brevetto US 3325 359 sono state descritte composizioni farmaceutiche che comprendono sostanze antlbiotiche che costituiscono l'antibiotico 899: fattore S e fattore MI.
Nella domanda di brevetto FR 2619 0(38 è stato descritto l'impiego di componenti del gruppo A e del gruppo B per il trattamento dell'acne.
Gli antibatterici di origine naturale, della classe delle streptogramine, sono costituiti dalla miscela di 2 gruppi di componenti: componenti.del gruppo B e componenti, del gruppo A, ciascun gruppo avendo una attività antibatterica propria. E' stato dimostrato che l'associazione formata dai due gruppi dei componenti provoca una sinergia di azione che dà come risultato una attività batteriostatica e battericida accresciuta e l'ampliamento dello spettro di attività.
In Streptogramine als Modelsysteme fUr den Kationentransport durch Membranen, Dissertation zur Erlangung des Doktorgrades der Mathematisch-Naturwissenschaftlichen Facultat der Georg-August Universitàt zu Gdttingen, Gdttingen 1979, dans Antibiotics III, 521 (1975) et dans Antibiotics of thè virginiamycin family, Inhibitors which contain synergistic componente, C. Cocito, Microbiological Reviews, 145-98 (1979) sono stati descritti componenti dei gruppi A e B delle streptogramine. J, Preud'Homme, P. Tarridec, et A. Belloc, Bull. Soc. Chim. Fr., 2, 585 (1968) hanno anch’essi descritto la pristinamicina naturale e anche i differenti componenti che la costituiscono.
Tutti i tentativi di associazioni purificate di streptogramine fanno intervenire, sistematicamente, il componente maggioritario del gruppo A [pristinamicina HA (PIIA)j considerato come responsabile dell'attività e della sinergia di azione. Peraltro, studi effettuati hanno portato a concludere che è importante questa componente che provoca una migliore sinergia: EP 506561 (pagina 2).
Tuttavia, questi tentativi non sono mai stati coronati da successo, da un lato a causa delle difficoltà di preparazione industriale e soprattutto per il fatto che la pristinamicina IIA purificata è un prodotto cristallizzato la cui biodisponibilità si è rivelata troppo scarsa per potere considerare di farne il principio attivo di un farmaco.
Dal punto di vista della preparazione industriale di tali prodotti, fino ad ora, le tecniche a disposizione non avevano consentito di ottenere, in scala preparativa, una forma sufficientemente purificata e la produzione di lotti di qualità sufficientemente costante e riproducibile per rispondere alle esigenze delle legislazioni di certi paesi in materia dx registrazione.
A titolo esemplificativo, i lotti industriali della pristinamicina naturale contengono, dopo purificazione, una quantità di impurezze che possono raggiungere 203⁄4. I tentativi di purificazione impiegati fino ad ora hanno portato sistematicamente a insuccessi e molto spesso alla degradazione di uno dei gruppi di componenti per il fatto che si tratta di prodotti labili per i quali numerose operazioni portano all'apertura della struttura ciclizzata o alla disidratazione dei componenti del gruppo A. Per questa ragione, nel corso di numerosi anni, si è considerato che un miglioramento del grado di purezza non poteva venire raggiunto. Nel 1988, la purificazione era ancora considerata un problema: J. of Liq. Chromatography, 11(11), 2367 (1988). Anche in 1988, N.K. SHARMA e M.J.O. ANTEUNIS hanno anche dichiarato che la separazione e la purificazione dei componenti della virginigimicina era possibile a scopi analitici, ma non era da prendere in considerazione per la produzione di prodotti, tenuto conto delle difficoltà che si incontrano: Bull. Soc. Chim. Belg., 97(3) 193 (1988).
Come conseguenza di questa situazione, la commercializzazione della pristinamiclna (Pyostacine ® ) è stata limitata definitivamente a certi paesi come la Francia e il Belgio. Lo stesso è avvenuto nel
caso della virginiamicina (Staphylomycine^)) posta in commercio soltanto in un numero limitato di paesi per ciò che riguarda il settore della medicina umana, e anche per la micamicina la cui commercializzazione (limitata al Giappone) è attualmente bloccata. Ciò ha portato dunque, nel caso di certe popolazioni, alla privazione di un trattamento nel caso di infezioni gravi provocate da cocchi gram positivi (in particolare le infezioni provocate da stafilococchi resistenti alla meticillina) oppure alla privazione di un trattamento nel caso di malattie sessualmente trasmissibili .
Nel settore degli antibatterici, è ben noto a coloro che sono esperti nel settore che allergie oppure resistenze possono svilupparsi dopo somministrazione di certe classi di antibiotici [The New England Journal of Medicine, 324 (9), 60:1 (1991)^· Nel settore ospedaliero si conoscono in particolare numerosi ceppi resistenti allo Staphylococcus aureus. Per questo motivo, è estremamente utile, per il medico, avere a disposizione un'ampia gamma di classi chimicamente differenti in modo da potere adattare
il trattamento al particolare caso del malato da trattare. La conseguenza dell'assenza di commercializzazione di una determinata classe può essere
grave, se non addirittura drammatica, poiché essa
può dare come risultato la privazione del trattamento in malati che non tollerano altre c'.assi di antibiotici .
Così, le prove di purificazione realizzate avevano avuto sempre per scopo di eliminare i componenti minoritari delle streptogramine, questi componenti minoritari essendo considerati come non indispensabili epiuttosto come impurezze.
Tra i componenti del gruppo A delle streptogramine naturali, la pristinamicina IIB (PIIB) è un componente minoritario la cui proporzione in peso è inferiore a 10% nella pristinamicina naturale e,
più spesso, è dell'ordine dì grandezza dì 8% oppure anche dell'ordine di grandezza di 6% nella virginiamicina.
Si è ora trovato, e ciò costituisce l'oggetto della presente invenzione, che l'associazione costituita da uno o più componenti del gruppo B di formula generale:
nella quale è un radicale di formula generale:
in cui R' è un atomo di idrogeno oppure un radicale ossidrile e Y è un atomo di idrogeno, un radicale metilamminico oppure un radicale dimetilajnminico, R è un radicale etile oppure quando R' rappresenta un atomo di idrogeno
R può anche rappresentare un radicale metile, e R^ e R^ rappresentano un atomo di idrogeno, oppure
A è un radicale di formula:
1
R è un radicale isobutile, e
è un radicale ossidrile e R^ è un radicale metile, e costituita da uno o più componenti "minoritari” del gruppo A, di formula generale:
nella quale R" è un atomo di idrogeno oppure un radicale metile oppure etile, è particolarmente interessante a causa della sua attività biologica in vivo.
In effetti, le associazioni secondo l'invenzione manifestano una azione biologica in vivo nettamente superiore a quella del prodotto naturale (per esempio la virginiamicina naturale oppure la pristinamicina naturale) oppure rispetto a quella delle associazioni nelle quali si fa Intervenire 11 componente maggioritario del gruppo A e, soprattutto, sono dotate di una biodisponibllità del tutto soddisfacente. Inoltre, queste associazioni possono venire preparate in scala notevole.
E anche possibile accedere ad una forma purificata e biodisponibile di un prodotto finale di buon livello di attività che contiene meno di 6% di impurezze.
Il prodotto di formula generale (II) per il quale R" è un radicale etile qui di seguito denominato pristinamicina IIF (PU F) e il prodotto di formula generale (II) per il quale R" è un atomo di idrogeno qui di seguito denominato pristinamicina IIG (PIIG) sono prodotti nuovichecostituiscono componenti molti minoritari delle streptogramine la cui proporzione in peso è inferiore a 0,5% nei lotti di prodotto naturale.
Le associazioni secondo l'Invenzione vengono preparate vantaggiosamente in proporzioni di 10/90 fino a 90/10 (in peso) oppure preferibilmente in proporzioni di 20/80 fino a 80/20. Esse si presentano allo stato di miscela fisica delle polveri, ma inoltre, e ciò costituisce un altro aspetto della presente invenzione, si presentano allo stato di coprecipitato; oppure ancora secondo un terzo aspetto dell'invenzione, si presentano allo stato di cocrlstrallizzato come definito qui di seguito.
La presente Invenzione riguarda anche le forme purificate costituite dall'associazione cocristallizzata di almeno un componente del gruppo B di formula generale (I) con almeno un componente del gruppo A definito dalla formula generale (II).
Si effettua la cocristallizzazione nel rapporto stechiometrico costante di una mole di componente (di componenti) di formula generale (I) con
2 moli di componente (componenti) del gruppo A di formula generale (II) [questo rapporto stechiometrico corrispondendo alla proporzione relativa di circa 43-44/57-56 in peso nel caso in cui il componente A è un prodotto di formula generale (I) per il quale A^^ha la struttura (la)].
L'associazione cocristallizzata secondo l'invenzione può venire impiegata, in alternativa, come agenti antimicrobico purificato e stabile, e possiede anche una attività in vivo migliorata e anche una buona biodisponibilità, oppure come mezzo di purificazione di un componente minoritario delle streptogramine corrispondenti alla formula generale (II).
In effetti, non è mai stato possibile puri ficare un componente del gruppo A di formula generale (II) mediante cristallizzazione; pertanto, fino ad ora, erano noti soltanto metodi cromatografici per preparare un prodotto purificato del gruppo A di formula generale (II) e non era noto alcun altro metodo di purificazione che consentisse di isolare questi prodotti in notevoli quantità.
Si è ora messo in evidenza che il componente del gruppo A di formula generale (II) può venire ottenuto allo stato puro passando attraverso l'intermedio dell'associazione cocristallizzata definìt<v sopra. Una miscela grezza contenente almeno 30% di componente minoritario del gruppo A corrispondente alla formula generale (II) in soluzione in un solvente organico come un chetone (per esempio, acetone, metiletilchetone, metilisobutilchetone), un estere (per esempio acetato d'etile, acetato di isopropile, acetato di butile, acetato di isobutile), un solvente clorurato (per esempio, cloruro di metilene, cloroformio, dicloro-1,2 etano), oppure un nitrile (per esempio acetonitrile), e addizionata di un componente del gruppo B definito dalla formula generale (I), porta ad ottenere un composto cocristallizzato nelle proporzioni precedentemente definite. E* inteso che la quantità di composto di formula generale (I) introdotta viene scelta opportunamente affinchè la concentrazione residua di questo prodotto (dopo la cocristalllzzazicne) sia inferiore alla sua solubilità nel mezzo. E. anche inteso che variazioni nelle rispettive concentrazioni del mezzo iniziale nel prodotto di formula generale (II) e nel prodotto di formula generale (I) non comportano una modificazione del composto cocristallizzato ottenuto. L'associazione cocristallizzata così ottenuta, sciolta in un solvente come per esempio metilisobutilchetone oppure dicloroetano, e trattata In mezzo acido (per esempio acido solforico, acido cloridrico) consente di ottenere, dopo trattamento della fase organica con un solvente per esempio esano, il componente minoritario del gruppo A, purificato e esente dal componente del gruppo B.
Questa associazione cocristallizza':a, peraltro, presenta il vantaggio di una stabilità notevolmente aumentata, di un elevato grado di purezza e soprattutto di consentire una facile realizzazione industriale.
E ben chiaro che questo metodo può anche venire adattato alla preparazione di cocristallizzati con derivati modificati dei componenti naturali del gruppo B delle streptogramine e che questi cocristallizzati rientrano anch'essl nell'ambito della presente invenzione; parimenti, la preparazione delle forme purificate dei componenti minoritari di formula generale (II) partendo da tali cocristallizzati rientra anch'essa nell'ambito della presente invenzione.
Un modo di realizzazione preferito dell'invenzione riguarda un’associazione di pristinamicina IB [come definita sopra nel caso in cui rappresenti un radicale di formula generale (la) in cui Y è un radicale metilamminico e R' è un atomo di idrogeno, e R è un radicale etile] oppure di virginiamicina SI [come è definita sopra quando rappresenta un radicale di formula generale (la) per il quale Y e R’ sono atomi di idrogeno, ed R è un radicale etile] oppure di una miscela di virginiamicina SI e di virginiamicina S4 [come è definita sopra quando è definito come per la virginiamicina SI e R è un radicale metile] con la pristinamicina IIB [come è definita sopra con la formula generale (II) nella quale R" è metile] e contenente meno di ii% di impurezze e preferibilmente meno di di impurezze.
Un modo di realizzazione preferito dell'invenzione riguarda anche una streptogramina purificata costituita dall'associazione dì un componente del gruppo B delle streptogramlne definita dalla formula generale (I) e da un componente del gruppo A di formula generale (II) contenente una proporzione relativa dei componenti del gruppi B ed A in un rapporto molare costante dell'ordine di grandezza di 1/2.
Secondo l'invenzione, le nuove associazioni di almeno un componente del gruppo B delle streptogramine di formula generale (I) e di almeno un componente del gruppo A di formula generale (II) possono venire ottenute, per esempio, mediante preparazione del composto cocristallizzato come è definito sopra. Quando si vuole ottenere un 'associazione in differenti proporzioni, il composto cocristallizzato così preparato può venire associato con almeno uno dei componenti di formula generale (I) oppure con almeno un componente del gruppo A di formula generale (II) preventivamente purificati e in quantità opportuna per ottenere le proporzioni desiderate, oppure il componente del gruppo A di formula generale (II) (oppure una loro miscela) può venire purificato partendo dal cocristallizzato, quindi può'venire mescolato in adatte proporzioni con uno o più componenti del gruppo B di formula generale (I). Come alternativa, le associazioni secondo l'invenzione possono venire preparate dopo isolamento del componente (dei componenti) del gruppo B e diti componente del gruppo A di formula generale (II) partendo dalla corrispondente streptogramina naturale, mediante purificazione dì ciascuno di questi componenti, quindi miscelazione dei componenti purificati, nelle proporzioni desiderate come precedentemente definite.
Le associazioni secondo l'invenzione possono anche venire fatte copreclpitare nelle proporzioni desiderate, partendo da una soluzione dei componenti di formula generale (I) e (II) [oppure in alternativa da una soluzione del cocristallizzato e da uno dei componenti di formula generale (I) oppure (11)3 i-n metilisobutilchetone, in acetone oppure in cloruro di metilene, versata in esano, in cicloesano oppure in acqua.
La preparazione e la separazione dei componenti dei gruppi A e B viene effettuata mediante fermentazione e isolamento dei costituenti partendo dal mosto di fermentazione secondo o in analogia con il metodo descritto da J. Preud'homme et:coll., Bull. Soc. Chim. Fr., voi.2, 585 (1968), in Antibiot. & Chemother., 5, 632 (1955) oppure 7, 606 (1957), in Chromatog. Sym., 2° Bruxelles, 181 (1962), in Antibiot.
Ann., 728784 (1954-55), nel brevetto US 3299 047
oppure In Streptogramine als Modelsysterne :fUr den kationentransport durch Membranen, Dlssertatlon zur Erlangung des Ooktorgrades der mathematisch-Naturwissenschaft lichen Facultdt der Georg-August Universitàt zu
Gdttingen, Gdttingen 1979 oppure come descritto qui
di seguito negli esempi.In particolare, nel caso delle pristinamicine , la separazione dei componenti dei
gruppi A e B viene effettuata ponendo in sospensione
la streptogramina grezza in un solvente organico,
come un acetato (per esempio acetato d'etile) e
quindi effettuando la filtrazione oppure la centrifugazione del componente grezzo del gruppo A e l'estrazione del componente del gruppo B in mezzo
acido acquoso e effettuando quindi una nuova estrazione in mezzo clcruTetilmico La separazione
dei componenti dei gruppi A e B può anche venire effettuata mediante estrazione acida di una soluzione di streptogramina grezza in metilisobutilchetone, quindi isolamento mediante estrazione del componente del gruppo B partendo dalla fase acquosa
e isolamento del componente del gruppo A mediante precipitazione partendo dalla fase organica.
Dopo separazione, la purificazione dei componenti del gruppo B delle streptogramine può venire effettuata mediante cristallizzazione in un alcol
come etanolo, metanolo oppure isopropanolo, in un acetato (per esemplo, acetato di isopropile oppure acetato di butile), in un chetone (per esempio metiletilchetone ) oppure in acetonitrile oppure mediante cromatografia. La purificazione dei componenti del gruppo A di formula generale (II) può venire effettuata mediante cromatografia eluendo con una miscela acetonitrile-acqua.
Come alternativa, la preparazione dei componenti dei gruppi A e B rispettivamente di formula generale (II) e (I) viene effettuata come è descritto nella domanda di brevetto francese 2689 518, mediante fermentazione separata secondo i seguenti stadi:
- primo stadio (facoltativo), mutagenesi su un microorganismo produttore di streptogramine non-selettivo, e - secondo stadio, selezione dei microorganismi selettivi.
I microorganismi non-selettivi, in generale,
sono Actinomiceti e funghi. I microorganismi di partenza impiegabili nel procedimento sono, in particolare, microorganismi produttori non-selettivi di
una streptogramina scelta nel gruppo che comprende pristinamicina, virginiamicina, micamicina, ostreogricina.
viridogriseina, vernamicina e etamicina. A titolo
esemplificativo, microorganismi non-selettivi che
possono venire impiegati vengono citati qui di se-
guito nella tabella.
MICROORGANISMI ANTIBIOTICI
FUNGHI
Micromonospora sp. vernamicina
STREPTOMYCES
S. alborectus virginiamicina S. griseus (NRRL2426) viridogriseina S. lavendulae etamicina
S. loTdensis (ATCC11415) vernami»;ina
S. mitakaensis (ATCC15297) micamicina
S. ostreogriseus (ATCC27455) ostreogricina S. pristinaespiralis (ATCC25486) pristinamicina S. virginiae (ATCC13161) virginiamieina ACTINOMYCES
A.daghestanicus etamicina
Più in particolare, la preparazione viene ef-
fettuata partendo da microorganismi scelti tra
Streptomyces alborectus, Streptomyces mitakaensis,
Streptomyces pristinaespiralis, Streptomyces ostreo-
griseus e Streptomyces virginiae.
Il primo stadio della preparazione consiste
nel modificare il microorganismo non-selettivo, in
modo da fare aumentare le sue capacità globali di produzione di antibiotico e/o in modo che esso sintetizzi soltanto uroscilodaide componenti delle streptogramine . Si può ottenere ciò mediante modificazioni genetiche (per esempio, mutazione a livello di geni di struttura di enzimi implicati nella via di biosintei oppure a livello di sequenze che consentono l'espressione di tali geni di struttura), oppure biochimici (modificazione di un meccanismo di post-traduzione, alterazione di un meccanismo di retroinibizione ecc..). Si sono impiegati diversi agenti di mutagenesi:
- agenti fisici: raggi X, raggi ultravioletti; oppure - agenti chimici: agenti alchilanti come stilmetansolfonato (EMS), N-metil-N'-nitro-N-nitrosoguanidina (Delie et al. Mutation Res. 9 (1970) 167-182), oppure 4-nitrochinolin-l-ossido (NQO); agenti bialchilanti; agenti intercalanti; oppure
- qualsiasi sistema di inserimento di mutagenesi sull*ADN e in particolare i trasposoni, i.plasmidi integrativi, i fagi oppure i profagi; oppure anche - la fusione di protoplasti (Cohen , Nature 268 (1977) 171-174).
Questi agenti (da soli oppure in combinazione) possono venire applicati sui microorganismi non-selettivi allo stato di spore, di spore germinate oppure nel corso della germinazione oppure sul micelio.
Nella preparazione si possono anche effettuare manipolazioni (a caso oppure mirate) che consentono di ottenere microorganismi capaci di produrre selettivamente un componente delle streptogramine partendo da microorganismi non selettivi.
Il secondo stadio della preparazione riguarda l’identificazione e l'isolamento dei microorganismi selettivi. Questo stadio può venire realizzato in particolare effettuando una prova di sensibilità nei confronti di un germe. Esistono differenti germi sensibili in particolare ai componenti deL gruppo A oppure a quelli del gruppo B delle streptogramine: per esempio Bacillus subtilis (ATCC6633), Bacillus circulans, Bacillus cereus (Watanabe, J. Antibio. Ser.
A XIII(1) (I960) 62), oppure C. xerosis (Watanabe precedentemente citato) che sono sensibili in particolare ai componenti del gruppo B; Streptococcus agalactiae B96 (Antimicrob. Agents Chemother. 10(5) (1976) 795), Micrococcus luteus (Prikrylova precitato) oppure Sarcina lutea (ATCC9341) che sono sensibili specificamente ai componenti del gruppo A. E* inoltre possibile preparare artificialmente germi sensibili specificamente ad un componente delle streptogramine inserendo, in un germe sensibile aidue componentl delle streptogramine, un gene resistente a unq,di esse. Alcuni di questi geni sono stati clonati (Le Goffic et al., J. Antibio. XXX(8), 665 (1977); Le Goffic et al., Ann. Microbiol. Inst.
Pasteur 128B, 471 (1977); Solh et al., Path. Biol. 32(5), 362, (1984), e alcuni di tali geni vengono introdotti in differenti germi adottando tecniche classiche di biologia molecolare. Lo stadio di selezione può venire effettuato anch'esso per mezzo del test ELISA usando anticorpi specifici dei componenti A oppure B, oppure anche adottando tecniche analitiche come cromatografia (cromatografia in fase liquida, cromatografla su strato sottile, ecc..).
Nel caso di un test di sensibilità nei confronti di un germe, è inoltre preferibile convalidare la selezione mediante dosaggio cromatografico.
Così, secondo l'invenzione, è ora possibile ottenere in quantità industriale una nuova forma purificata di streptogramina il cui contenuto di impurezze, la cui definizione e la cui costanza di composizione sono conformi alle esigenze delle legislazioni riguardanti la registrazione e che possiede inoltre una attività in vivo ed una biodisponibilità migliorate e anche una minore tossicità. La nuova associazione potrà così portare un rimedio all'assenza di trattamento con un antibatterico di questa classe in numerosi paesi.
La nuova associazione di un componente del gruppo B delle streptogramine di formula generale (I) e di un componente del gruppo A delle streptogramine di formula generale (II) presenta una attività in vivo particolarmente interessante, in particolare sui germi Gram-positivi. In vivo, nel topo essa si è dimostrata attiva su Staphylococcus aureus IP 8203 a dosi di 30-50 mg/kg per via orale.
A titolo esemplificativo, vengono riportati qui di seguito i valori CD50 per via orale di parecchie associazioni dei componenti di formula generale (I) e (II) nell'infezione sperimentale del ratto provocata da Staphylococcus aureus IP 8203
Nella tabella I che segue, le associazioni studiate vengono preparate mediante coprecipitazione in esano, partendo da una soluzione dei componenti di formula generale (I) e (II) in metilisobutilchetone oppure in acetone:
egociazkne: Prodrtto (I) / prodotto (II) : CD^ (mg/kg<) >p.o.
PI (esempio U/PIIB (esenpio 18)
10/90 44
20/80 32
30/70 30
70/30 30
80/20 30
90/10 50
Tabella I
Nella Tabella II che segue, le associazioni illustrate sono prodotti cocristallizzati preparati come è descritto negli esempi.
Badartene: Prodotto (I)/iz edotta (Π) 3⁄4 (n»3⁄4qs) p.o. ocristallisati
PL/ΡΏΒ (esenpio 9 ) 33
FTA/PHB (esenpio 11) 2B
ΡΣΒ^ΡΠΒ (esenpio 12) 32
HIC/ΡΠΒ (esaipoo 13) 36
esociartme: Prodotto (I)/prodotto (Π) oocristallizzatL <(>ng'Hg) Ρ·Ο.
ΡΊΕ/ΡΙΙΒ (eaarpio 14) so
Fattore S/ΡΏΖ (esenpio 15) 32
àttere SL/ΡΠΒ (esenpio 16) SD
Pattare S/PHF (esenpio 17) 90
Tabella Π
Nella Tabella III che segue l'associazione descritta viene preparata sotto forma di una miscela fisica delle polveri.
A3⁄4r3⁄4d azione: Phxbto (D/prodotto (II) °°50 (,n8/kg:i p'°· PIA (esenpio U/PIIB (esenpio 18) 30/70 36
PIA (esenpio D/PIIB (esempio 18) 50/50 40
Fattore S (esenpio 5)/PIIB (esenpio 18) 44
30/70
Tabella III
Inoltre, la nuova associazione non presenta tossicità: nessun segno di tossicità si manifesta nel topo in corrispondenza della dose di 150 mg/kg per via orale (2 somministrazioni).
Secondo l'invenzione, quando l'associazione cocristallizzata viene impiegata come mezzo di purificazione del componente di formula generale (II), questo può venire ottenuto mediante estrazione acida di una soluzione del composto cocristalliz.zato in un chetone (per esempio, metilisobutilchetone), quindi isolamento mediante estrazione del componente del gruppo A effettuando una precipitazione a partire dalla fase organica.
Gli esempi che seguono, dati a titolo non limitativo, illustrano la presente invenzione.
Negli esempi che seguono è inteso che i titoli vengono indicati in % in peso.
e purificazione dei componenti del Gruppo B Esemplo 1
30 kg di pristinamicina grezza [pristinamicina IA (PIA) : 20,7%, pristinamicina IB (PIB) : 3,9%, pristinamicina IC (PIC) : 0,6%, pristinamicina ID (PID) : 0,3%, pristinamicina IIB (PIIB) : 8%, pristinamicina HA (PIIA) : 45%, pristinamicina IIF (PIIF) : inferiore a 0,5% (non dosato), pristinamicina IIG (PIIG): inferiore 0,5% (non dosato) vengono messi in sospensione in 210 litri di acetato d'etile e vengono sottoposti ad agitazione per 15 ore a temperatura ambiente. La sospensione viene filtrata e il filtrato acetato d'etile viene raccolto e estratto con
2 volte 20 litri di acido solforico IN quindi 20
litri di acqua distillata. Le fasi acquose riunite vengono lavate con 6 volte 15 litri di acetato d'etile, quindi vengono regolate,a pH 7 mefdiante aggiunta di 30 litri di una soluzione al 10% di bicarbonato di sodio e estratte con 3 volte 30 litri di cloruro di metilene. Le fasi clorometileniche vengono riunite e lavate,con 10 litri di acqua distillata. Il cloruro di metilene viene quindi distillato e sostituito con 50 litri di etanolo. La miscela viene quindi trattata a riflusso con 0,8 kg di nero L3S per 30 minuti. Dopo filtrazione e lavaggio con 2 volte 5 litri di etanolo, la miscela viene raffreddata fino a 10<e>C in 15 ore. Dopo aver mantenuto per 1 ora a 10°C, si filtra la sospensione e la si lava con 3 volte 7 litri di etanolo. Dopo essiccamento del solido a 40°C a pressione ridotta, si ottengono 5,7 kg di pristinamicina I purificata (qui di seguito denominata PI).
Titolo: 96,8* (PIA : 81,1%, PIB : 12%, PIC : 2,6%, PID : 1,1%);
Resa in PIA : 74*.
1500 g di PI purificata vengono ripresi con 9 litri di dicloro-1,2 etano, quindi vengono addizionati di 1,5 equivalenti di anidride succinica e con 0,015 equivalenti di dimetilamminopiridinéi. La soluzione viene mantenuta per 1 settimana a 20°C, quindi viene introdotta in una colonna contenente 10 kg di silice (20-45 micrometri) [altezza della colonna: 1 m; diametro: 20 cmj. Si effettua l'eluizione mediante percolazione di una miscela di dicLoro-1,2 etano/metanolo ad una portata di 18 litri/ora per 6 ore; la percentuale di metanolo (avente un contenuto in acqua di 5%) viene aumentata da 0* a 43⁄4> nel corso della cromatografia. Si isolano 47 frazioni da 2,4 litri.
Le frazioni da 5 a 15 vengono riunite, il dicloro—1,2 etano viene evaporato e viene sostituito con 5 litri di etanolo. Dopo cristallizzazione, si ottengono 365 g di PIA con titolo 99,8%.
Esemplo 2
Le frazioni 36 e 39 della cromatografia descritta nell'esempio 1 vengono riunite e il dicloro-1,2 etano viene distillato; si ottengono così 210 g di solido. 40 g di questo solido vengono ripresi con 8 litri di acqua ai quali si aggiungono 8 era di acido cloridrico 10 N. Dopo 3 ore a 90°C, si neutralizza la soluzione a pH 6,5 con bicarbonato di sodio. La soluzione viene estratta con tre volte 1 litro di acetato d'etile e l'estratto viene lavato con 2 volte 0,2 litri di acqua. Dopo trattamento con carbone, l'acetato d'etile viene evaporato e sostituito con 600 era di etanolo. Dopo ricristallizzazione, si ottengono 20 g di PIB con titolo 97%.
Esempio 3
Le frazioni da22a26 della cromatografia descritta nell'esempio 1 vengono riunite e il dicloro-1,2 etano viene distillato; si ottengono così 139 g di solido. Questo solido viene ripreso con LTI minimo di dicloro-1,2 etano e viene introdotto in una colonna di silice. L'eluizione viene effettuata mediante percolazione di una miscela dicloro-1,2
etano/metanolo con una portata di 18 litrl/ora per 6 ore; la percentuale di metanolo (contenente 5* di acqua) viene fatta aumentare da 0% a 5% nel corso della cromatografia. Si isolano 48 frazioni da 2,4 litri. Le frazioni da 38 a 43 vengono evaporate e il solido viene ripreso con 300 era di etanolo. Dopo ricristallizzazione, si ottengono 22 g di PI al 40% di PIC.
Successive cromatografie su silice (20-45 micrometri) effettuando la percolazione con un eluente cloruro di metilene/metanolo (98/2 volumi) consentono di ottenere 5 g di un solido che, dopo sbattimento con metil-isobutilchetone e ricristallizzazione in etanolo, titolo*,95% di PIC.
Esempio 4
1000 g di PI ottenuto come precedentemente descritto nell'esempio 1, vengono sciolti nella quantità minima di cloroformio e purificati mediante frazionamenti successivi su colonna di silice (20-45 micrometri). Dopo eluizione con cloroformio contenente 2-5% di metanolo, si ottiene un prodotto che viene concentrato a secco. Questo prodotto viene quindi purificato con 2 successivi passaggi sulla colonna di resina Diaion percolata con una miscela acetonitrile/acqua (60/40 in volume). Le frazioni vengono controllate mediante cromatografia.. Le frazioni contenenti PID vengono riunite e concentrate a secco. Si ottengono così circa 3 g di prodotto che titola al 60% di PID. Si effettua una purificazione supplementare mediante cromatografia in contro-corrente impiegando la miscela di solventi metilisobutilchetone/acetone/acido formico (40/2/40 in volume). La concentrazione a secco delle frazioni contenenti PID consente di ottenere X g di un solido che titola al 95% di PID.
Esemplo 5
400 g di Staphylomycine (sotto forma di compresse - composizione iniziale: virginiamicina SI (SI) : 3,4%, virginiamicina S4 (S4): 0,9%] vengono introdotti in 4 litri di acqua.
Le compresse vengono disaggregate mediante agitazione per 15 minuti a 20°C. Si aggiunge 1 litro di cloruro di metilene e si prosegue l’agitazione per 1 ora. La fase clorometilenica viene quindi decantata e filtrata, quindi viene versata, in 30 minuti, in un volume di 5 litri di esano sottoposto ad agitazione. Dopo 1 ora di agitazione, si filtra la sospensione e si isola un solido che viene lavato con 3 volte 250 cm di esano. Dopo essiccamento, si isolano 52 g di prodotto solido che viene posto in sospensione in 370 cm di acetato d ' etile . Si effettuano due sbattimenti successivi a 20°C e con una durata di 18 ore. 11 filtrato corrispondente a ciascuno sbattimento viene portato a secco, quindi viene sciolto in 850 cm di metanolo a riflusso. Dopo diminuzione progressiva della temperatura fino a -20°C in 16 ore, si raccoglie, mediante filtrazione, un solido che viene lavato con una piccola quantità di metanolo. Dopo essiccamento del solido a 35°C a pressione ridotta, si ottengono 9 g del fattore S
(virginiamicina S).
Titolo: 96# (SI : 75,4#, S4 : 20,6#).
Resa in fattore SI (virginiamicina SI) : 50#.
Esempio 6
1 g di fattore S ottenuto come precedentemente descritto nell'esempio 5, sciolto in acetonitrile fino alla concentrazione di 125 mg/cm , viene purificato in 4 operazioni mediante cromatografia su colonna di Nucléosil5C8 (altezza 25 cm, diametro esterno 2,54 cm) iniettando un volume di 2 cm e eluendo con la miscela acqua/acetonitrile 60/40 in volume, con una portata di 7,5 cm^/minuto. Ogni volta, si raccoglie un volume di 120 cm co.ntenente il fattore SI, ossia, in tutto, 480 cm . Si ripete la cromatografia quattro volte allo scopo di trattare la totalità di 1 g di fattore S. Si raccoglie cosi un volume dì circa 500 cm contenente il fattore SI. Si elimina 1'acetonitrile per mezzo di un evaporatore ruotante. Si estrae la fase acquosa con tre volte 50 cm di diclorometano. Si riuniscono le fasi in clorometilene, si lavano con 50 cm di acqua distillata, si anldrificano su solfato dì sodio e si filtrano. Si elimina il diclorometano per mezzo di un evaporatore ruotante, a pressione ridotta (5 mm di mercurio). Si ottengono così
0,67 g di fattore SI che titola a 99,6%.
PREPARAZIONE DI COMPOSTI GREZZI DEL GRUPPO A:
Esempio 7
500 g di pristinamicina grezza (pristinamicina IA (PIA) : 20,7%,
pristinamicina IB (PIB) : 3,9%, pristinamicina IC (PIO) : 0,6%,
pristinamicina ID (PID) : 0,3%, pristinamicina IIB (PIIB) : 8%, pristinamicina HA (PIIA): 45%J vengono sciolti in 50 litri di metilisobutilchetone. Questa soluzione viene estratta 5 volte con una fase acquosa costituita da 2,5 litri di acqua e 2,5 litri di acido solforico IN, quindi viene lavata con tre volte 10 litri di acqua. Il metilisobutilchetone viene quindi trattato con 7,5 litri di una soluzione acquosa di bicarbonato di sodio a 35 g/litro, quindi viene lavato con 5 litri di acqua. Ogni volta, la fase acquosa viene mescolata con la fase organica, viene decantata e separata.
La fase organica ottenuta viene messa in contatto con 750 g di allumina, viene filtrata, concentrata fino a un volume di circa 4 litri e ripresa con 5 volumi di esano. Il precipitato ottenuto viene filtrato e essiccato. Si ottengono 300 g di prodotto che vengono posti in sospensione in 1 litro di Isopropanolo. Dopo agitazione a 55°C per 45 minuti, si filtra a 4°C. Le acque-madri di filtrazione vengono concentrate a secco, vengono riprese con 500 cm di metilisobutilchetone sui quali si versano 5 volumi di esano. Il precipitato viene filtrato, lavato con esano e essiccato a 40°C a pressione ridotta.
Si ottengono 69 g di PIIB grezzo contenente 36% di PIIB, 6% di PIIA e che non contiene più PIA.
Esempio 8
60 g di PIIB grezzo ottenuto come precedentemente nell'Esempio 7 vengono purificati in parecchie operazioni, mediante cromatografia su colonna di Nucléosil5C8 (diametro della colonna 5 cm, altezza 30 cm) effettuando la percolazione con un eluente acqua/acetonitrile 60/40. Si ottengono così 250 mg di pristinamicina IIF (PU F).
PREPARAZIONE DI UN PRODOTTO COCRISTALLIZZATO:
Negli esempi che seguono, è stato messo in evidenza che Io spettro di diffrazione X del prodotto oo-cristallisato è differente dallo spettro del componente del gruppo B cristallizzato, da solo, nel medesimo solvente, quando esso esiste.
Esempio 9
Il PIIB grezzo ottenuto precedentemente nell'Esempio 7 viene sciolto in 190 cm di acetone. Si aggiungono 33 g di PI purificato (PIA:81,196, PIB : 1296, PIC: 2,696, PID: 1,196). Dopo 17 ore di agitazione a 20°C, si ottiene una sospensione che viene filtrata a 4°C. Il prodotto viene lavato e essiccato. Dopo una ricristallizzazione a 100 g/1 in acetone, si ottengono 10 g di cristalli bianchi il cui titolo in PIIB+PIIF+PIIG è 5596 e il cui titolo in PIA+PIB+PIC+PID è 43%.
Esempio 10
250 mg di PIIB purificato, ottenuto come è descritto qui di seguito nell'esempio 18, vengono sciolti in 17 cm di acetato d'etile. Si aggiungono 300 mg di PI purificato (PIA : 81,1%, PIB : 12%, PIC : 2,6%, PID :l,l%). Dopo 20 ore di agitazione a 20°C, filtrazione, lavaggio ed essiccamento, si ottengono 125 mg di cristalli bianchi.
Titolo in PIIB+PIIF+PIIG: 56%; di cui PIIB 54%,, Titolo in PIA+PIB+PIC+PID : 43%.
Esempio 11
560 mg di PIIB puro ottenuto come è descritto qui di seguito nell'esempio 18, vengono sciolti in 5 cm di acetone. Si aggiungono 480 mg di PIA (titolo 99,8%). Si agita per 20 ore a 20°C e si filtra la sospensione. Dopo lavaggio con 1 cm di acetone e essiccamento per 30 ore a 40°C a pressione ridotta (<1 kPa) si ottengono 590 mg di cristalli bianchi.
Titolo in PIIB+PIIF+PIIG : 56%; di cui PIIB 54%.
Titolo in PIA; 43%.
Le acque-madri della precedente cristallizzazione vengono riprese e addizionate di una nuova carica di 560 mg di PIIB. Il rapporto in peso PIIB/PIA è allora prossimo a 4. Dopo 20 ore di agitazione, dopo filtrazione, lavaggio e essiccamento, si ottengono 195 mg di cristalli aventi un grado di purezza e una composizione identici a quelli dei cristalli ottenuti dal primo getto.
Esempio 12
Operando come è descritto sopra nell'esempio il, ma sostituendo PIA con 480 mg di PIB (titolo 97%) si ottengono 820 mg di cristalli bianchi il cui titolo in PIIB+PIIF+PIIG è 56% (di cui PIIB 54%) e il titolo in PIB è 43%.
Esemplo 13
Operando come è descritto sopra nell'esempio 11, ma impiegando 680 mg di PIXB e 580 mg di P1C (ti-3
tolo 95%) in 4 cm di acetone, si ottengono 315 mg di cristalli bianchi il cui titolo in PIIB+PIIF+PIIG è 57% (di cui PIIB 55%) e il cui titolo in PI è 42% (di cui 37% PIO).
Esempio 14
Operando come è descritto sopra nelL'esemplo 11, ma sostituendo PIA con 480 mg di PID (titolo al 95%) si ottengono 475 mg di cristalli bianchi il cui titolo in PIIB+PIIF+PIIG è 55% (di cui PIIB 53%) e il cui titolo in PID è 39%.
Esempio 15
Operando come è descritto sopra nell'esempio 11, ma impiegando 450 mg di PIIB e 360 mg di fattore S (SI : 75,4%, S4 : 20,6%) in 4 cm di acetone, si ottengono 550 mg di cristalli bianchi il cui titolo in PIIB+PIIF+PIIG è 58% (di cui PIIB 56%) e il cui titolo in fattore S è 41% (di cui 37% di SI). Esempio 16
Operando come è descritto sopra nell'esempio 11, ma sostituendo PIA con 480 mg di fattore SI, si ottengono 750 mg di cristalli bianchi il cui titolo in PIIB+PIIF+PIIG è 58% ( di cui PIIB 54%) e il cui titolo in fattore SI è 41%.
Esempio 17
Operando come è descritto sopra nell'esempio 11 ma impiegando 224 mg di PU F e 192 mg di
2
fattore S in 2 cm di acetone, si ottengono 220 mg di cristalli bianchi il cui titolo in PU F è 55% e il titolo in fattore S è 39% (di cui il fattore SI: 31%, fattore S4: 5%).
Diagrammi di diffrazione X dei prodotti degli
esempi da 9 a 17
Nella Tabella IV che segue, sono indicate le intensità relative delle righe principali. I diagrammi di diffrazione X vengono effettuati sul diffrattometro Phillips PW1700 con anticatodo di cobalto. Il riferimento 100 viene indicato per la
riga a 15,8 A. I valori relativi sono valutati mediante misura dell'altezza della riga, avendo sottratto il fondo continuo.
Tabella IV
I diagrammi di diffrazione X sono simili, qualunque sia il prodotto cocristallizzato (le distanze interreticolari delle righe principali non sono significativamente diverse).
PURIFICAZIONE DI UN COMPONENTE DEL GRUPPO A
Esempio 18
9,3 g del prodotto ottenuto nell’esempio 9 vengono sciolti in 490 cm di metilisobutilchetone. Questa soluzione viene estratta due volte con
370 cm di una soluzione acquosa di acido solforico 0,5 N, quindi viene lavata con due volte 150 cm di acqua. La fase organica viene quindi concentrata fino ad un volume di circa 80 cm che viene versato su 5 volumi di esano. Il precipitato ottenuto viene lavato, filtrato e essiccato. Per eliminare il metilisobutilchetone, esso viene quindi ripreso in acetone a 100 g/1, viene versato su 10 volumi di esano, viene lavato e essiccato. Si ottengono 3,5 g di un prodotto contenente PIIB purificato e che non contiene più PI.
Titolo PIIB+PIIF+PIIG: circa 95% di cui 92% di PIIB.
La presente invenzione riguarda anche le composizioni farmaceutiche impiegabili in medicina umana o veterinaria che contengono, come prodotto attivo, la nuova associazione purificata di streptograir.ina che comprende almeno un componente del gruppo B delle streptogramine associato al componente del gruppo A di formula generale (II), allo stato puro oppure in presenza di uno o più diluenti o coadiuvanti compatibili e farmaceuticamente accettabili. Queste composizioni possono venire impiegate per via orale oppure topica. Esse possono contenere le associazioni secondo l'invenzione allo stato di miscela fisica delle polveri, di coprecipitato oppure di cocristallizzato.
Come composizioni per la somministrazione orale, si possono impiegare compresse, perle, pillole, polveri dei liofilizzati oppure granuli . In queste composizioni, il prodotto attivo secondo l'invenzione può venire mescolato a uno o più diluenti o coadiuvanti inerti come saccarosio, lattosio oppure amido. Queste composizioni possono anche contenere sostanze diverse dai diluenti, per esempio un lubrificante come lo stearato di magnesio.
Le composizioni per somministrazione topica possono essere per esempio creme, pomate eppure lozioni.
In terapia umana oppure veterinaria, le composizioni secondo l'invenzione sono particolarmente utili nel trattamento di infezioni di origine batterica, In particolare infezioni gravi provocate da cocchi Gram-positivi: infezioni provocate da stafilococchi (in particolare le infezioni provocate da stafilococchi resistenti alla meticillina), infezioni provocate da streptococchi (in particolare sui pneumococchi resistenti alla penicillina e ai macrolidi); esse sono anche particolarmente utili
nel trattamento delle infezioni provocate da Hemophilus, Moraxella catarrhalis, Neisseria gonorrhoeae, Chlamydia trachomatis, Mycoplasma hominis, Mycoplasma pneumoniae, Ureaplasma urealyticum.
Le composizioni secondo l’invenzione possono venire impiegate in particolare nel trattamento
delle infezioni respiratorie alte e basse (per esempio trattamento delle infezioni polmonari) nel trattamento delle infezioni cutanee, nel trattamento a lungo termine delle infezioni delle ossa o delle articolazioni, nel trattamento o nella profilassi dell’endocardite, in chirurgia dentaria e orinaria, nel trattamento delle malattie trasmissibili sessualmente e anche nel trattamento delle infezioni opportuniste batteriche e provocate da parassiti
che sopravvengono nel SIDA e nella profilassi del rischio stafilococcVico nell'immunodepresso.
In generale, il medico determinerà la posologia che ritiene più opportuno,in funzione dell'età, del peso, del grado di infezione e degli
altri fattori caratteristici del soggetto da trattare. In generale, le dosi sono comprese tra 0,4 e 3,5 g di prodotto attivo in 2 oppure 3 somministrazioni al giorno, per via orale, nel caso di un adulto .
Gli esempi che seguono, dati a titolo non limitativo, illustrano composizioni secondo l'invenzione .
Esempio A
Secondo le tecniche usuali, si preparano perle opache dosate a 250 mg dell'associazione PIB/PIIB co-cristailizzato,·
Esempio B
Secondo le tecniche usuali, si preparano perle opache dosate a 250 mg dell’associazione Fattore S/PIIB cocristallizzato.
Esempio C
Secondo le tecniche usuali, si preparano compresse dosate a 384 mg di prodotto attivo, aventi la seguente composizione:
- PIB/PIIB (45%/55%). . 384 mg -Idrossipropilmetilcellulosa . . 25 mg - Stearato di magnesio . 35 mg - Silice colloidale. 14 mg - Amido. q.b.a 700 mg Esemplo D
Secondo le tecniche usuali, si preparano compresse dosate a 384 mg di prodotto attivo, aventi
la seguente composizione:
- Fattore S/PIIB (45%/55%) . 384 mg - idrossipropilmetilcellulosa. 35 <m>S -stearato di magnesio. 14 mg -Silice colloidale. 14 mg - Amido. q.b.a 700 mg Ing.Barzanò & Zanardo Milano S.p.A.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una forma purificata di streptogramine caratterizzata dal fatto di essere costituita dalla associazione di uno o più componenti del gruppo B delle streptogramine, di formula generale: nella quale è un radicale di formula generale: in cui R' è un atomo di idrogeno oppure UJI radicale ossidrile e Y è un atomo di idrogeno, un radicale metilamminico oppure un radicale dimetilamminico, R è un radicale etile oppure, quando R' rappresenta un atomo di idrogeno R può anche rappresentare metile, e Ri e R^ rappresentano un atomo di idrogeno oppure Ai è un radicale di formula: in cui R è un radicale isobutile, e Ri è un radicale ossidrile e 3⁄42 è un radicale metile , e di uno o più componenti minoritari del gruppo A delle streptogramine , di formula generale: nella quale R" è un atomo di idrogeno opDure un radicale metile oppure etile, allo stato di cocristallizzato, di coprecipitato oppure di miscela fisica delle polveri.
  2. 2. Una forma purificata di streptogramine secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto di contenere meno di 6% di impurezze.
  3. 3. Una forma purificata di streptogammine secondo una delle rivendicazioni 1 oppure 2, costituita da un'associazione, nelle proporzioni di 10/90 a 90/10 (in peso), rispettivamente, di uno o più componenti del gruppo B delle streptogramine e di uno o più componenti minoritari del gruppo A delle streptogramine, come definiti nella rivendicazione 1, allo stato di coprecipitato oppure di miscela fisica delle polveri.
  4. 4. Una forma purificata di streptogramine secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, costituita da un'associazione di 20/80 fino a 80/20 (in peso) rispettivamente di uno o più componenti del gruppo B delle streptogramine e di uno o più componenti minoritari del gruppo A delle streptogramine come definiti nella rivendicazione 1, allo stato di coprecipitato oppure di miscela fisica delle polveri.
  5. 5. Una forma purificata di streptogramine secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzata dal fatto che si tratta di un composto cocristallizzato di uno o più componenti del gruppo B delle streptogramine e di uno o più componenti minoritari del gruppo A delle streptogramine come definiti nella rivendicazione 1, in un rapporto molare dell'ordine di grandezza di 1/2.
  6. 6. Impiego di un composto oo-cristalllzato secondo la rivendicazione 5 per la preparazione di una forma purificata di streptogramine secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4.
  7. 7. Impiego di un composto cocristallizzato secondo la rivendicazione S per la purificazione di un componente minoritario del gruppo A delle streptogramine come definito nella rivendicazione 1.
  8. 8. Procedimento di preparazione di una forma purificata di streptogramine secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che si fanno cocristallizzare il componente (1 componenti) del gruppo A delle streptogramine con il componente (i componenti) del gruppo B delle streptogramine come definiti nella rivendicazione 1, quindi, se è necessario, si associa il composto c^cristallizzato ottenuto ocn ilocnpcrentecpportLno (eppureicorpulentiopportini) del gruppo A oppure B per ottenere un'associazione nelle proporzioni desiderate.
  9. 9. Un procedimento di purificazione di un componente minoritario del gruppo A delle streptogramine definito nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che si prepara un composto cocristallizzato di questo componente con uno o piu componenti del gruppo B delle streptogramlne, quindi si elimina il componente (1 componenti) del gruppo B mediante trattamento in mezzo acido.
  10. 10. Un componente purificato del gruppo A delle streptogramlne come definito nella rivendicazione 1, quando esso viene ottenuto per mezzo di un composto cocristallizzato secondo la rivendicazione 5.
  11. 11. Un componente del gruppo A delle streptogramine di formula generale: nella quale R" è un atomo di idrogeno oppure un radicale etile.
  12. 12. Impiego di uno o più componenti minoritari del gruppo A delle streptogramlne come definiti nella rivendicazione 1, per la preparazione di cocristallizzati con uno o più componenti del gruppo B delle streptogramine o loro derivati.
  13. 13. Composti cocristallizzati costituiti da uno 0 più componenti del gruppo B delle streptogramine oppure di loro derivati e da imo o più componenti minoritari del gruppo A delle streptogramine definiti nella rivendicazione 1.
  14. 14. Composizione farmaceutica caratterizzata dal fatto di contenere una forma purificata di streptogramine secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, allo stato puro, oppure in presenza di qualsiasi diluente o coadiuvante compatibile e farmaceuticamente accettabile.
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