ITMI940079U1 - Dispositivo di protezione antiurto per un telecomando - Google Patents

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ITMI940079U1
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Abstract

Il dispositivo di protezione comprende due gusci separati, ciascuno dei quali é provvisto di una sede atta ad alloggiare forzatamente una di due opposte estremità del telecomando stesso. I gusci hanno spessore tale da determinare una superficie di inviluppo entro la quale é racchiusa ogni porzione di un telecomando inserito nel dispositivo. Vantaggiosamente i gusci sono uguali ed intercambiabili.

Description

Titolo: Dispositivo di protezione antiurto per un telecomando.
DESCRIZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di protezione per telecomandi, quali telecomandi di televisori, videoregistratori, impianti HI-FI e simili.
Come è noto, i telecomandi sono privi di un supporto e di una collocazione fissi: essi vanno quindi spesso incontro, nel comune uso domestico, ad incidenti, a prima vista banali, che però risultano spesso tali da comprometterne del tutto il funzionamento; anche cadute accidentali a partire da altezze modeste possono provocare danni seri all'apparecchio.
Per evitare i danni a seguito di cadute accidentali, è noto l'utilizzo di custodie di protezione in materiale antiurto.
Per materiale antiurto si intende un materiale in grado di assorbire energia meccanica a seguito di un urto, ritrasmettendone solo una parte; il materiale verrà scelto in modo che la parte di energia trasmessa non sia rischiosa per l'apparecchio. I materiali antiurto utilizzati comunemente sono la gomma ed i suoi derivati ed i materiali elastomerici od espansi.
Un esempio di tali custodie è costituito da un involucro di rivestimento (in gomma o simili) che ricopre completamente il telecomando ricalcandone la forma, lasciando libere solamente le zone dei tasti e dell’emissione dei segnali.
Gli inconvenienti principali di questa soluzione nota sono, a livello produttivo, la complessità degli stampi, e, a livello commerciale, l'ingombro delle scorte a causa della specificità delle custodie.
Questi inconvenienti sono in parte superati da un secondo esempio di realizzazione, anch'esso noto, di custodie di protezione perimetrali, con cui viene rivestito il solo contorno del telecomando.
Realizzate in materiale antiurto deformabile in maniera elastica, essei sono in grado di adattarsi a telecomandi con dimensioni differenti. Questo riduce la diversificazione di produzione ed i costi di immagazzinaggio .
In realtà, la variazione delle dimensioni dei telecomandi adattabili ad uno stesso involucro di protezione è abbastanza limitata. Inoltre l'insieme del telecomando e del suo involucro di protezione risulta a volte esteticamente poco gradevole e, sebbene deformabili, custodie di questo tipo sono di difficile alloggiamento sull’esterno del telecomando, dal momento che devono essere adattate alle sue dimensioni in modo forzato. Tutto ciò rende questa soluzione poco gradita ai consumatori .
Scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di. protezione per telecomandi in grado di ridurre la complessità degli stampi produttivi, nonché i volumi ed i costi di immagazzinaggio ed esposizione, facilitando inoltre la fase di assemblaggio da parte del consumatore.
Tale scopo è raggiunto, in accordo con il presente trovato, da un dispositivo di protezione per telecomando comprendente due gusci distinti in materiale antiurto, ciascuno dei quali è provvisto di una sede atta ad alloggiare una delle due opposte estremità del telecomando stesso. Questo alloggiamento deve risultare forzato in maniera tale da impedire lo sfilamento dei gusci nelle normali operazioni di utilizzo dell'apparecchio. Il dispositivo è dimensionato in modo da impedire, una volta assemblato con il telecomando, l'appoggio di parti dello stesso telecomando per ogni posizione dell'insieme rispetto ad un piano, vale a dire definisce una superficie esterna d'inviluppo che contiene completamente il telecomando.
Vantaggiosamente i gusci del dispositivo di protezione possono essere simmetrici rispetto ad una asse centrale, consentendone il montaggio in due posizioni tra loro ruotate di 180°, così da facilitare le operazioni di assemblaggio con il telecomando da parte dell'acquirente.
Essi inoltre possono prevedere un elemento di rinforzo che suddivide in due finestre l'apertura, posizionata sul fondo della sede di alloggiamento, da cui si affaccia l'emettitore di segnali del telecomando, consentendo la corretta trasmissione di questi segnali.
Vantaggiosamente, inoltre i gusci sono uguali, così da poter essere intercambiabili: tutto ciò facilita le operazioni di montaggio del dispositivo da parte dell 'utilizzatore.
In un esempio preferito di realizzazione tali gusci sono a forma di parallelepipedo cavo con spigoli esterni arrotondati, cosa che consente l'utilizzo di stampi estremamente semplici, e sono provvisti di zigrinature esterne, per impedire lo slittamento dell'insieme telecomando-dispositivo di sicurezza anche su superfici particolarmente lisce.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi di un dispositivo di protezione per telecomandi in accordo con il trovato risulteranno meglio dalla seguente descrizione di una sua esecuzione preferita, fatta con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni:
- la figura 1 è una vista prospettica del dispositivo secondo il trovato, montato su di un telecomando;
- la figura 2 è una vista prospettica parzialmente in sezione di uno dei due gusci del dispositivo secondo la figura 1;
- la figura 3 è una vista laterale dell'involucro in una posizione operativa.
Nelle figure, con 1 è globalmente indicato un dispositivo per la protezione di un telecomando T.
II dispositivo 1 comprende due gusci 2 e 3 separati ed indipendenti, realizzati in materiale antiurto, quale PVC, gomma o simili. Nell'esempio di realizzazione mostrato dalle figure, i gusci 2 e 3 sono vantaggiosamente identici. Per semplicità, la figura 2 ritrae solo uno dei due gusci, ad esempio 3.
Il guscio 3 è a forma di parallelepipedo, con gli spigoli esterni arrotondati.
Nel guscio 3 è ricavata una sede 4, atta ad alloggiare una estremità del telecomando T;una apertura 5 formata nel guscio 3 è affacciata sulla sede 4, da parte opposta a quella in cui viene inserito il telecomando T.
La sede 4 è dimensionata in modo che l'accoppiamento con l'estremità del telecomando T risulti forzato in modo sufficiente ad evitare lo sfilamento del telecomando T stesso dal guscio 3.
L’apertura 5 è suddivisa in due finestre 6 e 7 da un elemento di rinforzo 8, realizzato nello stesso materiale del guscio 3 e di pezzo con esso. Quando il telecomando T è inserito nel guscio 3, sull’apertura 5 è affacciato un emettitore E di segnali del telecomando T.
Il guscio 3 ha pareti con spessore sufficientemente elevato da proteggere anche eventuali elementi sporgenti del telecomando T (quali ad esempio i tasti) ed è sagomato esternamente mediante zigrinature 8.
Viene ora descritto brevemente l'impiego del dispositivo 1, con particolare riferimento alla figura 3.
Ogni estremità del telecomando T viene alloggiata nella sede 4 di uno dei due gusci 2 e 3 in maniera forzata: in questo modo si riesce infatti ad evitare lo sfilarsi dei gusci 2 e 3 durante il normale impiego del telecomando T.
Grazie all'utilizzo di due gusci separati 2 e 3 il dispositivo secondo il trovato può essere utilizzato per telecomandi di lunghezze differenti.
Dal momento che sono identici, i gusci 2 e 3 possono essere realizzati mediante un unico stampo produttivo, che risulta inoltre estremamente semplice.
L'utilizzatore che effettua l'assemblaggio del dispositivo 1 sul telecomando T non ha necessità di fare distinzione alcuna fra i gusci 2 e 3, essendo essi identici e quindi intercambiabili, e neppure tra le facce del singolo guscio, essendo detti gusci 2 e 3 simmetrici rispetto all'asse X, grazie alla suddivisione dell'apertura 5 in due finestre 6 e 7, che garantisce in ogni posizione la corretta trasmissione dei segnali, anche se l'emettitore E è in posizione asimmetrica.
L’insieme del dispositivo 1 e del telecomando T presenta dimensioni tali da non permettere l'appoggio su di una superficie A di parti sporgenti del telecomando T stesso, vale a dire che ha una superficie d’inviluppo entro la quale è racchiusa ogni porzione del telecomando.
Per superficie d'inviluppo si intende qui una superficie convessa tangente esternamente all'insieme formato dal telecomando T con assemblati i due gusci 2 e 3 del dispositivo 1 di protezione.
In altre parole, lo spessore delle pareti dei gusci 2 e 3 del dispositivo 1 è tale per cui appoggiando (ovvero lasciando cadere) l'insieme dispositivotelecomando su di un piano A nessuna parte del telecomando urta il piano, qualunque sia l'orientamento reciproco dell'insieme e del piano.
La superficie di appoggio di tale insieme è infatti limitata a due facce 9 e 10 dei gusci 2 e 3. Sono quindi proprio i gusci 2 e 3 ad assorbire le energie derivanti da un eventuale urto dell'insieme con il piano A, lasciando integro il telecomando T.
Le facce di appoggio 9 e 10 sono inoltre zigrinate in modo da frenare il telecomando T quando viene appoggiato su superfici particolarmente lisce, nel corso del suo utilizzo normale.
E' possìbile infine utilizzare un dispositivo secondo il trovato per telecomandi con estremità di forma differente dalla parailelepipeda modificando convenientemente la forma della sede 4.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di protezione in materiale antiurto per un telecomando, caratterizzato dal fatto di comprendere due gusci (2, 3), ciascuno dei quali è provvisto di una sede (7) atta ad alloggiare forzatamente una di due opposte estremità del telecomando (T), ed ha spessore tale da determinare - una volta assemblato con il telecomando (T) - una superficie di inviluppo entro la quale è racchiusa ogni porzione del telecomando (T).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i gusci (2, 3) sono simmetrici rispetto ad un asse centrale (X).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i gusci (2, 3) hanno almeno un'apertura (5) affacciata sulla sede (4), per la corretta trasmissione dei segnali di comando.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i gusci (2, 3) sono uguali.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i gusci (2, 3) hanno forma di parallelepipedo cavo.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i gusci (2, 3) hanno zigrinature (8) esterne antiscivolo.
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