ITMI20131825A1 - Deragliatore ad azionamento motorizzato per un cambio di bicicletta - Google Patents

Description

Deragliatore ad azionamento motorizzato per un cambio di bicicletta

La presente invenzione riguarda un deragliatore ad azionamento motorizzato per un cambio di bicicletta.

L’invenzione riguarda altresì un cambio di bicicletta comprendente il suddetto deragliatore. Preferibilmente, la bicicletta è una bicicletta da competizione.

Come noto, la bicicletta è un mezzo meccanico mosso da forza motrice muscolare che viene trasmessa alla ruota posteriore “motrice” attraverso un sistema di trasmissione del moto. Esso comprende una coppia di pedivelle, su cui il ciclista esercita una spinta propulsiva, una o più ruote dentate motrici, messe in rotazione per accoppiamento diretto alle pedivelle, e una o più ruote dentate condotte o “pignoni”, messe in rotazione dalle ruote dentate motrici tramite una catena, detti pignoni essendo accoppiati al mozzo della ruota posteriore.

In particolare, le biciclette da competizione comprendono una pluralità di pignoni di vari diametri e una pluralità di ruote dentate motrici, pure di vari diametri. La catena ingaggia simultaneamente una ruota dentata motrice e un pignone ed è selettivamente spostabile su di essi tramite un cambio anteriore e un cambio posteriore, in modo da ottenere la combinazione di ruota dentata motrice e pignone che offre il rapporto di trasmissione più favorevole alle condizioni del percorso.

Il cambio anteriore è montato sul telaio della bicicletta in prossimità della pluralità di ruote dentate motrici e comprende un deragliatore che sposta la catena da una ruota dentata motrice ad un’altra. Il cambio posteriore è montato sul telaio della bicicletta in prossimità della pluralità di pignoni e comprende un deragliatore che sposta la catena da un pignone ad un’altro.

Nella tecnica nota, i deragliatori dei cambi anteriore e posteriore sono realizzati secondo un cinematismo a parallelogramma articolato in cui i lati del parallelogramma sono articolati a due a due tra loro, lungo rispettivi assi di rotazione sostanzialmente paralleli, tramite perni. In particolare, tale parallelogramma articolato è formato da un corpo di supporto, destinato a rimanere fisso rispetto al telaio, un cosiddetto guidacatena atto a spostare la catena fra diverse posizioni di ingranamento su rispettive ruote dentate (gli ingranaggi della guarnitura, nel caso di deragliatore del cambio anteriore, ovvero i pignoni del pacco pignoni, nel caso di deragliatore del cambio posteriore), e una coppia di bracci di articolazione o bielle (generalmente identificate come biella esterna e biella interna), che connettono in maniera mobile il guidacatena al corpo di supporto. Nel caso di deragliatore del cambio anteriore, il guidacatena comprende l’elemento che in gergo è chiamato "forcella", mentre nel caso di deragliatore del cambio posteriore, il guidacatena comprende un bilanciere.

Ciascuna biella è girevolmente collegata al corpo di supporto e al guidacatena tramite rispettivi perni di articolazione inseriti in rispettivi fori.

I deragliatori possono essere ad azionamento manuale (tali deragliatori sono anche noti come deragliatori meccanici) o ad azionamento motorizzato (tali deragliatori sono anche noti come deragliatori a comando elettrico).

La presente descrizione e le successive rivendicazioni si riferiscono al caso dei deragliatori ad azionamento motorizzato.

In tali deragliatori ad azionamento motorizzato una biella del parallelogramma articolato è girevole attorno ad un asse di rotazione in corrispondenza di una sua estremità provvista di un settore dentato, che è accoppiato ad un coniugato settore dentato di un albero di uscita di un gruppo motoriduttore del deragliatore.

Nel seguito della presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, con l’espressione gruppo motoriduttore si intende un gruppo comprendente un motorino elettrico e un riduttore meccanico. Il motoriduttore comprende un albero di uscita che ruota ad un numero di giri demoltiplicato rispetto al numero di giri di un albero motore del motorino elettrico.

Il gruppo motoriduttore è comandato dal ciclista tramite comandi generalmente collocati sul manubrio della bicicletta. Una scheda elettronica, dove è caricato un apposito software, gestisce la rotazione dell’albero di uscita del gruppo motoriduttore per realizzare le cambiate del rapporto di trasmissione impostate dal ciclista, ossia per realizzare la desiderata combinazione di ruota dentata motrice e pignone.

Grazie all’accoppiamento tra i settori dentati dell’albero di uscita e dell’estremità della biella, in cui avviene una demoltiplicazione della trasmissione (ad esempio uguale a 1/2), la rotazione dell’albero di uscita provoca una corrispondente rotazione della biella, con il conseguente desiderato spostamento del guidacatena per una cambiata precisa.

La Richiedente ha riscontrato che un deragliatore ad azionamento motorizzato del tipo sopra descritto presenta l’inconveniente che la cambiata è affidata esclusivamente alla scheda elettronica del gruppo motoriduttore ed al software che la gestisce, per cui potrebbe succedere -in caso di avaria/anomalia della scheda elettronica o del software stesso -oltre che la perdita del controllo delle cambiate, anche la caduta improvvisa della catena al di fuori degli ingranaggi della guarnitura (nel caso di deragliatore del cambio anteriore) o dei pignoni del pacco pignoni (nel caso di deragliatore del cambio posteriore). Tale improvvisa caduta della catena potrebbe avere gravissime conseguenze per l’incolumità del ciclista, che potrebbe perdere il controllo della bicicletta e cadere.

Il problema tecnico che sta alla base della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un deragliatore ad azionamento motorizzato per un cambio di bicicletta che salvaguardi il ciclista nel caso di avaria/anomalia della scheda elettronica del gruppo motoriduttore del deragliatore o del relativo software.

L’idea di soluzione della presente invenzione è quella di prevedere una limitazione alla rotazione dell’albero di uscita oltre un determinato angolo di rotazione, così da evitare il rischio di caduta della catena.

La presente invenzione riguarda pertanto, in un suo primo aspetto, un deragliatore secondo la rivendicazione 1.

Caratteristiche preferite del deragliatore dell’invenzione sono recitate nelle rivendicazioni 2-10.

In particolare, la presente invenzione riguarda un deragliatore ad azionamento motorizzato per un cambio di bicicletta, comprendente:

- un corpo di supporto atto ad essere montato su un telaio di bicicletta,

- un guidacatena atto a spostare una catena di bicicletta fra diverse posizioni di ingranamento su rispettive ruote dentate,

- una coppia di bielle che connettono in maniera mobile detto guidacatena a detto corpo di supporto, una prima biella di detta coppia di bielle essendo girevole attorno ad un primo asse di rotazione in corrispondenza di una sua prima estremità,

- un gruppo motoriduttore, alloggiato in detto corpo di supporto e provvisto di un albero di uscita girevole attorno ad un secondo asse di rotazione,

- una trasmissione di moto fra detto gruppo motoriduttore e detta prima biella, alloggiata in una camera interna di detto corpo di supporto, caratterizzato dal fatto che detta camera interna comprende almeno un elemento di fine corsa regolabile che impedisce la rotazione dell’albero di uscita oltre un determinato angolo di rotazione, in almeno uno dei due sensi di rotazione dell’albero di uscita.

Vantaggiosamente, in caso di avaria/anomalia della scheda elettronica del gruppo motoriduttore del deragliatore o del relativo software, il movimento del guidacatena è comunque limitato dall’elemento di fine corsa, che ha così funzione di componente di sicurezza.

Attraverso la regolazione dell’elemento di fine corsa, si scongiura una delle possibilità di caduta improvvisa della catena al di fuori degli ingranaggi della guarnitura o dei pignoni del pacco pignoni.

Preferibilmente, detta trasmissione di moto comprende un primo settore dentato formato su detta prima biella in corrispondenza di detta prima estremità, ed un secondo settore dentato formato su detto albero di uscita, il secondo settore dentato essendo coniugato ed accoppiato al primo settore dentato.

Nella presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, con l’espressione "settore dentato formato su un elemento" si intende sia il caso di un settore dentato realizzato di pezzo sull’elemento, sia il caso di un settore dentato associato all’elemento.

In una forma di realizzazione preferita del deragliatore dell’invenzione, il suddetto almeno un elemento di fine corsa è un perno provvisto di una filettatura esterna, che si impegna in un foro passante filettato formato in una parete di detto corpo di supporto ed affacciato in detta camera interna, in cui la posizione di detto perno in detto foro è regolabile mediante avvitamento del perno nel foro.

Vantaggiosamente, il suddetto perno è un componente di facile realizzazione e permette una semplice e precisa regolazione.

Preferibilmente, il suddetto albero di uscita comprende una sporgenza radiale che urta detto perno in una condizione di fine corsa.

Vantaggiosamente, la suddetta sporgenza radiale può essere facilmente realizzata sull’albero di uscita.

Preferibilmente, la suddetta sporgenza radiale è realizzata, lungo il secondo asse di rotazione, sostanzialmente in corrispondenza di detto secondo settore dentato.

Vantaggiosamente, la suddetta sporgenza radiale è realizzata su una parte angolare dell’albero di uscita che è distinta da una parte angolare ove è realizzato il settore dentato.

In una forma di realizzazione preferita del deragliatore dell’invenzione, il suddetto almeno un elemento di fine corsa impedisce la rotazione dell’albero di uscita oltre un determinato angolo di rotazione nel senso di rotazione che corrisponde ad un movimento del guidacatena verso l'esterno rispetto al telaio di bicicletta su cui è montato il deragliatore. In particolare, il suddetto determinato angolo di rotazione è quello oltre il quale si verificherebbe una caduta della catena in una direzione verso l'esterno rispetto al telaio di bicicletta.

In una ulteriore forma di realizzazione preferita del deragliatore dell’invenzione, in aggiunta alla soluzione con il suddetto perno, il suddetto almeno un elemento di fine corsa comprende un ulteriore perno provvisto di una filettatura esterna, che si impegna in un ulteriore foro passante filettato formato in detta parete di detto corpo di supporto ed affacciato in detta camera interna, in cui la posizione di detto ulteriore perno in detto ulteriore foro è regolabile mediante avvitamento dell’ulteriore perno nell’ulteriore foro.

Preferibilmente, il suddetto albero di uscita comprende una ulteriore sporgenza radiale che urta detto ulteriore perno in una ulteriore condizione di fine corsa, ed impedisce la rotazione dell’albero di uscita oltre un determinato angolo di rotazione nel senso di rotazione che corrisponde ad un movimento del guidacatena verso il telaio di bicicletta su cui è montato il deragliatore.

Vantaggiosamente, l’ulteriore perno ha funzione di componente di sicurezza in caso di avaria/anomalia della scheda elettronica del gruppo motoriduttore del deragliatore o del relativo software, impedendo la caduta improvvisa della catena al di fuori degli ingranaggi della guarnitura o dei pignoni del pacco pignoni, verso il telaio di bicicletta su cui è montato il deragliatore.

Inoltre, il suddetto ulteriore perno è vantaggiosamente un componente di facile realizzazione e permette una semplice e precisa regolazione.

Preferibilmente, la suddetta ulteriore sporgenza radiale è realizzata in una rispettiva porzione dell’albero di uscita che è affiancata, lungo il secondo asse di rotazione, ad una porzione ove è realizzato detto secondo settore dentato.

Vantaggiosamente, la suddetta ulteriore sporgenza radiale può essere facilmente realizzata sull’albero di uscita.

Preferibilmente, il suddetto cambio è un cambio anteriore.

In un suo secondo aspetto, la presente invenzione riguarda un cambio di bicicletta comprendente un deragliatore del tipo più sopra descritto.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di alcune sue forme di realizzazione preferite, fatta con riferimento ai disegni allegati e data a titolo indicativo e non limitativo. In tali disegni:

- la figura 1 è una vista in prospettiva di un deragliatore ad azionamento motorizzato secondo la presente invenzione;

- la figura 2 è una vista in esploso del deragliatore di figura 1; - le figure 3 e 4 sono viste laterali del deragliatore di figura 1; - la figura 5 è una vista in sezione del deragliatore di figura 1, presa secondo il piano di traccia V – V di figura 3;

- la figura 6 è una vista in esploso di un’ulteriore forma di realizzazione di un deragliatore ad azionamento motorizzato secondo la presente invenzione,

- la figura 7 è una vista laterale del deragliatore di figura 6; - le figure 8 e 9 sono viste in sezione di una porzione del deragliatore di figura 6, prese secondo, rispettivamente, i piani di traccia VIII – VIII e IX – IX di figura 7.

Con riferimento iniziale alle figure 1-5, viene mostrata una prima forma di realizzazione di un deragliatore ad azionamento motorizzato per un cambio di bicicletta in accordo con la presente invenzione. Tale deragliatore è indicato complessivamente con 1. Più precisamente, è mostrato un deragliatore del cambio anteriore.

La descrizione che segue è fatta con riferimento al caso non limitativo del deragliatore del cambio anteriore; essa comunque può riferirsi, mutatis mutandis, anche ad un deragliatore del cambio posteriore avente analoga configurazione a parallelogramma articolato.

Il deragliatore 1 del cambio anteriore comprende un cinematismo di azionamento 101 a quadrilatero articolato, più esattamente a parallelogramma articolato, mosso da un gruppo motoriduttore 10, che viene controllato da una scheda elettronica (non mostrata) comandata dal ciclista.

Il gruppo motoriduttore 10 comprende un motorino elettrico 11 e un riduttore meccanico 12. Il motoriduttore comprende un albero di uscita 13 che ha un numero di giri demoltiplicato rispetto al numero di giri di un albero motore del motorino elettrico 11.

Il cinematismo 101 comprende, in corrispondenza dei quattro lati del parallelogramma, un corpo di supporto 102, un guidacatena 103 e una coppia di bielle 104 e 105. Tali quattro componenti 102, 103, 104 e 105 sono tra loro articolati - attorno a rispettivi assi di rotazione - in corrispondenza di quattro perni di articolazione 106, 107, 108 e 109.

Il corpo di supporto 102 è atto ad essere montato, in corrispondenza di una sua porzione di fissaggio 1020, su un telaio (non mostrato) di una bicicletta.

Il gruppo motoriduttore 10 è alloggiato internamente al corpo di supporto 102, accessibile rimuovendo un apposito coperchio 102d del corpo di supporto 102.

Il guidacatena 103 è opposto al corpo di supporto 102 nel cinematismo di azionamento 101. Tale guidacatena 103 comprende la cosiddetta “forcella”. Nel caso di deragliatore del cambio posteriore, il guidacatena comprende, in sostituzione della forcella, una porzione di fissaggio ad un bilanciere del guidacatena.

Le bielle 104 e 105 connettono in maniera mobile il guidacatena 103 al corpo di supporto 102.

La biella 105 è anche identificata come “biella interna” in quanto è quella che nell’uso è affacciata al telaio della bicicletta, mentre la biella 104 è identificata anche come “biella esterna” in quanto è quella che nell’uso è affacciata all’esterno, ossia disposta da parte contrapposta al telaio della bicicletta.

Il primo perno 106 collega il corpo di supporto 102 e la biella 104, il secondo perno 107 collega il guidacatena 103 e la biella 104, il terzo perno 108 collega il corpo di supporto 102 e la biella 105 ed il quarto perno 109 collega il guidacatena 103 e la biella 105.

Preferibilmente, il primo perno 106 ed il secondo perno 107 sono tra loro sostanzialmente uguali, come pure il terzo perno 108 ed il quarto perno 109.

La biella 104 è girevole attorno ad un asse di rotazione X in corrispondenza di una sua prima estremità 104a provvista di un settore dentato 104b.

Il settore dentato 104b è accoppiato ad un coniugato settore dentato 14 dell’albero di uscita 13 del gruppo motoriduttore 10, girevole attorno ad un asse di rotazione Y.

Il settore dentato 14 dell’albero di uscita 13 e il settore dentato 104b della prima estremità 104a della biella 104 formano una trasmissione di moto fra il gruppo motoriduttore 10 e la prima biella 104 e sono alloggiati in una camera interna 102a del corpo di supporto 102.

Una parte della biella 104 fuoriesce dalla camera interna 102a da una apertura passante 102e della camera interna 102a. Tra l’apertura passante 102e e la biella 104 sono previste guarnizioni 102f per limitare al massimo l’ingresso di acqua o altri agenti contaminanti (come polvere o fango) nella camera interna 102a, che potrebbero compromettere il corretto funzionamento del deragliatore 1.

In accordo con una caratteristica della presente invenzione, la camera interna 102a comprende uno o più elementi di fine corsa regolabili che impediscono la rotazione dell’albero di uscita 13 oltre un determinato angolo di rotazione, in almeno uno dei due sensi di rotazione dell’albero di uscita 13.

Nel caso non limitativo illustrato nelle figure 1-5, l’elemento di fine corsa è un perno 20, che impedisce la rotazione dell’albero di uscita 13 oltre un determinato angolo di rotazione nel senso di rotazione orario (con riferimento alla figura 5) dell’albero di uscita 13.

In altre parole, il perno 20 interviene per impedire la rotazione dell’albero di uscita 13 oltre un determinato angolo di rotazione che provocherebbe una caduta della catena fuori dalle di ruote dentate motrici, in una direzione opposta a quella rivolta verso il telaio di bicicletta.

Il perno 20 è provvisto di una filettatura esterna che si impegna in un foro passante 102c, formato in una parete 102b del corpo di supporto 102 ed affacciato nella camera interna 102a.

La posizione del perno 20 nel foro 102c è regolabile mediante avvitamento del perno 20 nel foro 102c.

Il foro passante 102c attraversa la parete 102b del corpo di supporto 102, così che il perno 20 è accessibile dall’esterno del corpo di supporto 102 quando esso è montato sul telaio di bicicletta. Nella forma di realizzazione preferita illustrata nelle figure 1-5, il perno 20 presenta una incavatura di testa 20a in corrispondenza di una sua estremità esterna, che è adatta ad essere manovrata in rotazione mediante una chiave a brugola, un cacciavite o simile utensile.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata nelle figure 1-5, l’albero di uscita 13 comprende una sporgenza radiale 15 che urta il perno 20 in una condizione di fine corsa.

La sporgenza radiale 15 è realizzata, lungo l’asse di rotazione Y, sostanzialmente in corrispondenza del settore dentato 14 dell’albero di uscita 13. In particolare, la sporgenza radiale 15 è realizzata su una parte angolare dell’albero di uscita 13 che è distinta da una parte angolare ove è realizzato il settore dentato 14

Le figure 6-9 mostrano una ulteriore forma di realizzazione del deragliatore ad azionamento motorizzato dell’invenzione. In tali figure, ad elementi strutturali identici o equivalenti dal punto di vista funzionale a quelli del deragliatore ad azionamento motorizzato 1 descritto sopra con riferimento alle figure 1-5 verranno attribuiti gli stessi numeri di riferimento ed essi non verranno descritti ulteriormente.

In particolare, questa ulteriore forma di realizzazione del deragliatore 1 dell’invenzione si differenzia dal deragliatore 1 delle figure 1-5 per il fatto di comprendere un ulteriore elemento di fine corsa formato da un l’ulteriore perno 220 che impedisce la rotazione dell’albero di uscita 13 oltre un determinato angolo di rotazione nel senso di rotazione dell’albero di uscita 13 opposto a quello in cui interviene il perno 20, ossia un angolo di rotazione che provoca una caduta della catena verso il telaio di bicicletta. In altre parole, l’ulteriore perno 220 impedisce la rotazione dell’albero di uscita 13 oltre un determinato angolo di rotazione nel senso di rotazione orario (con riferimento alle figure 8 e 9) dell’albero di uscita 13.

L’ulteriore perno 220 è provvisto di una filettatura esterna, che si impegna in un ulteriore foro passante 202c, filettato almeno parzialmente, formato nella parete 102b del corpo di supporto 102 ed affacciato nella camera interna 102a.

La posizione dell’ulteriore perno 220 nell’ulteriore foro 202c è regolabile mediante avvitamento dell’ulteriore perno 220 nell’ulteriore foro 202c.

L’ulteriore foro passante 202c attraversa la parete 102b del corpo di supporto 102, così che l’ulteriore perno 220 è accessibile dall’esterno del corpo di supporto 102 quando esso è montato sul telaio di bicicletta. Nella forma di realizzazione preferita illustrata nelle figure 6-9, l’ulteriore perno 220 presenta una incavatura di testa 220a in corrispondenza di una sua estremità esterna, che è adatta ad essere manovrata in rotazione mediante una chiave a brugola, un cacciavite o simile utensile.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata nelle figure 6-9, l’albero di uscita 13 comprende una ulteriore sporgenza radiale 215 che urta il perno 220 in una ulteriore condizione di fine corsa.

L’ulteriore sporgenza radiale 215 è realizzata in una porzione 213a dell’albero di uscita 13 che è affiancata, lungo l’asse di rotazione Y, ad una porzione 214a ove è realizzato il settore dentato 14.

In particolare, nella forma di realizzazione preferita illustrata nelle figure 6-9, la porzione 213a è collocata assialmente più esterna della porzione 214a rispetto al riduttore meccanico 12 del gruppo motoriduttore 10.

Il funzionamento del deragliatore 1 secondo la presente invenzione è già chiaro da quanto detto sopra, e viene ulteriormente descritto nel seguito.

Nel caso della forma di realizzazione delle figure 1-5, il deragliatore 1 viene dapprima montato sul telaio di bicicletta.

Si procede quindi alla regolazione dell’elemento di fine corsa, ossia alla regolazione della posizione del perno 20 nel foro 102c del corpo di supporto 102.

Tale regolazione è effettuata agendo sull’incavatura di testa 20a del perno 20 con una chiave a brugola, un cacciavite o simile utensile, così da avvitare il perno 20 nel foro 102c di una entità opportuna.

In particolare, si ruota l’albero di uscita 13 fino a che la sporgenza radiale 15 va in battuta sul perno 20. Verificando la corrispondente posizione assunta dal guidacatena 103 (collegata cinematicamente all’albero di uscita 13 attraverso la biella 104), si regola la posizione del perno 20 in maniera che l’albero di uscita 13 non possa ruotare oltre un determinato angolo di rotazione che porterebbe il guidacatena 103 in una posizione in cui la catena cadrebbe all’esterno degli ingranaggi della guarnitura (ovvero i pignoni del pacco pignoni, nel caso di deragliatore del cambio posteriore), in una direzione verso l'esterno rispetto al telaio di bicicletta.

Anche nel caso della forma di realizzazione delle figure 6-9, il deragliatore 1 viene dapprima montato sul telaio di bicicletta.

Si procede quindi alla regolazione degli elementi di fine corsa, ossia alla regolazione della posizione del perno 20 nel foro 102c e dell’ulteriore perno 220 nell’ulteriore foro 202c.

Tale regolazione è effettuata agendo sulle incavatura di testa 20a e 220a dei perni 20 e 220 con una chiave a brugola, un cacciavite o simile utensile, così da avvitare i perni 20 e 220 nei fori 102c e 202c di entità opportune.

In particolare, si ruota l’albero di uscita 13 fino a che la sporgenza radiale 15 va in battuta sul perno 20. Verificando la corrispondente posizione assunta dal guidacatena 103 (collegato cinematicamente all’albero di uscita 13 attraverso la biella 104), si regola la posizione del perno 20 in maniera che l’albero di uscita 13 non possa ruotare oltre un determinato angolo di rotazione che porterebbe il guidacatena 103 in una posizione in cui la catena cadrebbe all’esterno degli ingranaggi della guarnitura (ovvero i pignoni del pacco pignoni, nel caso di deragliatore del cambio posteriore), in una direzione verso l'esterno rispetto al telaio di bicicletta.

Inoltre, si ruota l’albero di uscita 13 fino a che la sporgenza radiale 215 va in battuta sull’ulteriore perno 220. Verificando la corrispondente posizione assunta dal guidacatena 103 (collegato cinematicamente all’albero di uscita 13 attraverso la biella 104), si regola la posizione dell’ulteriore perno 220 in maniera che l’albero di uscita 13 non possa ruotare oltre un determinato angolo di rotazione che porterebbe il guidacatena 103 in una posizione in cui la catena cadrebbe all’interno degli ingranaggi della guarnitura (ovvero i pignoni del pacco pignoni, nel caso di deragliatore del cambio posteriore), in una direzione verso il telaio di bicicletta.

Preferibilmente, la biella 104 è realizzata in materiale metallico leggero o in materiale composito. Si ottiene in questo modo un deragliatore leggero, particolarmente apprezzato soprattutto nel caso in cui si prevede un suo impiego su una bicicletta da competizione.

Per materiale composito si intende un materiale costituito da almeno due componenti tra i quali una matrice polimerica e una carica comprendente ad esempio fibre strutturali, granuli o polveri. Le fibre strutturali preferibilmente sono scelte dal gruppo costituito da fibre di carbonio, fibre di vetro, fibre aramidiche, fibre ceramiche, fibre di boro e loro combinazioni. Sono particolarmente preferite le fibre di carbonio. Preferibilmente, il materiale polimerico è termoindurente e comprende preferibilmente una resina epossidica. Non si esclude tuttavia la possibilità di utilizzare un materiale termoplastico.

Preferibilmente, il perno 20 è realizzato in materiale metallico.

Nel caso in cui il corpo di supporto 102 sia realizzato in materiale composito, il foro 102c può essere realizzato su un inserto metallico inserito nella parete 102b del corpo di supporto 102. L’inserto metallico è bloccato nella parete 102b, ad esempio mediante incollaggio o interferenza meccanica o con altri mezzi di bloccaggio equivalenti, ovvero è costampato nella parete 102b.

Sebbene l’invenzione sia stata descritta ed illustrata con riferimento solamente all’accoppiamento tra il corpo di supporto 102 e la biella 104, alternativamente essa può essere applicata in maniera del tutto analoga all’accoppiamento tra il corpo di supporto 102 e la biella 105 (ossia l’albero di uscita 13 del gruppo motoriduttore 10 può essere accoppiato alla biella 105 anziché alla biella 104).

Ovviamente, al deragliatore ad azionamento motorizzato per un cambio di bicicletta e al cambio di bicicletta sopra descritti, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare specifiche e contingenti esigenze, potrà apportare numerose modifiche e varianti, tutte peraltro contenute nell’ambito di protezione della presente invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Deragliatore (1) ad azionamento motorizzato per un cambio di bicicletta, comprendente: - un corpo di supporto (102) atto ad essere montato su un telaio di bicicletta, - un guidacatena (103) atto a spostare una catena di bicicletta fra diverse posizioni di ingranamento su rispettive ruote dentate, - una coppia di bielle (104, 105) che connettono in maniera mobile detto guidacatena (103) a detto corpo di supporto (102), una prima biella (104) di detta coppia di bielle (104, 105) essendo girevole attorno ad un primo asse di rotazione (X) in corrispondenza di una sua prima estremità (104a), - un gruppo motoriduttore (10), alloggiato in detto corpo di supporto (102) e provvisto di un albero di uscita (13) girevole attorno ad un secondo asse di rotazione (Y), - una trasmissione di moto (14, 104b) fra detto gruppo motoriduttore (10) e detta prima biella (104), alloggiata in una camera interna (102a) di detto corpo di supporto (102), caratterizzato dal fatto che detta camera interna (102a) comprende almeno un elemento di fine corsa regolabile (20, 220) che impedisce la rotazione dell’albero di uscita (13) oltre un determinato angolo di rotazione, in almeno uno dei due sensi di rotazione dell’albero di uscita (13).
2. 2. Deragliatore (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta trasmissione di moto comprende un primo settore dentato (104b) formato su detta prima biella (104) in corrispondenza di detta prima estremità (104a), ed un secondo settore dentato (14) formato su detto albero di uscita (13), il secondo settore dentato (14) essendo coniugato ed accoppiato al primo settore dentato (104b).
3. 3. Deragliatore (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto almeno un elemento di fine corsa è un perno (20) provvisto di una filettatura esterna, che si impegna in un foro passante filettato (102c) formato in una parete (102b) di detto corpo di supporto (102) ed affacciato in detta camera interna (102a), in cui la posizione di detto perno (20) in detto foro (102c) è regolabile mediante avvitamento del perno (20) nel foro (102c).
4. 4. Deragliatore (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detto albero di uscita (13) comprende una sporgenza radiale (15) che urta detto perno (20) in una condizione di fine corsa.
5. 5. Deragliatore (1) secondo la rivendicazione 4, in cui detta sporgenza radiale (15) è realizzata, lungo il secondo asse di rotazione (Y), sostanzialmente in corrispondenza di detto secondo settore dentato (14).
6. 6. Deragliatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un elemento di fine corsa (20) impedisce la rotazione dell’albero di uscita (13) oltre un determinato angolo di rotazione nel senso di rotazione che corrisponde ad un movimento del guidacatena (103) verso l'esterno rispetto al telaio di bicicletta su cui è montato il deragliatore (1).
7. 7. Deragliatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui detto almeno un elemento di fine corsa comprende un ulteriore perno (220) provvisto di una filettatura esterna, che si impegna in un ulteriore foro passante filettato (202c) formato in detta parete (102b) di detto corpo di supporto (102) ed affacciato in detta camera interna (102a), in cui la posizione di detto ulteriore perno (220) in detto ulteriore foro (202c) è regolabile mediante avvitamento dell’ulteriore perno (220) nell’ulteriore foro (202c).
8. 8. Deragliatore (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detto albero di uscita comprende una ulteriore sporgenza radiale (215) che urta detto ulteriore perno (220) in una ulteriore condizione di fine corsa, ed impedisce la rotazione dell’albero di uscita oltre un determinato angolo di rotazione nel senso di rotazione che corrisponde ad un movimento del guidacatena (103) verso il telaio di bicicletta su cui è montato il deragliatore (1).
9. 9. Deragliatore (1) secondo la rivendicazione 8, in cui detta ulteriore sporgenza radiale (215) è realizzata in una rispettiva porzione (213a) dell’albero di uscita (13) che è affiancata, lungo il secondo asse di rotazione (Y), ad una porzione (214a) ove è realizzato detto secondo settore dentato (14).
10. 10. Deragliatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto cambio è un cambio anteriore.
11. 11. Cambio di bicicletta comprendente un deragliatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.