ITMI20130985A1

ITMI20130985A1 - Assieme di giunzione per tubi, in particolare per scambiatori di calore, boccola inclusa in detto assieme e scambiatore di calore includente detta boccola

Info

Publication number: ITMI20130985A1
Application number: IT000985A
Authority: IT
Inventors: Massimo Germiniasi
Original assignee: Giannoni S P A
Priority date: 2013-06-14
Filing date: 2013-06-14
Publication date: 2014-12-15
Also published as: WO2014199359A2; WO2014199359A3

Description

Assieme di giunzione per tubi, in particolare per scambiatori di calore, boccola inclusa in detto assieme e scambiatore di calore includente detta boccola

DESCRIZIONE

Campo dellâ€™invenzione

La presente invenzione attiene in generale al campo delle connessioni idrauliche e, piÃ¹ in particolare, si riferisce ad un assieme di giunzione per connettere un primo elemento tubolare femmina realizzato in un primo materiale metallico ad un secondo elemento tubolare maschio realizzato in un secondo materiale metallico diverso da detto primo materiale.

La presente invenzione si riferisce altresÃ¬ ad una boccola in materia plastica inclusa in tale assieme di giunzione e ad uno scambiatore di calore comprendente almeno una sezione di scambio termico ed almeno una coppia di condotti di ingresso/uscita fluido da detta sezione, almeno uno di detti condotti essendo provvisto di un elemento tubolare di raccordo realizzato in un primo materiale metallico ed includente la suddetta boccola in materia plastica.

Arte correlata

Nel campo delle connessioni idrauliche tra tubi, Ã ̈ stato osservato che quando gli stessi sono realizzati in materiali metallici diversi si possono verificare fenomeni di corrosione galvanica in corrispondenza delle superfici in reciproco contatto (correlati alla differenza di potenziale elettrochimico tra i due materiali metallici a contatto), che riducono l'affidabilitÃ della connessione stessa con la conseguente esigenza di prevedere manutenzioni periodiche.

Un settore nel quale questi fenomeni di corrosione galvanica sono particolarmente indesiderati Ã ̈ quello degli apparecchi scalda-acqua o degli apparecchi per la climatizzazione incorporanti almeno uno scambiatore di calore ogniqualvolta questâ€™ultimo Ã ̈ realizzato in un materiale diverso da quello del circuito idraulico esterno a cui esso Ã ̈ collegato.

Oggigiorno, questa circostanza si verifica sempre piÃ¹ spesso alla luce della tendenza di mercato di realizzare i suddetti scambiatori di calore in alluminio o sue leghe, materiale che ha il pregio di avere una buona conducibilitÃ termica insieme ad un costo relativamente contenuto, anzichÃ© in rame come avviene tradizionalmente.

La Richiedente ha riscontrato che in questi casi si generano fenomeni di corrosione galvanica a causa della differenza di potenziale elettrochimico tra alluminio e rame in corrispondenza dellâ€™accoppiamento tra un elemento tubolare di raccordo dello scambiatore di calore e la tubazione del circuito idraulico esterno, i quali fenomeni di corrosione possono con lâ€™andar del tempo generare delle perdite.

Queste ultime richiedono un intervento di manutenzione straordinaria che i costruttori degli apparecchi scalda-acqua o di climatizzazione mirano per ovvi motivi a ridurre fortemente se non ad eliminare del tutto.

Allo scopo di effettuare una connessione tra un primo elemento tubolare femmina ed un secondo elemento tubolare maschio sono noti nella tecnica dispositivi o assiemi di giunzione comprendenti almeno una coppia di flange estese radialmente da rispettive porzioni di estremitÃ degli elementi tubolari ed un elemento di accoppiamento comprendente un corpo a forcella configurato per cooperare assialmente con le flange degli elementi tubolari cosÃ¬ da impedire uno scorrimento assiale reciproco di questi ultimi.

CosÃ¬, il documento JP 2012/107683 divulga un elemento di accoppiamento cilindrico realizzato in resina sintetica che viene interposto tra un elemento tubolare maschio, realizzato in un materiale metallico, e un elemento tubolare femmina. Lâ€™elemento di accoppiamento cilindrico viene stampato su una parete radialmente esterna dellâ€™elemento tubolare maschio che viene opportunamente dotata di appendici di ancoraggio estese radialmente da una porzione di estremitÃ di tale elemento. Lâ€™elemento tubolare maschio viene poi accoppiato allâ€™elemento tubolare femmina inserendo parzialmente in questâ€™ultimo lâ€™elemento di accoppiamento cilindrico. Successivamente, la connessione tra gli elementi tubolari viene perfezionata disponendo un elemento di accoppiamento a forcella, in materiale metallico, a cavallo di una flangia dellâ€™elemento tubolare femmina e di una porzione formante flangia dellâ€™elemento di accoppiamento cilindrico (che non Ã ̈ inserita nellâ€™elemento tubolare femmina), cosÃ¬ da impedire lo scorrimento assiale reciproco tra gli elementi tubolari.

Il documento JP 2010/151305 divulga un accoppiamento tra un elemento tubolare femmina ed un elemento tubolare maschio avente una struttura a tre strati, con unâ€™anima centrale in alluminio rivestita internamente ed esternamente da strati in resina sintetica. Una flangia viene esternamente associata allâ€™elemento tubolare maschio, realizzando una scanalatura di ancoraggio per la flangia. Un manicotto di rinforzo viene inserito nella porzione di estremitÃ libera dellâ€™elemento tubolare maschio per rinforzare detto elemento in corrispondenza della suddetta scanalatura. Anche in questo caso, la connessione tra gli elementi tubolari viene perfezionata disponendo un elemento di accoppiamento a forcella a cavallo della flangia associata allâ€™elemento tubolare maschio e di una flangia dellâ€™elemento tubolare femmina cosÃ¬ da impedire lo scorrimento assiale reciproco tra gli elementi tubolari.

Sommario dellâ€™invenzione

La Richiedente ha riscontrato che i dispositivi di giunzione descritti in entrambi i suddetti documenti presentano lâ€™inconveniente di dover preparare specificatamente lâ€™elemento tubolare maschio prima dellâ€™accoppiamento con lavorazioni onerose in termini di costi e tempi. Infatti, nel caso di JP 2012/107683 occorre predisporre opportune appendici di ancoraggio sullâ€™elemento tubolare maschio ed effettuare una apposita lavorazione di stampaggio dellâ€™elemento di accoppiamento cilindrico su tale elemento tubolare, mentre nel caso di JP 2010/151305 occorre fabbricare a parte due elementi aggiuntivi, vale a dire la flangia associata allâ€™elemento tubolare maschio ed il manicotto di rinforzo di tale elemento tubolare ed inoltre eseguire una specifica lavorazione della sua porzione di estremitÃ per realizzare una apposita scanalatura necessaria per lâ€™accoppiamento della suddetta flangia.

Il problema alla base dellâ€™invenzione Ã ̈ dunque quello di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati, in particolare mettendo a disposizione un assieme di giunzione per accoppiare un primo elemento tubolare femmina realizzato in un primo materiale metallico ad un secondo elemento tubolare maschio realizzato in un secondo materiale metallico diverso da detto primo materiale metallico, che consenta di realizzare una connessione che non inneschi nel tempo indesiderati problemi di corrosione legati alla formazione di coppie galvaniche e che sia nel contempo di facile realizzazione e di basso costo.

La presente invenzione riguarda pertanto, in un suo primo aspetto, un assieme di giunzione per accoppiare un primo elemento tubolare femmina realizzato in un primo materiale metallico ad un secondo elemento tubolare maschio realizzato in un secondo materiale metallico diverso da detto primo materiale, in cui lâ€™assieme di giunzione comprende:

a) almeno una flangia estesa radialmente da una rispettiva porzione di estremitÃ di almeno uno tra detti primo e secondo elemento tubolare; e b) un elemento di accoppiamento di detti primo e secondo elemento tubolare, detto elemento di accoppiamento comprendendo un corpo a forcella configurato per cooperare assialmente con le porzioni di estremitÃ di detto primo e di detto secondo elemento tubolare in corrispondenza di detta almeno una flangia cosÃ¬ da impedire uno scorrimento assiale reciproco del primo e del secondo elemento tubolare;

il quale si caratterizza per il fatto che detto elemento di accoppiamento Ã ̈ in materia plastica e dal fatto che lâ€™assieme di giunzione comprende ulteriormente: c) una boccola in materia plastica comprendente un corpo sostanzialmente cilindrico associato ad una parete radialmente interna della porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare femmina, detto corpo sostanzialmente cilindrico essendo configurato per accogliere con sostanziale accoppiamento di forma una porzione di estremitÃ libera del secondo elemento tubolare maschio.

Nel seguito della descrizione e nelle successive rivendicazioni, con i termini di â€œassialeâ€ e di â€œassialmenteâ€ , si intende indicare la direzione longitudinale degli elementi tubolari, vale a dire quella estesa nella direzione di scorrimento del fluido fluente al loro interno.

Nellâ€™ambito dellâ€™invenzione, inoltre, il corpo sostanzialmente cilindrico della boccola in materia plastica puÃ² essere associato alla parete radialmente interna della porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare femmina sia in modo reversibile, preferibilmente mediante un accoppiamento a tenuta di cui si dirÃ nel seguito, sia in modo irreversibile ad esempio mediante incollaggio o stampaggio.

Vantaggiosamente, lâ€™assieme di giunzione dellâ€™invenzione impedisce lâ€™insorgere di fenomeni di corrosione galvanica tra i due elementi tubolari di materiale diverso, in modo estremamente semplice ed a basso costo essenzialmente grazie a due elementi in materia plastica realizzabili per stampaggio in grande serie ed a basso costo, vale a dire lâ€™elemento di accoppiamento e la boccola.

PiÃ¹ in particolare, la boccola in materia plastica risulta interposta tra i due elementi tubolari nella configurazione di connessione fungendo da elemento di isolamento ed evitando ogni contatto diretto tra di essi, mentre lâ€™elemento di accoppiamento in materia plastica unisce i due elementi tubolari impedendone uno scorrimento reciproco apprezzabile in direzione assiale senza consentire il trasporto di cariche elettriche e, quindi, evitando la formazione di una coppia galvanica.

Vantaggiosamente, lâ€™assieme di giunzione secondo lâ€™invenzione consente di operare una connessione tra gli elementi tubolari maschio e femmina in modo molto semplice, rapido e preciso, in particolare senza la necessitÃ di dover preparare in modo specifico e diverso da quanto viene normalmente fatto la porzione di estremitÃ dellâ€™elemento tubolare maschio, ad esempio con le onerose lavorazioni aggiuntive descritte sopra con riferimento alla tecnica nota.

Vantaggiosamente, inoltre, lâ€™assieme di giunzione secondo lâ€™invenzione consente di ottenere una connessione rimovibile tra gli elementi tubolari maschio e femmina che consente una agevole e rapida disconnessione di questi ultimi in caso di sostituzione di uno dei suoi elementi o in caso di altre necessitÃ correlate, ad esempio, allo smontaggio di uno scambiatore di calore dal circuito idraulico di un apparecchio scalda-acqua o di climatizzazione.

Ulteriori caratteristiche preferite dellâ€™assieme di giunzione secondo lâ€™invenzione sono definite nelle allegate rivendicazioni 2-22, il cui contenuto Ã ̈ qui integralmente incorporato per riferimento.

In una forma di realizzazione preferita, la suddetta boccola comprende una flangia estesa radialmente verso lâ€™esterno da una estremitÃ libera del suo corpo sostanzialmente cilindrico rivolta dal lato del secondo elemento tubolare maschio in una configurazione di connessione degli elementi tubolari.

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile agevolare sia le operazioni di montaggio che quelle di smontaggio della boccola nella porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare femmina.

Preferibilmente, la flangia della boccola si attesta in battuta contro la suddetta almeno una flangia estesa radialmente da una rispettiva porzione di estremitÃ di almeno uno tra detti primo e secondo elemento tubolare.

In questo modo, la flangia estesa radialmente dal primo e/o dal secondo elemento tubolare forma un elemento di riscontro mediante il quale Ã ̈ vantaggiosamente possibile posizionare in modo costante e ripetibile la boccola nella porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare femmina nelle operazioni di montaggio.

Preferibilmente, la flangia della boccola si attesta in battuta contro una flangia estesa radialmente da unâ€™estremitÃ libera del primo elemento tubolare femmina.

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile sfruttare unâ€™unica flangia di riscontro formata nel solo primo elemento tubolare femmina ed evitare la necessitÃ di formare una apposita flangia di riscontro con lavorazioni aggiuntive nellâ€™elemento tubolare maschio in tutti quei casi, come ad esempio nel raccordo tra uno scambiatore di calore ed una tubazione di un circuito idraulico esterno, in cui lâ€™elemento tubolare maschio non Ã ̈ normalmente provvisto di una flangia di riscontro atta a cooperare con una corrispondente flangia formata nellâ€™elemento tubolare femmina (il raccordo dello scambiatore di calore).

Preferibilmente, la boccola comprende almeno un elemento di tenuta radiale associato ad una parete radialmente esterna del corpo sostanzialmente cilindrico della boccola e configurato per cooperare a tenuta con una parete radialmente interna della porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare.

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile evitare in modo semplice, affidabile e duraturo nel tempo lâ€™insorgenza di perdite o trafilamenti di fluido tra la boccola e la parete interna del primo elemento tubolare.

La Richiedente ha infatti riscontrato che un fissaggio irreversibile del corpo sostanzialmente cilindrico della boccola alla parete radialmente interna della porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare ottenuto mediante incollaggio o stampaggio puÃ² presentare nel tempo lâ€™inconveniente di essere soggetto a perdite di fluido, specie nel caso di fluidi caldi, a causa della formazione di cricche per invecchiamento nello strato di adesivo o all'interfaccia tra la materia plastica della boccola ed il materiale metallico dellâ€™elemento tubolare femmina.

Preferibilmente, il suddetto almeno un elemento di tenuta radiale Ã ̈ realizzato in un idoneo materiale atto ad assicurare la tenuta di fluido. Materiali preferiti adatti sono ad esempio quelli di tipo elastomerico, preferibilmente elastomeri termoplastici (TPE) come per esempio gli elastomeri termoplastici vulcanizzati (TPV) e gli elastomeri termoplastici poliuretanici (TPU).

In una forma di realizzazione preferita, la boccola comprende una pluralitÃ , e ancor piÃ¹ preferibilmente, una coppia di elementi di tenuta radiale assialmente distanziati ed associati alla parete radialmente esterna del corpo sostanzialmente cilindrico della boccola.

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile assicurare una tenuta di fluido particolarmente affidabile nel tempo anche in caso di rottura o invecchiamento di uno dei due elementi di tenuta radiale.

Preferibilmente, uno di detti elementi di tenuta radiale Ã ̈ associato alla parete radialmente esterna del corpo sostanzialmente cilindrico della boccola in corrispondenza di una estremitÃ libera di detto corpo che Ã ̈ disposta assialmente piÃ¹ interna rispetto alla porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare nella configurazione di montaggio della boccola.

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile - in particolare nel caso degli scambiatore di calore per apparecchi scalda-acqua - assicurare una tenuta di fluido particolarmente affidabile poichÃ© almeno un elemento di tenuta radiale Ã ̈ posizionato nella parte di boccola (lâ€™estremitÃ libera del suo corpo assialmente interna al primo elemento tubolare) maggiormente esposta al fluido in pressione che scorre negli elementi tubolari e spinge contro la boccola stessa e che ha generalmente una temperatura superiore ai 40-50°C.

Preferibilmente, uno di detti elementi di tenuta radiale Ã ̈ associato alla parete radialmente esterna del corpo sostanzialmente cilindrico della boccola in corrispondenza di una estremitÃ libera di detto corpo che Ã ̈ disposta assialmente piÃ¹ esterna rispetto alla porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare nella configurazione di montaggio della boccola.

Nellâ€™ambito della forma di realizzazione preferita in cui la boccola Ã ̈ provvista di una flangia, uno di detti elementi di tenuta radiale Ã ̈ preferibilmente associato alla parete radialmente esterna del corpo sostanzialmente cilindrico della boccola in prossimitÃ della flangia della boccola nella configurazione di montaggio della boccola.

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile assicurare una tenuta di fluido particolarmente affidabile poichÃ© almeno un elemento di tenuta radiale Ã ̈ posizionato nella parte di boccola maggiormente esposta allâ€™azione degli agenti ambientali esterni agli elementi tubolari che possono compromettere la tenuta (polvere, sporcizia, variazioni di temperatura, ecc.).

Preferibilmente, il suddetto almeno un elemento di tenuta radiale Ã ̈ costampato o sovrastampato sulla parete radialmente esterna del corpo sostanzialmente cilindrico della boccola.

Nel seguito della descrizione e nelle successive rivendicazioni, con i termini di â€œcostampatoâ€ e di â€œsovrastampatoâ€ , si intendono indicare elementi ottenuti mediante operazioni di costampaggio e, rispettivamente, di sovrastampaggio, preferibilmente a iniezione, di materia plastica.

Nel seguito della descrizione e nelle successive rivendicazioni, il termine di â€œcostampaggioâ€ indica unâ€™operazione di stampaggio, preferibilmente a iniezione, in cui i materiali costituenti il corpo della boccola e, rispettivamente, il suddetto almeno un elemento di tenuta radiale, vengono alimentati simultaneamente in un idoneo stampo di formatura cosÃ¬ da formare con unâ€™unica operazione di stampaggio una boccola munita di almeno un elemento di tenuta.

Nel seguito della descrizione e nelle successive rivendicazioni, il termine di â€œsovrastampaggioâ€ indica unâ€™operazione di stampaggio, preferibilmente a iniezione, in cui viene realizzato per primo il corpo della boccola e quindi applicando in sequenza su di esso, preferibilmente in apposite cavitÃ di cui si dirÃ nel seguito, il materiale dellâ€™elemento di tenuta radiale cosÃ¬ da formare questâ€™ultimo.

In questo caso, la sequenza di iniezione dei materiali puÃ² essere invertita. Preferibilmente, il sovrastampaggio del materiale dellâ€™elemento di tenuta radiale puÃ² essere effettuato in un medesimo apparato di sovrastampaggio a iniezione (nel qual caso lâ€™operazione viene anche denominata stampaggio a doppia iniezione), ovvero in due apparati diversi, uno dedicato allo stampaggio del corpo sostanzialmente cilindrico della boccola ed uno dedicato al sovrastam paggio dell'elemento di tenuta radiale sul corpo della boccola.

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile fabbricare a basso costo ed in grande serie una boccola giÃ provvista del o degli elementi di tenuta radiale mediante un processo di stampaggio ad alta produttivitÃ che consente altresÃ¬ di ottenere boccole di elevata qualitÃ in modo ripetibile.

Inoltre ed in funzione della tipologia di materia plastica utilizzata per formare il corpo sostanzialmente cilindrico della boccola e lâ€™elemento di tenuta radiale, Ã ̈ vantaggiosamente possibile fabbricare una boccola in cui l'elemento di tenuta radiale ha un grado di adesione piÃ¹ o meno forte al corpo della boccola, ottenendo cosÃ¬ un elemento di tenuta radiale che puÃ² essere associato in modo reversibile o sostanzialmente irreversibile al corpo.

Preferibilmente, il corpo sostanzialmente cilindrico della boccola Ã ̈ provvisto di una rispettiva sede di accoglimento del suddetto almeno un elemento di tenuta radiale.

Vantaggiosamente, tale sede consente di trattenere lâ€™elemento di tenuta radiale in modo sicuro, affidabile e preciso sul corpo della boccola.

Preferibilmente, la suddette sede di accoglimento di detto almeno un elemento di tenuta radiale Ã ̈ provvista di una sporgenza anulare configurata per cooperare con lâ€™elemento di tenuta.

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile trattenere lâ€™elemento di tenuta radiale in modo ancora piÃ¹ sicuro, affidabile e preciso sul corpo della boccola.

In una forma di realizzazione preferita, la boccola comprende una coppia di elementi di tenuta radiale assialmente distanziati e la suddetta sporgenza anulare Ã ̈ formata nella sede di accoglimento dellâ€™elemento di tenuta radiale disposto assialmente allâ€™interno rispetto alla porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare femmina nella configurazione di montaggio della boccola.

Nellâ€™ambito della forma di realizzazione preferita in cui la boccola comprende una coppia di elementi di tenuta radiale assialmente distanziati, la parete radialmente esterna del corpo sostanzialmente cilindrico della boccola comprende preferibilmente una pluralitÃ di scanalature sostanzialmente assiali.

Vantaggiosamente, queste scanalature consentono le operazioni di costampaggio o di sovrastampaggio dei due elementi di tenuta radiale.

Inoltre, Ã ̈ possibile in questo modo ottenere una corrispondente pluralitÃ di cordoni di materiale alloggiati nelle scanalature e che contribuiscono vantaggiosamente a trattenere in posizione e in reciproco collegamento gli elementi di tenuta radiale.

Preferibilmente, la boccola Ã ̈ realizzata in una idonea materia plastica adatta allo scopo. Materiali preferiti adatti sono polimeri termoplastici come ad esempio le resine acetaliche.

In una forma di realizzazione preferita, il corpo a forcella dellâ€™elemento di accoppiamento comprende una coppia di bracci sagomati contrapposti provvisti ciascuno di:

- almeno una porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza configurata per accogliere con sostanziale accoppiamento di forma le rispettive porzioni di estremitÃ di detto primo e di detto secondo elemento tubolare, e di

- unâ€™asola centrale estesa nella porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza di ciascun braccio sagomato e configurata per accogliere detta almeno una flangia estesa radialmente da almeno uno tra detti primo e secondo elemento tubolare e, se presente, da detta flangia della boccola.

Vantaggiosamente, la porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza dei bracci sagomati dellâ€™elemento di accoppiamento si accoppia alle rispettive porzioni di estremitÃ del primo e del secondo elemento tubolare esplicando su di essi unâ€™azione premente di serraggio radiale, mentre l'asola centrale accoglie la flangia del primo e/o secondo elemento tubolare e, se presente, la flangia della boccola, consentendo ai bracci sagomati di esplicare unâ€™azione di riscontro a battuta idonea ad impedire uno scorrimento assiale del primo e/o del secondo elemento tubolare.

Nellâ€™ambito di questa forma di realizzazione preferita, la porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza dei suddetti bracci sagomati Ã ̈ preferibilmente sagomata secondo un raggio di curvatura sostanzialmente pari al raggio del primo e/o del secondo elemento tubolare.

Preferibilmente, la porzione centrale di ciascuno di detti bracci sagomati comprende una coppia di semiporzioni estese da parti assialmente contrapposte di detta asola centrale, ciascuna di dette semiporzioni essendo configurata per:

i) accogliere con sostanziale accoppiamento di forma una rispettiva porzione di estremitÃ di detto primo e, rispettivamente, di detto secondo elemento tubolare; e

ii) cooperare radialmente con detta rispettiva porzione di estremitÃ cosÃ¬ da premere contro di essa;

almeno una di dette semiporzioni essendo inoltre provvista di un bordo lato asola configurato per cooperare assialmente con detta almeno una flangia estesa radialmente da almeno uno tra detti primo e secondo elemento tubolare, detto bordo formando un elemento di arresto contro il reciproco scorrimento assiale di detti primo e secondo elemento tubolare.

Vantaggiosamente, questa configurazione dellâ€™elemento di accoppiamento consente di esplicare in modo efficace sia unâ€™azione di serraggio radiale, preferibilmente di tipo elastico o â€œa molla", sugli elementi tubolari, sia unâ€™azione di riscontro a battuta idonea ad impedire uno scorrimento assiale del primo e/o del secondo elemento tubolare, scorrimento assiale che viene sostanzialmente impedito o limitato al piÃ¹ ai giochi presenti nella condizione di montaggio dellâ€™assieme di giunzione.

Nellâ€™ambito di questa forma di realizzazione preferita, ciascuna semiporzione della porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza dei suddetti bracci sagomati Ã ̈ preferibilmente sagomata secondo un raggio di curvatura sostanzialmente pari al raggio del primo e, rispettivamente, del secondo elemento tubolare.

In una forma di realizzazione preferita dellâ€™invenzione, la porzione di estremitÃ del secondo elemento tubolare maschio comprende almeno un risalto anulare, , detto risalto anulare avendo un diametro esterno sostanzialmente uguale al diametro interno del corpo cilindrico della boccola. Inoltre, la porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza di ciascuno dei bracci sagomati del corpo a forcella dellâ€™elemento di accoppiamento comprende: a) una prima semiporzione provvista di un bordo lato asola configurato per cooperare assialmente con una flangia estesa radialmente dallâ€™estremitÃ libera di detto primo elemento tubolare femmina, e

b) una seconda semiporzione provvista di un bordo lato asola configurato per cooperare assialmente con detto risalto anulare del secondo elemento tubolare,

detti bordi lato asola della prima e seconda semiporzione dei bracci sagomati del corpo a forcella formando detto elemento di arresto contro il reciproco scorrimento assiale di detti primo e secondo elemento tubolare.

Preferibilmente, il suddetto almeno un risalto anulare Ã ̈ formato di pezzo ripiegando per deformazione plastica la porzione di estremitÃ del secondo elemento tubolare maschio.

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile avere un assieme di giunzione particolarmente semplice e di basso costo per tutte quelle connessioni in cui lâ€™elemento tubolare maschio Ã ̈ giÃ di per sÃ© provvisto di un risalto anulare, come ad esempio nel caso di un circuito idraulico esterno di un apparecchio scalda-acqua o di climatizzazione.

In tal caso, infatti, la porzione di estremitÃ del secondo elemento tubolare maschio comprende appunto almeno un risalto anulare, preferibilmente una pluralitÃ di tali risalti, preferibilmente formati di pezzo ripiegando per deformazione plastica tale porzione di estremitÃ , e definenti tra loro almeno una sede per lâ€™accoglimento di un elemento di tenuta radiale, ad esempio di una guarnizione ad anello (o-ring).

In questo caso, quindi, lâ€™assieme di giunzione dell'invenzione Ã ̈ in grado di sfruttare la configurazione tradizionale della porzione di estremitÃ del secondo elemento tubolare, ad esempio della porzione di estremitÃ di una tubazione di un circuito idraulico di un apparecchio scalda-acqua o di climatizzazione, senza necessitÃ alcuna di ulteriori lavorazioni su tale elemento tubolare o applicazione di ulteriori elementi come nel caso della tecnica nota piÃ¹ sopra citata.

Lâ€™assieme di giunzione dellâ€™invenzione puÃ² quindi essere realizzato in modo molto semplice ed economico sfruttando la configurazione tradizionale della porzione di estremitÃ del primo e del secondo elemento tubolare ed utilizzando due soli elementi in materia plastica fabbricabili in grande serie ed a basso costo: la boccola internamente associata al primo elemento tubolare (ad esempio un elemento tubolare di raccordo di uno scambiatore di calore) e lâ€™elemento di accoppiamento che viene applicato esternamente ai due elementi tubolari in corrispondenza della suddetta almeno una flangia.

Preferibilmente, lâ€™asola centrale estesa nella porzione centrale di ciascun braccio sagomato ha una larghezza sostanzialmente pari allo spessore assiale di detta almeno una flangia estesa radialmente da una rispettiva porzione di estremitÃ di almeno uno tra detti primo e secondo elemento tubolare o allo spessore assiale di detta almeno una flangia e della flangia della boccola, se presente.

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile avere un assieme di giunzione particolarmente efficace nella connessione degli elementi tubolari pur in assenza di lavorazioni onerose o di elementi aggiuntivi sul secondo elemento tubolare maschio, poichÃ© si impedisce alcun apprezzabile movimento di scorrimento assiale reciproco, limitato al piÃ¹ ai giochi presenti nella condizione di montaggio deNâ€™assieme di giunzione, anche nel caso in cui scorrano negli elementi tubolari fluidi in pressione.

Preferibilmente, i bracci sagomati del corpo a forcella dellâ€™elemento di accoppiamento comprendono una porzione di estremitÃ libera inclinata verso lâ€™esterno rispetto alla porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza.

Vantaggiosamente, le porzioni di estremitÃ libera inclinata verso lâ€™esterno agevolano le operazioni di montaggio e smontaggio dellâ€™elemento di accoppiamento.

Preferibilmente, lâ€™elemento di accoppiamento Ã ̈ realizzato in una idonea materia plastica adatta allo scopo. Materiali preferiti adatti sono polimeri termoplastici come ad esempio la poliammide, eventualmente caricata con un idoneo materiale di rinforzo, come ad esempio fibre di vetro.

In una forma di realizzazione preferita, il suddetto primo elemento tubolare femmina comprende un elemento tubolare di raccordo di un condotto di uno scambiatore di calore.

Preferibilmente, il suddetto almeno un elemento tubolare di raccordo comprende un raccordo a bicchiere.

Preferibilmente, inoltre, il suddetto primo materiale metallico Ã ̈ alluminio o sue leghe.

In una forma di realizzazione preferita, il suddetto secondo elemento tubolare maschio comprende una porzione di estremitÃ di una tubazione di un circuito idraulico di un apparecchio scalda-acqua o di un apparecchio per la climatizzazione.

Preferibilmente, detto secondo materiale metallico Ã ̈ rame o sue leghe. In un suo secondo aspetto, lâ€™invenzione riguarda uno scambiatore di calore comprendente almeno una sezione di scambio termico ed almeno una coppia di condotti di ingresso/uscita fluido da detta sezione, almeno uno di detti condotti essendo provvisto di un rispettivo elemento tubolare di raccordo realizzato in un primo materiale metallico e configurato per accogliere una porzione di estremitÃ di una rispettiva tubazione di un circuito idraulico esterno realizzata in un secondo materiale metallico diverso da detto primo materiale metallico, il quale si caratterizza per il fatto di comprendere almeno una boccola in materia plastica comprendente un corpo sostanzialmente cilindrico associato ad una parete radialmente interna di una porzione di estremitÃ di detto elemento tubolare di raccordo di detto almeno un condotto dello scambiatore di calore, detto corpo sostanzialmente cilindrico essendo configurato per accogliere con sostanziale accoppiamento di forma una porzione di estremitÃ libera di detta tubazione del circuito idraulico esterno.

Lo scambiatore di calore secondo lâ€™invenzione comprende la boccola prevista nellâ€™assieme di giunzione secondo lâ€™invenzione descritto sopra, e tale boccola ha preferibilmente, singolarmente o in combinazione, tutte le caratteristiche strutturali e funzionali sopra discusse con riferimento allâ€™assieme di giunzione dellâ€™invenzione. Pertanto lo scambiatore di calore dellâ€™invenzione presenta anche tutti i vantaggi piÃ¹ sopra menzionati.

Caratteristiche preferite dello scambiatore di calore secondo lâ€™invenzione sono definite nelle allegate rivendicazioni 24-35, il cui contenuto Ã ̈ qui integralmente incorporato per riferimento.

ln un suo terzo aspetto, lâ€™invenzione riguarda una boccola in materia plastica per lâ€™uso in un assieme di giunzione di un primo elemento tubolare femmina realizzato in un primo materiale metallico ad un secondo elemento tubolare maschio realizzato in un secondo materiale metallico diverso da detto primo materiale metallico, detta boccola comprendendo un corpo sostanzialmente cilindrico configurato per:

i) cooperare con accoppiamento di forma con una parete radialmente interna di una porzione di estremitÃ di detto primo elemento tubolare femmina, e

ii) accogliere con sostanziale accoppiamento di forma una porzione di estremitÃ libera del secondo elemento tubolare maschio.

La boccola secondo lâ€™invenzione ha preferibilmente, singolarmente o in combinazione, tutte le caratteristiche strutturali e funzionali sopra discusse con riferimento allâ€™assieme di giunzione dellâ€™invenzione. Pertanto la boccola dellâ€™invenzione presenta anche tutti i vantaggi piÃ¹ sopra menzionati.

Caratteristiche preferite della boccola secondo lâ€™invenzione sono definite nelle allegate rivendicazioni 36-46, il cui contenuto Ã ̈ qui integralmente incorporato per riferimento.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione preferita, fatta con riferimento ai disegni allegati e data a titolo esemplificativo e non limitativo. In tali disegni:

la figura 1a Ã ̈ una vista prospettica schematica di uno scambiatore di calore secondo lâ€™invenzione connesso ad una tubazione di un circuito idraulico esterno tramite un assieme di giunzione secondo una prima forma di realizzazione preferita dellâ€™invenzione;

la figura 1b Ã ̈ una vista prospettica schematica dellâ€™assieme di giunzione di figura 1 (in particolare, della porzione di figura 1 indicata con un cerchio in tratteggio), in scala ingrandita rispetto alla figura 1 e in spaccato, in cui detto assieme di giunzione include una boccola ed un elemento di accoppiamento secondo una seconda forma di realizzazione preferita dellâ€™invenzione;

la figura 2 Ã ̈ una vista schematica in pianta dallâ€™alto della boccola di figura 1 b;

la figura 3 Ã ̈ una vista schematica in sezione longitudinale della boccola di figura 2, presa secondo il piano diametrale di traccia III - III di figura 2;

la figura 4 Ã ̈ una vista schematica in sezione trasversale della boccola di figura 3, presa secondo il piano di traccia IV - IV di figura 3;

la figura 5 Ã ̈ una vista prospettica schematica dellâ€™elemento di accoppiamento di figura 1 a;

- la figura 6 Ã ̈ una vista schematica in pianta dall'alto dellâ€™elemento di accoppiamento di figura 5;

la figura 7 Ã ̈ una vista schematica laterale dellâ€™elemento di accoppiamento di figura 6, presa da un punto di visuale a destra della figura 6;

la figura 8 Ã ̈ una vista schematica laterale dell'elemento di accoppiamento di figura 6, presa da un punto di visuale al di sopra della figura 6.

Descrizione dettagliata di una forma di realizzazione attualmente preferita dellâ€™invenzione<'>

Con riferimento iniziale alle figure 1a e 1 b, viene mostrato uno scambiatore di calore 5 connesso ad una tubazione 12 di un circuito idraulico esterno (non illustrato per intero), ad esempio il circuito idraulico di un apparecchio scalda-acqua non illustrato, tramite un assieme di giunzione 1 secondo lâ€™invenzione.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, lo scambiatore di calore 5 Ã ̈ interamente realizzato in alluminio.

In modo di per sÃ© noto, lo scambiatore di calore 5 comprende una sezione di scambio termico 7 ed una coppia di condotti di ingresso/uscita fluido da detta sezione 7 (nella figura 1a Ã ̈ mostrato il solo condotto di uscita fluido 9).

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, la porzione di estremitÃ dei condotti di ingresso/uscita fluido forma un elemento tubolare di raccordo realizzato di pezzo nello stesso materiale dei condotti, in questo caso di alluminio.

Nella figura 1a Ã ̈ visibile il solo condotto di uscita fluido 9 con il corrispondente elemento tubolare di raccordo 10.

Preferibilmente e come noto nellâ€™arte, lâ€™elemento tubolare di raccordo 10 comprende un raccordo a bicchiere formato di pezzo in corrispondenza di una sua estremitÃ libera.

L'elemento tubolare di raccordo 10 Ã ̈ connesso alla tubazione 12, che Ã ̈ realizzata in un secondo materiale metallico diverso dal primo materiale metallico, ad esempio rame che Ã ̈ il materiale usualmente impiegato negli apparecchi scalda-acqua per realizzare le tubazioni del circuito idraulico.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, lâ€™elemento tubolare di raccordo 10 costituisce un primo elemento tubolare femmina in cui viene inserito a tenuta di fluido, con sostanziale accoppiamento di forma e come verrÃ descritto piÃ¹ in dettaglio nel seguito, un secondo elemento tubolare maschio costituito in questo caso dalla tubazione 12.

La connessione tra lâ€™elemento tubolare di raccordo 10 e la tubazione 12 Ã ̈ realizzata tramite un assieme di giunzione 1 secondo una forma di realizzazione preferita dell'invenzione.

Lâ€™assieme di giunzione 1 include una boccola 20, mostrata in maggior dettaglio nelle figure 2-4, ed un elemento di accoppiamento 30 mostrato in maggior dettaglio nelle figure 5-8.

La boccola 20 e lâ€™elemento di accoppiamento 30 sono realizzati in materia plastica preferibilmente per stampaggio; preferibilmente, inoltre, la materia plastica impiegata Ã ̈ termoplastica.

In una forma di realizzazione preferita, la boccola 20 Ã ̈ realizzata in resina acetalica e l'elemento di accoppiamento 30 Ã ̈ realizzato in poliammide caricata con fibre di vetro.

La boccola 20 comprende un corpo 21 sostanzialmente cilindrico provvisto di una parete radialmente esterna 21 a ed una parete radialmente interna 21 b. In una configurazione di connessione dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 alla tubazione 12 (figure 1a e 1b), la parete radialmente esterna 21 a del corpo 21 Ã ̈ associata a tenuta di fluido , preferibilmente in modo reversibile, ad una parete radialmente interna 10a di una porzione di estremitÃ dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10, e la parete radialmente interna 21 b del corpo 21 Ã ̈ associata a tenuta di fluido ad una parete radialmente esterna 12a di una porzione di estremitÃ libera della tubazione 12.

Preferibilmente, la porzione di estremitÃ libera della tubazione 12 comprende due risalti anulari 12b e 12c, sfalsati assialmente e definenti una sede 12d di accoglimento di una guarnizione ad anello 14, preferibilmente realizzata in materiale elastomerico. La guarnizione ad anello 14 risulta cosÃ¬ interposta tra la parete radialmente esterna 12a della tubazione 12 e la parete radialmente interna 21b del corpo 21 della boccola 20 in modo da esplicare una adeguata tenuta di fluido.

Nella forma di realizzazione preferita non limitativa di figura 1b, il risalto anulare 12b Ã ̈ preferibilmente previsto in corrispondenza dellâ€™estremitÃ libera della tubazione 12, e il risalto anulare 12c Ã ̈ affiancato da un ulteriore risalto anulare 12e.

Preferibilmente, i suddetti risalti anulari 12b, 12c e 12e hanno un diametro esterno sostanzialmente pari al diametro interno del corpo 21 sostanzialmente cilindrico della boccola 20.

Preferibilmente, inoltre, i suddetti risalti anulari 12b, 12c e 12e sono ottenuti mediante convenzionali operazioni di lavorazione per deformazione plastica della porzione di estremitÃ libera della tubazione 12 del tutto usuali per le tubazioni facenti parte di un circuito idraulico di un apparecchio scalda-acqua.

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile posizionare la guarnizione ad anello 14 sufficientemente lontano dallâ€™estremitÃ lato assialmente esterno della boccola 20 in una configurazione di connessione dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 alla tubazione 12, garantendo cosÃ¬ una efficace tenuta di fluido tra la parete interna 21 b del corpo 21 della boccola 20 e la porzione di estremitÃ libera della tubazione 12.

II risalto anulare 12e, inoltre, costituisce - come meglio apparirÃ nel seguito - un elemento di riscontro a battuta per lâ€™elemento di accoppiamento 30 configurato per impedire un reciproco scorrimento assiale dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 e della tubazione 12.

Preferibilmente, la porzione di estremitÃ libera dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 comprende una flangia 10b, che si estende sostanzialmente radialmente verso lâ€™esterno, preferibilmente ortogonalmente allâ€™asse dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 stesso.

Preferibilmente, anche la boccola 20 comprende in corrispondenza di una sua estremitÃ libera una rispettiva flangia 20c che si estende sostanzialmente radialmente verso lâ€™esterno, preferibilmente ortogonalmente allâ€™asse della boccola 20 stessa.

Preferibilmente, nella configurazione di montaggio della boccola 20 (figura 1b), la flangia 20c si attesta in battuta contro la flangia 10b dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10.

Preferibilmente, la boccola 20 comprende almeno un elemento di tenuta radiale, ancor piÃ¹ preferibilmente una coppia di elementi di tenuta radiale 22, 24 assialmente distanziati, associati alla parete radialmente esterna 21 a del corpo 21 della boccola 20 e configurati per cooperare a tenuta con la parete radialmente interna 10a della porzione di estremitÃ libera dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, lâ€™elemento di tenuta radiale 24 Ã ̈ associato alla parete radialmente esterna 21 a del corpo 21 della boccola 20 in corrispondenza di una estremitÃ libera del corpo 21 che Ã ̈ disposta assialmente piÃ¹ interna rispetto alla porzione di estremitÃ dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 nella configurazione di montaggio della boccola stessa.

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile assicurare una tenuta di fluido particolarmente affidabile poichÃ© lâ€™elemento di tenuta radiale 24 Ã ̈ posizionato nella parte della boccola 20 maggiormente esposta al fluido in pressione che scorre nellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 verso la tubazione 12.

Preferibilmente, lâ€™elemento di tenuta radiale 24 Ã ̈ interposto tra una porzione di imboccatura 21 d del corpo 21 della boccola 20 collocata all'estremitÃ opposta della flangia 20c e la parete radialmente interna 10a della porzione di estremitÃ libera dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10.

Preferibilmente, lâ€™elemento di tenuta radiale 24 Ã ̈ una guarnizione ad anello, preferibilmente realizzata in materiale elastomerico ad esempio di elastomero termoplastico (TPE).

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, lâ€™elemento di tenuta radiale 22 Ã ̈ associato alla parete radialmente esterna 21 a del corpo 21 della boccola 20 in corrispondenza di una estremitÃ libera di detto corpo che Ã ̈ disposta assialmente piÃ¹ esterna rispetto alla porzione di estremitÃ dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 nella configurazione di montaggio della boccola stessa.

In questo modo, oltre a conseguire una tenuta di fluido particolarmente affidabile correlata alla presenza di due elementi di tenuta radiale, Ã ̈ altresÃ¬ vantaggiosamente possibile avere una azione di salvaguardia dagli agenti ambientali esterni agli elementi tubolari 10 e 12 e che possono compromettere la tenuta della connessione (polvere, sporcizia, variazioni di temperatura, ecc.).

Preferibilmente, lâ€™elemento di tenuta radiale 22 Ã ̈ interposto tra la parete radialmente esterna 21 a della boccola 20 e la parete radialmente interna 10a della porzione di estremitÃ libera dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10. Nellâ€™esempio non limitativo delle figure 1b e 3, lâ€™elemento di tenuta radiale 22 Ã ̈ preferibilmente collocato in prossimitÃ della flangia 20c della boccola 20.

Preferibilmente, lâ€™elemento di tenuta radiale 22 Ã ̈ una guarnizione ad anello, preferibilmente realizzata in materiale elastomerico ad esempio di elastomero termoplastico (TPE).

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, il corpo 21 della boccola 20 Ã ̈ provvisto di una rispettive sedi di accoglimento degli elementi di tenuta radiale 22 e 24.

Preferibilmente, la sede di accoglimento dellâ€™elemento di tenuta radiale 22 Ã ̈ costituita da una scanalatura anulare 25 formata nella parete radialmente esterna 21 a della boccola 20 in prossimitÃ della flangia 20c (vedi figura 3).

Preferibilmente, la sede di accoglimento dellâ€™elemento di tenuta radiale 24 Ã ̈ invece costituita dalla porzione di imboccatura 21d del corpo 21, che ha estensione radiale inferiore rispetto alla parete radialmente esterna 21 a della boccola 20.

Nellâ€™esempio non limitativo di figura 1 b, la porzione di imboccatura 21 d comprende preferibilmente una sporgenza anulare 21 e, configurata per cooperare con l'elemento di tenuta 24, che esplica una vantaggiosa ed efficace funzione di trattenimento in posizione dellâ€™elemento di tenuta radiale 24 in.

Preferibilmente, entrambi gli elementi di tenuta radiale 22, 24 sono sovrastampati sul il corpo 21 della boccola 20 in una medesima apparecchiatura di stampaggio mediante operazioni di sovrastampaggio note nellâ€™arte.

Allo scopo di consentire le operazioni di costampaggio o di sovrastampaggio degli elementi di tenuta radiale 22, 24 e della boccola 20, la parete radialmente esterna 21 a di questâ€™ultima comprende preferibilmente una pluralitÃ di scanalature sostanzialmente assiali 21f. Nellâ€™esempio non limitativo di figura 4, la parete radialmente esterna 21 a della boccola 20 comprende preferibilmente due scanalature assiali 21f collocate in posizioni diametralmente opposte.

Nella boccola 20 finita e successivamente alle operazioni di costampaggio o di sovrastampaggio, nelle scanalature assiali 21f sono accolti rispettivi cordoni formati dal materiale elastomerico impiegato per formare gli elementi di tenuta radiale 22, 24 (vedi figura 3).

NeN'ambito dellâ€™assieme di giunzione 1 e come piÃ¹ sopra esposto, lâ€™elemento di accoppiamento 30 (figure 5-8) serve per afferrare radialmente a moâ€™ di pinza rispettive porzioni di estremitÃ dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 e della tubazione 12, definendo e fissando nel contempo la configurazione di elemento tubolare di raccordo 10 connesso alla tubazione 12 con sostanziale assenza di scorrimento assiale reciproco.

A tale scopo, lâ€™elemento di accoppiamento 30 comprende un corpo a forcella 30a configurato per cooperare assialmente con le porzioni di estremitÃ dell'elemento tubolare di raccordo 10 e della tubazione 12 in corrispondenza della flangia 10b cosÃ¬ da impedire uno scorrimento assiale reciproco dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 e della tubazione 12.

Preferibilmente, il corpo a forcella 30a dell'elemento di accoppiamento 30 comprende una coppia di bracci sagomati 30b contrapposti che, nella configurazione di elemento tubolare di raccordo 10 connesso alla tubazione 12, afferrano rispettive porzioni di estremitÃ dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 e della tubazione 12 (figure 1a e 1b) per cooperare radialmente con dette porzioni di estremitÃ cosÃ¬ da premere contro di esse.

Preferibilmente, i contrapposti bracci sagomati 30b comprendono ciascuno una prima semiporzione 30c, definente una sede di accoglimento della porzione di estremitÃ libera dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 ed una seconda semiporzione 30d definente una sede di accoglimento della porzione di estremitÃ libera della tubazione 12.

Preferibilmente, la prima e seconda semiporzione 30c, 30d hanno profilo sostanzialmente curvilineo. PiÃ¹ preferibilmente, la prima e seconda semiporzione 30c, 30d hanno rispettivi raggi di curvatura, diversi tra loro, sostanzialmente pari a quelli delle porzione di estremitÃ libere dell'elemento tubolare di raccordo 10 e della tubazione 12 (come mostrato nellâ€™esempio non limitativo di figura 1b).

In altri termini, in questa forma di realizzazione preferita la prima e la seconda semiporzione 30c, 30d di ciascun braccio sagomato 30b formano nel loro insieme una porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza di ciascun braccio sagomato 30b, porzione centrale che Ã ̈ configurata per accogliere con sostanziale accoppiamento di forma le rispettive porzioni di estremitÃ dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 e della tubazione 12.

Preferibilmente, ciascun braccio sagomato 30b comprende unâ€™asola centrale 30g estesa nella porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza di esso e configurata per accogliere le flange 10b dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 e 20c della boccola 20. In questa configurazione preferita, quindi, le semiporzioni 30c, 30d di ciascun braccio sagomato 30b sono estese da parti assialmente contrapposte dell'asola centrale 30g.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, le semiporzioni 30c, 30d di ciascun braccio sagomato 30b comprendono rispettivi bordi lato asola 30f e 30e definenti rispettive superfici di battuta assiale destinate a cooperare in battuta contro:

i) la flangia 10b dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10, dalla parte contrapposta rispetto alla flangia 20c della boccola 20 a sua volta attestata in battuta contro la flangia 10b (nel caso del bordo lato asola 30f della semiporzione 30c), e

ii) una sporgenza anulare della porzione di estremitÃ libera della tubazione 12, in questo caso il risalto anulare 12e di figura 1b (nel caso del bordo lato asola 30e della semiporzione 30d).

I bordi lato asola 30f e 30e sono pertanto configurati per cooperare assialmente con la flangia 10b dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 e con il risalto anulare 12e della tubazione 12 e formano rispettivi elementi di arresto contro il reciproco scorrimento assiale dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 e della tubazione 12, scorrimento assiale che viene sostanzialmente impedito o limitato al piÃ¹ ai giochi presenti nella condizione di montaggio deNâ€™assieme di giunzione 1 e correlati alla distanza del bordo lato asola 30e dal risalto anulare 12e della tubazione 12.

Nellâ€™esempio preferito non limitativo di figura 1 b, la distanza assiale tra i bordi lato asola 30f e 30e delle semiporzioni 30c, 30d che definisce lâ€™estensione assiale dellâ€™asola centrale 30g in ciascuno dei bracci 30b, Ã ̈ sostanzialmente pari alla somma degli spessori assiali della flangia 10b dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 e della flangia 20c della boccola 20.

Nell'esempio preferito non limitativo di figura 1 b, il risalto anulare 12e della tubazione 12 (dove si attesta in battuta il bordo lato asola 30e della semiporzione 30d) risulta collocato - nella configurazione di elemento tubolare di raccordo 10 connesso alla tubazione 12 - assialmente allâ€™interno della flangia 20c della boccola 20, sostanzialmente in corrispondenza della flangia 20c stessa, in maniera che il bordo lato asola 30e Ã ̈ collocato sostanzialmente a filo di una superficie trasversale di estremitÃ libera della flangia 20c.

Preferibilmente, il corpo a forcella 30a comprende inoltre un elemento cerniera configurato per agevolare lâ€™apertura dei due bracci 30b in allontanamento tra loro nelle operazioni di collegamento/scollegamento dellâ€™elemento di accoppiamento 30.

In una prima forma di realizzazione preferita, illustrata nelle figure 1 e 5-8, tale elemento cerniera Ã ̈ costituito da una porzione di giunzione concava 30h conformata sostanzialmente a C e formante una sorta di rientranza assiale configurata per collegare tra loro i due bracci 30b.

Preferibilmente, la porzione di giunzione concava 30h Ã ̈ posta in corrispondenza della mezzeria del corpo a forcella 30a ed ha un profilo sostanzialmente curvilineo, con centro di curvatura dalla parte opposta rispetto ai bracci 30b.

In una seconda forma di realizzazione preferita, illustrata in figura 1b, tale elemento cerniera Ã ̈ costituito da una porzione di giunzione convessa 30m sempre conformata sostanzialmente a C e configurata per collegare tra loro i due bracci 30b.

Preferibilmente, la porzione di giunzione convessa 30m Ã ̈ posta in corrispondenza della mezzeria del corpo a forcella 30a ed ha un profilo sostanzialmente curvilineo, con centro di curvatura da stessa parte dei bracci 30b.

Preferibilmente, i bracci 30b comprendono inoltre una rispettiva porzione di estremitÃ libera 30i che Ã ̈ inclinata verso lâ€™esterno rispetto alla porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza, in modo tale da agevolare le operazioni di montaggio/smontaggio dellâ€™elemento di accoppiamento 30.

Lâ€™assemblaggio ed il funzionamento deNâ€™assieme di giunzione 1 descritto sopra sono i seguenti.

Innanzitutto, occorre montare la boccola 20 nella porzione di estremitÃ libera del primo elemento tubolare femmina, in questo caso costituito dallâ€™elemento tubolare di raccordo 10 dello scambiatore di calore 5.

Il montaggio della boccola 20 avviene inserendo questâ€™ultima nellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 fino a che la flangia 20c della boccola 20 si attesta in battuta contro la flangia 10b dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 come illustrato in figura 1b.

Preferibilmente, la boccola 20 viene inserita allâ€™interno dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 in una fase finale della produzione dello scambiatore di calore 5 che viene quindi vantaggiosamente fornito al costruttore dellâ€™apparecchio scalda-acqua o di climatizzazione pronto per la connessione con il circuito idraulico dellâ€™apparecchio.

In alternativa, l'inserimento della boccola 20 allâ€™interno della porzione di estremitÃ libera del primo elemento tubolare femmina, ad esempio dellâ€™elemento tubolare di raccordo 10 dello scambiatore di calore 5, puÃ² essere eseguito al momento della connessione tra lâ€™elemento tubolare femmina e l'elemento tubolare maschio in questa forma di realizzazione preferita costituito dalla tubazione 12 del circuito idraulico di un apparecchio scalda-acqua o di climatizzazione.

Le guarnizioni ad anello 22 e 24 garantiscono una efficace tenuta di fluido in corrispondenza dellâ€™interfaccia tra la boccola 20 e lâ€™elemento tubolare di raccordo 10, cosÃ¬ da precludere trafilamenti di fluido (ad esempio acqua nel caso di un apparecchio scalda-acqua) in esercizio.

Sebbene una sola guarnizione ad anello possa essere sufficiente ad assicurare una adeguata tenuta di fluido, la forma di realizzazione preferita illustrata prevede l'impiego delle due guarnizioni 22 e 24 cosÃ¬ da garantire tale tenuta anche nelle condizioni di esercizio piÃ¹ gravose.

La guarnizione ad anello 14 viene invece montata nella sua sede di alloggiamento 12d in corrispondenza della porzione di estremitÃ libera dellâ€™elemento tubolare maschio (la tubazione 12 del circuito idraulico esterno).

La porzione di estremitÃ libera dellâ€™elemento tubolare maschio (la tubazione 12) viene quindi connessa allâ€™elemento tubolare femmina (lâ€™elemento tubolare di raccordo 10 dello scambiatore di calore 5), inserendola nella boccola 20. Preferibilmente, nella forma di realizzazione illustrata, la porzione di estremitÃ libera dellâ€™elemento tubolare maschio (la tubazione 12) viene inserita fino a che l'ulteriore risalto anulare 12e risulta posizionato sostanzialmente a filo della flangia 20c della boccola 20.

A questo punto, lâ€™assemblaggio dellâ€™assieme di giunzione 1 viene completato montando lâ€™elemento di accoppiamento 30 configurato per mantenere lâ€™elemento tubolare femmina (lâ€™elemento tubolare di raccordo 10) e lâ€™elemento tubolare maschio (la tubazione 12) nella corretta posizione di connessione.

In particolare, i contrapposti bracci sagomati 30b dellâ€™elemento di accoppiamento 30 aggraffano, premendo elasticamente in direzione radiale con le rispettive prima e seconda semiporzione 30c e 30d, le porzioni di estremitÃ dellâ€™elemento tubolare femmina (lâ€™elemento tubolare di raccordo 10) e dellâ€™elemento tubolare maschio (la tubazione 12), rispettivamente.

Inoltre, i bordi lato asola 30e e 30f dei contrapposti bracci sagomati 30b si attestano in battuta contro il risalto anulare 12e formato in corrispondenza della porzione di estremitÃ libera dellâ€™elemento tubolare maschio (la tubazione 12) e, rispettivamente, contro la flangia 10b dellâ€™elemento tubolare femmina (lâ€™elemento tubolare di raccordo 10).

Nella forma di realizzazione preferita in cui lo scambiatore di calore 5 Ã ̈ uno scambiatore gas-acqua di un apparecchio scalda-acqua (ad esempio uno scaldabagno o una caldaia), la pressione del fluido (acqua o altro idoneo liquido termovettore) circolante nello scambiatore stesso e nel circuito idraulico dellâ€™apparecchio tende a spingere in direzione assiale la tubazione 12 via dal condotto tubolare 10 e posiziona automaticamente durante l'utilizzo il risalto anulare 12e in battuta contro il bordo lato asola 30e della seconda semiporzione 30d dei bracci sagomati 30b dellâ€™elemento di accoppiamento 30.

Quando si desidera scollegare lâ€™elemento tubolare di raccordo 10 dalla tubazione 12, ad esempio per un intervento di manutenzione, Ã ̈ sufficiente rimuovere lâ€™elemento di accoppiamento 30 sfilando il medesimo in direzione radiale dagli elementi tubolari femmina e maschio (lâ€™elemento tubolare di raccordo 10 e la tubazione 12) e quindi sfilare lâ€™elemento tubolare maschio (la tubazione 12) dallâ€™elemento tubolare femmina (lâ€™elemento tubolare di raccordo 10).

Vantaggiosamente, la rimozione dellâ€™elemento di accoppiamento 30 Ã ̈ effettuata in maniera estremamente agevole e rapida, operando solo manualmente. Infatti, Ã ̈ sufficiente allontanare manualmente tra loro i contrapposti bracci 30b, cosÃ¬ da disimpegnare la prima e la seconda semiporzione 30c e 30d dalle porzioni di estremitÃ libera dellâ€™elemento tubolare femmina (lâ€™elemento tubolare di raccordo 10) e dellâ€™elemento tubolare maschio (la tubazione 12) fino a rimuovere lâ€™elemento di accoppiamento 30 traslandolo lateralmente in direzione radiale.

Vantaggiosamente, lâ€™apertura del corpo a forcella 30a, ossia lâ€™allontanamento reciproco dei due bracci 30b, e il successivo ritorno elastico dei due bracci 30b nella posizione di riposo (cosÃ¬ da consentire un successivo utilizzo dello stesso elemento di accoppiamento 30 per un successivo collegamento tra gli elementi tubolari maschio e femmina), viene agevolata dallâ€™elemento cerniera costituito dalla porzione di giunzione convessa 30m (esempio non limitativo di figura 1b) o dalla porzione di giunzione concava 30h (esempio non limitativo delle figure 1 e 5-8).

In questo modo, Ã ̈ vantaggiosamente possibile inserire o disinserire il corpo a forcella 30a a cavallo delle porzioni di estremitÃ libera dellâ€™elemento tubolare femmina (lâ€™elemento tubolare di raccordo 10) e dellâ€™elemento tubolare maschio (la tubazione 12) minimizzando il rischio di rotture o danneggiamenti anche in seguito ad operazioni ripetute di inserimento/disinserimento.

Ovviamente, allo scopo di soddisfare specifiche e contingenti esigenze, un tecnico del ramo potrÃ apportare allâ€™assieme di giunzione, allo scambiatore di calore ed alla boccola piÃ¹ sopra descritti numerose modifiche e varianti, tutte peraltro contenute nelâ€™ambito di protezione della presente invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Assieme di giunzione (1) per connettere un primo elemento tubolare femmina (10) realizzato in un primo materiale metallico ad un secondo elemento tubolare maschio (12) realizzato in un secondo materiale metallico diverso da detto primo materiale, in cui lâ€™assieme di giunzione (1) comprende: a) almeno una flangia (10b) estesa radialmente da una rispettiva porzione di estremitÃ di almeno uno tra detti primo (10) e secondo (12) elemento tubolare; e b) un elemento di accoppiamento (30) di detti primo (10) e secondo (12) elemento tubolare, detto elemento di accoppiamento (30) comprendendo un corpo a forcella (30a) configurato per cooperare assialmente con le porzioni di estremitÃ di detto primo (10) e di detto secondo (12) elemento tubolare in corrispondenza di detta almeno una flangia (10b) cosÃ¬ da impedire uno scorrimento assiale reciproco del primo (10) e del secondo (12) elemento tubolare; caratterizzato dal fatto che detto elemento di accoppiamento (30) Ã ̈ in materia plastica e dal fatto che lâ€™assieme di giunzione (1) comprende ulteriormente: c) una boccola (20) in materia plastica comprendente un corpo sostanzialmente cilindrico (21) associato ad una parete radialmente interna (10a) della porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare femmina (10), detto corpo sostanzialmente cilindrico (21) essendo configurato per accogliere con sostanziale accoppiamento di forma una porzione di estremitÃ libera del secondo elemento tubolare maschio (12).
2. Assieme di giunzione (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta boccola (20) comprende una flangia (20c) estesa radialmente verso lâ€™esterno da una estremitÃ libera di detto corpo sostanzialmente cilindrico (21) rivolta dal lato del secondo elemento tubolare maschio (12).
3. Assieme di giunzione (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detta flangia (20c) della boccola (20) si attesta in battuta contro detta almeno una flangia (10b) estesa radialmente da una rispettiva porzione di estremitÃ di almeno uno tra detti primo (10) e secondo (12) elemento tubolare.
4. Assieme di giunzione (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detta flangia (20c) della boccola (20) si attesta in battuta contro una flangia (10b) estesa radialmente da unâ€™estremitÃ libera del primo elemento tubolare femmina (10).
5. Assieme di giunzione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, in cui detta boccola (20) comprende almeno un elemento di tenuta radiale (22, 24) associato ad una parete radialmente esterna (21 a) del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20) e configurato per cooperare a tenuta con una parete radialmente interna (10a) di detta porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare (10).
6. Assieme di giunzione (1) secondo la rivendicazione 5, in cui detta boccola (20) comprende una coppia di elementi di tenuta radiale (22, 24) assialmente distanziati ed associati alla parete radialmente esterna (21 a) del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20).
7. Assieme di giunzione (1) secondo la rivendicazione 6, in cui uno di detti elementi di tenuta radiale (22, 24) Ã ̈ associato alla parete radialmente esterna (21 a) del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20) in corrispondenza di una estremitÃ libera di detto corpo (21) che Ã ̈ disposta assialmente piÃ¹ interna rispetto alla porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare (10).
8. Assieme di giunzione (1) secondo le rivendicazioni 6 o 7, in cui uno di detti elementi di tenuta radiale (22, 24) Ã ̈ associato alla parete radialmente esterna (21a) del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20) in corrispondenza di una estremitÃ libera di detto corpo che Ã ̈ disposta assialmente piÃ¹ esterna rispetto alla porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare (10).
9. Assieme di giunzione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-8, in cui detto almeno un elemento di tenuta radiale (22, 24) Ã ̈ costampato o sovrastampato sula parete radialmente esterna (21a) del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20).
10. Assieme di giunzione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-9, in cui il corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20) Ã ̈ provvisto di una rispettiva sede di accoglimento di detto almeno un elemento di tenuta radiale (22, 24).
11. Assieme di giunzione (1) secondo la rivendicazione 10, in cui la sede di accoglimento di detto almeno un elemento di tenuta radiale (22, 24) Ã ̈ provvista di una sporgenza anulare (21 e) configurata per cooperare con lâ€™elemento di tenuta radiale (22, 24).
12. Assieme di giunzione (1) secondo la rivendicazione 9 quando dipendente dalla rivendicazione 6, in cui la parete radialmente esterna (21 a) del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20) comprende una pluralitÃ di scanalature (21f) sostanzialmente assiali.
13. Assieme di giunzione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-12, in cui il corpo a forcella (30a) di detto elemento di accoppiamento (30) comprende una coppia di bracci sagomati (30b) contrapposti provvisti ciascuno di: - almeno una porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza configurata per accogliere con sostanziale accoppiamento di forma le rispettive porzioni di estremitÃ di detto primo e di detto secondo elemento tubolare, e di - unâ€™asola centrale (30g) estesa nella porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza di ciascun braccio (30b) sagomato e configurata per accogliere detta almeno una flangia (10b) estesa radialmente da almeno uno tra detti primo (10) e secondo (12) elemento tubolare e, se presente, da detta flangia (20c) della boccola (20).
14. Assieme di giunzione (1) secondo la rivendicazione 13, in cui la porzione centrale di ciascuno di detti bracci sagomati (30b) comprende una coppia di semiporzioni (30c; 30d) estese da parti assialmente contrapposte di detta asola centrale (30g), ciascuna di dette semiporzioni (30c; 30d) essendo configurata per: i) accogliere con sostanziale accoppiamento di forma una rispettiva porzione di estremitÃ di detto primo (10) e, rispettivamente, di detto secondo (12) elemento tubolare; e ii) cooperare radialmente con detta rispettiva porzione di estremitÃ cosÃ¬ da premere contro di essa; almeno una di dette semiporzioni (30c; 30d) essendo inoltre provvista di un bordo lato asola (30e; 30f) configurato per cooperare assialmente con detta almeno una flangia (10b) estesa radialmente da almeno uno tra detti primo (10) e secondo (12) elemento tubolare, detto bordo (30e; 30f) formando un elemento di arresto contro il reciproco scorrimento assiale di detti primo (10) e secondo (12) elemento tubolare.
15. Assieme di giunzione (1) secondo la rivendicazione 13, in cui: la porzione di estremitÃ del secondo elemento tubolare maschio (12) comprende almeno un risalto anulare (12e), detto risalto anulare (12e) avendo un diametro esterno sostanzialmente pari al diametro interno del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20); ed in cui la porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza di ciascuno dei bracci sagomati (30b) del corpo a forcella (30a) dell'elemento di accoppiamento (30) comprende: a) una prima semiporzione (30c) provvista di un bordo lato asola (30f) configurato per cooperare assialmente con una flangia (10b) estesa radialmente dallâ€™estremitÃ libera di detto primo elemento tubolare femmina (10), e b) una seconda semiporzione (30d) provvista di un bordo lato asola (30e) configurato per cooperare assialmente con detto risalto anulare (12e) del secondo elemento tubolare maschio (12), detti bordi lato asola (30e; 30f) della prima (30c) e seconda (30d) semiporzione dei bracci sagomati (30b) del corpo a forcella (30a) formando detto elemento di arresto contro il reciproco scorrimento assiale di detti primo (10) e secondo (12) elemento tubolare.
16. Assieme di giunzione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 13-15, in cui lâ€™asola centrale (30g) estesa nella porzione centrale dÃ¬ ciascun braccio (30b) sagomato ha una larghezza sostanzialmente pari allo spessore assiale di detta almeno una flangia (10b) estesa radialmente da una rispettiva porzione di estremitÃ di almeno uno tra detti primo (10) e secondo (12) elemento tubolare o allo spessore assiale di detta almeno una flangia (10b) e della flangia (20c) della boccola (20), se presente.
17. Assieme di giunzione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 13-16, in cui i bracci sagomati (30b) del corpo a forcella (30a) dellâ€™elemento di accoppiamento (30) comprendono una porzione di estremitÃ libera (30i) inclinata verso lâ€™esterno rispetto a detta porzione centrale sostanzialmente ad arco di circonferenza.
18. Assieme di giunzione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo elemento tubolare femmina (10) comprende un elemento tubolare di raccordo di un condotto di uno scambiatore di calore (5).
19. Assieme di giunzione (1) secondo la rivendicazione 18, in cui detto almeno un elemento tubolare di raccordo comprende un raccordo a bicchiere.
20. Assieme di giunzione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo materiale metallico Ã ̈ alluminio o sue leghe.
21. Assieme di giunzione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto secondo elemento tubolare maschio (12) comprende una porzione di estremitÃ di una tubazione di un circuito idraulico di un apparecchio scalda-acqua o di un apparecchio per la climatizzazione.
22. Assieme di giunzione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto secondo materiale metallico Ã ̈ rame o sue leghe.
23. Scambiatore di calore (5) comprendente almeno una sezione di scambio termico (7) ed almeno una coppia di condotti di ingresso/uscita fluido (9) da detta sezione, almeno uno di detti condotti (9) essendo provvisto di un elemento tubolare di raccordo (10) realizzato in un primo materiale metallico e configurato per accogliere una porzione di estremitÃ di una tubazione (12) di un circuito idraulico esterno realizzata in un secondo materiale metallico diverso da detto primo materiale metallico, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una boccola (20) in materia plastica comprendente un corpo sostanzialmente cilindrico (21) associato ad una parete radialmente interna di una porzione di estremitÃ di detto elemento tubolare di raccordo (10) di detto almeno un condotto (9) dello scambiatore di calore (5), detto corpo sostanzialmente cilindrico (21) essendo configurato per accogliere con sostanziale accoppiamento di forma una porzione di estremitÃ libera di detta tubazione (12) del circuito idraulico esterno.
24. Scambiatore di calore (5) secondo la rivendicazione 23, in cui detto elemento tubolare di raccordo (10) comprende una flangia (10b) estesa radialmente da unâ€™estremitÃ libera di esso.
25. Scambiatore di calore (5) secondo la rivendicazione 24, in cui detta boccola (20) comprende una flangia (20c) estesa radialmente verso l'esterno da una estremitÃ libera di detto corpo sostanzialmente cilindrico (21) e configurata per attestarsi in battuta contro detta flangia (10b) di detto elemento tubolare di raccordo (10) dello scambiatore (5).
26. Scambiatore di calore (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 23-25, in cui detta boccola (20) comprende almeno un elemento di tenuta radiale (22, 24) associato ad una parete radialmente esterna (21 a) del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20) e configurato per cooperare a tenuta con una parete radialmente interna (10a) di detta porzione di estremitÃ dellâ€™elemento tubolare di raccordo (10) dello scambiatore di calore (5).
27. Scambiatore di calore (5) secondo la rivendicazione 26, in cui detta boccola (20) comprende una coppia di elementi di tenuta radiale (22, 24) assialmente distanziati ed associati alla parete radialmente esterna (21 a) del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20).
28. Scambiatore di calore (5) secondo la rivendicazione 27, in cui uno di detti elementi di tenuta radiale (22, 24) Ã ̈ associato alla parete radialmente esterna (21 a) del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20) in corrispondenza di una estremitÃ libera di detto corpo (21) che Ã ̈ disposta assialmente piÃ¹ interna rispetto alla porzione di estremitÃ dellâ€™elemento tubolare di raccordo (10) dello scambiatore di calore (5).
29. Scambiatore di calore (5) secondo le rivendicazioni 27 o 28, in cui uno di detti elementi di tenuta radiale (22, 24) Ã ̈ associato alla parete radialmente esterna (21 a) del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20) in corrispondenza di una estremitÃ libera di detto corpo che Ã ̈ disposta assialmente piÃ¹ esterna rispetto alla porzione di estremitÃ dellâ€™elemento tubolare di raccordo (10) dello scambiatore di calore (5).
30. Scambiatore di calore (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 26-29, in cui detto almeno un elemento di tenuta radiale (22, 24) Ã ̈ costampato o sovrastampato sula parete radialmente esterna (21 a) del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20).
31. Scambiatore di calore (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 26-30, in cui il corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20) Ã ̈ provvisto di una rispettiva sede di accoglimento di detto almeno un elemento di tenuta radiale (22, 24).
32. Scambiatore di calore (5) secondo la rivendicazione 31 , in cui la sede di accoglimento di detto almeno un elemento di tenuta radiale (22, 24) Ã ̈ provvista di una sporgenza anulare (21 e) configurata per cooperare con lâ€™elemento di tenuta radiale (22, 24).
33. Scambiatore di calore (5) secondo la rivendicazione 30 quando dipendente dalla rivendicazione 27, in cui la parete radialmente esterna (21 a) del corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20) comprende una pluralitÃ di scanalature (21f) sostanzialmente assiali.
34. Scambiatore di calore (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 23-33, in cui detto elemento tubolare di raccordo (10) comprende un raccordo a bicchiere.
35. Scambiatore di calore (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 23-34, in cui detto primo materiale metallico Ã ̈ alluminio o sue leghe.
36. Boccola (20) in materia plastica per lâ€™uso in un assieme di giunzione (1) di un primo elemento tubolare femmina (10) realizzato in un primo materiale metallico ad un secondo elemento tubolare maschio (12) realizzato in un secondo materiale metallico diverso da detto primo materiale metallico, detta boccola (20) comprendendo un corpo sostanzialmente cilindrico (21) configurato per: i) cooperare con accoppiamento di forma con una parete radialmente interna (10a) di una porzione di estremitÃ di detto primo elemento tubolare femmina (10), e ii) accogliere con sostanziale accoppiamento di forma una porzione di estremitÃ libera del secondo elemento tubolare maschio (12).
37. Boccola (20) secondo la rivendicazione 36, comprendente ulteriormente una flangia (20c) estesa radialmente verso lâ€™esterno da una estremitÃ libera di detto corpo sostanzialmente cilindrico (21).
38. Boccola (20) secondo la rivendicazione 37, in cui detta flangia (20c) Ã ̈ configurata per attestarsi in battuta contro almeno una flangia (10b) estesa radialmente da una rispettiva porzione di estremitÃ di almeno uno tra detti primo (10) e secondo (12) elemento tubolare.
39. Boccola (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 36-38, comprendente almeno un elemento di tenuta radiale (22, 24) associato ad una parete radialmente esterna (21 a) di detto corpo sostanzialmente cilindrico (21) e configurato per cooperare a tenuta con una parete radialmente interna (10a) di detta porzione di estremitÃ del primo elemento tubolare.
40. Boccola (20) secondo la rivendicazione 39, comprendente una coppia di elementi di tenuta radiale (22, 24) assialmente distanziati ed associati alla parete radialmente esterna (21 a) di detto corpo sostanzialmente cilindrico (21).
41. Boccola (20) secondo la rivendicazione 39 o 40, in cui uno di detti elementi di tenuta radiale (22, 24) Ã ̈ associato alla parete radialmente esterna (21a) di detto corpo sostanzialmente cilindrico (21) in corrispondenza di una prima estremitÃ libera di detto corpo (21).
42. Boccola (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 39-41, in cui uno di detti elementi di tenuta radiale (22, 24) Ã ̈ associato alla parete radialmente esterna (21a) di detto corpo sostanzialmente cilindrico (21) della boccola (20) in corrispondenza di una seconda estremitÃ libera di detto corpo (21).
43. Boccola (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 39-42, in cui detto almeno un elemento di tenuta radiale (22, 24) Ã ̈ costampato o sovrastampato sula parete radialmente esterna (21 a) di detto corpo sostanzialmente cilindrico (21).
44. Boccola (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 39-43, in cui detto corpo sostanzialmente cilindrico (21) Ã ̈ provvisto di una rispettiva sede di accoglimento di detto almeno un elemento di tenuta radiale (22, 24).
45. Boccola (20) secondo la rivendicazione 44, in cui in cui la sede di accoglimento di detto almeno un elemento di tenuta radiale (22, 24) Ã ̈ provvista di una sporgenza anulare (21 e) configurata per cooperare con lâ€™elemento di tenuta radiale (22, 24).
46. Boccola (20) secondo la rivendicazione 43 quando dipendente dalla rivendicazione 40, in cui la parete radialmente esterna (21a) di detto corpo sostanzialmente cilindrico (21) comprende una pluralitÃ di scanalature (21f) sostanzialmente assiali.