ITMI20130887A1 - Apparecchiatura e procedimento di controllo per tracciati ferroviari - Google Patents

Apparecchiatura e procedimento di controllo per tracciati ferroviari

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ITMI20130887A1
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distance meter
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positioning
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Giorgio Pisani
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Giorgio Pisani
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    • E01CONSTRUCTION OF ROADS, RAILWAYS, OR BRIDGES
    • E01BPERMANENT WAY; PERMANENT-WAY TOOLS; MACHINES FOR MAKING RAILWAYS OF ALL KINDS
    • E01B35/00Applications of measuring apparatus or devices for track-building purposes
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01BMEASURING LENGTH, THICKNESS OR SIMILAR LINEAR DIMENSIONS; MEASURING ANGLES; MEASURING AREAS; MEASURING IRREGULARITIES OF SURFACES OR CONTOURS
    • G01B11/00Measuring arrangements characterised by the use of optical techniques
    • G01B11/14Measuring arrangements characterised by the use of optical techniques for measuring distance or clearance between spaced objects or spaced apertures
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01CMEASURING DISTANCES, LEVELS OR BEARINGS; SURVEYING; NAVIGATION; GYROSCOPIC INSTRUMENTS; PHOTOGRAMMETRY OR VIDEOGRAMMETRY
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Description

<titolo: E PROCEDIMENTO DI CONTROLLO PER TRACCIATI>
<FERROVIARI>â€
Testo della descrizione
La presente invenzione à ̈ relativa ad un procedimento di controllo della posizione dei binari ferroviari, in particolare nei tratti in cui sono disponibili riferimenti di tracciamento di una linea ferroviaria. E’ cosa nota che per il corretto scorrimento del traffico ferroviario, in modo da garantire un normale esercizio delle linee ferroviarie, à ̈ assolutamente necessario mantenere i binari nel giusto assetto plano-altimetrico. La precisione dell’assetto à ̈ fondamentale per il corretto scorrimento del traffico ferroviario dato che le tolleranze di scostamento, rispetto alla posizione geometrica teorica di base del tracciato, sono davvero minime. In particolare, sono particolarmente insidiosi i tratti curvilinei dei binari ferroviari per quanto riguarda il mantenimento del giusto assetto, sia sul piano di giacitura del binario, che nello spazio tridimensionale per quanto riguarda l’altezza che le rotaie interna ed esterna devono avere e anche mantenere, l’una rispetto all’ altra, e e anche rispetto al suolo.
Allo scopo di controllare al meglio l’assetto plano-altimetrico, in particolare ad esempio dei tratti curvilinei di binario, che sono tra i più difficoltosi da controllare, solitamente lungo il tracciato sono posti dei capisaldi di riferimento, rispetto ai quali viene verificata di volta in volta la posizione reale del binario e le correzioni da apportare alla posizione del binario stesso. Nell’ arte nota il controllo del posizionamento del binario può essere eseguito con svariati sistemi, in particolare, tra i più utilizzati ci sono ad esempio sistemi topografici avanzati utilizzati da squadre di topografi specializzati in tracciati ferroviari che operano rispetto a punti georeferenziati utilizzando un procedimento su base assoluta con controllo sia delle curve che dei rettilinei. Il procedimento à ̈ preciso ma implica un notevole impiego di personale altamente qualificato, l’utilizzo di una strumentazione decisamente ampia, ed à ̈ particolarmente oneroso dal punta di vista del tempo impiegato per la messa in opera; detto procedimento risulta dunque costoso sia dal punto di vista delle risorse umane, che economiche, ed ulteriormente oneroso dal punto di vista del tempo occorrente per la manutenzione.
Un metodo alternativo à ̈ il controllo della posizione del binario mediante misura diretta della reale posizione del binario, in curva o sul rettilineo, rispetto ai picchetti fissi di riferimento, appositamente posizionati sull’unghiatura della massicciata ferroviaria. Un procedimento di questo tipo si può utilizzare però solo per controllare la posizione di tratti in curva e di brevi tratti di rettilineo oltre i punti di tangenza della curva. Il secondo metodo poc’anzi descritto à ̈ utilizzato sulla maggior parte delle linee ferroviarie esistenti comunemente individuate come “linee storiche†. Detto metodo si basa, come detto, sul posizionamento di picchetti di riferimento rispetto alle curve, che sono costituiti da spezzoni di rotaia verticali posizionati ogni 10 metri, a lato del binario, sulla massicciata ferroviaria. La posizione dei picchetti di riferimento e l’elaborazione delle tabella da utilizzare per il controllo del binario à ̈ definita sulla base di progetti specificamente elaborati con il metodo ferroviario tradizionale di correzione delle curve denominato “Hallade†.
In genere, il controllo delle posizione del binario viene eseguito tutte le volte che serve, direttamente dagli operai delle manutenzione che si recano sulle rotaie per effettuare i rilievi, e che misurano la distanza reale dai picchetti al lembo interno della più vicina rotaia, e la confrontano con quella tabellare in loro possesso. Gli operatori quindi per differenza calcolano punto per punto le correzioni di posizionamento da apportare al singolo binario. Appare evidente che tale metodo si basa su più di una condizione che à ̈ soggetta a possibili imprecisioni: la condizione di inamovibilità dei singoli picchetti à ̈ infatti una condizione purtroppo spesso non verosimile. Quando questa condizione viene meno, si rende necessario effettuare un secondo controllo, e rielaborare il progetto della curva con il metodo “Hallade†e ripristinare la picchettazione precisa. Appare evidente come questo tipo di doppio controllo sia particolarmente lungo, nonché dispendioso e possa causare ritardi non previsti nei tempi di manutenzione, con conseguente ritardo nella ripresa del funzionamento delle linee ferroviarie. (Si osservi per completezza che il metodo Hallade à ̈ un metodo matematico, e applicato in questa sede à ̈ il procedimento di tracciamento delle curve utilizzato dalle ferrovie in gran parte del mondo per il rilievo e tracciamento delle curve e largamente descritto nella tecnica del settore.)
Inoltre appare evidente che dette operazioni siano operatore-dipendente, quindi possono essere soggette facilmente ad errore umano. Appare inoltre evidente, e di particolare rilevanza, che gli operatori qui citati per effettuare dette operazioni di controllo debbano recarsi sui binari, a discapito della sicurezza degli operatori stessi.
Per ovviare a questo evidente ed oneroso inconveniente lo scopo della presente invenzione à ̈ di realizzare un nuovo procedimento di verifica della corretta posizione plano-altimetrica delle curve, che non richiede più la presenza dei picchetti, ma che si basa su riferimenti materializzati, ad esempio bolzoni o semplici segnaletiche verniciate, che fungono da capisaldi, sui pali di sostegno degli impianti di trazione elettrica, posti a lato del binari. In caso invece di linee non elettrificate, i riferimenti o capisaldi, possono essere realizzati ,ad esempio, su manufatti con basamenti con equivalenti caratteristiche di inamovibilità, ad esempio posizionati sulla banchina, ad interasse di 40-50 metri.
E’ dunque uno scopo della presente invenzione fornire un procedimento che utilizzi capisaldi di riferimento notevolmente più stabili dei picchetti tradizionali.
E’ un ulteriore scopo della presente invenzione fornire un procedimento di rilevazione affidabile e che non sia operatore-dipendente.
Ancora uno scopo della presente invenzione à ̈ di fornire un procedimento affidabile, scarsamente soggetto ad errori dovuti a fattori esterni.
E’ ancora uno scopo della presente invenzione fornire un procedimento di misurazione e controllo semplice da utilizzare, da posizionare e da regolare.
Ancora uno scopo della presente invenzione à ̈ fornire un procedimento di manutenzione rapido e di costo contenuto.
Un ulteriore scopo delle presente invenzione à ̈ fornire un procedimento di rilevazione completamente sicuro per gli operatori, che opereranno solamente dalla banchina, in condizioni di tutta sicurezza rispetto alla circolazione dei treni, apportando un notevole ed importante miglioramento rispetto agli altri sistemi d’arte nota che prevedono tutti la presenza di operatori sui binari.
Infine uno scopo della presente invenzione à ̈ eliminare la necessità del posizionamento di picchetti, che spesso si sono rivelati fastidiosi per effettuare le operazioni di manutenzione nei pressi della linea ferroviaria.
Il procedimento secondo la presente invenzione prevede dunque, vantaggiosamente, l’utilizzo di una specifica strumentazione portatile, comprendente hardware e software dedicati, che consente agli operatori di verificare la corretta posizione plano-altimetrica del binario, operando esclusivamente e vantaggiosamente dalla banchina ferroviaria. Il presente procedimento opera facendo capo a uno o più capisaldi di riferimento, individuati sui riferimenti materiali, ovvero sui pali di sostegno sopra citati. Tra detti capisaldi di riferimento viene materializzato un allineamento, (tramite un†̃apposita attrezzatura che verrà descritta qui di seguito nelle figure allegate), rispetto al quale à ̈ rilevata la posizione reale del binario adiacente al riferimento, e dunque vengono calcolate le correzioni geometriche di posizionamento da effettuare utilizzando i dati di tracciamento disponibili, compresi quelli derivanti dal metodo “Hallade†, procedimento come detto riconosciuto ed utilizzato dalle linee ferroviarie in tutto il mondo.
Appare evidente che il procedimento di misurazione secondo la presente invenzione sia particolarmente ingegnoso e affidabile in quanto fa riferimento a capisaldi fissi posti su riferimenti inamovibili, per cui le misure avranno un riferimento fisso e sempre affidabile.
Ciò implica, evidentemente, che il procedimento non à ̈ soggetto ad errori o malfunzionamenti dovuti allo spostamento dei riferimenti rispetto ai quali si fanno le misure, ed à ̈ quindi rapido ed efficace, oltre a consentire un notevole risparmio economico grazie alla sua affidabilità.
Le misure effettuate dal procedimento inoltre sono completamente elettroniche, e dunque non operatore dipendente.
Detto procedimento à ̈ anche pensato per permettere all’operatore manutentore di posizionarsi velocemente ed agevolmente rispetto ai pali di riferimento e di operare dall’ esterno del binario.
Data la semplicità di posizionamento che si vedrà descritta qui di seguito apparirà evidente che il numero di operatori necessari per effettuare dette operazioni à ̈ notevolmente ridotto, fattore che contribuisce anch’esso al risparmio economico e di tempo insieme a quelli citati poc’anzi.
La tecnologia che si basa sul procedimento secondo la presente invenzione prevede due metodi di controllo, uno di prima analisi della posizione dei binari in curva o sul rettilineo, e il secondo per la determinazione esatta delle correzioni da effettuare, entrambi realizzati, vantaggiosamente, con i supporto della medesima strumentazione, modificata ad hoc per effettuare dette operazioni.
Questi ed ulteriori vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari alla lettura della seguente descrizione dettagliata di una sua realizzazione preferita da considerare in riferimento alle annesse tavole di disegni in cui:
in fig.1 Ã ̈ rappresentato lo schema planimetrico di posizionamento e di riferimento del procedimento secondo la presente invenzione;
in fig.1a à ̈ rappresentata la postazione A con caposaldo di riferimento A fissato su un supporto inamovibile;
in fig.1b à ̈ rappresentata la postazione B con caposaldo di riferimento B fissato su un supporto inamovibile;
in fig.2 à ̈ rappresentata la postazione C in posizione di determinazione della posizione della rotaia più vicina
in fig. 3 à ̈ rappresentata la postazione C in posizione di determinazione della posizione della rotaia bassa quando non à ̈ la più vicina;
in fig.4 Ã ̈ rappresentato il dettaglio della postazione A;
in fig.5 Ã ̈ rappresentato il dettaglio della postazione B,
in fig. 6 Ã ̈ rappresentato il dettaglio della postazione A nel metodo di verifica rapido, e
in fig.7 Ã ̈ rappresentato il procedimento di controllo semplificato per una prima analisi di posizione dei binari.
In figura 1 à ̈ rappresentato lo schema planimetrico secondo il quale viene posizionato il procedimento descritto dalle presente invenzione: di particolare rilevanza sono i capisaldi A e B che sono posizionati rispettivamente sulle postazioni A e B. Con riferimento anche alle figure 1a,1b 2 e 3, e come accennato precedentemente, tra i due capisaldi A e B di riferimento viene materializzato un allineamento H, ad esempio tramite collimazione ottica oppure tramite un laser. La strumentazione, che verrà descritta nelle figure 4,5 e 6, à ̈ costituita da dispositivi da posizionare nelle postazioni A,B e C a contatto con capisaldi A,B posti su riferimenti inamovibili, 2a,2b per materializzare appunto una linea H di riferimento, esterna al binario composto da rotaie 1 e 1’. Nel caso in cui i riferimenti inamovibili 2a,2b siano pali di trazione elettrica della ferrovia, o altro tipo di supporto di tipo metallico, l’ancoraggio 3 della strumentazione ai riferimenti 2a,2b à ̈ di tipo magnetico. Apparirà evidente, qui e di seguito, che i dispositivi sono particolarmente semplici da posizionare anche per un numero limitato di operatori.
Una volta effettuato il posizionamento della strumentazione, per effettuare la collimazione sui capisaldi A e B, viene installata una postazione C lungo l’allineamento H. In postazione C viene installata della strumentazione (ovvero in particolare un distanziometro laser con inclinometro, successivamente descritti in figura 6) tramite la quale viene controllata la posizione reale della curva ferroviaria adiacente all’allineamento. In particolare il distanziometro con inclinometro 8, che individueremo con punto C, misura la distanza rispettivamente dal fungo 10 (o punto D) e dal fungo 10’ (o punto D’). I dati così rilevati vengono acquisti tramite un dispositivo elettronico (non mostrato in figura), che confronta istantaneamente i dati acquisiti con i dati di riferimento, calcolando quindi i valori di scostamento effettivo del binario, rispetto alla posizione teorica di riferimento, utilizzata in origine per il tracciamento iniziale della curva.
Si noti che il controllo può essere eseguito su un punto qualsiasi della curva o del tratto rettilineo, in quanto il procedimento ricalcola in ogni punto la distanza e la quota della rotaia dall’allineamento H, in funzione della distanza reale del distanziometro 8, posto in C, da uno dei due capisaldi A e B di riferimento. Il procedimento messo in atto utilizzando la strumentazione qui descritta, à ̈ dunque in grado di calcolare la corretta posizione di entrambe le rotaie 1 e 1’ del binario, ed à ̈ inoltre adatto per verificare, partendo dallo stesso allineamento, la posizione di più binari contigui, e la misura reale degli interassi. In sostanza, il procedimento secondo la presente invenzione comprende una serie di operazioni da eseguire sul campo ed una serie di procedimenti da mettere in atto. Detto procedimento comprende le seguenti fasi:
a. individuazione dei capisaldi A,B di riferimento su punti di riferimento inamovibili 2a,2b;
b. richiamo dei dati memorizzati sul dispositivo elettronico riferiti alla distanza correlata dei capisaldi A e B dalla rotaia più vicina e dei dati salienti delle curva;
c. posa in opera dei supporti magnetici 3, e messa in bolla del regolo 16 vincolato a detti supporti magnetici 3;
d. posizionamento del dispositivo di collimazione 4 in A e del traguardo di riferimento in B;
e. materializzazione dell’allineamento H tra A e B mediante collimazione ottica o laser;
f. posizionamento del distanziometro nel punto C (figura 2) con sostegno dedicato, centraggio del perno di rotazione 25 di riferimento rispetto alla postazione A e B, e dunque acquisizione della distanza CA e CB, collimazione tra C e il fungo 10 della rotaia adiacente ed acquisizione della distanza CD;
g. elaborazione automatica dei dati, e visualizzazione istantanea dello scostamento di posizione orizzontale e verticale del binario nel punto D; h. ripetizione delle medesime operazioni dal punto g in poi per determinare, ruotando opportunamente il collimatore, la distanza CD’(figura 4); i. ripetizione delle operazioni da f a h per ogni altro punto di binario 1,1’ da controllare nel tratto compreso tra i capisaldi A e B (spostando il distanziometro lungo l’asse H può essere omessa una delle due misure CA o CB indifferentemente, essendo già posizionato sull’ asse H).
Appare evidente come il calcolo delle distanze si appoggi alla semplice trigonometria di un triangolo rettangolo, si conosce la linea orizzonte, si misura la retta tra CD o CD’, e tramite l’angolo (alfa) tra le due rette si ricava il resto tramite normali formule trigonometriche. Ulteriormente, gli scostamenti dovuti allo spessore del fungo 10 e 10’ sono noti, e vengono automaticamente compensati dalla strumentazione di calcolo elettronica.
Il procedimento secondo la presente invenzione permette quindi di operare con i dati disponibili utilizzando come riferimento i pali delle trazione elettrica, senza necessità della presenza di picchetti fissi posizionati ogni 10 metri lungo il binario. Non si rende dunque più necessario effettuare manutenzione sulla picchettazione danneggiata, ma anzi detto procedimento innovativo consente di rimuovere totalmente i picchetti, che spesso interferiscono fastidiosamente con le lavorazioni necessarie al binario.
In particolare, le misure vengono tutte acquisite mediante distanziometro 8 laser con inclinometro incorporato radiocomandato.
Nelle figure allegate 4, 5 e 6, à ̈ rappresentata più nel dettaglio l’apparecchiatura utilizzata nel procedimento qui descritto. Si noti in particolare che il distanziometro 8 con inclinometro à ̈ già esistente ed in vendita sul mercato, tuttavia la presente invenzione ha apportato molteplici modifiche all’apparecchiatura, implementandone quindi le possibilità di applicazione in procedimenti mai considerati prima. Inoltre, per renderla adatta alla realizzazione del procedimento qui descritto, la presente invenzione ha creato appositi supporti e apposita strumentazione dedicata, da utilizzare con la strumentazione nota. Ad esempio si sono realizzati supporti ed agganci, ed altri dispositivi che sono stati realizzati in modo inventivo e le modifiche ed implementazioni apportate, come verrà descritto qui e di seguito, sono particolarmente vantaggiose ed innovative ai fini della realizzazione del presente procedimento, che senza dette nuove implementazione e modifiche non avrebbe potuto essere realizzato.
In Fig.4 à ̈ rappresentato il dettaglio della postazione A in cui 2a à ̈, ad esempio, un palo della ferrovia in metallo, a cui viene fissata la strumentazione tramite un dispositivo di ancoraggio magnetico 3, costituito nelle forma di realizzazione qui rappresentata, da tre magneti 19 orientabili, posti su un supporto d’ancoraggio magnetico 3, per ancoraggio sia a pali con superficie piana che cilindrica. (Quanto qui di seguito descritto vale similmente, come à ̈ semplice verificare, per la figura 5 che rappresenta la postazione B). Inoltre, detto supporto di ancoraggio à ̈ dotato di una finestra 18 di interfaccia col caposaldo A, per permettere il corretto posizionamento del dispositivo magnetico 3 di ancoraggio rispetto al caposaldo A. Il procedimento secondo la presente invenzione, realizzato per mettere in opera il procedimento poc’anzi descritto, comprende dunque un ancoraggio al palo 2a che si compone, come accennato in precedenza, di una piastra con supporto magnetico 3, di un collimatore 4 ottico o laser, collegato ad un regolo 16 bloccabile, realizzato allo scopo di assicurare che la linea di collimazione sia sempre alla stessa distanza e altezza rispetto alla testa del caposaldo A. Il presente procedimento si può utilizzare sia che il caposaldo A o B sia costituito da un riferimento realizzato con pitturazione a vernice, oppure che sia costituito da un bolzone 21 come in questo caso, sia che sia ad esempio costituito da un riferimento posto ad esempio sul vertice del palo 2a. Il regolo 16 à ̈ manovrabile tramite due manopole 17, che servono per il suo posizionamento rapido, ed à ̈ dotato di una bolla torica 24, che ne permette il posizionamento in modo perfettamente orizzontale, tramite aggiustamenti effettuati con le manopole 17. In questo modo si ricrea una linea di collimazione, distanziata di una distanza fissa, nota, dal caposaldo A o B di riferimento, e parallela alla linea che si vedrebbe materializzata tra i due capisaldi AB di riferimento, nel caso fosse possibile posizionare un collimatore 4 ottico o laser, direttamente a contatto col caposaldo sul palo 2a o 2b, cosa ovviamente non possibile in pratica dato che il caposaldo ha coordinate spaziali (0/0), per cui non à ̈ possibile posizionare la strumentazione perfettamente nel caposaldo A o B .
Infine, al di sotto del collimatore 4 e del regolo 16 Ã ̈ posto il traguardo A-5 per il centraggio delle misurazioni laser dei percorsi CA .
Similmente, in figura 5 à ̈ rappresentata la postazione B, in cui sono presenti lo stesso regolo 16 bloccabile e regolabile, dotato di bolla torica 24, per assicurare la corretta linea di collimazione, lo stesso supporto d’ancoraggio 3, con finestra 18 per l’individuazione del caposaldo B, e il traguardo B-6, con al centro il punto di collimazione corrispondente.
Ancora in figura 6, con riferimento anche alle fig.2 e 3, à ̈ rappresentato nel dettaglio il distanziometro 8 con inclinometro, posto su di una apposta staffa 7portadistanziometro, realizzata per il centramento rapido sull’allineamento di riferimento H. La staffa 7 porta-distanziometro à ̈ realizzata per consentire la rotazione del distanziometro 8, rispetto agli assi orizzontale e verticale, centrati sull’ allineamento stesso, e consente di collimare facilmente, con mire dirette, sia sui capisaldi A,B di riferimento che sul fungo 10 o 10’ delle rotaie 1 o 1’, in posizione perpendicolare al binario. Sotto la staffa 7 à ̈ presente un sostegno regolabile 9 in altezza, vincolato ad una barra orizzontale 13 per il centramento del piano verticale. La staffa porta distanziometro 7 monta un distanziometro 8, vincolato a detta staffa 7 tramite una piastra 26 ad accoppiamento magnetico con il distanziometro stesso, che conferisce particolare stabilità al sistema staffa/distanziometro (il fissaggio con piastra 26 di accoppiamento per il distanziometro 8 à ̈ descritto nel documento WO 2007/063557 A1 dello stesso richiedente).
La staffa 7 porta-distanziometro e il sostegno regolabile in altezza sono vincolati tramite un perno 25 di rotazione, che giace perpendicolarmente all’ allineamento, e viene utilizzato come punto di centraggio della postazione C, rispetto alla postazioni A e B.
Questo permette, in modo particolarmente vantaggioso, di effettuare un rapido e preciso posizionamento della postazione C.
Il funzionamento del distanziometro 8, e l’acquisizione dei dati avvengono tramite radiocomando del dispositivo elettronico in uso (qui non rappresentato).
In figura 7 à ̈ rappresentata un forma di realizzazione differente delle presente invenzione, che permette di snellire ulteriormente il procedimento di controllo di posizione della posizione delle rotaie 1 e 1’ rispetto a riferimenti inamovibili. Il dispositivo assemblato come rappresentato in figura 7 permette di controllare la posizione di binari, ma solo in corrispondenza dei capisaldi, e quindi non su tutto il tratto di linea ferroviaria. Il dispositivo rappresentato in figura 7 à ̈ dunque utile per un primo controllo, dopo di che in caso di spostamenti dei binari rispetto ai dati di riferimento, per calcolare le correzioni da apportare si introduce il procedimento di fig. da 1 a 6. Si osservi dunque che la staffa 7 porta-distanziometro può in questo caso essere vincolata, ad esempio tramite ancoraggio 3 magnetico, direttamente ad un eventuale bolzone 21 di riferimento, se presente, su un riferimento assoluto, come ad esempio il palo dell’elettricità 2a o 2b citato qui nell’esempio. La forma di realizzazione di assemblaggio del dispositivo, mostrato in figura 7, à ̈ particolarmente vantaggiosa e utile quando si desideri fare solo una valutazione puntuale della posizione delle rotaie 1 e 1’ formanti un tratto di curva del binario 10, che non necessita quindi una rilevazione continua del tratto compreso tra due pali di riferimento 2a,2b, ma si può effettuare semplicemente fissando il distanziometro su di un palo di riferimento, e confrontare le misure effettuate con i valori di riferimento dati. In caso dette misure e valori di riferimento coincidano per un dato numero di rilievi, effettuati su di un dato numero di pali di riferimento rispetto alle rotaie 1, 1’, à ̈ possibile ritenere che il binario sia in posizione corretta, in caso invece che una o più delle misure effettuate non coincidano con i valori di riferimento, allora, come detto, si procede con l’installazione della strumentazione poc’anzi descritta nelle figure da 1 a 6.
Si noti che, in caso sul palo di riferimento sia presente un bolzone 21, Ã ̈ possibile fissare a detto palo una staffa di fissaggio 23, come mostrato in figura 7, che si blocca in sede per incastro con il bolzone 21 ed avvitamento, in caso invece sia presente un caposaldo disegnato, Ã ̈ possibile fissare direttamente il distanziometro 8 al palo di riferimento tramite un dispositivo di ancoraggio magnetico 3, comprendente un regolo 16, assimilabile a quello precedentemente descritto.
Alla luce di quanto qui descritto nel dettaglio, appare evidente che il nuovo procedimento permette di operare con i dati rilevati tramite misura e confrontarli in modo rapido con i dati di tracciamento disponibili, usati, come detto, come riferimento generale per le misure ferroviarie. Il procedimento qui descritto opera dunque senza la presenza di picchetti fissi posizionati a distanze prefissate lungo il binario, e dunque non si rende più necessario occuparsi della manutenzione di dette picchettature, che spesso si rovinano o danneggiano e che interferiscono inoltre con la manutenzione del binario.
Inoltre, tutte le misure sono effettuate con strumentazione elettronica, dunque scarsamente soggette ad errore umano e infine in modo particolarmente vantaggioso, detto metodo di controllo garantisce una maggior sicurezza agli operatori, dato che le misure sono effettuate senza ingombrare il binario dove circolano i treni.
Si osservi che quello qui rappresentato à ̈ solo un esempio di una forma di realizzazione preferita della presente invenzione, e qualunque procedimento di misurazione della corretta posizione plano-altimetrica dei tratti curvilinei di rotaia di una linea ferroviaria, che usi come riferimento capisaldi posti su riferimenti inamovibili e che si serva di sistemi di ancoraggio e misura assimilabili a quelli qui descritti e che vantaggiosamente non comporti la presenza di operatori sul binario, à ̈ da considerarsi oggetto della presente invenzione.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento di controllo della posizione dei binari ferroviari, nei tratti in cui sono disponibili riferimenti di tracciamento per mantenere e controllare lo stato planoaltimetrico del binario in ogni tratto monitorato, mediante l’uso di un sistema elettronico di misura, un dispositivo di collimazione (4) ottico o laser, un distanziometro (8) con inclinometro, un sostegno (9) regolabile in altezza di posizionamento e comprendente le fasi di: individuazione di almeno due capisaldi A, B di riferimento su punti di riferimento inamovibili (2a,2b) posti all’ esterno delle linea ferroviaria; posa in opera di supporti magnetici (3), dotati di almeno tre punti di ancoraggio magnetico con magneti orientabili (19), e messa in bolla di un regolo (16), vincolato a detti supporti magnetici (3); posizionamento del dispositivo di collimazione (4) su di una prima postazione A, posta su di un primo punto di riferimento inamovibile (2a) su cui à ̈ posto un primo caposaldo A; posizionamento di una postazione B, su di un secondo punto di riferimento inamovibile (2b) su cui à ̈ posto un secondo caposaldo B; materializzazione di un allineamento H tra i capisaldi A e B mediante collimazione (4) ottica o laser; posizionamento di un distanziometro (8) in una postazione C, posta sull’ allineamento H , su di un sostegno (9) dedicato regolabile in altezza; centraggio di un perno di rotazione (25) di riferimento posto sulla postazione C, rispetto alla postazioni A e B e dunque acquisizione delle distanze CA e CB; collimazione tramite distanziometro (8) posto in C, perpendicolarmente ad H, con un fungo (10), individuato come punto D della rotaia adiacente, ed acquisizione della distanza CD; elaborazione automatica dei dati, calcolo e visualizzazione istantanea dello scostamento di posizione orizzontale e verticale della rotaia nel punto D; ripetizione delle medesime operazioni, ruotando il collimatore (4), per il fungo 10’, denominato con punto D’ individuato in linea retta sulla rotaia 1’ adiacente alla rotaia 1; e ripetizione delle medesime operazione per ogni altro punto delle rotaie 1,1’ a scelta dell’operatore, spostando la postazione C lungo H.
  2. 2. Procedimento di controllo della posizione dei binari ferroviari nei tratti in cui sono disponibili riferimenti di tracciamento, per controllare lo stato plano-altimetrico del binario in ogni tratto monitorato, mediante l’uso di un sistema elettronico di misura, un distanziometro (8) con inclinometro, e comprendente le fasi di: individuazione di almeno un caposaldo A di riferimento su almeno un punto di riferimento inamovibile (2a), posto all’ esterno delle linea ferroviaria; posa in opera di almeno un supporto magnetico (3), oppure posa in opera di un supporto (31) ad avvitamento, per fissare detto distanziometro (8) con inclinometro a detto punto di riferimento inamovibile (2a) tramite una staffa porta-distanziometro (7); collimazione tramite il distanziometro (8) della distanza AD e AD’; controllo dei dati acquisiti con i dati di riferimento, elaborazione automatica dei dati, calcolo e visualizzazione istantanea dello scostamento di posizione orizzontale e verticale del binario nel punto D e D’; e ripetizione delle operazioni precedenti per ogni punto di riferimento inamovibile (2) posto lungo la linea ferroviaria.
  3. 3. Procedimento di controllo della posizione dei binari ferroviari nei tratti in cui sono disponibili riferimenti di tracciamento per controllare lo stato plano-altimetrico del binario in ogni tratto monitorato secondo la rivendicazione 2, in cui nel caso che dalle misurazioni effettuate di posizione del binario, si rilevino scostamenti dalle misure di riferimento di confronto, viene messo in opera il procedimento descritto nella rivendicazione 1.
  4. 4. Apparecchiatura per il fissaggio di strumentazione adatta ad effettuare le misurazioni di cui alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un supporto di ancoraggio magnetico (3), dotato di almeno tre punti di ancoraggio magnetico con magneti orientabili (19), in cui à ̈ realizzata una finestra di centramento (18) per un caposaldo A o B di riferimento, un regolo (16) posto in asse col caposaldo di riferimento, una bolla torica (24) per il corretto posizionamento del regolo (16) rispetto al piano orizzontale, ed un traguardo di allineamento A o B.
  5. 5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4 adatta ad essere utilizzato in tutte le postazioni A e B.
  6. 6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4 per il fissaggio di strumentazione adatta ad effettuare le misurazioni nelle postazioni A e B, in cui inoltre in postazione A Ã ̈ presente un collimatore (4) ottico o laser per la materializzazione di un allineamento H tra i capisaldi A e B.
  7. 7. Apparecchiatura per movimentazione e posizionamento di strumentazione, adatta ad effettuare le misurazioni previste dal procedimento di cui alla rivendicazione 1, per la postazione C comprendente un distanziometro (8) con inclinometro, una piastra di fissaggio (26) di detto distanziometro (8), un sostegno (9) regolabile in altezza per il posizionamento della strumentazione in C, e detta postazione C à ̈ caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre una staffa (7) porta-distanziometro, un perno verticale (14) dotato di un perno di rotazione (25), per il centramento sull’allineamento H, detta staffa (7) porta-distanziometro essendo adatta alle regolazioni per il corretto posizionamento del distanziometro (8).
  8. 8. Apparecchiatura per il fissaggio di strumentazione adatta ad effettuare le misurazioni previste dal procedimento di cui alla rivendicazione 2, comprendente la staffa (7) porta-distanziometro per il distanziometro (8) con inclinometro, il perno di rotazione (25) costituente centro di rotazione della staffa (7) porta-distanziometro e un supporto ad avvitamento (31) od un supporto di fissaggio magnetico (3) per fissare detta staffa ( 7) al punto di riferimento inamovibile (2).
  9. 9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 8, in cui detto supporto di avvitamento (31) o detto supporto di fissaggio magnetico (3) sono dotati di finestra (18) per allineamento col caposaldo di riferimento.
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