ITMI20130615A1 - Metodo e apparecchiatura per la rimozione a secco di etichette da contenitori in plastica - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“Metodo e apparecchiatura per la rimozione a secco di etichette da contenitori in plastica†.

SFONDO DELL’INVENZIONE

L’invenzione si riferisce ad un metodo e ad un’apparecchiatura adatti per la rimozione di etichette da contenitori in materiale plastico, in particolare per la rimozione di etichette tubolari da bottiglie in PET.

Benché l’invenzione verrà qui di seguito descritta e riferita alla rimozione di etichette tubolari da bottiglie in PET, essa si applica ugualmente alla generalità dei casi per la rimozione parziale e/o totale di etichette in carta o in materiale plastico da qualsiasi tipo di contenitore in materiale plastico.

STATO DELL’ARTE

I contenitori per alimenti ed in particolare bottiglie in PET per bevande, sono dotati di etichette in carta o in materiale plastico, ad esempio etichette tubolari incollate o in materiale plastico termoretraibile, che devono essere opportunamente rimosse per consentire il riciclo del materiale plastico derivabile da contenitori e/o bottiglie di post consumo.

Le etichette in carta in generale vengono rimosse mediante un processo di lavaggio in un bagno d’acqua calda, sotto forte agitazione, con l’aggiunta di una idonea chimica di pulizia, ad esempio come descritto in US 4.209.344 ed in WO 9208591; impianti di questo genere, oltre ad essere estremamente ingombranti, richiedono un grande consumo di acqua ed un elevato consumo di energia termica.

Particolari problemi esistono invece per la rimozione di etichette tubolari in materiale plastico, ad esempio etichette termoretraibili in PVC da contenitori e/o bottiglie in PET, in quanto la loro rimozione risulta estremamente difficile con impianti convenzionali; infatti i contenitori potrebbero rompersi, se sottoposti a forti sollecitazioni, con conseguente perdita di materiale plastico avente un valore economico elevato.

Poiché l’uso di contenitori in PET con etichette tubolari in materiale plastico negli anni à ̈ andato sempre più diffondendosi nel settore alimentare, e dato l’alto valore del materiale in PET, la raccolta di contenitori e/o bottiglie di post-consumo, destinate al riciclo, ha pertanto assunto un’importanza economica rilevante.

Durante la raccolta di materiale da post-consumo, le bottiglie in PET vengono normalmente compresse in balle e fortemente deformate, unitamente a corpi solidi ed altro materiale estraneo, che deve essere eliminato mediante un’idonea fase di pre-lavaggio; successivamente al pre-lavaggio le bottiglie vengono macinate e sottoposte ad altri trattamenti prima di trasformarle in pellet per un loro successivo impiego.

Poiché il materiale plastico delle etichette costituisce un forte inquinante nel processo di riciclo del PET, sono state sviluppate varie tecnologie per cercare di eliminare totalmente o gran parte delle etichette dalle bottiglie in PET prima della trasformazione in granuli.

Ad esempio, in US 4.379.525 à ̈ stato proposto un metodo secondo cui i contenitori con le etichette vengono finemente macinati agitando i granuli macinati in un bagno di acqua calda per rimuovere la parte di etichetta che à ̈ rimasta loro aderente; successivamente si effettuano fasi di filtraggio e di ricircolo dei granuli macinati e dell’acqua di processo, fino alla completa eliminazione del materiale delle etichette. Un simile metodo, oltre a richiedere un sistema alquanto complesso, comporta un grande dispendio energetico, con conseguenti elevati costi economici.

In DE 10308500 à ̈ stato proposto un metodo a secco per rimuovere le etichette dai contenitori, prima della macinazione, secondo cui i contenitori con le etichette vengono fatti passare attraverso un’apparecchiatura comprendente uno statore forato, di sezione poligonale, internamente al quale ruota un rotore comprendente una pluralità di grossi utensili a forma di croce, atti a generare forze assiali e tangenziali sui contenitori internamente allo statore.

Benché il rotore venga fatto girare ad un numero di giri relativamente basso, compreso tra 500 e 2500 rotazioni al minuto, la soluzione proposta difficilmente si adatta a rimuovere etichette da contenitori che durante la raccolta e lo stoccaggio sono stati fortemente deformati, schiacciandoli assialmente o di lato; inoltre con elevate velocità tangenziali degli utensili del rotore, non si esclude che parte dei contenitori possa comunque essere parzialmente rotta con il distacco dei colli delle bottiglie, e conseguente perdita di materiale plastico di elevato valore economico.

A sua volta WO 2011012113 propone un’apparecchiatura per la rimozione di etichette da contenitori o bottiglie in PET, comprendente uno statore cilindrico, internamente al quale ruota un rotore poligonale provvisto di una pluralità di utensili assialmente distanziati; gli utensili sono configurati con un profilo a gradini e sono angolarmente orientati per trascinare in rotazione i contenitori e per generare sollecitazioni meccaniche idonee a rimuovere le etichette ed eventuali corpi estranei che sono rimasti aderenti ai contenitori. Anche questa soluzione non à ̈ priva di inconvenienti a causa delle forti sollecitazioni meccaniche e delle forze di impatto generate dagli utensili durante la rotazione del rotore, con conseguente rottura dei contenitori e perdita di materiale plastico.

SCOPI DELL’INVENZIONE

Scopo generale dell’invenzione à ̈ di fornire un metodo ed un’apparecchiatura per la rimozione a secco di etichette da contenitori in materiale plastico, in particolare per la rimozione totale e/o parziale di etichette tubolari in plastica da bottiglie in PET, che sono in grado di ovviare agli inconvenienti dei sistemi comunemente in uso e di per sé noti.

In particolare, uno scopo della presente invenzione à ̈ di fornire un diverso metodo ed una diversa apparecchiatura per la rimozione a secco di etichette da contenitori in PET, come precedentemente riferito, mediante i quali si rende possibile rimuovere parzialmente o totalmente le etichette da contenitori postconsumo, che sono stati deformati durante la loro raccolta e il loro stoccaggio, in assenza di forti sollecitazioni e di forze di impatto dannose, evitando che i contenitori possano comunque essere rotti e comportare la perdita di materiale.

Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ di fornire un’apparecchiatura per la rimozione a secco di etichette tubolari da contenitori o bottiglie in PET, comprendente uno statore cilindrico ed un rotore opportunamente configurati per svolgere funzioni distinte di trascinamento in rotazione e di convogliamento dei contenitori o bottiglie in PET, nonché la rimozione parziale o totale delle etichette mentre i contenitori vengono fatti avanzare e ruotare.

Un ulteriore scopo ancora dell’invenzione à ̈ di fornire un’apparecchiatura per la rimozione di etichette da contenitori o bottiglie in plastica, comprendente un rotore configurato per variare e adattare il percorso dei contenitori, in funzione delle caratteristiche e/o dimensioni dei contenitori stessi, ovvero per variare la velocità di scorrimento lungo percorsi di guida, mantenendo sostanzialmente invariata la velocità di rotazione del rotore.

BREVE DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

Questi scopi ed ulteriori vantaggi dell’invenzione sono conseguibili mediante un metodo secondo la rivendicazione 1, nonché mediante un’apparecchiatura per la rimozione a secco di etichette da contenitori in plastica, secondo la rivendicazione 4.

In particolare, secondo la presente invenzione si à ̈ fornito un metodo per la rimozione a secco di etichette da contenitori in materiale plastico, in particolare per la rimozione di etichette tubolari da contenitori in PET, mediante un’apparecchiatura comprendente uno statore tubolare ed un rotore provvisto di organi di trascinamento in rotazione e di spinta dei contenitori lungo percorsi longitudinali che si estendono da una estremità di entrata ad una estremità di uscita per i contenitori; in cui le etichette vengono rimosse totalmente e/o parzialmente mentre i contenitori vengono trascinati in rotazione e fatti avanzare lungo detti percorsi longitudinali,

caratterizzato dal fatto di:

configurare il rotore con una pluralità di pale elicoidali definenti percorsi longitudinali di guida dei contenitori; e

rimuovere totalmente e/o parzialmente le etichette, trascinando in rotazione i contenitori e facendoli avanzare lungo detti percorsi longitudinali di guida e facendoli strisciare contro utensili raschianti che si protendono dallo statore verso il rotore.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione, si à ̈ fornita un’apparecchiatura adatta per rimuovere etichette da contenitori in plastica, mediante il metodo sopra riferito, in cui l’apparecchiatura comprende:

uno statore tubolare ed un rotore definenti una camera anulare che si estende assialmente tra una entrata ed una uscita per i contenitori; ed

in cui il rotore à ̈ dotato di organi di trascinamento in rotazione e di spinta dei contenitori internamente a detta camera anulare, caratterizzata dal fatto che:

detti organi di trascinamento in rotazione e di spinta dei contenitori, consistono in una pluralità di pale elicoidali angolarmente distanziate, definenti dei percorsi di guida che si prolungano longitudinalmente alla camera anulare, da una zona di entrata ad una zona di uscita per i contenitori; ed

in cui lo statore à ̈ provvisto di una pluralità di utensili raschianti che si protendono radialmente nella camera anulare, dallo statore verso le pale del rotore.

Le pale del rotore possono avere un profilo continuo tra la zona di entrata e la zona di uscita dei contenitori, ovvero possono essere costituite da una successione di piastre fissate in modo rimovibile e sostituibile al rotore.

Le piastre di ciascuna pala inoltre possono essere fissate in modo orientabile rispetto all’asse longitudinale del rotore, per variare il passo dei percorsi a elica, e conseguentemente variare la velocità di avanzamento dei contenitori, in funzione delle caratteristiche dei contenitori stessi, mantenendo sostanzialmente invariata la velocità di rotazione del rotore.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Fig. 1 à ̈ una vista prospettica dell’apparecchiatura, con parte della carcassa esterna rimossa;

Fig. 2 à ̈ una vista frontale di figura 1, in cui à ̈ stato parzialmente rimosso lo statore, atta a mostrare una prima conformazione a piastre delle pale del rotore;

Fig. 3 à ̈ una sezione trasversale dell’apparecchiatura, secondo la linea 3-3 di figura 2;

Fig. 4 Ã ̈ un particolare ingrandito di figura 3;

Fig. 5 Ã ̈ un particolare ingrandito dello statore, atto a mostrare una prima disposizione degli utensili raschianti;

Fig. 6 Ã ̈ un particolare ingrandito dello statore, atto a mostrare una seconda disposizione degli utensili raschianti;

Fig. 7 Ã ̈ una vista di una seconda conformazione a piastre delle pale del rotore;

Fig. 8 Ã ̈ una vista simile a quella di figura 7 con le piastre delle pale del rotore diversamente orientate;

Fig. 9 Ã ̈ un particolare ingrandito di una piastra orientabile del rotore di figure 7 e 8;

Fig. 10 Ã ̈ una sezione trasversale secondo la linea 10-10 di figura 9.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE

Con riferimento alle figure da 1 a 4, si descriveranno le caratteristiche generali dell’apparecchiatura per la rimozione a secco di etichette da contenitori in plastica, secondo l’invenzione, nonché una sua prima forma di realizzazione e il relativo metodo.

Come precedentemente riferito, l’apparecchiatura à ̈ adatta per la rimozione a secco, parziale e/o totale, di etichette da qualsiasi tipo di contenitori in plastica derivanti da post-consumo, ed in particolare trova una idonea applicazione nella rimozione di etichette tubolari in plastica, da contenitori o bottiglie in PET.

L’apparecchiatura, complessivamente indicata con 10, comprende una carcassa esterna 11, avente una entrata 12 per l’introduzione dei contenitori da trattare, ed una uscita 13 dei contenitori trattati e delle etichette, e/o parti di etichette che sono state rimosse.

Come mostrato nelle figure 1-3, l’apparecchiatura comprende inoltre uno statore tubolare 14 che si estende assialmente tra l’entrata 12 e l’uscita 13, nonché comprende un rotore 15 del tipo a pale, che si estende oltre lo statore 14, dall’entrata 12 all’uscita 13 per i contenitori.

Il rotore 15 à ̈ sostenuto da due gruppi di supporto estremi 16, 17, ed à ̈ operativamente collegato ad un motore elettrico di comando 18, per essere fatto ruotare ad un numero di giri al minuto idoneo per trascinare in rotazione e far avanzare i contenitori lungo percorsi elicoidali di guida definiti dalle pale del rotore 15, che si estendono longitudinalmente tra l’entrata 12 e l’uscita 13, mantenendo una velocità periferica del rotore idonea a causare una rottura ed una rimozione parziale e/o totale delle etichette, mentre i contenitori vengono fatti ruotare e strisciare a contatto con utensili raschiatori, senza danneggiarli.

Il rotore 15 à ̈ costituito da un corpo cilindrico provvisto di una pluralità di pale elicoidali 19, angolarmente distanziate, che si estendono per l’intera lunghezza del rotore 15, tra due dischi esterni 20 e 21; tra le pale 19 del rotore 15 si vengono così a formare dei percorsi longitudinali di guida e convogliamento dei contenitori, tra l’entrata 12 e l’uscita 13 dell’apparecchiatura.

Il rotore a pale 15 può essere comunque configurato con le pale 19 che si sviluppano secondo un profilo ad elica, a partire dall’entrata 12 per i contenitori, fino all’estremità lontana dello statore 14, prolungandosi con un tratto parallelo all’asse di rotazione del rotore in corrispondenza dell’uscita 13 per i contenitori. La distanza angolare e il numero delle pale 19 del rotore 15 potranno essere qualsiasi, purché idonei a consentire un regolare flusso di contenitori. Nel caso mostrato, il rotore 15 à ̈ dotato di sei pale elicoidali 19 angolarmente distanziate di 60°; tuttavia il numero delle pale potrà essere maggiore o minore di quello mostrato, in funzione del diame tro del rotore 15 e di specifiche esigenze di impiego.

Dalla figura 3 si nota inoltre che il diametro interno dello statore 14 à ̈ superiore al diametro esterno delle pale 19 del rotore 15; pertanto tra lo statore 14 ed il rotore 15 si viene a formare una camera anulare 22 in cui si protende radialmente una pluralità di utensili raschianti 23 distribuiti circonferenzialmente e longitudinalmente, nonché fissati in modo rimovibile allo statore 14.

Come precedentemente riferito, le pale 19 del rotore 15 possono essere comunque configurate con un profilo a passo costante, o a passo variabile come più avanti illustrato.

Nel caso di figure 1-3, ciascuna pala 19 consiste in una successione continua di piastre rettangolari 24 fissate in modo rimovibile a blocchi di ancoraggio 25 a loro volta fissati al corpo del rotore 15 mediante un adeguato numero di viti.

Sempre dalle figure 1-3 si nota che le singole piastre 24 di ciascuna pala 19 sono differentemente inclinate tra loro e rispetto all’asse longitudinale del rotore 15, in modo da definire un profilo ad elica che si prolunga longitudinalmente al rotore 15 per almeno un passo, ed in cui le piastre 24’ in corrispondenza dell’uscita 13 dei contenitori, sono orientate radialmente e parallelamente all’asse longitudinale del rotore; tuttavia non si esclude una diversa configurazione del rotore 15 e delle pale 19 di trascinamento in rotazione e di avanzamento dei contenitori.

Gli utensili raschianti 23 i quali, a differenza di altre apparecchiature di tipo noto, sono ora posizionati sullo statore 14 ed operano semplicemente con un certo attrito per rompere e raschiare le etichette dai contenitori, senza generare dannose sollecitazioni di urto, o danneggiare i contenitori stessi, possono essere comunque configurati e comunque disposti sullo statore 15.

Ad esempio, gli utensili raschianti 23 possono essere costituiti da semplici perni cilindrici terminanti con una estremità appuntita o leggermente arrotondata; sporgono internamente allo statore 14 per un tratto ad esempio pari a metà altezza radiale della camera anulare 22, di poco superiore o inferiore; inoltre la distanza, o passo, tra utensili 19 dovrà essere scelta in modo tale da fornire un elevato numero di punti di strappo e raschiatura delle etichette, impedendo nello stesso tempo che le bottiglie o i contenitori, nel loro stato deformato, si incastrino e vengano bloccati negli spazi compresi tra utensili contigui dello statore.

Al fine di mantenere un’adeguata distanza tra le estremità degli utensili di raschiatura 23, ed uno spazio ristretto in corrispondenza dello statore 14, tale da evitare un rischio di incastro dei contenitori, secondo una forma di realizzazione preferenziale mostrata nel particolare ingrandito di figura 4, i singoli utensili 23 possono comprendere una base conica 23A, convergente verso la camera anulare 22, da cui si protende un perno raschiante 23B, ed in cui la base conica 23A dell’utensile 23, sul lato opposto al perno raschiante 23B presenta un codolo 23C configurato per essere fissato in modo rimovibile attraverso un corrispondente foro dello statore 14.

Gli utensili raschianti 23 possono dunque essere diversamente configurati e diversamente disposti internamente allo statore 14; una possibile disposizione degli utensili raschianti 23 Ã ̈ mostrata, a titolo di esempio, nel particolare di figura 5.

Da questa figura si nota che gli utensili 23 sono posizionati a gruppi, come indicato con A1-A6 e B1-B6, in cui gli utensili 23 di ciascun gruppo presentano una disposizione circolare, ad esempio sei utensili 23 per gruppo, ed in cui un certo numero di gruppi A1-A6 e B1-B6 di utensili 23 a loro volta sono allineati in modo elicoidale, come ad esempio indicato in figura 5; la disposizione lungo file elicoidali dei gruppi A e B di utensili 23, potrà essere conforme o diversa dalla configurazione elicoidale delle pale 19 del rotore; ad esempio i singoli gruppi di utensili A e B possono essere allineati lungo file parallele all’asse longitudinale dello statore 14.

Un’altra possibile disposizione degli utensili raschianti 23, sempre a titolo di esempio, à ̈ mostrata in figura 6 dove, diversamente dall’esempio di figura 5, gli utensili raschianti 23 sono allineati lungo file che si estendono parallelamente all’asse longitudinale dello statore 14.

Anche in questo caso, il passo tra utensili 23 di ciascuna fila, e tra file contigue, potrà essere costante per l’intera lunghezza dello statore 14, o variare; inoltre gli utensili 23 di una fila potranno essere allineati trasversalmente agli utensili 23 delle file contigue, ovvero essere sfalsati di mezzo passo.

La figura 7 mostra una diversa configurazione delle pale 19 del rotore 15, rispetto al caso di figure 1 e 2; anche in questo secondo caso le pale elicoidali 19 sono costituite da una pluralità di piastre rettangolari 24, ciascuna delle quali à ̈ fissata in modo rimovibile ad un rispettivo blocco 25 di ancoraggio al corpo cilindrico del rotore 15. Tuttavia, mentre nel caso delle figure 1 e 2 i blocchi 25 di ancoraggio delle piastre 23 erano saldamente fissati al corpo del rotore 15, senza alcuna possibilità di ruotare e di variare l’orientamento angolare delle piastre stesse rispetto all’asse longitudinale del rotore 15, nel caso di figura 7 i blocchi 25 di ancoraggio delle piastre 24 che formano le pale 29, come chiaramente mostrato nei particolari di figure 9 e 10, sono fissati al rotore 15 in modo angolarmente orientabile, tramite un perno radiale, costituito da una vite 26 avvitabile in un foro filettato nel corpo dello statore. Secondo questa soluzione, risulta quindi possibile variare e regolare l’orientamento angolare delle singole piastre 24 delle pale 29, variando in questo modo la spinta assiale e la velocità di avanzamento dei contenitori lungo i percorsi di convogliamento definiti dalle pale elicoidali 19 del rotore 15, e lungo la stessa camera anulare 22 di raschiatura e di rimozione delle etichette. Ciò à ̈ maggiormente apprezzato dal confronto tra la disposizione delle piastre 24 in figura 7 e la disposizione delle stesse piastre 24 in figura 8, in cui sono stati usati gli stessi numeri di riferimento delle figure precedenti, per indicare parti simili o equivalenti.

Da quanto detto e mostrato nei disegni allegati, risulta evidente che si à ̈ fornito un metodo ed un’apparecchiatura per la rimozione a secco di etichette da contenitori in plastica, in particolare etichette tubolari da contenitori o bottiglie in PET, in cui l’apparecchiatura comprende uno statore ed un rotore cilindrici, in cui il rotore 15 à ̈ provvisto di pale elicoidali di trascinamento in rotazione e di spinte dei contenitori, lungo percorsi che si estendono longitudinalmente al rotore, da una estremità di entrata ad una estremità di uscita dei contenitori; in cui le etichette vengono rimosse totalmente e/o parzialmente mentre i contenitori vengono trascinati in rotazione e mossi lungo detti percorsi ad elica, a contatto di strisciamento contro utensili raschianti che si protendono radialmente dallo statore verso il rotore; ed in cui le etichette o le parti di etichette rimosse vengono espulse mediante un flusso d’aria generato dalla rotazione del rotore.

Si intende inoltre che quanto à ̈ stato detto e mostrato nei disegni allegati, à ̈ stato dato a puro titolo illustrativo del metodo e delle caratteristiche generali, nonché di alcune forme di realizzazione preferenziale dell’apparecchiatura secondo la presente invenzione. Pertanto, altre modifiche o varianti potranno essere apportate all’intera apparecchiatura, o sue parti, e al rispettivo metodo operativo, senza con ciò allontanarsi dalle rivendicazioni.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un metodo per la rimozione a secco di etichette da contenitori in materiale plastico, mediante un’apparecchiatura (10) comprendente uno statore tubolare (14) ed un rotore (15) provvisto di organi di trascinamento in rotazione e di spinta dei contenitori lungo percorsi longitudinali che si estendono da una estremità di entrata (12) ad una estremità di uscita (13) per i contenitori; in cui le etichette vengono rimosse totalmente e/o parzialmente mentre i contenitori vengono trascinati in rotazione e fatti avanzare lungo detti percorsi longitudinali, caratterizzato dal fatto di: configurare il rotore (15) con una pluralità di pale elicoidali (19) definenti percorsi longitudinali di guida dei contenitori; e rimuovere totalmente e/o parzialmente le etichette trascinando in rotazione i contenitori e facendoli avanzare lungo detti percorsi longitudinali di guida, facendoli strisciare contro utensili raschianti che si protendono dallo statore (14) verso il rotore (15).
2. 2. Il metodo per la rimozione a secco di etichette da contenitori in materiale plastico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di espellere le etichette e/o parti di etichette rimosse, mediante un flusso d’aria generato dalla rotazione del rotore.
3. 3. Il metodo per la rimozione a secco di etichette da contenitori in materiale plastico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di rimuovere etichette tubolari in materiale plastico, da contenitori in PET.
4. 4. Un’apparecchiatura adatta per rimuovere etichette da contenitori in plastica mediante il metodo della rivendicazione 1, in cui l’apparecchiatura comprende: uno statore tubolare (14) ed un rotore (15) definenti una camera anulare (22) che si estende assialmente tra una entrata (12) ed una uscita (13) per i contenitori; ed in cui il rotore (15) à ̈ dotato di organi (19) di trascinamento in rotazione e di spinta dei contenitori internamente a detta camera anulare (22), caratterizzata dal fatto che: detti organi di trascinamento in rotazione e di spinta dei contenitori, consistono in una pluralità di pale elicoidali (19) angolarmente distanziate, definenti percorsi di guida che si prolungano longitudinalmente alla camera anulare (22) da una zona di entrata (12) ad una zona di uscita (13) per i contenitori; ed in cui lo statore (14) à ̈ provvisto di una pluralità di utensili raschianti (23) che si protendono radialmente nella camera anulare (22) dallo statore (14) verso le pale (19) del rotore (15).
5. 5. L’apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che ciascuna pala (19) del rotore (15) comprende una pluralità di piastre (24, 24’) fissate radialmente al rotore (15).
6. 6. L’apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che le piastre (24, 24’) sono fissate in modo rimovibile.
7. 7. L’apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che le piastre (24, 24’) sono fissate in modo rimovibile ed angolarmente orientabile rispetto al rotore (15).
8. 8. L’apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 7, singolarmente o in combinazione, in cui il rotore (15) comprende un asse longitudinale, caratterizzata dal fatto che le piastre (24’) delle pale (19), in corrispondenza della zona (13) di uscita dei contenitori, sono orientate parallelamente all’asse longitudinale del rotore (15).
9. 9. L’apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 8, singolarmente o in combinazione, caratterizzata dal fatto che gli utensili raschianti (23) comprendono una base troncoconica (23A) ed una parte a forma di spina (23B), che si protende parzialmente nella camera anulare (22).
10. 10. L’apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, ed una o più delle rivendicazioni successive, caratterizzata dal fatto che gli utensili raschianti (23) dello statore, sono allineati secondo una pluralità di file parallele, angolarmente distanziate tra loro.
11. 11. L’apparecchiatura secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che gli utensili raschianti (23) sono allineati lungo file elicoidali.
12. 12. L’apparecchiatura secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che gli utensili raschianti (23) sono fissati a gruppi (A, B) allo statore (14), ed in cui gli utensili raschianti (23) di ciascun gruppo (A, B) sono disposti in modo circolare.