ITMI20122177A1 - Protesi di spalla di tipo migliorato - Google Patents

Description

PROTESI DI SPALLA DI TIPO MIGLIORATO

La presente invenzione concerne una protesi di spalla di tipo migliorato.

Il campo dell’invenzione à ̈ quello delle protesi impiegate nella chirurgia ortopedica di ricostruzione dell’articolazione della spalla, ovvero il segmento osseo omerale la cui testa si articola con la glena.

Nella chirurgia di spalla si utilizzano due importanti tipologie di protesi, ovvero:

- la protesi standard, detta anche anatomica, in cui la protesi riproduce fedelmente l’anatomia dell’osso omerale, con la testa omerale solidale allo stelo che si impianta nel canale diafisario dell’omero; la protesi si completa con la componente glenoidea, a sua volta fissata alla glena e sulla quale si articola la testa omerale;

- la protesi inversa, ancora una volta composta da uno stelo omerale impiantato nel canale diafisario dell’omero, ma sulla cui sommità à ̈ fissato il componente concavo il quale individua la sede di articolazione della testa omerale e che, in questa configurazione della protesi, à ̈ fissata alla glena.

La chirurgia delle protesi di spalla sopra descritte prevede, in entrambi i casi, la resezione della testa omerale dell’omero da protesizzare, allo scopo di esporre il canale diafisario, sede di impianto dello stelo omerale. Il piano di questa resezione à ̈ in particolare realizzato con un angolo, rispetto all’asse anatomico dell’omero, che differisce tra protesi standard e protesi inversa. A titolo di esempio, nell’impianto standard questo angolo à ̈ di circa 135°, in quello inverso à ̈ di circa 150°.

Nella tecnica nota, la scelta dell’angolo del piano di resezione vincola fin dall’inizio la tipologia di impianto standard o inverso da utilizzare. Spesso tuttavia il chirurgo si torva nella necessità di dovere cambiare intraoperatoriamente l’indicazione della tipologia iniziale di protesi (per esempio una protesi standard), in funzione dello stato anatomico del paziente (che, nell’esempio considerato, potrebbe rendere preferita la tipologia di protesi di spalla inversa).

Allo stato attuale il cambio della tipologia di intervento da protesi di spalla standard a protesi di spalla inversa necessita di modificare l’angolo del piano di resezione della testa dell’omero, ciò che comporta la necessità di un ulteriore intervento di resezione. Un siffatto intervento aggiuntivo di correzione ha tuttavia l’inconveniente di ridurre la lunghezza dell’osso e rappresenta comunque un’operazione invasiva per il paziente, al punto che esso si effettua solo in casi di estrema necessità.

A questo svantaggio si aggiunge che le protesi della tecnica nota, in quanto specificamente dedicate alla tipologia standard o a quella inversa, rendono necessario disporre sia di entrambe le strumentazioni, sia delle relative componenti protesiche, con maggiori rischi di infezione, dilatazione dei tempi chirurgici, aumento dei costi delle attrezzature e necessità di stoccaggio di entrambe le tipologie di protesi.

Costituisce lo scopo principale della presente invenzione quello di fornire una nuova protesi di spalla che, in rapporto alle protesi tradizionali, offra al chirurgo la possibilità di scegliere in situ o intraoperatoriamente la tipologia di protesi standard o inversa da utilizzare, senza necessità di apportare delle modifiche al piano di resezione delle protesi di spalla di tipo standard.

Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di evitare la necessità di interventi chirurgici aggiuntivi sulla testa omerale, tradizionalmente necessari per passare dalla tipologia di protesi di spalla standard e quella di protesi di spalla inversa.

Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di non rendere più necessario di avere componenti protesiche medicate, distinte tra applicazioni di protesi standard ed inversa.

Questi ed altri scopi sono raggiunti con la protesi di spalla, come caratterizzata nella rivendicazione 1. Dei preferiti modi di realizzare l’invenzione risultano dalle restanti rivendicazioni.

In rapporto alla tecnica nota, la protesi di spalla dell’invenzione offre il vantaggio di rendere univoca la resezione della testa omerale, così da permettere al chirurgo di scegliere la tipologia di applicazione, standard o inversa, direttamente al momento dell’atto chirurgico. In questo modo la scelta della protesi di spalla da applicare potrà essere fatta in funzione dell’anatomia riscontrata intraoperatoriamente, senza il bisogno di dovere correggere il piano di resezione della testa omerale rispetto a quello di protesi standard.

L’invenzione in questo modo permette anche di evitare il ricorso ai tradizionali interventi invasivi, solitamente richiesti quando si debba modificare la tipologia dell’intervento in rapporto a quella inizialmente prevista.

Inoltre, grazie alla possibilità di convertire la protesi dell’invenzione dalla tipologia standard a quella inversa, si raggiunge anche l’importante vantaggio che le differenti strumentazioni per queste diverse protesi non sono più necessarie, riducendo in tal modo i rischi di infezione. Anche i tempi chirurgici sono così diminuiti, il tutto con minori costi delle attrezzature e senza il bisogno di prevedere lo stoccaggio di entrambe le tipologie di protesi.

Questi scopi, vantaggi e caratteristiche risultano dalla descrizione che segue di un preferito modo di realizzare la protesi dell’invenzione illustrata, a titolo di esempio non limitativo, nelle figure delle allegate tavole di disegni.

In esse:

- la figura 1 illustra la tipologia di impianto standard di protesi di spalla;

- la figura 2 illustra la tipologia di impianto inverso di protesi di spalla;

- le figure da 3 a 6 illustrano la protesi di spalla dell’invenzione, nella sua configurazione standard;

- le figure da 7 a 10 illustrano le protesi di spalle dell’invenzione, nella sua configurazione inversa;

- la figura 11 illustra in prospettiva il particolare dello stelo omerale della protesi dell’invenzione;

- le figure 12 e 13 illustrano lo stelo di figura 11, nelle applicazioni rispettivamente standard ed inversa della protesi di spalla. La applicazione di protesi di spalla standard illustrata in figura 1 prevede l’inserimento, nel canale diafisario dell’omero 2, di uno stelo 1, a sua volta provvisto di una testa omerale 3 articolata sulla glena 4.

Per questa applicazione standard, sulla testa omerale anatomica si esegue chirurgicamente una resezione secondo il piano di resezione 5, il cui asse 6 à ̈ inclinato, rispetto all’asse 7 dell’omero 2, di un angolo α, solitamente pari a 135°.

Nella applicazione inversa di figura 2, la resezione della testa dell’omero 2 à ̈ eseguita sul piano 10, definito da un elemento inverso 8, a sua volta articolato sulla glenosfera 9. In questa tipologia di applicazione inversa, l’angolo β che à ̈ formato tra l’asse 11 del citato piano di resezione 10 e l’asse omerale 7 à ̈ solitamente di circa 150°.

Tradizionalmente una volta effettuata la scelta, per esempio dell’applicazione di protesi di spalla standard di figura 1, il passaggio eventuale alla tipologia inversa di figura 2 comporta la modifica chirurgica del piano di resezione, da quello 5 con angolo α a quello 10 con angolo β. Tale modifica si concretizza pertanto in un intervento chirurgico aggiuntivo a quello precedentemente eseguito, di carattere invasivo e che riduce la quantità ossea disponibile all’impianto.

La correzione sopra descritta ha inoltre l’inconveniente di richiedere delle specifiche attrezzature, distinte tra protesi di spalla standard ed inversa, peraltro reciprocamente incompatibili.

Per superare questi inconvenienti la protesi dell’invenzione, come illustrata in figura 3, comprende uno stelo omerale 12 provvisto di una sede conica prossimale femmina 13, destinata ad alloggiare un adattatore standard 14. Quest’ultimo à ̈ in particolare provvisto di un cono maschio 15, il quale si impegna in opera all’interno della citata sede 13. L’adattatore 14 presenta inoltre un cono morsa 16, sporgente dal lato della testa omerale 17 e adatto per impegnarsi entro una corrispondente sede 18 della stessa. E’ inoltre previsto un foro 19 di alloggiamento per una vite (non illustrata) di fissaggio dell’adattatore 14 allo stelo 12, per impegno della medesima vite entro un corrispondente foro filettato 20 previsto nella detta sede 13 dello stelo 12.

Come rappresentato in figura 4, nella componente omerale della protesi standard dell’invenzione, così come assemblata, l’asse 22 del rispettivo piano di resezione 21 forma, con l’asse 23 dello stelo 12 della protesi, l’angolo α (per esempio 135°) richiesto per le applicazioni standard.

Nella sua versione inversa, la protesi di spalla dell’invenzione illustrata in figura 7 mantiene la struttura dello stelo 12, provvisto di una sede conica prossimale femmina 13 e di un foro filettato 20.

In questa versione, sulla citata sede femmina 13 à ̈ fissato un adattatore inverso 25 formato da un corpo discoidale che, lato stelo 12, presenta un cono morsa maschio 26 adatto per impegnarsi all’interno della stessa sede femmina 13. Sul lato opposto, il medesimo adattatore 25 possiede un alloggiamento 27 per l’inserto inverso 28. Anche sull’adattatore inverso 25 à ̈ prevista una sede 19 per la vite di attacco nel foro filettato 20 dello stelo 12.

L’adattatore 25 ora descritto svolge la funzione di fissare l’inserto inverso 28 allo stelo 12, in particolare per impegno dell’aggancio 29 di questo inserto 28 all’interno del citato alloggiamento 27. Sul suo lato prossimale, l’inserto inverso 28 presenta la sede 30 per la glenosfera 31 di figura 9.

Come illustrato in figura 8, la versione inversa della protesi di spalla dell’invenzione mantiene il piano 21 di resezione standard inclinato del rispettivo angolo α (per esempio di 135°), ma presenta anche l’inclinazione β del piano 32 di protesi di spalla inversa (per esempio pari a 150°) formata tra l’asse 23 dello stelo 12 e l’asse 33 del piano inverso 32.

La componente omerale delle figure 7 ed 8 Ã ̈ completata, nella protesi di spalla inversa illustrata nelle figure 9 e 10, con la glenosfera 31, a sua volta fissata alla glena anatomica per mezzo di una placca 34 e di viti 35.

Come in particolare risulta dalla citata figura 8, la protesi dell’invenzione si presta ad essere convertita dall’applicazione standard a quella inversa, grazie alla conservazione del piano di resezione standard 21 anche nella applicazione di protesi di spalla inversa con piano 32 inclinato del rispettivo angolo β. Questo risultato à ̈ reso possibile dalla semplice applicazione, nella sede conica prossimale 13 dello stelo 12, dell’adattatore inverso 25 di fissaggio del rispettivo inserto inverso 28 che definisce il citato piano inverso 32.

Ovviamente il descritto accoppiamento conico tra le varie componenti della protesi dell’invenzione potrà essere sostituito con mezzi equivalenti, tuttavia adatti alla medesima funzione.

Allo scopo di conferire stabilità primaria alla protesi dell’invenzione, in particolare per incastro dello stelo nel canale diafisario omerale, la parte prossimale 36 dello stelo 12 di figura 11 possiede una configurazione svasata, ovvero crescente dalla parte distale 37 verso quella prossimale 36.

La stabilità secondaria della protesi dell’invenzione à ̈ invece ottenuta grazie alla presenza, sulla citata parte prossimale 36 dello stelo 12, di una porzione 38 strutturata in forma di gabbia, provvista di sfinestrature 39 che permettono la ricrescita del tessuto osseo, fino ad abitare lo spazio interno o la cavità 40 del medesimo stelo 12.

La struttura dello stelo 12 dell’invenzione internamente provvisto della citata cavità 40, permette di alloggiare in quest’ultimo un osso omologo (per esempio ricavato dalla testa omerale di resezione), o di altro materiale adatto a stimolare la ricrescita ossea all’interno dello stelo.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Protesi di spalla, caratterizzata dal fatto di essere provvista di mezzi che le permettono di essere convertita dalla applicazione standard a quella inversa, per conservazione dell’angolo (α) del piano di resezione standard (21) anche nella applicazione di protesi di spalla inversa avente un piano di resezione (32) inclinato del rispettivo angolo (β).
2. 2. Protesi secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi consistono di uno stelo omerale (12) provvisto di una sede femmina prossimale (13) adatta per alloggiare, in modo intercambiabile, degli adattatori rispettivamente (14) per l’applicazione di protesi di spalla standard e (25) per la applicazione di protesi di spalla inversa.
3. 3. Protesi secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il citato adattatore per protesi di spalla inversa (25) à ̈ orientato, lato stelo (12), secondo il piano (21) ad inclinazione (α) di protesi di spalla standard ed à ̈ provvisto, sul lato opposto, di un inserto (28) orientato secondo il piano (32) con inclinazione (β) della protesi di spalla inversa.
4. 4. Protesi secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il citato adattatore (14) per protesi di spalla standard presenta, sul lato dello stelo (12), dei mezzi (15) di accoppiamento nella sede femmina (13) del medesimo stelo (12) e, sul lato opposto, dei mezzi (16) di fissaggio della testa omerale (17), a sua volta dotata di una corrispondente sede (18) per i detti mezzi di fissaggio (16).
5. 5. Protesi secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che il citato adattatore (25) per protesi di spalla inversa presenta, lato stelo (12), dei mezzi (26) di accoppiamento nella sede femmina (13) di quest’ultimo e, sul lato opposto, un alloggiamento (27) di fissaggio del citato inserto (28) di protesi inversa.
6. 6. Protesi secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il detto inserto (28) Ã ̈ provvisto di un aggancio (29) di impegno nel citato alloggiamento (27).
7. 7. Protesi secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che il detto inserto (28) possiede, sul lato prossimale, una sede (30) per la glenosfera (31) di protesi di spalla inversa.
8. 8. Protesi secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di presentare, nella versione standard, una ghiera (24) sulla testa omerale (17) e, nella versione inversa, la detta glenosfera (31) articolata sul citato inserto (28).
9. 9. Protesi secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il detto stelo (12) possiede una struttura internamente cava (40).
10. 10. Protesi secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che la detta struttura dello stelo (12) si sviluppa con una conformazione svasata verso la parte prossimale (36), così da adattarsi alla forma del canale omerale.
11. 11. Protesi secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che la detta parte prossimale svasata (36) dello stelo (12) à ̈ composta da una struttura a gabbia (38), provvista di sfinestrature (39) adatte per formare delle interazioni ossee tra l’interno e l’esterno del medesimo stelo (12).