ITMI20121792A1 - Macchina per la produzione di vetro cavo - Google Patents

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ITMI20121792A1
ITMI20121792A1 IT001792A ITMI20121792A ITMI20121792A1 IT MI20121792 A1 ITMI20121792 A1 IT MI20121792A1 IT 001792 A IT001792 A IT 001792A IT MI20121792 A ITMI20121792 A IT MI20121792A IT MI20121792 A1 ITMI20121792 A1 IT MI20121792A1
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IT
Italy
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base plate
piston
flange
unit
drive unit
Prior art date
Application number
IT001792A
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English (en)
Inventor
Maurizio Barolo
Kuz Zdenko
Original Assignee
Bottero Spa
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Description

MACCHINA PER LA PRODUZIONE DI VETRO CAVO
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO
La presente invenzione si riferisce al settore delle macchine per la formatura di vetro cavo e più in dettaglio al settore delle macchine a sezione singola, altrimenti conosciute come “individual section machines†o più brevemente identificate con il loro acronimo IS (Individual Section).
Più in dettaglio, la presente invenzione si riferisce ad un sistema ed un metodo per l’allineamento e il posizionamento del meccanismo maschio in una sezione di una macchina IS.
L’invenzione si riferisce, inoltre, a metodi per disporre una o più unità motrici di un meccanismo maschio servoelettrico, cioà ̈ azionato da servomotori, in modo da facilitare il montaggio dall’alto delle unità motrici all’interno della sezione.
STATO DELL'ARTE
E’ noto che le macchine per la formatura di vetro cavo possono lavorare con tecnologia produttiva di tipo “soffio-soffio†o “presso-soffio†, la distinzione risiedendo nel processo di abbozzatura del contenitore in vetro che viene formato dalla macchina.
Nelle macchine IS che lavorano con processo “presso-soffio†, una goccia di vetro fuso viene inserita all’interno di uno stampo abbozzatore, dove un meccanismo maschio, provvisto di un utensile non forato ed opportunamente sagomato chiamato punzoncino, pressa la goccia di vetro per formarvi all’interno una prima cavità. Nelle macchine che lavorano con processo “soffio-soffio†, invece, il meccanismo maschio viene provvisto di un punzoncino forato attraverso il quale viene soffiata aria all’interno della goccia di vetro, così da formare l’abbozzo.
In entrambi i casi, l’allineamento del meccanismo maschio, e quindi dei suoi punzoncini, con i rispettivi stampi abbozzatori e collarini à ̈ quindi fondamentale per ottenere un contenitore della qualità desiderata, evitando difetti nella distribuzione del vetro; oltre che per ridurre attriti ed usure nello scorrimento reciproco tra gli equipaggiamenti a contatto (stampi abbozzatori, collarini e punzoncini).
Una volta terminata la formatura della parison (abbozzo), un attuatore ad azionamento pneumatico o servoelettrico, noto come meccanismo di inversione, sposta la parison dallo stampo abbozzatore a quello finitore, dove un processo di soffiatura va a finire il contenitore in vetro.
Il meccanismo maschio, munito di uno o più pistoni pneumatici oppure di una o più unità motrici servoelettriche, viene appoggiato su una piastra base di un sistema di regolazione altezza, per aggiustare l’altezza del meccanismo e permettere la formatura di articoli di diverse forme e dimensioni. Una regolazione sbagliata della piastra base, fa sì che il punzoncino entri troppo o troppo poco nello stampo abbozzatore, e conseguentemente il contenitore non risulta della qualità desiderata. Altro aspetto critico à ̈ quello di rendere quanto più possibile coincidenti l’asse del pistone del meccanismo maschio e l’asse dello stampo abbozzatore, in modo che il punzoncino entri all’interno dello stampo perfettamente allineato e non inclinato, causando attriti e generando tensioni di flessione sul pistone del meccanismo.
Per la buona riuscita del contenitore, à ̈ quindi importante che il sistema di regolazione altezza garantisca la verticalità del meccanismo maschio (e ovviamente dei suoi punzoncini) ed il posizionamento dello stesso alla distanza corretta dagli stampi abbozzatori.
Ad oggi à ̈ noto fissare il sistema di regolazione altezza alla piastra inferiore del cassone di una sezione di una macchina IS.
Il meccanismo maschio, poggiato al di sopra della piastra base, viene poi guidato nella sua parte superiore da una flangia guida fissata alla piastra superiore del cassone.
Il meccanismo maschio, quindi, à ̈ posizionato utilizzando due elementi fissati rispettivamente alla piastra inferiore ed alla piastra superiore del cassone, che sono due componenti separati, oppure facenti parte dell’unico componente cassone, a cui à ̈ complesso garantire precisione durante le lavorazioni meccaniche. In questo modo non viene garantita la perfetta verticalità del meccanismo ed il suo allineamento con gli stampi abbozzatori ed i collarini. Il non perfetto allineamento sollecita a flessione il o gli alberi del meccanismo maschio, generando usure precoci del meccanismo stesso oppure degli equipaggiamenti.
Per poter accedere all’interno del cassone per operazioni di manutenzione o pulizia occorre estrarre dalla sezione il meccanismo maschio, e poi estrarre anche la sua flangia guida. Quest’ultima à ̈ quella che garantisce il centraggio del meccanismo con gli stampi abbozzatori; quindi, terminata la manutenzione, occorre centrare nuovamente il meccanismo maschio sugli stampi abbozzatori prima di far ripartire in produzione la sezione.
Un esempio di posizionamento del meccanismo maschio all’interno di una sezione di una macchina per la produzione di vetro cavo à ̈ descritto nelle domande di brevetto EP1681275 e WO2004/018371.
SCOPI E RIASSUNTO DELL'INVENZIONE
E’ scopo della presente invenzione superare alcuni degli svantaggi dell'arte nota.
In particolare, à ̈ scopo della presente invenzione quello di presentare un sistema che permetta di garantire una migliore verticalità ed un migliore allineamento del meccanismo maschio e dei suoi punzoncini rispetto agli stampi abbozzatori ed ai collarini.
E’ anche scopo della presente invenzione quello di rendere più semplice e veloce la manutenzione delle macchine per la produzione di vetro cavo, rendendo più accessibile dall’alto l’interno del cassone e più semplice il montaggio e smontaggio del meccanismo maschio all’interno del cassone stesso.
Questi ed altri scopi della presente invenzione sono raggiunti da un sistema ed un metodo di posizionamento del meccanismo maschio in una macchina per la produzione del vetro cavo, incorporanti le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, le quali formano parte integrante della presente descrizione.
Al fine di raggiungere questi scopi, gli inventori hanno pensato di realizzare un nuovo sistema di posizionamento, guida e regolazione altezza del meccanismo maschio, per uso sul lato abbozzatore di una sezione di una macchina per la formatura di vetro cavo.
Il sistema prevede di fissare tutti gli elementi di guida e regolazione altezza del meccanismo maschio alla piastra superiore del cassone, a cui sono tra l’altro fissati il meccanismo di apertura e chiusura stampi che regge gli stampi abbozzatori ed il meccanismo di inversione che regge i collarini. Ne risulta migliorata la verticalità del meccanismo maschio ed il suo allineamento sugli stampi abbozzatori.
La flangia guida del meccanismo maschio à ̈ scomposta in due flange separate. Una flangia esterna con una faccia d’appoggio destinata ad appoggiare almeno in parte sul piano superiore del cassone della sezione, e mezzi di fissaggio per il fissaggio della detta flangia esterna al piano superiore. Una flangia interna, che guida il meccanismo maschio, viene fissata a quella esterna mediante appositi mezzi di fissaggio e di centratura. La piastra base à ̈ montata scorrevole su una o più guide (in particolare perni di guida e scorrimento) fissati rigidamente alla faccia d’appoggio della flangia esterna ed atti a permettere lo scorrimento della piastra base lungo una direzione di scorrimento sostanzialmente ortogonale al piano in cui giace la flangia esterna. La piastra base appoggia su un gruppo di regolazione altezza, sospeso al piano superiore del cassone, ed atto a muovere la piastra base lungo le guide. In una forma preferita, il gruppo di regolazione altezza à ̈ lui stesso sospeso alle guide.
Le guide vengono posizionate in modo da essere perfettamente perpendicolari alla superficie della flangia esterna che ne permette l’appoggio alla piastra superiore del cassone, e quindi in modo tale da garantire il perfetto parallelismo tra flangia esterna e piastra base del meccanismo maschio. Le guide contribuiscono anche a mantenere la piastra base perfettamente parallela alla flangia esterna durante i movimento alza/abbassa di regolazione altezza.
Durante la centratura del meccanismo maschio sugli stampi abbozzatori, le flange interna ed esterna vengono movimentate come un assieme unico, e di conseguenza esse movimentano contemporaneamente e simultaneamente anche il sistema di regolazione altezza ed il meccanismo maschio. Tutto il blocco maschio si muove come un unico assieme fissato alla piastra superiore del cassone. Non vi sono più parti che restano fisse alla piastra inferiore del cassone, come in precedenza accadeva al sistema regolazione altezza ed alla piastra base. Ne risulta migliorata la verticalità del meccanismo stesso ed il suo allineamento sugli stampi abbozzatori.
Questa soluzione offre anche il vantaggio di rendere più semplici e veloci le operazioni di manutenzione della macchina nelle zone circostanti il meccanismo maschio. Quando occorre accedere alla sezione per manutenzione o pulizia attraverso la cava di alloggiamento del meccanismo maschio, viene smontata solamente la flangia di guida interna. I mezzi di fissaggio e centratura presenti sulla flangia esterna, rimasta sul cassone, permettono di non perdere il corretto allineamento tra meccanismo maschio e stampi abbozzatori, e quindi di evitare di eseguire nuovamente questa operazione quando occorre ripartire in produzione.
In una forma di realizzazione preferita, il gruppo di regolazione altezza à ̈ fissato ad una estremità delle guide di scorrimento, in modo tale da essere sospeso alla piastra superiore del cassone della sezione per tramite delle guide e della flangia esterna.
In questo modo, risulta più semplice rispetto al passato l’estrazione dalla sezione del sistema di regolazione altezza, potendolo estrarre come un blocco unico insieme alla flangia guida nel caso occorra manutenerlo.
Notoriamente, il meccanismo maschio può essere sia pneumatico, cioà ̈ azionato da aria compressa, oppure servoelettrico, cioà ̈ azionato da motori elettrici. Preferibilmente, il meccanismo maschio comprende almeno un pistone pneumatico o una unità motrice servo elettrica, nel caso di utilizzo in macchine a singola cavità; oppure più pistoni pneumatici o più unità motrici nel caso di utilizzo in macchina multi cavità.
Nel caso di unità motrice servo elettrica, quest’unità comprende una cassa in cui sono disposti, affiancati l'uno all'altro, un'asta di movimentazione del punzoncino ed un servomotore atto a permettere il movimento dell’asta.
In una forma di realizzazione, la cassa dell’unità motrice à ̈ ripartita in due porzioni che si estendono per lunghezze diverse in una direzione di spostamento lineare dell’asta. La porzione più estesa in detta direzione ospita l’asta del meccanismo, mentre l’altra à ̈ atta ad alloggiare il servomotore elettrico.
Come si vedrà meglio dalla descrizione che segue, questa soluzione permette un’installazione semplice e compatta delle unità motrici all’interno della sezione.
Preferibilmente, la piastra base prevede dei mezzi di fissaggio e centratura per le unità motrici, in particolare spine, filetti di fissaggio e cave di posizionamento, in modo tale da facilitare l’operatore nell’operazione di calare le diverse unità motrici all’interno della sezione.
Questa soluzione permette quindi un posizionamento delle unità motrici secondo posizioni che permettono di ridurre gli ingombri all’interno della sezione.
In una forma di realizzazione preferita, il gruppo di regolazione altezza comprende una vite di regolazione ed un servomotore, accoppiato alla vite di regolazione, per trasmettergli il movimento. La piastra base del meccanismo maschio appoggia sulla testa della vite e viene quindi fatta scorrere lungo le guide dalla spinta della testa sulla piastra stessa.
Per quanto l’invenzione sia particolarmente centrata sul sistema di posizionamento del meccanismo maschio, à ̈ chiaro che forma oggetto della presente invenzione anche una macchina per la produzione di vetro cavo, comprendente una stazione di abbozzatura ed una di finitura di un contenitore in vetro, in cui la stazione di abbozzatura comprende un sistema di posizionamento del meccanismo maschio incorporante le caratteristiche qui descritte e rivendicate.
E’ poi oggetto della presente invenzione un metodo per posizionare almeno un’unità motrice di un meccanismo maschio servoelettrico in una macchina per la produzione di vetro cavo, la macchina comprendendo un cassone con un piano superiore che presenta un’apertura in corrispondenza degli stampi abbozzatori, una flangia esterna centralmente cava e fissabile in corrispondenza di detta apertura, una flangia interna fissabile alla flangia esterna ed atta a trattenere in posizione un meccanismo maschio comprendente almeno una unità motrice, ed una piastra base di appoggio per almeno un’unità motrice di detto meccanismo, ed un sistema di regolazione altezza della piastra base stessa. Il metodo prevede i passi di:
- rimuovere la flangia interna,
- inserire l’unità motrice attraverso la flangia esterna e l’apertura del piano superiore,
- posizionare l’unità motrice sulla piastra base, in modo tale che l’asta del meccanismo sia libera di scorrere attraverso un foro della flangia interna quando montata su quella esterna, ed in modo tale che almeno una parte della cassa dell’unità motrice si trovi al di sotto del piano superiore esternamente all’apertura del piano superiore, - fissare la flangia interna sulla flangia esterna.
Questo metodo permette di ottimizzare gli spazi all’interno del cassone di una macchina per la formatura del vetro cavo.
In una forma di implementazione particolarmente vantaggiosa dal punto di vista degli ingombri, l’unità motrice ha una forma ad L ed à ̈ formata da due alloggiamenti che si estendono per lunghezze diverse nella direzione di spostamento dell’asta meccanismo. La porzione più allungata del supporto dell’unità motrice contiene l’asta mobile del meccanismo, e va posizionata in corrispondenza dell’apertura centrale della flangia guida; mentre la parte più corta contiene il motore.
Ulteriori scopi e caratteristiche vantaggiose della presente invenzione risulteranno maggiormente chiari dalla descrizione che segue.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
L’invenzione verrà descritta qui di seguito con riferimento ad esempi non limitativi, illustrati a scopo esplicativo e non limitativo nei disegni annessi. Questi disegni illustrano differenti aspetti e forme di realizzazione della presente invenzione e, dove appropriato, numeri di riferimento illustranti strutture, componenti, materiali e/o elementi simili in differenti figure sono indicati da numeri di riferimento similari.
Le figure 1-5 illustrano diverse viste in sezione ed in prospettiva di una unità motrice di un meccanismo maschio per una macchina IS secondo l'invenzione.
La fig. 6 illustra un sistema per supportare e regolare l’altezza di un meccanismo maschio in una sezione di una macchina per la produzione di vetro cavo secondo l’invenzione.
Le fig. 7-15 illustrano il sistema di figura 6 secondo diverse viste e durante divere fasi del posizionamento delle unità motrici del meccanismo maschio.
Le fig. 16 e 17 illustrano il posizionamento di tre unità motrici in una variante tripla goccia della macchina di figura 6.
La fig. 18 e 19 illustrano il posizionamento di quattro unità motrici in una variante quadrupla goccia della macchina di figura 6.
Le figure 20 e 21 illustrano il posizionamento di una unità motrice in una variante singola goccia della macchina di figura 6.
Le fig. 22-25 illustrano diverse viste di un sistema per supportare e regolare l’altezza di un meccanismo maschio secondo l’invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
Mentre l’invenzione à ̈ suscettibile di varie modifiche e costruzioni alternative, alcune forme di realizzazione preferite sono mostrate nei disegni e saranno descritte qui di seguito in dettaglio. Si deve intendere, comunque, che non vi à ̈ alcuna intenzione di limitare l’invenzione alla specifica forma di realizzazione illustrata, ma, al contrario, l’invenzione intende coprire tutte la modifiche, costruzioni alternative, ed equivalenti che ricadano nell’ambito dell’invenzione come definito nelle rivendicazioni.
Nella descrizione che segue e nelle figure, elementi simili sono identificati con numeri di riferimento simili. L’uso di “ad esempio†, “ecc†, “oppure†indica alternative non esclusive senza limitazione a meno che non altrimenti indicato. L’uso di “include†significa “include, ma non limitato a †a meno che non altrimenti indicato.
Col termine “stazione di abbozzatura†di una macchina per la formatura del vetro cavo si intende fare riferimento all’assieme di componenti che permettono di formare l’abbozzo (parison) di un contenitore in vetro cavo. Tale stazione comprende pertanto uno o più stampi abbozzatori, un sistema di consegna per il deposito di una goccia di vetro in uno o più stampi abbozzatori, un sistema di posizionamento del meccanismo maschio necessario per allinearlo rispetto allo stampo con cui devono collaborare, ed altri componenti di per sé noti.
Col termine “meccanismo maschio†di una macchina per la formatura di vetro cavo si intende fare riferimento al meccanismo provvisto di organi che si inseriscono all’interno degli stampi abbozzatori durante la fase di abbozzatura. Tale meccanismo comprende pertanto uno o più pistoni con relativi punzoncini ed i dispositivi di movimentazione del/dei pistone/i.
Nelle figure da 1 a 5 viene mostrata, sotto diverse viste e sezioni, una forma di realizzazione preferita di un’unità motrice 1 di un meccanismo servomaschio, per uso in una macchina per la formatura del vetro cavo.
L’unità motrice 1 comprende un pistone 2 ed un attuatore 2A in grado di muovere il pistone.
L’unità motrice 1 si caratterizza per il fatto di avere l'asta 3 del pistone 2 affiancata ad un attuatore 2A che si sviluppa su una direzione parallela a quella di scorrimento del pistone. Un apposito cinematismo (meccanico, idraulico o pneumatico) permette la corretta trasmissione del moto dall’attuatore al pistone. Come si vedrà meglio dalla descrizione che segue, questo accorgimento consente di ridurre lo spazio occupato dal meccanismo all’interno del cassone della sezione.
L’unità motrice 1 à ̈ parte di un meccanismo maschio completo che comprende anche un cilindro superiore 4, visibile in figura 6, cui viene accoppiata l’unità motrice 1. Il cilindro superiore 4 comprende una sede di scorrimento del pistone dell’unità motrice e mezzi, ad esempio cartucce non visibili nelle figure, per regolarne la corsa. Nell’esempio di figura 6, il cilindro 4 viene accoppiato a due unità motrici ed ha pertanto due sedi per i due pistoni. Il cilindro 4 comprende poi dei mezzi, ad esempio viti, per il fissaggio dello stesso ad una piastra base 22, di cui si dirà poi, che funge da appoggio per le unità motrici. Il cilindro 4 possiede anche delle opportune sedi di centratura che vanno ad alloggiarsi sulla parte superiore delle unità motrici, in modo da garantirne il corretto posizionamento.
L’unità motrice 1 comprende una cassa 5 in cui à ̈ montato scorrevole il pistone 2 azionato in una direzione Z dall’asta 3. Sulla testa 6 del pistone 2 à ̈ montato un’utensile 7, detto “punzoncino†, destinato ad essere inserito in uno stampo abbozzatore per formare l’abbozzo di contenitore in vetro (la parison).
Nell’esempio di realizzazione qui illustrato, il movimento impartito all’asta 3 à ̈ generato da un attuatore elettrico 2A.
In dettaglio, l'attuatore elettrico 2A comprende un motore elettrico 12 ed una trasmissione per trasmettere il movimento da un albero del motore all’asta 3.
Il motore elettrico 12 comprende uno statore 8, un rotore 9 e preferibilmente un sensore di posizionamento angolare 10 montati nella cassa 5 dell’unità motrice 1. Dei connettori elettrici 11a e 11b permettono di alimentare e comandare il motore 12 e mettere in moto la puleggia motrice 13 montata sull’albero di uscita del rotore 9.
Una cinghia 17 collocata sulla puleggia motrice 13 e sulla puleggia condotta 15, permette di trasferire il moto rotatorio del rotore 9 dalla puleggia 13 a quella 15.
Una vite senza fine 16, montata sulla puleggia condotta 15 ruota attorno al proprio asse Z per effetto della rotazione trasmessa dalla cinghia 17 alla puleggia 15.
Un manicotto filettato 18, montato sulla vite senza fine 16 e fissato all’asta 3 del pistone 2, trasforma il movimento rotatorio della vite senza fine 16 in un movimento lineare dell’asta 3, permettendo al pistone 2 di muoversi lungo la direzione Z.
Si noti che la vite senza fine 16 risulta montata sostanzialmente parallela all’asse di rotazione del motore elettrico, così da ottimizzare gli ingombri all’interno della macchina per la formatura del vetro cavo.
L’unità motrice 1 comprende poi mezzi di alimentazione di aria compressa per il punzoncino. Gli esempi di realizzazione qui riportati riguardano un processo di produzione “presso – soffio†e l’aria compressa viene utilizzata per il raffreddamento del punzoncino stesso. Nel caso di produzione “soffio – soffio†, esempio non riportato nelle figure, l’aria compressa viene invece utilizzata per la soffiatura della parison.
La cassa 5 à ̈ chiusa inferiormente da un coperchio inferiore 19 che comprende una sede per un perno di posizionamento 20 ed una per un anello di posizionamento 21. Perno 20 ed anello 21 sono destinati ad accoppiarsi a corrispondenti vincoli (es. sedi o profili sporgenti) di una piastra base 22 su cui viene appoggiata l’unità motrice; questi vincoli permettono di posizionare in maniera precisa ed allineata l’unità motrice 1 sulla piastra base 22.
L’anello 21 circonda un’estremità di un asta telescopica 23 che realizza un condotto di raffreddamento del pistone 2 e del punzoncino 7.
L’asta 23 comprende un primo braccio 24a solidale all’anello di posizionamento 21 e montato sul coperchio 19.
Il braccio 24a à ̈ cavo e definisce un condotto di raffreddamento esterno 25 in cui à ̈ libero di scorrere l’altro braccio cavo 24b dell’asta telescopica 23.
L’estremità del braccio 24b opposta al braccio 24a à ̈ fissata ad un’estremità dell’asta 3 del pistone 2, in modo tale da muoversi insieme con questa. Il braccio 24b definisce un condotto di raffreddamento interno 26 che si raccorda a quello esterno 25.
Il condotto di raffreddamento esterno 25 e quello interno 26 sono in comunicazione di fluido tra loro e la tenuta viene garantita dalle guarnizioni 27a e 27b.
Nel montaggio, l’unità motrice 1 à ̈ operativamente connessa in corrispondenza del coperchio 19 ad una base 22, di cui si dirà meglio dopo, e che sostiene dal basso l’unità motrice 1 e la alimenta con fluido (preferibilmente aria) di raffreddamento che, entrando dall’anello di posizionamento 21, si muove verso la testa 6 del pistone 2 attraverso l’interno dell’asta telescopica 23. Raggiunta la testa del pistone, l’aria entra all’interno del punzoncino cavo 7, raffreddandolo, entra all’interno del cilindro 4 e da qui ridiscende verso la piastra base seguendo il percorso mostrato sinteticamente dalle frecce di fig. 4.
La cassa 5, per quanto unica, à ̈ idealmente suddivisibile in due porzioni (o semi-casse) che si estendono per lunghezze diverse in direzione Z (la direzione di spostamento lineare del pistone) dal coperchio comune 19. Ognuna delle due porzioni definisce un rispettivo alloggiamento della cassa, che ospita specifici componenti. Nel dettaglio, la semi-cassa più estesa in direzione z ospita l’asta 3 del pistone 2, mentre quella meno estesa alloggia il motore elettrico ed i relativi terminali elettrici 11a,11b. Complessivamente, quindi, sezionando la cassa 5 con il piano XZ (ortogonale al coperchio 19), la sezione si presenta come avente forma ad L, come si nota nelle figure 1 e 2.
Alternativamente, la cassa 5 potrebbe presentare una forma ad U, con due semi-casse verticali di lunghezza diversa, ospitanti rispettivamente l’asta 3 del pistone 2 ed il motore 12, collegate da un condotto orizzontale.
L’affiancamento del motore elettrico all’asta del pistone consente di contenere gli ingombri verticali rispetto ad una soluzione analoga in cui però il motore elettrico à ̈ montato in asse con l’asta 3.
La caratteristica di una cassa con altezze differenziate si rivela al contempo particolarmente importante per il mantenimento degli ingombri laterali, come si vedrà meglio tra poco, consentendo quindi non solo di contenere ingombri verticali ma anche orizzontali.
Inoltre, questa soluzione consente di attuare un metodo di posizionamento pistoni particolarmente vantaggioso, qui di seguito descritto con riferimento alle figure da 7 a 15 per una macchina IS con due unità motrici 1A e 1B, del tutto analoghe all’unità motrice 1 appena descritta.
Il metodo di posizionamento permette di posizionare le unità motrici 1A,1B su di una piastra base 22 posta all’interno del cassone di una sezione della macchina per la formatura del vetro cavo. Per semplicità e chiarezza nei disegni, solo il piano superiore 28 del cassone della macchina viene mostrato nelle figure.
La piastra base 22 Ã ̈ mobile verticalmente e viene posizionata alla distanza desiderata dal piano superiore 28 mediante un gruppo di regolazione altezza 29, che la fa traslare lungo delle colonne 31 che fungono da guide per lo scorrimento della piastra base.
Il piano superiore 28 comprende una sede passante per il passaggio delle unità motrici stesse; tale sede à ̈ utilizzata come alloggiamento di una flangia 30 a cui sono fissate le colonne 31; la flangia 30 à ̈ poi fissata sul piano 28 mediante collegamenti registrabili a vite.
Il metodo di posizionamento del meccanismo maschio secondo l’invenzione prevede la combinazione di due distinti movimenti: una prima traslazione lineare dell’unità motrice lungo un asse sostanzialmente parallelo all’asse di movimento del pistone, ovvero l’asse Z prima definito, sino al raggiungimento di una condizione di appoggio dell’unità motrice sulla base 22 ed una seconda traslazione lineare dell’unità motrice lungo un asse sostanzialmente perpendicolare all’asse di movimento del pistone, sino al raggiungimento della posizione di funzionamento. Operativamente, un installatore o manutentore, dovendo posizionare un’unità motrice 1 sulla piastra 22, inserisce l’unità motrice attraverso la flangia ed il piano superiore 28, fino a che la semicassa che contiene il motore non risulta completamente al di sotto del piano 28, successivamente l’unità motrice 1 viene spinta lateralmente al di sotto del piano superiore 28, in modo tale che la faccia superiore della semicassa che ospita il motore si trovi per la maggior parte, e preferibilmente completamente, affacciata ad una faccia inferiore del piano superiore 28, in modo tale che, vedendo la macchina dall’alto (ossia guardando dalla flangia 30 verso la piastra 22), questa semicassa risulti parzialmente, o completamente, nascosta alla vista.
Le fig. 7-10 illustrano diverse fasi di inserimento di una prima unità motrice 1A. Quest’ultima viene fatta passare verticalmente (sostanzialmente parallela all’asse Z come prima definito) attraverso la sede 30a del piano 28 e la flangia 30 (cfr. fig. 7,8).
Quando l’unità motrice 1A à ̈ appoggiata (o sostanzialmente appoggiata) sulla base 22, questa viene spostata lateralmente (perpendicolarmente all’asse Z) sino a che una sua porzione si trova direttamente al di sotto del piano 28 del telaio. Per poter calare all’interno del cassone, attraverso la sede 30a, la seconda unità motrice 1B, la prima 1A deve essere lasciata in posizione defilata.
Le figure 11-15 mostrano il successivo inserimento di una seconda unità motrice 1B. Anche in questo caso si procede a movimentare l’unità motrice dapprima abbassandola verticalmente lungo l’asse Z sino a farla passare nella sede di piano 28 e flangia 30 sino a farla appoggiare sulla base 22 e, successivamente, a spostarla lateralmente sino a sistemarla nella sua posizione di funzionamento. Questa viene ottenuta inserendo il perno 20 e l’anello 21 di posizionamento dell’unità motrice in apposite sedi della piastra base 22.
Anche in questo caso la semicassa contenente il motore elettrico dell’unità 1B si trova sottoposta al piano 28, mentre la semicassa contenente l’asta 3 del pistone 2 dell’unità 1B si trova a giacere nella luce della sede, così da permettere il regolare funzionamento della macchina.
I terminali elettrici 11aB e 11bB della seconda unità motrice 1B sono disposti lateralmente, verso l’esterno, e rivolti a 90° rispetto ai terminali 11aA e 11bA della prima unità 1A.
In questo modo si riesce ad alimentare correttamente le unità motrici 1A e 1B senza che i terminali elettrici creino un ingombro non desiderato o un intreccio di linee di alimentazione, sconveniente per la razionale costruzione e la manutenzione della macchina.
Una volta posizionata la seconda unità motrice 1B, à ̈ possibile posizionare anche la prima unità motrice 1A, inserendo il perno 20 e l’anello 21 nelle sedi di centratura della piastra base 22.
La semicassa contenente il motore elettrico si trova così sottoposta al piano 28, mentre la semicassa contenente l’asta 3 del pistone 2 si trova a giacere nella luce della sede 30a, così da permettere il regolare funzionamento della macchina.
Una volta posizionata sulla piastra base 22, i terminali elettrici 11aA e 11bA risultano disposti lateralmente, verso l’esterno della piastra base, come ben visibile nelle figure 14 e 15.
Nel caso di un meccanismo per una macchina doppia goccia à ̈ poi possibile completare l’installazione del meccanismo servomaschio calando il cilindro superiore 4 al di sopra delle due unità motrici 1A e 1B. Opportune sedi di centratura permettono un allineamento perfetto tra le unità motrici ed il cilindro. Quest’ultimo va poi serrato rigidamente alla piastra base 22 grazie ai mezzi di fissaggio, ad esempio le viti 38a e 38d.
Le fig. 16 e 17 mostrano la disposizione spaziale di tre unità motrici 1A, 1B, 1C di un meccanismo servomaschio in tripla goccia su una piastra base 22A, avente caratteristiche simili a quelle della piastra 22, eccezion fatta per la predisposizione di vincoli e canalizzazioni per supportare e collegare tre unità motrici.
Il metodo di inserimento della terza unità 1C à ̈ analogo a quanto prima descritto, con l’inserimento verticale attraverso la sede 30a e la successiva traslazione sulla piastra, pertanto non ci si sofferma oltre. L’unico accorgimento, che deve essere preso, à ̈ quello che ad essere inserita per prima nella posizione definitiva sulla piastra base à ̈ sempre l’ultima unità inserita, quindi nell’esempio qui sopra l’unità motrice 1C. Successivamente possono essere posizionate le altre due unità 1A e 1B, precedentemente inserite e lasciate temporaneamente in posizione laterale, senza essere fissate.
L’unità motrice 1C viene posizionata in modo tale che i terminali elettrici -11aC, 11bC della terza unità 1C sono disposti a 90° rispetto ai terminali 11aA, 11bA della prima unità 1A, e a 180° rispetto ai terminali 11aB,11bB della seconda unità 1B.
Le fig. 19 e 20 mostrano la disposizione spaziale di quattro unità motrici 1A, 1B, 1C, 1D di un meccanismo servomaschio in quadrupla goccia sulla piastra base 22B.
Anche in questo caso il metodo di inserimento della quarta unità 1D à ̈ analogo a quanto prima descritto e pertanto non ci si sofferma oltre. L’unico accorgimento à ̈ quello che ad essere inserita per prima nella posizione definitiva sulla piastra base à ̈ sempre l’ultima unità inserita, quindi la 1D. Successivamente possono essere posizionate le altre tre unità 1A, 1B e 1C, precedentemente inserite e lasciate temporaneamente in posizione laterale, senza essere fissate.
L’unità motrice 1D viene posizionata con i terminali elettrici 11aD, 11bD paralleli a quelli 11aC, 11bC della terza unità 1C.
Nel caso di una macchina a goccia singola, in cui il meccanismo maschio comprende un’unica unità motrice provvista di un unico pistone, quest’ultima viene inserita all’interno del cassone secondo le procedure sopra descritte. Tuttavia, non dovendo posizionare altre unità motrici, à ̈ possibile posizionare l’unità motrice al centro della piastra base 22C, senza necessariamente spingere l’alloggiamento del motore al di sotto del piano 28 del cassone. Le figure 20 e 21 mostrano l’unità motrice 1A della macchina a goccia singola appoggiata sulla relativa piastra base 22C.
Le figure 22-25 mostrano un sistema di posizionamento di un meccanismo maschio 32 che permette di implementare il metodo sopra descritto per posizionare unità motrici, e rispettivi pistoni, nella stazione di abbozzatura di una macchina per la produzione di vetro cavo.
Il sistema di supporto e regolazione altezza del meccanismo maschio 32 comprende una piastra base 22 che sostiene e movimenta le unità motrici 1 (in questo esempio di realizzazione due, ma potrebbero essere in qualunque numero) ed un gruppo di regolazione altezza 29 destinato ad azionare la base 22.
Il sistema di supporto e regolazione altezza 32 comprende inoltre una flangia esterna 30 ed una flangia interna 33. La flangia 30 Ã ̈ fissata al piano superiore 28 di una sezione di una macchina IS, mentre la flangia 33 Ã ̈ fissata alla flangia 30.
Il sistema di posizionamento 32 secondo l’invenzione comprende inoltre anche uno o più elementi di guida e sostegno, in particolare delle guide cilindriche 31, di cui si dirà meglio tra poco.
La flangia esterna 30 e quella interna 33 sono conformate in modo tale per cui la prima 30 appoggia solo sul piano 28 mentre la seconda 33 appoggia solo sulla prima e non sul piano 28. Le due flange 30 e 33 sono quindi realizzate in modo tale che quella esterna 30 sia complessivamente più estesa in pianta di quella interna 33.
La flangia esterna 30, in particolare, à ̈ accoppiata al piano 28 del telaio mediante organi di accoppiamento a vite, come ad esempio quattro viti 34a,34b,34c,34d. Il piano 28 presenta pertanto delle sedi filettate in cui si possono inserire le viti 34a-34d, queste sedi hanno dimensioni leggermente superiori a quelle del gambo delle viti; ciò garantisce di poter muovere leggermente la flangia 30 su un piano parallelo al piano superiore 28 su cui viene appoggiata, così da centrare il meccanismo maschio sugli stampi abbozzatori. Una volta ottenuto il corretto posizionamento del meccanismo maschio à ̈ poi possibile fissare la flangia esterna 30, e di conseguenza la flangia interna 33, sul piano 28.
La flangia esterna 30 comprende una porzione centrale cava sagomata, destinata a ricevere la flangia interna 33 e si sviluppa quindi in modo sostanzialmente anulare attorno a tale porzione centrale cava. Il bordo della porzione centrale cava della flangia 30 Ã ̈ sagomato e presenta delle sedi 35, 36 provviste di perni di posizionamento 37a e 37b.
La flangia interna 33 viene accoppiata alla flangia esterna 30 mediante organi di collegamento a vite, come ad esempio quattro viti 38a,38b,38c,38d.
La flangia interna 33 comprende, in questa forma esecutiva, una porzione centrale cava circondata da un collare anulare in rilievo 39, che serve ad alloggiare e posizionare il cilindro 4, e due alette 40a, 40b vincolate rigidamente al collare 39 o di pezzo con esso.
Le alette 40a e 40b comprendono ognuna un foro passante (41a, 41b) destinato ad essere centrato su un rispettivo perno 37a e 37b della flangia esterna 30.
Il sistema a doppia flangia sopra descritto, permette pertanto di centrare il gruppo pistoni rispetto agli stampi abbozzatori facendo effettuare degli spostamenti in direzione X ed Y, ovvero spostamenti che avvengono sul piano di giacenza della flangia esterna 30, o più in generale su di un piano sostanzialmente parallelo al piano 28 del telaio della sezione di macchina IS, a tutto il sistema di supporto e regolazione altezza del meccanismo maschio, compreso il meccanismo stesso montato sul sistema di supporto.
Quattro guide 31 sono fissate alla superficie inferiore della flangia 30 dalla loro parte superiore, e con la loro parte inferiore sorreggono il sistema di regolazione altezza 29, rendendolo solidale e perfettamente allineato alla flangia 30.
La piastra base 22 à ̈ montata scorrevole sulle guide 31 ed appoggia sul gruppo di regolazione altezza 29 fissato sulle barre 31 all’estremità opposta rispetto alla flangia 30. Il gruppo di regolazione risulta pertanto sospeso al piano 28 del cassone e sorregge la piastra base 22.
Il gruppo di regolazione altezza 29, comprende una vite di regolazione 43 ed un motore 44 (elettrico in questo esempio) che aziona la vite per mezzo di una catena cinematica di trasmissione (ad esempio ingranaggi o una cinghia dentata o una catena).
Il gruppo di regolazione 29 Ã ̈ sospeso sulle barre 31, in posizione fissa rispetto a queste, essendo le barre 31 ed il gruppo 29 stesso solidali tra loro (ad esempio avvitati, di pezzo o comunque rigidamente accoppiati).
Quando si vuole quindi movimentare la base di supporto 22 per spostare le unità motrici 11, da essa sostenute, verso le flange 30 e 33, si aziona il motore 44, il quale fa ruotare la vite 43 che a sua volta agisce su di un collare filettato e solleva o abbassa la base 22 e, quindi, le unità 1 da essa supportate.
Le lavorazioni di tutti i particolari sono tali da garantire la perfetta perpendicolarità delle barre 31 rispetto al piano della flangia 30, e quindi al piano superiore 28 del cassone. In questo modo risulta garantito il perfetto parallelismo del piano della piastra base 22 al piano della flangia 30 ed al piano della piastra superiore 28 del cassone, lungo tutto l’intervallo di movimento verticale della piastra base.
Ne risulta una migliore verticalità del meccanismo maschio rispetto allo stato dell’arte, in cui la sua base inferiore restava allineata al fondo del cassone, mentre la sua parte superiore veniva allineata sugli stampi abbozzatori. Quindi il meccanismo maschio non risultava mai perfettamente verticale.
Questa soluzione permette a tutto l’assieme di supporto e regolazione altezza maschio 32 di seguire il meccanismo maschio nei suoi piccoli movimenti lungo gli assi X ed Y che esso compie quando viene allineato agli stampi abbozzatori. Questo garantisce sempre la perfetta verticalità del meccanismo maschio, essendo tutto il gruppo vincolato al piano superiore 28 del cassone, a cui sono riferiti anche gli stampi abbozzatori, e non più vincolato a due elementi separati, come nello stato dell’arte.
Il fissaggio in posizione dell’assieme 32 e del meccanismo maschio montato al suo interno, una volta raggiunta una corretta posizione di allineamento, à ̈ ottenuto agendo sugli organi di accoppiamento a vite 34a, 34b, 34c, 34d.
Come si può facilmente comprendere questa soluzione presenta una sinergia di vantaggi qualora venga utilizzata in una macchina per la produzione di vetro cavo. Anche in caso di necessità di effettuare operazioni di manutenzione sul meccanismo maschio, infatti, per accedere alle unità 1 à ̈ sufficiente togliere la flangia interna 33, , e prelevare l’unità 1 che si desidera manutenere o sostituire.
Lo smontaggio della flangia interna 33 non pregiudica le condizioni di allineamento ottenute nel montaggio, perché questa posizione à ̈ garantita dalle viti 34a, 34b, 34c, 34d che non vengono svitate durante l’operazione. Dopo aver riposizionato le unità motrici 1 in posizione sull’assieme 32, la flangia interna 33 viene riposizionata sfruttando i sistemi di centratura presenti sulla flangia esterna 30, che non à ̈ mai stata mossa, e quindi automaticamente si riposiziona nella stessa posizione che occupava prima dello smontaggio, garantendo nuovamente l’allineamento del meccanismo maschio sugli stampi abbozzatori senza ripetere l’operazione di allineamento.
Dalla descrizione qui sopra risulta pertanto chiaro come il sistema ed il metodo di posizionamento descritti permettano di raggiungere gli scopi della presente invenzione.
E’ altresì chiaro che molte varianti possono essere apportate alle soluzioni sopra descritte senza per questo fuoriuscire dallo scopo della presente invenzione come definito dalle rivendicazioni allegate.
Ad esempio, fermo restando il principio di posizionare i pistoni su una piastra mobile in grado di traslare in direzione ortogonale al piano di giacenza di una flangia che permette il centraggio orizzontale dei pistoni rispetto agli stampi, al posto di quattro guide à ̈ possibile utilizzarne un numero diverso, ad esempio una o due.
In una variante, anche se meno favorevole rispetto a quella sopra descritta, il gruppo di regolazione 29 può essere fissato al piano superiore 28 mediante mezzi distinti da quelli che guidano la piastra base.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema per supportare e regolare l’altezza di un meccanismo maschio in una sezione di una macchina per la formatura di vetro cavo, comprendente: una flangia esterna (30) che comprende una faccia d’appoggio destinata ad appoggiare almeno in parte sul piano superiore (28) di un cassone della sezione, e mezzi di fissaggio per il fissaggio della flangia al piano superiore (28), una flangia interna (33) per trattenere e guidare in posizione il meccanismo maschio, mezzi per il fissaggio ed il centraggio della flangia interna a quella esterna, una piastra base (22) di appoggio e posizionamento del meccanismo maschio, un gruppo di regolazione altezza (29) atto a regolare l’altezza della piastra base (22) entro detto cassone, in cui la piastra base (22) appoggia su detto gruppo di regolazione altezza (29), caratterizzato dal fatto che la piastra base (22) à ̈ montata scorrevole su almeno una guida (31) fissata rigidamente alla faccia d’appoggio della flangia esterna (30) ed atta a permettere lo scorrimento della piastra base (22) lungo una direzione di scorrimento sostanzialmente ortogonale al piano in cui giace la flangia esterna (30), e dal fatto che il gruppo di regolazione altezza (29) à ̈ sospeso a detto piano superiore ed à ̈ atto a muovere la piastra base (22) lungo detta almeno una guida.
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui il gruppo di regolazione altezza (29) à ̈ fissato ad una estremità di detta almeno una guida (31), in modo tale da essere sospeso a detto piano superiore (28) per tramite di detta almeno una guida.
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il meccanismo maschio comprende un cilindro superiore (4) in cui à ̈ destinato a scorrere almeno un pistone, in cui la flangia esterna (30) comprende una porzione centrale cava sagomata, destinata a ricevere la flangia interna (33) ed in cui la flangia interna (33) comprende una porzione centrale cava circondata da un collare anulare (39), preferibilmente in rilievo, per alloggiare e posizionare il cilindro superiore (4).
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 3, in cui il meccanismo maschio comprende almeno un’unità motrice (1) di detto almeno un pistone, detta almeno una unità motrice (1) comprendendo una cassa (5) in cui sono disposti, affiancati l'uno all'altro, un'asta (3) di azionamento del pistone (2) ed un attuatore (2a) atto a permettere il movimento del pistone (2), in cui la porzione centrale cava sagomata della flangia esterna (30) presenta una luce di passaggio tale da consentire il passaggio dell’unità motrice (1) ed in cui la porzione centrale cava sagomata della flangia interna (33) presenta una luce di passaggio tale da impedire il passaggio della stessa unità motrice (1).
  5. 5. Sistema secondo la rivendicazione 4, in cui detto attuatore (2a) comprende un motore elettrico (12) ed una trasmissione (17) per trasmettere un movimento all’asta (3), essendo detta asta (3) sostanzialmente parallela ad un asse di rotazione del motore elettrico.
  6. 6. Sistema secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui detta cassa (5) à ̈ ripartita in due semi-casse che si estendono in una direzione (Z) di spostamento lineare del detto pistone (2) essendo una prima semi-cassa più estesa in detta direzione (Z) ed atta ad ospitare detta asta (3) del pistone (2), ed essendo una seconda semi-cassa meno estesa della prima ed atta ad alloggiare l’attuatore (2a) del pistone.
  7. 7. Sistema secondo la rivendicazione 6, in cui la piastra base prevede dei vincoli, in particolare perni e/o spine e/o cave di posizionamento, per il posizionamento di detta almeno una unità motrice (1), detti vincoli essendo disposti in modo tale che la semi-cassa che alloggia il motore elettrico risulti posizionata con una faccia che si affaccia almeno parzialmente, e preferibilmente per più della metà della sua superficie, ad una faccia del piano superiore (28).
  8. 8. Sistema secondo la rivendicazione 7, in cui la piastra base (22) comprende vincoli per il posizionamento di almeno due unità motrici, ed in cui detti vincoli sono tali da orientare in direzioni diverse le casse di dette almeno due unità motrici.
  9. 9. Sistema secondo la rivendicazione 7, in cui la piastra base (22) comprende vincoli per il posizionamento di almeno tre unità motrici (1A,1B,1C), detti vincoli essendo atti ad orientare una prima unità secondo una prima direzione, una seconda unità secondo una seconda direzione ortogonale alla prima direzione, ed una terza unità (1C) secondo una terza direzione perpendicolare rispetto a detta prima direzione e a 180° rispetto a detta seconda direzione.
  10. 10. Sistema secondo la rivendicazione 9, in cui la piastra base (22) comprende vincoli per il posizionamento di quattro unità motrici (1A,1B,1C,1D), detti vincoli essendo atti ad orientare una quarta unità (1D) sulla piastra base (22) secondo una quarta direzione parallela rispetto a detta terza direzione.
  11. 11. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il gruppo di regolazione altezza (29) comprende una vite di regolazione (43) ed un motore (44) accoppiato a detta vite di regolazione (43) per controllare la posizione della vite, ed in cui la piastra base appoggia sulla testa della vite.
  12. 12. Macchina per la produzione di vetro cavo, comprendente una stazione di abbozzatura ed una stazione di finitura in cui vengono formati rispettivamente un abbozzo ed un contenitore finito in vetro, in cui la stazione di abbozzatura comprende un cassone con un piano superiore (28), ed un meccanismo maschio, in cui il meccanismo maschio comprende un’unità motrice (1A,1B,1C,1D) per un pistone (22), detta unità motrice comprendendo un’asta (3) di detto pistone (2) ed un attuatore (2a) atto a permettere il movimento del pistone (2), caratterizzata dal fatto di comprendere un sistema per supportare e regolare l’altezza del meccanismo maschio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11.
  13. 13. Metodo per posizionare almeno un’unità motrice (1) di un pistone (2) in una macchina per la produzione di vetro cavo, la macchina comprendendo un cassone con un piano superiore (28) che presenta un’apertura in corrispondenza degli stampi abbozzatori, una flangia esterna centralmente cava e fissabile in corrispondenza di detta apertura, una flangia interna fissabile alla flangia esterna ed atta a trattenere in posizione un meccanismo maschio comprendente almeno un pistone (2), ed una piastra base (22) di appoggio per un’unità motrice (1A,1B,1C,1D) di detto almeno un pistone (2), caratterizzato dal fatto di comprendere i passi di: - rimuovere la flangia interna, - inserire l’unità motrice (1) attraverso la flangia esterna e l’apertura del piano superiore, - posizionare l’unità motrice (1) sulla piastra base (22), in modo tale che il pistone (2) sia libero di scorrere attraverso un foro della flangia interna quando montata su quella esterna, ed in modo tale che almeno una parte della cassa dell’unità motrice si trovi sottostante al piano superiore (28) esternamente all’apertura del piano superiore, - fissare e centrare in maniera precisa la flangia interna sulla flangia esterna.
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui l’unità motrice (1) comprende una cassa (5) in cui sono disposti, affiancati l'uno all'altro, un'asta (3) di azionamento di un pistone (2) ed un attuatore (2A) atto a permettere il movimento del pistone (2), detta cassa (5) essendo ripartita in due semi-casse che si estendono in una direzione (Z) di spostamento lineare del pistone (2), essendo una prima semi-cassa più estesa in detta direzione (Z) ed atta ad ospitare l’asta (3) di azionamento del pistone (2), ed essendo una seconda semi-cassa meno estesa della prima ed atta ad alloggiare detto attuatore, il metodo prevedendo di posizionare l’unità motrice (1) sulla piastra base (22) in modo tale che la seconda semi-cassa presenti una superficie che si affaccia verso una superficie del piano superiore (28).
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, in cui si posizionano una pluralità di unità motrici (1A,1B,1C,1D), ognuna comprendendo una cassa (5) ripartita in due semi-casse che si estendono per lunghezze diverse nella direzione di spostamento del pistone, il metodo prevedendo di posizionare sulla piastra base (22) una prima unità motrice (1A) orientandola in una prima direzione diversa da, e preferibilmente perpendicolare a, quella di orientamento di una seconda unità (1B).
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 15, in cui si prevede di inserire almeno tre unità motrici (1A,1B,1C) ed in cui il metodo prevede di orientare una terza unità (1C) sulla piastra secondo una terza direzione perpendicolare rispetto a detta prima direzione e a 180° rispetto a detta seconda direzione.
  17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 16, in cui si prevede di inserire almeno quattro unità motrici (1A,1B,1C,1D) ed in cui il metodo prevede di orientare una quarta unità (1D) sulla piastra secondo una quarta direzione parallela rispetto a detta terza direzione.
  18. 18. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 17, in cui prima di fissare la flangia interna, il metodo prevede di inserire attraverso flangia esterna un cilindro superiore (4) appoggiandolo su una o più unità motrici (1), detto cilindro esterno comprendendo un corpo al cui interno sono definite un numero di cavità pari al numero di unità motrici, ognuna di tali cavità essendo sede di scorrimento di un rispettivo pistone.
  19. 19. Metodo secondo la rivendicazione 18, in cui il posizionamento del meccanismo maschio comprende i passi di: - posizionare le unità motrici del meccanismo maschio sulla piastra base (22); - posizionare un cilindro superiore (4) del meccanismo maschio al di sopra delle unità motrici (1); - fissare il meccanismo maschio sulla piastra base (22) mediante viti che attraversano il cilindro superiore e si avvitano sulla piastra base (22);-montare la flangia interna su quella esterna per guidare i movimenti del meccanismo maschio; - una volta fissato il meccanismo maschio sulla piastra base (22), centrare i pistoni (2) del meccanismo maschio sugli stampi abbozzatori mediante movimentazione del gruppo costituito da flangia interna, flangia esterna e cilindro superiore; - fissare la flangia esterna sul piano superiore del cassone (28).
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