ITMI20011867A1 - Dispositivo automatico per la riformatura di elettrodi in pinze di saldatura - Google Patents

Description

"Dispositivo automatico per la riformatura di elettrodi in pinze di saldatura"

La presente invenzione si riferisce ad un innovativo dispositivo automatico per la riformatura di elettrodi in pinze di saldatura.

Nella tecnica è ben conosciuto il problema del deterioramento degli elettrodi di saldatura, in particolare nelle stazioni di saldatura quali quelle delle linee di montaggio di autoveicoli o simili.

Durante il funzionamento gli elettrodi subiscono sia una deformazione sia una alterazione superficiale che via via diminuiscono la qualità delle saldature realizzate. Nella maggioranza dei casi il problema è stato risolto impiegando dispositivi ravvivatoli che periodicamente fresano la punta degli elettrodi. L’asportazione di materiale riduce però la vita utile dell’elettrodo e quindi si cerca di eseguire le operazioni di ravvivatura il più raramente possibile. La frequenza delle operazioni di ravvivatura è quindi frutto di un compromesso fra la durata degli elettrodi e il decadimento della qualità delle saldatura accettabile fra una operazione e l’altra. Sono anche stati proposti dispositivi riformatori che ricalcano la punta dell’elettrodo per cercare di ridargli la forma originaria evitando l’asportazione di materiale. Con tali dispositivi si migliora la conformazione della punta dell’elettrodo ma non viene però risolto il problema della alterazione della figura della lente che può presentare delle creste che ostacolano le operazioni di saldatura.

Nella tecnica nota si è cercato di risolvere il problema facendo passare l’elettrodo prima nel dispositivo riformatore e poi in un dispositivo di lavorazione con asportazione di materiale. Oltre ad allungare le operazioni di ravvivatura degli elettrodi, si ha lo svantaggio che ciò comporta una asportazione di materiale di una certa entità. Si ripresenta così il problema iniziale di evitare una frequente asportazione di materiale che accorcia la vita utile deirelettrodo.

Scopo generale della presente invenzione è ovviare agli inconvenienti sopra menzionati fornendo un dispositivo di riformatura degli elettrodi che permetta ima soddisfacente ricalcatura e levigatura della punta dell’ elettrodo con minima asportazione di materiale.

In vista di tale scopo si è pensato di realizzare, secondo l'invenzione, un dispositivo per la riformatura di elettrodi di una pinza di saldatura, comprendente una testa con satelliti supportati ad un portasatellite per individuare fra di essi sedi contrapposte per la punta degli elettrodi della pinza, il portasatellite essendo motorizzato per ruotare attorno a dette sedi per muovere i satelliti attorno alla zona di punta dell ‘elettrodo e provocare la riformatura di tale zona di punta, nelle dette sedi essendo presente un elemento di appoggio della punta dell’elettrodo nella sede con superficie adatta per la contemporanea levigatura di una zona di “lente” sulla punta dell’elettrodo.

Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, possibili realizzazioni esemplificative applicanti tali principi in sistemi di saldatura o a pinze fisse, manuali o montate su robot. Nei disegni:

-figura 1 rappresenta una vista in prospettiva del dispositivo riformatore secondo l’invenzione.

-figura 2 rappresenta una vista in pianta di un particolare del dispositivo;

-figura 3 rappresenta una vista in alzata laterale del particolare di figura 2; -figura 4 rappresenta una vista simile a quella di figura 2 ma con un coperchio di chiusura rimosso;

-figura 5 rappresenta una vista laterale sezionata di ima sede di riformatura presente nel dispositivo;

-figura 6 rappresenta una vista in pianta della sede di figura 5 ;

-figura 7 rappresenta una vista in alzata laterale di una variante realizzativa del dispositivo di figura 1 in stazioni a pinza fissa;

-figura 8 rappresenta una vista ingrandita della variante di figura 7 con ulteriori particolari aggiunti.

Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrato un dispositivo riformatore, indicato genericamente con 10, realizzato secondo l’invenzione. Esso comprende una testa di riformatura 11 supportata ad un meccanismo di supporto 12. Il meccanismo di supporto comprendere una base 13 alla quale un braccio di supporto 14 è imperniato secondo un asse 15. Un azionamento 16 (ad esempio un cilindro attuatore) muove il braccio 14 fra una posizione di riposo o retratta (mostrata a tratteggio) e una posizione operativa (mostrata a tratto pieno). Nella prima posizione la testa 11 è posizionata in una zona che non crea ostacolo alle operazioni di saldatura, mentre nella posizione operativa la testa 11 viene a trovarsi in una posizione che agevola le operazioni di riformatura. In particolare, nel caso di pinze fisse, in posizione operativa la testa 11 sarà esattamente fra le pinze di saldatura per avere gli elettrodi allineati con una sede di riformatura 17.

Nelle figure 2 e 3 è mostrata la testa di riformatura 11. Essa comprende un corpo 18 fissato centralmente al supporto 14 mediante una sospensione elastica 19 per ammortizzare le vibrazioni di funzionamento. In particolare la sospensione comprende perni 20 che fissano la testa ad una mensola 22 del supporto con interposizione di tamponi 21 elasticamente cedevoli (ad esempio in resina termoplastica).

Come si vede bene nelle figure, ad un estremo del corpo è presente la sede di riformatura 17 (vantaggiosamente dotata di ugelli di pulizia 27 che soffiano per eliminare particelle, detriti, ecc., che possono aderire agli elettrodi), mentre all’altro estremo è presente il motore 23 di azionamento.

Come si vede meglio in figura 4 la sede di riformatura è formata dallo spazio fra tre satelliti 24 che sono supportati, disposti a 120° uno dall’altro, su un portasatelliti 25 posto in rotazione dal motore 23 per mezzo di una trasmissione a cinghia 26.

In figura 5 è mostrato più nel dettaglio il portasatellite con i satelliti che formano la sede di riformatura e una coppia di elettrodi 28, 29 in posizione di lavorazione nella sede. Come si vede in tale figura, i satelliti hanno superficie laterale sagomata per sposare parte della superficie laterale della punta dei due elettrodi che entrano nella sede da direzioni opposte. I satelliti individuano così di fatto due sedi contrapposte di riformatura. Ciascun elettrodo ha così la punta che viene lateralmente riformata dall’azione congiunta dei tre satelliti che gli girano attorno.

I satelliti sono realizzati in acciaio ad elevata resistenza e possono essere ricoperti con strati di elevata durezza a base di metalli duri, quali quelli usati nel campo dell’utensileria (ad esempio, cromo).

Come si vede bene anche in figura 6, fra i satelliti è disposta una “stella” 30 dotata di tre bracci disposti a 120° per fissarsi in opportuni incavi in prossimità di viti 36 sul portasatellite ed individuare al centro una zona o elemento 31 di appoggio della punta dell’elettrodo e che è disposta centralmente alla sede di riformatura. L’elemento 31 presenta una superficie tale da inserirsi fra i tre satelliti e dare la continuità alla figura della punta dell’ elettrodo compresa quella zona detta “lente”.

La stella può anche avere superficie opportunamente abrasiva così da produrre anche un voluto effetto di pulizia con piccola asportazione della “lente” sulla punta dell’ elettrodo.

A questo punto è chiaro come si siano raggiunti gli scopi prefissati fornendo un dispositivo che permette una rapida, precisa ed efficace riformatura degli elettrodi. Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione delfambito di privativa qui rivendicato. Ad esempio, i satelliti possono avere dimensioni differenti fra loro così da lavorare zone diverse della punta dell’ elettrodo. Inoltre, nel caso non sia ritenuto necessario, può mancare il sistema di posizionamento motorizzato della testa rispetto agli elettrodi (ad esempio perché gli elettrodi sono portati da un braccio robotizzato in grado di raggiungere con proprio movimento la sede di riformatura, o perché la pinza di saldatura è una pinza operata manualmente da un operatore che può portarla al riformatore). In figura 7 è mostrato ad esempio un dispositivo secondo l’invenzione nel quale la testa 11 è sostenuta da un semplice piedistallo 33 fisso a terra. Nel caso di impiego manuale, all’apparecchio sono applicati accessori che mettono l’operatore in grado di eseguire il ciclo di riformatura in sicurezza é rapidamente. E’ così presente un sensore 34 che rileva l’arrivo della pinza di saldatura e avvia, attraverso un controllore 35, il riformatore, eventualmente disabilitando nel contempo la possibilità di accidentale azionamento della saldatrice. All’allontanamento della pinza dal riformatore, il riformatore si spegne automaticamente e la saldatrice è riabilitata.

Come si vede bene nel particolare ingrandito di figura 8, specialmente nel caso del dispositivo per uso manuale, all’imboccatura della sede 17 possono essere previsti blocchi di guida 39, 40, dotati di rispettive scanalature 41, 42 sagomate per facilitare la guida degli elettrodi verso la sede 17. In tale caso, il sensore 34 può essere vantaggiosamente sistemato per rilevare l’introduzione dell’elettrodo nella scanalatura di guida.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la riformatura di elettrodi di una pinza di saldatura, comprendente una testa con satelliti supportati ad un portasatellite per individuare fra di essi sedi contrapposte per la punta degli elettrodi della pinza, il portasatellite essendo motorizzato per ruotare attorno a dette sedi per muovere i satelliti attorno alla zona di punta dell 'elettrodo e provocare la riformatura di tale zona di punta, nelle dette sedi essendo presente un elemento di appoggio della punta dell’ elettrodo nella sede con superficie adatta per la contemporanea levigatura di una zona di “lente” sulla punta dell’elettrodo.
2. 2. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i satelliti sono tre, disposti a 120° uno dall’altro.
3. 3. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’elemento di appoggio (31) è formato dalla zona centrale di un elemento a stella con bracci della stella che passano fra i satelliti per fissarsi perifericamente al portasatellite per dare continuità alla figura della punta.
4. 4. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la detta testa è supportata elasticamente ad un supporto per mezzo di tamponi elasticamente cedevoli.
5. 5. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la detta testa ha conformazione allungata con satelliti ad un estremo e un motore di rotazione del portasatellite all’altro estremo e il supporto elastico è in una zona centrale.
6. 6. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un sensore di avviamento della rotazione del portasatellite all 'avvicinamento degli elettrodi alla sede.
7. 7. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere ugelli di pulizia che soffiano nelle dette sedi.
8. 8. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la detta testa è supportata da un braccio motorizzato per muovere la testa fra un a posizione di riposo e ima posizione operativa.
9. 9. Dispositivo secondo rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che le sedi sono dotate di blocchi con scanalature sagomate per la guida degli elettrodi verso le rispettive sedi. Dispositivo secondo rivendicazioni 6 e 9, caratterizzato dal fatto che il sensore è inserito nel blocco per rilevare il passaggio di un elettrodo nella rispettiva scanalatura.