ITMI20010721A1 - Metodo per offrire servizi a pacchetto su risorse radio condivise da piu' utenti in un sistema di tipo tdd-cdma - Google Patents

Metodo per offrire servizi a pacchetto su risorse radio condivise da piu' utenti in un sistema di tipo tdd-cdma Download PDF

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ITMI20010721A1
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Benedittis Rossella De
Caterina Cangemi
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Siemens Inf & Comm Networks
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Description

DESCRIZIONE dell’Invenzione Industriale
Campo dell’Invenzione
La seguente invenzione trova applicazione nell’ambito dei sistemi cellulari di terza Generazione (3G), ed in particolare nelle reti cellulari 3G a tecnica d'accesso radio TDD TDMA-CDMA, definendo le modalità con cui la rete può controllare dinamicamente l’accesso di una pluralità di stazioni mobili ( Mobile System, MS) ad un pool di risorse radio condivise, ottimizzando le collisioni ed i consumi di potenza nelle suddette stazioni mobili.
Arte nota ed illustrazione del problema tecnico
Nell’ambito dei servizi emergenti offerti dalle reti cellulari di seconda generazione, quali ad esempio la rete GSM ( Global System for Mobile Communications), rientrano i servizi a pacchetto.
Tali servizi sono in grado di offrire all’utente mobile/stazione mobile, Mobile System (MS), servizi dati ad alta velocità senza per questo saturare la rete, grazie all’uso condiviso tra più utenti delle stesse risorse radio e di linea.
Il principio di condivisione delle risorse consente, come noto, di assegnare più utenti mobili alle stesse risorse regolandone l’accesso di modo che solo uno di essi sia autorizzato a trasmettere o ricevere ad un dato istante.
Questa modalità di accesso alla rete consente da un lato di offrire una velocità di trasferimento dati funzione del numero di utenti mobili che condividono le stesse risorse, e dall'altro che la rete possa attivare un numero di sessioni dati con altrettanti utenti mobili superiore al numero effettivo di risorse di cui dispone per il servizio offerto. La rete GSM arbitra l’accesso delle stazioni mobili alle risorse radio attraverso le seguenti due modalità (riferimento GSM 04.60 [1]; 03.64 [2]; 03.60 [3]):
Modalità di accesso dinamica;
Modalità di accesso statica.
Oltre alle due modalità sopra elencate, ne esiste anche una terza, denominata “modalità di accesso dinamica estesa", che pero' ai fini di questa trattazione non introduce elementi aggiuntivi rispetto alla sopra citata modalità di accesso dinamica. La modalità di accesso dinamica prevede che la rete selezioni di volta in volta la stazione mobile destinataria di un pacchetto dati (o di segnalazione) nel prossimo periodo temporale ed attraverso una specifica risorsa radio, e quale stazione mobile potrà trasmettere un pacchetto dati (o di segnalazione) nel prossimo periodo temporale e da una specifica risorsa radio.
La designazione della stazione mobile destinataria del pacchetto corrente avviene tramite il campo Temporary Flow Identifier (TFI) presente nel blocco dati/di controllo trasmesso dalla rete; mentre la designazione della stazione mobile autorizzata a trasmettere il blocco successivo avviene tramite il campo Uplink State Flag (USF) presente nel blocco dati/di controllo trasmesso dalla rete.
I campi TFI ed USF consentono di identificare univocamente la stazione mobile destinataria.
La modalità di accesso statica prevede che la rete indichi alla specifica stazione mobile la modalità d'uso delle risorse radio assegnatele in un definito intervallo temporale; la “modalità d’uso" viene indicata dalla rete mediante segnalazione di livello 3 all’inizio di una sessione dati e consiste di fatto nell’indicare quali risorse radio ed in quali trame temporali la stazione mobile potrà trasmettere e/o ricevere in un assegnato intervallo di tempo.
La figura 1 riporta la codifica di un blocco dati trasmesso dalla rete GSM alle stazioni mobili contenente i campi TFI ed USF. La stazione mobile che riconosce il proprio TFI, sarà destinataria del campo dati (“ RLC data") che segue; la stazione mobile che riconosce il proprio USF, sarà quella autorizzata alla trasmissione nel blocco successivo.
La figura 2 riporta la codifica di un blocco di controllo trasmesso dalla rete GSM alle stazioni mobili contenente ì campi TFI ed USF. La stazione mobile che riconosce il proprio TFI, sarà destinataria del messaggio di controllo che segue (" Control message content)·, la stazione mobile che riconosce il proprio USF, sarà quella autorizzata alla trasmissione nel blocco successivo.
Ai fini di questa trattazione, e’ importante notare che neH'ambito di un sistema GSM esiste una corrispondenza univoca ed implicita tra risorse radio in downlink (i.e. per cui la direzione di trasmissione avviene dalla rete alle stazioni mobili) e quelle in uplink (i.e. per cui la direzione di trasmissione avviene dalle stazioni mobili alla rete), basata sulla tecnica di duplice FDD ( Frequency Division Duplex) secondo cui la direzione di trasmissione e’ definita dalla banda di frequenza; ciò implica che la stazione mobile che legge il proprio USF da un blocco trasmesso dalla rete attraverso la risorsa “x", sa automaticamente da quale risorsa in uplink è abilitata a trasmettere: in particolare, sarà dallo stesso time slot cui è posizionata la risorsa “x” ma alla frequenza corrispondente per la direzione di trasmissione in uplink. Inoltre, nell’ambito della modalità ad accesso dinamico, una stazione mobile deve costantemente ascoltare le risorse assegnatele in downlink per poter essere sempre pronta a ricevere i pacchetti che la rete volesse trasmetterle e per ricevere l'abilitazione alla trasmissione in uplink mediante il campo USF.
SCOPO e sommario dell’Invenzione
La presente invenzione affronta quindi il problema tecnico inerente l'accesso alle risorse radio ed in particolare ha lo scopo di definire una modalità dinamica di arbitraggio delle risorse radio condivise nell'ambito di un sistema cellulare di terza generazione a tecnica di accesso TDD ( Time Division Duplex) TDMA ( Time Division Multiple Access ) - CDMA ( Code Division Multiple Access), con particolare attenzione alle tematiche di controllo di potenza e di ottimizzazione dei consumi nelle stazioni mobili molto importanti nell'ambito dei sistemi cellulari di terza generazione.
NeH’ambito del consorzio di standardizzazione 3GPP (3<rd >Generation Partnership Project), sono state definite due tecniche d’accesso radio CDMA note rispettivamente come: TDD UTRA ( Time Division Duplex UMTS Terresthal Radio Access), in cui le direzioni di trasmissione si distinguono nel dominio del tempo, e WCDMA UTRA ( Wide band Code Division Multiple Access UMTS Terrestrial Radio Access); in cui le direzioni di trasmissione si distinguono nel dominio della frequenza.
La tecnica TDD UTRA prevede a sua volta due opzioni: una a banda larga, nota come 3.84 Mchips TDD, ed una a banda stretta, nota come 1.28 Mcps TDD o anche come TD-SCDMA ( Time Division - Synchronous Code Division Multiple Access ).
In ambito 3GPP, sono previste varie tecniche per il controllo d’accesso alle risorse radio condivise tra più stazioni radio mobili (riferimento TS 25.3xy). Con particolare riferimento al modo TDD UTRA, la rete può utilizzare una delle seguenti tecniche:
Segnalazione di livello 3: la rete assegna alle stazioni mobili determinate risorse radio per un dato intervallo temporale tramite segnalazione di RRC ( Radio Resource Control). L’utilizzo di segnalazione di livello 3 richiede un tempo di invio ed elaborazione ed un carico informativo (payload) non trascurabili. E' importante notare che per questi sistemi la risorsa radio viene caratterizzata non solo dall’intervallo temporale ( time slot) ma anche dal codice utilizzato nello specifico time slot; la disponibilità di 15 time slot per l’opzione 3.84 Mcps TDD UTRA (o 7, per l’opzione TD-SCDMA), ciascuno ospitante fino a 16 codici diversi, rende il carico informativo del messaggio di segnalazione sull'uso di ciascuna risorsa radio piuttosto pesante. Questo modo di arbitraggio delle risorse potrebbe essere assimilabile al metodo di accesso statico di un sistema GSM.
Segnalazione di livello 1: la rete indica la stazione mobile destinataria del pacchetto corrente utilizzando per trasmettere lo specifico pacchetto un particolare midambolo univocamente assegnato alla stazione mobile di interesse. Questa tecnica, sfruttando un campo di livello 1 sempre presente (i.e. il campo “midambolo"), non introduce segnalazione aggiuntiva ma di fatto richiede di assegnare risorse diverse ad utenti diversi, dal momento che anche il midambolo e' uno dei parametri fisici che caratterizzano la risorsa radio. Inoltre, la stazione mobile e’ costretta a decodificare tutti i pacchetti in downlink per essere pronta a ricevere informazione a lei indirizzata.
Utilizzo dei canali di comuni: sia la rete che la stazione mobile possono utilizzare i canali di segnalazione comune, rispettivamente il FACH ( Forward Access Channel) ed il RACH ( Random Access Channel), per inviare pacchetti brevi o per assegnare/richiedere risorse (dedicate o condivise con altri utenti) su cui inviare pacchetti più estesi. Lo svantaggio di questo metodo consiste essenzialmente neH'utilizzo massivo di canali di segnalazione comune, a scapito di altre tipologie di utenti quali ad esempio quelli a circuito, e nel sovraccarico di segnalazione indotto, con i relativi tempi di elaborazione richiesti.
Va infine notato che, dei metodi di accesso sopra esposti, nessuno tende ad ottimizzare la procedura di mantenimento del livello di potenza del segnale emesso dalle stazioni mobili dopo l’assegnamento delle risorse radio. Durante il trasferimento dei pacchetti, la stazione mobile pertanto realizzerà il controllo di potenza sul segnale trasmesso o basandosi sulle indicazioni di livello 1 inviatele dalla rete su un canale dedicato se presente, oppure implementando tecniche di controllo ad anello aperto. L’uso di un canale dedicato rende efficiente il controllo di potenza, ma si traduce in uno spreco di risorse all’interfaccia radio; per contro, il controllo di potenza ad anello aperto non richiede risorse radio dedicate ma risulta meno efficiente di un controllo ad anello chiuso.
L’invenzione qui descritta propone quindi un metodo di assegnamento delle risorse radio di tipo dinamico nell'ambito di una rete cellulare di terza generazione a tecnica di duplice TDD come descritto nella rivendicazione 1 che segue. In particolare secondo l’invenzione non esiste un’associazione implicita tra risorse radio in uplink e risorse radio in downlink come invece accade per le tecniche FDD, che consente di superare le attuali limitazioni dei metodi sopra esposti.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori caratteristiche della presente invenzione che sono ritenute innovative formano oggetto delle rivendicazioni dipendenti. L'invenzione, unitamente ad ulteriori scopi e vantaggi, può essere meglio compresa analizzando la descrizione che segue corredata dalle figure allegate in cui:
• la figura 1 già descritta mostra la struttura di un blocco dati in downlink, trasmesso dalla rete GSM a stazioni mobili connesse nella modalità a pacchetto;
• la figura 2 già descritta mostra la struttura di un blocco di controllo in downlink trasmesso da una rete GSM a stazioni mobili connesse nella modalità a pacchetto.
• la figura 3 mostra la struttura di trama radio del sistema cellulare di terza generazione di modo TD-SCDMA;
• la figura 4 mostra la struttura di un blocco dati in downlink, trasmesso dalla rete TD-SCDMA a standard TSM a stazioni mobili connesse nella modalità a pacchetto;
• la figura 5 mostra la struttura di un blocco di controllo in downlink trasmesso da una rete TD-SGDMA a standard TSM a stazioni mobili connesse nella modalità a pacchetto.
Descrizione di una forma preferenziale di realizzazione dell'Invenzione
La figura 3 descrive la struttura di trama radio del sistema cellulare di terza generazione di modo TD-SCDMA, cui l’invenzione descritta può, ma non in modo limitativo, applicarsi.
Come sopra specificato, scopo di questa invenzione e' definire, nell’ambito di un sistema cellulare di terza generazione a tecnica di duplice TDD, un metodo di segnalazione da parte della rete verso le stazioni mobili del modo di utilizzo delle risorse radio assegnate, quando queste sono condivise fra più utenti.
Il metodo proposto consente alla rete un controllo dinamico dell'accesso al mezzo radio che, pur tenendo conto del numero elevato di risorse radio disponibili (ad es.
15*16 = 240, per la tecnica TDD -UTRA 3.84 Mcps), non richiede un carico di segnalazione eccessivo; consente di ottimizzare i tempi di ascolto nelle stazioni mobili (con conseguente risparmio energetico) e fornisce a dette stazioni mobili, quando vengono abilitate a trasmettere, indicazioni suH'appropriato livello di potenza da utilizzare (con conseguente risparmio energetico e riduzione dell’interferenza prodotta). Per raggiungere l’obiettivo preposto, il metodo qui descritto propone i seguenti passi:
Ad un pool di risorse radio assegnate ad una stazione mobile, ed eventualmente condivise con altre stazione mobili, viene assegnato un identificativo, qui descritto come User - State Flag (U-SF), che consente alla rete di indirizzarsi a quello specifico pool di risorse ( uplink o downlink) di quella specifica stazione mobile. Tanti più pool di risorse vengono definiti per uno stesso utente mobile, tanto maggiore sarà la granularità con cui la rete può indirizzarsi a specifiche risorse radio di quell'utente, senza però appesantire il carico di segnalazione richiesto. Nel seguito della descrizione con il termine “pool di risorse” si intende definire una o più risorse radio, ciascuna definita dai parametri: frequenza portante; time slot; codice e trame di trasmissione (quest’ultimo parametro consente di alloggiare più utenti sulla stessa portante, time slot e codice, alternandoli nel dominio del tempo).
A tutti i time slot della trama radio (ad es. 7, per il modo TD-SCDMA; Cfr. figura 3) viene assegnato un indice di stato, qui descritto come Time Slot - State Flag (TS-SF), che consente alla rete di indicare ad una specifica stazione mobile, ad esempio indirizzata attraverso il suddetto campo U-SF, la condizione d'uso del rispettivo time slot; in particolare tale indice di stato è costituito per il modo TD-SCDMA da un ottetto la cui presenza è stata evidenziata in fig. 4 mediante l’ottetto M+1 TS-SF. Se la stazione mobile indirizzata ha risorse assegnate sul time slot “X” e la rete abilita l’utilizzo di tale time slot posizionando ad esempio al valore logico 1 il corrispondente bit dell'ottetto TS-SF , la suddetta stazione mobile potrà rispettivamente trasmettere, nei convenuto intervallo temporale, su tutto il pool di risorse contraddistinte dall’identificativo U-SF che sono locate sul time slot “x” se detto time slot ha direzione uplink, o è sicura di non ricevere, per il convenuto intervallo temporale, da tutto il pool di risorse contraddistinte dall’identificativo U-SF che sono locate sul time slot "x" se detto time slot ha direzione downlink. La possibilità di poter indicare esplicitamente quali risorse in uplink sono abilitate per la trasmissione offre un notevole grado di flessibilità lato rete nel controllare l’accesso di risorse condivise, consentendo al contempo di risolvere la non implicita associazione tra risorse radio downlink e risorse radio uplink tipica delle tecniche TDD. Si osservi come, la possibilità lato rete di informare una stazione mobile che nel prossimo intervallo di tempo convenuto non riceverà informazione utile da un determinato pool di risorse radio, consenta alla detta stazione mobile di spegnere il proprio ricevitore su quelle risorse radio e per il convenuto intervallo di tempo con conseguente risparmio energetico o, alternativamente, di dedicarsi a misure di altro tipo necessarie per mantenere la qualità della connessione in corso.
Come estensione del punto precedente, si può assumere che, se la rete indirizza una specifica stazione mobile solo attraverso il campo U-SF, la suddetta stazione mobile interpreterà tale messaggio come una abilitazione a trasmettere nel prossimo intervallo di tempo convenuto da tutto il pool di risorse radio assegnatele in uplink contraddistinte l’identifcativo USF, e che dovrà ascoltare tutte le risorse assegnatele in downlink. Dualmente, la rete può indirizzarsi ad una specifica stazione mobile solo attraverso il campo TS-SF quando l’identificativo di suddetta stazione mobile e' implicitamente noto (ad esempio perché la rete invia il messaggio attraverso una risorsa radio dedicata alla suddetta stazione mobile). La stazione mobile interpreterà l'abilitazione d’uso per uno specifico time slot, come abilitazione estesa a tutte le risorse (uplink o downlink) che ha assegnate su quel time slot.
Infine, ad integrazione dei punti sopra indicati, la rete può segnalare, per ciascun time slot che abilita in trasmissione, il livello di potenza atteso in ricezione dalla stazione mobile indirizzata. Il comando inerente il livello di potenza atteso è stato indicato in figura 4 mediante gli ottetti da Octet M+1 ad Octet N e contrassegnando tali comandi
con la denominazione “Transmit power command". Tenendo presente che il livello di interferenza su di un time slot può assumersi lo stesso per tutti i codici di quel time slot, la stazione mobile indirizzata potrà usare l’indicazione di potenza fornita dalla rete (opportunamente scalata dei rispettivi fattori di Spreading) a tutte le risorse radio che ha assegnate su quello specifico time slot.
Con riferimento esemplificativo, ma non limitativo, al modo di accesso radio TD-SCDMA correntemente standardizzato in ambito CWTS ( Chinese Wireless Telecommunication Standards) e noto come standard TSM ( TD-SCDMA System Mobile), le figure 4 e 5 mostrano rispettivamente la struttura del blocco dati e di controllo in downlink incorporanti gli insegnamenti della presente invenzione, ossia contenenti i campi User- State Flag (U-SF); Time Slot - State Flag (TS-SF) e Transmit Power Command Level con cui la rete può segnalare alla stazione mobile il livello di potenza atteso sui time slot in uplink abilitati alla trasmissione attraverso il campo TS-SF.
Con riferimento alle figure 4 e 5, si osservi come il campo Transport Flow Identifier (TFI) noto dai sistemi GSM continui ad essere impiegato allo stesso modo per indicare la stazione mobile destinataria del corrente campo dati o di controllo.
Vantaggi del’lnvenzione
Il metodo oggetto di questa invenzione consente ad una rete cellulare di terza generazione con tecnica di duplice TDD (come ad esempio il modo 1.28 Mcps TDD UTRA) di controllare l'uso di risorse radio condivise tra più stazioni mobili per servizi offerti in modalità a pacchetto, con tutta la flessibilità della modalità d'accesso dinamica già nota dai sistemi cellulari di seconda generazione (quale il GSM), ma tenendo conto delle tematiche tipiche delle reti cellulari di terza generazione quali:
il numero di risorse radio assegnabili è elevato, dipendendo oltre che dal numero di time slot nella trama radio, anche dal numero di codici allocabili per time slot; Il concetto di pool di risorse e l'utilizzo del campo User- State Flag (U-SF), eventualmente combinato con lo stato di abilitazione di ogni time slot Time Slot - State Flag (TS-SF), consente di limitare la dimensione del messaggio di segnalazione
Non esiste un’associazione rigida tra risorse radio in uplink e risorse radio in uplink', ciò rende impossibile indicare/indirizzare specifiche risorse radio in uplink inviando messaggi su specifiche risorse radio in downlink-, l’utilizzo del campo TS-SF consente di gestire in modo flessibile le risorse radio per ogni direzione di trasmissione;
l’importanza di ottimizzare i consumi di potenza nelle stazioni mobili; per cui la possibilità di segnalare, mediante il campo TS-SF eventualmente combinato con il campo U-SF, la mancanza di informazione utile per un utente mobile nel prossimo intervallo temporale convenuto, consente alla specifica stazione mobile di spegnersi in ricezione o di svolgere le misure radio richieste dalla rete nel suddetto intervallo di tempo.
L’importanza di ottimizzare il livello di potenza trasmesso, ai fini di minimizzare i consumi e l'interferenza indotta; ciò è consentito prevedendo un campo Transmit Power Command per ogni time slot abilitato in trasmissione da parte della rete tramite il campo TS-SF.
Benché l’invenzione sia stata descritta con riferimento ad una sua forma di realizzazione preferita, risulta evidente che ulteriori varianti e modifiche risultano possibili per un tecnico del settore senza però fuoriuscire daN’ambito di tutela delle rivendicazioni che seguono.
Tali modifiche potrebbero ad esempio consistere nel fatto che:
• ad una medesima stazione mobile vengono assegnati una pluralità di campi di controllo U-SF1 ; ...; U-SFn ciascuno associato ad un diverso sottoinsieme di risorse assegnate alla suddetta medesima stazione mobile ed utilizzati alternativamente dalla rete nei detti pacchetti downlink per discriminare il sottoinsieme di risorse prescelte su cui la suddetta stazione mobile dovrà agire concordemente all’informazione contenuta nel campo di controllo TS-SF;
• a stazioni mobili distinte viene assegnato lo stesso valore del campo di controllo U-SF purché associato a diverse risorse radio tra le suddette stazioni mobili distinte almeno per la direzione uplink, tale campo di controllo è utilizzabile contemporaneamente dalle suddette stazioni mobili distinte per selezionare il (sotto-) insieme di risorse prescelte su cui agire concordemente all'informazione contenuta nel campo di controllo TS-SF;
• detti pacchetti downlink includono una pluralità di campi di controllo U-SF1; U-SFn ciascuno associato alla stessa stazione mobile e/o a stazioni mobili distinte e corrispondente ad un diverso (sotto-)insieme di risorse, utilizzabili contemporaneamente dalle suddette stazioni mobili per selezionare i (sotto-)insiemi di risorse prescelte su cui agire concordemente all'informazione contenuta nel campo di controllo TS-SF.
Tutte queste varianti o modifiche sono da considerare rientranti nell’ambito di tutela delle rivendicazioni che seguono.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di accesso dinamico alle risorse condivise all’interfaccia radio di una rete cellulare di terza generazione da parte di più stazioni mobili (MS) che utilizzano dette risorse per trasmettere/ricevere dati a pacchetto sui canali radio a/da una stazione radio base (BTS) in comunicazione con la rete, dette risorse comprendendo: - almeno una frequenza portante: - un primo numero di time slots di una trama radio per l'utilizzo a divisione di tempo, o TDMA, di detta portante per la trasmissione dei pacchetti dalla stazione radio base verso le stazioni mobili; - un secondo numero di time slots di detta trama radio, indipendente dal primo, per l’utilizzo TDMA, di detta portante per la trasmissione dei pacchetti dalle stazioni mobili alla stazione radio base; - dei time slots per la sincronizzazione uplink o downlink; - una multitrama radio comprendente una successione di dette trame radio, numerate ciclicamente, di modo che la marcatura di posizioni di trama nella multitrama potendo distinguere differenti canali radio; - un insieme di sequenze di codice tra di loro ortogonali, ciascuna sequenza potendo essere assegnata temporaneamente ad una stazione mobile per la modulazione/demodulazione cosiddetta a spread-spectrum dei dati a pacchetto trasmessi/ricevuti su di uno stesso time slot condiviso a divisione di codice, o CDMA, tra le stazioni mobili assegnatane dei codici di spreading; l'insieme di dette risorse contribuendo a definire dei canali fisici aventi differenti significati logici relativamente ad un utilizzo previsto per il controllo delle stazioni mobili o per il supporto del traffico da/verso le stazioni mobili; la rete opportunamente utilizzando detti canali di controllo per l'assegnazione temporanea delle risorse necessarie al supporto di canali dedicati di traffico od alla segnalazione associata; la rete potendo inoltre abilitare selettivamente le stazioni mobili ad accedere ad un canale condiviso di cui sono assegnatane, sia inviando un'informazione di abilitazione all’accesso su altrettanti canali dedicati, sia utilizzando dei campi di controllo inclusi prevalentemente nell'intestazione dei pacchetti di dati e di segnalazione trasmessi broadcast dalla BTS su di un canale downlink condiviso dalle stazioni mobili, tra cui un primo campo di controllo(TFI) identifica in modo univoco ciascuna stazione mobile destinataria del pacchetto dati, caratterizzato dal fatto che; - le dette risorse assegnate dalla rete ad un mobile sono partizionabili in singoli sottoinsiemi, al limite uno solo, singolarmente prescelti per l'accesso ad un time slot condiviso; - detti pacchetti downlink includono un secondo campo di controllo (TS-SF) contenente tante flags quanti sono i time slots uplink o downlink della trama radio: un valore logico convenuto di una flag associata ad un time slot uplink consentendo al mobile di trasmettere su quel time slot utilizzando il sottoinsieme di risorse prescelto per tutta la durata di un intervallo temporale convenuto, comprendente uno o più blocchi radio; mentre un valore logico convenuto di una flag relativa ad un time slot downlink garantendo al mobile di non ricevere nulla, per il convenuto intervallo temporale, dal detto sottoinsieme di risorse prescelto; - alla stazione mobile selezionata per l’accesso ad un time slot condiviso viene fornita una informazione supplementare (U-SF, canale dedicato) associata al sottoinsieme, o insieme, di risorse assegnato e prescelto per l'accesso, detta informazione supplementare consentendo di selezionare il sottoinsieme, o insieme, di risorse prescelto dalla rete e su cui agire concordemente all'informazione contenuta nelle dette flags all'interno di detto secondo campo di controllo (TS-SF) associate rispettivamente a time slots assegnati in uplink ad almeno una delle risorse uplink prescelte ed a time slots assegnati in downlink ad almeno una delie risorse prescelte.
  2. 2. Metodo di accesso dinamico alle risorse condivise secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti pacchetti downlink includono almeno un terzo campo di controllo (U-SF) che contiene la detta informazione supplementare, utilizzabile dalla stazione mobile per selezionare il sottoinsieme, o insieme, di risorse prescelte su cui agire concordemente all'informazione contenuta nel secondo campo di controllo (TS-SF).
  3. 3. Metodo di accesso dinamico alle risorse condivise secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ad una medesima stazione mobile viene assegnata una pluralità di terzi campi di controllo (U-SF1; U-SFn) ciascuno associato ad un diverso sottoinsieme di risorse assegnate alla suddetta medesima stazione mobile ed utilizzati alternativamente dalla rete nei detti pacchetti downlink per discriminare il sottoinsieme di risorse prescelto su cui la suddetta stazione mobile dovrà agire concordemente all'informazione contenuta nel secondo campo di controllo (TS-SF).
  4. 4. Metodo di accesso dinamico alle risorse condivise secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che a stazioni mobili distinte viene assegnato lo stesso valore del terzo campo di controllo (ϋ-SF) purché associato a sottoinsiemi diversi di risorse radio assegnati alle suddette stazioni mobili, distinte almeno per la direzione uplink, tale terzo campo di controllo essendo utilizzabile contemporaneamente dalle suddette stazioni mobili distinte per selezionare il rispettivo sottoinsieme di risorse su cui agire concordemente all'informazione contenuta nel detto secondo campo di controllo (TS-SF).
  5. 5. Metodo di accesso dinamico alle risorse condivise secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti pacchetti downlink includono una pluralità di terzi campi di controllo (U-SF1; U-SFn) ciascuno associato alla stessa stazione mobile e/o a stazioni mobili distinte e corrispondente ad un diverso sottoinsieme, o insieme, di risorse, utilizzabili contemporaneamente dalle suddette stazioni mobili per selezionare i sottoinsiemi, o insieme, di risorse prescelte su cui agire concordemente all'informazione contenuta nel secondo campo di controllo (TS-SF).
  6. 6. Metodo di accesso dinamico alle risorse condivise secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che la detta informazione supplementare viene fornita mediante un canale dedicato preferibilmente a banda stretta ed è utilizzabile dalla stazione mobile per agire sulle risorse radio associate al suddetto canale dedicato concordemente all'informazione contenuta nel secondo campo di controllo (TS-SF).
  7. 7. Metodo di accesso dinamico alle risorse condivise secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti pacchetti downlink includono almeno un quarto campo di controllo che contiene il livello di potenza atteso in ricezione nella stazione radio base dalle stazioni mobili indirizzate attraverso il terzo campo di controllo (U-SF, canale dedicato) relativamente ad almeno uno dei time slot abilitati alla trasmissione dal secondo campo di controllo (TS-SF).
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