ITMI20010688A1 - Apparato e metodo per il trattamento e la distribuzione di bevande - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo. “APPARATO E METODO PER IL TRATTAMENTO E LA DISTRIBUZIONE DI BEVANDE”

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un apparato per il trattamento e la distribuzione di bevande comprendente le caratteristiche espresse nel preambolo della rivendicazione 1.

Forma anche oggetto dell'invenzione un metodo per il trattamento e la distribuzione di bevande comprendente le caratteristiche espresse nel preambolo della rivendicazione 12.

L’oggetto della presente invenzione è rivolto ad apparati per il trattamento e la distribuzione di bevande, in particolare di acqua, installabili in infrastrutture pubbliche e/o private. Generalmente, tali apparati, collegati ad una rete idrica di acqua potabile comune o altri mezzi di alimentazione sono predisposti ad erogare acqua e acqua gassata a temperatura ambiente e/o refrigerata, per cui sono dotati di un sistema di gassatura dell’acqua ed un sistema di refrigerazione della stessa.

Il sistema di gassatura prevede generalmente la presenza di un saturatore avente un contenitore di raccolta predisposto ad accogliere in parte acqua gassata ed in parte anidride carbonica in pressione. La gassatura dell’acqua avviene all'interno del contenitore di raccolta e viene attuata mediante l'immissione di un getto verticale di acqua ad elevata pressione. Il getto di acqua immesso, penetra la massa d’acqua presente all’interno del contenitore di raccolta trascinando l’anidride carbonica sovrastante. Questa operazione genera nell’acqua numerose turbolenze che favoriscono il discioglimento dell’anidride carbonica. Il sistema di refrigerazione è generalmente costituito da un refrigeratore a serpentina operativamente associato ad un serbatoio di accumulo dell’acqua idraulicamente collegato alla rete idrica ed all’erogatore. Il contenitore di raccolta del saturatore è immerso nell’acqua contenuta nel serbatoio di accumulo, per cui l’azione raffreddante del refrigeratore a serpentina viene trasmessa anche all’acqua gassata contenuta nel saturatore.

Il brevetto US 4764315 descrive un apparato per il trattamento e la distribuzione di bevande alquanto simile a quello summenzionato, in cui sono previsti un serbatoio di accumulo raffreddato da un refrigeratore a serpentina ed un saturatore per la gassatura dell’acqua integrato nel serbatoio di accumulo.

La richiedente ha riscontrato che gli apparati per il trattamento e la distribuzione di bevande noti, benché assicurino una fornitura di acqua liscia e gassata fredda e/o a temperatura ambiente, non sono tuttavia esenti da alcuni inconvenienti e sono migliorabili sotto diversi aspetti, principalmente in relazione alla qualità della gassatura ottenuta nonché alla semplicità strutturale, alla compattezza ed ai costi di realizzazione e commercializzazione dell’apparato stesso.

Più in particolare, si è notato che componenti comunemente in dotazione agli apparati noti come il saturatore o le stesse pompe idrauliche per l'immissione di acqua ad elevata pressione in quest’ultimo incidono notevolmente sulle dimensioni ed i costi dell’apparato.

In aggiunta, gli apparati dotati di pompe idrauliche di tipo alternativo emettono, durante il funzionamento di quest’ultima, indesiderate vibrazioni e rumori. Questi ultimi vengono determinati in parte da eventuali urti dello stantuffo della pompa contro il cilindro all’interno del quale lo stantuffo scorre alternativamente e dai colpi di ariete impartiti alla massa d’acqua durante la mandata della stessa.

Al fine di diminuire le vibrazioni e conseguentemente i rumori emessi durante il funzionamento delle pompe, alcuni apparati prevedono complicati sistemi di smorzamento meccanico associati alle pompe stesse. Tuttavia, tali sistemi di smorzamento non consentono di eliminare i rumori emessi dall’apparato e gravano notevolmente sul costo complessivo di quest’ultimo.

Va inoltre notato che gli apparati noti non consentono l’erogazione della bevanda gassata in modo continuo. Infatti, la quantità di bevanda gassata erogabile ad ogni prelievo da parte dell’utilizzatore non può superare un valore predeterminato, necessariamente inferiore alla quantità di bevanda contenuta nel saturatore. Ogni volta che viene erogata, in un’unica soluzione, una quantità di bevanda prossima al suddetto valore massimo, è necessario attendere un certo tempo affinché nel saturatore possa essere prodotto un nuovo quantitativo di bevanda gassata.

Scopo della presente invenzione è risolvere i problemi riscontrati nella tecnica nota proponendo un apparato per il trattamento e la distribuzione di bevande, in particolare di acqua, che assicuri un’eccellente qualità dell’acqua gassata in erogazione, presenti una struttura semplice, compatta e presenti costi di realizzazione e commercializzazione ridotti.

Un ulteriore scopo dell’invenzione è ideare un metodo ed un apparato che consentano anche l’erogazione di bevande gassate in un continuo, secondo qualunque quantitativo desiderato.

Un altro scopo dell’invenzione è ideare un apparato silenzioso che non emetta vibrazioni e rumori fastidiosi durante il funzionamento delle proprie pompe idrauliche.

Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della seguente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un apparato per il trattamento e la distribuzione di bevande comprendente le caratteristiche espresse nella parte caratterizzante della rivendicazione 1.

Tali scopi sono altresì raggiunti da un metodo per il trattamento e la distribuzione di bevande comprendente le caratteristiche espresse nella parte caratterizzante della rivendicazione 12.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un apparato ed un metodo per il trattamento e la distribuzione di bevande, in accordo con la presente invenzione. Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento all’allegata figura, fornita a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, in cui è rappresentato schematicamente un apparato per il trattamento e la distribuzione di bevande, in accordo con la presente invenzione. Con riferimento all’allegata figura con 1 è stato complessivamente indicato un apparato per il trattamento e la distribuzione di bevande, in accordo con la presente invenzione.

L’apparato 1 comprende mezzi di alimentazione 2 di almeno una bevanda idraulicamente connessi, per mezzo di un circuito di alimentazione 3, ad un erogatore 4. L’apparato 1 è inoltre dotato di mezzi di saturazione 5 operativamente associati al circuito di alimentazione 3 per sottoporre la bevanda proveniente dai mezzi di alimentazione 2 ad un processo di gassatura.

Più in dettaglio, i mezzi di alimentazione 2 comprendono uno o più dispositivi di raccordo 6 per il collegamento idraulico dell’apparato 1 ad una sorgente di alimentazione 7 della bevanda. Nella soluzione illustrata, la sorgente di alimentazione 7 è preferibilmente costituita da una rete idrica di acqua potabile per cui la bevanda in alimentazione all’apparato 1 è rappresentata dall’acqua presente in tale rete idrica. È inoltre possibile che, in assenza di una sorgente di alimentazione 7 in grado di fornire in continuo la bevanda o in presenza di condizioni sfavorevoli di collegamento idraulico, l’apparato 1 sia munito di contenitori di alimentazione intercambiabili (non illustrati) contenenti acqua o altra bevanda da alimentare.

I mezzi di alimentazione 2 prevedono inoltre la presenza di un contenitore di raccolta 8 idraulicamente associato al circuito di alimentazione 3 immediatamente a valle dei dispositivi di raccordo 2 per cui la bevanda proveniente da questi ultimi confluisce nel contenitore di raccolta 8 attraverso un primo condotto 9 del circuito alimentazione 3.

Al contenitore di raccolta 8 può essere inoltre vantaggiosamente associato un dispositivo di refrigerazione (non illustrato in quanto noto) che provvede, ad esempio mediante uno o più condotti a serpentina percorsi da un fluido refrigerante e circoscriventi la struttura del contenitore di raccolta stesso, a raffreddare quest’ultimo e conseguentemente l’acqua ivi contenuta.

I mezzi dì alimentazione 2 possono essere inoltre dotati di almeno una pompa ausiliaria 10 idraulicamente connessa al circuito di alimentazione 3 a monte dei mezzi di saturazione 5 per inviare a questi ultimi la bevanda proveniente dalla sorgente di alimentazione 7 secondo un valore predeterminato di pressione. Più in particolare, la pompa ausiiiaria 10 presenta un’apertura di aspirazione 10a idraulicamente connessa, mediante un secondo condotto 11 del circuito di alimentazione 3, al contenitore di raccolta 8 ed un’apertura di mandata 10b idraulicamente connessa e mezzi di saturazione 5, tramite un terzo condotto 12 del circuito di alimentazione 3. Preferibilmente, la pompa ausiiiaria 10 è predisposta ad aspirare la bevanda presente nel contenitore di raccolta 8 per inviare quest’ultima ai mezzi di saturazione 5 incrementandone la pressione almeno fino ad un valore compreso fra 1,5 e 3 bar. La pompa ausiiiaria 10 può essere omessa se l’apparato 1 è connesso ad una rete idrica o altra sorgente di alimentazione 7 in grado di garantire una pressione di alimentazione sufficiente indicativamente compresa fra 1,5 e 3 bar.

Immediatamente a valle della pompa ausiiiaria 10, una prima valvola unidirezionale 13 è operativamente impegnata al terzo condotto 12 per cui la bevanda in circolazione all’interno di quest’ultimo può solamente fluire verso i mezzi di saturazione 5.

Come visibile nella figura allegata i mezzi di saturazione 5 comprendono almeno una pompa 14 operativamente associata al circuito di alimentazione 3 per gassare l’acqua o altra bevanda proveniente dai mezzi di alimentazione 2 ed un dispositivo di premiscelazione 15 operativamente connesso alla pompa 14 per miscelare la bevanda con un gas, preferibilmente anidride carbonica. Nel dettaglio, il dispositivo di premiscelazione 15 è operativamente interposto tra la pompa ausiiiaria 10 e la pompa 14 ed è idraulicamente connesso, mediante un quarto condotto 16 del circuito di alimentazione 3, a mezzi di rifornimento 17 del summenzionato gas.

I mezzi di rifornimento 17 possono essere ad esempio costituiti da una bombola o altro simile contenitore a tenuta ermetica munito di un appropriato riduttore di pressione 18 per la regolazione della pressione del gas in rifornimento inviata al dispositivo di premiscelazione 15. Inoltre, al quarto condotto 16 è operativamente impegnata una seconda valvola unidirezionale 19 che permette il passaggio del gas esclusivamente dai mezzi di rifornimento 17 al dispositivo di premiscelazione 15. Il dispositivo di premiscelazione 15 presenta un corpo cavo preferibilmente sagomato a Ύ” avente una prima apertura di ingresso 15a raccordata al terzo condotto 12 ed una seconda apertura di ingresso 15b raccordata al quarto condotto 16 per cui attraverso la prima e la seconda apertura di ingresso 15a , 15b la bevanda proveniente dalla pompa ausiliaria 10 ed il gas proveniente dai mezzi di rifornimento 17 vengono introdotti nel dispositivo di premiscelazione 15. All’interno di quest’ultimo, i due fluidi in ingresso si incontrano dando origine ad una serie di turbolenze che determinano una grossolana dispersione del gas nella bevanda in alimentazione. Il dispositivo di premiscelazione 15 presenta inoltre almeno un’apertura di uscita 15c direttamente collegata alla pompa 14 dei mezzi di saturazione 5.

Nel dettaglio, la pompa 14 è direttamente collegata al dispositivo di premiscelazione 15 mediante un’apertura di aspirazione 14a e presenta almeno un’apertura di mandata 14b idraulicamente collegata all’erogatore 4, mediante un quinto condotto 20 il quale è preferibilmente realizzato in metallo o altro materiale rigido.

La pompa 14, così come l’eventuale pompa ausiliaria 10 possono essere pompe volumetriche, preferibilmente di tipo alternativo. Preferibilmente almeno la pompa 14 è una pompa di tipo alternativo a stantuffo, vale a dire, comprendente un cilindro entro cui scorre uno stantuffo dotato di moto alternativo. La pompa 14 alternativa a stantuffo utilizzata può comprendere in modo noto una bobina alimentata in corrente alternata disposta attorno all'insieme cilindro-stantuffo, e lo stantuffo sia mobile all’interno di quest’ultima. In tale situazione, lo stantuffo risulta alternativamente mobile lungo il cilindro per effetto del campo magnetico indotto dalla bobina. Lo stantuffo definisce internamente al cilindro della pompa 10 un ambiente di aspirazione ed un ambiente di mandata che, durante il funzionamento, vengono messi opportunamente in comunicazione tra loro, mediante valvole unidirezionali integrate in apposite luci di passaggio.

Va notato che, ai fini dell’invezione, la summenzionata pompa 14 può essere sostituita da una qualunque pompa idraulica in grado di generare ciclicamente onde di pressione tali da interrompere la vena fluida della bevanda. Ciò comporta, all’interno della bevanda in alimentazione, la formazione di cavitazioni tali da assicurare l’aspirazione del gas in rifornimento e garantire conseguentemente la dispersione di quest’ultimo nella bevanda.

Tale caratteristica risulta particolarmente vantaggiosa in quanto, in assenza delle summenzionate onde di pressione, il regolare ingresso dei due fluidi tenderebbe ad essere ostacolato dalle diverse caratteristiche fisico-chimiche dei fluidi stessi nonché da differenze di pressione tra questi ultimi. In particolare, sarebbe sufficiente che la pressione di alimentazione di uno o entrambi i fluidi fosse leggermente diversa da un valore ottimale, per determinare l’ingresso di un unico fluido nella pompa, compromettendo il funzionamento dell’apparato 1 . Si è invece riscontrato che l’impiego di una pompa alternativa 14 permette di generare, sia in aspirazione che in mandata, sbalzi di pressione elevati quanto basta per assicurare, in un primo tempo, l’aspirazione contemporanea della bevanda e del gas e determinarè, in un secondo tempo, il discioglimento di quest’ultimo anche se la differenza di pressione tra un fluido e l'altro è dell’ordine di ±1 bar. In tale circostanza è inoltre possibile regolare la gassatura della bevanda intervenendo sul riduttore di pressione 18 o sulla pompa ausiliaria 10, per regolare la differenza di pressione tra la bevanda in alimentazione ed il gas in rifornimento. Per esempio, si è riscontrato che un’accentuata gassatura della bevanda, indicativamente dell’ordine di circa 14 gr/l, è ottenibile intervenendo sull’apparato 1 in modo tale che il gas abbia una pressione maggiore di circa 0,5 bar rispetto alla pressione della bevanda. Viceversa, una gassatura tenue, dell’ordine di circa 5 gr/l, risulta ottenibile intervenendo sull’apparato 1 in modo tale che la pressione della bevanda sia superiore di circa 0,5 bar rispetto alla pressione del gas.

Come visibile nella figura allegata, l’apparato 1 può inoltre comprendere almeno un'unità di arricchimento 21 operativamente associata al circuito di alimentazione 3 per immettere in quest’ultimo almeno una sostanza aromatizzante 22 o additivo di altro tipo. L’unità di arricchimento 21 è idraulicamente collegata al circuito di alimentazione 3 a monte dell'erogatore 4 e, preferibilmente, a monte dei mezzi di saturazione 5.

Nel dettaglio, l’unità di arricchimento 21 comprende un recipiente di contenimento 23 all’interno del quale viene immagazzinata la sostanza additiva 22. Il recipiente di contenimento 23 è idraulicamente raccordato al terzo condotto 12 tra il dispositivo di miscelazione 15 e la prima valvola unidirezionale 13 mediante un sesto condotto 24 del circuito di alimentazione 3. Al sesto condotto 24 è inoltre operativamente impegnata una terza valvola unidirezionale 25 che permette il passaggio della sostanza additiva 22 solamente dal recipiente di contenimento 23 dell’unità di arricchimento 21 al terzo condotto 12. Le forti pulsazioni generate dalla pompa 14 consentono l’aspirazione della sostanza additiva 22 attraverso la quinta valvola unidirezionale 25 anche se tale passaggio tende ad essere contrastato dalla pressione della bevanda in alimentazione. Infatti, l’azione della pompa determina delle depressioni cicliche in presenza delle quali avviene il passaggio a piccole dosi della sostanza additiva 22 attraverso la valvola unidirezionale 25.

La terza valvola unidirezionale 25 può essere vantaggiosamente di tipo tarabile, per consentire il corretto dosaggio delle sostanze additive 22 in funzione delle esigenze. In particolare, la regolazione della terza valvola unidirezionale 25 può essere attuata in funzione della viscosità o delle caratteristiche chimico/fisiche della sostanza 22 impiegata.

Al fine di incrementare ulteriormente la gassatura della bevanda eseguibile tramite la pompa 14 è possibile che l’apparato 1 sia provvisto anche di un saturatore (non rappresentato in quanto noto), operativamente associato al circuito di alimentazione 4. In tal caso, essendo il saturatore munito di un contenitore di raccolta predisposto ad alloggiare in parte acqua gassata ed in parte anidride carbonica in pressione, può essere previsto in sostituzione del contenitore di raccolta 6 per cui la bevanda proveniente dalla sorgente di alimentazione 7 verrebbe dapprima sottoposta ad ulteriore gassatura del saturatore per poi essere sottoposta alla gassatura dei mezzi di saturazione 5. Va comunque notato che l’apparato stesso è stato ideato per gassare le bevande in assenza di saturatori come quello summenzionato.

Il funzionamento dell’apparato per il trattamento e la distribuzione di bevande, sopra descritto prevalentemente in senso strutturale, è il seguente.

La bevanda proveniente dalla sorgente di alimentazione 7 attraversa i dispositivi di raccordo 6 ed il primo condotto 9 del circuito di alimentazione 4, per riempire il contenitore di raccolta 8. Essendo quest'ultimo soggetto all’azione dei mezzi di refrigerazione, anche la bevanda ivi contenuta viene refrigerata. La bevanda proveniente dal contenitore di raccolta 8 occupa il secondo condotto 11 del circuito di alimentazione 4 fino all’eventuale pompa ausiliaria 10.

Quando l’erogatore viene azionato da un utilizzatore per la spillatura della bevanda, l’apparato 1 viene automaticamente attivato.

L’attivazione dell’apparato 1 comporta l’azionamento della pompa ausiliaria 10 e della pompa 14. La pompa ausiliarie 10 aspira, attraverso la propria apertura di aspirazione 10a, la bevanda proveniente dal secondo condotto 11 inviandola, ad una pressione maggiore rispetto a quella in ingresso ed attraverso l’apertura di mandata 10b, il terzo condotto 12 e la prima valvola unidirezionale 13, alla prima apertura di ingresso 15a del dispositivo di premiscelazione 15. Contemporaneamente, la pompa 14 determina, in fase di aspirazione, una depressione all'interno del corpo cavo del dispositivo di premiscelazione 15 e conseguentemente all’interno del terzo, quarto e sesto condotto 12, 16, 24 del circuito di alimentazione 3.

La sostanza additiva 22 attraversa così la terza valvola unidirezionale 24 e raggiunge il dispositivo di premiscelazione 15 unitamente alla bevanda alimentata nel terzo condotto 12. Simultaneamente, anche il gas in pressione proveniente dai mezzi di rifornimento 17 transita, attraverso il quarto condotto 16, verso il dispositivo di premiscelazione 5.

La bevanda eventualmente aromatizzata ed il gas entrano nel corpo cavo del dispositivo di premiscelazione 15 rispettivamente attraverso la prima apertura di ingresso 15a e la seconda apertura di ingresso 15b del dispositivo stesso. La particolare forma del corpo cavo, dirige, secondo traiettorie convergenti, i flussi dei due fluidi introdotti nel dispositivo di premiscelazione 15 per cui tali fluidi si scontrano dando origine a turbolenze che determinano un preliminare discioglimento del gas nella bevanda, eventualmente aromatizzata.

A questo punto la bevanda ed il gas ancora non totalmente disciolto attraversano l’apertura di aspirazione 14a della pompa 14 immettendosi in quest’ultima.

All'interno della pompa 14, le azioni di aspirazione e compressione esercitate dallo stantuffo determinano un’ulteriore miscelazione della bevanda e del gas incrementando notevolmente il grado di gassatura della bevanda stessa. Più in particolare, la miscelazione e quindi la gassatura della bevanda viene notevolmente favorita per effetto di un istantaneo innalzamento della pressione che si verifica, durante ogni corsa di mandata effettuata dallo stantuffo, sulla piccola quantità di bevanda previamente aspirata nella pompa 14, indicativamente non superiore a 10cc, in concomitanza con l’espulsione della bevanda stessa attraverso l’apertura di mandata 14b. Va a tale riguardo rilevato che con l’uso di pompe del tipo sopra specificato possono essere facilmente raggiunti, all’interno della pompa stessa, picchi di pressione dell’ordine di 20 bar o anche maggiori. Ai fini della presente invenzione, è comunque possibile ottenere un sufficiente effetto di gassatura utilizzando pompe che assicurino incrementi di pressione dell’ordine di almeno 10 bar.

L’elevata pressione raggiunta all'interno della pompa, in concomitanza con le forti pulsazioni e le turbolenze generate nella bevanda per il suo passaggio forzato attraverso le valvole usualmente associate all’ambiente di aspirazione ed all’ambiente di mandata, assicurano la dispersione fine del gas nella fase liquida e, quindi, una gassatura efficace e duratura della bevanda.

Va inoltre notato che il gas disperso nella bevanda in forma di minuscole bolle conferisce vantaggiosamente una certa comprimibilità alla bevanda gassata. In questa situazione, la bevanda si comporta come una massa elastica che attutisce eventuali urti generati dal movimento alternato dello stantuffo, smorza i colpi d’ariete dovuti alle forti pulsazioni di pressione in mandata. L’energia trasmessa da tali pulsazioni favorisce il discioglimento del gas e quindi il mantenimento della gassatura nella bevanda.

La bevanda gassata in uscita dalla pompa 14 percorre il quinto condotto 20 e viene erogata in modo continuo attraverso l’erogatore 4. Ai fini del mantenimento della gassatura della bevanda in erogazione, la struttura rigida del quinto condotto risulta particolarmente vantaggiosa in quanto non attutisce in alcun modo i colpi d’ariete generati dalla pompa 14 i quali assicurano così la gassatura della bevanda.

La presente invenzione risolve i problemi riscontrati nella tecnica nota e raggiunge gli scopi proposti.

Infatti l’apparato oggetto della presente invenzione consente di ottenere un’eccellente gassatura della bevanda in erogazione in quanto la gassatura di quest’ultima viene attuata istantaneamente per mezzo della pompa 14 durante l’espulsione della bevanda stessa attraverso l'erogatore 4.

Va a tale riguardo osservato che, contrariamente agli apparati noti in cui viene eseguita la gassatura di una notevole massa di bevanda, in quantità necessariamente non inferiore alla quantità massima erogabile e ad ogni prelievo, l’invenzione attua la gassatura su piccoli quantitativi d’acqua, decisamente inferiori al volume di bevanda richiesto ad ogni prelievo, secondo un ciclo operativo ripetuto ad elevata frequenza per un tempo indeterminato, rendendo così possibile l’erogazione continua di bevanda gassata in qualunque quantità.

Va inoltre considerato che l’eliminazione di componenti ingombranti e costosi come il saturatore e le pompe ad esso associate determina una notevole riduzione delle dimensioni complessive dell’apparato nonché una riduzione dei costi di realizzazione e commercializzazione degli stessi. Infatti, l’apparato sopra descritto consente di ottenere un elevato grado di gassatura mediante il solo utilizzo di una pompa volumetrica alternativa 14 la quale presenta dimensioni e costi notevolmente inferiori alle dimensioni e ai costi di un saturatore.

Va inoltre aggiunto che tramite un’unica pompa come quella summenzionata è possibile gestire più unità di arricchimento portanti ciascuna una sostanza additiva differente.

Va inoltre notato che il basso costo delle summenzionate pompe consente al produttore di raddoppiarne il numero in dotazione senza incidere eccessivamente sul costo complessivo dell’apparato in produzione.

Inoltre, la presenza di un gas all’interno della pompa 14 rende quest’ultima notevolmente silenziosa eliminando vibrazioni e rumori fastidiosi.

Claims (17)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato per il trattamento e la distribuzione di bevande comprendente: un erogatore (4); mezzi di alimentazione (2) di almeno una bevanda; mezzi di saturazione (5) per la gassatura di detta bevanda idraulicamente connessi fra detti mezzi di alimentazione (2) e detto erogatore (4); mezzi di rifornimento (17) di almeno un gas idraulicamente collegati a detti mezzi di saturazione (5), un circuito di alimentazione (3) di detta bevanda idraulicamente connesso a detti mezzi di alimentazione (2), mezzi di saturazione (5), mezzi di rifornimento (17) e a detto erogatore (4), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di saturazione (5) comprendono almeno una pompa (14) operativamente associata a detto circuito di alimentazione (3) per gassare detta bevanda, detta pompa (14) presentando almeno un’apertura di aspirazione (14a) idraulicamente collegata a detti mezzi di alimentazione (2) e a detti mezzi di rifornimento (17) rispettivamente per l'ingresso di detta bevanda e di detto gas, ed almeno un’apertura di mandata (14b) idraulicamente collegata all’erogatore (4) per l’uscita di una bevanda gassata.
2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detta pompa (14) è una pompa volumetrica.
3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detta pompa (14) è una pompa volumetrica alternativa.
4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 3, in cui detta pompa volumetrica alternativa (14) è una pompa a stantuffo.
5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 4, in cui detta pompa a stantuffo (14) presenta una bobina alimentata in corrente alternata ed uno stantuffo mobile alternativamente all’interno di detta bobina per effetto del campo magnetico indotto dalla bobina stessa.
6. 6. Apparato secondo la rivendicazione 1 , in cui detta pompa (14) è idraulicamente connessa a detto erogatore (5) per mezzo di almeno un condotto (12) di detto circuito di alimentazione (3), detto condotto (12) essendo realizzato in un materiale rigido.
7. 7. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di saturazione (5) comprendono inoltre un dispositivo di premiscelazione (15) operativamente connesso all’apertura di aspirazione (14a) di detta pompa (14) per miscelare la bevanda proveniente da detti mezzi di alimentazione (2) con il gas proveniente da detti mezzi di rifornimento (17).
8. 8. Apparato secondo la rivendicazione 7, in cui detto dispositivo di premiscelazione (15) presenta un corpo cavo avente: una prima apertura di ingresso (15a) idraulicamente collegata a detti mezzi di alimentazione (2); una seconda apertura di ingresso (15b) idraulicamente collegata a detti mezzi di rifornimento (17); ed almeno un’apertura di uscita (15c) idraulicamente connessa a detta apertura di aspirazione (14a) di detta pompa (14).
9. 9. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di alimentazione (2) comprendono almeno una pompa ausiliaria (10) idraulicamente connessa a detto circuito di alimentazione (3) a monte di detti mezzi di saturazione (5).
10. 10. Apparato secondo al rivendicazione 1 , comprendente inoltre un’unità di arricchimento (21 ) operativamente predisposta a monte di detto erogatore (4) per immettere in detta bevanda almeno una sostanza additiva (22).
11. 11. Apparato secondo la rivendicazione 10, in cui detta unità di arricchimento(21 ) è idraulicamente collegata a detto circuito di alimentazione (3) a monte di detti mezzi di saturazione (5).
12. 12. Metodo per il trattamento e la distribuzione di bevande comprendente le seguenti fasi: immettere in una camera almeno una bevanda ed almeno un gas; miscelare detta bevanda e detto gas; erogare la bevanda miscelata; caratterizzato dal fatto che la miscelazione comprende una fase di innalzare la pressione della bevanda presente nella camera fino ad un valore massimo prestabilito in concomitanza con un’espulsione della bevanda dalla camera stessa.
13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, in cui la fase di miscelazione viene ripetuta ciclicamente nel corso della fase di erogazione della bevanda, attuata in modo continuo.
14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui la fase di miscelazione viene ciclicamente ripetuta su quantitativi di bevanda non superiori a 10 CC.
15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 12, detta fase di innalzamento della pressione prevede un incremento di pressione secondo un valore almeno pari a 10 bar.
16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 12, in cui prima della fase di miscelazione viene attuata una fase di premiscelazione di detta bevanda e detto gas.
17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 12, in cui prima dell’erogazione viene attuata una fase di arricchimento di detta bevanda mediante l’immissione in quest’ultima di almeno una sostanza aromatizzante (22).