ITMI20000361A1 - Metodo e dispositivo per la colata continua di materiali fusi - Google Patents

Metodo e dispositivo per la colata continua di materiali fusi Download PDF

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ITMI20000361A1
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Italy
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duct
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molten
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IT2000MI000361A
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Alfredo Poloni
Milorad Pavlicevic
Anatoly Kolesnichenko
Andrea Codutti
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Barzizza Ferruccio
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    • B22CASTING; POWDER METALLURGY
    • B22DCASTING OF METALS; CASTING OF OTHER SUBSTANCES BY THE SAME PROCESSES OR DEVICES
    • B22D11/00Continuous casting of metals, i.e. casting in indefinite lengths
    • B22D11/10Supplying or treating molten metal
    • B22D11/11Treating the molten metal
    • B22D11/114Treating the molten metal by using agitating or vibrating means
    • B22D11/115Treating the molten metal by using agitating or vibrating means by using magnetic fields

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Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo:
“Metodo e dispositivo per la colata continua di materiali fusi“.
Campo dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce a un metodo per la colata in continuo di materiali fusi, e al relativo dispositivo di attuazione, in particolare utilizzabile negli impianti di colata continua di billette, blumi, bramme e similari, per migliorare la qualità superficiale e interna del prodotto colato.
Stato della tecnica
La colata continua è una tecnica oggi usata ampiamente nella produzione di corpi metallici di varie forme e dimensioni, quali bramme, billette, blumi e similari. Si cerca di raggiungere velocità di colata verticale sempre più elevate, il che comporta l’accentuarsi di alcuni problemi quali la difficoltà di ottenere una distribuzione uniforme delle velocità su tutta la sezione trasversale del prodotto di colata. Inoltre l’uso di uno scaricatore immerso nel metallo fuso non facilita l’ottenimento di una distribuzione uniforme di tali velocità a causa della turbolenza provocata nella massa metallica.
Questi elementi possono provocare alcuni fenomeni che danneggiano la qualità superficiale e interna dei prodotti finiti. Si può citare, tra l’altro, una disuniformità di velocità di flusso del metallo liquido nel cristallizzatore con conseguente solidificazione non uniforme e possibili strappi del guscio in formazione. Tale pericolo è più accentuato in particolare per alte velocità di colata, alle quali tale guscio si forma con uno spessore più sottile e/o sono presenti maggiori quantità di cricche sulla superficie o all’interno del prodotto colato e pertanto causano disastrose fuoriuscite di metallo liquido dal guscio solidificato del lingotto.
Un altro altro fenomeno negativo che si può sviluppare è relativo a disturbi della stabilità del menisco che può provocare una cattiva lubrificazione laterale e che produce incollaggi del metallo in solidificazione ad alcuni punti del cristallizzatore, con aumento del rischio di rottura del guscio e di produzione di difetti sulla sua superficie.
Un’altro difetto che può presentarsi in questo tipo di impianti è collegato all’oscillazione in senso longitudinale del cristallizzatore, la quale è necessaria per prevenire l’incollaggio del metallo in solidificazione alle pareti del condotto interno del cristallizzatore e per facilitare lo scorrimento di particolari lubrificanti nell’interstizio tra questo e il guscio in solidificazione. Tale oscillazione può però provocare, in presenza di un menisco disturbato, marche di oscillazione profonde e irregolari sulla superficie del guscio del prodotto colato.
Gli inconvenienti sopra elencati sono di grande rilevanza tanto per la qualità finale del prodotto colato ottenuto quanto per l’ottimizzazione della produzione raggiungibile dal sistema di colata e per il costo della successiva trasformazione dei prodotti finiti.
infatti, per verificare la difettosità delle billette, blumi, bramine o pezzi colati similari è necessario ispezionarle ed eventualmente sottoporle a ulteriori trattamenti di condizionamento superficiale, il che si traduce in un aggravio dei costi di produzione, e/o in un peggioramento qualitativo del prodotto finale.
Varie soluzioni sono state proposte nel passato per ovviare ai suddetti inconvenienti. Per esempio, si usano particolari polveri di copertura, per limitare l'ossidazione del bagno metallico fuso e per lubrificare in maniera più stabile l'interfaccia tra metallo in solidificazione e pareti del condotto e del cristallizzatore, con positivi effetti sulla qualità superficiale e interna del prodotto colato.
Un'altra nota soluzione consiste nell’uso di particolari scaricatori, inseriti tra paniera e cristallizzatore, con i quali è possibile controllare il flusso del metallo liquido introdotto nel cristallizzatore, diminuendo così le inclusioni non metalliche nel prodotto di colata, favorendo contemporaneamente la flottazione dei gas in superficie. In tal modo si riducono anche i disturbi sul menisco dove avviene la prima solidificazione e si evitano i flussi ''caldi" diretti di metallo fuso che potrébbero portare alla parziale rifusione di alcune zone del guscio in formazione.
Tentativi di miglioramento delle condizioni fluidodinamiche nel cristallizzatore si riferiscono all'utilizzazione di particolari “condotti o serbatoi” in materiale refrattario posti immediatamente prima del cristallizzatore, allo scopo di allontanare dalla zona di inizio solidificazione il menisco del metallo liquido, e quindi limitare la possibilità di trascinamento nel metallo in solidificazione di particelle di refrattario o di scoria, e di favorire l'uniformazione delle velocità del metallo e dello scambio termico tra prodotto colato e cristallizzatore, in special modo nella zona di prima solidificazione che normalmente avviene nella zona di giunzione tra il refrattario delle pareti del "serbatoio" e il bordo contiguo del cristallizzatore metallico raffreddato, detta punto triplo.
La situazione in questa zona risulta essere molto delicata perché il metallo fuso ha la tendenza ad aderire al refrattario più freddo a causa della vicinanza al rame raffreddato mediante circolazione forzata. Di conseguenza in tale zona e si originano difettosità o rotture superficiali nei corpi prodotti.
Per ovviare a questo tipo di inconveniente, dai brevetti statunitensi 5.027.887, 5.045.276. 4.130.423 è noto utilizzare gas, come azoto o argon, o lubrificanti solidi che sono iniettati in corrispondenza di tale giunzione per formare uno strato protettivo. Tuttavia in questo tipo di soluzione, il metallo liquido, considerevolmente più pesante del lubrificante e del gas, spesso riesce a rompere lo strato protettivo e a venire comunque in contatto con le pareti del "serbatoio” in materiale refrattario.
Nei brevetti statunitensi 5.494.095 e 5.379.828 è stato proposto di interporre tra "serbatoio" in materiale refrattario e cristallizzatore un inserto costituito da un materiale avente conducibilità termica ed elettrica minore del materiale di cui è fatto il cristallizzatore, in modo che il metallo fuso cominci a solidificare in corrispondenza dell’inserto stesso; la giunzione tra questo e il refrattario del "serbatoio" viene riscaldata per mezzo di un campo elettromagnetico alternato.
Una soluzione simile, ma senza il riscaldamento del giunto tra refrattario e inserto intermedio, è proposto dal brevetto statunitense 4.773.469.
Nella colata continua, in particolare di bramirne sottili (con pochi centimetri di spessore) o di nastro (con spessore di pochi millimetri), è stato proposto di utilizzare campi elettromagnetici per ottenere il confinamento del metallo fuso (vedi, per esempio, brevetti statunitensi 4.353.408 e 5.513.629).
Finora, i citati sistemi non hanno dato risultati soddisfacenti o si sono rivelti troppo costosi nella loro realizzazione e pertanto la presente invenzione si propone di ovviare agli inconvenienti sopra discussi che presentano i sistemi noti dello stato della tecnica.
Riassunto dell’invenzione
Uno scopo primario del presente trovato è quello di superare gli inconvenienti sopra lamentati realizzando un metodo di colata continua di alta efficienza, produttività ed affidabilità.
E’ oggetto della presente invenzione di migliorare la qualità superficiale dei prodotti colati in continuo associandola ad un aumento della velocità di colata, con un miglioramento della produttività.
E’ un ulteriore scopo della presente invenzione di proteggere il punto triplo dal contatto diretto con il metallo liquido, evitando il raffreddamento del metallo in tale zona.
Un altro oggetto della presente invenzione è quello di ridurre l’usura superficiale del materiale refrattario di cui è ricoperto il serbatoio o condotto a monte del cristallizzatore.
Questi scopi sono raggiunti da un dispositivo per la colata continua di materiali fusi che, in accordo con la rivendicazione 1 , comprendente un primo condotto, atto a ricevere materiale fuso, disposto sostanzialmente in posizione verticale, un secondo condotto atto a raffreddare il materiale fuso, disposto in posizione inferiore a detto primo condotto, detti primo e secondo condotti essendo assialmente allineati e collegati operativamente per definire un canale atto a permettere il passaggio di detto ma-teriale fuso, mezzi di iniezione del materiale fuso in detto canale, mezzi elettromagnetici disposti intorno ad almeno un tratto di detto canale e coassialmente ad esso e atti a generare forze magnetiche operanti su detto materiale fuso caratterizzato dal fatto che detti mezzi elettromagnetici sono composti da una pluralità di avvolgimenti di materiale conduttore elettrico e da un nucleo ferromagnetico, alimentabili elettricamente e atti a produrre un flusso magnetico in direzione longitudinale al canale stesso producendo un insieme di forze agenti su detto materiale fuso dirette ortogonalmente alla direzione di detto flusso magnetico per mantenere un distacco della superficie esterna di detto materiale fuso dalle pareti di detto canale per un tratto sostanziale della sua lunghezza. Grazie a questa disposizione, la produttività della macchina aumenta notevolmente producendo un prodotto di colata più omogeneo e ad elevata finitura superficiale, con una conseguente riduzione dei costi di produzione rispetto ai noti dispositivi di colata continua del passato.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, è previsto un metodo per colata continua di materiali fusi, in particolare di corpi metallici quali bramme, billette, blumi e similari che, in accordo con la rivendicazione 13, comprende le seguenti fasi:
a) versamento del materiale fuso in continuo in un imbuto tramite uno scaricatore fino al raggiungimento di un livello corrispondente al ricoprimento di detto scaricatore,
b) formazione di uno strato protettivo sulla superficie superiore del materiale fuso,
c) eccitazione, con corrente alternata, di una pluralità di avvolgimenti elettromagnetici generanti un flusso magnetico longitudinale all'interno del condotto dell'imbuto in materiale refrattario contenente il materiale fuso,
d) distacco della superficie esterna del materiale fuso dalla parete interna di detto condotto così da formare uno spazio libero su tutto il perimetro del materiale fuso;
e) avanzamento del materiale fuso lungo il condotto e in direzione di un secondo condotto del cristallizzatore mantenendo detto spazio libero, su tutto il perimetro del materiale fuso, di spessore costante; f) inizio del processo di solidificazione del materiale sul cristallizzatore munito di sistema di raffreddamento forzato appena al di sotto della zona di giunzione tra imbuto e cristallizzatore, con inizio della formazione di uno strato superficiale solido del materiale colato; g) proseguimento della solidificazione del materiale durante l’avanzamento del pezzo all'interno del condotto di detto cristallizzatore;
h) estrazione del materiale solidificato dal dispositivo di colata mediante mezzi di estrazione opportuni.
Grazie a tale metodo, si evitano fenomeni di incollaggio del materiale colato alle pareti del condotto o cristallizzatore e si garantisce una protezione della superficie del materiale refrattario di cui è ricoperto l’interno del condotto o serbatoio.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori carateristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo per la colata continua di materiali fusi, per la produzione di bramme, billette, blummi e similari, illustrato a titolo esemplificativo e non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la Fig. 1 rappresenta una vista in sezione del dispositivo di colata continua secondo l’invenzione;
la Fig. 2 rappresenta una vista in sezione di una seconda forma di realizzazione del dispositivo di colata continua secondo l'invenzione;
la Fig. 3 rappresenta un ingrandimento di un dettaglio del dispositivo della Figura 1 ;
la Fig. 4 rappresenta un ingrandimento di un altro detaglio del dispositivo della Figura 1 ;
la Fig. 5 rappresenta la vista in sezione di un particolare del dispositivo secondo l'invenzione;
la Fig. 6 rappresenta una vista prospettica di un particolare del dispositivo secondo l’invenzione in una variante di realizzazione;
la Fig. 7 rappresenta una vista prospettica di un particolare del dispositivo secondo l’invenzione in una ulteriore variante di realizzazione.
Descrizione in dettaglio di forme di realizzazione preferite dell'invenzione
Con riferimento alle figure citate, un dispositivo per realizzare una colata continua secondo il trovato, indicato globalmente con il riferimento C comprende un imbuto 1 in materiale refrattario definente al suo interno un condotto 1', nel quale si immerge uno scaricatore di alimentazione 3 che convoglia il metallo o altro materiale allo stato fuso 2 dalla paniera nell’imbuto 1. Le dimensioni del condotto 1’ di detto imbuto sono opportunamente selezionate in relazione alle dimensioni della sezione del materiale da realizzare con la colata.
Un dispositivo, in sé noto e non illustrato nelle figure, di regolazione del livello del metallo all'interno del condotto 1’ dell’imbuto 1 assicura che il livello si mantenga sempre ad una altezza ottimale per il funzionamento del dispositivo di colata. Uno strato discorie 10 forma un tappo che impedisce il contatto del metallo nella parte superiore del condotto 1’ con l'aria ambiente ed evita così l’ossidazione del metallo stesso 2.
La parte inferiore dell'imbuto 1 è circondata da un dispositivo elettromagnetico che comprende una pluralità di avvolgimenti magnetici 4, 5, 6, 7, 8, in materiale a elevata conducibilità elettrica e termica, a forma di anello, e un nucleo magnetico 9. Il numero degli avvolgimenti è opportunamente selezionato in funzione dell'altezza della colonna di metallo fuso che si vuole mantenere in operazione al di sopra del punto triplo, ovvero del punto di contatto tra la parte inferiore del condotto 1’ dell'imbuto 1 e la parte superiore di un altro condotto 13’ ricavato all'interno del cristallizzatore 13, e coassiale al primo condotto 1’. I rispettivi condotti 1’ e 13’ dell’imbuto 1 e del cristallizzatore 13 definiscono un canale attraverso il quale vengono guidati i pezzi colati in modo continuo.
Ciascuno di detti avvolgimenti è provvisto di un sistema di raffreddamento 11 , vantaggiosamente ad acqua, ma è possibile utilizzare anche altri sistemi di raffreddamento di tipo noto.
L’imbuto 1 e il cristallizzatore 13 sono separati tra loro da uno di detti avvolgimenti 8, che è disposto coassialmente ad entrambi detti elementi, il quale ha forma e dimensioni della sezione interna corrispondenti a quelle dell’imbuto 1 e quindi della sezione del pezzo da colare. Le superfici interne di questo avvolgimento sono ricoperte da uno strato di protezione riportato 14, di opportuno spessore, per isolarlo sia elettricamente che termicamente dall'elemento prodotto dalla colata. Questo strato di rivestimento isolante può essere riportato per esempio mediante tecniche di saldatura a laser.
L’avvolgimento 8 comprende vantaggiosamente un sistema di lubrificazione comprendente condotti 12 alimentati con un materiale lubrificante per favorire lo scorrimento del prodotto di colata all'interno del condotto, dipendentemente dal tipo di colata da effettuare.
Questo avvolgimento 8 nella sua parte inferiore è a contatto con un cristallizzatore 13 metallico, per esempio in rame, il quale è raffreddato mediante un proprio sistema di raffreddamento a circolazione forzata di acqua, non illustrato nelle figure.
In corrispondenza della giunzione tra l’avvolgimento 8 e il cristallizzatore 13, e tra gli avvolgimenti stessi sono disposti inserti 16 isolanti elettricamente.
Ogni avvolgimento consiste di due spire isolate reciprocamente mediante uno strato di materiale isolante 15. I dettagli delle zone di contatto degli avvolgimenti sono rappresentati nelle figure 3 e 4.
Conformemente all'invenzione, è possibile evitare l'uso di lubrificante in corrispondenza della superficie di contatto tra la superfìcie esterna del prodotto colato la parete interna dei condotti 1' e 13'. A tal fine è previsto di alimentare mediante corrente alternata gli avvolgimenti per indurre all'interno dell'imbuto 1, in senso longitudinale, un campo magnetico e correnti parassite nel metallo liquido 2, dirette ortogonalmente all’asse dei condotti 1’ e 13'. La frequenza utile della corrente alternata è compresa in un intervallo che varia tra 50 e 25000 Hz e l’intensità è compresa in un intervallo che varia tra 100 e 10000 A. I parametri della corrente vengono opportunamente definiti a seconda del tipo di metallo colato e dal limite massimo di surriscaldamento ammesso nel processo di colata. Le forze elettromagnetiche che nascono nel metallo liquido hanno una direzione ortogonale alla linea di induzione magnetica e anche perpendicolari alle correnti parassite. Di conseguenza le forze elettromagnetiche che risultano anche perpendicolari alla superficie interna delle spire e sono indicate con il riferimento 20 nella figura 5.
La pressione elettromagnetica è atta a respingere il metallo liquido lungo tutta la superficie interna del dispositivo di colata a partire dal livello della superficie libera superiore del liquido fino alla zona del punto triplo e uno spazio libero 19 o 21 circolare intorno al pezzo 2 di metallo colato. Di conseguenza essa promuove e mantiene anche un distacco della “pelle” 18 in fase di solidificazione dalle pareti del condotto 13’ del cristallizzatore 13, così diminuendo l’attrito tra quest'ultimo e il pezzo colato.
Lo spessore della cavità 19 o 21 intorno al pezzo colato può essere regolata variando la corrente nelle spire degli avvolgimenti 4 a 8. A tal fine ogni avvolgimento dispone di una alimentazione elettrica indipendente ed è collegato in parallelo con un condensatore, creando un circuito oscillante. I parametri di induttanza delle spire e di capacitanza del condensatore sono selezionati in modo tale che il circuito oscillante RLC lavori vicino al valore di risonanza della corrente. Al l'avvicinarsi del metallo fuso alla spira, la corrente aumenta di 7 a 10 volte e di conseguenza aumentano le forze elettromagnetiche, impedendo così il contatto tra la spira e il metallo liquido 2.
Infatti nei sistemi di colata continua, generalmente il metallo fuso 2 alimentato dallo scaricatore 3 non ha un moto regolare, il che provoca disuniformità di temperatura e possibilità di trascinamento entro il bagno, e fino alla zona di inizio solidificazione, di inclusioni non metalliche quali scorie o frammenti di refrattario.
Il metallo fuso, con un flusso uniformato dal fatto che le turbolenze di immissione restano confinate lontano dal cristallizzatore 13, scende lungo l'imbuto, fino a raggiungere la zona di confine con il cristallizzatore 13, dove si raffredda e comincia a formarsi in modo omogeneo la “pelle" 18 solidificata del pezzo di colata. Si evita in questo modo il rischio che in qualche punto della superficie del pezzo colato la "pelle” 18 abbia uno spessore disuniforme che dà origine a cricche le quali durante il processo di colata possono aprirsi a causa degli stress termomeccanici e provocare così la fuoriuscita di metallo fuso verso l'esterno.
Inoltre il fatto di disporre di una cavità 21 che circonda il metallo liquido anche prima del punto triplo, impedendo che tutto il pezzo colato 2 venga a contatto con le pareti interne del condotto e quindi venga provocata la sua solidificazione a contatto con il materiale refrattario dell’imbuto 1 e con quello dell’induttore 8.
Opportunamente, a livello del punto triplo può essere iniettato in detta cavità un lubrificante, che può vantaggiosamente contenere particelle ferromagnetiche che aiutano a concentrare dette forze elettromagnetiche permettendo la formazione di uno spazio libero 19 o 21 più grande e più stabile. In questo modo si forma una pellicola 17 superficiale che ricopre il pezzo colato 2 a partire della porzione dove comincia la sua solidificazione.
Nel canale formato dal condotto 1 ’ dell'imbuto 1 e dal condotto 13’ del cristallizzatore 13, l’innnesco iniziale della colata si realizza chiudendo inizialmente il condotto nella parte inferiore con una falsa barra, dopo di ché il condotto viene riempito di metallo fuso tramite uno scaricatore 3. Dopo l’attivazione del sistema di avvolgimenti da 4 a 8 il metallo liquido si stacca dalla parete del condotto sotto l’azione delle forze elettromagnetiche 20.
In fase di funzionamento a regime, il metallo fuso 2 è protetto dall'ossidazione tramite tre modalità diverse.
La prima soluzione consiste nel formare uno tappo galleggiante di polveri e scorie 10 nella parte superiore e di uno strato di scorie nello spazio libero intorno alla superficie del pezzo colato.
La seconda soluzione consiste nella creazione di un tappo di scorie 10 che chiude la parte superiore del condotto pieno di metallo fuso al quale è associata la formazione dello spazio libero 19 intorno a tutta la superficie laterale del pezzo colato 2, che viene riempita da un'atmosfera inerte di gas, per esempio Argon.
La terza soluzione invece prevede che sia il tappo 10 di chiusura superiore del metallo colato, sia lo spazio libero 19 intorno al pezzo colato siano riempiti da gas inerte. In questi ultimi due casi, il dispositivo di colata prevede una serie di condotti, non illustrati nelle figure, i cui sbocchi sono disposti lungo tutto lo spazio interno del dispositivo, per permettere il fluire del gas inerte nel modo più opportuno.
Il procedimento secondo la presente invenzione prevede anche che si possa effettuare una immissione di lubrificante all'altezza del detto punto triplo, allo scopo di favorire lo scorrimento della pelle in formazione contro le pareti del condotto 13’ del cristallizzatore 13, qualora questo si rendesse necessario.
Qualora il cristallizzatore 13, nel suo funzionamento come elemento di raffreddamento della barra colata preveda la possibilità di muoversi con oscillazioni in senso verticale, esiste il rischio che vari in questo modo la posizione del punto triplo. In questo caso è possibile stabilizzare la posizione del punto triplo variando la corrente negli avvolgimenti, poiché in tal modo si cambia la lunghezza del condotto in funzione dell'oscillazione, cosicché il punto inferiore de! condotto 1’ non cambia la sua posizione nello spazio.
Per favorire la penetrazione delle forze elettromagnetiche all’interno del cristallizzatore 13 e permettere che la solidificazione del metallo liquido abbia inizio al di sotto del punto di congiunzione tra detto cristallizzatore 13 e la sovrastante zona costituita da sole bobine oppure da bobine e materiale refrattario, il cristallizzatore 13 è opportunamente costituito da una pluralità di segmenti verticali 22 isolati elettricamente tra loro.
In alternativa, tali segmenti verticali possono essere vantaggiosamente solo intagliati nella porzione superiore del cristallizzatore per una lunghezza L predeterminata compresa tra 50 e 100 mm dalla sua estremità, come rappresentato nella figura 6. Negli intagli 22’ viene inserito materiale elettricamente isolante.
In una ulteriore variante di realizzazione vantaggiosa del cristallizzatore 13, quest’ultimo è costituito da quattro piastre 23-26 congiunte tra loro lungo i rispettivi spigoli longitudinali. Anche in questo caso le piastre sono elettricamente isolate tra loro in direzione longitudinale nella zona di reciproco contatto. In questo modo si ottiene una costruzione semplificata e una conseguente riduzione dei costi dì fabbricazione.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la colata continua di materiali fusi, comprendete un primo condotto (1'), atto a ricevere materiale fuso, disposto sostanzialmente in posizione verticale, un secondo condotto (13’) atto a raffreddare il materiale fuso, disposto in posizione inferiore a detto primo condotto (1’), detti primo e secondo condotti (1', 13') essendo assialmente allineati e collegati operativamente per definire un canale atto a permettere il passaggio di detto materiale fuso, mezzi (3) di iniezione del materiale fuso in detto canale, mezzi elettromagnetici (4-9) disposti intorno ad almeno un tratto di detto canale e coassialmente ad esso e atti a generare forze magnetiche operanti su detto materiale fuso caratterizzato dal fatto che detti mezzi elettromagnetici sono composti da una pluralità di avvolgimenti (4-8) di materiale conduttore elettrico e da un nucleo ferromagnetico (9), alimentabili elettricamente e atti a produrre un flusso magnetico in direzione longitudinale al canale stesso producendo un insieme di forze agenti su detto materiale fuso (2) dirette ortogonalmente alla direzione di detto flusso magnetico per mantenere un distacco della superficie esterna di detto materiale fuso (2) dalle pareti di detto canale per un tratto sostanziale della sua lunghezza.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto primo condotto è un imbuto (1) in materiale refrattario.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elettromagnetici sono posti intorno ed esternamente a detto imbuto (1).
  4. 4. Dispositivo secondo ia rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elettromagnetici sono alimentati con corrente alternata a frequenza compresa tra 50 e 25000 Hz e intensità compresa tra 100 e 10000 A.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti avvolgimenti (8) disposto nella posizione inferiore rispetto agli altri avvolgimenti è interposto tra detto primo condotto (1) e detto secondo condotto (13'), ed è provvisto di una parete interna affacciata entro detto condotto.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto avvolgimento inferiore (8) è provvisto di passaggi (12) atti a immettere lubrificante (12) in detto condotto.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti avvolgimenti (4-8) sono provvisti di una pluralità di canali (11) atti a convogliare un fluido di raffreddamento.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto avvolgimento inferiore (8) è provvisto sulla propria superficie a contatto con il metallo liquido di un rivestimento (14) elettricamente isolante.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun avvolgimento (4-8) è collegato in parallelo a condensatori con i quali forma un circuito elettrico di risonanza e che ogni avvolgimento (4- 8) è attivabile elettricamente sia separatamente l'uno dall'altro che in combinazione.
  10. 10. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la parete periferica di detto cristallizzatore (13) è costituita da una pluralità di segmenti verticali 22 isolati elettricamente tra loro.
  11. 11. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che la parete periferica di detto cristallizzatore (13) è intagliata nella sua porzione superiore per una lunghezza L assiale predeterminata.
  12. 12. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che la parete periferica di detto cristallizzatore (13) è costituita da quattro piastre 23-26 congiunte tra loro lungo i rispettivi spigoli longitudinali.
  13. 13. Metodo per colata continua di materiali fusi, in particolare di corpi metallici quali bramine, billette, blumi e similari, utilizzante un dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9 comprendente le fasi seguenti: a) versamento del materiale fuso in continuo in un imbuto (1) tramite uno scaricatore (3) fino al raggiungimento di un livello corrispondente al ricoprimento di detto scaricatore (3), b) formazione di uno strato protettivo (10) di scorie sulla superficie superiore del materiale fuso c) eccitazione, con corrente alternata, di una pluralità di avvolgimenti elettromagnetici generanti un flusso magnetico longitudinale all'interno del condotto (1') dell'imbuto in materiale refrattario contenente il materiale fuso, d) distacco della superficie esterna del materiale fuso dalla parete interna di detto condotto (1') così da formare uno spazio libero (19, 21) su tutto il perimetro del materiale fuso; e) avanzamento del materiale fuso lungo il condotto (1’) e in direzione di un secondo condotto (13’) del cristallizzatore (13) mantenendo detto spazio libero, su tutto il perimetro del materiale fuso, di spessore costante; f) inizio del processo di solidificazione del materiale fuso all’altezza di una zona di giunzione tra imbuto (1) e cristallizzatore (13) munito di sistema di raffreddamento forzato, con inizio della formazione di uno strato superficiale solido del materiale colato; g) proseguimento della solidificazione del materiale durante l’avanzamento del pezzo all'interno del condotto (13’) di detto cristallizzatore (13); h) estrazione del materiale solidificato (2) dal dispositivo di colata mediante mezzi di estrazione opportuni.
  14. 14. Procedimento secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto detto strato protettivo (10) sulla superficie superiore del materiale fuso è costituito da scorie oppure da gas inerte.
  15. 15. Procedimento secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detto spazio libero (19) è riempito di un gas inerte.
  16. 16. Procedimento secóndo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detto spazio libero (21) è riempito di scorie.
  17. 17. Procedimento secondo la rivendicazione 15 o 16, caratterizzato dal fatto che all’altezza del detto punto triplo si effettua una iniezione di lubrificante, allo scopo di favorire lo scorrimento della pelle in fase di solidificazione lungo le pareti del cristallizzatore.
  18. 18. Procedimento secondo le rivendicazioni 15 o 16, caratterizzato dal fatto che la corrente negli avvolgimenti (4-8) viene variata selettivamente in funzione delle oscillazioni verticali del cristallizzatore (13) per mantenere costante la dimensione dello spazio libero (19, 21) in corrispondenza dei punto triplo e la posizione relativa di quest’ultimo rispetto al pezzo colato.
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