ITMC20060025U1 - Ciondolo corredato di dispositivo di aggancio di facile e rapida apertura. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per modello di utilità avente per titolo:

“CIONDOLO CORREDATO DI DISPOSITIVO DI AGGANCIO DI FACILE E RAPIDA APERTURA”.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per modello di utilità ha per oggetto un ciondolo corredato di un dispositivo di aggancio di facile e rapida apertura, con il quale realizzare monili in genere come ad esempio collane, bracciali, orecchini, formati da una pluralità di ciondoli dello stesso tipo, agganciati l’uno di seguito all’ altro .

Anche se il ciondolo in parola è destinato a trovare il più immediato ed ampio impiego nel settore degli articoli di gioielleria o bigiotteria, lo stesso si presta ad essere utilizzato anche per altri tipi di articoli, come ad esempio cinte a catenella, catenelle per occhiali ecc.

Nulla vieta, infine, di utilizzare un singolo esemplare di siffatto ciondolo per realizzare articoli preposti a sostenere qualcosa, come ad esempio un portachiavi, o ad essere appesi a qualcosa, come ad esempio certi pendenti con cui vengono guarniti i prodotti di pelletteria e gli accessori per l’abbigliamento in genere.

Ciò premesso, si preferisce incentrare la descrizione che segue soprattutto nel campo dei monili, evidenziando quali sono i vantaggi che il ciondolo in parola può offrire in questo particolare settore di impiego.

E’ noto che, nello stato della tecnica, le pietre per collane, a prescindere dalla loro forma e dimensione, generalmente presentano o un foro passante, creato all’uopo dall’operatore al fine di introdurvi il filo della collana stessa, o degli occhielli, siti all’estremità opposte di ogni singola pietra, atti ad accogliere un anello di congiunzione per il collegamento delle stesse.

E’ evidente, infatti, che pur essendo reperibili sul mercato innumerevoli tipologie di collane, ciò al fine di soddisfare i differenti gusti del pubblico nonché le diverse mode che rapidamente si susseguono nel tempo, queste sono tutte accomunate dai predetti mezzi di aggancio per pietre.

Laddove queste pietre vengano forate ed infilate, è ovvio che la collana presenta una fila continua di gemme preziose attestate le une alle altre o eventualmente intervallate per il tramite di adeguati elementi distanziatore; invece, qualora si utilizzino degli anelli di congiunzione, è chiaro che la distanza delle pietre sarà direttamente proporzionale alle dimensione del mezzo di collegamento impiegato.

A prescindere dall’aspetto estetico che dette collane possono assumere in funzione dell’utilizzo di uno o dell’altro di detti mezzi di unione, è interessante notare che la collana, una volta assemblata, può essere aperta solo qualora si adotti un apposito dispositivo di apertura - quale un moschettone, un gancetto o un qualsiasi altro tipo di dispositivo idoneo all’uso - inserito tra due delle pietre della collana stessa.

E’ logico infatti che le pietre, una volta infilate o unite tra loro per mezzo degli anelli di congiunzione, non possono più essere separate, se non quando venga reciso il filo o venga rotto uno degli anzidetti anelli.

Scopo specifico della presente invenzione è quello di creare un ciondolo corredato di dispositivo di aggancio di rapida e facile apertura, che gli consente di essere agganciato a ciondoli dello stesso tipo per la realizzazione di collane e bracciali, che l’utente può comporre a suo piacimento senza l’ausilio di alcun utensile o attrezzature di smontaggio e montaggio

In particolare l’utente potrà aprire la collana in ogni suo punto per asportare uno o più di detti ciondoli, al fine di ridurre la lunghezza della collana, oppure per sostituirli con altri dello stesso tipo, ma di materiale o forma o colore differente.

Il ciondolo secondo il trovato comprende un corpo forato ed un dispositivo di aggancio costituito da una spina metallica, recante una testa ad occhiello, e da una molla che viene interposta tra l’occhiello e detto corpo, che può essere indifferentemente costituito da una perla . una pietra più o meno preziosa o da un qualsivoglia grano di qualsiasi forma o materiale, come ad esempio legno, metallo, plastica , vetro , ceramica, gomma ecc.

Più precisamente l’anzidetta molla è destinata ad essere interposta fra detto corpo ed una delle parti terminali di detta spina, la quale invece è destinata ad essere introdotta all’interno del foro passante di detto corpo sino a fuoriuscirne.

Una volta avvenuto detto inserimento della spina all’interno del foro, previa interposizione della molla, l’assemblatore deve effettuare la piegatura della estremità libera della spina, così da conferirgli un profilo ad uncino, che risulta permanentemente premuto contro il corpo del ciondolo per effetto della forza di richiamo esercitata dall’anzidetta molla che in effetti viene leggermente compressa prima di ripiegare ad uncino detto tratto terminale.

E’ ovvio che quest’ultima operazione non consente più alla spina di sfilarsi dal corpo del ciondolo .

Detta estremità uncinata, inoltre, diviene il mezzo di aggancio per qualsiasi articolo corredato di un occhiello e a maggior ragione di un analogo ciondolo con spina di aggancio recante una testa ad occhiello.

L’utilizzo di più ciondoli secondo il trovato in seno ad una collana permette all’utente di aprire la collana senza l’ausilio di alcun arnese, magari al fine eliminare qualche ciondolo per ridurre la lunghezza della collana oppure per sostituirlo con altri di differente materiale colore o forma .

Per far ciò è sufficiente esercitare una spinta sulla testa ad occhiello della spina, così da farla scorrere dentro il corpo forato del ciondolo fino ad allontanarne la sua punta uncinata di quel tanto che basta per sganciare da detta punta uncinata l’altro ciondolo ad essa concatenato .

Allo stesso modo è possibile agganciare a detta punta uncinata un altro ciondolo o qualsiasi altro oggetto, purché dotato di un occhiello di presa.

Per maggior chiarezza esplicativa la descrizione del trovato persegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:

- la fig. 1 mostra il ciondolo in parola con il corpo sezionato con un piano passante per il suo foro;

- la fig. 2 mostra il ciondolo in parola in una sua differente versione costruttiva, in cui viene adottato un corpo recante una sede atta ad incorporare e nascondere l’anzidetta molla di richiamo;

- la fig. 3 mostra il ciondolo in questione in cui la spina è ottenuta in un sol pezzo con la molla di richiamo;

- la fig. 4 mostra un’ ulteriore versione costruttiva del ciondolo in questione in cui la spina è ottenuta in un sol pezzo con la molla di richiamo;

- fig. 5 mostra ulteriore versione del ciondolo, equivalente alla prima versione di fig. 1, dalla quale differisce soltanto per il fatto di adottare un corpo di forma scatolata .

Con particolare riferimento alle figure anzidette, il ciondolo in parola (A1) è costituito da un corpo forato (1) e da un dispositivo di aggancio di facile e rapida apertura .

Detto dispositivo di aggancio è formato da una spina (2) e da una molla di richiamo (3), di tipo elicoidale.

Detta spina (2) termina alle due estremità con una testa ad occhiello (2a) e con una punta uncinata (2b).

La spina (2), in una sua prima forma di attuazione, adottata nelle versioni di cui alle figure da 1 a 3, risulta già corredata di una testa ad occhiello (2a) prima di essere accoppiata con il corpo (1) recante un foro passante (1a) .

In questo caso, l’assemblaggio del ciondolo in parola comporta che la spina (2) venga infilata all’interno del foro (1a), interponendo fra corpo (1) e testa ad occhiello (2) l’anzidetta molla di richiamo (3).

Quando la punta della spina (2) fuoriesce da detto foro (1a) la stessa viene piegata ad uncino, dopo aver leggermente compresso la molla (3), affinché quest’ultima ridistendendosi richiami indietro detta punta uncinata (2b) serrandola contro il corpo (1).

Dalla descrizione che precede è facile intuire che l’aggancio di due ciondoli (A1) può avvenire facilmente ad opera di qualsiasi utente premendo sulla testa ad occhiello (2a) della spina (2) in modo da allontanare la sua punta uncinata (2b) dal corpo (1) del primo ciondolo di un tratto sufficiente per poter agganciare la stessa punta uncinata (2b) nella testa ad occhiello (2a) del secondo ciondolo .

E’ evidente che appena viene meno detta pressione sulla testa ad occhiello (2), la molla (3) tende spontaneamente a distendersi riportando la punta uncinata (2b) a battuta contro il corpo (1) del primo ciondolo, impedendo al secondo ciondolo di svincolarsi da detta punta uncinata (2b).

La fig. 2 è sostanzialmente identica alla fig.1 con l’unica differenza di mostrare un ciondolo (A2) comprendente un corpo (1) attraversato da un foro passante (1a) recante una imboccatura (1b) di diametro più grande al fine di poter alloggiare e nascondere la molla (3) di richiamo.

In ogni caso in entrambe queste versioni costruttive la molla di richiamo (3) è una comune molla cilindrica elicoidale, all’interno delle cui spire è infilata assialmente detta spina (2).

Nella fig. 3 è, invece, illustrata una versione costruttiva alternativa, dove il ciondolo (A3) si avvale di una spina (2), la quale si caratterizzata per il fatto di incorporare detta molla (3), che risulta ricavata in un sol pezzo con la spina medesima, ripiegando elicoidalmente uno dei suoi tratti terminali, il quale viene poi raccordato con la testa ad occhiello (2a) ricavata sempre ripiegando ad anello un tratto intermedio di detta spina (2).

Nell’ultima versione mostrata in fig. 4, il ciondolo (A4) si avvale di una spina (2), la quale si caratterizzata per il fatto di incorporare detta molla (3), che risulta ricavata in un sol pezzo con la spina medesima, ripiegando elicoidalmente uno dei suoi tratti terminali, il quale viene poi raccordato con la punta uncinata (2b) e non con testa ad occhiello (2a), come accade nella versione (A3).

In quest’ultimo caso la testa (2a) dovrà essere sagomata ad occhiello soltanto dopo aver infilato la spina (2) attraverso il foro (1a) del corpo (1) fino a quando la sua punta uncinata (2b), pre-sagomata in tal caso, non va ad attestarsi in battuta contro il corpo (1) .

Va infine detto che in quest’ultima versione del ciondolo (A4) è necessario prevedere un elemento di riscontro (4) che trattenga la molla (3) entro sua sede (1b) allorquando l’utente spinge sulla testa ad occhiello (2a) per allontanare la punta uncinata (2b) dal corpo (1) del ciondolo.

Come già detto il corpo (1) può assumere qualsiasi forma , anche di tipo scatolare come mostrato in fig. 5, purché corredato di un foro passante (1a) entri cui infilare la spina (2).

Claims (3)

1. RIVENDICAZIONI 1) Ciondolo corredato di un dispositivo di aggancio di facile e rapida apertura, caratterizzato per il fatto di essere costituito da un corpo forato (1) e da un dispositivo di aggancio formato da un organo elastico di richiamo (3) e da una spina (2) infilata e scorrevole sia entro detto organo elastico (3) sia entro il foro (1a) di detto corpo (1), la quale termina alle due estremità con una testa ad occhiello (2a) e con una punta uncinata (2b), che risulta attestata contro il corpo (1) per effetto dell’azione di detta molla di richiamo (3) .
2. 2) Ciondolo corredato di un dispositivo di aggancio di facile e rapida apertura, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato per il fatto che detto organo elastico (3) è interposto fra detta testa ad occhiello (2) e detto corpo (1) .
3. 3) Ciondolo corredato di un dispositivo di aggancio di facile e rapida apertura, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che detto organo elastico (3) è alloggiato e nascosto all’interno di una sede ricavata nel corpo (1) il quale è attraversato da un foro passante (1a) recante una imboccatura (1b) di diametro molto più grande al fine di poter alloggiare e nascondere detto organo elastico (3) 4) Ciondolo secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato per il fatto che detto organo (3) è una molla a spire elicoidali. 5) Ciondolo corredato di un dispositivo di aggancio di facile e rapida apertura, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato per il fatto che detta spina (2) incorpora detta molla (3), che risulta ricavata in un sol pezzo con la spina medesima, ripiegando elicoidalmente uno dei suoi tratti terminali, 6) Ciondolo corredato di un dispositivo di aggancio di facile e rapida apertura, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato per il fatto che detta spina (2) incorpora detta molla (3), che risulta ricavata in un sol pezzo con la spina medesima, ripiegando elicoidalmente uno dei suoi tratti terminali, il quale viene poi raccordato con la testa ad occhiello (2a) ricavata sempre ripiegando ad anello un tratto intermedio di detta spina (2). 7) Ciondolo corredato di un dispositivo di aggancio di facile e rapida apertura, secondo la rivendicazione 5), caratterizzato per il fatto che detta spina (2) incorpora detta molla (3), che risulta ricavata in un sol pezzo con la spina medesima, ripiegando elicoidalmente uno dei suoi tratti terminali, il quale viene poi raccordato con la punta uncinata (2b). 8) Ciondolo corredato di un dispositivo di aggancio di facile e rapida apertura, secondo la rivendicazione 5, caratterizzato per il fatto che detto corpo consiste in una pietra. 9) Monile caratterizzato per il fatto di essere formato da una serie concatena di ciondoli come quelli di cui alle rivendicazioni precedenti. 10) Cinta a catenella caratterizzata per il fatto di essere formata da una serie concatena di ciondoli come quelli di cui alle rivendicazioni da 1 a 8.