ITGE970037A1 - Filo estensibile, di elevata estensibilita' e di elevata resistenza meccanica e metodo ed apparato per la produzione e per la bobinatura - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale, dal titolo: "Film estensibile,di elevata estensibilità e di elevata resistenza meccanica e metodo ed apparato per la produzione e per la bobinatura di un tale film su scala industriale

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Nelle macchine per il confezionamento di prodotti con film estensibile, vengono attualmente impiegati film monostrato svolti da una bobina in tratti di lunghezza proporzionata alle dimensioni del prodotto da avvolgere e che prima della fase di avvolgimento, vengono stirati per l'adattamento alle stesse dimensioni del prodotto. Poiché i prodotti da confezionare sono di dimensioni molto diverse, diventa determinante poter disporre di film di notevole estensibilità, di buona resistenza meccanica e, anche per questioni economiche, il più possibilmente sottili. Lo stato attuale della tecnica insegna che per ottenere film di notevole estensibilità e di buona resistenza meccanica, è necessario agire sulle componenti chimico-fisiche del film stesso .

Il trovato propone un metodo per produrre film estensibilili con caratteristiche superiori a quelle dei film di tipo noto, che consiste nella stratificazione degli stessi film, ossia nel realizzare film multistrato, composti da almeno due strati di uno stesso film correttamente sovrapposti l'uno all'altro. Vantaggiosamente, la sovrapposizione dei film viene effettuata immediatamente dopo l'uscita degli stessi dalla filiera di estrusione. Prove pratiche hanno dimostrato in modo inconfutabile che un film multistrato secondo l'invenzione, a parità di spessore complessivo rispetto ad un film estensibile e monostrato di tipo noto, presenta caratteristiche di estensibilità e di resistenza meccanica notevolmente superiori.

Le linee di estrusione dei film estensibili di tipo noto, normalmente di polietilene o di PVC plastificato, sono dotate di una filiera di grande diametro e di piccola luce, alimentata da un estrusore e normalmente in linea orizzontale. Il sottile tubo di materia plastica estruso, viene gonfiato con aria introdotta attraverso la spina della filiera, in modo da formare una grossa bolla. Un anello d'aria spesso rotante, raffredda omogeneamente il materiale all'uscita dalla filiera, facendolo consolidare. La bolla è stretta quindi tra una prima coppia di rulli motorizzati di tiro, che fa da tenuta all'aria interna, poi il tubo appiattito è interessato da mezzi di taglio longitudinale, per la rifilatura e per l'eventuale taglio a misura, dopo di che i film sovrapposti attraversano una ulteriore coppia di rulli paralleli e folli ed infine vengono divisi ed ogni film è rinviato su un rullo motorizzato di trascinamento, contro il quale opera tangenzialmente un asse ad espansione caricato con una o più anime affiancate di cartone, per la bobinatura dello stesso film. Lo spessore del film è regolato dal grado di gonfiaggio, dalla velocità di tirata della bolla e dalla luce della filiera.

Per assicurare regolarità di forma alla bobina, è noto disporre tutto il sistema di tiro e di bobinatura del film, su un telaio cilindrico, ad asse orizzontale, che viene fatto ruotare lentamente attorno al proprio asse di circa 360°, dapprima in un senso e poi nell'altro e sono previsti dei mezzi che arrestano tale rotazione con le bobine disposte orizzontalmente quando deve essere effettuato lo scarico delle stesse bobine piene e la loro sostituzione con nuovi assi di bobinatura. Nella tecnica nota, lo scarico delle bobine piene dai bobinatori viene effettuato manualmente da una squadra di persone. Almeno due persone provvedono a scaricare la bobina ultimata ed a sostituirla col nuovo asse di bobinatura, mentre altre persone tagliano il film, lo tirano, lo intestano e lo ancorano velocemente alla od alle nuove anime di bobinatura.

Il trovato propone di perfezionare le attuali linee di bobinatura del film come dianzi detto, per formare film a due strati sovrapposti secondo l'invenzione, con completa automazione del cambio degli assi di bobinatura. Secondo il trovato, dopo la fase di taglio longitudinale, i film sovrapposti sono portati ad attraversare una seconda coppia di rulli paralleli e motorizzati e contro uno di tali rulli, nel seguito definito rullo di tiro, coopera tangenzialmente un asse con le anime di bobinatura. Due assi con le anime di bobinatura, sono sostenuti girevolmente per le estremità, con disposizione parallela al rullo di bobinatura e con un distanziamento angolare reciproco di 180°, da una struttura a revolver, motorizzata, ad asse orizzontale e parallelo al detto rullo di bobinatura e tale struttura a revolver è montata su mezzi che la possono avvicinare od allontanare nei confronti dello stesso rullo di bobinatura. Quando uno degli assi di bobinatura è a contatto col rullo di tiro del film ed è mantenuto spinto contro questo con una giusta pressione, l'altro asse di bobinatura è nella posizione angolare opposta, nella quale può essere sostituito, se pieno di film, con un nuovo asse di bobinatura. Quando la bobina in fase di formazione è sostanzialmente completata, la struttura a revolver che porta gli assi di bobinatura si allontana opportunamente dal rullo di tiro e ruota per portare la stessa bobina ultimata nella posizione angolare di scarico e per portare il nuovo asse di bobinatura a cooperare tangenzialmente col detto rullo di tiro, col successivo arretramento della stessa struttura a revolver, mentre in giusta fase intervengono dei mezzi per mantenere in rotazione la bobina ultimata e per assicurare la necessaria tensione longitudinale al tratto di film che intercorre tra questa ed il rullo di tiro col nuovo asse di bobinatura, mentre contro questo stesso tratto di film viene in giusta fase portato ad operare un mezzo di taglio trasversale che definisce la coda della bobina ultimata e la testa nel nuovo film che per effetto della adesività elettrostatica e della vicinanza al nuovo asse di bobinatura ed al favorevole senso di rotazione di quest'ultimo, aderisce a tale asse che subentra nella fase di bobinatura del film proveniente dall'estrusore. Gli sfridi risultanti dal taglio dei bordi longitudinali del film tubolare, sono raccolti sulle estremità dell'asse in fase di bobinatura. Successivamente si provvede a scaricare dalla struttura a revolver l'asse con la bobina completata di film a doppio strato ed a sostituirlo con un nuovo asse di bobinatura, così che l’apparato ritorna nella condizione necessaria per la ripetizione di un nuovo ciclo di lavoro.

Maggiori caratteristiche del trovato, ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo di esempio, non limitativo, nelle figure delle quattro tavole allegate di disegni, in cui:

- la fig. 1 è una vista laterale e con parti in sezione dell'apparato di bobinatura del film privo del dispositivo di cambio automatico degli assi di bobinatura ;

- la fig. 2 è una vista laterale del dispositivo di cambio automatico degli assi di bobinatura associabile al bobinatore di figura 1 e ripreso all'inizio del proprio ciclo di lavoro;

~ la fig* 3 illustra in elevazione frontale degli ulteriori dettagli del dispositivo di figura 2;

- le figg. 4, 5 e 6 sono viste laterali del dispositivo di fugura 2, durante altrettanti fasi del proprio ciclo di lavoro.

Dalla figura 1 si rileva che il bobinatore al quale si fa riferimento, comprende un telaio 1 formato da una coppia di fiancate parallele 101 intercol1egate da traverse 201 e che sostengono girevolmente le estremità di una prima e di una seconda coppia di rulli paralleli 2, 102 e 3, 103, di cui quelli 102 e 103 sono azionati da rispettivi motori 4, 5 a controllo elettronico della velocità e della fase, ad esempio da cosiddetti motori brushless collegati tra loro con albero elettrico e tali per cui il rullo 103 ruoti con una velocità periferica sempre opportunamente superiore a quella del rullo a monte, per assicurare una giusta tesatura longitudinale del film che intercorre tra tali rulli. I rulli 2 e 3 sono rivestiti in gomma e sono montati su rispettive strutture oscillanti 6 e 7 controllate da gruppi a cilindro e pistone ed a pressione di fluido 8 e 9, che mantengono i detti rulli 2 e 3 spinti con giusta pressione contro i sottostanti rulli motori 102, 103. Il film 100 da bobinare, attraversa le dette coppie di rulli di trascinamento, viene rinviato con un percorso a spezzata su rulli folli ed intermedi 10, 11, 12 e prima del rinvio sul rullo 10, lo stesso film attraversa una coppia di pattini contrapposti 13, 113 e viene tagliato longitudinalmente da lame 14, per la rifilatura dei bordi e per un eventuale taglio a misura.

A monte dei rulli 2, 102, sul telaio 1 sono fulcrate in 15, 115 le estremità tra loro ravvicinate e parallele ai detti rulli, di una coppia di piani 16, 116 normalmente in legno, che divergono verso la direzione di provenienza del film, che sono dotati di fori e che fanno parte di strutture scatolari 17, 117 nelle quali viene immessa aria a giusta pressione da elettroventole 18, 118. L'aria in pressione esce dai detti fori dei piani e forma un cuscino pneumatico che facilita lo scorrimento del tubo gonfiato di film che giunge dalla filiera di estrusione e che da parte dei piani di cui trattasi viene predisposto all'appiattimento ed al corretto inserimento tra la prima coppia di rulli di tiro 2, 102. Le strutture 16, 17 e 116, 117 sono vincolate mediante bracci registrabili di controventatura 19 a supporti laterali 119 fissati a sbalzo al detto telaio 1.

Il telaio 1 porta in solido alle estremità, delle strutture trasversali di testata 301, 301' con le quali è solidale ad anelli coassiali 20, 120, intercollegati anche da longheroni 401 e che appoggiano su rispettivi gruppi di rulli folli 21, 121 sostenuti dalle fiancate di un carro 22 che per mezzo di ruote a gola 23 può scorrere per finalità note su un binario 24 fisso al suolo e parallelo all’asse longitudinale del film da avvolgere. L'anello 20 è a gola e coopera con rulli 21 con profilo a "V", in modo che la struttura cilindrica 1, 20, 120 formata dal telaio 1 e dagli anelli 20, 120, sìa impedita dal compiere spostamenti assiali.

Sul fianco interno dell'anello 20 è fissato coassialmente un anello a gola 25 sul quale è rinviata ed è ancorata in un punto, una catena chiusa 26, lunga in misura tale da sporgere per un tratto dal detto anello, per poter cooperare col pignone 27 di un motoriduttore 28 fisso sul carro 22, che impartisce alla struttura cilindrica 1, 20, 120 una rotazione lenta di circa 360°, dapprima in un senso e poi nel senso opposto, in modo che eventuali piccole imperfezioni del film estruso, vengano uniformemente distribuite sulla larghezza dello stesso film appiattito e bobinato, a guadagno della regolarità di forma della bobina del medesimo film.

Nei bobinatori di tipo noto, gli assi di raccolta del film sono due, sono disposti sull'estremità del telaio 1 opposta a quella d'ingresso del film estruso e su ogni asse di bobinatura viene raccolto uno dei film che derivano dalla rifilatura e dall’eventuale frazionamento longitudinale, tramite le lame 14, del film tubolare 100 proveniente dalla filiera di estrusione. Gli assi di bobinatura sono portati in rotazione dalla cooperazione tangenziale con appositi rulli di tiro, anch'essi non illustrati, collegati cinematicamente al motore che aziona la prima coppia di rulli 2, 102. Quando gli assi di bobinatura sono pieni, il bobinatore si arresta con gli stessi in posizione orizzontale ed intervengono degli operatori per estrarre gli assi di bobinatura pieni, per sostituirli con altri assi con le anime per formare nuove bobine di film, mentre altri operatori tirano il film prodotto dall'estrusore e poi lo tagliano e lo collegano alle dette anime per la bobinatura.

Nel bobinatore secondo il trovato, il film viene invece rifilato longitudinalmente ed eventualmente frazionato con tagli longitudinali ed ogni porzione formata da due film sovrapposti, viene raccolta su un unico asse di bobinatura sul quale possono essere disposte più anime affiancate di cartone per la raccolta di doppi film a misura e sulle estremità di questo asse si raccolgono anche gli sfridi che risultano dalla rifilatura longitudinale del film doppio.

Come illustrato nei dettagli delle figure 2 e 3, alla parte terminale del telaio 1, in corrispondenza dell'ultima coppia di rulli di tiro 3, 103, vengono fissate in 29 e 30 una coppia di fiancate parallele 31, 131 che sostengono il rullo girevole 103 col relativo motore 5 di azionamento e che sostengono parallelamente al detto rullo un albero girevole 32 che con le estremità sporge dalle dette fiancate e porta calettati due bracci uguali 33, 133, paralleli, orientati verso l'alto ed intercol1egati superiormente da un albero girevole 34, parallelo al rullo di tiro 103 e che può essere fatto ruotare da un motoriduttore 35 di tipo irreversibile, staffato al braccio 33. Un programmatore 36 è calettato sull'altra estremità dell'albero 34, è staffato col corpo sul braccio 133 e governa il motoriduttore 35 per arrestare l'albero 34 in posizioni prestabilite dell'angolo giro.

La posizione angolare dei bracci 33, 133 è controllata da una leva 37 fissata radialmente alla parte intermedia dell'albero 32, orientata verso il basso e collegata in 38 allo stelo di un gruppo a cilindro e pistone 39, a pressione di fluido ed a doppio effetto, ancorato in 138 ad un'appendice della struttura di testata 301 solidale all'anello 120 del telaio rotante del bobinatore.

L'albero 34 costituisce l'asse di rotazione di una struttura a revolver che prevede calettati sulle estremità dell'albero 34, in corrispondenza dei fianchi interni dei bracci 33, 133, dei supporti radiali 40, 140, di uguali dimensioni, tra loro allineati e dotati di estremità forcute 41, 141 nelle quali alloggiano i rullini di estremità 42, 142 degli assi ad espansione 43, 143 sui quali vengono infilate e fissate le anime di cartone per la bobinatura del film doppio. Almeno un gruppo dei detti rullini, ad esempio quelli 142, sono del tipo a gola e cooperano con un profilo a "V" delle forcelle 141, in modo da impedire agli assi ad espansione dei movimenti assiali indesiderati allorché montati sui supporti radiali 40, 140. Vantaggiosamente è anche previsto che i rullini a gola 142 siano montati sul rispettivo asse con una piccola possibilità di snodo sferico, in modo da facilitare le operazione! di carico e scarico degli assi ad espansione sui e dai supporti a forca 40, 140, il cui parallelismo ed allineamento può non essere preciso. Gli assi di bobinatura 43, 143 sono trattenuti nei supporti 40, 140 dalla cooperazione di altri loro rullini di estremità 44, 144 con la circonferenza interna di corone circolari 45, 145 concentriche all'albero 34, fissate ai bracci 33, 133 ed a loro appendici radiali 233, essendo tali corone dotate di rispettive aperture 46 contrapposte al rullo 103 e normalmente inclinate verso l'alto, per consentire le operazioni di carico e scarico degli assi ad espansione sui e dai supporti a forcella 40, 140. Dalla figura 3 appare come i bracci 33, 133 ed i supporti forcuti 40, 140 siano collocati all'esterno delle estremità dell'ultima coppia di rulli di tiro 3, 103 in modo da non interferire con questi·

Sulla parte intermedia dell'albero 32 è montato con la interposizione di boccole e/o cuscinetti, in modo da consentire libertà di oscillazione allo stesso albero, un supporto composito 47, dotato di un primo braccio 147 orientato verso il bobinatore e vincolato alle fiancate 31, 131 per mezzo di una traversa 48, dotato di un secondo braccio 247 contrapposto ed orientato verso l'alto e dotato di una terza coppia di bracci 347 orientati verso il basso, ai quali è ancorato in 49 il corpo di un gruppo a cilindro e pistone 50 a pressione di fluido ed a doppio effetto, a sua volta ancorato con lo stelo in 149 al braccio 151 orientato verso il basso di una leva 51 interfulcrata in 52 al detto braccio 247 e che sostiene girevolmente la parte intermedia di un piccolo albero 152 parallelo ai rulli di tiro 3, 103, che a comando viene fatto ruotare a giusta velocità da un motore 53 il cui albero è coassiale al detto fulcro 52 ed è collegato al detto albero 152 per mezzo di una trasmissione di moto 54. Sulle estremità dell’albero 152 sono calettati dei rulli gommati 55 dì ugual diametro. All'inizio di ogni ciclo di lavoro, il cilindro 50 ha lo stelo arretrato ed i rulli 55 sono fermi e nella posizione allontanata di riposo illustrata nella figura 2.

Sulle estremità dell'asse del rullo di tiro 103, sono interfulcrati con l'interposizione di boccole o cuscinetti, dei bracci 56 rivolti verso il basso col loro tratto di maggior lunghezza e solidali alle estremità di una barra 57 che porta una lama seghettata di taglio 58 orientata verso l'alto, parallela al detto rullo 103 ed avente dimensioni tali da tagliare trasversalmente il film che esce da tale rullo, come più avanti detto. Quando il dispositivo è a riposo, la lama 58 è abbassata come dalla figura 2 e la barra 57 appoggia con dei tamponi ammortizzatori 59 su una incarteratura di protezione 60 fissa al telaio 1 ed alla traversa 48. I tratti di minor lunghezza dei bracci 56, orientati verso l'alto, sono collegati per mezzo di tiranti 61 a leve 62 fissate sull'albero 30 che è vincolato girevolmente al telaio 1 ed alle fiancate 31, 131 e tale albero porta calettata nella parte intermedia una leva 162 collegata ad un gruppo a cilindro e pistone 63, a pressione di fluido ed a doppio effetto, ancorato col corpo lateralmente allo stesso punto di ancoraggio 138 del cilindro 39 (vedi anche fig. 3). Con 64 è indicato uno degli ammortizzatori di fine corsa che coopera coi bracci 56 durante la corsa attiva di sollevamento della lama 58.

Il dispositivo come descritto, funziona nel modo seguente. All'inizio di un ciclo di lavoro il dispositivo è nella condizione di figura 2, coi due assi di bobinatura 43, 143 montati sulla struttura a revolver 34, 40, 140. Uno di questi assi, ad esempio quello 143 è spostato angolarmente di circa 10° in anticipo rispetto alle aperture 46 delle corone circolari 45, 145, mentre l'altro asse 43 coopera tangenzialmente col rullo di tiro 103 che ruota in senso orario ed è mantenuto spinto contro questo con una giusta pressione esercitata dal cilindro 39. Il film che esce dai rulli di tiro 3, 103 passa sotto l'asse 43 che ruota in senso antiorario e si raccoglie sulla o sulle anime di cartone calettate sul detto asse. Al progressivo aumento di diametro della bobina di film raccolta sull’asse 43, i bracci 33, 133 si allontanano dai rulli di tiro 3, 103, sempre sotto il controllo del cilindro di spinta 39 (fig. 4). Quando la bobina di film raccolta sull'asse 43 è sostanzialmente ultimata, lo stelo del cilindro 39 viene azionato in retrazione per allontanare opportunamente la bobina ultimata dal rullo 103, come dalla figura 5, mentre in giusta fase viene comandata la rotazione dell'albero 34 in senso antiorario per chi guarda la figura 5, fintanto che l'asse 43 con la bobina ultimata giunge nella posizione indicata con segno continuo, a circa dieci gradi prima delle aperture 46 delle corone circolari 45, 145. Contemporaneamente viene comandata l'estensione dello stelo del cilindro 50 e viene attivato il motore 53 per far sì che i rulli gommati 55 ruotino in senso orario e con una velocità periferica sostanzialmente uguale a quella del rullo di tiro 103. I rulli 55 giungono rapidamente in contatto tangenziale con la parte intermedia della bobina ultimata e la mantengono in rotazione per la raccolta e la tesatura del film che esce dai rulli di tiro 3, 103, mentre la stessa bobina passa nella posizione Indicata in figura 5 con segno continuo. Al raggiungimento di questa posizione, il cilindro 39 viene comandato nell'estensione del proprio stelo, in modo da portare la o le anime di cartone dell'asse 143 a contatto col rullo 103 e col doppio film che esce da tale rullo, per ruotare nel senso e con la velocità necessaria per la raccolta di questo film, come illustrato nella figura 6. In giusta fase viene comandata l'estensione dello stelo del cilindro 63, per sollevare la lama 58 e per far sì che questa tagli trasversalmente il tratto di film che intercorre tra gli assi 143, 43, intervenendo a breve distanza dall'asse 143, dopo di che la stessa lama viene riportata con un movimento inverso nella posizione di riposo. Per effetto della carica elettrostatica propria del film e per effetto della rotazione favorevole dell'asse 143, la nuova testa dello stesso film aderisce alla od alle anime di cartone dell'asse 143 ed il film medesimo si avvolge su tali anime, mentre in giusta fase il motore 53 viene arrestato ed i rulli 55 vengono allontanati nella posizione di riposo, con la retrazione dello stelo del cilindro 50. Resta comunque inteso che sulla barra 57 che porta la lama di taglio 58, può essere disposta una barra con degli ugelli che a comando eroga dei getti di aria compressa orientati in modo tale da garantire il contatto della nuova testa del film col nuovo asse di bobinatura 143, come indicato schematicamente con la fraccia 200 nella figura 6.

In successione di fase viene attivato il motoriduttore 35 per ruotare l'albero 34 di circa dieci gradi in senso antiorario, fino a portare l'asse 43 con la bobina piena in corrispondenza delle aperture 46 delle corone circolari 45, 145. Dopo che questa condizione è stata raggiunta, si provvede manualmente od in modo semiautomatico od automatico, a scaricare l'asse 43 con la bobina piena dai supporti a forca 40, 140 ed a sostituire tale asse con un nuovo asse con nuova o nuove anime di cartone, dopo di che il detto motoriduttore 35 viene attivato per una ulteriore rotazione di circa dieci gradi in senso antiorario dell'albero 34, per stabilizzare la messa in opera nel nuove asse di bobinatura, come illustrato nella figura 2. Appositi sensori di sicurezza, non illustrati, sono previsti sui bracci 33-133 per rilevare il corretto inserimento del nuovo asse di bobinatura sui supporti 40, 140 e per comandare la rotazione dell'albero 34 del revolver solo se questa condizione di sicurezza è stata verificata. In caso contrario viene attivato un allarme che segnala l'inconveniente all'operatore. Al completamento della bobina di film sull'asse 143, l'intero ciclo descritto si ripete automaticamente.

Resta inteso che la descrizione si è riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche, soprattutto costruttive, le quali possono ad esempio riferirsi al fatto che i rulli 55 vengano diversamente azionati dallo stesso motore 5 che attiva l'ultima coppia di rulli di tiro 3, 103. Altre varianti possono riferirsi al fatto che l'albero 34, anziché essere sostenuto da un sistema oscillante, sia montato su mezzi di movimentazione rettilinea a guida e slitta. Anche la lama di taglio 58 ed i rulli di trascinamento 55 possono essere diversamente azionati con movimenti rettilinei, anziché di tipo oscillante. Queste e tutte quelle varianti ed equivalenze tecniche che sono per altro intuibili dai tecnici del ramo, non esulano dall'ambito del trovato come sopra esposto, come illustrato nelle figure delle quattro tavole allegate di disegno e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell'ambito di protezione delle medesime rivendicazioni.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1) Film estensibile di notevole estensibilità e di elevata resistenza meccanica, caratterizzato dall'essere formato da almeno due film estensibili, tra loro perfettamente sovrapposti e di uguali caratteristiche.
2. 2) Procedimento per la produzione di film estensibile multistrato, di elevata estensibilità e di notevole resistenza meccanica, caratterizzato dalla combinazione delle seguenti fasi: - una fase di estrusione di un tubo a pareti sottili di una materia termoplastica adatta per la produzione del film di cui trattasi; - fasi di raffreddamento esterno e di gonfiaggio del detto tubo di materia plastica, in modo da formare una grossa bolla; - fasi di chiusura trasversale, di appiattimento e di primo tiro longitudinale del detto film tubolare e gonfiato, per realizzare un film a due strati perfettamente sovrapposti ed intercollegati per i bordi; - una fase di taglio longitudinale del detto film tubolare ed appiattito, per asportare i bordi di interconnessione dei due film sovrapposti ed eventualmente per formare strisele di film doppi e con una larghezza che è un sottomultiplo di quella del detto film tubolare ed appiattito; una fase di secondo tiro longitudinale del film doppio in uscita dalla fase di taglio; - una fase di bobinatura su un unico asse del doppio film cosi ottenuto.
3. 3) Apparato per la produzione e la bobinatura di un film doppio come dalle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dalla combinazione dei seguenti mezzi: - dei mezzi che per la estrusione continua di un sottile film tubolare di adatta materia termoplastica, dei mezzi noti per raffreddare tale film tubolare e dei noti mezzi per gonfiare lo stesso film, in modo da formare una grossa bolla; - un telaio (1, 101, 201) che da parte di mezzi noti viene fatto ruotare di circa 360° dapprima in un senso e poi nell'altro attorno al proprio asse longitudinale che è allineato con l'asse longitudinale del film tubolare estruso e che da adatti mezzi noti viene arrestato in posizione tale da facilitare le operazioni di carico e scarico della bobina di film doppio ciclicamente formata, essendo su tale telaio montati i seguenti mezzi; - una guida convergente ed a cuscino d'aria (16, 116), per appiattire il film tubolare (100) che esce dalla trafila di estrusione; - una prima coppia di rulli paralleli, sovrapposti e motorizzati (2, 102), per la chiusura trasversale e per un primo trascinamento longitudinale del film tubolare appiattito; - dei mezzi di taglio longitudinale (14) per la rifilatura del detto film tubolare ed appiattito, per ricavare da questo un film doppio, formato da almeno due film sovrapposti e per eventualmente frazionare a misura tale film doppio; - una seconda coppia di rulli paralleli e sovrapposti (3, 103), per un secondo trascinamento longitudinale del doppio film che esce dai detti mezzi di taglio longitudinale (14), essendo almeno uno dì tali rulli (103) azionato da adatti mezzi (5), con una velocità periferica opportunamente superiore a quella della detta prima coppia di rulli dì tiro (2, 102), in modo da mantenere il doppio film opportunamente teso in senso longitudinale; - dei mezzi (43, 143) per la bobinatura su un unico asse del doppio film, eventualmente tagliato a misura, che esce dalla detta seconda coppia di rulli di tiro.
4. 4) Apparato secondo la rivendicazione 3), in cui la prima e la seconda coppia di rulli di tiro (2, 102 e 3, 103) sono azionati da rispettivi motori elettrici (4, 5) a controllo elettronico della velocità e della fase, ad esempio motori brushless, collegati tra loro con albero elettrico.
5. 5) Apparato secondo la rivendicazione 3), in cui i detti mezzi di bobinatura del doppio film comprendono: - un primo ed almeno un secondo asse ad espansione (43, 143) con la o le anime di raccolta del film, essendo tali assi paralleli tra loro ed ai detti rulli di tiro (3, 103); - una struttura a revolver con l'asse di rotazione (34) controllato da un mezzo di moto (35) e parallelo ai detti rulli di tiro, essendo tale struttura predisposta per sostenere girevolmente le estremità dei detti assi di bobinatura con un distanziamento angolare reciproco di 100° ed in modo tale per cui, mentre un asse coopera tangenzialmente con l'ultimo rullo (103) di tiro del doppio film e provvede alla bobinatura dello stesso doppio film, l'altro asse di bobinatura sia in una posizione angolare predisposta per il carico o lo scarico su o da tale struttura a revolver; - dei mezzi per spostare la detta struttura a revolver parallelamente ai rulli di tiro del doppio film e mezzi per spingere tale struttura contro tali rulli per assicurare una cooperazione con giusta pressione contro questi dell'asse in fase di bobinatura del doppio film; - dei mezzi che, a bobina sostanzialmente ultimata ed in posizione orizzontale, allontanano la detta struttura a revolver dall'ultima coppia di rulli di tiro (103) del doppio film e mezzi che fanno ruotare la stessa struttura e revolver di circa 180° e che poi la arretrano nella posizione primitiva, per portare l'asse di bobinatura vuoto a contatto col rullo di tiro e col doppio film su questo rinviato; - dei mezzi che mantengono in rotazione la bobina completata ed allontanata, per raccogliere e mantenere teso longitudinalmente il doppio film che esce dalla detta ultima coppia di rulli di tiro; - dei mezzi che tagliano trasversalmente il tratto di doppio film che intercorre tra il primo ed il secondo asse di bobinatura, per separare la bobina piena dal doppio film che esce dalla detta ultima coppia di rulli di tiro e per far sì che lo stesso doppio film si raccolga sul nuovo asse; - dei mezzi per consentire lo scarico dell'asse con la bobina piena dalle relative sedi di supporto della struttura a revolver e per consentire la sostituzione del detto asse col nuovo asse di bobinatura, in modo che il dispositivo possa ripetere il proprio ciclo di lavoro.
6. 6) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui gli assi di bobinatura (43, 143) sui quali vengono calettate le anime di raccolta del doppio film, sono dotati alle estremità di una prima coppia di cuscinetti (42, 142) che vengono alloggiati nelle estremità forcute di coppie di supporti uguali e contrapposti (40, 140), calettati radialmente su un albero (34) parallelo all'ultima coppia di rulli di tiro del doppio film, che costituisce l'asse di rotazione della detta struttura a revolver, che è sostenuto girevolmente per le estremità da bracci paralleli (33, 133) ed è collegato a mezzi di rotazione (35) che a comando vengono attivati per trasferire il primo dei detti assi (43, 143) dalla posizione angolare di bobinatura del film a quella di scarico e sostituzione con un nuovo asse e per inserire il secondo asse nella posizione di bobinatura, essendo gli stessi assi di bobinatura dotati alle estremità di una seconda coppia di rullini (44, 144) posti di preferenza all'esterno di quelli precedenti e cooperanti con la circonferenza interna di corone circolari (45, 145), coassiali al detto albero (34) e fissate ai detti bracci (33, 133) ed a loro appendici (233), ed essendo tali corone dotate di rispettive aperture (46) con le quali si allineano le dette estremità forcute dei supporti (40, 140) per consentire le fasi di carico e scarico degli assi ad espansione.
7. 7) Apparato secondo la rivendicazione 6), in cui almeno uno dei rullini (42, 142) di estremità degli assi di bobinatura, che cooperano coi supporti radiali e forcuti (40, 140) della struttura a revolver, sono del tipo a gola e l'estremità forcuta (141) dei supporti che coopera con tali rullini, ha un profilo a "V" per impedire agli assi di bobinatura spostamenti assiali indesiderati .
8. 8) Apparato secondo la rivendicazione 7), in cui i rullini a gola (142) di una delle estremità degli assi di bobinatura (43, 143), sono montati su tali assi con possibilità di snodo sferico, in modo da facilitare le operazioni di carico e scarico degli stessi assi sulla e dalla struttura a revolver.
9. 9) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui i bracci (33, 133) che portano girevolmente l'albero (34) di rotazione della struttura a revolver con le coppie di supporti forcuti che sostengono i due assi ad espansione paralleli e contrapposti, sono calettati su un albero di fulcro (32) parallelo al detto albero (34) ed a sua volta sostenuto girevolmente da fiancate (31, 131) solidali al telaio mobile (1) del bobinatore che a comando ruota alternativamente di circa 360° attorno ad un asse orizzontale, essendo al detto albero di fulcro solidale una leva (36) collegata ad un gruppo a cilindro e pistone (39) a pressione di fluido ed a doppio effetto, ancorato al detto telaio (1) e per mezzo del quale la detta struttura a revolver può essere spinta a giusta pressione con uno degli assi di bobinatura contro il rullo (103) di tiro del doppio film, per la bobinatura dello stesso film, o può essere temporaneamente allontanata da tale rullo per il trasferimento della bobina ultimata nella posizione di scarico e per la sostituzione di questa con l'asse vuoto per la formazione della successiva bobina.
10. 10) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui i bracci (33, 133) che sostengono l'albero (34) della struttura a revolver che porta i due assi di bobinatura contrapposti (43, 143) che si avvicendano nella posizione di carico e di scarico, sono orientati verso il basso e sono calettati su un albero di fulcro (32) sottostante a quello precedente e nella cui parte intermedia è montato con la interposizione di boccole o cuscinetti, un supporto composito (47), con un primo braccio (147) ancorato ad una traversa (48) solidale al telaio mobile del bobinatore , con un secondo braccio (247) orientato in allontanamento dal bobinatore ed al quale è fulcrato un braccio (51) che a sua volta sostiene girevolmente un albero (152) con una coppia di rulli gommati (55) paralleli agli assi di bobinatura e che a comando vengono fatti ruotare in un senso predeterminato ed a giusta velocità da un motore (53) il cui albero è coassiale al fulcro (52) del braccio di cui trattasi ed aziona i detti rulli con una trasmissione di moto (54) a cinghia dentata o di tipo equivalente, essendo tale braccio dotato di una appendice (151) orientata verso il basso e collegata ad un gruppo di azionamento a cilindro e pistone ((50) a pressione di fluido ed a doppio effetto, ancorato col corpo ad una terza coppia di bracci (347) del detto supporto composito, orientati verso il basso, essendo il tutto dimensionato in modo tale ed essendo previsti dei mezzi tali da far si che quando la bobina di doppio film è sostanzialmente completata e la struttura a revolver che la porta è in posizione orizzontale, ha oscillato in allontanamento dall’ultima coppia di rulli di trascinamento del film ed ha ruotato attorno al proprio albero (34), i detti rulli gommati vengono attivati ed oscillano per giungere a contatto tangenziale con la detta bobina per mantenerla in rotazione nel senso ed alla velocità utile alla raccolta del doppio film, mentre l’asse di bobinatura vuoto giunge a contatto col film e tocca il rullo motorizzato di tiro in seguito ad una oscillazione verso questo della struttura a revolver, essendo previsti dei mezzi per far sì che la rotazione di tale struttura termini prima che i rullini dell'asse con la bobina ultimata giungano in corrispondenza delle aperture radiali (46) delle corone circolari (45, 145) che trattengono gli assi sulle forcelle del revolver.
11. 11) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi che tagliano trasversalmente il tratto di doppio film che intercorre tra la bobina ultimata e l'asse di bobinatura vuoto, che è subentrato nella posizione angolare di raccolta del doppio film, comprendono una lama seghettata (58) orientata verso l'alto e solidale ad una barra (57) vincolata con le estremità a bracci (56) interfulcrati sulle estremità dell'asse del rullo motorizzato (103) di tiro del doppio film e collegati per mezzo di tiranti (61) a leve (62) calettate su un albera (30) di sincronizzazione che a sua volta è collegato tramite una leva (162) ad almeno un gruppo a cilindro e pistone di azionamento (63), ancorato col proprio corpo allo stesso telaio mobile del bobinatore che sostiene il detto albero di sincronizzazione.
12. 12) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal comprendere dei mezzi per far sì che a rotazione avvenuta della struttura a revolver che porta gli assi di bobinatura, ed a taglio avvenuto del doppio film, la detta struttura a revolver venga ulteriormente ruotata dell'entità angolare necessaria per allineare l'asse della bobina piena con le aperture (46) delle corone circolari (45, 145) di trattenimento dei detti assi, che sono di preferenza orientate verso l'alto, ed essendo previsti dei mezzi per far sì che a rimozione avvenuta dell'asse con la bobina di doppio film e dopo la sua sostituzione con un nuovo asse vuoto, la stessa struttura a revolver venga ruotata di una ulteriore piccola entità utile per portare il nuovo asse nella posizione angolare in cui viene trattenuto stabilmente sulla struttura a revolver per la cooperazione con la circonferenza interna delle dette corone circolari (45, 145).
13. 13) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui l'albero di rotazione (34) della struttura a revolver che porta gli assi di bobinatura (43, 143) è azionato da un motoriduttore (35) di tipo irreversibile, ad esempio con riduttore del tipo a vite senza fine-ruota elicoidale.
14. 14) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che una estremità dell'albero (34) di rotazione della struttura a revolver è calettata all'equipaggio mobile di un programmatore (36) staffato col proprio corpo ad uno dei bracci oscillanti (33, 133) che sostengono il detto albero, essendo il detto programmatore predisposto per governare il motoriduttore (35) che ruota il detto albero (34) nelle posizioni angolari di volta in volta necessarie. 15} Film estensibile, di elevata estensibilità e di elevata resistenza meccanica e procedimento ed apparato per la produzione e per la bobinatura su scala industriale di un tale film multistrato, concepiti e realizzati più in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle quattro tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti .