ITFO980032U1 - Struttura pieghevole per letti trasformabili in poltrone o divani. - Google Patents

Description

Descrizione del modello industriale di utilità avente per titolo "STRUTTURA PIEGHEVOLE PER LETTI TRASFORMABILI IN POLTRONE O DIVANI"

DESCRIZIONE

Sono comunemente definiti letti trasformabili quei mobili aventi una struttura pieghevole che ne consente l'utilizzo, a seconda dell'assetto scelto come letto oppure come poltrona o divano.

La praticità di tali mobili, come pure il loro peso ed anche il costo, dipendono principalmente dalla struttura metallica che ne consente la trasformabilità e che oggi è possibile scegliere in una gamma di soluzioni piuttosto ampia anche se, in linea di massima, ripartibile in due categorie: strutture pieghevoli particolarmente agevoli da manovrare ma dotate di meccanismi complessi che incidono sensibilmente sul costo ed anche sul peso dei mobili trasformabili; strutture pieghevoli particolarmente semplici, quasi essenziali, al cui minor costo corrisponde però anche una minore praticità di manovra e ciò soprattutto quando, come capita ai mobili trasformabili, lo spazio è limitato .

Lo scopo del presente trovato è quello di conciliare le prerogative delle suddette due categorie in una nuova struttura pieghevole dal costo particolarmente contenuto ma estremamente facile da manovrare anche per una persona anziana od un bambino e soprattutto da posizione frontale non essendo escluso che la struttura piegata, a poltrona o a divano, possa trovarsi interamente incassata in una nicchia della muratura, tra due mobili oppure tra un mobile ed una parete.

Per meglio descrivere il presente trovato sono state allegate quattro tavole di disegno dove, a solo titolo indicativo e non limitativo, sono rappresentate:

- la FIG. 1, che mostra una vista laterale della struttura completa di materasso ed in assetto di poltrona o divano;

- le FIGG. 2 e 3 che mostrano in sequenza, con viste laterali, il dispiegamento della struttura per la trasformazione a letto;

- le FIGG. 4 e 5 che mostrano, in scala ridotta, la sezione longitudinale XX della struttura in assetto di letto ed una vista dall'alto della stessa priva di materasso.

E' ovvio che i disegni illustrano soltanto uno dei due meccanismi gemelli operanti, come in tutte le realizzazioni di questo tipo, ai due lati della struttura trasformabile.

Da un primo esame sommario dei suddetti disegni si evince che, diversamente da qualsiasi altra struttura metallica per mobili trasformabili, il materasso F collabora attivamente coi meccanismi di movimentazione della struttura pieghevole consentendone la semplificazione a vantaggio dei costi e del peso del mobile.

Infatti, nelle strutture pieghevoli note, il materasso del letto, sia quando deve fungere da imbottitura per la poltrona o per il divano e sia quando deve essere celato all'interno della struttura ripiegata, è un elemento aggiunto che asseconda la struttura in tutti quei movimenti che la stessa, grazie a propri meccanismi, può eseguire indipendentemente dalla presenza o meno del materasso. Invece, nella nuova struttura in esame, il movimento imposto manualmente ad una parte della struttura viene trasmesso all'altra parte soltanto grazie al materasso F a tale scopo vincolato su entrambe .

La parte su cui agire manualmente è composta dai telai A-B-C incernierati tra loro in successione in 1 e 2 e collegati, grazie all’ulteriore incernieramento 3, alla zona anteriore del fusto D nella cui zona posteriore è invece incernierato il telaio E che la molla 27, agendo in trazione tra l'attacco 28 di detto telaio e la leva 26 imperniata in 5 al telaio C, mantiene in assetto sollevato a schienale ed in appoggio contro il traverso posteriore 32 del fusto D.

Dalle FIGG. 4 e 5 della TAV. 4 si evince che durante l’assetto a letto i telai A-B-C-E sono perfettamente allineati ed in tre di questi (A-C-E) il materasso poggia su doghe di legno 31 sostituibili con reti metalliche, cinghie o quant'altro idoneo.

Per meglio comprendere le caratteristiche della struttura ideata e la funzione specifica dei suoi componenti, si ritiene opportuno descriverli durante il passaggio dell'insieme, secondo la sequenza dei disegni, dall'assetto di divano della FIG. 1 a quello di letto delle FIGG. 4 e 5.

Va innanzitutto precisato che il materasso F è fermato, con velcro od altri mezzi, al telaio A ed al telaio E del quale, in assetto a divano, ricopre entrambi i lati fornendo in quello anteriore l'imbottitura per lo schienale.

Agendo frontalmente al divano e sollevando con una o due mani il telaio A (FIG. 1 e 2) questo, oltre a ruotare in senso antiorario sulla cerniera 1, determina la rotazione in senso orario del telaio B sulla cerniera 2 fino al limite consentito dai meccanismi gemelli dei due piedi retrattili 23 situati ai due lati della struttura. A questo punto, dovendo il successivo movimento determinare il ribaltamento di 180° del telaio C sulla cerniera 3, detto telaio C si comporterà come se fosse già inclinato secondo la linea passante per le cerniere 3 e 1 ed agevola il suo ribaltamento occorrendo muovere il telaio A più in trazione frontale che in sollevamento.

Durante questa fase (FIG. 3) il movimento reciproco dei telai A e B coinvolge la coppia di piedi retrattili 23 ciascuno dei quali, incernierato in 2 insieme ai telai B e C, è azionato da una propria leva 22 incernierata in 6 al suddetto piede ed in 7 al telaio A. Tale movimento avviene in contrasto ad una coppia di molle 24 agenti in trazione tra il telaio C ed un traverso che, collegando rigidamente i due piedi 23, assicura il sincronismo dei rispettivi meccanismi gemelli .

L’allontanamento del telaio A dal fusto D fa distendere il materasso F che costringe il telaio E a ruotare sulla cerniera 4, in senso orario ed in contrasto alla molla 27, fino a disporsi orizzontalmente sull'appoggio 25 innalzantesi dal traverso anteriore del fusto D.

Una volta raggiunto l'assetto a letto, l’intera struttura poggia sui quattro piedi del fusto D, sulla coppia di piedi retrattili 23 e relative leve 22, nonché su una coppia di piedi 20 aggettantisi rigidamente dal telaio A.

In assetto a divano, invece, poggiano al suolo soltanto i piedi del fusto D, mentre il telaio A, attraverso una coppia di riporti metallici 21, poggia sui riporti in gomma 29 del telaio C a sua volta poggiante sui riporti in gomma 30 del fusto. Durante il passaggio da letto a divano, la movimentazione risulta altrettanto agevole in quanto le molle di richiamo 24 e 27 compensano l'aiuto in precedenza offerto dal peso delle parti in movimento .

Anche se l'esempio raffigurato a titolo indicativo mostra una struttura destinata ad un letto matrimoniale, ciò non esclude che, con opportuno adeguamento dei telai, la stessa struttura possa essere ridotta in larghezza per la formazione di letti singoli o ad una piazza e mezza.

Non è inoltre escluso che due strutture pieghevoli per letti singoli possano essere accoppiate a formare un letto a due piazze semplicemente fissandole reciprocamente, con mezzi di unione smontabili (a vite o di altro tipo), nel fusto e nel telaio A sul quale agire manualmente.

Per quanto concerne il materasso non è escluso che, diversamente da quanto rappresentato, vengano utilizzate soluzioni con uno o più piegamenti predisposti, ovvero con porzioni unite tra loro soltanto nell'involucro di rivestimento.

Occorre inoltre aggiungere che alla stregua di altre strutture note, trasformabili e non, anche in quella qui descritta sono previsti attacchi tubolari che, applicati al fusto, consentono l’innesto di riporti rigidi, preferibilmente imbottiti, fungenti da fiancate-bracciolo nei due lati e da testata per il letto posteriormente.

Resta infine da aggiungere che, ferme restando le caratteristiche di massima illustrate e descritte, il presente trovato può essere suscettibile di ulteriori modifiche e varianti comunque comprese nel presente ambito brevettuale .

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1) "STRUTTURA PIEGHEVOLE PER LETTI TRASFORMABILI IN POLTRONE O DIVANI" caratterizzata in via principale dal fatto che, al fine di ottenere una semplificazione dei meccanismi di movimentazione a vantaggio dei costi e del peso del mobile trasformabile, la struttura è conformata in modo che il movimento imposto manualmente ad una parte di questa, tra l'altro agendo da posizione frontale, viene trasmesso alla restante parte da un materasso vincolato a tale scopo su entrambe e fungente anche da imbottitura quando il mobile è in assetto di poltrona o divano a seconda dell'ampiezza. 2) "STRUTTURA PIEGHEVOLE..." come alla precedente rivendicazione, caratterizzata dal fatto che la parte su cui agire manualmente è composta dai telai A-B-C incernierati tra loro in successione in 1 e 2 e collegati, grazie all'ulteriore incernieramento 3, alla zona anteriore del fusto D nella cui zona posteriore è invece incernierato il telaio E che la molla 27, agendo in trazione tra l'attacco 28 di detto telaio e la leva 26 imperniata in 5 al telaio C, mantiene in assetto sollevato a schienale ed in appoggio contro il traverso posteriore 32 del fusto D. 3) "STRUTTURA PIEGHEVOLE_ " come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che durante l’assetto a letto i telai A-B-C-E della struttura sono allineati orizzontalmente ed in tre di questi (A-C-E) il materasso poggia su doghe di legno 31 sostituibili con reti metalliche, cinghie o quant'altro idoneo. 4) "STRUTTURA PIEGHEVOLE...", come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il materasso F è fermato, con velcro od altri mezzi, al telaio A ed al telaio E del quale, in assetto a poltrona o a divano, ricopre entrambi i lati fornendo in quello anteriore l'imbottitura per lo schienale, mentre la parte fissata sul telaio A costituisce l'imbottitura per il sedile. 5) "STRUTTURA PIEGHEVOLE...” come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che agendo frontalmente alla poltrona o al divano e sollevando con una o due mani il telaio A (FIG. 1 e 2) questo, oltre a ruotare in senso antiorario sulla cerniera 1, determina, intorno alla cerniera 2, la rotazione in senso orario del telaio B che, giunto al limite consentito dai meccanismi gemelli dei due piedi retrattili 23 situati ai due lati della struttura, determina, sulla cerniera 3, il ribaltamento di 180° del telaio C che, comportandosi come se fosse già inclinato secondo la linea passante per le cerniere 3 e 1, facilita l'operatore occorrendo agire sul telaio A più in trazione frontale che in sollevamento. 6) "STRUTTURA PIEGHEVOLE...", come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il movimento reciproco dei telai A e B coinvolge la coppia di piedi retrattili 23 ciascuno dei quali, incernierato in 2 insieme ai telai B e C, è azionato da una propria leva 22 incernierata in 6 al suddetto piede ed in 7 al telaio A. 7) "STRUTTURA PIEGHEVOLE... ", come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il movimento di estrazione della coppia di piedi 23 avviene in contrasto ad una coppia di molle 24 agenti in trazione tra il telaio C e gli stessi piedi od un traverso che, collegando rigidamente tali piedi 23, assicura il sincronismo dei rispettivi meccanismi gemelli. 8) "STRUTTURA PIEGHEVOLE...", come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che, nella trasformazione da poltrona o divano a letto (FIGG. 2-3-4), l’allontanamento del telaio A dal fusto D fa distendere il materasso F che, fissato sui telai A ed E, costringe il telaio E a ruotare sulla cerniera 4, in senso orario ed in contrasto alla molla 27, fino a disporsi orizzontalmente sull'appoggio 25 innalzantesi dal traverso anteriore del fusto D. 9) "STRUTTURA PIEGHEVOLE...", come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che una volta raggiunto l'assetto a letto, l'intera struttura poggia sui quattro piedi del fusto D, sulla coppia di piedi retrattili 23 e relative leve 22, nonché su una coppia di piedi 20 aggettantisi rigidamente dal telaio A. 10) "STRUTTURA PIEGHEVOLE...", come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che durante l'assetto a divano poggiano al suolo soltanto i piedi del fusto D, mentre il telaio A, attraverso una coppia di riporti metallici 21, poggia sui riporti in gomma 29 del telaio C a sua volta poggiante sui riporti in gomma 30 del fusto. 11) "STRUTTURA PIEGHEVOLE ... ", come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che eventuali strutture pieghevoli per letti singoli possono essere accoppiate, per formare un letto a due piazze, semplicemente fissandole reciprocamente, con mezzi di unione smontabili (a vite o di altro tipo), nel fusto e nel telaio A sul quale agire manualmente. 12) "STRUTTURA PIEGHEVOLE PER LETTI TRASFORMABILI IN POLTRONE O DIVANI", come a tutte le precedenti rivendicazioni, sostanzialmente come illustrata e descritta per gli scopi specificati ed indipendentemente da quelle modifiche o varianti che, senza esulare dal presente ambito brevettuale, potrebbero riguardare: la sostituzione delle doghe in legno con reti metalliche, cinghie od altro; l'eventuale utilizzo di attacchi tubolari che, applicati al fusto, consentono l’innesto di riporti rigidi, preferibilmente imbottiti, fungenti da fiancatebracciolo nei due lati e da testata per il letto posteriormente; la sostituzione del materasso con versioni ad uno o più piegamenti predisposti.