ITFI950096A1

ITFI950096A1 - Procedimento per produrre una catena decorativa per monili o simili con metalli di caratteristiche differenti,e catena cosi' realizzata

Info

Publication number: ITFI950096A1
Application number: IT95FI000096A
Authority: IT
Inventors: Paolo Fabbri
Original assignee: Uno A Erre Italia
Priority date: 1995-05-05
Filing date: 1995-05-05
Publication date: 1996-11-05
Also published as: IT1278665B1; ITFI950096A0; US5626012A

Abstract

Viene formato un nastro (1) laminato per diffusione con due zone longitudinali (1A; 1B) di due metalli differenti e due spessori ulteriori (1E e 1F) abbinati ai metalli di dette due zone (1A; 1B); il nastro risultante è modellato per trafilatura fino a formare un filo di sezione circolare con una fessura longitudinale (13), con le dette due zone longitudinali (1A, 1B) di metalli differenti all'esterno; detto filo è avvolto ad elica, con la fessura (13) dalla parte interna delle spire e tagliato per formare spezzoni (111) ad anello aperto svergolato; con detti spezzoni svergolati si forma una catena a maglie saldate e ritorte con l'orientamento di ciascuna delle dette due zone di ogni maglia dalla stessa parte della catena che così risulta bicolore.(Fig. 4).

Description

PROCEDIMENTO PER PRODURRE UNA CATENA DECORATIVA PER MONILI O SIMILI, CON METALLI DI CARATTERISTICHE DIFFE-RENTI, E CATENA COSI' REALIZZATA

DESCRIZIONE

Un oggetto del trovato è un procedimento per formare una catena decorativa per monili o simili, con metalli di caratteristiche differenti, in modo tale per cui la catena stessa offra due fronti di aspetto differente in specie cromaticamente. Un altro oggetto del trovato è una catena decorativa così realizzata.

Sostanzialmente il procedimento in oggetto comprende :

- la formazione di un nastro laminato con due zone longitudinali di due metalli differenti ed almeno uno spessore ulteriore abbinato ai metalli di dette due zone ;

- la modellatura per trafilatura di detto nastro laminato per formare un filo di sezione anulare con una fessura longitudinale e con le dette due zone longitudinali di metalli differenti all'esterno e c detto almeno uno spessore ulteriore all'interno;

- l'avvolgimento ad elica di detto filo, con la fessura dalla parte interna delle spire;

- il taglio longitudinale dell'elica per formare spezzoni ad anello aperto svergolato;

- con detti spezzoni svergolati la formazione di una catena a maglie saldate e ritorte con l'orientamento di ciascuna delle dette due zone di ogni maglia dalla stessa parte della catena, la quale così risulta bicolore ;

- la modellatura della catena per battitura ed altro.

Vantaggiosamente è previsto di formare il nastro laminato con uno spessore ulteriore, formato di un metallo chimicamente aggredibile (come rame) a differenza dei metalli delle dette due zone longitudinali (come leghe d'oro); a catena finita detto metallo chimicamente aggredibile è eliminato con aggressivo chimico pertinente (come un acido) attraverso la fessura.

In pratica sono previsti due ulteriori spessori, uno di metallo dello stesso tipo di quelli delle due zone longitudinali ed a contatto con esse, e l'altro di metallo chimicamente aggredibile.

Il nastro laminato è ottenibile per laminazione a caldo ed a pressione, per ottenere una placcatura con diffusione fra i vari strati.

Ulteriori oggetti dell'invenzione sono un semilavorato per catene, a forma di filo tubolare come definito sopra, ed ancora un monile a catena bicolore formato con il procedimento di cui sopra, che può essere ad esempio in oro giallo ed oro bianco.

Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: le

Figg.l e 2 mostrano un nastro laminato in sezione e in sezione e vista prospettica lo stesso nastro dopo traf i1atura ;

Figg.3 e k mostrano la successiva lavorazione ed una maglia aperta e svergolata per la formazione della catena ;

Figg.5, 6 e 7 mostrano la catena in fasi di 1avor azione ·, e

Figg.8 e 9 mostrano uno spezzone di catena finita, in vista frontale e laterale.

Secondo quanto è illustrato nel disegno annesso, viene preparato un nastro laminato 1 composito, che è costituito da più strati laminati a caldo ed a pressione per ottenere la diffusione dei metalli di cui i vari strati sono costituiti. In particolare con 1A ed 1B sono indicate due zone del nastro 1 che sono costituite da porzioni nastriformi longitudinali di due metalli differenti (per esempio di oro bianco e di oro giallo) abbinate-'' lungo una linea di divisione le longitudinale intermedia. Uno spessore supplementare 1E di un materiale metallico suscettibile di diffondersi con quello dei metalli delle zone longitudinali 1A ed 1B - ad esempio in oro bianco od in oro giallo - si accoppia nel modo suddetto alle due zone longitudinali 1A ed 1B, che devono poi risultare esterne a catena finita come di seguito viene spiegato. Ancora un ulteriore spessore 1F viene abbinato allo strato o spessore ulteriore 1E; questo spessore 1F può essere di un metallo agevolmente aggredibile, a differenza del metallo con cui sono formati gli strati 1A , 1B ed 1E, ad esempio in rame. Il nastro laminato 1 che viene laminato sarà poi rifilato per escludere le parti di bordo irregolare 1G come mostrato nella Fig. 1.

Il nastro laminato a strati multipli come sopra definito viene assoggettato ad una modellatura per lo più mediante trafilatura, con deformazione secondo le frecce fi di Fig. 1, per ottenere in definitiva un filo di sezione sostanzialmente circolare come indicato con 11 in Fig. 2, il quale presenta una fessura longitudinale 13 in opposizione diametrale rispetto alla linea di separazione 1C, essendo le due zone 1A ed 1B - con la deformazione suddetta - sviluppate fra la linea di separazione 1C e la detta fessura 13 che si ottiene per accostamento dei due bordi longitudinali del materiale nastriforme 1 sopra descritto. Si noti che, con la modellatura per trafilatura secondo le Figg.l e 2> lo spessore supplementare 1F in rame o simile forma un nucleo centrale fino al quale arriva la fessura 13, per cui è possibile una aggressione del detto materiale attraverso una sostanza liquida aggressiva come l'acido nitrico od altro acido forte per la distruzione del metallo - ad esempio rame - formante il nucleo 1F dell'elemento filiforme 11.

Si procede successivamente ad avvolgere l'elemento filiforme 11 su di un nucleo come quello 15 indicato in Fig. 3 per costituire un'elica a spire per lo più accoppiate, ad uno od eventualmente a più principi, l'avvolgimento essendo attuato in modo che la fessura 13 vada a trovarsi nella zona interna delle spire dell'elica, mentre la linea di divisione 1C risulta all'esterno di ciascuna delle spire dell'elica e i due metalli 1A ed 1B risultino da una parte e dall'altra di ciascuna delle spire dell'assetto ad elica formato con l'avvolgimento sul nucleo 15. Si procede quindi al taglio longitudinale dell'elica o di ciascuna delle eliche avvolte sul nucleo 15, in modo da suddividere l'elemento filiforme li in una pluralità di spezzoni ad anello aperto svergolato, come mostrato con 111 nella Fig. ; ciascuno spezzone Ili ad anello svergolato è costituito da una spira che presenta la fessura 13 all'interno, la linea di divisione 1C fra le due zone 1A ed 1B all'esterno e la zona 1A da 'parte opposta alla zona 1B della spira stessa.

Gli spezzoni 111 ad anello aperto svergolato possono essere mantenuti sul nucleo di avvolgimento 15 o comunque possono essere alimentati ad una macchina di tipo conosciuto per creare catene con le maglie costituite appunto dagli anelli aperti e svergolati che vengono ad essa alimentati; ciascuno degli anelli della catena viene deformato per attestarne le due estremità, che sono fra loro saldate, come indicato con 16 in Figg.5 e 7. Data la struttura degli anelli 111 ottenuti nel modo sopra indicato, con la formazione della catena deformata per svergolamento e battitura, i fronti delle maglie costituiti dalle zone 1A risultano su di una faccia della catena, mentre le zone 1B risultano dalla faccia opposta della catena, come si vede nelle Figg.5 e 7 ed anche in Figg. 8 e 9. La formazione della catena avviene in un modo sostanzialmente tradizionale cioè con il montaggio ad intreccio delle varie maglie formate con gli anelli aperti svergolati ili che vengono alimentati alla macchina, con una almeno iniziale modellatura della catena formata dalle varie maglie, in modo da stabilizzare la posizione relativa tra le varie maglie, con la saldatura in 16 delle due estremità attestate degli anelli aperti svergolati, che vengono riportate l 'una contro l'altra e quindi agevolmente saldate attraverso sistemi conosciuti, per poi assoggettare la catena a torsione e a battitura per ottenere in definitiva il manufatto di catena decorativa di tipo di per sè conosciuto, con due fronti principali. Secondo quanto è ottenibile con l'invenzione, i due fronti principali sono costituiti dalle superfici visibili delle due zone 1A ed 1B, che hanno caratteristiche - per lo più almeno cromatiche - differenti e quindi sono suscettibili di offrire due possibilità di effetto decorativo da parte della catena così ottenuta. Le superfici visibili delle zone 1A ed 1B possono essere trattate opportunamente, ad esempio per satinatura, per diamantatura od altro, in modo anche da ottenere un effetto decorativo per trattamento superficiale oltre che per la natura differente delle due zone 1A ed 1B (che sono ad esempio in oro bianco ed in oro giallo).

Una volta formata la catena, questa viene trattata chimicamente per la eliminazione del nucleo centrale 1F del materiale filiforme 11, l'aggressione avvenendo per penetrazione dell'acido attraverso la fessura 13, la quale non viene otturata dalla saldatura.

Si ottiene in definitiva con l'invenzione una catena decorativa che offre maggiori effetti estetici delle catene tradizionali, ed ottenute con macchinario che è tradizionale anche per la formazione della catena secondo l'invenzione.

E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso.

Claims

.RIVENDICAZIONI 1 .Procedimento per la produzione di una catena decorativa per monili o simili, con metalli di caratteristiche differenti, caratterizzato dal fatto di comprenderei la formazione di un nastro laminato (1) con due zone longitudinali (1A; 1B) di due metalli differenti ad almeno uno spessore ulteriore (1E e/o 1F) abbinato ai metalli di dette due zone (1A; 1B); la modellatura per trafilatura di detto nastro laminato (1) per formare un filo (11) di sezione anulare con una fessura longitudinale (13), con le dette due zone longitudinali (1A, 1B) di metalli differenti all'esterno e con detto almeno uno spessore ulteriore (1E e/o 1F) all'interno; l'avvolgimento ad elica di detto filo, con la fessura (13) nella parte interna delle spire; il taglio longitudinale dell'elica per formare spezzoni (111) ad anello aperto svergolato; con detti spezzoni svergolati la formazione di una catena a maglia saldate e ritorte con l'orientamento di ciascuna delle dette due zone (1A; 1B) di ogni maglia dalla stessa parte della catena, che così risulta bicolore; la modellatura della catena per battitura ed altri trattamenti.
2. Procedimento come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sono previsti due ulteriori spessori (1E, 1F), uno dei quali (1E) di metallo dello stesso tipo di quelli delle due zone longitudinali (1A, 1B) ed a contatto con esse, e l'altro (1F) di metallo chimicamente aggredibile.
3. Procedimento come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ano spessore ulteriore (1F), che è interno nella trafilatura, è formato di un metallo chimicamente aggredibile (come rame) a differenza dei metalli delle dette due zone (1A, 1B) longitudinali (come leghe d'oro), e che a catena finita detto metallo chimicamente aggredibile è eliminato con aggressivo chimico pertinente (come un acido) attraverso la fessura (13). A.
Procedimento come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il nastro laminato (1) è ottenuto per laminazione a caldo ed a pressione, per ottenere una placcatura a diffusione dei vari strati.
5. Un semilavorato per catene, a forma di filo tubolare come definito.
6. Un monile a catena bicolore formato con il procedimento descritto ed illustrato.