ITFI20130145A1 - Dispositivo per incrementare l'aderenza degli pneumatici - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo per incrementare l’aderenza degli pneumatici. Il dispositivo in oggetto à ̈ vantaggiosamente utilizzabile su tutti quei terreni che possono non offrire un sufficiente grado di aderenza, come, ad esempio, fondi ghiacciati od innevati, oppure coperti di sabbia o terriccio.

Il dispositivo à ̈ utilizzabile per equipaggiare autovetture, autocarri anche con rimorchio, mezzi d’opera, autobus, ecc..

La presente invenzione si propone, in particolare, di affrancare l'automobilista dalla necessità di disporre di pneumatici cosiddetti invernali o chiodati, catene od altri mezzi similari, i quali richiedono perizia e tempo per essere montati ogni qualvolta siano percorsi tratti di strada ghiacciati od innevati o comunque non in grado di garantire una sufficiente aderenza.

A questo risultato si à ̈ pervenuti, in conformità della presente invenzione, adottando l'idea di realizzare un dispositivo avente le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1.

Altre caratteristiche del presente trovato sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti. Grazie alla presente invenzione, l'automobilista non à ̈ più obbligato a servirsi dì catene o di pneumatici da neve per affrontare tratti di strada ghiacciati od innevati, potendo più semplicemente utilizzare il treno di gomme comunemente utilizzato, incrementando il grado di aderenza fornito dagli pneumatici in relazione alle necessità del momento con estrema rapidità e facilità d’uso.

I vantaggi della presente invenzione saranno più evidenti grazie alla descrizione che segue, fatta con riferimento alle figure allegate, da intendersi in senso esemplificativo e non limitativo, in cui:

le Figg.l, 2, 3, 4, 5 sono relative ad un primo esempio di attuazione deH’invenzione, rappresentato, rispettivamente, in una vista prospettica in configurazione

una vista prospettica in configurazione di riposo (Pig.2), in una vista prospettica parziale in una configurazione intermedia (Fig.3), in una vista prospettica parziale nella configurazione attiva (Fig.4), in una vista prospettica dall’alto con parti in esploso (Fig.5);

le Figg.6, 7, 8, 9, 10 sono relative ad un secondo esempio di attuazione dell’invenzione, rappresentato, rispettivamente, in una vista prospettica in configurazione di riposo (Fig.6), in una vista prospettica parziale relativa ai mezzi di posizionamento degli organi di presa (Fig.7), in una altra vista prospettica parziale relativa ai mezzi di posizionamento degli organi di presa (Fig.8), in una ulteriore vista prospettica parziale relativa ai mezzi di posizionamento degli organi di presa in cui à ̈ visibile una porzione di una cinghia (Fig.9); in una vista parziale prospettica dall’alto relativa ad una porzione di cinghia (Fig.10).

Un dispositivo per incrementare l’aderenza di pneumatici in conformità della presente invenzione à ̈ del tipo applicabile ad una ruota comprendente un cerchio (3) provvisto di una faccia interna, di una faccia esterna e di un canale per l’alloggiamento di uno pneumatico (8) presentante relativi fianchi (81) e battistrada (80).

Il dispositivo dell’invenzione comprende: una base (2), una pluralità di organi di presa o artigli (4), mezzi di posizionamento di detti organi di presa (4); tali componenti verranno adesso descrìtti con riferimento agli esempi non limitativi dei disegni.

La base (2) Ã ̈ provvista di mezzi di associazione stabile al cerchio (3) in corrispondenza della faccia (31) del medesimo destinata ad essere disposta esternamente. In pratica, la base (2) viene fissata al cerchio (3) della ruota in modo stabile ma reversibile con mezzi opportuni come, ad esempio, gli stessi bulloni che vincolano il cerchio (3) al veicolo, o tramite viti dedicate. Possono essere previsti mezzi di ammortizzazione atti a consentire un leggero gioco tra base (2) del dispositivo e cerchio (3).

Il dispositivo comprende inoltre una pluralità di organi di presa o artigli (4), tra loro collegati per il tramite di una cinghia anulare (S) presentante una circonferenza di valore idoneo a consentirne la disposizione attorno allo pneumatico, in corrispondenza della superfìcie definita dal battistrada,

La cinghia (5) può essere costituita da una catena a maglie, come nell’esempio delle Figg.l-S, oppure da una serie di piastre (SO), tra loro unite da elementi di connessione (51), come nell’esempio rappresentato nelle Figg.6-10. La cinghia (5) può presentare un’estensione variabile, ovvero essere elasticamente cedevole in modo da essere calzata più facilmente sul battistrada (80) dello pneumatico (8).

1 mezzi di posizionamento degli organi di presa (4) sono idonei far passare, a comando, gli stessi organi di presa (4) da una configurazione di riposo, nella quale sono disposti sostanzialmente all’interno del perìmetro definito da detta base (2), ad una configurazione attiva, nella quale sono disposti oltre detto perimetro, e coprono corrispondenti porzioni della superfìcie definita dal battistrada.

I mezzi di posizionamento degli organi di presa comprendono una pluralità di guide (6), radialmente disposte su detta base (2) e una pluralità di perni (7) scorrevoli lungo dette guide (6) secondo una corrispondente direzione radiale, i detti organi di presa (4) essendo provvisti di una porzione distale (40) incernierata attorno ai perni (7); l’estremità distale (40) à ̈ fissata alla cinghia anulare (S) in modo da determinare il posizionamento della stessa porzione distale (40) sulla superfìcie del battistrada in corrispondenza della configurazione attiva degli organi di presa (4). Nei disegni i perni (7) sono stati evidenziati indicandone il relativo asse con linea tratto-punto.

I mezzi di posizionamento sono inoltre provvisti di mezzi di recupero, atti a riportare gli organi di presa (4) nella loro configurazione originaria di riposo. Tali mezzi di recupero sono di tipo elastico ed agiscono tra la base (2) e la cinghia (S) in modo da avvicinare centrìpetamente la cinghia (5) alla zona centrale di detta base (2) unitamente agli organi di presa (4) ad essa associati. Nell’esempio visibile nelle Ffgg.1-5 i mezzi di recupero (9) sono costituiti da un elemento a conformazione sostanzialmente stellare fissato al centro della base (2) e provvisto di bracci (91) che sono collegati a corrispondenti porzioni della cinghia (S) in posizione intermedia tra i vari artigli (4). Nell’altro esempio di attuazione dell’invenzione, mostrato nelle Figg.6-10, i mezzi di recupero (9) sono costituiti da una serie di elementi elastici (9), la cui estremità prossimale (90) à ̈ fissata al centro della base (2), mentre le estremità distali (91) sono collegate a corrispondenti porzioni della cinghia (5) in posizione intermedia tra i vari artigli (4).

I mezzi di posizionamento comprendono una pluralità di attuatoli atti a spingere verso l’esterno (meccanicamente) i detti organi di presa (4) per assumere la loro configurazione attiva. Tali attuatoli possono essere differentemente attivabili. Ad esempio, possono essere previsti mezzi motori compresi nel seguente gruppo: cilindri fluido-dinamici (ovvero mossi da fluido, sia gas che liquido), corpi espandibili, treni di ingranaggi e/o di cinghie, motori elettrici, dispositivi a molla. Nel caso di motori elettrici, questi ultimi possono essere alimentati dal circuito elettrico del veicolo o possono essere provisti di una batteria, di tipo primario o secondario.

Nel caso in cui gli attuatoti siano di tipo fluido-dinamico, il dispositivo potrà essere vantaggiosamente provvisto di mezzi di connessione ad un impianto fluidodinamico presente sul veicolo equipaggiato. Questa caratteristica risulta oltremodo vantaggiosa in autocarri e similari veicoli provvisti di un circuito di aria compressa. Nell’esempio delle Figg.1-5 à ̈ contrassegnato con (12) il raccordo che unisce i vari attuatoli (13).

Come descritto in precedenza, i mezzi di posizionamento degli organi di presa comprendono una pluralità di guide (6). Negli esempi illustrati, un dispositivo (quello delle Figg.1-5) à ̈ provvisto di sei guide (6) disposte angolarmente equidistanziate sulla base (2), mentre l’altro dispositivo (quello delle Figg.6-10) à ̈ provvisto di quattro guide (6) disposte angolarmente equidistanziate sulla base (2). Ciascuna guida à ̈ composta da due binari, i quali trattengono al loro interno il perno (7) che à ̈ scorrevole bidirezionalmente lungo la stessa guida (6). Ciascun arpione (4) à ̈ provvisto di una porzione distale (40) la quale à ̈ incernierata attorno al perno (7). Ciascun arpione (4) comprende perciò una porzione prossimale (41) che scorre lungo i binari delle guide (6) ed una porzione distale (40) che à ̈ fissata alla prossimale (41) tramite una cerniera definita dal perno (7).

Quando il dispositivo viene attivato, gli attuatori (13) spingono verso l’estemo gli aipioni (4) tutti insieme, facendo, in pratica, scorrere entrambe le porzioni prossimale (41) e distale (40) di ogni arpione (4) verso il profilo esterno della base (2). Quando le porzioni distali (40) raggiungono l’angolo formato dal battistrada (80) con il fianco dello pneumatico, la cinghia (5), che collega tra loro le dette porzioni distali (40), fa piegare questa ultime, ruotando attorno ai perni (7) in modo da farle disporle sul battistrada (80). Gli arpioni vengono mantenuti nella configurazione attiva grazie alla spinta degli attuatori (13).

Quando il dispositivo viene disattivato, gli arpioni (4) si riposizionano nella configurazione di riposo, grazie all’azione dei mezzi di recupero (9) che tirano la cinghia verso Γ interno, riportando le porzioni distali (40) all’interno della base (2), ovvero all’interno del perimetro della base (2) che à ̈ interno al profilo esterno dello pneumatico di un valore tale da non essere interessato da eventuali urti con il terreno.

La cinghia anulare (5), nell’esempio delle Figg.6-10, à ̈ formata da una pluralità di placche (SO) tra loro unite da un raccordo (SI) che può essere elastico.

Nell’esempio delle Figg.l-S gli attuatori (13) sono costituiti da una cilindri i cui steli sono fissati alla parte prossimale degli arpioni (4). Nell’esempio delle Figg.6-10 gli attuatori (13) sono costituiti da una serie di pulegge (14) e cinghie (1S), scorrevoli anche internamente alle guide (6), tra loro collegate in modo da determinare lo spostamento radiale degli arpioni (4) rispetto alle guide (6). L’attivazione del dispositivo potrà essere effettuato in automatico, in caso di collegamento diretto o indiretto degli attuatori con l’abitacolo del veicolo, oppure manualmente, con razione diretta del conducente sugli attuatori del dispositivo. L’attivazione automatica può prevedere l’uso di un telecomando. Vantaggiosamente, il dispositivo può essere provvisto di un guscio di protezione. Tale guscio potrà esser realizzato in un conveniente materiale, ad esempio in plastica o metallo, e sarà costituito da un corpo cavo provvisto di aperture per consentire la fuoriuscita degli arpioni (4) e della cinghia (5).

Le parti che costituiscono il dispositivo in oggetto, nonché l’eventuale guscio di protezione, possono essere realizzate in metallo, come anche in gomma e materie plastiche. Quanto descritto ed illustrato ha valore esemplificativo e non limitativo di qualsiasi modifica o variante rientrante nell’ ambito di protezione definito dalle rivendicazioni.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per incrementare l’aderenza di pneumatici, el tipo applicabile ad una ruota comprendente un cerchio provvisto di una faccia interna, di una faccia esterna e di un canale per l’alloggiamento di uno pneumatico presentante relativi fianchi c battistrada, dispositivo caratterizzato dal fatto che comprende: una base (2) provvista di mezzi di associazione stabile a detto cerchio (3) in corrispondenza della faccia del medesimo destinata ad essere disposta esternamente; una pluralità di organi di presa o artigli (4), tra loro collegati per il tramite di una cinghia anulare (5) presentante una circonferenza di valore idoneo a consentirne la disposizione attorno allo pneumatico, in corrispondenza della superficie definita dal battistrada; mezzi di posizionamento di detti organi di presa (4) atti far passare, a comando, gli stessi organi di presa (4) da una configurazione di riposo, nella quale sono disposti sostanzialmente all’ interno del perimetro definito da detta base (2), ad una configurazione attiva, nella quale sono disposti oltre detto perimetro, e coprono corrispondenti porzioni della superficie definita dai battistrada.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di posizionamento degli organi di presa comprendono una pluralità di guide (6), radialmente disposte su detta base (2) e una pluralità di perni (7) scorrevoli lungo dette guide (6) secondo una corrispondente direzione radiale, i detti organi di presa (4) essendo provvisti di una porzione distale (40) incernierata attorno a detti perni (7); detta porzione distale (40) essendo fissata a detta cinghia anulare (5) in modo da determinare il posizionamento della detta porzione distale (40) sulla superficie del battistrada in corrispondenza della detta configurazione attiva degli organi di presa (4).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 e/o 2, caratterizzato dal fatt che detti mezzi di posizionamento sono provvisti di mezzi di , atti a riportare i detti organi di presa (4) nella loro configurazione originaria di riposo.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di recupero sono di tipo elastico ed agiscono tra la detta base (2) e la detta cinghia (5) in modo da avvicinare centripetamente la detta cinghia (5) alla zona centrale di delta base (2) unitamente agli organi di presa (4) ad essa associati.
5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di posizionamento comprendono una pluralità di attuatori atti a spingere verso l’esterno i detti organi di presa (4) per assumere la loro configurazione attiva.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i detti attuatori sono mobili mediante l’azione di mezzi motori compresi nel seguente gruppo: cilindri fluido-dinamici, corpi espandibili, treni di ingranaggi e/o di cinghie, motori elettrici, dispositivi a molla.
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui gli attuatori sono di tipo fluidodinamico, caratterizzato dal fatto che il dispositivo à ̈ provvisto di mezzi di connessione ad un impianto fluidodinamico presente sul veicolo equipaggiato.
8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il perimetro di detta base (2) Ã ̈ interno al profilo esterno dello pneumatico di un valore tale da non essere interessato da eventuali urti con il terreno.
9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dai fatto che detta cinghia anulare (5) à ̈ formata da una pluralità di placche (50) tra loro unite da un raccordo di connessione (5 1).
10. 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che à ̈ provvisto di un guscio di protezione.