ITFI20130060A1 - "diffusore acustico" - Google Patents

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ITFI20130060A1
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diffuser
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Claudio Lastrucci
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Description

"DIFFUSORE ACUSTICO"
Descrizione
Campo Tecnico
La presente invenzione riguarda il settore degli impianti per la riproduzione audio. Più in particolare la presente invenzione riguarda impianti di amplificazione di elevata potenza per impieghi in discoteche, per concerti o simili. In particolare, l’invenzione riguarda perfezionamenti ai diffusori acustici.
Stato della Tecnica
Un diffusore acustico comprende in generale una cassa o cabinet, al cui interno à ̈ alloggiato un elemento radiante, cioà ̈ un elemento che viene posto in vibrazione e genera onde di pressione che vengono percepite dall'orecchio umano come suoni. La vibrazione dell'elemento radiante viene impartita da un motore, cioà ̈ da un sistema di conversione elettromeccanica che trasforma un segnale elettrico proveniente da un amplificatore audio, in movimenti di un equipaggio mobile per effetto della variazione di un campo magnetico.
Normalmente il motore e l’elemento radiante sono integrati e formano un unico componente. Essi sono tra loro uniti da un cestello o telaio che vincola l’elemento radiante, tipicamente un cono, al motore. Il complesso formato dal cestello, dal motore e dall'elemento radiante viene poi installato all'interno della cassa, cosicché il cestello sostiene sia l'elemento radiante sia il motore all’interno della cassa. EP 0642291 descrive un altoparlante comprendente un elemento radiante in forma di diaframma troncoconico e un motore per porre in vibrazione tale diaframma, il tutto montato su un cestello destinato all'installazione in una cassa, secondo la tecnica nota sopra brevemente descritta.
In Fig.1 à ̈ mostrata una cassa di un diffusore acustico secondo l'arte corrente. Il diffusore, complessivamente indicato con 100, comprende una cassa o cabinet 101 di forma adeguata, che può variare da costruttore a costruttore. All'interno della cassa 101 sono disposti uno o più altoparlanti (due nell'esempio di Fig.1) che possono operare ad esempio in intervalli di frequenze acustiche tra loro diverse. Nella Fig.1 i due altoparlanti sono indicati con 103 e 105. In generale ciascun altoparlante comprende un cono 107 montato su un cestello 109 che supporta anche un sistema di conversione elettroacustica, o motore 111. Il complesso dell'altoparlante 103, 105, formato dal cono od altro elemento radiante 107, dal cestello 109 e dal motore o sistema di conversione elettroacustica 111 viene sospeso alla parete frontale 101A della cassa 101. Tale parete frontale presenta aperture 101B in corrispondenza delle quali vengono disposti i rispettivi altoparlanti 103, 105.
WO 2011/125083 descrive un sistema di conversione elettromeccanica o motore di nuova concezione, per l'azionamento di un elemento radiante. Questo motore presenta una struttura fissa ed un elemento mobile rispetto alla struttura fissa. L'elemento mobile comprende un magnete permanente che si muove solidalmente all'elemento mobile, mentre la struttura fissa di supporto contiene una bobina elettromagnetica. Questo sistema di conversione elettromeccanica à ̈ stato studiato per comandare in vibrazione elementi radianti di casse acustiche di elevata potenza.
Sommario dell’Invenzione
Secondo un aspetto, viene previsto un diffusore acustico comprendente una cassa o cabinet, un motore, cioà ̈ un sistema di conversione elettromeccanica con un equipaggio mobile, ed un elemento radiante. Il motore e l’elemento radiante sono posti nella cassa. Il motore à ̈ meccanicamente vincolato alla cassa e supportato da essa, mentre l’elemento radiante à ̈ vincolato alla cassa e supportato da essa e inoltre vincolato all’equipaggio mobile del motore così che lo spostamento dell’equipaggio mobile del motore pone in vibrazione l’elemento radiante, il quale genera onde di pressione nel mezzo in cui il diffusore acustico à ̈ posto, tipicamente in aria. Vantaggiosamente l’elemento radiante può essere vincolato alla cassa tramite un componente formante una sospensione elastica, la cui deformazione sotto la spinta dell’equipaggio mobile, consente lo spostamento dell’elemento radiante. La sospensione può essere costituita ad esempio da una porzione anulare di un elemento radiante conico.
L’elemento radiante risulta in questo modo vincolato da una parte alla cassa, tramite una sospensione elastica, e dall’altra al motore, tramite l’equipaggio mobile del motore stesso. Quest’ultimo à ̈ a sua volta fissato, indipendentemente dall’elemento radiante, alla cassa. “Indipendentemente†significa che il motore non à ̈ sostenuto alla cassa tramite un componente che sostiene anche l’elemento radiante, bensì per mezzo di organi di vincolo meccanico autonomi e separati rispetto a quelli con cui l’elemento radiante à ̈ fissato alla cassa, vantaggiosamente con la sospensione elastica interposta tra l’elemento radiante e i mezzi di fissaggio alla cassa.
Il diffusore secondo l’invenzione, pertanto non prevede un cestello che forma elemento di congiunzione e vincolo reciproco tra l’elemento radiante ed il motore. Questi due componenti sono uniti l’uno all’altro vantaggiosamente solo tramite l’equipaggio mobile del motore e sono poi fissati l’uno indipendentemente dall’altro alla cassa o cabinet del diffusore. In pratica il motore e l’elemento radiante sono vantaggiosamente supportati dalla cassa l’uno indipendentemente dall’altro. Ad esempio l’elemento radiante à ̈ fissato alla parete frontale o ad un telaio posto in prossimità del lato anteriore della cassa, e il motore à ̈ fissato ad esempio ad una parete tergale della cassa o cabinet. In sostanza, il motore à ̈ supportato dalla cassa anziché da un cestello, e analogamente l’elemento radiante à ̈ supportato dalla cassa, senza necessità di un cestello o telaio di vincolo reciproco diretto tra elemento radiante e motore.
Secondo alcune vantaggiose forme di realizzazione il motore comprende un alloggiamento in cui à ̈ disposto l’equipaggio mobile, il quale sporge dall’alloggiamento con un organo di fissaggio, ad esempio uno stelo, all’elemento radiante. L’alloggiamento del motore può essere vantaggiosamente fissato alla cassa con almeno un organo meccanico di vincolo, ad esempio con una o più staffe. L’elemento radiante à ̈ vincolato alla cassa indipendentemente dall’organo meccanico di vincolo che collega il motore alla cassa, ad esempio lungo il proprio perimetro. Nel caso di un elemento radiante conico, esso può presentare una base maggiore forma un bordo fissato alla cassa ed un vertice o base minore vincolata all’equipaggio mobile del motore. In alcune forme di realizzazione nella zona di maggiore dimensione diametrale, l’elemento radiante conico può presentare un bordo corredato di una flangia che viene fissata alla cassa. Il fissaggio può essere facilitato usando un telaio montato arretrato rispetto ad una apertura od imboccatura frontale della cassa. In altre forme di realizzazione l’elemento radiante può essere fissato con il proprio bordo perimetrale direttamente lungo un bordo di apertura della cassa o cabinet del diffusore acustico. Tra la flangia e il corpo principale conico dell’elemento radiante può essere prevista una porzione anulare formante una sospensione elastica, ad esempio con una sezione trasversale a C o ad U. Questa porzione si deforma elasticamente sotto la spinta dell’equipaggio mobile del motore consentendo lo spostamento della parte principale o corpo dell’elemento radiante.
Vantaggiosamente il motore può essere collegato rigidamente alla cassa mentre l’elemento radiante può essere à ̈ vincolato rigidamente in un punto di esso all’equipaggio mobile del motore, per muoversi con esso, ed elasticamente all’alloggiamento del motore. Se l’elemento radiante à ̈ conico, esso sarà vantaggiosamente vincolato all’equipaggio mobile del motore in corrispondenza del vertice o della base minore del cono.
In alcune vantaggiose forme di realizzazione il diffusore acustico comprende un componente elastico deformabile a flessione che presenta almeno un punto di vincolo all’elemento radiante ed almeno un punto di vincolo all’alloggiamento del motore. Ad esempio, il componente elastico può presentare un nucleo centrale formante il punto di vincolo all’elemento radiante ed una pluralità di bracci elastici estendentisi dal nucleo centrale e formanti, a distanza dal nucleo centrale, rispettivi punti di vincolo all’alloggiamento del motore. I bracci possono essere deformati elasticamente a flessione per effetto dello spostamento dell’elemento radiante imposto dall’equipaggio mobile del motore. Essi tendono a riportare l’elemento radiante, e conseguentemente anche l’equipaggio mobile del motore, in una posizione di riposo, corrispondente ad una posizione di minima energia elastica, cioà ̈ di assenza di deformazione del componente elastico.
Il componente elastico può comprendere almeno tre bracci elastici e preferibilmente almeno quattro bracci elastici estendentisi da un nucleo centrale del componente elastico e presentante estremità vincolate all’alloggiamento del motore.
In alcune vantaggiose forme di realizzazione il componente elastico à ̈ vincolato all’equipaggio mobile del motore tramite uno stelo sostanzialmente ortogonale ad un piano di giacitura dei bracci del componente elastico. In alcune forme di realizzazione, tra ciascun braccio e l’alloggiamento del motore può essere posto un distanziale, ad esempio comprendente un cilindro di materiale elastomerico interposto tra l’alloggiamento del motore od un componente di tale alloggiamento e l’estremità del rispettivo braccio. Un bullone o altro elemento di serraggio può essere disposto coassialmente al cilindro o altro elemento di materiale elastomerico per unire tra loro i vari elementi.
In alcune vantaggiose forme di realizzazione l’elemento radiante, preferibilmente di forma conica o tronco-conica, à ̈ realizzato di pezzo insieme alla sospensione elastica ed eventualmente ad una flangia di fissaggio dell’elemento radiante alla cassa. Il complesso di questi componenti o parti dell’elemento radiante può essere ottenuto da un unico semilavorato di materiale plastico, tramite termoformatura. Si possono prevedere anche spessori variabili per conferire la deformabilità elastica alla zona formante la sospensione e sufficiente rigidezza ad esempio al corpo conico principale, affinché esso vibri senza deformarsi, sotto la spinta del motore e grazie alla deformazione elastica della sospensione. Anche la flangia di fissaggio può avere uno spessore maggiore della sospensione, per ottenere una maggiore resistenza meccanica.
Breve Descrizione dei Disegni
La presente invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l’unito disegno, il quale mostra una pratica forma di realizzazione non limitativa dell’invenzione. Più in particolare, nel disegno:
la Fig.1 mostra uno schema di un diffusore acustico secondo l’arte corrente; la Fig.2 mostra un diffusore secondo l’invenzione in una sezione secondo un piano contenente l’asse del diaframma conico formante l’elemento radiante; la Fig.2A mostra un ingrandimento di un dettaglio di Fig.2;
la Fig.3 mostra una sezione locale secondo la linea III-III di Fig.2;
la Fig.4 mostra una sezione locale secondo IV-IV di Fig.3;
la Fig.5 mostra una sezione secondo V-V di Fig.2;
la Fig.6 mostra una vista esplosa del motore e degli organi di fissaggio dell’equipaggio mobile del motore all’elemento radiante.
Descrizione Dettagliata di una Forma di Attuazione dell’Invenzione
La descrizione dettagliata che segue di forme di realizzazione esemplificative si riferisce ai disegni allegati. Gli stessi numeri di riferimento in disegni differenti identificano elementi uguali o simili. Inoltre, i disegni non sono necessariamente in scala. La descrizione dettagliata che segue non limita l’invenzione. Piuttosto, l’ambito dell’invenzione à ̈ definito dalle rivendicazioni accluse.
Il riferimento in tutta la descrizione a “una forma di realizzazione†o “la forma di realizzazione†o “alcune forme di realizzazione†significa che una particolare caratteristica, struttura o elemento descritto in relazione ad una forma di realizzazione à ̈ compresa in almeno una forma di realizzazione dell’oggetto descritto. Pertanto la frase “in una forma di realizzazione†o “nella forma di realizzazione†o “in alcune forme di realizzazione†in vari punti lungo la descrizione non si riferisce necessariamente alla stessa o alle stesse forme di realizzazione. Inoltre le particolari caratteristiche, strutture od elementi possono essere combinati in qualunque modo idoneo in una o più forme di realizzazione.
Nelle Figg.2, 3 e 4 à ̈ mostrato un diffusore acustico incorporante l'invenzione. Il diffusore acustico à ̈ complessivamente indicato con 1. Nella forma di realizzazione illustrata il diffusore 1 comprende una cassa 3 con una parete tergale 5, un'apertura frontale 7 e pareti laterali 9. Nella forma di realizzazione illustrata in corrispondenza dell'apertura frontale 7 à ̈ disposto un telaio 11 che forma in sostanza una parete frontale, che può essere arretrata rispetto all'apertura frontale 7. Il telaio 11 forma una sede in cui à ̈ inserito e fissato un elemento radiante 13.
In alcune forme di realizzazione l'elemento radiante 13 può essere un diaframma conico, denominato anche semplicemente cono. Il cono 13 à ̈ vantaggiosamente realizzato in un materiale capace di spostarsi sotto la spinta dell’equipaggio mobile di un motore o sistema di conversione elettromeccanica, di seguito descritto in maggiore dettaglio. In alcune forme di realizzazione il cono 13 può essere realizzato in materiale plastico.
In alcune vantaggiose forme di realizzazione l’elemento radiante 13 può essere realizzato in materiale plastico tramite un procedimento di termoformatura.
Il cono 13 presenta una base maggiore delimitata da una porzione anulare 13A, che può essere sagomata come illustrato nell’ingrandimento di Fig.2A, ed una base minore o vertice 13B interno alla cassa 3. La porzione anulare 13A presenta una flangia 13F che à ̈ fissata con una pluralità di viti od altri componenti di fissaggio al telaio 11, a sua volta reso solidale alla cassa o cabinet 3. In pratica la porzione anulare 13A presenta una zona 13C con una sezione trasversale curva ad esempio a C o ad U. Questa porzione à ̈ elasticamente deformabile per consentire al corpo del cono, cioà ̈ alla parte sviluppantesi dalla zona 13C verso il vertice 13B del cono, di muoversi parallelamente all’asse del cono sotto la sollecitazione del motore, o più precisamente di un equipaggio mobile di esso, vincolato nel modo appresso descritto al cono 13 formante l’elemento radiante del diffusore 1. In pratica, la porzione o zona 13C dell’elemento radiante 13 forma una sospensione elastica che consente alla porzione centrale principale di forma tronco-conica 13D del cono o elemento radiante conico 13 di muoversi parallelamente al proprio asse, generando onde di pressione nell’aria circostante.
Lo spessore del materiale formante il cono 13 può essere costante. In alcune forme di realizzazione lo spessore del materiale formante l’elemento radiante può essere variabile, ad esempio maggiore in corrispondenza della flangia 13F e/o in corrispondenza del corpo principale 13D. La porzione anulare 13C può avere uno spessore minore per consentire più facilmente una deformazione elastica che permette al corpo 13D del cono di spostarsi parallelamente all’asse del cono sotto il controllo del motore 15 per generare le onde di pressione o onde acustiche.
In alcune forme di realizzazione il corpo principale 13D dell’elemento radiante conico 13 può presentare piegature anulari, come mostrato schematicamente in Figg. 2 e 5.
All'interno 3I della cassa 3 à ̈ alloggiato un motore 15, cioà ̈ un sistema di conversione elettromeccanica, che riceve un segnale elettrico da un amplificatore (schematicamente indicato con A). Il segnale elettrico dell'amplificatore A viene convertito in segnale acustico dal motore 15 tramite un equipaggio mobile 14 alloggiato all'interno di un alloggiamento 15A del motore 15. Il motore o sistema di conversione elettromeccanica può essere configurato ad esempio come descritto in WO 2011/125083. L’equipaggio mobile 14 à ̈ solidale ad uno stelo 19, che si muove rigidamente insieme ad esso. In alcune forme di realizzazione lo stelo 19 à ̈ vincolato ad una estremità interna 13B dell'elemento radiante conico 13. Il vincolo può essere ottenuto ad esempio tramite rondelle 19A, 19B avvitate su una porzione filettata dello stelo 19. Il fissaggio dell’elemento radiante 13 all’equipaggio mobile del motore 15 può avvenire vantaggiosamente dopo che il motore 15 à ̈ stato fissato all’interno della cassa 3. Lo stelo 19, infatti, attraversa l’elemento radiante 13 ed à ̈ accessibile dall’esterno della cassa. Viceversa, una volta montato, l’elemento radiante può essere smontato dal motore agendo dall’esterno della cassa sulla rondella 19B. La Fig.7 mostra una vista esplosa del motore 15 con l’equipaggio mobile 14 e lo stelo 19, insieme agli elementi di fissaggio dello stelo 19 all’elemento radiante 13.
Vantaggiosamente, lo stelo 19 à ̈ vincolato ad un componente elastico 21, mostrato in particolare in una vista frontale in Fig.3. Come visibile in Fig.3, in una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa, il componente elastico 21 può avere una forma ad X. In altre forme di realizzazione il componente elastico 21 può avere una forma a croce od a stella.
Il componente elastico 21 può essere realizzato in un materiale elastomerico atto a deformarsi flessionalmente nel modo appresso descritto.
In generale, secondo forme di attuazione vantaggiose il componente elastico 21 presenta una pluralità di bracci 23 che si estendono da un nucleo centrale 21A e che giacciono in un piano sostanzialmente ortogonale allo stelo 19. I bracci 23 sono vincolati all’alloggiamento 15A del motore. A tale scopo possono essere previsti elementi di vincolo collegati alle estremità 23A dei bracci 23. Ciascun elemento di vincolo, complessivamente indicato con 25, può essere fissato tra una estremità 23A di un rispettivo braccio 23 del componente elastico 21, ed una placca sagomata 26 rigidamente fissata all’alloggiamento 15A del motore. La Fig.4 mostra una sezione longitudinale di un elemento di vincolo 25 in una possibile forma di realizzazione. L’elemento di vincolo 25 può comprendere un cilindro 27 ad esempio in materiale elastomerico. Il cilindro à ̈ internamente cavo e coassiale ad un bullone 28 che sporge con una testa 28A dall’estremità 23A del rispettivo braccio. Il bullone attraversa un foro preferibilmente a forma di asola 26A della placca sagomata 26 ed all’estremo opposto rispetto alla testa 28A il bullone à ̈ avvitato in un dado 29. Fra la testa 28A del dado e l’estremità 23A del rispettivo braccio 23 del componente elastico 21 à ̈ interposta una rondella 31. Un’ulteriore rondella 32 à ̈ interposta tra il componente elastico 21 ed il cilindro 28, mentre una terza rondella 33 à ̈ posta tra la placca sagomata 26 ed il dado 29. In questo modo l’estremità 23A di ciascun braccio 23 à ̈ fissata all’alloggiamento 15A del motore 15 tramite l’interposizione del cilindro 25 che viene compresso assialmente tramite il bullone 28 e il dado 29.
Con questa disposizione, il movimento dell'equipaggio mobile 14solidale allo stelo 19 provoca lo spostamento dell'elemento radiante 13 e quindi da generazione di onde di pressione ed allo stesso tempo una deformazione flessionale dei bracci 23 del componente elastico 21 rispetto alla loro posizione di riposo in cui i bracci 23 sono sostanzialmente complanari.
L'alloggiamento 15A del motore 15 può essere vincolato alla struttura della cassa 3 tramite organi di vincolo meccanico. Nell'esempio di realizzazione illustrato il collegamento fra il motore 15 e la cassa 3 à ̈ ottenuto tramite due staffe 37, che possono essere ad esempio realizzate in lamiera piegata.
Vantaggiosamente il motore 15 può essere fissato tramite gli organi di vincolo meccanico 27 alla parete 5 della cassa 3 opposta e sostanzialmente parallela al telaio 11 definente la sede in cui à ̈ montato l'elemento radiante 13. In altre forme di realizzazione il motore 15 può essere fissato tramite organi di vincolo meccanico ad una o più pareti laterali 9.
Con la disposizione sopra descritta à ̈ possibile montare agevolmente il motore 15 all'interno della cassa 3 tramite le staffe 27 od altri organi di vincolo meccanico idonei. Una volta che il motore 15 à ̈ stato fissato alla cassa 3, può essere montato il cono 13 od altro elemento radiante. Questo può essere facilmente centrato rispetto al motore 15 e vincolato all’equipaggio mobile 14 in corrispondenza dello stelo 19 solidale a quest’ultimo. Il collegamento del cono 13 avviene dall’esterno della cassa 3, essendo il vertice 13B del cono 13 accessibile attraverso l’apertura 7 della cassa 3. Il collegamento à ̈ ottenuto ad esempio tramite un dado ed eventuali rondelle vincolati allo stelo 19. Successivamente l’elemento radiante 13 viene agevolmente fissato al telaio 11 od altra struttura di supporto, vincolata alla cassa 3, attorno al perimetro dell’elemento radiante 13, ad esempio lungo la flangia 13F. In questo modo, il collegamento meccanico tra la cassa 3 e l’elemento radiante conico 13 à ̈ ottenuto tramite la sospensione elastica, formata dalla porzione 13C sagomata a C o ad U dell’elemento radiante conico 13.
Lo smontaggio avviene con procedimento inverso.
In alcune modalità costruttive, si può effettuare il fissaggio del cono 13 alla cassa prima di fissare il vertice 13B allo stelo 19.
Si ottiene una struttura meccanicamente robusta, facile da montare, in cui non vi sono difficoltà a realizzare il centraggio tra equipaggio mobile del motore ed elemento radiante. La particolare disposizione meccanica consente di montare motori 15 ed elementi radianti 13 anche molto pesanti e di grandi dimensioni, come quelli richiesti per erogare elevate potenze acustiche. La configurazione descritta à ̈ quindi particolarmente vantaggiosa per diffusori di elevata potenza.
Nella forma di realizzazione illustrata l’elemento radiante conico 13 à ̈ montato in modo che il suo vertice 13B sia orientato all’interno della cassa 3 e la base maggiore 13A sia orientata verso l’apertura 7 della cassa. Non si esclude la possibilità di montare l’elemento radiante conico in modo inverso, con la base minore o vertice 13B orientato verso l’esterno della cassa.
In altre forme di realizzazione si può prevedere che lo stesso motore 15 controlli la vibrazione di due distinti elementi radianti contrapposti. La Fig.6 mostra schematicamente una possibile configurazione di un diffusore di questo tipo, ancora indicato con 1. Il diffusore 1 può comprendere una cassa 3, con pareti laterali 5 ed aperture contrapposte 7A, 7B. Nelle aperture 7A, 7B possono essere montati due elementi radianti, ad esempio conici 13X e 13Y, che possono essere tra loro simmetrici. Il fissaggio può avvenire in corrispondenza di un telaio 11X per il cono 13X e di un telaio 11Y per il cono 13Y.
Ciascun elemento radiante 13X, 13Y può essere realizzato come l’elemento radiante conico 13 descritto con riferimento alle Figg. 2 a 5. In una posizione intermedia e preferibilmente centrale rispetto ai due elementi radianti conici 13X, 13Y à ̈ disposto un singolo motore 15, con un equipaggio mobile 14 che sporge tramite due steli o perni 19X, 19Y da entrambi i lati del motore 15, verso i due elementi radianti conici 13X, 13Y. Ciascuno steli 19X, 19Y può essere fissato al vertice o base minore del rispettivo elemento radiante conico 13X, 13Y. Il movimento dell’equipaggio mobile 14 controllato dal segnale elettrico proveniente dall’amplificatore (non mostrato) provoca una vibrazione di entrambi gli elementi radianti 13X, 13Y per effetto della deformazione elastica delle due sospensioni, con cui gli elementi radianti sono fissati alla cassa 3.
In alcune forme di realizzazione i coni o elementi radianti conici 13X, 13Y possono essere montati rovesciati, cioà ̈ con i vertici rivolti verso l’esterno della cassa 3 e le basi maggiori rivolte l’una verso l’altra e verso l’interno della cassa 3.
In ancora ulteriori forme di realizzazione, non mostrate, si può prevedere che lo stesso elemento radiante sia azionato da più di un motore.
Mentre le forme di realizzazione dell’invenzione qui illustrate sono state mostrate nei disegni e descritte integralmente in quanto sopra con particolari e dettagli in relazione a diverse forme di attuazione esemplificative, gli esperti nell’arte comprenderanno che molte modifiche, cambiamenti e omissioni sono possibili senza uscire materialmente dagli insegnamenti innovativi, dai principi e dai concetti sopra esposti, e dai vantaggi dell’oggetto definito nelle rivendicazioni allegate. Pertanto l’ambito effettivo delle innovazioni descritte deve essere determinato soltanto in base alla più ampia interpretazione delle rivendicazioni allegate, così da comprendere tutte le modifiche, i cambiamenti e le omissioni.

Claims (17)

  1. "DIFFUSORE ACUSTICO" Rivendicazioni 1. Un diffusore acustico comprendente una cassa, un motore con un equipaggio mobile, ed un elemento radiante; in cui il motore e l’elemento radiante sono posti in detta cassa ed il motore pone in vibrazione l’elemento radiante per generare onde acustiche sotto il controllo di un segnale acustico applicato al motore; caratterizzato dal fatto: che il motore à ̈ meccanicamente vincolato alla cassa e supportato da essa; che l’elemento radiante à ̈ vincolato alla cassa e supportato da essa; e che detto elemento radiante à ̈ inoltre vincolato all’equipaggio mobile del motore, così che un movimento dell’equipaggio mobile provoca un movimento dell’elemento radiante.
  2. 2. Diffusore come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento radiante à ̈ vincolato alla cassa tramite un componente formante una sospensione elastica, la cui deformazione sotto la spinta dell’equipaggio mobile, consente lo spostamento dell’elemento radiante.
  3. 3. Diffusore acustico come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto: che il motore comprende un alloggiamento in cui à ̈ disposto l’equipaggio mobile, il quale sporge dall’alloggiamento con un organo di fissaggio all’elemento radiante; che l’alloggiamento del motore à ̈ fissato alla cassa con almeno un organo meccanico di vincolo; e che l’elemento radiante à ̈ vincolato alla cassa indipendentemente dall’organo meccanico di vincolo che collega il motore alla cassa.
  4. 4. Diffusore acustico come da rivendicazione 1 o 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detta cassa comprende: almeno una prima faccia frontale, adiacentemente alla quale à ̈ fissato l’elemento radiante in modo da poter vibrare rispetto alla cassa; ed almeno una parete a cui à ̈ fissato il motore.
  5. 5. Diffusore come da rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la faccia frontale presenta un’apertura di fronte alla quale à ̈ posto l’elemento radiante.
  6. 6. Diffusore come da rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che alla cassa à ̈ vincolato un telaio, al quale à ̈ fissato l’elemento radiante.
  7. 7. Diffusore come da rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che l’elemento radiante à ̈ fissato al telaio lungo un bordo perimetrale dell’elemento ra diante.
  8. 8. Diffusore come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’elemento radiante comprende una flangia perimetrale di fissaggio alla cassa ed una porzione di bordo, disposta tra la flangia ed un corpo centrale dell’elemento radiante, detta porzione di bordo presentando una sezione deformabile per consentire il movimento dell’elemento radiante in una direzione parallela alla direzione di movimento dell’equipaggio mobile del motore.
  9. 9. Diffusore acustico come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo dell’elemento radiante à ̈ sostanzialmente conico.
  10. 10. Diffusore acustico come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il motore à ̈ collegato rigidamente alla cassa e che l’elemento radiante à ̈ vincolato rigidamente all’equipaggio mobile del motore e vincolato elasticamente all’alloggiamento del motore.
  11. 11. Diffusore acustico come da rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che l’elemento radiante presenta un bordo vincolato elasticamente alla cassa ed una zona centrale vincolata all’equipaggio mobile del motore.
  12. 12. Diffusore acustico come da rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto di comprendere un componente elastico deformabile a flessione che presenta almeno un punto di vincolo all’elemento radiante ed almeno un punto di vincolo all’alloggiamento del motore.
  13. 13. Diffusore acustico come da rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detto componente elastico presenta un nucleo centrale formante il punto di vincolo all’elemento radiante ed una pluralità di bracci elastici estendentisi dal nucleo centrale e formanti, a distanza dal nucleo centrale, rispettivi punti di vincolo all’alloggiamento del motore.
  14. 14. Diffusore acustico come da rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che detto componente elastico à ̈ fissato all’equipaggio mobile del motore, preferibilmente in corrispondenza del nucleo centrale.
  15. 15. Diffusore acustico come da rivendicazione 13 o 14, caratterizzato dal fatto che detto componente elastico comprende almeno tre bracci elastici e preferibilmente almeno quattro bracci elastici.
  16. 16. Diffusore acustico come da una o più delle rivendicazioni 13 a 15, caratterizzato dal fatto che i bracci del componente elastico sono sostanzialmente complanari quando il componente elastico non à ̈ soggetto a sollecitazioni flessionali.
  17. 17. Diffusore acustico come da rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che il componente elastico à ̈ vincolato all’equipaggio mobile del motore tramite uno stelo sostanzialmente ortogonale ad un piano di giacitura dei bracci del componente elastico.
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