ITCR20100029A1

ITCR20100029A1 - Elemento di pulizia

Info

Publication number: ITCR20100029A1
Application number: IT000029A
Authority: IT
Inventors: Ernesto Bruni
Original assignee: Spazzolificio Cremonese
Priority date: 2010-09-10
Filing date: 2010-09-10
Publication date: 2012-03-11

Description

DESCRIZIONE

dell’Invenzione Industriale dal titolo:

ELEMENTO DI PULIZIA

DESCRIZIONE

L’invenzione si rivolge al settore delle macchine e dei relativi accessori per la pulizia automatica industriale.

Più nel dettaglio, l’invenzione riguarda un elemento di pulizia impiegabile, in cooperazione con un opportuno utensile di lavoro, per la pulizia di superfici rigide di contenitori o recipienti, prevalentemente, ma non esclusivamente, utilizzati per la lavorazione di prodotti alimentari.

Sono noti elementi di pulizia generalmente bi-strato.

Un primo strato è costituito da un materiale con azione pulente per sfregamento di tipo meccanico, un secondo strato è normalmente realizzato con un materiale spugnoso con azione assorbente dei liquidi detergenti e di resistenza alle forza di compressione.

Generalmente detto materiale spugnoso è poliuretano espanso a celle aperte.

Detti due strati sono stabilmente associati tra loro mediante resine o colle di tipo noto.

Detto elemento di pulizia è stabilmente associato mediante mezzi di ancoraggio di tipo continuo o puntuale ad un opportuno utensile di lavoro provvisto su una macchina automatica che preme con forza l’elemento contro le superfici da pulire.

Tali elementi di pulizia presentano alcuni limiti o svantaggi, prevalentemente causati dalla presenza del materiale spugnoso, altamente assorbente.

Detto materiale spugnoso:

provoca una prolungata ritenzione di liquidi di lavaggio nell’elemento di pulizia, con il rischio di sviluppo di dannose e anti-igieniche cariche batteriche:

appesantisce l’intero elemento di pulizìa quando è bagnato, rendendo la sua inerzia molto elevata e la sua movimentazione difficoltosa per l’operatore durante le fasi di smontaggio e rimontaggio sulle macchine automatiche;

tende a deformarsi troppo per effetto della spinta dell’utensile di lavoro della macchina automatica che preme sulle superfici da pulire, con il rischio di contatto e strisciamento di parti metalliche contro le superfici da pulire.

L’invenzione si propone di superare questi limiti, realizzando un elemento di pulizia leggero e pratico nell’uso, che non comprenda alcuno strato spugnoso, che non inglobi eccessive quantità d’acqua e di liquidi; che rimanga pulito ed igienizzato durante l’uso e resista efficacemente alle forze di compressione, di torsione e di taglio esercitate durante l’azione di pulizia.

Tali scopi sono raggiunti con un elemento di pulizia composto da due strati stabilmente associati tra loro mediante resine o colle di tipo noto, atto a cooperare con un utensile di lavoro, ove il primo strato è costituito da un materiale ad azione pulente per sfregamento di tipo meccanico, caratterizzato dal fatto che il secondo strato ha funzione di supporto per detto primo strato, è costituito da un materiale con diversa natura rispetto al primo, cedevole elasticamente e sostanzialmente non assorbente.

Secondo un primo aspetto dell’invenzione detto materiale ad azione pulente è fibra abrasiva a trama aperta, ed in particolare detta fibra abrasiva è del tipo tessuto non tessuto realizzato con materiali scelti tra fibre di nylon e/o poliestere, legate e trattate con resine scelte tra resine acriliche, fenilacriliche, poliuretaniche e fenoliche, e caricate con elementi abrasivi scelti tra sostanze minerali e vegetali. Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione detto strato di materiale cedevole elasticamente è realizzato mediante un polimero espanso a celle chiuse, ed in particolare detto polimero è polietilene. Vantaggiosamente detto elemento di pulizia comprende mezzi di ancoraggio di tipo continuo o puntuale a detto utensile di lavoro.

Secondo una prima variante dell’invenzione, detti mezzi di ancoraggio sono di tipo permanente, e comprendono colla.

Secondo un’ulteriore variante dell’invenzione, detti mezzi di ancoraggio sono reversibili nell’uso, e sono scelti tra fascette di fissaggio puntuale in plastica, o in metallo, o in tessuto tipo Velcro® ad uncini e lanetta, o strisce continue di nastro bi-adesivo o strato di tessuto ad uncini e lanetta.

L’elemento di pulizia così composto presenta numerosi vantaggi, derivanti in particolare dalla sostituzione dello strato spugnoso in poliuretano con uno strato di sostegno dello strato pulente realizzato mediante un polimero espanso a celle chiuse, cedevole elasticamente e sostanzialmente non assorbente.

In particolare, detto elemento di pulizia:

- è più leggero;

- è altamente drenante e facilmente risciacquabile;

- non trattenendo liquidi alimentari evita il proliferarsi di cariche batteriche;

- è resistente meccanicamente alle forze in gioco.

Tutti i materiali impiegati per realizzare detto elemento di pulizia sono adatti all’uso alimentare e rispettano tutte le norme igieniche note e richieste per tale impiego.

I vantaggi dell’invenzione saranno maggiormente evidenti nel seguito, in cui viene descritta una modalità preferita di realizzazione, a titolo esemplificativo e non limitativo, e con l’aiuto delle figure dove: la Fig. 1 rappresenta, in sezione trasversale con proporzioni volutamente deformate, un elemento di pulizia secondo l’invenzione; la Fig. 2 rappresenta, in sezione trasversale con proporzioni volutamente deformate, l’elemento di pulizia di Fig. 1 associato ad un utensile di lavoro.

Con riferimento alla Fig. 1 è illustrato un elemento di pulizia 1 atto a cooperare con un utensile di lavoro 2 collegabile ad una macchina automatica per la pulizia di un recipiente a pareti rigide, particolarmente ad uso alimentare.

Detto elemento di pulizia 1 è composto da due strati 4 e 5 stabilmente associati tra loro mediante resine o colle 3 o altri elementi di fissaggio equivalenti di tipo noto.

Un primo strato 4 comprende un materiale ad azione pulente per sfregamento di tipo meccanico, costituito da fibra abrasiva a trama aperta.

Un secondo strato 5 comprende un materiale di diversa natura rispetto al primo, cedevole elasticamente e sostanzialmente non assorbente, costituito da un polimero espanso a celle chiuse.

Detta fibra abrasiva è del tipo tessuto non tessuto realizzato con materiali scelti tra fibre di nylon e/o poliestere.

Detto tessuto non tessuto può avere una denaratura variabile compresa tra 3-500 denari e le fibre possono avere lunghezza variabile tra 30-200 mm.

Le fibre di nylon e/o poliestere sono legate e trattate con resine scelte tra resine acriliche, fenilacriliche, poliuretaniche e fenoliche, e caricate con elementi abrasivi scelti tra sostanze minerali e vegetali, quali ad esempio quarzi, ossidi di alluminio, idrossidi di alluminio, carburi di silicio, gusci triturati di noci, ecc...

Preferibilmente lo spessore dello strato pulente 4 di fibra abrasiva è di circa 40-45 mm, la denaratura è compresa tra 60-100 denari, le fibre hanno lunghezza di circa 60-80 mm e sono trattate con resine poliuretaniche a base acquosa.

Detto polimero espanso a celle chiuse è vantaggiosamente il polietilene espanso prodotto per espansione fisica, che ha la caratteristica di essere costituito da una struttura microcellulare, che lo rende particolarmente leggero, impermeabile e resiliente.

Preferibilmente, detto polietilene espanso ha una densità compresa tra 20 e 40 Kg/mc, ed il suo potere di assorbimento dell’acqua è vantaggiosamente molto ridotto, tipicamente inferiore al 5%, ed in particolare pari al 2% in peso.

Detto elemento di pulizia 1 è vantaggiosamente provvisto di mezzi meccanici di ancoraggio di tipo continuo o puntuale che nell’uso gli permettono di rimanere fissato all’utensile di lavoro.

Detti mezzi meccanici di ancoraggio di tipo continuo, ovvero provvisti su tutta la lunghezza dell’elemento di pulizia 1, possono essere permanenti e quindi comprendere colla o resina, oppure possono essere reversibili e quindi comprendere una striscia di nastro bi-adesivo o una striscia di tessuto ad uncini e lanetta.

Detti mezzi meccanici di ancoraggio di tipo puntuale sono invece disposti per abbracciare trasversalmente, e solo localmente, l’utensile, sfruttando la rigidità dello strato 5. Tali mezzi possono essere scelti tra fascette in plastica, o in metallo, o in tessuto, disposte a distanza opportuna lungo la dimensione di sviluppo principale dell’elemento di pulizia.

Con particolare riferimento alla Fig. 2, i mezzi meccanici puntuali di ancoraggio sono costituiti da fascette in tessuto 6, realizzate mediante strisce di nastro ad uncini flessibili 7 da un lato e tessuto lanoso 8 dall’altro.

Detti fascette in tessuto 6 sono inserite, in apposite fenditure 9, lungo il piano di accoppiamento tra detto primo strato pulente 4 e detto secondo strato 5 cedevole elasticamente.

Nell’uso, detto elemento di pulizia 1 è disposto in modo che lo strato pulente 4 in fibra abrasiva sia rivolto verso la superficie del recipiente da pulire, mentre lo strato 5 in polietilene espanso sia stabilmente associato all’utensile 2 mediante i mezzi di ancoraggio sopracitati.

L’invenzione, come descritta e illustrata, consente di raggiungere gli obiettivi e gli scopi prefissati.

Nella pratica, è chiaro che tutti i dettagli di geometria, forma e dimensione potranno essere sostituiti con altri funzionalmente equivalenti, così come i materiali potranno variare a seconda delle esigenze e dell’ambito di applicazione, senza che per questo siano abbandonati gli scopi di protezione delle rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Elemento di pulizia (1) composto da due strati stabilmente associati tra loro mediante resine o colle (3) di tipo noto, atto a cooperare con un utensile di lavoro (2), ove il primo strato (4) è costituito da un materiale ad azione pulente per sfregamento di tipo meccanico, caratterizzato dal fatto che il secondo strato (5) ha funzione di supporto per detto primo strato, è costituito da un materiale di diversa natura rispetto al primo, cedevole elasticamente e sostanzialmente non assorbente.
2. Elemento di pulizia (1) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto materiale ad azione pulente è fibra abrasiva a trama aperta.
3. Elemento di pulizia (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta fibra abrasiva è del tipo tessuto non tessuto realizzato con materiali scelti tra fibre di nylon e/o poliestere, legate e trattate con resine scelte tra resine acriliche, fenilacriliche, poliuretaniche e fenoliche, e caricate con elementi abrasivi scelti tra sostanze minerali e vegetali.
4. Elemento di pulizia (1) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto materiale cedevole elasticamente è realizzato mediante un polimero espanso a celle chiuse.
5. Elemento di pulizia (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto polimero è polietilene.
6. Elemento di pulizia (1) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di ancoraggio di tipo continuo o puntuale a detto utensile di lavoro.
7. Elemento di pulizia (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ancoraggio sono di tipo permanente.
8. Elemento di pulizia (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ancoraggio di tipo permanente comprendono colla.
9. Elemento di pulizia (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ancoraggio sono reversibili nell’uso.
10. Elemento di pulizia (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ancoraggio di tipo reversibile sono scelti tra fascette di fissaggio puntuale in plastica, o in metallo, o in tessuto tipo Velcro® ad uncini e lanetta, o strisce continue di nastro bi-adesivo o strato di tessuto ad uncini e lanetta.
11. Elemento di pulizia (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti materiali sono adatti all’uso alimentare.