ITCH20100018A1

ITCH20100018A1 - Panca per decompressione totale del rachide

Info

Publication number: ITCH20100018A1
Application number: IT000018A
Authority: IT
Inventors: Gianleo Berardinelli
Original assignee: Gianleo Berardinelli
Priority date: 2010-06-24
Filing date: 2010-06-24
Publication date: 2011-12-25

Description

MODULO DI DESCRIZIONE DI INVENZIONE INDUSTRIALE<1>

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo PANCA PER DECOMPRESSIONE TOTALE DEL RACHIDE

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Campo di applicazione: La presente invenzione tende ad apportare giovamento nel campo della medicina fisica riabilitativa, in particolar modo nella preventiva ed adattata; concepita per attenuare le iperlordosi lombari e combattere le resistenze dell'atteggiamento scoliotico, comprendendo anche uno spettro d'azione che non esula dall'utilizzo quotidiano.

Stato dell'Arte: attualmente sono conosciuti diversi brevetti relativi alle panche per inversione, tra i quali il brevetto depositato da Roger Charles Teeter in Gran Bretagna con il n. 2444708 in data 13 dicembre 2006; sono noti, altresì due brevetti italiani depositati a Udine (n. UD2005A000031) ed a Massa Carrara (2007MSA000004) rispettivamente dai Sigg. Fabro Marcello e Scolari Gianluca. Tali brevetti non si ritiene possano inficiare la novità dello studio che si intende tutelare: infatti, nessuno di essi incide sul campo di azione interessato dalla presente invenzione, poiché pur assimillabili strutturalmente, differiscono in toto con la dinamica dei contatti e nell'azione funzionale benefica che tale panca sviluppa, in modo particolare per ciò che concerne la decompressione totale della zona lombare.

Problema tecnico: La nuova panca sarà concepita in modo tale da eliminare tutte le forze che agiscono sul carico del rachide lombare ed evitare la sollecitazione estrema a livello dell'articolazione tibio-tarsica.

Nelle invenzioni precedenti, in particolare nel brevetto del Sig. Roger Charles Teeter, ossia la più nota panca

problematiche che variano su due livelli: l)la cerniera posta sul dorso dell'articolazione tibio-tarsica limita l'utilizzo a soggetti sani ed è ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO in età senile, in quanto la sollecitazione che viene esercitata nella suddetta articolazione, dovuta alla forza gravitazionale, è lesiva ed impensabile da sostenere.

2)durante l'azione di "inversione gravitazionale", nella zona del rachide lombare non si sviluppa decompressione alcuna, bensì una forte tendenza all'iperlordosi, che a mio avviso, oltre ad incrementare lo schiacciamento dei dischi intervertebrali, in alcuni casi, rende dannoso l'utilizzo.

Soluzioni del problema tecnico: Ciò che si è pensato di sviluppare per ovviare alle problematiche esposte è l'innesto di due superfici inclinabili, che poste a livello della zona mediana della panca, possano fungere da "sedia".

indicativamente tali piani saranno perpendicolari tra loro, ma si avrà la possibità di spostarli a seconda dei gradi di uso e di interesse.

L'utilizzo della "sedia" sarà vantaggioso in quanto: in primis non si è più "appesi" alla panca con le caviglie, bensì seduti comodamente ed ancorati con una cerniera sulle cosce ed una cerniera di sicurezza a livello della tibio-tarsica; in secundis, la posizione che si assumerà stando seduti, nel momento dell'inversione, permetterà di decomprimere totalmente il rachide lombare, in virtù del fatto che l'azione di iperlordosi, accentuata dallo stiramento dei muscoli flessori delle cosce, in particolar modo lo ipsoas iliaco, verrà annnullata.

Descrizione di una o più forme di attuazione: Postulato che, quando si parla di inversione, a mio giudizio, bisogna tener presente quali vantaggi la medesima sostiene;

la mia panca sfrutta il vantaggio del sistema di inversione gravitazionale, ma evita in pieno il problema della conseguente lordosi lombare che inevitabilmente si accentuerebbe nel momento in cui l'allineamento delle cosce con il bacino crea un arco, indotto dall'azione biomeccanica del muscolo psoas iliaco che origina dalle superfici laterali della 12° vertebra toracica, dai primi quattro corpi vertebrali lombari nonché relativi dischi intervertebrali e si inserisce sul piccolo trocantere del femore.

il piano che verrà disposto sarà collocato a livello dei glutei e la seconda superficie, consecutiva e perpendicolare all'estremità distale del primo sarà adibità all'appoggio delle gambe.

Non credo che possano esistere altri metodi funzionali per far in modo di sfruttare il vantaggio della decompressione della zona lombare, utilizzando soluzioni alternative, innescatali in una panca per inversione.

Descrizione dei disegni :

DISEGNO NUMERO 1)

La proiezione laterale evidenzia la presenza di pomelli fissatori sulle strutture deputate al supporto della variazione angolare.

DISEGNO NUMERO 2)

in proiezione laterale si evince il particolare della zona d'attacco delle cerniere, che permettono alla struttura di scorrere, in base alle esigenze.

DISEGNO NUMERO 3)

evidenzia la proiezione laterale con la panca in inversione totale, la cinghia di ancoraggio posta dietro al piano del rachide si inserisce sulla zona prossimale del supporto base ed ha l'azione di reggere la panca in posizione verticale evitando il capovolgimento.

DISEGNO NUMERO 4)

particolare dei braccioli e della "sedia", si pone maggiormente attenzione sul movimento delle barre che sorreggono i salsicciotti, che permetterannno l'apertura laterale e la chiusura mediale, inoltre si nota l'acoraggio in zona caudale a livello delle caviglie, con i braccioli e la staffa di fermo per la pianta dei piedi

Funzionamento: Come già introdotto in precedenza, tale invenzione si avvale dello sfruttamento dell'inversione gravitazionale, ma a differenza della già nota "panca per inversione", il funzionamento viene migliorato dalla presenza di un supporto che fungerà da sedia e potrà essere regolato sia in altezza sia in inclinazione.

L'utizzo della panca permetterà al soggetto di disporsi sulla "sedia", il piano che sorreggerà tutto il rachide ed il capo sarà uniforme e lineare; le cosce saranno cemierate da "salsicciotti con rivestimento di spugna e le cavigle ancorate per una maggior sicurezza.

Dalla posizione di partenza si tenderà ad assumere inclinazioni sul piano trasversale attuando escursioni posteriori, fino ad arrivare nella posizione di inversione totale, ma avendo le cosce vicino al bacino e non allineate con lo stesso, il rachide sarà decompresso NELLA SUA TOTALITÀ' , senza subire la lordosi funzionale attuata dai muscoli flessori della coscia. Il funzionamento della panca è essenziale oltretutto per il ripristino linfatico dei dischi intervertebrali.

Applicazione industriale: L'utilizzo a livello industriale della panca in questione potrebbe

La riproduzione della stessa concorrerebbe nel c della medicina fisica e riabilitativa, sarebbe essenziale per la ginnastica correttiva, utile nello strutturalismo psicomotorio.

A mio parere potrebbe rappresentare un "attrezzo" dagli innumerevoli benefici.

Credo che nelle industrie produttrici di attrezzature per il fitness ed affini possa avere un impatto notevole.

Vantaggi: A differenza delle panche per inversione che sono state prodotte fino ad ora, la panca in questione offre vantaggi oggettivi: 1) la "sedia" posta sulla stessa evita che il corpo sia sospeso con un unico appoggio sulle caviglie, facendo in modo che ne risenta gravosamente l'articolazione tibio-tarsica e conseguentemente l'articolazione del ginocchio. 2) il vantaggio della "sedia" risulta essere vitale per ciò che concerne la sgravitazione dei carichi e la decompressione a livello del rachide lombare, in quanto tale posizione permette l'annullamento della iperlordosi causata dal muscolo ileopsoas.

3) offre meno rischi e maggior utilizzo da parte di tutti i soggetti, non limitando benefici a classi specifiche quali: a) affetti da problematiche articolari varie, b) soggetti in fase senile. Varianti: Le varianti apportabili sono confinate nell'utilizzo dei materiali scelti all'atto di una eventuale riproduzione a livello industriale.

Del resto si potrebbero modificare le varie escursioni della "sedia" , maggiormente per ciò che concerne la modalità di inserzione delle cerniere che fungeranno da fermo. L'idea iniziale si accosta all'ipotesi di adottare un sistema bilaterale di ancoraggio con supporti in spugna, regolato nelle varie altezze da un asse a bloccaggio con un perno; altresì potrebbe essere utilizzato un piccolo carrello dotato di manico che, ruotato in senso orario tenderà ad abbassare il fermo, in senso anti-orario ad alzare lo stesso.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Macchina per decompressione totale del rachide caratterizzata dal fatto che differisce dalle panche per inversione totale ben note, maggiormente per un dettaglio tecnico innovativo: due piani perpendicolari tra loro, inseriti nella zona distale del supporto destinato all'appoggio del rachide. Tali elementi saranno cernierati in modo da permettere escursioni angolari di varia ampiezza. Ciò che è noto fin ora sul mercato non offre nulla di simile. I piani consecutivi e perpendicolari daranno origine ad una "sedia" che assolverà la funzione di annullamento dell' iperlordosi lombare, causata dal muscolo ileopsoas. La panca permetterà la totale decompressione del rachide, ponendo maggior attenzione alla zona lombare, TRASCURATA nelle precedenti invezioni.
2) Macchina per decompressione totale del rachide come alla rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che, l'ancoraggio del soggetto sulla panca, sarà assicurato da supporti posti lateralmente alla base del primo piano perpendicolare. I "braccioli" permetteranno stabilità al bacino in posizione di inversione. In questa condizione si eviterà l'effetto lesivo a carico delle articolazioni e la cerniera a livello della caviglia assolverà funzione di fissaggio minima e non più di resistenza al carico della struttura corporea in posizione antigravitazionale, vedi disegno numero 4.
3) Macchina per decompressione totale del rachide come alle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che ogni piano potrà essere regolato a seconda delle esigenze anatomiche. Oltre alle cerniere che permettono lo scorrimento angolare dei piani , verranno disposti supporti con fori, atti alla regolazione dell'inclinazione di tutta la struttura che evidenzia come punto focale la "sedia". L'indice angolare verrà mantenuto da pomelli fissatori, come si evince dal disegno numero 1.