ITBS20090082A1 - Dispositivo per la formazione di coperture per tetti con pannelli prefabbricati - Google Patents

Description

“DISPOSITIVO PER LA FORMAZIONE DI COPERTURE PER TETTI

CON PANNELLI PREFABBRICATIâ€

Campo dell’Invenzione

La presente invenzione riguarda un dispositivo per il fissaggio in opera su travi di pannelli prefabbricati per la formazione di coperture di tetti, dove tali pannelli possono essere in legno o altro materiale similare o, meglio ancora, costituiti da moduli o pannelli solari, sia termici per la produzione di acqua calda per uso sanitario e/o riscaldamento, sia fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Stato della Tecnica

La copertura di tetti può essere realizzata con materiali vari anche con elementi prefabbricati in forma di pannelli. Per esempio, già à ̈ stata proposta la formazione di tetti solari e/o fotovoltaici, anche di grandi luci, utilizzando direttamente, come elementi di copertura, moduli o pannelli solari in luogo dei tradizionali sistemi.

Tali moduli o pannelli solari possono essere costruiti in serie con notevoli vantaggi quali l’intercambiabilità, la qualità e precisione dimensionale costanti, costi più contenuti e maggior semplicità e rapidità di installazione. Essi possono essere allora realizzati con lunghezze appropriate in rapporto alla falda di un tetto e strutturati per risultare ognuno autoportante, isolato termicamente, traspirante, ventilato, insonorizzato, antisismico, di lunga durata nel tempo, nonché dimensionati per sopportare le sollecitazioni dovute al peso proprio del pannello e ai carichi esterni, come neve, vento, ecc., cui possono essere soggetti quando usati come tetto. In particolare, la formazione di una copertura di un tetto si consegue appoggiando ed accostando fianco a fianco su travi di colmo e di bordo più pannelli contigui in modo da consentire di volta in volta sia la scelta e la regolazione dell’inclinazione della copertura da effettuarsi, sia di sopportare ed ammortizzare le sollecitazioni esterne, comprese le scosse sismiche.

Pannelli solari predisposti anche per questo tipo di utilizzo sono stati rivelati, per esempio, in una domanda di brevetto italiano della stessa richiedente. Comunque, la posa ed il collegamento di vari pannelli prefabbricati all’atto della formazione di un tetto riveste grande criticità, in quanto ciascun pannello, pur essendo indipendente, deve cooperare correttamente con gli altri ed integrarsi coerentemente nell’assieme della struttura risultante al fine di conferire un’elevata resistenza al tetto che si va a realizzare di volta in volta.

Scopo dell’Invenzione

Scopo della presente invenzione à ̈, dunque, di proporre un dispositivo concepito per agevolare il montaggio in opera di pannelli da utilizzansi come copertura di tetti e per consentire un loro accostamento lato a lato ed un loro fissaggio su travi portanti con possibilità di regolarne la pendenza in dipendenza dello spiovente del tetto, creando allo stesso tempo le condizioni per consentire dilatazioni ed assestamento dell’insieme.

Un altro scopo del trovato à ̈ di permettere la formazione di coperture di tetti sia con l’impiego sia di moduli o pannelli solari per la realizzazione, in questo secondo caso, di tetti solari termici e/o fotovoltaici, sia con pannelli prefabbricati in legno o simili. Pertanto, nel prosieguo della descrizione con pannelli si intenderanno pannelli prefabbricati di qualsiasi genere.

Un tale scopo à ̈ raggiunto secondo l’invenzione con un dispositivo per la formazione di coperture per tetti con pannelli prefabbricati installati fianco a fianco almeno su una trave di colmo e una trave di bordo, il quale dispositivo comprende un primo gruppo di componenti per un fissaggio dei pannelli alla trave di colmo ed un secondo gruppo di componenti per un fissaggio dei medesimi pannelli sulla trave di bordo, e dove detto primo e detto secondo gruppo di componenti comprendono ciascuno una prima piastra di appoggio da fissare rispettivamente sulla trave di colmo e sulla trave di bordo, degli elementi di ancoraggio equidistanti, che si elevano da ognuna di dette prima e seconda piastra in numero corrispondente alle coppie di pannelli da assemblare fianco a fianco; e delle traverse di supporto accoppiabili, da una parte, con la base di un rispettivo pannello di copertura in corrispondenza alle travi di colmo e di bordo e, dall’altra, con detti elementi di ancoraggio a mezzo di bulloni di bloccaggio.

Vantaggiosamente, à ̈ stato verificato che un tetto così assemblato sopporta correttamente dilatazioni e sollecitazioni termiche, assestamenti e sollecitazioni meccaniche nonché vibrazioni e scuotimenti sismici in quanto i moduli o pannelli appaiono in grado di movimenti in lunghezza ma comunque su un piano orizzontale.

Breve descrizione dei Disegni

Ulteriori dettagli dell’invenzione risulteranno evidenti dal prosieguo della descrizione fatta con riferimento agli allegati disegni, nei quali:

la Fig. 1 mostra una vista parzialmente esplosa del dispositivo di fissaggio in relazione a due pannelli contigui ;

la Fig. 2 mostra una vista parziale da un’estremità di una parte di copertura quando assemblata;

la Fig. 3 mostra una vista schematica di fianco di una copertura fissata su travi di colmo e di bordo;

la Fig. 4 mostra una vista ingrandita del dettaglio cerchiato in Fig. 2 ovvero di una parte del gruppo di fissaggio dei pannelli di copertura sulla trave di colmo.;

la Fig. 5 mostra una vista di una parte del gruppo di fissaggio dei pannelli di copertura sulla trave di bordo;

la Fig. 6 mostra una vista ingrandita della parte cerchiata in Fig. 3, evidenziante un fissaggio di una traversa di supporto del dispositivo a un pannello di copertura; e

la Fig.7 mostra una sezione secondo le frecce A-A in Fig.6.

Descrizione dettagliata dell’Invenzione

In detti disegni sono rappresentati, parzialmente, due pannelli di copertura contigui 10, 10a aventi una struttura appropriata e concepiti per un loro utilizzo in pluralità, fianco a fianco e con l’interposizione di mezzi di tenuta 11, nella realizzazione di una copertura per tetti. Per questo loro utilizzo detti pannelli sono dimensionati per poter essere montati e fissati almeno su una trave di colmo 12 e su una trave di bordo 13 di un tetto, le quali saranno anche collegate tra loro direttamente o attraverso l’opera muraria su cui si trovano installate.

Per questo montaggio, ogni pannello 10, 10a à ̈ munito, trasversalmente, di un binario di base 14, presso la sua estremità in corrispondenza alla trave di colmo 12 e di un binario 14’ in corrispondenza alla trave di bordo 13.

Quanto al dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione, esso comprende un primo gruppo di componenti 15 per il fissaggio dei pannelli di copertura sulla trave di colmo 12 e un secondo gruppo di componenti 15’ per il fissaggio dei pannelli sulla trave di bordo 13.

Il primo gruppo di fissaggio 15 comprende: una prima piastra di appoggio 16 destinata ad essere fissata sulla trave di colmo 12; degli elementi di ancoraggio equidistanti 17, posti su detta piastra in numero corrispondente alle coppie di pannelli 10, 10a da assemblare fianco a fianco; e delle traverse di supporto 18 accoppiabili, da una parte, ognuna con il binario di base 14 di un rispettivo pannello di copertura a livello della trave di colmo e, dall’altra, con detti elementi di ancoraggio 17.

La piastra di appoggio 16 viene fissata alla trave di colmo 12 in maniera da risultare in un piano orizzontale, in direzione sia della sua lunghezza che della larghezza.

Ogni elemento di ancoraggio 17 à ̈ sotto forma di U, avente sostanzialmente una porzione orizzontale 19 e due ali parallele 20, 20a rivolte verso l’alto. La porzione orizzontale 19 di ogni elemento di ancoraggio 17 à ̈ fissata rigidamente sulla rispettiva prima piastra di appoggio 16 mediante almeno una vite 21, mentre le ali parallele 20, 20a sono dotate di un foro trasversale 22.

Ogni traversa di supporto 18 ha superiormente una coppia di gole 23 – Fig. 6- per il suo accoppiamento, in forma scorrevole, con il binario 14 di un rispettivo pannello 10, 10a. Nell’insieme, ogni traversa 18 si interpone tra due elementi di ancoraggio contigui 17 –Figg. 1 e 2. Essa à ̈ munita di una coppia di staffe di estremità 24, 24a rivolte verso il basso, destinate a combaciare rispettivamente con il lato esterno delle ali prospicienti di detti due elementi di ancoraggio. Ogni staffa, poi, ha un foro 25, 25a coincidente con il foro trasversale 22 delle ali parallele di ogni elemento di ancoraggio.

Nei fori coincidenti delle staffe e delle ali parallele di un elemento di ancoraggio à ̈ alloggiato, direttamente o con interposti anelli o collari 26a –Fig.7- un bullone di bloccaggio 26, che unisce le staffe 24, 24a e le ali parallele 20, 20a sostanzialmente a guisa di cerniera con il bullone che ne costituisce l’asse di cerniera 27.

Il bullone 26 ha un gambo filettato e, da una parte, a destra nelle Fig. 2, 5 e 6, esso presenta una testa 29 destinata ad appoggiarsi ad una staffa 24 di una prima traversa 18 ed un primo controdado 30 che si appoggia, in opposizione alla testa del bullone, al lato interno dell’ala 20 dell’elemento di ancoraggio cui à ̈ associata detta prima staffa. Dalla parte opposta, cioà ̈ a sinistra in quelle stesse figure, il bullone 26 porta un dado autobloccante di serraggio 31 ed un secondo rispettivo controdado 32 che si avvitano sul gambo filettato del bullone stesso e che si appoggiano, rispettivamente, alla staffa 24a di una seconda traversa di supporto 18 e al lato interno dell’altra ala 20a dello stesso elemento di ancoraggio.

Il secondo gruppo di fissaggio 15’ à ̈ del tutto analogo al primo gruppo di fissaggio 15, ed in esso i componenti uguali a quelli di detto primo gruppo sono indicati con gli stessi numeri di riferimento con l’aggiunta di (†̃). Come si può dunque notare le sole differenze tra il primo ed il secondo gruppo di fissaggio stanno in ciò che la piastra di base 16’ à ̈ fissata orizzontalmente sulla trave di bordo 13 e che ogni elemento di ancoraggio 17’ à ̈ vincolato alla detta piastra di base 16’ mediante almeno una vite 21’ passante in un’asola 21†prevista nella porzione di base di detto elemento ed in più con l’ausilio di una contropiastra 33 e con l’interposizione di pattini di guida 34 in modo da consentire dei sia pur piccoli movimenti di detti elementi di ancoraggio nella direzione della lunghezza dei pannelli.

Il montaggio di ogni due pannelli contigui 10, 10a per la formazione di una copertura di un tetto si realizza per esempio come segue.

Almeno la piastra di appoggio e gli elementi di ancoraggio sia del primo sia del secondo gruppo di fissaggio 15, 15’ possono essere preventivamente assemblati e posati orizzontalmente sulle travi di colmo 12 e di bordo 13, rispettivamente, tramite le loro piastre di appoggio 16, 16’.

Poi si accoppiano le traverse di supporto 18, 18’ a rispettivi binari di base 14, 14’ di un primo pannello 10 centrandole e fissandole rispetto a quest’ultimo mediante un apposito sistema di viti di ripresa 35 come mostrato nella Fig. 3. Quindi, tanto a livello del primo gruppo quanto a livello del secondo gruppo di fissaggio si assesta la traversa di supporto tra due rispettivi elementi di ancoraggio contigui e si infila un bullone di bloccaggio 26, 26’ nei fori coincidenti di ogni staffa e delle ali parallele di ogni elemento di ancoraggio. Dal lato della testa del bullone, la staffa della traversa di supporto viene bloccata strettamente al lato esterno dell’ala contigua dell’elemento di ancoraggio serrando convenientemente il primo controdado contro il lato interno di tale ala.

L’assetto del pannello sulle rispettive traverse di supporto e quindi il suo fissaggio agli elementi di ancoraggio saranno previsti in modo che i margini laterali risultino nel piano verticale di mezzeria di detti elementi di ancoraggio –Fig. 4.

Per il fissaggio di un secondo pannello 10a dal lato del dado autobloccante di ogni bullone di bloccaggio, si separa il dado dal bullone, si agisce sul secondo controdado in modo da impegnare sul lato interno dell’altra ala dell’elemento di ancoraggio in maniera da divaricarla. Quindi si infila una staffa della traversa del secondo pannello sul bullone e, dopo aver centrato e fissato il secondo pannello sulla staffa con un sistema di viti quale detto sopra, si riavvita il dado al bullone rilasciando il secondo controdado nel senso di raddrizzare l’ala prima divaricata e traslare corrispondentemente il secondo pannello verso il primo fino ad accostare l’uno all’altro strettamente e infine si serrano dado e secondo controdado per bloccare la staffa all’altra ala dell’elemento di ancoraggio e stabilizzare l’assemblaggio. Tali operazioni saranno poi ripetute per ogni altro pannello montato consecutivamente fino al completamento della copertura.

Nell’insieme le traverse di supporto 18, 18’ di ogni due pannelli contigui vengono allora ad essere assestate tra elementi di ancoraggio contigui 15, 15’ e con bulloni di bloccaggio 26, 26’ in comune. Come detto più sopra, poi, staffe e bulloni quando accoppiati –Fig. 3- fungono anche da cerniera consentendo così di regolare l’inclinazione dei moduli o pannelli rispetto all’orizzontale e in dipendenza del dislivello tra le travi di colmo e di bordo. Per di più, mentre gli elementi di ancoraggio posti sulla trave di colmo sono bloccati stabilmente, gli elementi di ancoraggio posti sulla trave di bordo sono vincolati e lasciati con un certo grado di libertà in modo che possano scorrere sui relativi pattini di guida e consentire libere dilatazioni e assestamenti dei moduli o pannelli nel senso della loro lunghezza ma mantenendosi sempre in appoggio orizzontale sulle travi.

Claims (10)

1. “DISPOSITIVO PER LA FORMAZIONE DI COPERTURE PER TETTI CON PANNELLI PREFABBRICATI†R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo per la formazione di coperture per tetti con pannelli di copertura prefabbricati installati fianco a fianco almeno su una trave di colmo e una trave di bordo, caratterizzato da un primo gruppo di componenti (15) per un fissaggio dei pannelli alla trave di colmo (12) ed un secondo gruppo di componenti (15’) per un fissaggio dei medesimi pannelli sulla trave di bordo, e in ciò che detto primo e detto secondo gruppo di componenti comprendono ciascuno una prima piastra di appoggio (16, 16’) da fissare rispettivamente sulla trave di colmo e sulla trave di bordo, degli elementi di ancoraggio equidistanti (17, 17’), che si elevano da ognuna di dette prima e seconda piastra in numero corrispondente alle coppie di pannelli da assemblare fianco a fianco; e delle traverse di supporto (18, 18’) accoppiabili, da una parte, con la base di un rispettivo pannello di copertura in corrispondenza alle travi di colmo e di bordo e, dall’altra, con detti elementi di ancoraggio a mezzo di bulloni trasversali di bloccaggio (26).
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui ogni piastra di appoggio à ̈ fissata orizzontalmente sulla rispettiva trave di colmo o di bordo e gli elementi di ancoraggio (17, 17’) sono fissati su dette piastre e rivolti verso le traverse di supporto accoppiate ai pannelli di copertura, ed in cui dette traverse sono intercalate tra ogni due elementi di ancoraggio contigui e hanno ciascuna una coppia di staffe che combaciano e si fissano con lati opposti di detti elementi di ancoraggio mediante i bulloni di bloccaggio.
3. 3. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 e 2, in cui ogni pannello di copertura à ̈ munito di binari di base (14, 14’) in corrispondenza alle travi di colmo e di bordo, ed in cui ogni traversa di supporto (18, 18’) à ̈ associata al relativo pannello di copertura attraverso un rispettivo binario ed à ̈ centrata e fissata a detto pannello mediante un sistema di viti di ripresa (35).
4. 4. Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, in cui ogni elemento di ancoraggio (17, 17’) ha una porzione orizzontale e due ali parallele verticali, dove detta porzione orizzontale 19 à ̈ fissata sulla rispettiva prima piastra di appoggio (16, 16’) mediante almeno una vite (21, 21’) mentre le ali parallele sono dotate di un foro trasversale, in cui le staffe di ogni traversa (18, 18’) hanno dei fori coincidenti con il foro di dette ali ed in cui ogni bullone di bloccaggio (26) à ̈ alloggiato in detti fori coincidenti per il fissaggio di dette staffe alle ali verticali di ogni elemento di ancoraggio.
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui il bullone di bloccaggio (26) ha un gambo filettato presentante, da una parte, una testa (29, 29’) destinata ad appoggiarsi a una prima staffa di una prima traversa ed un primo controdado (30,30’) destinato ad impegnare, in opposizione a detta testa, al lato interno dell’ala dell’elemento di ancoraggio cui à ̈ associata detta prima staffa e, dalla parte opposta, un dado autobloccante di serraggio (31, 31’) ed un secondo rispettivo controdado (32, 32’) destinati, rispettivamente, a una seconda staffa di una seconda traversa di supporto e al lato interno dell’altra ala dello stesso elemento di ancoraggio.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui almeno l’ala (20a, 20’a) di ogni elemento di ancoraggio (17, 17’) dal lato del dado autobloccante (31, 31’) del bullone di bloccaggio (26) à ̈ prima divaricabile rispetto all’ala opposta dello stesso elemento autobloccante e poi riportata verso la posizione iniziale ad opera del secondo controdado (32, 32’) per agevolare prima il montaggio di un pannello e poi la traslazione e l’accostamento di un secondo pannello verso un primo già fissato in opera.
7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli elementi di ancoraggio (17) sulla prima piastra di appoggio (16) da fissare alla trave di colmo (12) sono fissati rigidamente alla piastra stessa.
8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui ognuno degli elementi di ancoraggio (17’) sulla piastra di appoggio (16’) da fissare alla trave di bordo (12) ha un’asola (33) nella sua porzione orizzontale ed à ̈ vincolato a detta piastra mediante almeno una vite passante in tale asola ed in cui almeno tra detta porzione orizzontale e la piastra di appoggio sono interposti dei pattini di guida (34) per consentire brevi movimenti di detti elementi di ancoraggio su detta piastra nella direzione della lunghezza dei pannelli.
9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni elemento di ancoraggio à ̈ accoppiato e collegato con le staffe delle traverse di supporto dei pannelli per formare una cerniera di cui il bullone di bloccaggio ne costituisce l’asse.
10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, in cui tra le staffe e il bullone di bloccaggio sono interposti anelli o collari (26a).