ITBS20080151A1 - Valvola per un impianto di distribuzione di un fluido con spurgo della condensa - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda una valvola per impianti di distribuzione di un fluido, ad esempio un gas, provvista di un sistema di spurgo per lo scarico della condensa dell’aria all’esterno del vano interno della valvola.

In particolare, la presente invenzione si riferisce ad una valvola munita di una membrana interna per la misurazione della pressione del fluido in transito, che separa una camera di lavoro, dove transita il fluido di lavoro, da una camera funzionale, dove sono disposti i componenti ausiliari della valvola, quali dispositivi di azionamento, molle di ritorno e simili.

E’ noto nel settore come la camera funzionale debba essere posta in comunicazione con l’ambiente esterno alla valvola, per consentire la libera dilatazione della membrana elastica. A tale scopo si utilizza un foro, che pone la camera funzionale della valvola in comunicazione con l’ambiente esterno.

In genere, il foro à ̈ filettato, per il collegamento della camera funzionale con un ambiente inerte, diverso da quello in cui la valvola à ̈ montata in uso.

Infatti, se la valvola à ̈ utilizzata in un circuito per un gas e montata in un ambiente infiammabile o esplosivo, à ̈ opportuno che la camera funzionale sia in collegamento con un ambiente esterno inerte, in modo che eventuali lesioni della membrana portino il gas sfuggito nella camera funzionale verso l’ambiente inerte, scongiurando esplosioni o incendi.

Il foro funge anche da sistema di spurgo, in quanto l’aria che aspirata nella camera funzionale a causa della dilatazione e compressione della membrana, tende a condensare per il contatto con le pareti fredde della camera funzionale e con la membrana, essa pure fredda.

Se la condensa fosse trattenuta nella camera funzionale, potrebbe gelare e impedire il corretto funzionamento degli organi in essa alloggiati o originari fenomeni di corrosione interna.

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una valvola per circuiti di distribuzione di un fluido che sia munita di un sistema di spurgo della condensa e sia ottimizzata nella disposizione delle parti, al fine di agevolarne anche la produzione.

Tale scopo à ̈ raggiunto da una valvola realizzata in accordo con la rivendicazione 1 seguente. Le rivendicazioni da questa dipendenti descrivono varianti di realizzazione.

Le caratteristiche ed i vantaggi della valvola secondo la presente invenzione saranno evidenti dalla descrizione di seguito riportata, data a titolo esemplificativo e non limitativo, in accordo con le figure allegate, in cui:

- la figura 1 mostra una vista in sezione di una valvola secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;

- la figura 2 rappresenta una vista prospettica di un tappo della valvola della figura 1, in una configurazione aperta; e

- la figura 3 illustra una vista prospettica di un tappo della valvola della figura 1, in una configurazione chiusa.

Con riferimento alle figure allegate, con 1 si à ̈ complessivamente illustrata una valvola per un circuito di distribuzione di un fluido, comprendente un corpo valvola 1a avente un vano interno 2.

La valvola à ̈ collegabile al circuito tramite un ingresso 4, per l’ingresso del fluido, ed un’uscita, per l’alimentazione del fluido a valle della valvola.

L’ingresso e l’uscita sono fra loro comunicanti, almeno in una configurazione di apertura della valvola, tramite una camera di lavoro 8, che realizza una porzione del vano interno 2.

Fra l’ingresso 4 e l’uscita sono disposti mezzi funzionali adatti ad esercitare sul fluido in transito un’azione al fine di raggiungere lo scopo funzionale per il quale la valvola à ̈ prevista.

Ad esempio, in una forma di realizzazione, la valvola 1 comprende un dispositivo otturatore 10 adatto a chiudere l’ingresso 4 in una configurazione di chiusura e ad aprire l’ingresso 4 nella configurazione di apertura, per il transito del fluido verso l’uscita.

Ad esempio, il dispositivo otturatore 10 comprende un disco 12 adatto ad attestarsi sull’ingresso per chiuderlo e una molla 14 che influenza costantemente il disco per mantenerlo nella configurazione di chiusura.

Quando il fluido in ingresso raggiunge una pressione di soglia, alla quale l’azione del fluido vince l’azione della molle, il disco 12 si stacca dall’ingresso e il transito del fluido à ̈ consentito.

Nell’esempio di realizzazione suddetto, la valvola à ̈ una valvola di intercettazione. In ulteriori forme di realizzazione, secondo i mezzi funzionali previsti, la valvola à ̈ una limitatrice di pressione ovvero una valvola di non ritorno, ecc.

Preferibilmente, il dispositivo otturatore 10 comprende mezzi di regolazione adatti a regolare la compressione della molla 14 e quindi la pressione di soglia.

Ad esempio, i mezzi di regolazione comprendono uno stelo 15, in testa al quale à ̈ disposto il disco 12, estendentesi lungo un asse di stelo X, fino ad una estremità di regolazione, posta nelle vicinanze della parete di corpo.

Preferibilmente, lo stelo 15 comprende:

- un tratto di supporto 16, che si estende fra l’estremità di testa, che porta il disco 12, ed un’estremità di impegno; e

- un tratto girevole 18, allineato al tratto di supporto 16, che si estende fra un’estremità filettata avvitabile all’estremità di impegno del tratto di supporto, e l’estremità di registrazione. Il tratto di supporto 16 à ̈ vincolato in rotazione e traslabile rispetto al corpo valvola, mentre il tratto girevole 18 à ̈ ruotabile per l’avvitamento e vincolato in traslazione rispetto al corpo valvola.

Ruotando il tratto girevole 18 si realizza una traslazione del tratto di supporto e quindi una variazione della lunghezza della molla, che viene dunque precaricata per regolare la pressione di soglia.

La valvola 1 comprende una membrana elastica 20, disposta nel vano interno 2, in modo da separare a tenuta la camera di lavoro 8 da una camera funzionale 22.

Preferibilmente, la membrana 20 à ̈ operativamente associata a mezzi di lettura, adatti a visualizzare un valore della pressione del fluido di lavoro nella camera di lavoro sulla base dell’entità della dilatazione della membrana.

La membrana 20 tende a dilatarsi all’aumentare della pressione del fluido di lavoro nella camera di lavoro 8, espandendosi nella camera funzionale 22.

Lo stelo 15 dei mezzi di regolazione attraversa a tenuta la membrana 20, in modo che il disco 12 sia nella camera di lavoro 8 e l’estremità di regolazione nella camera funzionale 22.

La valvola 1 comprende, inoltre, un tappo 30, posto a chiusura del corpo valvola dalla parte dell’estremità di regolazione dello stelo 15.

Il tappo 30 à ̈ amovibile per accedere al vano 2 del corpo valvola, ed in particolare per accedere alla camera funzionale. In particolare, inoltre, il tappo 30 à ̈ rimovibile per accedere all’estremità di regolazione dello stelo, al fine di regolare la pressione di soglia.

Secondo una forma preferita di realizzazione, il tappo 30 comprende un fondo 32 ed una parete laterale anulare 34, sporgente dal fondo e raccordata a questo.

La parete laterale 34 Ã ̈ ad esempio avvitabile al corpo valvola 1a.

Il fondo 32 presenta invece una superficie interna concava verso il vano 2 del corpo valvola, in modo da fungere da vasca di raccolta della condensa.

Il tappo 30 presenta un foro di spurgo 40 principale passante, in modo da consentire , quando aperto, lo scarico della condensa verso l’ambiente esterno.

Ad esempio, il fondo 32 presenta il foro di spurgo principale 40, nella zona più depressa rispetto al bordo, in modo da consentire la fuoriuscita della condensa.

Preferibilmente, inoltre, il tappo 30 comprende un risalto anulare 42, sporgente esternamente dal fondo 32, come un pozzetto al fondo del quale si trova il foro di spurgo principale 40, circondato dal risalto.

Secondo una forma preferita di realizzazione, il tappo 30 comprende inoltre un cappello 50, che sormonta il risalto 42, chiudendolo sul fondo.

In tale realizzazione, il risalto 42 presenta un foro secondario 44, posto alla sommità del risalto, a ridosso del cappello 50, in modo da consentire la fuoriuscita della condensa.

Preferibilmente, inoltre, esternamente, il cappello ha forma convessa, per riparare il foro secondario dall’ingresso di acqua quando la valvola à ̈ montata in modo che il tappo si trovi a quota maggiore del corpo valvola (ossia con tappo in alto).

Preferibilmente, inoltre, il tappo 30 comprende mezzi di chiusura del foro secondario adatti ad essere manipolati per consentire o impedire lo spurgo attraverso il tappo, ossia per chiudere o aprire il foro secondario o il foro di spurgo.

In una forma di realizzazione, i mezzi di chiusura comprendono una gonna 60 accolta nel risalto 42 e girevole in questo; la gonna 60 Ã ̈ sagomata in modo che in una posizione angolare ricopre il foro secondario e in una ulteriore posizione angolare lo copre solo parzialmente o non lo ricopre affatto.

Preferibilmente, inoltre, la gonna 60 comprende alette 62a, 62b sporgenti internamente, ad esempio radialmente, adatte ad essere impegnate da un utensile per la rotazione della gonna, ad esempio un giravite.

Secondo una forma preferita di realizzazione, inoltre, la valvola presenta un ulteriore foro di spurgo (non rappresentato), adatto ad essere collegato ad un condotto ausiliario, ricavato nel corpo valvola per mettere in comunicazione l’ambiente esterno o il condotto ausiliario con la camera funzionale.

Nel normale utilizzo, se à ̈ necessario che la camera funzionale 22 sia in collegamento con un ambiente esterno inerte, il condotto ausiliario à ̈ collegato all’ulteriore foro di spurgo e portato fino a tale ambiente inerte.

In questa condizione, la fuoriuscita di gas attraverso il tappo (e di conseguenza anche lo spurgo) deve essere inibita.

Pertanto, separato il tappo 30 dal corpo valvola, si opera con un utensile, ad esempio un giravite, sulla gonna 60, portandola nella posizione angolare che chiude il foro secondario. Montato il tappo, le perdite di gas e lo spurgo vengono evacuate tramite il condotto ausiliario.

Se à ̈ invece ammissibile la fuoriuscita di gas nell’ambiente esterno circostante al tappo, il condotto ausiliario non à ̈ in genere utilizzato e si porta la gonna 60 nella posizione angolare che apre il foro secondario.

Pertanto, le perdite di gas e la condensa fuoriescono attraverso il foro di spurgo ed il foro secondario.

Innovativamente, la valvola secondo la presente invenzione consente di ottimizzare la posizione del foro di spurgo e la produzione della stessa.

Secondo un ulteriore aspetto vantaggioso, la valvola à ̈ utilizzabile per ambienti inerti e per ambienti potenzialmente pericolosi.

Secondo un aspetto vantaggioso ancora ulteriore, la valvola evita l’introduzione di acqua nel vano del corpo valvola quando à ̈ montata con tappo in alto.

E’ chiaro che un tecnico del ramo, al fine di soddisfare esigenze contingenti, potrebbe apportare modifiche alla valvola sopra descritta, tutte contenute nell’ambito di tutela come definito dalle rivendicazioni seguenti.

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1. Valvola (1) per un circuito di distribuzione di un fluido, comprendente: - un corpo valvola provvisto di un vano interno (2), avente un ingresso (4) e un’uscita per il fluido; - una membrana elastica (20) alloggiata nel vano (2), che delimita nel vano una camera funzionale (22); - un foro di spurgo (40) principale che pone in comunicazione la camera funzionale con l’ambiente esterno al corpo valvola; e - un ulteriore foro di spurgo collegabile ad un condotto ausiliario, che pone in comunicazione la camera funzionale con l’ambiente esterno al corpo valvola o con il condotto ausiliario.
2. 2. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui la membrana divide a tenuta una camera di lavoro (8) dalla camera funzionale (22), detto ingresso e detta uscita del fluido di lavoro essendo in comunicazione con la camera di lavoro.
3. 3. Valvola secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente un tappo (30) collegabile in maniera amovibile al corpo valvola per accedere alla camera funzionale (22).
4. 4. Valvola secondo la rivendicazione 3, in cui il foro di spurgo principale (40) Ã ̈ realizzato attraverso il tappo (30).
5. 5. Valvola secondo la rivendicazione 4, in cui il tappo (30) comprende un fondo (32) nel quale à ̈ ricavato il foro di spurgo (40), una parete anulare (34) per il collegamento al corpo valvola, un risalto anulare (42) sporgente esternamente dal fondo (32) e circondante il foro di spurgo (40), un cappello (50) che sormonta il risalto (42) e un foro secondario (44) attraverso il risalto (42).
6. 6. Valvola secondo la rivendicazione 5, in cui il cappello (50) à ̈ convesso verso l’esterno e sborda rispetto al risalto (42).
7. 7. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, comprendente mezzi di chiusura adatti ad essere manipolati per consentire o impedire lo spurgo attraverso il tappo.
8. 8. Valvola secondo la rivendicazione 5 e 7, in cui detti mezzi di chiusura comprendono una gonna (60) posizionabile angolarmente per aprire e/o chiudere il foro secondario (44), accolta nel risalto anulare (42).
9. 9. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di visualizzazione della pressione del fluido di lavoro, operativamente collegati alla membrana.
10. 10. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un dispositivo di otturazione (10) sensibile alla pressione del fluido in ingresso.
11. 11. Valvola secondo la rivendicazione 10, in cui il dispositivo di otturazione comprende mezzi di regolazione della pressione di soglia che realizza l’apertura, detti mezzi comprendendo una molla (14) regolabile in compressione tramite uno stelo (15) che attraversa a tenuta la membrana (20) estendendosi nella camera funzionale (22).
12. 12. Valvola secondo la rivendicazione 4 e 11, in cui un’estremità di regolazione dello stelo (15) à ̈ in prossimità del tappo (30) per accedervi quando il tappo à ̈ separato dal corpo valvola.
13. 13. Valvola (1) per un circuito di distribuzione di un fluido, comprendente: - un corpo valvola (1a) provvisto di un vano interno (2), avente un ingresso (4) e un’uscita per il fluido; - una membrana elastica (20) alloggiata nel vano (2), che delimita nel vano una camera funzionale (22); - un foro di spurgo (40) principale che pone in comunicazione la camera funzionale con l’ambiente esterno al corpo valvola; - un tappo (30) collegabile in maniera amovibile al corpo valvola per accedere alla camera funzionale (22); in cui la membrana (20) divide a tenuta una camera di lavoro (8) dalla camera funzionale (22), detto ingresso e detta uscita del fluido di lavoro essendo in comunicazione con la camera di lavoro; e in cui il foro di spurgo principale (40) à ̈ realizzato attraverso il tappo (30).