ITBO990128A1 - Maniglia cremonese multiuso per infissi . - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

MANIGLIA CREMONESE MULTIUSO PER INFISSI.

Il presente trovato concerne una maniglia a cremonese multiuso per infissi, in particolare per infissi metallici.

Le note maniglie a cremonese comprendono un corpo maniglia (solitamente di forma quadrangolare od a spigoli arrotondati), dal quale sporgono, da un lato l'impugnatura di manovra e dall'altra gli organi predisposti ad azionare il dispositivo di chiusura dell'infisso.

Da questa struttura di base sono nate una serie di modelli di maniglia a cremonese (come ad esempio il brevetto EP - 446.566, il modello di Utilità IT - 227.820 e la domanda di brevetto per Modello di utilità B094U000059, tutti della stessa Richiedente) allo scopo di diversificare gli usi della stessa cremonese in funzione delle esigenze dell'infisso: maniglia bilaterale (destrogira, sinistrogira) o multi uso, maniglia con impugnatura bloccabile, maniglia per anta a ribalta, ecc.

L’enorme espansione commerciale di queste maniglie ha però determinato la nascita di ulteriori esigenze di realizzazione, tra le quali quella di prevedere una maniglia a cremonese per funzionamento ad anta e ribalta (prevista di sistema anti falsa manovra), con possibilità di utilizzo sinistrogiro e destrogiro, oltre chè per aperture dell'infisso verso l’esterno, dove diventa indispensabile prevedere dimensioni ridotte nell'ingombro esterno della maniglia, mantenendo, però, una elevata e sicura funzionalità anche per le altre funzioni sopra citate.

Tali caratteristiche non risultano semplici da ottenere, in quanto l’ingombro degli organi di comando per l’apertura e la chiusura, sia ad anta, sia a ribalta, e le relative corse che risultano necessarie per ottenere tali configurazioni non, sono, allo stato attuale, possibili con le dimensioni esterne della manìglia richiesta per le aperture verso l’esterno.

La Richiedente è, invece, riuscita a realizzare una maniglia a cremonese presentante tutte le suddette caratteristiche, ovvero una maniglia estremamente compatta, di piccole dimensioni esterne, e con possibilità di utilizzo su infissi per apertura verso l’esterno e che possa, all’occorrenza, essere provvista di tutti i movimenti necessari per l’apertura ad anta, a ribalta, ecc.

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma dì realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:

la figura 1 illustra una maniglia a cremonese, conformemente al presente trovato, in una vista prospettica in esploso;

la figura 1A illustra un accessorio di cui a figura 1 in una vista prospettica e ruotato di 180° rispetto a quello di figura 1;

la figura 1B illustra un ulteriore accessorio riferito alla figura 1 in una vista prospettica e ruotato di 180° rispetto a quello di figura 1;

le figure 2 e 3 illustrano la maniglia di cui a figura 1 in due diverse configurazioni operative, rispettivamente, di sbloccaggio della maniglia e di bloccaggio della medesima maniglia; le due figure sono in una vista in pianta dall'alto schematica, con alcune parti asportate ed altre in sezione per meglio evidenziare alcuni particolari;

le figure 4 e 5 illustrano la maniglia di cui alle figure precedenti provvista di organi di chiusura a chiave ed in rispettive viste laterali schematiche con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

le figure 6 e 7 illustrano, rispettivamente, un particolare in scala ingrandita riferito ad una cremagliera di cui a figura 1 in una vista in pianta dall'alto, e la stessa cremagliera in una parziale vista prospettica;

la figura 8 illustra la maniglia in oggetto in una vista prospettica anteriore in scala ridotta;

la figura 9 illustrala maniglia di cui alle figure precedenti applicata ad un infisso con apertura verso l'esterno in una vista in pianta dall'alto con alcune parti asportate ed altre in sezione.

Conformemente alle figure dei disegni allegati, e con particolare riferimento alle figure 1 e 9, la maniglia a cremonese in oggetto viene utilizzata su infissi metallici, quali porte finestre e finestre presentanti, in particolare le finestre, una configurazione di chiusura, una di apertura ad anta ed una apertura a ribalta e con aperture verso l'esterno del’ambiente dove è situato l’infisso.

Questa maniglia, indicata nel suo complesso, con 1, comprende un corpo maniglia 2 associato ad una prima parte 3, od anta, dell’infisso e dal quale si aggettano, da un lato presentante una boccola 4 realizzata in corpo unico con il corpo maniglia 2, una impugnatura 5 atta a portare in rotazione un alberino 6, alloggiato all'interno del corpo maniglia 2, in più posizioni stabili, operative, ruotate l’una dall’altra di un angolo retto. Dall’altro lato del corpo maniglia 2 fuoriescono degli organi 7 di comando collegati ad un dispositivo di chiusura dell'infisso (non illustrati, in quanto di tipo noto) in corrispondenza di una configurazione di chiusura della prima parte 3 a contatto con una seconda parte 8 dell'infisso (illustrato in figura 2 solo con una lìnea tratteggiata e meglio visibile nella figura 9; tale seconda parte 8 può essere il contro telaio o l’altra anta di una finestra).

Il corpo maniglia 2 alloggia anche, al suo interno, una corona 9 solidale all’alberino 6 e collegata ad elementi 10 di supporto, collegamento e movimentazione degli organi 7 di comando così da permettere una traslazione dei medesimi organi in più posizioni corrispondenti alle suddette posizioni operative dell'impugnatura 5 corrispondenti, rispettivamente, ad una chiusura, ad una apertura ad anta, anche verso l'esterno, e ad una apertura a ribalta dell’infisso.

Il corpo maniglia 2 è provvisto di un elemento 11 di fondo per lo stesso corpo maniglia, il quale è dotato di una apertura 12 di guida da cui fuoriescono gli organi 7 di comando e che, usualmente, è un coperchio associabile allo stesso corpo maniglia.

I suddetti organi 7 di comando sono costituiti da una barretta 13 di azionamento, fuoriuscente dall’apertura 12 del coperchio 11 di fondo, ed associata, solitamente in corpo unico, ad una corrispondente cremagliera definente il suddetto elemento 10 di supporto, collegamento e movimentazione della stessa barretta.

Questa barretta 13 è provvista di un nottolino 14 vincolato ad una sua estremità e basculante, tramite relativi mezzi 15, secondo una direzione perpendicolare al piano della barretta 13 in modo da assumere una posizione di bloccaggio, a seguito di un accoppiamento all'interno di una relativa sede 16 realizzata sull’elemento 11 di fondo, in corrispondenza di una configurazione di apertura di detto infisso, ovvero con la prima parte 3 allontanata dalla seconda parte 8 dell'infisso (vedi figura 3), e, rispettivamente, di sbloccaggio della barretta 13, in corrispondenza di una configurazione di chiusura dell’infisso, ovvero con la prima parte 3 avvicinata alla seconda parte 8 (vedi figure 2 e 9).

Come osservabile sempre nella figura 1, l’elemento 11 di fondo, come già accennato, è costituito da un coperchio fissabile al corpo maniglia 2 ad incastro o mediante mezzi a vite, e presenta l’apertura 12 di guida con tre sedi 16 composte da relativi allargamenti laterali, uno in successione all'altro e corrispondenti alle suddette tre posizioni operative assumibili dall’impugnatura 5; ognuna di queste sedi 16 presenta una larghezza L superiore alla larghezza L1 presentata dal nottolino 14.

Questo coperchio 1 1 prevede anche una coppia di seconde aperture indipendenti 12a nei caso in cui la maniglia venga destinata all'utilizzo su infissi per interni con movimenti ad anta e ribalta e che prevedono la nota coppia di barrette con relative cremagliere (qui non illustrata, in quanto di tipo ampiamente noto).

Il nottolino 14 è costituito da una vera e propria piastrina impegnata all’interno di una complementare asola 17 realizzata sulla barretta 13 in modo da definire una parte della stessa.

L’asola 17 presenta, in prossimità dell’estremità libera della barretta 13, un traversino 18 avvolto parzialmente da una porzione 14a sagomata a “C” della piastrina 14 in modo da definire un punto di fulcro per il basculamento della stessa piastrina; oltre a ciò, la barretta 13 presenta, altresì, un incavo 19 di trattenimento dell’estremità finale della piastrina 14 ottenuto tra il traversino 18 e l’estremità finale della barretta 13.

Come visibile anche nelle figure 2 e 3, i suddetti mezzi 8 di movimentazione del nottolino 14 sono costituiti da un elemento 20 a balestra, elasticamente cedevole.

Più precisamente, l’elemento 20 a balestra presenta una conformazione ad “U” rovesciata atta da definire una coppia di bracci 21 e 22: il primo braccio 21 risulta associabile al nottolino 14, mediante relativi mezzi 23 a vite, mentre l’altro braccio 22, sporgente rispetto alla barretta 13, ha il compito di intercettare la seconda parte 8 dell’infisso (vedi figura 2) in modo da permettere, tramite deformazione elastica di entrambi i bracci 21 e 22 (vedi freccia F), il passaggio del nottolino 14 dalla posizione di bloccaggio a quella di sbloccaggio.

Come osservabile nella figura 1, il primo braccio 21 è composto da una porzione centrale 21 a, associata direttamente al nottolino 14, e dimensionalmente analoga allo stesso nottolino. Bilateralmente alia porzione centrale 21a sono presenti due ali laterali 21 b e 21 c, definite da corrispondenti intagli realizzati sul primo braccio 21, atti ad aderire sulla barretta 13 ed a permettere, unitamente al ritorno elastico di tutta la balestra 20, il passaggio dalla posizione di sbloccaggio alla posizione di bloccaggio (vedi figura 3), in corrispondenza dell'allontanamento reciproco delle due parti 3 e 8 dell'infisso (vedi freccia F8). Le due ali 21 b e 21 c, inoltre, presentano, alle proprie estremità finali, dei corrispondenti ingrossamenti 33 di contatto con la barretta 13.

II suddetto secondo braccio 22 presenta, anch’esso, un ingrossamento 24 d’estremità arrotondato superficialmente in modo da permettere il contatto con la seconda parte 8 dell’infisso ed il recupero di eventuali giochi presenti tra le stesse due parti dell'infisso e nei meccanismi di chiusura della maniglia 1.

Nei particolari di figure 6 e 7 è visibile la particolare struttura e conformazione dei denti 10d della suddetta cremagliera 10, i quali sono realizzati, indipendenti l’uno dall’altro ed a sbalzo sulla base della cremagliera. Tali denti 10d permettono, unitamente alla corona 9, l’avanzamento, nei due sensi, della barretta 13; questo particolare profilo dei denti 10d permette un avanzamento della barretta 13 superiore alla effettiva corsa generata dall’ingranamento tra denti della corona 9 e quelli della cremagliera 10, in quanto prima del singolo ingranamento tra due denti vi è anche una spinta supplementare lungo la direzione di avanzamento (a mò di camma), sulla cremagliera 10 data dall'ingranamento precedente: tale fattore permette di mantenere un ingombro ridotto degli elementi, ma una corsa della barretta 13 analoga a quelle tradizionalmente utilizzate su modelli di maniglie a cremonese dimensionalmente più grandi per permettere le aperture sia ad anta, sia a ribalta.

Come osservabile nelle figure da 1 a 3, tra la corona dentata 9 ed un mezzo a vite 9v che associa la corona stessa all’alberino 6 di rotazione può essere presente una boccola 50 provvista di una svasatura 51 atta a permettere, nel caso di utilizzo della coppia di barrette come organi di comando, il trattenimento delle stesse barrette, in posizione predeterminata, all'interno della maniglia 1 durante la fase di montaggio, ovvero quando ancora il coperchio 11 non è stato assemblato.

Una ulteriore aggiunta costruttiva alla maniglia 1 è illustrata nella figura 8, dove è visibile la maniglia 1 in oggetto provvista di una coppia di tappi T atti a coprire delle sedi passanti dove vengono alloggiati i mezzi di associazione della maniglia 1 all'infisso.

Nelle figure 4 e 5 è illustrato un modello di maniglia 1 dotata di organi 25 di bloccaggio, a chiave C, dell’impugnatura 5.

Questi organi 25 di bloccaggio a chiave sono costituiti da un barilotto 26 di chiusura a chiave alloggiato nell'impugnatura 5 e provvisto, da un lato, di una sede 26a di innesto della chiave C e, dall’altro lato, di mezzi 27 di bloccaggio rotazionale dell'impugnatura 5, i quali agiscono tra la stessa impugnatura e la boccola 4.

Questi mezzi 27 sono disposti parallelamente ed in prossimità di un’asse X di rotazione della stessa impugnatura coincidente con il suddetto alberino 6 di rotazione.

Più in dettaglio, i mezzi 27 di bloccaggio sono costituiti da una camma frontale 28 dotata di un profilo concavo e mossa, in rotazione, direttamente dalla chiave C.

Questa camma frontale 28 agisce su un perno 29, provvisto di una testa 30 di contatto con la medesima camma, ed alloggiato all’interno di una sede 5a passante realizzata sull’impugnatura 5: in tal modo è possibile ottenere uno scorrimento del perno 29 tra una posizione non operativa (vedi figura 4), in cui il perno 29 risulta arretrato ed all’interno dell'impugnatura 5, ad una posizione operativa (vedi figura 5), in cui il perno 29 si trova parzialmente al difuori dell’impugnatura 5 e si impegna in una sede 31 presentata dalla boccola 4 così da bloccare, in rotazione, l'impugnatura 5.

Il perno 29 è provvisto di mezzi 32 a molla, calzati sullo stesso perno e ritenuti, alle proprie estremità, dalla sede interna 5a dell'impugnatura 5 e dalla suddetta testa 30 di contatto, per far tornare il perno 29 dalla posizione operativa a quella non operativa in corrispondenza della rotazione della chiave C (vedi freccia F32).

Una maniglia così strutturata, quindi, raggiunge gli scopi prefissati grazie ad una struttura estremamente sicura nel funzionamento, ridotta nelle dimensioni, ma estremamente flessibile nel suo utilizzo, ovvero con tutte le caratteristiche tecniche ed operative delle tradizionali maniglie a cremonese oggi sul mercato e con ulteriore possibilità di utilizzo su infissi con aperture verso l’esterno, senza dover variare il corpo maniglia.

Questa particolare riduzioni di ingombro è stata ottenuta grazie alla particolare costruzione della cremagliera, alla struttura degli organi di comando (barretta - nottolino - balestra) che, in spazi ridotti, permettono tutte le movimentazioni necessarie per le configurazioni di apertura e chiusura dell’anta, evitando il noto problema della falsa manovra ad anta aperta,: tutto ciò, come già accennato, in una cremonese dalla dimensioni ridotte per poter ottenere l’utilizzo della stessa maniglia su infissi con apertura verso l’esterno.

Anche il sistema di chiusura a chiave viene realizzato con organi di comando dalle dimensioni molto piccole in modo da evitare effetti estetici indesiderati (grazie all'avvicinamento del sistema di bloccaggio aliasse di rotazione dell’impugnatura), mantenendo comunque una sicurezza di chiusura elevata.

In pratica si ha una maniglia a cremonese completa che, attraverso un kit di accessori estremamente ridotto nel numero può essere montata su qualsiasi tipo di infisso attraverso la scelta degli accessori appropriati e senza dover intervenire sul corpo maniglia, presentando, altresì, un montaggio degli stessi accessori estremamente semplice.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1. Maniglia a cremonese per infissi, maniglia (1) del tipo comprendente un corpo maniglia (2) associato ad una prima parte (3) od anta di detto infisso e dal quale si aggettano, da un lato presentante una boccola (4) realizzata in corpo unico con detto corpo maniglia (2), una impugnatura (5) atta a portare in rotazione un alberino (6), alloggiato all'interno di detto corpo maniglia (2), in più posizioni stabili, operative, ruotate luna dall’altra di almeno un angolo retto; dall'altro lato di detto corpo maniglia (2) fuoriuscendo degli organi (7) di comando collegati ad un dispositivo di chiusura di detto infisso in corrispondenza di una configurazione di chiusura di detta prima parte (3) di detto infisso a contatto con una seconda parte (8) di detto infisso; detto corpo maniglia (2) alloggiando altresì, al suo interno, una corona (9) solidale a detto alberino (6) e dotata di elementi (10) di supporto, collegamento e movimentazione di detti organi (7) di comando così da permettere una traslazione dei medesimi organi in più posizioni corrispondenti alle suddette posizioni operative di detta impugnatura (5) e corrispondenti rispettivamente almeno ad una chiusura, ad una apertura ad anta e ad una apertura a ribalta di detto infisso; detto corpo maniglia (2) essendo dotato, altresì, di un elemento (11) di fondo per lo stesso corpo maniglia e dotato di una apertura (12) di guida da cui fuoriescono i detti organi (7) di comando, caratterizzata dal fatto di prevedere detti organi (7) di comando costituiti da una barretta (13) di azionamento fuoriuscente da detta apertura (12) di detto elemento (11) di fondo ed associata ad una corrispondente cremagliera definente il detto elemento (10) di supporto, collegamento e movimentazione della stessa barretta; detta barretta (13) essendo provvista di un nottolino (14) vincolato ad una sua estremità e basculante, tramite relativi mezzi (15), secondo una direzione perpendicolare al piano di detta barretta (13) in modo da assumere una posizione di bloccaggio, a seguito di un accoppiamento all’interno di una relativa sede (16) realizzata sul detto elemento (11) di fondo, ed in corrispondenza di una configurazione di apertura di detto infisso, ovvero con detta prima parte (3) allontanata da detta seconda parte (8) di detto infisso e, rispettivamente, di sbloccaggio di detta barretta (13) in una configurazione di chiusura di detto infisso, ovvero con detta prima parte (3) avvicinata a detta seconda parte (8).
2. 2. Maniglia secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detto elemento (11) di fondo è costituito da un coperchio fissabile a detto corpo maniglia (2) e presenta detta apertura (12) di guida con tre dette sedi (16) composte da relativi allargamenti laterali, uno in successione all’altro e corrispondenti alle dette tre posizioni operative di detta impugnatura (5), e di larghezza (L) superiore alla larghezza (L1) presentata da detto nottolino (14).
3. 3. Maniglia secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto nottolino (14) è costituito da una piastrina impegnata all’interno di una complementare asola (17) realizzata su detta barretta (13) a definire una parte della stessa; detta asola (17) presentando, in prossimità dell’estremità libera di detta barretta (13), un traversino (18) avvolto parzialmente da una porzione (14a) sagomata a “C" di detta piastrina (14) in modo da definire un punto di fulcro per il basculamento della stessa piastrina; detta barretta (13) presentando, altresì, un incavo (19) di trattenimento dell’estremità finale di detta piastrina (14) ottenuto tra detto traversino (18) e l’estremità finale di detta barretta (13).
4. 4. Maniglia secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detti mezzi (8) di movimentazione di detto nottolino (14) sono costituiti da un elemento (20) a balestra, elasticamente cedevole.
5. 5. Maniglia secondo le rivendicazioni 1 e 4, caratterizzata dal fatto che detto elemento (20) a balestra presenta una conformazione ad "U” rovesciata atta da definire una coppia di bracci (21, 22), di cui il primo braccio (21) risulta associabile a detto nottolino (14), mediante relativi mezzi (23) a vite, e l’altro detto braccio (22), sporgente rispetto a detta barretta (13), essendo atto ad intercettare detta seconda parte (8) di detto infisso in modo da permettere, tramite deformazione elastica di detti bracci (21, 22), il passaggio di detto nottolino (14) da detta posizione di bloccaggio a detta posizione di sbloccaggio.
6. 6. Maniglia secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto primo braccio (21) è composto da una porzione centrale (21 a), associata a detto nottolino (14), dimensionalmente analoga allo stesso nottolino e da due ali laterali (21 b, 21c), definite da corrispondenti intagli sul detto primo braccio (21), atti ad aderire su detta barretta (13) ed a permettere, unitamente alla detta deformazione elastica della detta balestra (20), il passaggio da detta posizione di sbloccaggio a detta posizione di bloccaggio, in corrispondenza dell’allontanamento reciproco di dette due parti (3, 8) dell'infisso; dette ali (21 b, 21 c) presentando, alle proprie estremità finali, corrispondenti ingrossamenti (33) di contatto con detta barretta (13).
7. 7. Maniglia secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto secondo braccio (22) presenta un ingrossamento (24) d’estremità arrotondato superficialmente in modo da permettere il contatto con detta seconda parte (8) di detto infisso ed il recupero di giochi tra le stesse due parti dell'infisso.
8. 8. Maniglia secondo la rivendicazione 1, in cui detta maniglia (1) è provvista di organi (25) di bloccaggio, a chiave (C), di detta impugnatura (5), caratterizzata dal fatto che detti organi (25) di bloccaggio a chiave sono costituiti da un barilotto (26) di chiusura a chiave alloggiato in detta impugnatura (5) e provvisto, da un lato, di una sede (26a) di innesto di una chiave (C) e, dall'altro lato, di mezzi (27) di bloccaggio rotazionale di detta impugnatura (5) agenti tra la stessa e detta boccola (4) e disposti parallelamente ed in prossimità di un’asse (X) di rotazione della stessa impugnatura coincidente con detto alberino (6) di rotazione.
9. 9. Maniglia a cremonese per infissi, maniglia (1) del tipo comprendente un corpo maniglia (2) associato ad una prima parte (3) od anta di detto infisso e dal quale si aggettano, da un lato presentante una boccola (4) realizzata in corpo unico con detto corpo maniglia (2), una impugnatura (5) atta a portare in rotazione un alberino (6), alloggiato all'interno di detto corpo maniglia (2), in più posizioni stabili, operative, ruotate l’una dall’altra di almeno un angolo retto; dall’altro lato di detto corpo maniglia (2) fuoriuscendo degli organi (7) di comando collegati ad un dispositivo di chiusura di detto infisso in corrispondenza di una configurazione di chiusura di detta prima parte (3) di detto infisso a contatto con una seconda parte (8) di detto infisso; detto corpo maniglia (2) alloggiando altresì, al suo interno, una corona (9) solidale a detto alberino (6) e dotata di elementi (10) di supporto, collegamento e movimentazione di detti organi (7) di comando così da permettere una traslazione dei medesimi organi in più posizioni corrispondenti alle suddette posizioni operative di detta impugnatura (5) e corrispondenti rispettivamente almeno ad una chiusura, ad una apertura ad anta e ad una apertura a ribalta, apertura per esterno di detto infisso; detto corpo maniglia (2) essendo dotato, altresì, di un elemento (11) di fondo per lo stesso corpo maniglia e dotato di una apertura (12) di guida da cui fuoriescono i detti organi (7) di comando, caratterizzata dal fatto di prevedere organi (25) di bloccaggio, a chiave (C), di detta impugnatura (5) costituiti da un barilotto (26) di chiusura a chiave alloggiato in detta impugnatura (5) e provvisto, da un lato, di una sede (26a) di innesto di una chiave (C) e, dall'altro lato, di mezzi (27) di bloccaggio rotazionale di detta impugnatura (5) agenti tra la stessa e detta boccola (4) e disposti parallelamente ed in prossimità di un’asse (X) di rotazione della stessa impugnatura coincidente con detto alberino (6) di rotazione.
10. 10. Maniglia secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (27) di bloccaggio sono costituiti da una camma frontale (28) dotata di un profilo concavo e mossa, in rotazione, direttamente da detta chiave (C); detta camma frontale (28) agendo su un perno (29), provvisto di una testa (30) di contatto con detta camma (28), ed alloggiato aN'intemo di una sede (5a) di detta impugnatura (5), in modo da permettere uno scorrimento dello stesso perno tra una posizione non operativa, in cui detto perno (29) risulta arretrato ed all’interno di detta impugnatura (5), ad una posizione operativa, in cui detto perno (29) si trova parzialmente al difùori di detta impugnatura (5) ed atto ad impegnare una sede (31) presentata da detta boccola (4) così da bloccare, in rotazione, detta impugnatura (5).
11. 11. Maniglia secondo la rivendicazioni 10, caratterizzata dal fatto che su detto perno (29) sono previsti dei mezzi (32) a molla, calzati sullo stesso perno e ritenuti, alle proprie estremità, da detta sede interna (5a) di detta impugnatura (5) e da detta testa di contatto, ed atta a permettere un ritorno di detto perno (29) da detta posizione operativa a detta posizione non operativa.
12. 12. Maniglia secondo la rivendicazioni 1, caratterizzata dal fatto che detta cremagliera (10) è provvista di una pluralità di denti (10d) realizzati a sbalzo sulla base di detta cremagliera (10), ovvero poggianti su una sola superfice e presentanti, ognuno, un profilo a spigoli arrotondati in modo da permettere una traslazione a camma aggiunta all'avanzamento dato tra detta cremagliera (10) e detta corona dentata (9).
13. 13. Maniglia secondo la rivendicazioni 1 , caratterizzata dal fatto che tra detta corona dentata (9) ed un mezzo (9v) a vite atti ad associa la corona stessa a detto alberino (6) di rotazione è presente una boccola (50) provvista di una svasatura (51), contraffacciata a detta corona (6) atta a trattenere detti elementi (10) di supporto, collegamento e movimentazione di detti organi (7) di comando all'interno di detto corpo maniglia (2) in corrispondenza dell’assemblaggio di detta maniglia (1).
14. 14. Maniglia secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.