ITBO940046A1

ITBO940046A1 - Protesi articolare interna alleggerita

Info

Publication number: ITBO940046A1
Application number: IT94BO000046A
Authority: IT
Inventors: Francesco Pipino; Giorgio Lorenzetti
Original assignee: Samo Spa
Priority date: 1994-02-04
Filing date: 1994-02-04
Publication date: 1995-08-04
Also published as: EP0674886A1; ITBO940046A0; IT1273246B

Abstract

Protesi articolare interna alleggerita in cui l'infibulo è costituito da una struttura e traliccio che superiormente è chiusa e presenta un attacco tronco conico per una sfera di articolazione all'anca.

Description

Titolo :PROTESI ARTICOLARE INTERNA ALLEGGERITA

DESCRIZIONE

Forma oggetto del presente trovato una protesi articolare interna alleggerita .

Sono note protesi interne che vanno a sostituire a zone ossee sofferenti: in particolare seno note protesi d’anca consistenti in un infittilo che viene infilato nel femore, previa asportazione dell'epifisi femorale, e che termina superiormente o con un attacco conico, per l'accoppiamento di una sfera di articolazione all'anca,o con la sfera stessa.

Tali infibuli noti sono di norma realizzati pieni e la loro installazione conporta la creazione preventiva nella zona spongiosa dell'osso di un foro calibrato: l'inserimento di tali protesi determina la distruzione, rimozione o danneggiamento sia di tessuto osseo che di midollo.

Successivamente alla installazione ,a causa sia della traumaticità dell'intervento che della compattezza della struttura estranea impiantata, risultano essere molto ritardati i processi di guarigione: si riscontrano infatti notevoli danni alla circolazione sanguigna periprotesica dei tessuti ospiti. I tessuti contigui alla protesi,non ben alimentati, rischiano di perdere in capacità di sostegno della protesi stessa.

Oltre a ciò le protesi note presentano una notevole rigidezza e quindi, in esercizio, assumano su di sè la maggior parte del momento flettente indotto dalle forze articolari sull'insieme protesi-osso ospite: in relazione a ciò l'osso risulta caricato molto meno che nella realtà fisiologica e pertanto tende con il tempo a riassorbirsi, rarefarsi, perdendo capacità di carico e di sostegno della protesi stessa, con probabile scollamento .

Quanto esposto fa sì che il successo a lungo temine dell'intervento di pròtesizzazione viene difficilmente conseguito. Carpito tecnico del presente trovato è quello di ovviare ai citati inconvenienti delle protesi note, di mettere a punto cioè una protesi articolare interna alleggerita che non comporti esecuzione di scavi nel tessuto osseo spongioso e danneggiamento abnorme dei tessuti e che contribuisca con la ridotta rigidezza a conservare e determinare un buon accoppiamento fra protesi e tessuto osseo.

Nell'ambito di tale carpito tecnico, altro scopo del presente trovato è quello di assolvere il carpito precedente con una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro inpiego ed efficace funzionamento,nonché di costo relativamente contenuto.

Questo carpito e questi scopi vengono tutti raggiunti dalla presente protesi articolare interna alleggerita caratterizzata dal fatto che l'infibulo è costituito da una struttura a traliccio che superiormente è chiusa e presenta un attacco tronco conico per una sfera di articolazione all'anca.

Ulteriori particolarità risulteranno maggiormente chiare ed evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una protesi articolare interna alleggerita secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni, in cui:

la fig.l rappresenta viste in proiezione ortogonale parzialmente sezionate di una protesi articolare interna alleggerita secondo il trovato ;

la fig.2 rappresenta viste in proiezione ortogonale parzialmente sezionate di una forma di esecuzione alternativa della protesi di fig.l.

Con particolare riferimento a tali figure è indicata globalmente con 1 una protesi articolare interna alleggerita secondo il trovato.

La protesi 1 conprende un infibulo 2 che è costituito da una struttura a traliccio che superiormente ha una zona chiusa 3 e presenta un attacco tronco-conico 4 per una sfera di articolazione all'anca.

La struttura di 2 in sezione trasversale ha conformazione sostanzialmente di rettangolo cavo 5 rastremartesi verso il basso ed ha forma sostanzialmente analoga e quella delle protesi piene di tipo tradizionale: in altre previste versioni la struttura 2 potrà avere sezione diversa, ad esempio ellittica o altro.

La struttura a traliccio presenta quattro correnti longitudinali 6a, 6b, 6c, 6d disposti in corrispondenza degli spigoli e una pluralità di traversi 7, 8 e diagonali 9 raccordati ai correnti che conformano aperture o asole 10 sostanzialmente rettangolari sulle facce strette e triangolari 11 sulle facce larghe dell'infibulo: i raccordi incurvati fra correnti, traversi e diagonali evitano il formarsi di pericolosi effetti di concentrazione delle tensioni meccaniche nei nodi della struttura.

Il numero e le dimensioni dei diagonali e dei traversi ed i materiali costitutivi potranno essere diversi a seconda delle necessità per fornire protesi con caratteristiche di rigidezza modulate nel senso di potere essere variate regolarmente in funzione delle caratteristiche e delle necessità del paziente. La zona chiusa 3, che all'interno può essere alleggerita con una cavità sagomata 12, può presentare o mano alla base un colletto 13 di tipo noto per l'appoggio sulla faccia sezionata dell'osso.

La estremità inferiore dell'infibulo può essere interessata da più asole, fig.l, ed essere sostanzialmente arrotondata ovvero da una unica asola lunga, fig.2: per facilitare l'inserimento nell'osso l'estremità inferiore dell'infibulo potrà essere affilata.

In altra versione prevista l'estremità inferiore, distale, dell'infibulo potrà presentare solamente la cavità assiale ma non le asole perimetrali per consentire una agevole introduzione nell'osso spugnoso evitando nel contempo che si possa determinare vincolo rigido dell'osso con la estremità inferiore della protesi, vincolo che, in caso di necessità di reintervento, renderebbe molto problematica la rimozione della protesi.

I materiali costitutivi la protesi saranno scelti fra le classiche leghe metalliche per inpianti permanenti ( leghe cobalto-cromo, leghe a base di titanio o simili).

Si fa notare che la protesi secondo il trovato può essere installata senza bisogno di praticare un foro preventivo nell'-osso e che, essendo la sezione dell'infibulo di area ridotta, non si creano danni vascolari e non si asporta la preziosa materia ossea.

In relazione a ciò l'infibulo si trova " stretto" fisicamente e meccanicamente all'interno del femore; già nell'irtmediato periodo postoperatorio le trabecole ossee tranciate durante I'inserzione della protesi potranno dare luogo ad una agevole e rapida " risaldatura".

II rispetto massimo delle strutture osteogenetiche consente l'osteogenesi intorno alle strutture della protesi.

Il traliccio permette l'invasione massiva di osso neoprodotto nei vuoti presenti con inglobamento completo della struttura protesica.

La proliferazione dell'osso attorno ai componenti della struttura protesica consente una ricostruzione dei sistemi traiettoriali dell'osso più vicina possibile alla fisiologia, condizione indispensabile per una buona distribuzione delle sollecitazioni.

Data la maggiore deformabilità rispetto alle protesi piene ed al fatto che la protesi secondo il trovato ha rigidezza che può essere modulata in funzione delle caratteristiche del paziente,è possibile ritrasferire al femore un'aliquota maggiore di memento flettente riducendo una delle potenziali cause di fallimento delle protesizzaziani d'anca.

Si è così visto acme il trovato raggiunge gli scopi proposti. Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.

Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri tecnicamente equivalenti.

In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni,potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall' ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Protesi articolare interna alleggerita caratterizzata dal fatto che l'infibulo è costituito da una struttura a traliccio che superiormente è chiusa e presenta un attacco tronco conico per una sfera di articolazione all'anca.
2) Protesi secando la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detta struttura a traliccio in sezione trasversale ha conformazione sostanzialmente di rettangolo cavo rastremantesi verso il basso.
3) Protesi secondo la rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che detta struttura a traliccio presenta quattro correnti longitudinali disposti in corrispondenza degli spigoli e una pluralità di traversi e diagonali raccordati ai correnti che conformano aperture sostanzialmente rettangolari sulle facce strette e triangolari sulle facce larghe dell infibulo.
4) Protesi secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che detta struttura nella zona inferiore non presenta aperture perimetrali ma solamente la cavità longitudinale assiale.
5) Protesi secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che superiormente presenta un colletto di tipo noto per l'appoggio sulla faccia sezionata dell'osso.
6) Protesi articolare interna alleggerita secondo una o più delle rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato agli scopi specificati.