ITBO20110237A1 - Testa di taglio di almeno un baco continuo in macchina per la produzione di articoli da fumo. - Google Patents

Testa di taglio di almeno un baco continuo in macchina per la produzione di articoli da fumo. Download PDF

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ITBO20110237A1
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IT000237A
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Fulvio Pastore
Massimo Sartoni
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Gd Spa
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A24TOBACCO; CIGARS; CIGARETTES; SIMULATED SMOKING DEVICES; SMOKERS' REQUISITES
    • A24CMACHINES FOR MAKING CIGARS OR CIGARETTES
    • A24C5/00Making cigarettes; Making tipping materials for, or attaching filters or mouthpieces to, cigars or cigarettes
    • A24C5/14Machines of the continuous-rod type
    • A24C5/28Cutting-off the tobacco rod

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  • Manufacturing Of Cigar And Cigarette Tobacco (AREA)
  • Perforating, Stamping-Out Or Severing By Means Other Than Cutting (AREA)
  • Cigarettes, Filters, And Manufacturing Of Filters (AREA)

Description

D E S C RI Z I O N E
dell'invenzione industriale dal titolo:
"TESTA DI TAGLIO DI ALMENO UN BACO CONTINUO IN MACCHINE PER LA PRODUZIONE DI ARTICOLI DA FUMO."
La presente invenzione ha per oggetto una testa di taglio di almeno un baco continuo in macchine per la produzione di articoli da fumo. In particolare, la testa di taglio oggetto della presente invenzione trova vantaggiosamente applicazione in una macchina confezionatrice di sigarette per il taglio di almeno un baco continuo di sigaretta, oppure in una macchina confezionatrice di filtri per sigarette per il taglio di almeno un baco continuo di filtro.
Ancor più in particolare, la testa di taglio oggetto della presente invenzione trova vantaggiosamente applicazione in macchine per la produzione di articoli da fumo a doppia linea, ovvero caratterizzate dalla presenza di due bachi continui, accostati e paralleli che avanzano assialmente.
Le teste di taglio note comprendono un tamburo il quale è definito da due pareti laterali contrapposte, sostanzialmente circolari, ed una parete di rivoluzione cilindrica, cosiddetta fianco, che unisce fra loro le pareti laterali definendo un corpo chiuso. Il tamburo è rotante attorno ad un proprio asse di rotazione e reca sul proprio fianco due lame opposte tra loro, che fuoriescono dalla parete di rivoluzione stessa.
Con maggiore precisione, le lame sono disposte su rispettivi portalama collegati al tamburo. Il portalama e la relativa lama possono ruotare rispetto al tamburo attorno ad un proprio asse di rotazione che risulta radiale e perpendicolare all’asse di rotazione del tamburo.
Le teste di taglio sono accoppiate ad un rispettivo dispositivo di controtaglio per definire una unità di taglio. I dispositivi di controtaglio comprendono generalmente una giostra girevole e supportante una pluralità di boccole guida-lama che ciclicamente entrano in contatto con il corrispondente baco per trattenerlo trasversalmente e dotate centralmente di un intaglio per consentire il transito della lama attraverso la boccola stessa per effettuare il taglio. In altre parole, ciascun baco viene trattenuto trasversalmente dalle boccole durante il passaggio della lama per impedire oscillazioni e vibrazioni dei bachi.
Dal momento che i bachi continui avanzano secondo una velocità predeterminata e che il taglio deve essere effettuato in continuo ed ortogonalmente alla direzione di avanzamento, ciascuna lama che giunge in prossimità dei bachi da tagliare deve muoversi con una velocità avente una componente concorde alla velocità di avanzamento dei bachi, in modo da inseguire i bachi stessi.
A tale proposito, nelle teste di taglio note il tamburo è orientato in modo tale che l’asse di rotazione del tamburo stesso formi con la direzione di avanzamento dei bachi un angolo a predeterminato. Tale angolo a determina dunque l’entità della componente di velocità parallela alla velocità dei bachi ed è, pertanto, strettamente legata al formato delle sigarette o dei filtri da tagliare. A tale proposito, si osservi che ciascuna boccola guida-lama, durante il proprio moto imposto dalla giostra, ruota con una velocità tale da avere una componente uguale alla velocità di avanzamento dei bachi, in modo che il transito della lama nell’intaglio sia perfettamente coordinato.
Inoltre, è da notare che la superficie di taglio dei bachi continui deve essere ortogonale alla loro direzione di avanzamento. A tale scopo, ciascuna lama è orientata, rispetto al tamburo, in modo da essere disposta ortogonalmente alla direzione di avanzamento dei bachi almeno quando essa si trova in prossimità dei bachi stessi. Opportuni mezzi di regolazione della posizione angolare delle lame sono disposti all’intemo del tamburo e sono attivi sulle lame in modo da mantenerle ortogonali alla direzione di avanzamento dei bachi - quanto esse si trovano in corrispondenza dei bachi stessi -anche a seguito di un cambiamento nel formato delle sigarette o dei filtri da produrre.
In altre parole, quando deve essere modificata la lunghezza dei singoli spezzoni di sigaretta o filtro da tagliare, è necessario modificare l’angolo a formato tra l’asse di rotazione del tamburo e la direzione di avanzamento dei bachi continui. Ciò è fatto modificando Γ inclinazione del tamburo. I citati mezzi di regolazione agiscono dunque sulla lama in modo tale che quando essa transita in corrispondenza dei bachi continui, sia perpendicolare alla loro direzione di avanzamento.
Nelle teste di taglio note, i mezzi di regolazione comprendono ad esempio un giunto cardanico attivo tra un albero di supporto del tamburo ed il portalama.
In tal modo, ciascun portalama oscilla attorno al proprio asse di rotazione radiale tra due posizione di estremità in modo che quando la lama transita in corrispondenza dei bachi continui, essa sia sostanzialmente ortogonale alla loro direzione di avanzamento.
Tale correzione, tuttavia, non tiene conto del fatto che in virtù dell’angolo a con il quale è inclinato il tamburo la lama risulta perfettamente ortogonale ai bachi soltanto in una posizione di taglio, mentre nell’ intorno di tale posizione risulta leggermente inclinata per effetto dell’oscillazione attorno all’asse radiale attorno al quale ruota il portalama e per effetto della rotazione del tamburo attorno ad un asse inclinato secondo l’angolo a.
Svantaggiosamente, dunque, quando ciascuna lama transita attraverso la rispettiva boccola guida-lama, essa non è perfettamente ortogonale alla direzione di avanzamento dei bachi continui, dal momento che la lama si trova in corrispondenza di un intorno seppur limitato di una oscillazione. In altre parole, durante il taglio dei bachi continui la lama ed il relativo portalama oscillano attorno al proprio asse di rotazione.
Questo genera almeno due svantaggi rilevanti. In primo luogo, il taglio degli spezzoni di sigaretta o di filtro così ottenuto non risulta perfettamente ortogonale.
In secondo luogo, durante la fase di taglio è frequente che la lama sfiori la boccola guida-lama. In particolare, questo contatto avviene più probabilmente all’ingresso ed all’uscita della lama nell’intaglio della boccola guida-lama.
Tale contatto oltre a danneggiare la lama e/o la boccola stessa, genera oscillazioni e vibrazioni sulla lama. Tali perturbazioni determinano ulteriori errori ed imprecisione nel taglio dei bachi continui.
Peraltro, è da notare che nelle teste di taglio note non è possibile applicare più di due lame. Infatti, in questo caso i mezzi di regolazione generalmente usati imporrebbero oscillazioni troppo ampie alle stesse, rendendo elevatissimi il rischio di rottura delle lame nonché l’imprecisione di taglio.
Le citate teste di taglio sono altresì dotate al loro interno di dispositivi di avanzamento in grado di determinare la fuoriuscita della lama stessa man mano che essa si consuma per l’uso. Tali tipi di dispositivi sono solitamente previsti all’intemo delle teste di taglio, sono relativamente complicati e il loro ingombro rende difficile il posizionamento di due lame fra loro sfalsate di 180°. Inoltre, proprio perché disposte all’ interno della testa di taglio sono di difficile accessibilità per l’ordinaria manutenzione.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre una testa di taglio di almeno un baco continuo in macchine per la produzione di articoli da fumo che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione una testa di taglio di almeno un baco continuo in macchine per la produzione di articoli da fumo in grado effettuare costantemente tagli precisi di almeno un baco continuo.
Ulteriore scopo della presente invenzione è risolvere il problema dell’usura della lama evitando frequenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da una testa di taglio di almeno un baco continuo in macchine per la produzione di articoli da fumo, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista prospettica di una testa di taglio di almeno un baco continuo in macchine per la produzione di articoli da fumo in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 rappresenta un’ulteriore vista prospettica della testa di taglio di figura 1 ;
- la figura 3 rappresenta una vista laterale della testa di taglio di figura 1 secondo un piano di sezione III-III di figura 1 ;
- la figura 4 rappresenta una vista prospettica di un particolare parzialmente in esploso della testa di taglio di figura 1 ;
- la figura 5 rappresenta una vista laterale ed in sezione di una seconda forma di realizzazione di una testa di taglio secondo la presente invenzione;
- la figura 6 rappresenta una vista frontale ed in sezione della forma di realizzazione di figura 5 ;
- la figura 7 illustra una vista in sezione schematica di una terza forma di realizzazione della testa di taglio di figura 1 ;
- la figura 8 illustra, in vista prospettica schematica, un particolare parzialmente in esploso della forma di realizzazione secondo quanto illustrato in figura 7 ;
- la figura 9 illustra in scala maggiorata e in sezione un particolare di figura 7 ;
- la figura 10 illustra secondo una vista superiore con alcune parti asportate il particolare di figura 9.
- la figura 1 1 illustra una vista frontale ed in sezione della testa di taglio di figura 4;
- la figura 12 illustra una vista laterale ed in sezione della testa di taglio di figura 1 1 ;
- la figura 13 illustra una vista laterale ed in sezione della testa di taglio di figura 1 1.
Con riferimento agli uniti disegni, con 1 è stata indicata nel suo complesso una testa di taglio di almeno un baco continuo, in macchine per la produzione di articoli da fumo.
La testa di taglio 1 è posta a valle di una unità di confezionamento (non illustrata) di almeno un baco continuo 2.
Più in particolare, la testa di taglio 1 è posta a valle di una unità di confezionamento di un baco continuo 2 di sigaretta oppure di una unità di confezionamento di un baco continuo 2 di filtro.
Preferibilmente, la testa di taglio 1 descritta è disposta direttamente a valle di una unità di confezionamento di una coppia di bachi continui 2 disposti parallelamente tra loro ed avanzanti secondo una comune direzione di avanzamento “D”. Conseguentemente, la testa di taglio 1 trova preferenzialmente applicazione in una macchina a doppia linea.
La testa di taglio 1 comprende un corpo di supporto 3 che ruota attorno ad almeno un proprio asse di rotazione Al; A2 ed almeno una lama 4 collegata al corpo di supporto 3 in modo da ruotare insieme ad esso attorno all’asse di rotazione Al; A2. In tal modo, quando la lama 4, ruotando, si porta in corrispondenza dei bachi continui 2 per tagliarli, essa si trova sostanzialmente nelle stesse condizioni con riferimento ai bachi 2 stessi. Con maggiore precisione, la testa di taglio 1 comprende una pluralità di lame 4 collegate perifericamente al corpo di supporto 3 ed angolarmente equispaziate tra loro.
Preferibilmente, la testa di taglio 1 comprende quattro lame 4.
Secondo quanto illustrato, il corpo di supporto 3 comprende due porzioni 5a, 5b, conformate a croce, tra loro strutturalmente distinte, ma reciprocamente associate e ciascuna rotante attorno ad un rispettivo asse di rotazione Al, A2.
In dettaglio, una prima porzione 5 a è collegata ad un motore (non illustrato nelle allegate figure) in modo da ruotare attorno al proprio asse di rotazione Al ed in particolare attorno al proprio centro di rotazione RI.
L’asse di rotazione Al della prima porzione 5 a definisce in combinazione con la direzione di avanzamento “D” dei bachi continui 2 un angolo a che è funzione del formato di sigarette o filtri di tagliare.
Infatti, l’angolo a determina una componente di velocità della lama 4, durante la rotazione, concorde con la direzione di avanzamento “D” dei bachi 2 nonché con il loro verso di percorrenza.
La seconda porzione 5b che, come detto, è associata alla prima porzione 5a, ruota attorno al proprio asse di rotazione A2, ed in particolare attorno al proprio centro di rotazione R2, trascinata dalla prima porzione 5 a come apparirà più chiaro nel seguito.
In dettaglio, la seconda porzione 5b è vincolata in corrispondenza del proprio asse di rotazione A2 mediante un albero di sostegno 14 collegato alla seconda porzione 5b.
E da notare che le porzioni 5 a, 5b del corpo di supporto 3 sono tra loro affiancate e sfalsate. In altre parole, gli assi di rotazione Al, A2 delle porzioni 5a, 5b sono tra loro sempre paralleli, ma tra loro distinti. Inoltre, è da notare che i centri di rotazione RI, R2 delle porzioni 5 a, 5b giacciono su una linea retta di giacitura parallela alla direzione di avanzamento “D”.
Quando è necessario modificare il formato delle sigarette o dei filtri da tagliare, si deve modificare l’angolo a modificando Γ inclinazione della prima porzione 5 a. Conseguentemente, viene modificata anche rinclinazione della seconda porzione 5b in modo tale, però, da mantenere paralleli gli assi di rotazione Al, A2. Inoltre, a seguito di tale operazione, la linea retta congiungente i centri di rotazione RI, R2 delle porzioni 5a, 5b rimane parallela alla direzione di avanzamento “D” dei bachi continui 2.
Le lame 4 sono accoppiate al corpo di supporto 3 attraverso rispettivi gruppi di collegamento 6. Più in dettaglio, ciascuna lama 4 è collegata alle porzioni 5a, 5b del corpo di supporto 3 in modo tale che possa ruotare rispetto alle porzioni 5a, 5b stesse.
In accordo con la presente invenzione, ciascun gruppo di collegamento 6 comprende mezzi di mantenimento 7, 8 della posizione di un piano di giacitura della rispettiva lama 4. Con maggiore dettaglio, tali mezzi di mantenimento 7, 8 mantengono il piano di giacitura della rispettiva lama 4 costantemente ortogonale alla direzione di avanzamento “D” dei bachi continui 2 durante la rotazione della lama 4, solidalmente al corpo di supporto 3, attorno all’asse di rotazione Al; A2.
Con particolare riferimento alla forma realizzativa preferita ed illustrata, i mezzi di mantenimento 7, 8 (che saranno meglio individuati e descritti nel seguito) sono del tipo a parallelogramma articolato. Più precisamente, ciascun gruppo di collegamento 6 coopera con le porzioni 5 a, 5b del corpo di supporto 3 per definire un parallelogramma articolato. In tal modo, l’angolo formato nello spazio tra il piano di giacitura della lama 4 e la direzione di avanzamento “D” dei bachi continui 2 è costante durante la rotazione della lama 4 attorno all’asse di rotazione Al; A2 del corpo di supporto 3.
Più precisamente, ciascun gruppo di collegamento 6 comprende un rispettivo portalama 7, recante una corrispondente lama 4.
Con maggiore dettaglio, ciascun portalama 7 è dunque collegato al corpo di supporto 3 in corrispondenza di un suo bordo periferico 3 a in modo che possa ruotare rispetto al corpo di supporto 3 stesso. In altre parole, ciascun portalama 7 è rotabilmente collegato alle porzioni 5a, 5b del corpo di supporto 3.
A tale proposito, ciascun gruppo di collegamento 6 comprende una coppia di perni 8 associati a ciascun portalama 7. In particolare, ciascun perno 8 della citata coppia collega il relativo portalama 7 rispettivamente alla prima 5 a ed alla seconda porzione 5b del corpo di supporto 3.
Come apparirà maggiormente chiaro nel seguito, i perni 8 consentono ai rispettivi portalama 7, ai quali sono associati, di ruotare attorno a propri primi assi di rotazione Bl, B2 ed a propri secondi assi di rotazione El, E2. I primi assi di rotazione Bl, B2 sono perpendicolari ai secondi assi di rotazione El, E2.
Secondo quanto illustrato, ciascun perno 8 comprende un primo spezzone tubolare 9a, definente un primo asse Bl, B2 di rotazione, inserito rotabilmente nel portalama 7 ed un secondo spezzone tubolare 9b, definente un secondo asse El, E2 di rotazione, inserito rotabilmente nella prima 5a o nella seconda porzione 5b del corpo di supporto 3.
Il primo 9a ed il secondo spezzone tubolare 9b sono accoppiati solidalmente ed ortogonalmente l’uno all’altro.
In dettaglio, il primo spezzone tubolare 9a alloggia in rispettive boccole di accoppiamento 10 del portalama 7 mentre il secondo spezzone tubolare 9b alloggia in un foro 11 radiale ricavato in ciascuna porzione 5 a, 5b del corpo di supporto 3.
In tale modo, ciascun gruppo di collegamento 6, attraverso il proprio portalama 7, supporta la rispettiva lama 4 girevolmente sia attorno ai sopracitati assi di rotazione El, E2, ortogonali agli assi Al, A2, sia attorno ai sopracitati assi di rotazione Bl, B2, ortogonali agli assi di rotazione El, E2.
In accordo con la forma realizzativa illustrata, ciascun perno 8 è sostanzialmente strutturato a “T”. Tuttavia, in forme realizzative alternative e non illustrate, il perno 8 può essere strutturato in ulteriori conformazioni, come a titolo di esempio a “L” o a croce, per definire i primi Bl, B2 ed i secondi assi di rotazione El, E2 perpendicolari tra loro.
Conseguentemente, ciascun portalama 7 ruota rispetto alle porzioni 5a, 5b in modo tale da mantenersi costantemente parallelo ad una linea retta congiungente i centri di rotazione RI, R2 delle porzioni 5a, 5b del corpo di supporto 3.
Più in dettaglio, con riferimento alla figura 3, dove con CI è indicata l’intersezione fra gli assi E1 e B1 e con C2 è indicata l’intersezione fra gli assi E2 e B2, la lama 4 è montata sul portalama 7 in modo che la sua porzione attiva 4a sia ortogonale alla congiungente i centri CI e C2 e la congiungente i centri CI e C2 si mantiene, in uso, sempre parallela alla congiungente i centri RI e R2.
In altre parole, ciascun portalama 7 ruota attorno a propri secondi assi di rotazione El, E2 disposti radialmente lungo le porzioni 5a, 5b del corpo di supporto 3. I secondi assi di rotazione El, E2 sono perpendicolari ai primi assi di rotazione Bl, B2, nonché agli assi di rotazione Al, A2 delle porzioni 5a, 5b e passano per i centri di rotazione RI, R2 delle porzioni 5a, 5b.
Come risulta dalla presente trattazione, i portalama 7 nonché i perni 8 definiscono in reciproca combinazione i citati mezzi di mantenimento 7, 8.
Ne consegue, evidentemente, che i gruppi di collegamento 6 definiscono i mezzi di mantenimento 7, 8.
Come già detto, i gruppi di collegamento 6 delle lame 4 e le porzioni 5 a, 5b del corpo di supporto 3 definiscono un parallelogramma articolato.
In altre parole, la prima 5a e la seconda porzione 5b del corpo di supporto 3 definiscono rispettive manovelle del parallelogramma articolato, mentre i portalama 7 definiscono rispettive bielle collegate alle manovelle.
Con riferimento alla figura 3, è evidente che gli assi Al, A2 di rotazione del parallelogramma articolato non sono ortogonali al piano di giacitura delle manovelle, ma giacciono su tale piano; il moto delle bielle quindi non è un moto piano ma si sviluppa nello spazio.
Con riferimento ai perni 8, i primi spezzoni tubolari 9a consentono la rotazione dei portalama 7 rispetto alle porzioni 5 a, 5b attorno ai loro primi assi di rotazione Bl, B2, mentre i secondi spezzoni tubolari 9b consentono la rotazione dei portalama 7 rispetto alle porzioni 5a, 5b attorno ai loro secondi assi di rotazione El, E2.
Ancora con riferimento ai portalama 7, essi comprendono una parete di alloggiamento 12 della lama 4 sulla quale viene appoggiata e fissata la lama 4.
La parete di alloggiamento 12 è fissata rigidamente alle boccole di accoppiamento 10.
La parete di alloggiamento 12 presenta una superficie 13 sulla quale aderisce la lama 4. Tale superficie 13 è almeno in parte curva e presenta una concavità rivolta in direzione opposta al corpo di supporto 3. Tale superficie 13 presenta inoltre una porzione piana 13a ortogonale alla linea retta congiungente i centri di rotazione RI, R2 delle porzioni 5a, 5b.
In altre parole, la porzione piana 13a della superficie 13 è disposta ortogonalmente alla direzione di avanzamento “D” dei bachi continui 2 e supporta una porzione attiva 4a della lama 4.
Vantaggiosamente, la superficie 13 curva alloggia una porzione di lama 4 che serve da riserva per rimpiazzare di volta in volta le parti di porzione attiva 4a della lama 4 che via via si consuma e viene continuamente riaffilata. Secondo quanto visibile in figura 3 la porzione di riserva 4b della lama 4 risulta aderente alla superficie 13 curva che la alloggia.
La testa di taglio 1 in accordo con la presente invenzione è accoppiata ad un dispositivo di controtaglio, non illustrato nelle figure allegate, in modo da definire un’unità di taglio per macchine per la produzione di articoli da fumo.
Tale dispositivo comprende un giostra girevole sulla quale è montata una pluralità di boccole guida-lama. Queste ultime, ruotando, si portano in prossimità del corrispondente baco continuo fino a che quest’ultimo è completamente contenuto nella boccola stessa.
Ciascuna boccola comprende un rispettivo intaglio che consente alla lama di passare attraverso la boccola guida-lama in modo da realizzare il taglio in modo preciso e senza provocare oscillazioni o vibrazione dei bachi stessi.
Secondo quanto illustrato nelle figure 11, 12 e 13, per quanto concerne la lama 4 e la sua porzione di riserva 4b, il citato gruppo di collegamento 6 ed il citato portalama 7 comprendono un cinematismo 28 in grado di far avanzare la lama 4 e precisamente la sua porzione di riserva 4b, lungo la superficie 13 della parete di alloggiamento 12 della lama 4 stessa.
Ne consegue che il cinematismo 28 definisce dei mezzi di ripristino (restoration) 19 della porzione attiva 4a della lama 4.
Il cinematismo 28 comprende un primo perno 29 alloggiato all’interno del secondo spezzone tubolare 9b con possibilità di scorrere all’interno di quest’ultimo lungo la direzione definita dall’asse E2 in un verso e in quello opposto indicati rispettivamente dalle frecce FI e F2. Il primo perno 29 è dotato di un’estremità attiva 30 ed è mosso lungo la citata direzione da una alimentazione pneumatica schematizzata con un blocco 41.
In particolare l’estremità attiva 30 presenta una forma sostanzialmente troncoconica per i motivi che saranno spiegati nel seguito.
Un secondo perno 31 è alloggiato all’interno di una porzione 32 del primo spezzone tubolare 9a con possibilità di scorrere all’interno di quest’ultimo lungo la direzione definita dall’asse B2 in un verso e in quello opposto indicati rispettivamente dalle frecce F3 e F24. Il secondo perno 31 è dotato di una prima estremità 33 affacciata all’estremità attiva 30 del primo perno 29 e di una seconda estremità 34 protendentesi esternamente al primo spezzone tubolare 9a.
In particolare, il secondo perno 31 presenta le due estremità 33 e 34 a forma semisferica per i motivi che saranno chiariti nel seguito. Secondo quanto illustrato nelle figure 1, 2 e 4, una leva 35 è incernierata nella porzione superiore 36 del portalama 7.
In particolare, la leva 35 è incernierata in corrispondenza di una porzione piana 36a della porzione superiore 36 attorno ad un asse di oscillazione X, come illustrato in figura 11 e 13.
Un’estremità libera 37 della leva 35 è in contatto con la seconda estremità 34 del secondo perno 3 1.
In corrispondenza del punto di cerniera della leva 35, quest’ultima è calettata ad una vite senza fine 38 che si sviluppa internamente alla porzione superiore 36 lungo una direzione DI coincidente con l’asse X e perpendicolare ai primo e secondo perno 29, 31.
Secondo quanto illustrato in figura 13, un albero 39 ad asse perpendicolare alla direzione DI presenta ad una sua estremità un profilo dentato 39a atto ad ingranare con la ruota senza fine 38.
Secondo quanto illustrato in figura 12, l’altra estremità dell’albero 39 ingrana, tramite una ruota libera 39b con un rullo di avanzamento 40 coassiale all’albero 39, in modo che mediante l’interposizione della ruota libera 39b il rullo di avanzamento 40 ruota solo in verso come sarà meglio descritto nel seguito.
Il rullo 40 risulta con la sua superficie esterna a contatto con la lama 4. Ne consegue che ad una rotazione del rullo 40 la lama 4 avanza di un tratto determinato funzione dell’ oscillazione della leva 35 attorno all’asse di rotazione X secondo la freccia F5.
Risulta evidente che il tratto determinato di cui avanza la lama 4 è funzione, ovviamente delle dimensioni radiali del profilo dentato 39a e del rullo 40, in modo da far scorrere la lama 4 lungo la parete di alloggiamento 12 per ripristinare la porzione attiva 4a della lama 4 che via via si consuma e viene continuamente riaffilata.
In uso, l’alimentazione pneumatica 41 invia una sequenza di impulsi di tipo pneumatico a scadenza determinata e subordinata all’usura della lama 4, all’ interno del secondo spezzone tubolare 9b.
Tali impulsi movimentano il primo perno 29 lungo la direzione E2 nel verso indicato dalla freccia FI. L’estremità attiva 30 del primo perno 29, grazie alla sua conformazione sostanzialmente troncoconica, impegna gradualmente la prima estremità 33 del secondo perno 3 1 fintanto da imporgli una corsa definita.
Ne consegue che il secondo perno 29 trasla lungo la direzione B2 secondo il verso della freccia F3 di un tratto definito dalla corsa impressa dal primo perno 31.
Essendo la seconda estremità 34 del secondo perno 31 in contatto con restremità libera 37 della leva 35, la traslazione del secondo perno 31 secondo il verso F3 determina la rotazione antioraria (per chi osserva la figura 11) della leva 35.
Alla rotazione della leva 35 corrisponde la rotazione della vite senza fine 38 attorno all’asse X, la quale ingranando con il profilo dentato 39a definisce la rotazione dell’albero 39.
L’albero 39 pone in rotazione la ruota libera 39b che aziona il rullo di avanzamento 40 di un tratto determinato della lama 4 al fine di ripristinare la porzione attiva 4a della lama 4 che via via si consuma e viene continuamente riaffilata.
Cessato l’impulso di tipo pneumatico, il primo perno 29 trasla lungo la direzione E2 nel verso indicato dalla freccia F2 per ritornare nella sua configurazione di riposo. La traslazione di ritorno del perno 29 verso la sua configurazione di riposo può essere eseguita tramite mezzi di richiamo di tipo elastico o pneumatici.
Vantaggiosamente, il cinematismo 28 è realizzato sfruttando il gruppo di collegamento 6, preservando la struttura della testa di taglio 1 senza incrementarne gli ingombri.
L’estremità attiva 30 del primo perno 29 disimpegna gradualmente la prima estremità 33 del secondo perno 31 fintanto che non risulti più impegnata dal primo perno 29.
La leva 35, non essendo contrastata dall’azione del secondo perno 31, ruota in senso orario (per chi osserva la figura 11) trascinando il secondo perno 29 lungo la direzione B2 nel verso della freccia F4. Alla rotazione della leva 35 corrisponde la rotazione della vite senza fine 38 attorno all’asse X, la quale ingranando con il profilo dentato 39a definisce la rotazione dell’albero 39.
L’albero 39 pone in rotazione la ruota libera 39b che in questo caso evita la rotazione del rullo di avanzamento 40 così da non realizzare lo scorrimento della lama 4 lungo la parete di alloggiamento 12. Anche in questo caso la rotazione inversa della leva 35 può essere ottenuta mediante mezzi di richiamo elastici o pneumatici.
Vantaggiosamente, essendo il cinematismo 28 alloggiato nel gruppo di collegamento 6 non incide sugli ingombri della testa di taglio 1 e risulta facilmente accessibile per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
L’invenzione raggiunge gli scopi preposti, sia per quanto riguarda l’orientamento della testa di taglio e conseguentemente del gruppo controlama, sia per quanto concerne il ripristino della lama di taglio stessa.
Infatti, come sopra descritto, gli organi di collegamento delle lame e le porzioni del corpo di supporto definiscono un parallelogramma articolato.
Ciascun portalama 7, e dunque ciascuna lama 4 a quest’ultimo rigidamente fissata, può ruotare attorno agli assi Bl, B2 controbilanciando pertanto Γ inclinazione derivante dall’angolo a. Durante tutti i 360° di rotazione il portalama 7 si mantiene parallelo a se stesso e alla congiungente i centri RI e R2, parallela alla direzione D di avanzamento dei bachi.
In tal modo, durante la rotazione delle lame solidali al corpo di supporto, le lame stesse giacciono costantemente su un piano che non cambia mai il proprio orientamento rispetto alla direzione di avanzamento dei bachi continui. Evidentemente in tal modo, la superficie di taglio risultante sui bachi continui risulta perfettamente ortogonale alla direzione di avanzamento.
Inoltre, l’assenza di oscillazione delle lame consente a queste ultime di passare attraverso le boccole guida-lama del dispositivo di controtaglio senza alcun rischio di entrare in contatto con le boccole stesse.
In altre parole, ciò permette di preservare l’integrità delle lame e/o delle boccole guida-lama nonché di realizzare tagli ancora più netti e precisi.
Inoltre, le teste di taglio in accordo con la presente invenzione possono generalmente comprendere N lame, dove N è un numero intero uguale a l o maggiore di 1.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 5 e 6, i primi spezzoni tubolari 9a, definenti la porzione trasversale del perno 8 strutturato a T, sono rotabilmente inseriti entro fori 14 ricavati alle estremità di bracci 15 sostanzialmente radiali, definenti a due a due relativamente a ciascuna porzione 5 a e 5b, un vano 16 di accoglimento di un portalama 7.
A sua volta ciascuno spezzone 9b, definente la porzione longitudinale del perno 8 strutturato a T alloggia rotabilmente in un foro 17 sostanzialmente radiale ricavato in una rispettiva boccola di accoppiamento col portalama 7.
E’ evidente come rispetto alla prima forma di realizzazione in detta seconda forma di realizzazione vengono invertite le funzioni di collegamento dei due spezzoni 9a e 9b componenti il perno 8 strutturato a T.
La terza forma di realizzazione illustrata nelle figure da 7 a 10 differisce dalla prima forma di realizzazione per il fatto che il citato gruppo di collegamento 6 comprende un corpo sostanzialmente scatolare 18, il quale definisce il citato portalama 7.
Il corpo scatolare 18 comprende internamente i mezzi di ripristino (restoration) 19 della porzione attiva 4a della lama 4.
In particolare i mezzi di ripristino 19, secondo quanto sarà descritto meglio nel seguito, consentono di muovere la lama 4 a passo e più precisamente la sua porzione di riserva 4b, per rimpiazzare di volta in volta le parti di porzione attiva 4a della lama 4 consumata e da riaffilare.
Analogamente a quanto descritto per le precedenti forme di realizzazione, anche per la terza forma di realizzazione e secondo quanto illustrato nelle figure 7 e 8, la prima 5 a e la seconda porzione 5b del corpo di supporto 3 definiscono rispettive manovelle del parallelogramma articolato, mentre i corpi scatolari 18 definiscono le rispettive bielle collegate alle citate manovelle. Quindi, anche per questa forma di realizzazione, i gruppi di collegamento 6 definiscono i citati mezzi di mantenimento 7, 8.
In accordo con la presente forma di realizzazione e con particolare riferimento alla figura 8, ciascun gruppo di collegamento 6 comprende un rispettivo corpo scatolare 18 recante al suo interno una corrispondente lama 4.
Con maggiore dettaglio, ciascun corpo scatolare 18 e quindi ciascun portalama 7 è dunque collegato al corpo di supporto 3 in corrispondenza di un suo bordo periferico 3a in modo che possa ruotare rispetto al corpo di supporto 3 stesso. In altre parole, ciascun corpo scatolare 18 è rotabilmente collegato alle porzioni 5a, 5b del corpo di supporto 3.
In tale forma di attuazione, ciascun gruppo di collegamento 6 comprende una coppia di forcelle 8a associate a ciascun corpo scatolare 18. In particolare, ciascuna forcella 8 a della citata coppia collega il relativo corpo scatolare 18 rispettivamente alla prima 5 a ed alla seconda porzione 5b del corpo di supporto 3.
Le citate forcelle 8a consentono ai rispettivi corpi scatolari 18, alle quali sono associate, di ruotare attorno a propri primi assi di rotazione Bl, B2 ed a propri secondi assi di rotazione El, E2. I primi assi di rotazione Bl, B2 sono perpendicolari ai secondi assi di rotazione El, E2.
Secondo quanto illustrato in figura 8, ciascuna forcella 8a, strutturata sostanzialmente a “T”, comprende una prima coppia di boccole IOa disposte coassialmente alle estremità opposte della citata forcella 8a e definenti un primo asse Bl, B2 di rotazione. Tali boccole IOa definiscono sedi di ricevimento di primi spezzoni tubolari 9a di cui è dotato il corpo scatolare 18.
Inoltre, ciascuna forcella 8 a comprende un rispettivo secondo spezzone tubolare 9b, definenti i secondi assi El, E2 di rotazione, ed inserito rotabilmente nella prima 5a o nella seconda porzione 5b del corpo di supporto 3.
In dettaglio, il primo spezzone tubolare 9a alloggia nelle rispettive boccole di accoppiamento IOa della forcella 8a, mentre il secondo spezzone tubolare 9b alloggia in un foro 11 radiale ricavato in ciascuna porzione 5 a, 5b del corpo di supporto 3.
In tale modo, ciascun gruppo di collegamento 6, attraverso il proprio corpo scatolare 18, supporta la rispettiva lama 4 girevolmente sia attorno ai sopracitati assi di rotazione El, E2, ortogonali agli assi Al, A2, sia attorno ai sopracitati assi di rotazione Bl, B2, ortogonali agli assi di rotazione El, E2.
Quindi, ciascun corpo scatolare 18 ruota rispetto alle porzioni 5 a, 5b in modo tale da mantenersi costantemente parallelo ad una linea retta congiungente i centri di rotazione RI, R2 delle porzioni 5 a, 5b del corpo di supporto 3.
Inoltre, come raffigurato in figura 10, almeno un primo spezzone 9a presenta internamente un condotto 26, che comprende una bocca di ingresso 26a e una bocca di uscita 26b, la cui funzione verrà meglio chiarita nel seguito.
I mezzi di ripristino 19 (figura 9) comprendono un primo 20 ed un secondo 21 rullo di avanzamento della lama 4, e in particolare, il primo rullo 20 è comandato da un motoriduttore 22. In questo modo la lama 4 presenta la citata porzione di riserva 4b interposta fra il primo rullo 20 ed il secondo rullo 22.
In dettaglio, il primo rullo 20 presenta su un tratto periferico esterno un profilo dentato 20a, atto ad ingranare con una vite senza fine 23 associata al motoriduttore 22.
Secondo la forma realizzativa preferita, il motoriduttore 22 è di tipo pneumatico. In tale soluzione, il motoriduttore 22 risulta essere collegato a mezzi 24 di alimentazione pneumatica in grado di alimentare il motoriduttore 22 secondo una sequenza di impulsi di tipo pneumatico a scadenza determinata e subordinata all’usura della lama 4. In tal modo si realizza un moto a passo della lama 4 che determina la sua fuoriuscita man mano che essa si consuma durante il funzionamento della testa di taglio.
I mezzi 24 di alimentazione pneumatica sono collegati, in maniera nota, alla bocca di ingresso 26a del condotto 26 del primo spezzone tubolare 9a, mentre la bocca di uscita 26b del condotto 26 è collegata al motoriduttore 22 tramite un elemento flessibile, indicato in figura 10 con 27.
In questo modo, vantaggiosamente, è possibile sfruttare la struttura stessa del corpo scatolare 18 per convogliare gli impulsi di tipo pneumatico dai mezzi 24 di alimentazione, esterni al corpo scatolare 18, al motoriduttore 22, posizionato internamente al corpo 18 stesso. Si osservi che la fuoriuscita progressiva della lama 4 può essere stabilita da un’unità di comando 25, secondo scadenze preimpostate che definiscono la frequenza della citata sequenza degli impulsi di tipo pneumatico.
Secondo una soluzione alternativa, lo stato di usura della lama 4 può venire monitorato da opportuni sensori, non illustrati, che inviano un segnale all’ unità di comando 25 connessa ai citati mezzi 24 di alimentazione pneumatica. In questo caso l’unità 25 definisce la citata sequenza di impulsi di aria che i mezzi di alimentazione inviano al motoriduttore 22 per regolare l’avanzamento della lama 4.
In seguito al ricevimento di un impulso, il motoriduttore 22 aziona la vite senza fine 23, la quale, ingranando con il primo rullo 20, definisce l’avanzamento della lama 4, e quindi della porzione attiva 4a.
Precisamente, durante l’avanzamento della lama 4, il secondo rullo 21 funge da elemento di contrasto per il primo rullo 20, ed essendo la lama 4 interposta fra il primo 20 e il secondo 21 rullo, viene in tal modo condotta verso l’estemo del corpo scatolare 18.
I vantaggi di tale forma di attuazione sono numerosi. Fra i più importanti si noti che Γ elemento scatolare 18 risulta all’ esterno della testa di taglio 1 ed è pertanto facilmente accessibile per tutte le operazioni di manutenzione. Inoltre risulta poco ingombrante nei confronti della testa di taglio 1 e i suoi mezzi di ripristino 19, essendo racchiusi aH’intemo del corpo scatolare 18, non costituiscono impedimento per dotare la testa di taglio 1 di due o più lame di taglio 4.
Tale semplicità costruttiva permette inoltre di mantenere a valori relativamente bassi i pesi e non influire negativamente sulle inerzie durante la rotazione della testa di taglio 1.
Infine un vantaggio particolare deriva dal fatto che, essendo possibile sfruttare la struttura stessa del corpo scatolare 18, diviene facile il collegamento con la sorgente pneumatica generale della macchina, per Γ avanzamento della lama 4.
Si osservi infine che per tutte le forme di realizzazione sopra descritte ciascuno dei vari mezzi di ripristino 19 relativo ad una delle quattro lame 4 di cui è dotata la testa di taglio 1 può essere anche attivato in maniera indipendente rispetto agli altri. In altre parole durante il funzionamento della testa di taglio 1 potranno essere attivati solamente i mezzi di ripristino 19 relativi alla lama 4 che si è consumata, lasciando fermi gli altri mezzi di ripristino relativi alle lame 4 che non risultano consumate.
Così facendo veranno mosse solamente la o le porzioni di riserva 4b della o delle lame 4 consumate per rimpiazzare di volta in volta le parti di porzione attiva 4a della lama 4 consumata e da riaffilare.

Claims (27)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Testa di taglio di almeno un baco continuo in macchine per la produzione di articoli da fumo comprendente almeno un corpo di supporto (3) rotante attorno ad almeno un asse di rotazione (Al; A2); almeno una lama (4) collegata al corpo di supporto (3) per ruotare attorno all’asse di rotazione (Al; A2) per tagliare il baco continuo (2) avanzante lungo una direzione di avanzamento (D); un gruppo di collegamento (6) della lama (4) al corpo di supporto (3), comprendente mezzi di mantenimento (7, 8) della posizione del piano di giacitura della lama (4); il piano di giacitura risultando costantemente ortogonale alla direzione di avanzamento (D) dell’ almeno un baco continuo (2), durante la rotazione della lama (4) attorno all’asse di rotazione (Al; A2); il gruppo di collegamento (6) comprendendo inoltre mezzi di ripristino (restoration) (19) della porzione attiva (4a) della lama (4).
  2. 2) Testa di taglio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il gruppo di collegamento (6) supporta la lama (4) girevolmente attorno ad almeno un asse (El; E2) ortogonale all’almeno un asse di rotazione (Al; A2) del corpo di supporto (3).
  3. 3) Testa di taglio secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il gruppo di collegamento (6) supporta la lama (4) girevolmente attorno a primi (Bl, B2) e a secondi assi di rotazione (El, E2); i primi assi di rotazione (Bl, B2) essendo ortogonali ai secondi assi di rotazione (El, E2) e i secondi assi di rotazione (El, E2) essendo ortogonali all’almeno un asse di rotazione (Al; A2) del corpo di supporto (3).
  4. 4) Testa di taglio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che il corpo di supporto (3) comprende almeno due porzioni (5a, 5b) reciprocamente associate e rotanti su rispettivi assi di rotazione (Al, A2) distinti e paralleli; la lama (4) essendo rotabilmente collegata alle porzioni (5a, 5b) attraverso il gruppo di collegamento (6).
  5. 5) Testa di taglio secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che il gruppo di collegamento (6) e le porzioni (5a, 5b) definiscono un parallelogramma articolato in modo tale che, nello spazio, l’angolo formato tra il piano di giacitura della lama (4) e la direzione di avanzamento (D) del baco continuo (2) sia costante durante la rotazione della lama (4) attorno all’asse di rotazione (Al; A2).
  6. 6) Testa di taglio secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il gruppo di collegamento (6) comprende almeno un portalama (7) a cui è fissata la lama (4); il portalama (7) essendo rotabilmente collegato alle porzioni (5a, 5b).
  7. 7) Testa di taglio secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che il gruppo di collegamento (6) comprende due rispettivi perni (8) ciascuno disposto tra le porzioni (5a, 5b) e il portalama (7) per consentire al portalama (7) di ruotare attorno a primi (Bl, B2) e a secondi assi di rotazione (El, E2), i primi (Bl, B2) e i secondi assi di rotazione (El, E2) essendo fra loro ortogonali.
  8. 8) Testa di taglio secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che ciascun perno (8) comprende almeno un primo spezzone tubulare (9a; 9b), inserito nel portalama (7), ed un secondo spezzone tubolare (9b; 9a), accoppiato ortogonalmente al primo, inserito in una delle porzioni (5a, 5b).
  9. 9) Testa di taglio secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che il perno (8) è sostanzialmente strutturato a T, essendo costituito da uno spezzone tubolare longitudinale (9b) e da uno spezzone tubolare trasversale (9a), accoppiato, in corrispondenza di una sua zona intermedia ad una estremità dello spezzone longitudinale (9b).
  10. 10) Testa di taglio secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che lo spezzone tubolare trasversale (9a) è inserito nel portalama (7) e lo spezzone tubolare longitudinale (9b) è inserito in una delle due porzioni (5a, 5b).
  11. 11) Testa di taglio secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che lo spezzone tubolare trasversale (9a) è inserito in una rispettiva porzione (5a, 5b) e lo spezzone tubolare (9b) è inserito nel portalama (7).
  12. 12) Testa di taglio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzata dal fatto che il portalama (7) comprende una parete di alloggiamento (12) della lama (4) presentante una superficie (13), almeno in parte curva, destinata ad alloggiare una porzione di riserva della lama (4).
  13. 13) Testa di taglio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di lame (4), preferibilmente quattro lame (4), ciascuna collegata al corpo di supporto (3) mediante un rispettivo gruppo di collegamento (6).
  14. 14) Testa di taglio secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di ripristino (19) della porzione attiva (4a) della lama (4) comprendono un cinematismo (28) avanzante la lama (4) lungo la superficie (13) della parete di alloggiamento (12) della lama (4).
  15. 15) Testa di taglio secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che il cinematismo (28) comprende un primo perno (29) alloggiato nel secondo spezzone tubolare (9b), un secondo perno (31) alloggiato alTintemo di una porzione (32) del primo spezzone tubolare (9a), una leva (35) in contatto con il secondo perno (31) e rotante attorno ad un’asse di oscillazione (X); la leva (35) azionando dei rotismi (38,39,40) di avanzamento della lama (4) di un tratto determinato per ripristinare la porzione attiva (4a) della lama (4).
  16. 16) Testa di taglio secondo la rivendicazione 14 o 15, caratterizzata dal fatto che il cinematismo (28) è mosso da una alimentazione pneumatica (41) che invia una sequenza di impulsi di tipo pneumatico a scadenza determinata e subordinata all’usura della (4).
  17. 17) Testa di taglio secondo la rivendicazione 5 caratterizzata dal fatto che il gruppo di collegamento (6) comprende un corpo sostanzialmente scatolare (18) definente un portalama (7) e comprendente internamente i detti mezzi di ripristino (19) della posizione della lama (4) stessa.
  18. 18) Testa di taglio secondo la rivendicazione 17 caratterizzata dal fatto che il gruppo di collegamento (6) comprende una coppia di forcelle (8a) associate al corpo scatolare (18); la rispettiva forcella (8a) collegando il corpo scatolare (18) rispettivamente alla prima (5a) ed alla seconda porzione (5b) del corpo di supporto (3).
  19. 19) Testa di taglio secondo la rivendicazione 18 caratterizzata dal fatto che la rispettiva forcella (8a), sostanzialmente strutturata a T, comprende una prima coppia di boccole (IOa) disposte coassialmente a estremità opposte della forcella (8a) e definenti un primo asse (Bl, B2) di rotazione.
  20. 20) Testa di taglio secondo la rivendicazione 19 caratterizzata dal fatto che le boccole (IOa) definiscono sedi di ricevimento di primi spezzoni tubolari (9a) del corpo scatolare (18).
  21. 21) Testa di taglio secondo la rivendicazione 20 caratterizzata dal fatto che almeno un primo spezzone tubolare (9a) presenta internamente un condotto (26), il condotto (26) comprendendo una bocca di ingresso (26a) e una bocca di uscita (26b).
  22. 22) Testa di taglio secondo la rivendicazione 19 caratterizzata dal fatto che la rispettiva forcella (8a) comprende un secondo spezzone tubolare (9b); il secondo spezzone (9b) definendo un secondo asse (El, E2) di rotazione, ed essendo inserito rotabilmente in detta prima (5 a) o in detta seconda porzione (5b) del corpo di supporto (3).
  23. 23) Testa di taglio secondo la rivendicazione 17 caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di ripristino (19) comprendono un primo (20) ed un secondo (21) rullo di avanzamento, il primo rullo (20) essendo comandato da un motoriduttore (22); la lama (4) presentando una porzione di riserva (4b) interposta fra il primo (20) e il secondo (21) rullo.
  24. 24) Testa di taglio secondo la rivendicazione 23 caratterizzata dal fatto che il motoriduttore (22) è di tipo pneumatico; mezzi (24) di alimentazione pneumatica essendo previsti in grado di alimentare il il motoriduttore (22) secondo una sequenza di impulsi di tipo pneumatico a scadenza determinata e subordinata all’usura della lama (4).
  25. 25) Testa di taglio secondo la rivendicazione 24 caratterizzata dal fatto che i mezzi (24) di alimentazione pneumatica sono collegati alla bocca di ingresso (26a) del condotto (26) del primo spezzone tubolare (9a) e che la bocca di uscita (26b) del condotto (26) è collegata al motoriduttore (22) tramite un elemento flessibile (27).
  26. 26) Testa di taglio secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 25, caratterizzata dal fatto che ciascuno dei detti mezzi di ripristino (restoration) (19) della porzione attiva (4a) della lama (4) può essere attivato per almeno una delle lame (4) in maniera indipendente rispetto a ciascuno degli altri mezzi di ripristino (19) della porzione attiva (4a) delle altre lame (4) che compongono la testa di taglio (1).
  27. 27) Macchina per la produzione di articoli da fumo comprendente almeno una testa di taglio di bachi continui in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 26.
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