ITBO20100537A1 - Macchina per compattare sfridi metallici - Google Patents

Macchina per compattare sfridi metallici Download PDF

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ITBO20100537A1
ITBO20100537A1 IT000537A ITBO20100537A ITBO20100537A1 IT BO20100537 A1 ITBO20100537 A1 IT BO20100537A1 IT 000537 A IT000537 A IT 000537A IT BO20100537 A ITBO20100537 A IT BO20100537A IT BO20100537 A1 ITBO20100537 A1 IT BO20100537A1
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punch
sliding channel
metal scraps
machine
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IT000537A
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Lorenzo Verzola
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Valli S P A
Lorenzo Verzola
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Description

MACCHINA PER COMPATTARE SFRIDI METALLICI
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico delle macchine per compattare sfridi metallici.
In svariati procedimenti industriali gli scarti della lavorazione sono costituiti da quantità, talora ingenti, di sfridi metallici. Questi ultimi, pertanto, vengono usualmente compressi, stoccati ed avviati a processi di rifusione ai fini del loro recupero come materia prima.
I blocchi di sfridi metallici ottenuti per compressione presentano dimensioni standard o comunque predefinite, con forma cubica o parallelepipeda: le sezioni trasversali dei blocchi, infatti, devono essere compatibili (ad esempio di poco inferiori) con le dimensioni delle bocche di carico degli apparati di rifusione. Ad esempio, un blocco compatto di sfridi metallici di forma parallelepipeda ha una sezione trasversale prestabilita ed una profondità, nel senso del relativo sviluppo longitudinale, che può essere variata entro certi limiti.
Una prima macchina di tipo noto per compattare sfridi metallici comprende una camera di compressione aperta superiormente ed un punzone a corsa verticale agente al suo interno. Una volta introdotti gli sfridi metallici all’interno della camera di compressione, il punzone effettua la compressione di questi ultimi con una serie di colpi successivi dall’alto verso il basso, sino alla definizione di un blocco compatto di sfridi metallici.
 
Il blocco così formato presenta un peso specifico, o densità, variabile lungo il relativo spessore od altezza, nel senso che gli strati superiori, maggiormente sollecitati dall’azione del punzone, sono più compatti di quelli inferiori, prossimi od a diretto contatto con il fondo della camera di compressione; come si à ̈ detto, il blocco presenta pertanto strati di sfridi metallici a diversa densità, con una maggiore concentrazione di vacui d’aria nella relativa parte inferiore.
Ne segue una compattazione non ottimale degli sfridi metallici.
Pure la produttività non à ̈ soddisfacente: infatti, il maggior limite à ̈ dovuto al numero di colpi successivi che il punzone deve eseguire su un solo blocco di sfridi metallici, tale da rendere questa macchina particolarmente lenta.
Una seconda macchina di tipo noto per compattare sfridi metallici comprende: una coppia di ganasce contraffacciate, aventi assi di articolazione che sono paralleli fra di loro e che giacciono su di un medesimo piano parallelo al piano di raccolta su cui vengono rilasciati gli sfridi metallici; una parete di riscontro verticale e fissa, disposta in appoggio sul piano di raccolta ed adiacente alle due ganasce; ed un punzone mobile di moto alternato lungo il piano di raccolta nella direzione definita dagli assi di articolazione delle due ganasce, per comprimere gli sfridi metallici rilasciati sul piano di raccolta e confinati fra le ganasce e la parete di riscontro. In altre parole, le due ganasce, la parete di riscontro ed il punzone formano una camera di compressione.
La compressione realizzata dalla suddetta macchina avviene essenzialmente in tre fasi: nella prima fase vengono introdotti gli sfridi tra le ganasce, le quali, una volta attivate, si muovono in rotazione compattando lateralmente gli sfridi ivi interposti, agendo per colpi successivi; nella seconda fase il punzone avvicinandosi al blocco formato dalle ganasce, con più colpi, ultima la
 
compattazione dello stesso; infine, nella terza fase, il blocco compattato viene convogliato in una diversa area operativa in cui l’azionamento di una cesoia, dall’alto verso il basso, permette di mettere a forma il materiale, definendo blocchi dalle dimensioni desiderate.
La macchina appena descritta richiede costi di installazione e di manutenzione particolarmente elevati e non apporta significativi miglioramenti rispetto alla soluzione precedente in termini di densità dei blocchi di materiale ottenuti e di tempi di lavorazione.
L’azionamento ripetuto, per colpi successivi, dei punzoni delle macchine sopra descritte per comprimere gli sfridi metallici à ̈ causa di continui urti, sollecitazioni e vibrazioni dei relativi telai: l’integrità di questi ultimi può pertanto risultare, nel tempo, pregiudicata, richiedendo manutenzioni periodiche e/o costose sostituzioni di parti di macchina.
Lo scopo della presente invenzione consiste pertanto nel risolvere i sopracitati inconvenienti.
Il suddetto scopo à ̈ stato ottenuto, in accordo con la rivendicazione 1, da una macchina per la compattazione di sfridi metallici, comprendente: almeno un primo canale di scorrimento che si sviluppa secondo un relativo asse longitudinale, terminante con una sezione di uscita di sfridi metallici; almeno un primo punzone per comprimere gli sfridi metallici, mobile di moto alternato lungo il primo canale di scorrimento da una posizione di inizio corsa a una posizione di fine corsa; un canale di carico comunicante con il primo canale di scorrimento tramite un’apertura di carico, la quale apertura di carico à ̈ disposta per consentire l’introduzione degli sfridi metallici all’interno del primo canale di scorrimento fra la posizione di inizio corsa e la posizione di fine corsa; primi mezzi di taglio agenti in
 
corrispondenza dell’apertura di carico, idonei per recidere gli sfridi metallici durante la loro relativa compressione ad opera del primo punzone, con conseguente separazione fra gli sfridi metallici contenuti nel primo canale di scorrimento e gli sfridi metallici contenuti nel canale di carico; l’azione combinata dei primi mezzi di taglio e del primo punzone definendo un blocco di sfridi metallici. Vantaggiosamente, l’azione combinata dei primi mezzi di taglio e del primo punzone che preme, e quindi esercita una compressione, sugli sfridi metallici disposti nel primo canale di scorrimento, permette di ottenere, con un solo colpo del punzone, un blocco compatto di sfridi metallici aventi, tra l’altro, una densità o peso specifico più soddisfacenti rispetto ai risultati ottenuti con macchine note. La macchina secondo l’invenzione ha pertanto una buona produttività e consente di ottenere blocchi di sfridi metallici di adeguata compattezza, vale a dire di elevata densità.
Vantaggiosamente, la macchina proposta riduce le vibrazioni e gli urti subìti dal telaio durante la compressione, evitando che ne sia nel tempo compromessa l’integrità. Infatti la macchina proposta non prevede che il materiale sia interposto tra il punzone ed un riscontro fisso (ad esempio la parete inferiore di una camera di compressione), che in arte nota determinava appunto il ripercuotersi degli urti sul telaio.
Forme di realizzazione specifiche dell’invenzione, e vantaggiose caratteristiche tecnico-funzionali correlate a tali forme di realizzazione solo in parte derivabili dalla descrizione suesposta, saranno descritte nel seguito della presente trattazione, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
- la figura 1 mostra una sezione longitudinale, secondo una vista prospettica, di
 
una macchina oggetto dell’invenzione, in una prima fase operativa;
- la figura 2 mostra una vista frontale, schematica, della macchina di figura 1;
- la figura 3 mostra una vista della sezione A-A di figura 2, in una prima fase operativa della macchina;
- la figura 4 mostra una vista della sezione B-B di figura 2, nella prima fase operativa della macchina;
- le figure 5 e 6 mostrano la medesima vista di figura 3, rispettivamente in una seconda e terza fase operativa della macchina;
- le figure 7-9 mostrano altrettante viste schematiche e parziali, in pianta, di una variante della macchina illustrata nelle figure precedenti, in cui sono rappresentate tre distinte fasi operative, ed in cui sono state asportate alcune parti;
- la figura 10 mostra una vista della sezione K-K di figura 8.
Con riferimento alle figure da 1 a 6, Ã ̈ stata indicata con M una macchina per compattare sfridi metallici, in accordo con una prima forma di realizzazione della presente invenzione.
La macchina M comprende: un primo canale di scorrimento 1, ad esempio disposto orizzontalmente e formato da quattro pareti ad identificare un condotto chiuso, che si sviluppa secondo un relativo asse longitudinale e termina con una sezione di uscita 2 di sfridi S metallici; un primo punzone 3 per comprimere gli sfridi S metallici, mobile di moto alternato lungo il primo canale di scorrimento 1 da una posizione di inizio corsa H1 ad una posizione di fine corsa H2; un canale di carico 4, ad esempio verticale per agevolare il caricamento di sfridi S metallici, comunicante con il primo canale di scorrimento 1 tramite un’apertura di carico 5 praticata nella parete superiore del primo canale di scorrimento 1 fra la posizione di inizio corsa H1 e la posizione di fine corsa H2, a consentire l’introduzione degli
 
sfridi S metallici all’interno di quest’ultimo; primi mezzi di taglio 7, 70 agenti in corrispondenza dell’apertura di carico 5 per recidere gli sfridi S metallici introdotti attraverso il canale di carico, con conseguente separazione fra gli sfridi S metallici contenuti nel primo canale di scorrimento 1 e gli sfridi S metallici contenuti nel canale di carico; l’azione combinata dei primi mezzi di taglio 7, 70 e del primo punzone 3 definendo un blocco B di sfridi S metallici.
Il primo canale di scorrimento 1 ha una sezione trasversale avente forma per esempio rettangolare; le dimensioni della sezione trasversale del primo canale di scorrimento 1 sono compatibili (per esempio di poco inferiori) con le dimensioni della bocca di carico di un apparato per la successiva rifusione dei blocchi B compatti di sfridi S metallici ottenuti con la macchina oggetto dell’invenzione. La dimensione del canale di carico 4 misurata lungo l’asse longitudinale del primo canale di scorrimento 1 può essere scelta per ottenere blocchi B compatti di lunghezza desiderata.
L’apertura di carico 5 à ̈ anch’essa dimensionata ai fini di ottenere blocchi B dalle dimensioni desiderate, ed à ̈ disposta tra la posizione di inizio corsa H1 e la posizione di fine corsa H2 del primo punzone 3.
Il primo punzone 3 Ã ̈ movimentato, attraverso uno stelo 8, per esempio da un attuatore idraulico 9.
In accordo con tale forma di realizzazione, il punzone presenta una parete frontale 11, per contattare gli sfridi S metallici, e pareti laterali tra cui una prima parete laterale che contraffaccia l’apertura di carico 5 durante la sua relativa movimentazione.
I primi mezzi di taglio 7, 70 comprendono un primo tagliente 7 disposto sulla prima parete laterale del primo punzone 3, in prossimità della parete frontale 11 di
 
quest’ultimo, per recidere gli sfridi S metallici durante la loro relativa compressione ad opera del primo punzone 3 stesso. In particolare, il primo tagliente 7 à ̈ disposto sulla prima parete laterale, a filo con la parete frontale 11. Alternativamente, secondo una variante non rappresentata, il primo tagliente può debordare dal primo punzone.
In aggiunta, i primi mezzi di taglio 7, 70 possono comprendere altresì un secondo tagliente 70 che à ̈ solidale al primo canale di scorrimento 1, à ̈ allineato con l’apertura di carico 5 ed à ̈ disposto in prossimità dell’apertura di carico 5 stessa per recidere gli sfridi S metallici durante la loro relativa compressione ad opera del primo punzone 3. In particolare, il secondo tagliente 70 si trova a filo con l’apertura di carico 5 o, alternativamente, può debordare rispetto ad un corrispondente lato dell’apertura di carico 5.
Il primo tagliente 7 può identificarsi in una lama, mentre il secondo tagliente 70 in una contro-lama; la contro-lama può essere fissata ad una corrispondente parete di una prima parte 10 del canale di scorrimento individuata fra l’apertura di carico 5 e la sezione di uscita 2 del primo canale di scorrimento 1.
Il primo punzone 3 opera ciclicamente fra la posizione di inizio corsa H1 e la posizione di fine corsa H2, definite in fase di progettazione della macchina M stessa.
La macchina M comprende altresì un telaio 14, per il supporto della stessa.
Per chiarezza, verranno descritte in seguito le fasi operative della macchina M, ipotizzando che si trovi in condizioni di regime.
Quando il primo punzone 3 à ̈ disposto, ad esempio, nella relativa posizione di inizio corsa H1 (vedasi figg. 1, 3, 4), arretrata rispetto all’apertura di carico 5, gli sfridi S vengono introdotti lungo il canale di carico 4. E’ noto che gli sfridi metallici,
 
quando ammassati, assumano la consistenza di un agglomerato solido; lo sviluppo verticale del canale di carico 4 garantisce inoltre l’idoneo accumulo degli sfridi S metallici che non si disperdono nel primo canale di scorrimento 1, ma tendono invece a formare un agglomerato che occupa il canale di carico 4 stesso e la sottostante porzione 17 di primo canale di scorrimento 1. Tale disposizione dell’agglomerato di materiale metallico à ̈ favorita dalla presenza di almeno un blocco B già formato lungo il primo canale di scorrimento 1.
Il canale di carico 4 può avere un’altezza variabile in base alla produttività richiesta: per garantire una produttività continua, ideale in ambito industriale, à ̈ vantaggioso utilizzare un canale di carico ad altezza elevata ed una tramoggia (non illustrata) disposta sulla cima del canale di carico per facilitare e velocizzare l’operazione di introduzione degli sfridi metallici al suo interno.
Introdotti gli sfridi S all’interno della macchina M, tramite l’attuatore idraulico 9 viene attivato il primo punzone 3, che avanza dalla relativa posizione di inizio corsa H1 lungo il primo canale di scorrimento 1 verso la relativa posizione di fine corsa H2 (da destra verso sinistra con riferimento alle tavole allegate); la parete frontale 11 del primo punzone 3 contatta gli sfridi S metallici disposti nel primo canale di scorrimento 1, spingendoli lungo quest’ultimo ed iniziando la compressione degli stessi. La compressione à ̈ garantita dal fatto che gli sfridi S metallici, che impegnano sia il canale di carico 4, sia il primo canale di scorrimento 1, costituiscono un agglomerato solido, che oppone resistenza all’avanzamento del primo punzone 3, senza tuttavia ostacolarlo. Infatti il primo punzone 3, grazie alla resistenza opposta dall’agglomerato stesso, elimina durante l’avanzamento i vacui d’aria interposti tra gli sfridi S che si compattano tra loro, e ne riduce il relativo ingombro durante lo scorrimento, a mano a mano che questo si avvicina
 
alla corrispondente posizione di fine corsa H2.
Contestualmente, quando il primo punzone 3 si trova a scorrere al di sotto del canale di carico 4 durante l’avanzamento, il primo tagliente 7 agisce separando gli sfridi S metallici contenuti nel primo canale di scorrimento 1 da quelli contenuti nel canale di carico 4, in corrispondenza dell’apertura di carico 5. Durante la compressione degli sfridi S che impegnano il primo canale di scorrimento 1 avviene quindi anche il relativo distacco da quelli che impegnano il canale di carico 4, che mantengono la consistenza di un agglomerato.
Vantaggiosamente, l’utilizzo del primo tagliente 7 evita il distacco irregolare o lo strappo degli sfridi S metallici disposti nel primo canale di scorrimento 1 dagli sfridi S metallici disposti nel canale di carico 4.
La figura 5 mostra una fase operativa intermedia in cui il primo punzone 3 si trova fra la relativa posizione di inizio corsa H1 e la relativa posizione di fine corsa H2. Durante la compressione degli sfridi S metallici agisce altresì il secondo tagliente 70, fissato al primo canale di scorrimento 1, a filo con l’apertura di carico 5 nella prima parte 10 del primo canale di scorrimento 1 tra l’apertura di carico 5 e la sezione di uscita 2, che seziona gli sfridi S agendo dalla parte opposta del primo tagliente 7. La recisione degli sfridi S à ̈ garantita dalla movimentazione del primo punzone 3 che, avanzando verso la relativa posizione di fine corsa H2, preme contro l’agglomerato di sfridi S, che contattano quindi il secondo tagliente 70 durante la compressione, sezionandosi.
Il secondo tagliente 70, quindi, ottimizza l’azione del primo tagliente 7: non solo permette una rapida recisione dell’agglomerato, ma, agendo da contro-lama, determina la netta separazione degli sfridi S che si trovano nel primo canale di scorrimento 1 da quelli nel canale di carico 4 quando il primo punzone 3 raggiunge
 
la relativa posizione di fine corsa H2 (vedasi fig. 6), contattando almeno parzialmente il primo tagliente 7. Quando il primo punzone 3 raggiunge questa posizione, risulta conclusa la compattazione degli sfridi S che si trovavano nel primo canale di scorrimento 1, che ora assumono la conformazione di un blocco B compatto dalle dimensioni predefinite; l’agglomerato risulta così diviso in due parti, una prima parte che occupa il canale di carico 4 ed una seconda parte, compattata, che occupa il primo canale di scorrimento 1.
Vantaggiosamente, l’utilizzo dei primi mezzi di taglio 7, 70 evita eccessive sollecitazioni al telaio 14 della macchina M, e quindi non ne viene compromessa la stabilità, in quanto à ̈ possibile ottenere un blocco B di materiale pressato con una sola corsa del primo punzone 3, evitando colpi successivi.
Secondo tale forma di realizzazione, la macchina M à ̈ configurata in modo che la prima parte 10 del canale di scorrimento 1 individuata fra l’apertura di carico 5 e la sezione di uscita 2 del primo canale di scorrimento 1 sia di lunghezza tale da ricevere almeno un blocco B di sfridi S metallici, già formato, per fungere da riscontro cedevole rispetto ad un blocco B di sfridi S metallici in via di formazione ad opera dell’azione combinata dei primi mezzi di taglio 7, 70 e del primo punzone 3. In particolare, la lunghezza della prima parte10 del canale di scorrimento à ̈ maggiore della dimensione dell’apertura di carico 5 misurata nella direzione dell’asse del primo canale di scorrimento 1.
Le figure 3 e 5 mostrano due blocchi B già formati lungo il primo canale di scorrimento 1 durante la compattazione di un terzo blocco B. La compressione ottimale del terzo blocco B à ̈ quindi favorita dalla presenza dei blocchi B realizzati precedentemente, che fungono da riscontro, senza ostacolare tuttavia l’avanzamento del primo punzone 3, scorrendo anch’essi lungo il primo canale di
 
scorrimento 1 durante la compressione del terzo blocco B. Infatti, durante la corsa di andata del primo punzone 3 gli sfridi S in via di compattazione che si trovano nel primo canale di scorrimento 1, mentre vengono compressi e distaccati dall’agglomerato che impegna il canale di carico 4, premono contro il blocco B di materiale ottenuto durante la precedente corsa di andata del primo punzone 3, ottimizzando la riduzione sia dei vacui tra essi interposti, sia del loro relativo ingombro. Vantaggiosamente, quindi, i blocchi B realizzati con la macchina proposta garantiscono una maggiore densità, a parità di volume, rispetto a quella dei blocchi realizzati con macchine note.
Raggiunta la posizione di fine corsa H2, il primo punzone 3 retrocede lungo il primo canale di scorrimento 1 verso la posizione di inizio corsa H1 (da sinistra verso destra con riferimento alle tavole allegate). Il telaio 14 della macchina M presenta un riscontro 140 per limitare la corsa di ritorno del primo punzone 3 alla posizione di inizio corsa H1 (vedasi fig.1).
Contestualmente alla corsa di ritorno del primo punzone 3, gli sfridi S metallici che precedentemente erano disposti all’interno del canale di carico 4 occupano ora, scendendo per gravità, la parte 17 del primo canale di scorrimento 1 sottostante l’apertura di carico 5.
Successivamente può ricominciare l’azione ciclica del primo punzone 3, dalla posizione di inizio corsa H1 a quella di fine corsa H2 e viceversa, al fine di realizzare ulteriori blocchi compatti.
Secondo un’ulteriore variante realizzativa, non rappresentata, à ̈ possibile utilizzare un solo tagliente disposto sul punzone, in prossimità della relativa parete frontale. Alternativamente, può essere fissato un solo tagliente al primo canale di scorrimento, in prossimità dell’apertura di carico.
 
Il primo canale di scorrimento 1 può avere lunghezza variabile a seconda delle esigenze del caso e dell’ambiente operativo disponibile, e può sboccare, ad esempio, verso uno scivolo di scorrimento (non rappresentato) per indirizzare i blocchi compressi realizzati verso un’eventuale zona di stoccaggio (anch’essa non rappresentata), in cui i blocchi vengono accumulati prima di essere destinati al sistema di rifusione, necessaria per il recupero del materiale.
Con riferimento alle figure 7-10 à ̈ stata indicata con M una macchina oggetto dell’invenzione secondo una differente, preferita, forma di realizzazione, comprendente ulteriormente: un secondo canale di scorrimento 15 disposto adiacente e parallelo al primo canale di scorrimento 1, comunicante con quest’ultimo almeno in corrispondenza dell’apertura di carico 5 ed avente la relativa sezione di uscita 2 contrapposta alla sezione di uscita 2 del primo canale di scorrimento 1; un secondo punzone 32 mobile lungo il secondo canale di scorrimento 15 in modo da agire da parte opposta all’apertura di carico 5 rispetto al primo punzone 3, cosicché entrambi il primo 3 ed il secondo 32 punzone risultino muoversi in mutuo avvicinamento durante la loro relativa corsa di andata; secondi mezzi di taglio 13, 130 agenti in corrispondenza dell’apertura di carico 5, idonei per recidere gli sfridi S metallici durante la loro relativa compressione ad opera del primo punzone 3 e del secondo punzone 32, con conseguente separazione fra gli sfridi S metallici contenuti nel primo canale di scorrimento 1 e gli sfridi S metallici contenuti nel secondo canale di scorrimento 15; l’azione combinata dei primi mezzi di taglio 7, 70, dei secondi mezzi di taglio 13, 130 e del primo punzone 3 e del secondo punzone 32 definendo due blocchi di sfridi S metallici.
In aggiunta, la macchina M rappresentata comprende altresì un terzo 33 ed un
 
quarto 34 punzone, disposti in altrettanti canali di scorrimento 18, 19 ed in modo analogo rispettivamente al primo 3 ed al secondo 32 punzone. Il terzo canale di scorrimento 18 à ̈ adiacente e compreso tra il secondo canale di scorrimento 15 ed il quarto canale di scorrimento 19. Il secondo 15 ed il terzo 18 canale di scorrimento (ed i rispettivi punzoni 32, 33) si trovano quindi disposti nella parte più interna della macchina M, mentre il primo 1 ed il quarto 19 canale di scorrimento (ed i relativi punzoni 3, 34) si trovano nella parte periferica della macchina M, più esterna.
I quattro punzoni 3, 32, 33, 34 sono quindi paralleli tra loro, a due a due contrapposti, in modo da muoversi in mutuo avvicinamento durante la relativa corsa di andata. Nel dettaglio, con riferimento alle tavole allegate, il primo 3 ed il terzo 33 punzone durante la relativa corsa di andata si muovono da sinistra verso destra, mentre il secondo 32 ed il quarto 34 punzone si muovono da destra verso sinistra (come chiarito dalle frecce di fig.8).
Le figg. 7-9, per chiarezza, mostrano una sezione longitudinale della macchina M in corrispondenza dell’apertura di carico 5, per meglio evidenziare alcune parti. In particolare, l’apertura di carico 5 ed il canale di carico 4 (non visibile nelle figure) sono comuni a tutti i canali di scorrimento 1, 15, 18,19: infatti si trovano in corrispondenza della parte centrale della macchina M, nella zona in cui i canali di scorrimento 1, 15, 18, 19 risultano comunicanti tra loro. L’apertura di carico 5 si trova sempre disposta tra la posizione di inizio corsa H1 e la posizione di fine corsa H2 di ogni punzone 3, 32, 33, 34, ed à ̈ praticata superiormente rispetto ai canali di scorrimento 1, 15, 18,19; il canale di carico 4 ha preferibilmente sviluppo verticale.
L’apertura di carico 5 ed il canale di carico 4 sono dimensionati per ottenere
 
contemporaneamente una pluralità di blocchi B compatti delle dimensioni predefinite, tanti quanti sono i punzoni della macchina M; in particolare, le dimensioni della sezione trasversale dei canali di scorrimento 1, 15, 18, 19 sono compatibili (per esempio di poco inferiori) con le dimensioni della bocca di carico di un apparato per la successiva rifusione dei blocchi B compatti di sfridi S metallici ottenuti con la macchina M oggetto dell’invenzione.
I canali di scorrimento sono delimitati superiormente dal telaio 14 della macchina M. Lateralmente i suddetti canali sono delimitati da opportune pareti P, schematizzate nelle figg.7-9 allegate, le quali si sviluppano in modo che i canali di scorrimento 1, 15, 18, 19 siano comunicanti almeno in corrispondenza dell’apertura di carico 5. Alternativamente, i canali di scorrimento dei punzoni disposti più internamente alla macchina possono essere delimitati dalle superfici laterali dei punzoni ad essi paralleli ed adiacenti durante la corsa di andata.
Poiché i punzoni 3, 32, 33, 34 sono tra loro contrapposti a due a due, le sezioni di uscita 2, 23 del primo 1 e del terzo 18 canale di scorrimento si trovano dalla parte opposta della macchina M rispetto alle sezioni di uscita 22, 24 del secondo 15 e del quarto 19 canale di scorrimento, con riferimento all’apertura di carico 5.
Nella forma di realizzazione rappresentata, i secondi mezzi di taglio 13, 130 comprendono un terzo 13 ed un quarto 130 tagliente, solidali ad ogni punzone su una o due pareti laterali parallele alle pareti P definenti lateralmente i canali di scorrimento, in prossimità della relativa superficie frontale 11, 112, 113, 114.
In particolare, i secondi mezzi di taglio 13, 130 sono disposti a filo della parete frontale 11, 112, 113, 114. di ogni punzone 3, 32, 33, 34; il secondo 32 ed il terzo punzone 33 presentano un terzo 13 ed un quarto 130 tagliente solidali ognuno ad una delle relative pareti parallele alle pareti P definenti lateralmente i canali di
 
scorrimento 15, 18, mente il primo 3 ed in quarto 34 punzone presentano ognuno un terzo tagliente 13 disposto sulle relative pareti che contraffacciano rispettivamente il secondo 32 ed il terzo 33 punzone durante la corsa di andata. La figura 10, in particolare, chiarisce la disposizione dei suddetti taglienti.
Verranno ora descritte le fasi operative della macchina M secondo la preferita forma di realizzazione, ipotizzando condizioni di regime.
Analogamente a quanto descritto precedentemente, gli sfridi S vengono introdotti nel canale di carico 4 della macchina M quando i punzoni 3, 32, 33, 34 si trovano nella relativa posizione di inizio corsa H1 (vedasi fig.7 ), arretrata rispetto all’apertura di carico 5, occupando anche la parte 17 sottostante all’apertura di carico 5 oltre al canale di carico 4 stesso.
I punzoni 3, 32, 33, 34 sono quindi attivati da relativi attuatori idraulici (non rappresentati) tramite altrettanti steli (anch’essi non rappresentati), e scorrono ognuno verso la relativa posizione di fine corsa H2.
Durante la corsa di andata i punzoni 3, 32, 33, 34 iniziano quindi la compressione degli sfridi S disposti nella parte 17 al di sotto dell’apertura di carico 5 mediante la relative superfici frontali 11, 112, 113, 114 che li contattano, spingendoli lungo il relativo canale di scorrimento, muovendosi a due a due da parti opposte verso l’apertura di carico 5, in contrapposizione ed in mutuo avvicinamento.
I primi mezzi taglienti 7, 70 agiscono come precedentemente descritto; in questo caso, data la configurazione della macchina M, sono presenti quattro primi taglienti 7, ciascuno relativo ad un corrispondente punzone, disposti come nella forma di realizzazione sopra divulgata, e quattro secondi taglienti 70, disposti sulla parete superiore di ogni canale di scorrimento, a filo con l’apertura di carico 5, nella prima parte 10 di ciascun canale di scorrimento interposta tra l’apertura di
 
carico 5 stessa e la relativa sezione di uscita 2. Alternativamente, può essere presente un unico secondo tagliente fissato alla parete superiore dei canali di scorrimento in modo da essere a filo con l’intero perimetro dell’apertura di carico. La definizione dei blocchi B compatti à ̈ garantita non solo dalla presenza dell’agglomerato solido lungo il canale di carico 4, ma anche dall’azione contrapposta e simultanea dei punzoni 3, 32, 33, 34 stessi, che avanzano comprimendo l’agglomerato di sfridi S al di sotto dell’apertura di carico 5 da parti opposte. Mentre i punzoni 3, 32, 33, 34 contrapposti si muovono verso la relativa posizione di fine corsa H2, quindi, l’agglomerato al di sotto dell’apertura di carico 5 si oppone all’avanzamento di questi senza ostacolarlo, ma garantendo anch’esso la riduzione dell’ingombro degli sfridi S e dei vacui d’aria tra essi interposti.
Contestualmente all’avanzamento dei punzoni 3, 32, 33, 34, durante la compressione, i primi mezzi di taglio 7, 70 separano gli sfridi S del canale di carico 4 da quelli disposti nella parte 17 al di sotto dell’apertura di carico 5 (come precedentemente descritto), ed i secondi mezzi di taglio 13, 130 agiscono separando gli sfridi S lungo i diversi canali di scorrimento 1, 15, 18, 19 durante il mutuo avvicinamento dei punzoni 3, 32, 33, 34, quando questi si trovano in corrispondenza dell’apertura di carico 5.
La fig. 8 mostra una fase operativa intermedia in cui i punzoni 3, 32, 33, 34 si trovano tra la posizione di inizio corsa H1 e la posizione di fine corsa H2, durante la compressione, parzialmente a contatto tra loro. È chiaro che i secondi mezzi di taglio 13, 130 di ogni punzone fungono da contro-lama per i relativi punzoni contrapposti che avanzano lungo i canali di scorrimento adiacenti, consentendo il distacco netto degli sfridi S tra un canale di scorrimento e l’altro.
I punzoni 3, 32, 33, 34 agiscono simultaneamente sull’agglomerato di sfridi S,
 
realizzando ciascuno un blocco B compatto di materiale, grazie all’azione combinata della relativa compressione, dei primi mezzi di taglio 7, 70 e dei secondi mezzi di taglio 13, 130.
I primi 7, 70 ed i secondi 13, 130 mezzi di taglio permettono a ciascun punzone 3, 32, 33, 34 la realizzazione di un blocco B ad ogni corsa di andata, evitando di operare per colpi successivi, e riducendo notevolmente i tempi di produzione.
Anche in questo caso, la presenza di una porzione di canale 10 tra l’apertura di carico 5 e la sezione di uscita 2, di lunghezza tale da ricevere almeno un blocco B già formato, fa sì che la compressione dei blocchi B successivi sia ottimale. Le figure 7 e 8 allegate, ad esempio, mostrano un blocco B compattato già formato presente in ognuno dei canali di scorrimento 3, 32, 33, 34 durante la formazione di altrettanti nuovi blocchi B.
Raggiunta la relativa posizione di fine corsa H2 (vedasi fig.9), i quattro punzoni 3, 32, 33, 34 si trovano a reciproco contatto a due a due in corrispondenza dell’apertura di carico 5, ognuno avendo realizzato durante la corsa di andata un blocco B compatto di materiale.
Vantaggiosamente, la preferita forma di realizzazione descritta consente di ottenere, in un dato intervallo di tempo, una produttività più elevata rispetto a quella raggiunta con l’utilizzo di macchine note, dovuta all’azione simultanea dei punzoni 3, 32, 33, 34. Opzionalmente, possono essere attivate alternatamente coppie di punzoni adiacenti e contrapposti.
Realizzati i blocchi B compatti, i punzoni 3, 32, 33, 34 retrocedono scorrendo lungo i relativi canali di scorrimento 1, 15, 18, 19 fino alla relativa posizione di fine corsa H2; la parte 17 sottostante l’apertura di carico 5 viene quindi impegnata per gravità dagli sfridi S che occupavano il canale di carico 4, in cui vengono introdotti
 
dall’alto ulteriori sfridi S. Il ciclo di compressione riprende quindi come sopra descritto.
I blocchi B realizzati e giunti ognuno alla relativa sezione di uscita 2, vengono indirizzati, ad esempio mediante altrettanti scivoli di scorrimento (non rappresentati), verso zone di stoccaggio comuni (anch’esse non rappresentate), da cui saranno convogliati agli impianti di rifusione.
Alternativamente, per aumentare ulteriormente la produttività, la macchina oggetto dell’invenzione può comprendere un numero di canali di scorrimento (e quindi di punzoni) superiore rispetto a quello sopra divulgato e rappresentato nelle relative tavole allegate.
Si intende che quanto sopra à ̈ stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti di natura pratico-applicativa si intendono rientranti nell’ambito protettivo dell’invenzione come sopra descritto e nel seguito rivendicato.
 

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1)Macchina (M) per compattare sfridi (S) metallici, caratterizzata dal fatto di comprendere: almeno un primo canale di scorrimento (1) che si sviluppa secondo un relativo asse longitudinale, terminante con una sezione di uscita (2) di sfridi (S) metallici; almeno un primo punzone (3) per comprimere gli sfridi (S) metallici, mobile di moto alternato lungo il primo canale di scorrimento (1) da una posizione di inizio corsa (H1) a una posizione di fine corsa (H2); un canale di carico (4) comunicante con il primo canale di scorrimento (1) tramite un’apertura di carico (5), la quale apertura di carico (5) à ̈ disposta per consentire l’introduzione degli sfridi (S) metallici all’interno del primo canale di scorrimento (1) fra la posizione di inizio corsa (H1) e la posizione di fine corsa (H2); primi mezzi di taglio (7, 70) agenti in corrispondenza dell’apertura di carico (5), idonei per recidere gli sfridi (S) metallici durante la loro relativa compressione ad opera del primo punzone (3), con conseguente separazione fra gli sfridi (S) metallici contenuti nel primo canale di scorrimento (1) e gli sfridi (S) metallici contenuti nel canale di carico (4); l’azione combinata dei primi mezzi di taglio (7, 70) e del primo punzone (3) definendo un blocco di sfridi (S) metallici. 2)Macchina (M) secondo la rivendicazione 1, in cui il primo canale di scorrimento (1) à ̈ disposto orizzontalmente, ed in cui il canale di carico (4) à ̈ disposto verticalmente. 3)Macchina (M) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il primo punzone (3) presenta una parete frontale (11), per contattare gli sfridi (S) metallici, e pareti laterali tra cui una prima parete laterale che contraffaccia l’apertura di carico (5) durante la sua relativa movimentazione, ed in cui i primi mezzi di taglio (7, 70)   comprendono un primo tagliente (7) disposto sulla prima parete laterale del primo punzone (3), in prossimità della parete frontale (11) del primo punzone (3), per recidere gli sfridi (S) metallici durante la loro relativa compressione ad opera del primo punzone (3). 4)Macchina (M) secondo la rivendicazione 1 o 2 o 3, in cui i primi mezzi di taglio (7, 70) comprendono un secondo tagliente (70) che à ̈ solidale al primo canale di scorrimento (1), à ̈ allineato con l’apertura di carico (5) ed à ̈ disposto in prossimità dell’apertura di carico (5) stessa per recidere gli sfridi (S) metallici durante la loro relativa compressione ad opera del primo punzone (3). 5)Macchina (M) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, configurata in modo che una prima parte (10) del canale di scorrimento (1) individuata fra l’apertura di carico (5) e la sezione di uscita (2) del primo canale di scorrimento (1) à ̈ di lunghezza tale da ricevere almeno un blocco (B) di sfridi (S) metallici, già formato, per fungere da riscontro cedevole rispetto ad un blocco (B) di sfridi (S) metallici in via di formazione ad opera dell’azione combinata dei primi mezzi di taglio (7, 70) e del primo punzone (3). 6)Macchina (M) secondo la rivendicazione precedente, in cui la lunghezza della prima parte (10) del canale di scorrimento (1) à ̈ maggiore della dimensione dell’apertura di carico (5) misurata nella direzione dell’asse del primo canale di scorrimento (1). 7)Macchina (M) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente ulteriormente: un secondo canale di scorrimento (15) disposto adiacente al primo canale di scorrimento (1), parallelo al primo canale di scorrimento (1), comunicante con quest’ultimo almeno in corrispondenza dell’apertura di carico (5) ed avente la   relativa sezione di uscita (22) contrapposta alla sezione di uscita (2) del primo canale di scorrimento (1); un secondo punzone (32) mobile lungo il secondo canale di scorrimento (15) in modo da agire da parte opposta all’apertura di carico (5) rispetto al primo punzone (3), cosicché entrambi il primo (3) ed il secondo (32) punzone risultino muoversi in mutuo avvicinamento durante la loro relativa corsa di andata; secondi mezzi di taglio (13, 130) agenti in corrispondenza dell’apertura di carico (5), idonei per recidere gli sfridi (S) metallici durante la loro relativa compressione ad opera del primo punzone (3) e del secondo punzone (33), con conseguente separazione fra gli sfridi (S) metallici contenuti nel primo canale di scorrimento (1) e gli sfridi (S) metallici contenuti nel secondo canale di scorrimento (15); l’azione combinata dei primi mezzi di taglio (7, 70), dei secondi mezzi di taglio (13, 130) e del primo punzone (3) e del secondo punzone (32) definendo due blocchi (B) di sfridi (S) metallici. 8)Macchina (M) secondo la rivendicazione precedente, in cui il primo punzone (3) ed il secondo punzone (32) presentano ciascuno una parete frontale (11, 112), per contattare gli sfridi (S) metallici, e pareti laterali, ed in cui i secondi mezzi (13, 130) di taglio comprendono un terzo tagliente (13) ed un quarto tagliente (130) che sono disposti: rispettivamente sulle pareti del primo punzone (3) e del secondo punzone (32) che risultano contraffacciate durante la movimentazione degli stessi primo punzone (3) e secondo punzone (32); ed in prossimità delle pareti frontali (11, 112) del primo (3) e del secondo punzone (130) per recidere gli sfridi (S) metallici durante la loro relativa compressione ad opera del primo punzone (3) e del secondo punzone (32). Bologna 02/09/2010 Il Mandatario Ing. Daniele Dall’Olio(Albo Prot.967BM)  
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