ITBO20100093U1 - Compattatore di rifiuti, di costruzione semplificata e di piccole dimensioni, particolarmente per bar, tavole calde od altri piccoli esercizi di ristorazione. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“Compattatore di rifiuti, di costruzione semplificata e di piccole dimensioni, particolarmente per bar, tavole calde od altri piccoli esercizi di ristorazione”

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il trovato concerne un compattatore di rifiuti, di costruzione semplificata e di piccole dimensioni, particolarmente adatto per la collocazione sotto o nei pressi del bancone di bar, tavole calde o d’altri piccoli esercizi di ristorazione, per compattare Tingombro delle bottiglie vuote di materia plastica, dei bicchieri, delle tazze o d’altre piccole stoviglie o posate usate, di materia plastica e/o di carta, e/o d’altri piccoli rifiuti solidi e con eventuali residui di liquido, allo scopo di limitare sensibilmente il volume impegnato da questi rifiuti e quindi per facilitarne ló smaltimento sia da parte di chi produce questi stessi rifiuti e di chi poi li deve raccogliere e trasportare verso i centri finali di recupero e/o di smaltimento. Il compattatore secondo il trovato è anche in grado di separare dai rifiuti solidi l’eventuale piccola componente liquida, per poterla raccogliere e smaltire separatamente dalla componente solida. Come stato dell’arte nota più vicina al ritrovato, si citano la pubblicazione della domanda di brevetto europeo EP 2.125.352 (Screw press for compacting solid waste) a nome della richiedente e la pubblicazione di brevetto americana US 2.397.758 (Pulping machine) a nome Sharp. La detta prima domanda di brevetto prevede l’uso di una prima coclea orizzontale di alimentazione dei rifiuti, limitata ad una sola elica o spirale cilindrica, di lunghezza limitata e solidale a sbalzo con un’estremità, a mezzi di supporto e di rotazione e l’uso di una pressa a coclea che può essere collocata assialmente all’intemo della detta spirale d’alimentazione o che può essere disposta parallelamente ed all’esterno di questa, in un proprio corpo, per ricevere i rifiuti alimentati e sommariamente pressati dalla detta prima spirale e per compattarli, anche con l’ausilio di mezzi tarati di strozzatura che operano sulla bocca di scarico di detta pressa. Sul fondo dello statore della detta prima spirale d’alimentazione, dove tende a raccogliersi per gravità l’eventuale liquido presente nei rifiuti, sono previsti dei mezzi di drenaggio per la raccolta e per Γ allontanamento di detto liquido.

Il secondo dei detti brevetti è invece relativo ad uno spremitore avente un corpo statorico di forma troncoconica, ad asse orizzontale, aH’intemo del quale è girevole assialmente un albero sul quale sono fissate le estremità di una spirale di trasporto che opera a breve distanza dalla superficie interna e longitudinalmente rigata del detto corpo conico e sul quale albero sono montati una pluralità di lame curve e tra loro opportunamente sfalsate. Sull’estremità di maggior diametro dello statore dell’apparato è aperta superiormente una bocca con una tramoggia per l’alimentazione del prodotto da spremere, mentre nella parte bassa dell’estremità di minor diametro dello stesso statore dell’apparato, è prevista una bocca di scarico, intercettata da uno sportellino manualmente apribile. La parte bassa dello statore dell’apparato è forata ed è circondata esternamente da una camera per la raccolta e per lo scarico a gravità del liquido. Il prodotto da spremere viene spinto dall’estremità più larga a quella più stretta dell’apparato, dall’azione della spirale di trasporto e viene spremuto dalla spinta di tale spirale, dalla progressiva diminuzione di passo e dal progressivo restringimento di sezione della stessa spirale e dello statore conico nel quale tale spirale mota, mentre il prodotto stesso viene progressivamente sminuzzato dalle dette lame arcuate che eseguono un taglio progressivo, con un ridotto sforzo sull’ albero d’azionamento dell’apparato. Il liquido prodotto dalla spremitura viene raccolto dal detto circuito inferiore di drenaggio ed il materiale esausto e compattato viene scaricato attraverso la detta bocca di scarico finale quando viene ciclicamente aperta.

Il primo dei detti apparati non è realizzabile con ingombri ridotti in quanto la pressa a coclea è disposta orizzontalmente, per cui il materiale che esce dalla sua bocca di scarico deve essere raccolto da mezzi che si estendono sotto ed oltre tale bocca, aumentando di fatto l’ingombro complessivo in pianta dell’apparato. Il secondo dei detti apparati, anche se di costruzione più semplice del primo, presenta anch’esso lo stesso problema del detto primo apparato e non è in grado di eseguire la compattazione richiesta. Se questo apparato venisse disposto col proprio asse verticalmente e con lo scarico in basso, per occupare un ingombro in pianta limitato, questo perderebbe la capacità di separare la componente liquida da quella solida del prodotto pressato.

Il trovato intende ovviare ai limiti della tecnica nota per la realizzazione di un apparato di compattazione per gli scopi sopraddetti, con la soluzione compendiata nell’annessa rivendicazione 1) e nelle successive rivendicazioni dipendenti. Le caratteristiche dell’apparato di cui trattasi ed i vantaggi che ne derivano, appariranno evidenti dalla seguente descrizione fatta con riferimento alle figure delle due tavole allegate di disegno, in cui:

- La fig. 1 illustra il nuovo apparato di compattazione in elevazione laterale e con parti in sezione;

- La fig. 2 illustra l’apparato di figura 1 in prospettiva ed in parte scomposto nei principali componenti.

Dalle figure si rileva che l’apparato comprende una tramoggia 1 con un tratto superiore 101 dotato, ad esempio lateralmente, di uno sportello 2, ad esempio oscillante attorno ad un asse orizzontale e superiore 102 in modo da rimanere in posizione naturalmente chiusa per effetto della gravità. Aprendo lo sportello 2, ad esempio con una spinta verso Γ interno della tramoggia 1, come illustrato nella figura 1 con segno a trattini, è possibile aprire lateralmente la stessa tramoggia per introdurre in questa i rifiuti da compattare. Sotto al tratto superiore 101, la tramoggia 1 presenta un ultimo tratto discendente 201 il cui asse longitudinale forma con l’asse verticale di detto tratto superiore 101, un angolo A acuto e di giusta ampiezza, di circa 30-50°, ad esempio di circa 40°. Come illustrato nel dettaglio di figura 2, la parete 301 di tale ultimo tratto 201 della tramoggia, è formata da una struttura indipendente che viene ad esempio agganciata ad esempio superiormente a zone opportunamente predisposte 3 della stessa tramoggia e che poi viene fissata ad esempio almeno inferiormente alla medesima tramoggia mediante viti a pomello 4 od altri adatti mezzi. Questa stessa parete 301 presenta lateralmente, in alto ed in basso, dei ganci 5 coi quali può essere appesa con sicurezza a traverse o perni 6 di supporto di una carenatura 19 di contenimento amovibile dell’apparato, sulla quale si tornerà nel seguito della descrizione.

La parete 401 della tramoggia 1, è sostanzialmente parallela alla detta parete inclinata 301 e porta in basso, in posizione centrale, la bocca d’ingresso e di maggior diametro di un condotto di compattazione e scarico 7, di forma troncoconica, di piccola sezione e di lunghezza limitata, la cui bocca inferiore di uscita è intercettata da mezzi di strozzatura di qualsiasi adatto tipo, che comprendono ad esempio uno sportellino 8 oscillante su un asse orizzontale e superiore 108 e spinto in chiusura da mezzi elastici tarati o tarabili 208, il tutto in modo che il prodotto compattato in uscita dal condotto 7, tenda ad essere scaricato verso il centro della parte sottostante l’apparato di cui trattasi (vedi oltre).

La parte inferiore 201 della tramoggia 1 presenta una forma inferiore almeno semiconica o come illustrato nei disegni, una forma che nel tratto prossimo alla parete 301 è semicilindrica e che si estende verso il condotto 7 con una forma semiconica, in modo che la zona 10 di congiunzione tra questi tratti risulti al livello più basso e che in essa tenda a fluire per gravità il liquido eventualmente presente nei rifiuti da compattare. Dalla figura 1 si rileva che la bocca d’ingresso del condotto di scarico 7 può essere circoscritta da un piccolo cordolo anulare ed in rilievo 11, a profilo arrotondato, indicato con segno a trattini, che funge da sbarramento per i liquidi, per impedirne l’uscita dal condotto 7 ma che è tale da non ostacolare in modo significativo il flusso del prodotto da compattare verso lo stesso condotto 7. Le pareti della parte inferiore 201 della tramoggia sono dotate di piccoli fori di drenaggio 9. Sulla parete 401 della tramoggia è saldato esternamente ed attorno alla parte alta e medio-alta del condotto di scarico 7, un gocciolatoio 12 a forma di Li rovesciata, all’interno del quale si inserisce col bordo interno 113 del proprio profilo scanalato (fig. 1), un coppo superiore 13 che raccoglie il liquido in uscita dai fori superiori di drenaggio 9 e lo scarica per gravità in un coppo inferiore 14 che sormonta in parte il primo coppo 13 e che raccoglie il liquido in uscita dalle parti basse con gli ulteriori fori di drenaggio 9 e col bassofondo 10 della tramoggia e che nella parte più bassa è dotato di un’apertura con un condotto di scarico 114 dal quale uscirà tutto il liquido evacuato attraverso i fori di drenaggio 9 (vedi oltre). Appositi mezzi a vite e madrevite 213 e 214 sono previsti per il fissaggio amovibile dei detti coppi 13 e 14 alla tramoggia 1 (fig. 2).

Le superfici interne del condotto di scarico 7 e della zona inferiore 201 della tramoggia 1, sono dotate di rigature longitudinali e preferibilmente in rilievo 15 che favoriscono il flusso del prodotto dalla tramoggia allo stesso condotto di scarico 7 ad opera di un’elica o spirale di trasporto e di compattazione 16, di forma troncoconica, realizzata ad esempio con un piatto d’acciaio, disposta col proprio asse in linea con quello del condotto 7 e della porzione semiconica inferiore 201 della tramoggia, convergente e con un passo progressivamente decrescente verso il basso e che è solidale all’albero lento d’uscita 117 di un motoriduttore 17 fissato sulla faccia esterna della parete 301 della tramoggia e che per mezzo di una qualsiasi adatta trasmissione di moto 217 è azionato da un motore elettrico 317 pur esso fisso sulla detta parete 301. La spirale 16 entra con la propria estremità inferiore all’intemo del condotto di compattazione e scarico 7, impegnandolo sostanzialmente per metà o più della propria lunghezza. Nell’esempio illustrato nei disegni, l’albero 117 si estende assialmente fino a giungere in corrispondenza della bocca d’ingresso del condotto 7, dove termina con una conformazione a becco di flauto 117’ con la quale lo stesso albero è saldato all’ultimo tratto ed assialmente alla spirale 16. L’estremità superiore della spirale 16 è dotata di un braccio sostanzialmente radiale 116 che è anch’esso saldato all’albero 117. Resta comunque inteso che nell’ambito del trovato rientra anche quella piccola variante costruttiva secondo la quale la spirale 16 può essere solidale all’albero 117 con una sola delle sue estremità, o con la sola estremità inferiore o con la sola estremità superiore. In quest’ultimo caso l’albero 117 può essere di lunghezza minima e sufficiente allo scopo, col vantaggio di non impegnare assialmente la spirale 16 e la tramoggia 1 e di non accumulare su se stesso dei rifiuti filiformi che potrebbero richiedere periodici interventi per la loro rimozione. Nel caso in cui la spirale 16 sia fissa all’albero 117 con la sola estremità superiore, potranno essere previsti dei qualsiasi mezzi di collegamento meccanico, predisposti anche per assicurare un adeguato bilanciamento dinamico dell’equipaggio rotante.

Il motori duttore 17 fa ruotare la spirale 16 nel senso indicato dalla freccia F e con una velocità tale per cui rifiuti gettati alla rinfusa nella tramoggia 1 e che per gravità confluiscono nella parte inferiore 201 di questa, dove opera la spirale 16, vengono presi dalla stessa spirale 16 che grazie al suo senso di rotazione e grazie alle dette rigature 15 del corpo statorico 1, 7 trascina e spinge con forza tali rifiuti verso il basso e li sottopone ad una prima drastica compattazione grazie al suo passo progressivamente decrescente verso il basso e grazie alla forma conica e decrescente verso il basso della stessa spirale e della relativa parte finale ed inferiore di condotto 7 che, grazie alla sua conicità ed al suo piccolo diametro e per la presenza dei mezzi di strozzatura 8, 108, 208 sulla sua bocca di scarico, porta i rifiuti ad essere ulteriormente compattati e bloccati nella condizione compatta con la quale poi escono e cadono in un contenitore sottostante 18 alloggiato ad esempio a cassetto od in altro modo amovibile nella parte inferiore di una carenatura 19 (fig. 1) nella quale è alloggiato l’apparato secondo il trovato e che sempre in posizione bassa alloggia in modo amovibile una piccola tanica 20 per la raccolta dei liquidi in uscita dal condotto 114. La carenatura 19 potrà essere carrellata, nel proprio interno porta in solido le traversine od i perni 6 di supporto dell’apparato e la sua parete superiore 119 di chiusura della tramoggia 1, potrà essere tutta od in parte di materiale trasparente e/o rimovibile per facilitare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’apparato. La parte 219 della carenatura che sormonta il gruppo motoriduttore 17, 217, 317 potrà essere prevista anch’essa amovibile e potrà essere vantaggiosamente dotata di feritoie di aerazione per la dissipazione del calore prodotto dal motore elettrico 317, il tutto in modo intuibile dai tecnici del ramo.

Appositi mezzi di sicurezza saranno previsti per invertire automaticamente la rotazione del motore 317 nel caso in cui questo sia sottoposto a sollecitazioni eccessive o per arrestarlo nel caso in cui tali sollecitazioni si ripetano e persistano. Appositi mezzi di sicurezza saranno previsti anche per arrestare automaticamente il motore 317 durante l’apertura dello sportello 2 e per segnalare all’utente la necessità periodica di svuotare il sacco o contenitore 18 o la tanica 20. Resta inteso che, potendo, lo smaltimento dei liquidi può essere effettuato in alternativa direttamente attraverso la fognatura.

Resta inteso che all’apparato come descritto, possono essere apportate numerose varianti, modifiche ed equivalenze costruttive, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore del ritrovato, come descritto, illustrato e come a seguito rivendicato. Nell’ambito del trovato rientra anche quella piccola variante costruttiva secondo la quale la parte inferiore e semiconica 201 della tramoggia, può presentare un piccolo tratto conico di interfaccia tra il condotto conico di scarico 7 e la stessa parte semiconica 201, in modo che il prodotto da compattare venga più efficacemente guidato verso il condotto finale di compattazione e scarico 7. Lo sportello 2 potrà essere previsto diversamente apribile con oscillazione verso l’estemo. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi, sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Compattatore di rifiuti, di costruzione semplificata e di piccole dimensioni, particolarmente per bar, tavole calde od altri piccoli esercizi di ristorazione, caratterizzato dal comprendere almeno una robusta coclea, elica o spirale di trasporto (16), inclinata in modo da formare col proprio asse, rispetto ad un asse incidente e verticale, un angolo acuto di giusta ampiezza, essendo tale spirale di trasporto (16) di forma conica, convergente verso il basso, dotata di un passo decrescente verso il basso ed essendo allineata assialmente e solidale all’albero lento (117) d’uscita di un soprastante motoriduttore (17) azionato con qualsiasi adatti mezzi (217) da un idoneo motore (317), essendo tali ultimi mezzi di moto posti all’esterno della parete inclinata (301) di una tramoggia di carico (1) che presenta un tratto superiore discendente (101) con almeno uno sportello (2) per l’introduzione dei rifiuti da compattare nella stessa tramoggia la quale si estende verso il basso con un tratto inclinato (201) dove opera trasversalmente la detta spirale di trasporto (16) che col proprio tratto terminale e di minor diametro ruota in un condotto di compattazione e scarico (7), conico, convergente verso l’esterno e la cui bocca d’uscita è intercettata da mezzi di strozzatura (8, 108, 208), essendo la parte inferiore (201) della tramoggia caratterizzata da una forma ad imbuto, tutta od in parte aperta verso l’alto, che funge da statore per la detta spirale di trasporto (16), che è dotata di fori di drenaggio (9), di un bassofondo (10) nel quale tende a fluire per gravità l’eventuale liquido presente nei rifiuti e mezzi (13, 14, 114) essendo previsti per raccogliere il liquido che esce dai detti fori di drenaggio e per convogliarlo per gravità verso mezzi di evacuazione (20) posti sotto l’apparato, unitamente ad un contenitore anch’esso rimovibile (18) che raccoglie i rifiuti che per l’azione della detta spirale di trasporto (16) e di rigature di guida (15) presenti nella parte inferiore della tramoggia (1) e nel detto condotto di scarico (7), vengono compattati e scaricati da tale condotto (7) coi relativi mezzi di strozzatura (8, 108, 208).
2. 2. Compattatore secondo la rivendicazione 1), in cui il detto gruppo di moto (17, 217, 317) è fisso su una parete (301) della tramoggia (1) che è a sua volta fissa amovibilmente alle altre parti della tramoggia stessa, ad esempio per mezzo di ancoraggi (3) e di viti (4).
3. 3. Compattatore secondo la rivendicazione 2), in cui la detta parete mobile (301) della tramoggia (1) è a sua volta dotata in posizione distribuita, di mezzi (5) ad esempio a forma di ganci, coi quali può essere appesa amovibilmente a perni o traversine (6) solidali alle pareti di una qualsiasi idonea carenatura (19, 119, 219) che contiene amovibilmente lo stesso compattatore di cui trattasi.
4. 4. Compattatore secondo la rivendicazione 1), in cui la detta spirale di trasporto (16) è fissa con porzioni di entrambe le proprie estremità ad una estensione dell’albero assiale di azionamento e di supporto (117), il quale di preferenza non entra nel condotto finale di compattazione e scarico (7) con la propria estremità distale che di preferenza ha una conformazione a becco di flauto (117’).
5. 5. Compattatore secondo la rivendicazione 1), in cui la detta spirale di trasporto (16) è fissa solo con la propria estremità superiore all’albero d’azionamento e di supporto (117), con appositi mezzi di collegamento utili eventualmente anche al bilanciamento statico e dinamico dell’equipaggio rotante, essendo in tal caso previsto che detto albero (117) non impegni assialmente la detta spirale di trasporto (16).
6. 6. Compattatore secondo la rivendicazione 1), in cui l’asse longitudinale della parte inferiore (201) della tramoggia, nella quale opera la detta spirale di trasporto (16) forma con l’asse verticale della parte superiore (101) della stessa tramoggia (1) un angolo acuto (A) compreso tra 30 e 50°, ad esempio di circa 40°.
7. 7. Compattatore secondo la rivendicazione 1), in cui la parte inferiore (201) della tramoggia presenta una forma sostanzialmente conica che può essere aperta tutta od in parte verso la parte superiore (101) della stessa tramoggia, che comunica col condotto conico di compattazione e scarico (7) con la propria estremità di minor diametro e che si collega alla detta parete mobile (301) coi mezzi di rotazione della spirale di trasporto (16), con una porzione semicilindrica, il tutto in modo che nella zona di congiunzione tra tali parti coniche o semiconiche e semicilindriche, sussista un bassofondo (10) nel quale tenda a raccogliersi per gravità l’eventuale liquido presente nei rifiuti da compattare.
8. 8. Compattatore secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal comprendere un eventuale cordolo in rilievo ed a profilo arrotondato (11) sulla bocca d’ingresso del condotto di compattazione e scarico (7), per deviare i liquidi da drenare verso le superfici sottostanti col detto bassofondo (10).
9. 9. Compattatore secondo la rivendicazione 1), in cui esternamente ed attorno alla parte alta e medio-alta del condotto di compattazione e scarico (7) è fissato un gocciolatoio (12) a forma di U rovesciata, all’interno del quale si inserisce col bordo interno (113) del proprio profilo scanalato, un coppo superiore (13) che raccoglie il liquido in uscita dai fori superiori di drenaggio (9) e lo scarica per gravità in un coppo inferiore (14) che sormonta in parte il detto primo coppo (13) e che raccoglie il liquido in uscita dalle parti basse con gli ulteriori fori di drenaggio (9) e col bassofondo (10) della tramoggia (1) e che nella parte più bassa è dotato di un’apertura con un condotto di scarico (114) dal quale esce tutto il liquido evacuato attraverso i vari fori di drenaggio (9).
10. 10. Compattatore di rifiuti, di costruzione semplificata e di piccole dimensioni, particolarmente per bar, tavole calde od altri piccoli esercizi di ristorazione, realizzato in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle due tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.