ITBO20080775A1 - Sistema di magazzino ad accumulo per l'alimentazione di oggetti cilindrici, quali bacchette filtro e simili - Google Patents

Sistema di magazzino ad accumulo per l'alimentazione di oggetti cilindrici, quali bacchette filtro e simili Download PDF

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ITBO20080775A1
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Romano Nanni
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Romano Nanni
Selleri Sergio
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A24TOBACCO; CIGARS; CIGARETTES; SIMULATED SMOKING DEVICES; SMOKERS' REQUISITES
    • A24CMACHINES FOR MAKING CIGARS OR CIGARETTES
    • A24C5/00Making cigarettes; Making tipping materials for, or attaching filters or mouthpieces to, cigars or cigarettes
    • A24C5/35Adaptations of conveying apparatus for transporting cigarettes from making machine to packaging machine

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  • Filtration Of Liquid (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Dell’invenzione industriale dal titolo: “SISTEMA DI MAGAZZINO AD ACCUMULO PER L’ALIMENTAZIONE DI OGGETTI CILINDRICI, QUALI BACCHETTE FILTRO E SIMILI”
Il presente trovato ha per oggetto un sistema di magazzino ad accumulo per l’alimentazione di oggetti cilindrici, quali bacchette filtro e simili, per il caricamento continuo di macchine automatiche confezionatrici, in particolare per sigarette.
E’ noto che attualmente esistono diversi tipi di dispositivi di alimentazione delle bacchette filtro, alcuni molto semplici come i sistemi di alimentazione costituiti da un nastro con movimento lineare, posto sotto ad una tramoggia di carico da cui riceve le bacchette filtro, scaricate direttamente dalle scatole che contengono le bacchette medesime; dette scatole possono essere movimentate a mano da un operatore o per mezzo di bracci meccanici. In questo modo le bacchette filtro sono convogliate dal nastro verso i dispositivi e/o macchine posti a valle del magazzino di accumulo.
Esistono inoltre dispositivi di alimentazione più complessi, del tipo ad accumulo in camere a volume variabile, in cui le operazioni di carico sono effetuate da un operatore che alimenta la camera di accumulo ogni volta che un segnale acustico e/o visivo, emesso dal dispositivo medesimo, segnala la mancanza di materiale.
L’inconveniente principale di tuti questi dispositivi è costituito dalla necessità di avere sempre la presenza continuativa di un operatore a bordo macchina, in modo che possa intervenire a caricare le bacchete manualmente mano a mano che queste vanno ad alimentare i dispositivi posti a valle, evitando arresti improvvisi per carenza di alimentazione.
E’ evidente come il costo di un operatore sempre presente su impianti automatici risulti troppo oneroso, considerando che questo viene impegnato per una sola operazione, come il carico manuale delle bacchette filtro.
D’altra parte i dispositivi ad accumulo sono di grandi dimensioni, i materiali accumulati tendono a ristagnare in alcune zone del magazzino stesso, con conseguente invecchiamento e infine non garantiscono una correta movimentazione delle bacchete senza danneggiarle.
Scopo del presente trovato è la realizzazione di un sistema di alimentazione continuo atraverso un magazzino ad accumulo, di dimensioni ridote, che costituisce un “polmone” di carico tale per cui l’alimentazione automatica è garantita per un periodo di tempo sufficientemente lungo, fra un carico manuale ed il successivo, in modo da permetere all’operatore di occuparsi anche di altre servizi sulle macchine, senza interventi immediati e frequenti per il caricamento manuale stesso.
Inoltre la particolare conformazione del magazzino consente una movimentazione senza danni al prodotto e una dimensione assai contenuta dell’insieme, nonostante l’alto grado di accumulo ottenibile.
Un ulteriore vantaggio è costituito dal fatto che il magazzino in oggetto è di tipo modulare, per cui è possibile aumentarne il volume secondo le esigenze derivanti dalle diverse applicazioni.
Il sistema oggetto del presente trovato è costituito essenzialmente da un supporto verticale che realizza la struttura portante sulla quale sono applicati i vari dispositivi fra cui: una tramoggia di carico delle bacchette filtro (o di prodotti similari), costituito da una piastra basculante su cui vengono inserite da un operatore le scatole contenenti le bacchette medesime; una coppia di nastri trasportatori, posti in verticale e affacciati fra loro in modo da costituire un canale, le cui pareti posteriore e anteriore sono costituite dai carter del magazzino stesso, e che convogliano le bacchette verso una serie di nastri orizzontali, sovrapposti e paralleli fra loro; una pluralità di sensori di prossimità e fotocellule sono preposti al controllo dei livelli e dei movimenti dei nastri.
Gli spazi definiti fra un nastro orizzontale e quello immediatamente sottostante, costituiscono il volume di accumulo delle bacchette filtro. La quantità di bacchette che alimenta in entrata le camere di accumulo ha un valore maggiore della quantità di bacchette in uscita verso i dispositivi posti a valle, in modo da non avere mai una carenza di alimentazione verso di essi. Questa differenza di quantità movimentate, fa sì che in alcuni momenti si debba arrestare il flusso di carico verso le camere di accumulo, determinando in tal modo un tipo di funzionamento discontinuo sull’alimentazione del solo magazzino di accumulo, ma non sullo scarico che rimane costante, a meno che i dispositivi a valle non vengano fermati.
Risulta pertanto evidente come le varie camere di accumulo subiscano delle continue variazioni delle quantità di bacchette in esse camere contenute, variazioni che si traducono in riempimenti e/o svuotamenti delle camere stesse.
La regolazione dei movimenti dei nastri trasportatori, in funzione del grado di riempimento prefissato per ogni camera di accumulo, è definita da una pluralità di fotocellule e sensori di prossimità che, rilevando la presenza e la quantità di bacchette filtro presenti nelle diverse camere, attivano o arrestano il movimento dei nastri trasportatori stessi.
Inoltre ai lati dei nastri sono previste, per ciascuno di essi, due guide piane e parallele al nastro stesso, che hanno la caratteristica di sollevarsi sotto l’azione di dispositivi elettro pneumatici in modo tale da modificare il trasporto delle bacchette filtro, come viene illustrato in seguito.
Nel passaggio da una camera di accumulo superiore a quella immediatamente inferiore, in cui non ci sia presenza di bacchette filtro, per evitare danni alle bacchette stesse per caduta e/o inceppamenti, è presente un dispositivo rotante che raccoglie le bacchette e le accompagna dalla camera superiore alla camera inferiore, depositandole sul nastro di trasporto in modo ordinato.
Tutti i movimenti dei diversi dispositivi costituenti il magazzino ad accumulo, sono controllati e coordinati per mezzo di un controllore elettronico tipo PLC o similare.
Scopi e vantaggi meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue e dalle tavole di disegno allegate che illustrano una possibile realizzazione pratica, non limitativa, del presente trovato.
Con riferimento a dette tavole:
la FIG. 1 illustra una vista laterale, parzialmente sezionata, dell’insieme dei gruppi componenti il magazzino di accumulo in condizione di avviamento. La FIG.2 1 illustra una vista laterale, parzialmente sezionata, dell’insieme dei gruppi componenti il magazzino di accumulo in condizione di lavoro a regime.
La FIG. 3 illustra una vista laterale di un nastro trasportatore, del tipo “facchinato”, e dei dispositivi pneumatici di sollevamento delle piste laterali. La FIG. 4 illustra una vista in sezione del nastro trasportatore con i dispositivi di sollevamento delle piste laterali.
La FIG. 5 illustra una vista in pianta del nastro trasportatore medesimo.
La FIG. 6 illustra una vista laterale di un nastro trasportatore con i dispositivi pneumatici di sollevamento delle piste laterali in posizione sollevata.
La FIG. 7 illustra una vista in sezione del nastro trasportatore con i dispositivi di sollevamento delle piste laterali in posizione sollevata.
La FIG. 8 illustra una vista laterale di un nastro trasportatore con il dispositivo rotante di alimentazione delle bacchette, nella posizione iniziale di lavoro.
La FIG. 9 illustra una vista in sezione del dispositivo rotante di alimentazione delle bacchette.
La FIG. 10 illustra una vista laterale di un nastro trasportatore con il dispositivo rotante di alimentazione delle bacchette, nelle varie posizioni di trasporto e deposito delle bacchette filtro, dal nastro superiore al nastro inferiore.
Più in detaglio il funzionamento del sistema di accumulo risulta essere il seguente.
Tuto il magazzino ad accumulo è contenuto in un involucro scatolare a forma di parallelepipedo costituito da una lamiera posteriore verticale (1) (Fig. 1) che realizza la strutura portante di tutti gli elementi meccanici ed eletrici e che, unitamente ad una lastra anteriore apribile in plexiglass trasparente (2) (Fig.9), alle pareti laterali (3) (Figg. 1), compone l’insieme dell’involucro scatolare stesso.
Nella parte anteriore in basso, in posizione comoda per un operatore, è posta la tramoggia di carico, costituita da una piastra basculante (4) su cui vengono posizionate manualmente le scatole contenenti le bacchete filtro (5) (non illustrate).
Le bacchete filtro (5) cadono sul trato orizzontale (6) di un primo nastro trasportatore (NI) che le convoglia verso un condotto verticale (8) costituito dal nastro (NI) stesso e da un secondo nastro trasportatore verticale (N2), posto di fronte al primo. Le bacchete filtro (5) sono pertanto costrette a muoversi all’interno del condotto (8) costituito dalla parete di fondo (1) (Fig. 1), dalla parete trasparente frontale (2) (Fig.9) e dai due nastri trasportatori (NI - N2).
Alla sommità del condotto verticale (8) è posizionato un nastro trasportatore orizzontale (N3) che, unitamente alle pareti verticali (1), frontale (2), superiore (3), delimita una camera (9) che realizza il primo volume (VI) del magazzino di accumulo.
In una conformazione molto compatta del sistema e/o in presenza di dispositivi (29) di alimentazione lenti, posti a valle, questo volume potrebbe essere il solo magazzino di accumulo presente (Fig.l l); in pratica i magazzini di accumulo saranno più numerosi (Fig.1) e, come rappresentato nell’esempio, costituiti da più unità modulari tutte uguali fra loro.
Nella parte superiore dell’involucro scatolato, in corrispondenza della parete esterna (3), sono posizionate una serie di fotocellule (10-11-12-13-14), la cui funzione viene illustrata oltre.
Parallelamente al primo nastro orizzontale (N3), in una posizione sottostante, è posto un secondo nastro trasportatore (N4) il quale definisce un secondo volume (V2) di magazzino di accumulo, compreso fra la parte inferiore del primo nastro (N3) e la parte superiore del secondo nastro (N4).
Un terzo nastro trasportatore (N5) è posto inferiormente ai primi due nastri (N3-N4), sempre parallelamente ad essi, e definisce un terzo volume (V3) di magazzino di accumulo compreso fra la parte inferiore del secondo nastro (N4) e la parte superiore del terzo nastro (N5).
Questi volumi (V1-V2-V3) sono collegati da condotti semicircolari e più precisamente fra il volume (VI e V2) dal condotto (50) e fra il volume (V2 e V3) dal condotto (51).
Viene in tal modo definito un percorso a strati sovrapposti che realizza il magazzino di accumulo delle bacchette (5), in modo molto razionale e con volumi elevati, nonostante che gli ingombri risultino molto contenuti.
Risulta inoltre evidente come, aumentando in modo identico il numero dei nastri orizzontali (N), sia possibile aumentare il volume (V) di accumulo delle bacchette filtro (5).
In corrispondenza della parte terminale del nastro (N5) è posto il condotto verticale (28) di convogliamento per gravità delle bacchette filtro (5) verso i dispositivi di alimentazione (29), non illustrati perchè noti e non pertinenti al presente trovato.
Un dispositivo rotante con forchetta (30) è previsto in corrispondenza dei tratti terminali (50-51) dei nastri trasportatori orizzontali (N), uno per ciascun nastro, solo quando ci sia un transito da un nastro inferiore ad uno inferiore e viene posizionato in modo da regolare il transito delle bacchette filtro (5), nel tratto curvilineo (50-51) compreso fra un nastro superiore e il successivo inferiore, in modo uniforme e senza inceppamenti.
Ai lati dei nastri orizzontali (N3-N4-N5), sono poste due piste (Gl-G2) (Fig.5), costituite da due profilati piatti, piani e paralleli di lunghezza uguale alla lunghezza del nastro medesimo; dette piste risultano mobili in direzione verticale, perchè sollevate dai due bracci uguali a leva (32- 33) (Figg. 3-4), azionati dai cilindri pneumatici a doppio effetto (34-35). Le piste (G1-G2) sono sostenute ciascuna da una coppia di supporti elastici a lamella (37’-37”-38’-38”) ( Fig.3) poste fra le piste stesse e il profilato (36) (Fig. 4) di supporto del nastro (N3).
Lo scopo del movimento delle due piste laterali (GI-G2) risulterà evidente dalla descrizione del funzionamento, illustrata più oltre.
Tutti i movimenti dei nastri verticali e orizzontali (N), nonché dei dispositivi rotanti (30-31) sono coordinati, in modo automatico, da un unico controllore elettronico (90) tipo PLC o simile, che elabora i segnali provenienti dalle fotocellule (10-11-12-13-14-25-26) e dai sensori di prossimità (16-17-18-19-20-21-22-23-24-27) posti vicino ai nastri (N) stessi.
Quando il livello delle bacchette filtro (5), presente all’ interno dei vari condotti e/o magazzini di accumulo, scende sotto il valore di sicurezza prestabilito, un segnale acustico e visivo, non indicato perchè di tipo noto, segnala all’operatore la necessità di caricare nuove bacchette (5) nella tramoggia (4).
Il funzionamento del sistema di magazzino ad accumulo, oggetto del presente trovato può essere descritto per fasi successive come segue.
Inizialmente ( Fig.l), quando si avvia il ciclo di lavoro, i magazzini di accumulo (V) risultano vuoti, pertanto un operatore carica le bacchette (5) nella tramoggia (4) e avvia il dispositivo attraverso il quadro elettrico generale (91).
Le bacchette (5) vengono convogliate nel condotto verticale (8) dai nastri (N1-N2) verso la sommità del magazzino, in corrispondenza della prima camera di accumulo (9) e cadono sul nastro (N3) che le trasporta verso destra, dove si trova il dispositivo rotante a forchetta (30) che le convoglia sul nastro (N4) sottostante, attraverso il condotto semicircolare (50).
Analogamente le bacchette transitano sui nastri (N4-N5) avviandosi verso l’uscita (28).
Poiché la quantità di bacchette (5) che transitano in mandata nel condotto (8) è sempre superiore alla quantità che transita in uscita dal condotto (28), si avrà un accumulo sul nastro (N5) che si viene a riempire progressivamente da destra verso sinistra. Analogamente sul nastro (N4) (da sinistra verso destra) e sul nastro (N5) (da destra verso sinistra).
Le bacchette (5) si accumulano sul nastro (N3) da destra verso sinistra, inizialmente fino a raggiungere sulla sinistra la sommità della camera (livello LI) e successivamente, riempiendo tutto il volume (9) disponibile, accumulandosi a ritroso da sinistra verso destra, fino al livello (L2).
Per impedire che la spinta data dal nastro “facchinato” trasportatore (N3) danneggi le bacchette (5) accumulate sulla destra fino al livello (L2) e quindi nell’impossibilità di muoversi, il dispositivo costituito dal cilindro pneumatico a doppio effetto (34) (Fig.3) e dalla leva a forchetta (32), comandato dalla fotocellula (14), solleva le due piste laterali (G1-G2), solo nel tratto terminale verso destra, sostenute dai supporti elastici a lamelle (37’ -37”), annullando in tal modo l’effetto di trascinamento del nastro (N3) sulle bacchette (5), che invece continuano ad essere trasportate dal nastro (N3) nel tratto di sinistra, fino a riempire tutto il volume disponibile fino al livello (LI), controllato dalla fotocellula (12).
Nel frattempo, quando il livello (LI) delle bacchette raggiunge il livello previsto nella camera sulla sinistra, la fotocellula (11) comanda il secondo dispositivo di sollevamento, costituito dal cilindro (35) e dalla leva a forchetta (33) (Fig.6), sollevando anche questo tratto del nastro (N3). Come conseguenza, il trascinamento del nastro (N3) sulle bacchette (5) si annulla completamente.
In questa condizione di magazzino pieno, la fotocellula (11) rileva il livello massimo (LI) previsto per le bacchette (5) e di conseguenza la fotocellula (10) arresta anche l’alimentazione attraverso il moto dei nastri verticali (N1-N2).
Il dispositivo rotante a forchetta (30) entra in azione, inizialmente raccogliendo le bacchette (5) (Fig. 8) e successivamente accompagnandole verso la camera di volume (V2), consentendo il regolare riempimento del condotto semicircolare (50), posto fra i due nastri superiore (N3) ed inferiore (N4).
Questo dispositivo è stato predisposto per evitare che le bacchette filtro (5) possano disporsi diagonalmente rispetto alla sezione del condotto (50), bloccando il regolare deflusso, situazione questa possibile quando il livello delle bacchette (5), scendendo al di sotto del livello determinato dal sensore (16), porta il condotto (50) a trovarsi completamente vuoto.
II disposisitivo rotante (30-31) è costituito essenzialmente da una forchetta (42) (Fig.8), prevista mobile in direzione radiale, è spinta da una molla (43) contrastata da una camma (40) con profilo circolare chiuso (Fig. 8).
La forchetta (42) scorre, mediante due aste cilindriche parallele (44), su un supporto (43) fissato alla parete (1) (Fig. 9), mosso da un piccolo motore elettrico (46). La forchetta (42) si sposta in direzione radiale sotto la spinta di una molla (41), posta fra la forchetta (42) stessa e il supporto (43), guidata dall’asta guida molla (30). Il contatto ira la camma (40) e la forchetta (42) è reso scorrevole mediante l’interposizione di un rullino (39).
Con riferimento al nastro (N3) e al dispositivo con forchetta (30), il funzionamento del dispositivo rotante (30) è il seguente.
In posizione di riposo (Fig.8) la forchetta (42) si trova posizionata sulla verticale del nastro (N3) e completamente rientrata rispetto ad esso.
Quando il sensore (16) rileva una mancanza di bacchette (5), comanda (attraverso il PLC 90) l’uscita della forchetta (42) che intercetta e trattiene le bacchette (5) in arrivo dal nastro (N3).
La forchetta (42) inizia a ruotare in senso orario (Fig.10), mossa dal motore elettrico (46) e mantenuta in posizione dalla camma (40); in questo modo si ottiene un riempimento progressivo e regolare del condotto (50), fino al nastro sottostante (N4).
Un sensore (21) posto in prossimità del nastro (N4) rileva l’arrivo delle bacchette (5) e comanda l’avvio del nastro “facchinatore” (N4) che convoglia le bacchette (5) verso sinistra.
Proseguendo nella rotazione oraria, la forchetta (42) viene richiamata verso Γ interno del condotto (50), dal profilo (45) della camma (40).
II nastro (N4) provvede a riempire il volume (V2) con modalità analoghe a quanto descritto per il nastro (N3), in questo caso da sinistra verso destra, riempimento controllato dalle fotocellule (17-19-20) e dai sensori (18-21) di prossimità del prodotto bacchette (5).
Analogamente il dispositivo rotante (31) provvede al corretto trasferimento delle bacchette (5), attraverso il condotto semicircolare (51), sul nastro (N5), in verso antiorario.
Il riempimento del magazzino di volume (V3) è garantito dal movimento del nastro (N5), controllato dalle fotocellule (23-24-25) e dai sensori di prodotto (22-27).
Poiché il prelievo da parte del dispositivo (29) è inferiore alla mandata dei nastri (N1-N2), si viene a creare un accumulo nel volume (V3), da destra verso sinistra analogamente a quanto accaduto nel volume (VI) all’avviamento del dispositivo.
L’avviamento o l’arresto del dispositivo (29) determina il conseguente arresto / avviamento dei nastri (N3-N2-N1), in questa successione, attraverso il sensore (27).
Se il dispositivo (29) rimane fermo, si avrà un riempimento progressivo delle camere con volume (V3-V2-V1) fino all’arresto completo dell’ alimentazione dalla tramoggia (4) (Fig. 2) attraverso la fotocellula (10).
Analogamente, durante il funzionamento a regime, poiché la portata in mandata dal condotto (8) è maggiore della portata in uscita (28), si avrà ad un certo momento che tutti i volumi (V1,V2,V3) si troveranno al massimo livello, per cui le fotocellule (12-13-19-20-23-24) comanderanno il sollevamento delle piste laterali (G), con conseguente arresto del trascinamento delle bacchette (5).
Continuando l’alimentazione del dispositivo a valle (29), il livello delle bacchette nella camera di volume (V3) si abbassa progressivamente da destra verso sinistra, la fotocellula (24) comanda l’abbassamento di entrambe le piste laterali del nastro (N5), non indicate perché identiche a quelle illustrate per il nastro (N3), con conseguente richiamo di bacchette filtro (5) dalla camera intermedia di volume (V2) e successivamente dalla camera superiore di volume (VI), con analoghe modalità di controllo dei livelli (L). Tutto il volume contenuto nelle camere (V3-V2-V1) si svuota completamente, in modo da non avere ristagno di materiale, tipo bacchette (5).
Quando il livello (LI) delle bacchette nella camera superiore (9) scende sotto il livello di sicurezza prestabilito, la fotocellula (10) comanda la ripresa dell’alimentazione dalla tramoggia (4) azionando i nastri (N1-N2). Una mancanza di bacchette (5) rilevata dalla fotocellula (26) determina l’azionamento del segnale di allarme, non illustrato perché di tipo noto, che richiama l’operatore per l’operazione di carico delle nuove scatole di bacchette.
Da quanto illustrato risulta chiaro come sia possibile aumentare in maniera modulare la capacità di accumulo del dispositivo, semplicemente aggiungendo nastri (N) in numero qualsivoglia, tutti dello stesso tipo e con identici dispositivi (fotocellule e sensori) di controllo dei livelli.
Nella soluzione con un solo nastro tipo (N3) (Fig. 11), alla sua estremità di destra, il trasferimento delle bacchette filtro (5) nel condotto di uscita (28) avviene per caduta diretta (gravità), pertanto non è necessario l’impiego del dispositivo rotante con forchetta (30), che non è presente. L’accumulo delle bacchette filtro (5) si ottiene poiché la quantità in alimentazione dal condotto (8), essendo maggiore della quantità in scarico dal condotto (28), determina una differenza positiva.
Quando la fotocellula (16) sente un accumulo di bacchette (5) comanda il sollevamento delle piste (Gl) e (G2) in modo che solo la parte di sinistra del nastro (N3) continui a portare bacchette. II ciclo di riempimento e svuotamento della camera (VI) si svolge analogamente a quanto già descritto in precedenza.
Nel caso che le bacchette filtro (5) dovessero esaurirsi, il sensore (27) ferma il dispositivo a valle (29) e la fotocellula (26) aziona il segnale di allarme per l’intervento dell’operatore.
II presente trovato, illustrato e descritto in forma schematica ed esemplificativa secondo una possibile realizzazione pratica, deve intendersi esteso a tutte quelle varianti accessorie di forma, materiali e componenti che, proprio perchè tali, rientrano nell’ambito delle seguenti rivendicazioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Sistema di magazzino ad accumulo per l’alimentazione di oggetti cilindrici, quali bacchette filtro e simili (5), per il caricamento continuo di macchine automatiche confezionatrici (29), in particolare per sigarette, caratterizzato dal fatto che è costituito da un supporto scatolato (1) in cui una tramoggia di carico (4) riempie, per mezzo di nastri trasportatori motorizzati (N), una o più camere di accumulazione (V) sovrapposte e contenute all’interno di detto supporto scatolato; dette camere, con sviluppo prevalentemente orizzontale, sono definite dalle pareti verticali anteriore (2) e posteriore (1) del supporto scatolato e da una pluralità di nastri orizzontali (N) motorizzati sovrapposti e paralleli.
  2. 2) Sistema, come alla riv.l, caratterizzato dal fatto che il volume (8) di bacchette (5) in alimentazione dalla tramoggia di carico (4) è sempre superiore al volume di bacchette in scarico (28) verso la macchina posta a valle (29).
  3. 3) Sistema, come alle riw. 1 e 2, caratterizzato dal fatto che dette camere di accumulo (V) vengono progressivamente riempite, in successione inizialmente da quella inferiore e successivamente a quella superiore, dai nastri trasportatori orizzontali (N).
  4. 4) Sistema, come alla riv. 3, caratterizzato dal fatto che il riempimento delle camere si arresta al livello massimo (L1-L2) prestabilito, regolato dalle fotocellule (12-14).
  5. 5) Sistema, come alla riv. 3, caratterizzato dal fatto che dette camere di accumulo (V) vengono successivamente svuotate, in successione inizialmente da quella inferiore e successivamente da quella superiore, dai nastri trasportatori orizzontali (N).
  6. 6) Sistema, come alla riv.4, caratterizzato dal fatto che nelle camere di accumulo (V) il primo materiale che arriva è anche il primo ad uscirne.
  7. 7) Sistema, come alla riv.l, caratterizzato dal fatto che il comando di riempimento delle camere di accumulo, con gli oggetti cilindrici (5), per mezzo dei nastri trasportatori (N), è prodotto da una fotocellula (26).
  8. 8) Sistema, come alla riv.7, caratterizzato dal fatto che detta fotocellula (26) in presenza degli oggetti medesimi in tramoggia (4), aziona una coppia di nastri motorizzati (NI-N2) con sviluppo prevalentemente verticale.
  9. 9) Sistema, come alla riv.8, caratterizzato dal fatto che il movimento dei nastri trasportatori (N) viene comandato da fotocellule e sensori.
  10. 10) Sistema, come alla riv. 9, caratterizzato dal fatto che dette fotocellule e sensori sono controllati da un controllore elettronico, preferibilmente del tipo PLC (90).
  11. 11) Sistema, come alle riw. precedenti, caratterizzato dal fatto che i nastri motorizzati orizzontali (N) presentano ciascuno due piste (G1-G2) piane e parallele, poste ai lati di ciascun nastro.
  12. 12) Sistema, come alla riv. 11, caratterizzato dal fatto che le due piste (GI-G2) risultano mobili in direzione verticale.
  13. 13) Sistema, come alla riv. 12, caratterizzato dal fatto che dette piste (G1-G2) sono sorrette ciascuna da coppie di supporti elastici a lamella (37’-37”-38’-38”)· 14) Sistema, come alla riv. 13, caratterizzato dal fatto che ciascuna pista (Gl-G2) può essere sollevata da una coppia di bracci a leva (32-33). 15) Sistema, come alla riv.14, caratterizzato dal fatto che dette coppie di braccia a leva (32-33) sono mosse da cilindri pneumatici (34-35) a doppio effetto. 16) Sistema, come alla riv. 1, caratterizzato dal fatto che un condotto semicircolare (50) raccorda il volume superiore (VI) con il volume inferiore (V2). 17) Sistema, come alla riv. 1, caratterizzato dal fatto che un condotto (51) raccorda il volume superiore (V2) con il volume inferiore (V3). 18) Sistema, come alle rivv precedenti, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza del raccordo terminale (50-51) in uscita dai nastri orizzontali (N), sono predisposti dispositivi rotanti con forchetta (30-31) motorizzati. 19) Sistema, come alle riw. precedenti, caratterizzato dal fatto che i detti dispositivi rotanti con forchetta sono azionati da sensori (16-18) di presenza delle bacchette filtro (5). 20) Sistema, come alla riv. 17, caratterizzato dal fatto che nei dispositivi rotanti (30-31) una forchetta (42) intercetta le bacchette filtro (5) azionate dal sensore (16-18) di prossimità 2 1 ) Sistema, come alla riv. 19, caratterizzato dal fatto che la forchetta (42) è spinta verso l’interno del condotto semicircolare (50-51) da una molla (41) contrastata da una camma circolare chiusa (40). 22) Sistema, come alla riv. 21, caratterizzato dal fatto che la forchetta (42) è richiamata fuori dal condotto semicircolare (50-51) da un opportuno profilo rientrante (45) della camma (40). 23) Sistema, come alle riw. precedenti, caratterizzato dal fatto che, in una configurazione base molto compatta, presenta un solo nastro trasportatore orizzontale (N3), posto fra i nastri di mandata (N1-N2) e il condotto di scarico (28). 24) Sistema, come alle riw. precedenti, caratterizzato dal fatto che le camere di accumulo (V) possono essere in numero qualsivoglia, aumentando o diminuendo il numero dei nastri trasportatori orizzontali (N).
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IT000775A ITBO20080775A1 (it) 2008-12-23 2008-12-23 Sistema di magazzino ad accumulo per l'alimentazione di oggetti cilindrici, quali bacchette filtro e simili

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