ITBO20010594A1 - Unita' per l'alimentazione di prodotti ad una macchina blisteratrice - Google Patents

Unita' per l'alimentazione di prodotti ad una macchina blisteratrice Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico concernente il l'alimentazione di prodotti quali compresse, confetti, capsule e simili, ed il loro inserimento in rispettivi alveoli di nastri alveolati, di materiale generalmente plastico o alluminio, in una macchina automatica confezionatrice.
In particolare, la presente invenzione viene vantaggiosamente utilizzata nelle macchine automatiche blisteratrici per la produzione di blister contenent compresse, capsule farmaceutiche, cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Attualmente, in una macchina automatica blisteratrice un nastro continuo d materiale plastico termoformabile, o di alluminio, è avanzato in corrispondenza di varie stazioni operative, nell’ordine una stazione di formatura, in cui sono realizzate le impronte, o alveoli, una stazione di alimentazione dei prodotti e di riempimento degli alveoli con i prodotti stessi, una stazione per la sigillatura della facciata superiore del nastro, ed una stazione per la recisione di spezzoni dello stesso nastro contenenti un numero prefissato di alveoli, quindi di prodotti, con ciascuno di detti spezzoni definente una relativa confezione blister.
In corrispondenza della citata stazione di alimentazione e di riempimento è disposta una unità di alimentazione dei prodotti e di inserimento dei prodotti negli alveoli, la quale deve assicurare un corretto riempimento di tutti gli alveoli, nonché l’integrità degli prodotti, in modo da limitare inceppamenti e scarti di produzione, il tutto in sincronia con le elevate velocità produttive richieste.
Tra le varie soluzioni proposte risulta particolarmente vantaggiosa quella descritta nella domanda di Brevetto PCT N° WO 01/42088 di titolarità della medesima Richiedente; in tale soluzione è prevista una unità per l’alimentazione di prodotti ad un sottostante nastro alveolato la quale comprende, essenzialmente, dei mezzi selettori conformanti una pluralità di canali longitudinali, disposti a definire una griglia oscillante ed atti a ricevere prodotti provenienti da una sovrastante tramoggia.
Tali mezzi selettori sono associati ad opportuni organi oscillatori, atti a generare un moto oscillante relativo, trasversalmente e/o longitudinalmente, tra gli stessi mezzi selettori e l'affacciato nastro alveolato, in modo tale da favorire l'inserimento stabile dei prodotti presenti nei canali longitudinali in caduta entro i corrispondenti alveoli conformati dal nastro.
Un sistema di tale genere richiede necessariamente una alimentazione sovrabbondante di prodotti; in un determinato intervallo di tempo, pertanto, la tramoggia deve fornire agli stessi mezzi selettori un numero di prodotti in eccesso rispetto al numero di alveoli del nastro che si affacciano sulla stessa griglia nel medesimo intervallo di tempo.
A valle dei mezzi selettori, pertanto, i prodotti in eccesso che non si sono inseriti negli alveoli sono generalmente convogliati, mediante idonei mezzi di recupero, nella tramoggia di alimentazione, quindi riutilizzati.
La sopradescritta unità è risultata funzionalmente efficiente, in particolare per quanto riguarda il riempimento degli alveoli, che sono normalmente a formato rispetto ai prodotti da contenere, ossia le dimensioni dell’alveolo sono leggermente maggiori di quelle del prodotto di quel tanto da permettere una agevole introduzione, ma tali da impedire che in ogni alveolo possa inserirsi più di un solo prodotto.
In taluni casi viene richiesto di inserire un prodotto in un alveolo di dimensioni abbondantemente superiori a quanto normalmente necessario, ad esempio per non modificare le matrici di stampaggio nella stazione di formatura degli alveoli: in tale situazione i dispositivi noti del tipo sopradescritto non riescono ad impedire che nell’alveolo entrino due o più prodotti anziché uno solo.
In altri casi è inoltre sorta l’esigenza dì incrementare la delicatezza dell’operazione di riempimento degli alveoli, rispetto a quanto possibile con l'unità descritta nella citata domanda di brevetto PCT N° WO 01/42088, oppure con altre tra quelle note, per salvaguardare ulteriormente l’integrità dei prodotti. Tale esigenza si manifesta con maggiore frequenza con prodotti tipo le compresse, che sono più rugose e friabili dei confetti e meno scorrevoli rispetto a questi ultimi, od anche in presenza di nastro alveolato in alluminio, meno resistente alle ammaccature di quello di materiale plastico.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di proporre una unità per l'alimentazione di prodotti in grado di determinare l'introduzione stabile di un singolo prodotto in ogni corrispondente alveolo, anche se quest’ultimo presenta dimensioni superiori alla dimensione del prodotto.
Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di proporre una unità per l'alimentazione e l'inserimento di prodotti in alveoli, la quale sia conformata in modo tale da ottenere un sicuro riempimento degli alveoli con un'azione estremamente delicata, salvaguardando in modo ottimale l’integrità degli stessi prodotti e/o alveoli.
Ancora uno scopo dell’invenzione è quello di proporre una unità di semplice realizzazione, di facile adattamento ai vari formati e di agevole messa in fase con gli altri organi di macchina automatica blisteratrice.
Le caratteristiche dell’invenzione saranno meglio evidenziate nella descrizione che segue, in cui è descritta una preferita ma non limitativa forma di realizzazione della unità di alimentazione, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
- la Figura 1 illustra in vista laterale schematica una preferita forma di realizzazione della unità in oggetto;
- le Figure 2, 3, 4, 5 illustrano, in scala ingrandita, alcune varianti costruttive di un particolare della unità della figura 1 .
Con riferimento alla figura 1 , è stata indicata complessivamente con 1 una unità di alimentazione di prodotti 3, prevista per essere montata in corrispondenza di una stazione di riempimento SR di una macchina blisteratrice M.
L'unità 1 è interposta tra un gruppo 2 erogatore dei prodotti 3 costituiti, ad esempio, da compresse, confetti, capsule e simili, ed un sottostante nastro alveolato 4 provvisto di alveoli 40 movimentato preferibilmente in continuo in una direzione W longitudinale orizzontale di avanzamento.
II gruppo 2 erogatore comprende una tramoggia 2a (in linea tratteggiata nella figura 1 ), la quale è atta ad alimentare una quantità determinata di prodotti 3 al disopra di mezzi S selettori dei prodotti 3, preferibilmente del tipo a griglia vibrante (in linea tratteggiata nella figura 1 ) secondo la soluzione descritta ed illustrata nella citata domanda di brevetto PCT N° WO 01/42088.
II gruppo 2 è abbinato ad organi di ricircolo 5 di tipo noto, una cui spazzola 50 è atta ad intercettare dei prodotti 3 in esubero dai detti mezzi S selettori, ed a deviarli, su organi convogliatori di tipo noto ed indicati con 51 che trasportano in prodotti 3 in esubero stessi all'interno di in un canale di ritorno 52, sfociante nella tramoggia 2a stessa.
Secondo quanto illustrato nella figura 1 , l'unità 1 comprende un organo trasportatore 10, sviluppantesi secondo un percorso ad anello chiuso, comprendente un nastro 11 teso tra due pulegge di rinvio 13, 14, di cui la prima motrice che muove il nastro 11 stesso in senso antiorario nella figura 1 secondo la freccia F.
II nastro 11 definisce, nel trasportatore 10, due rami sostanzialmente orizzontali, rispettivamente superiore 11 a ed inferiore 11 b, con il ramo superiore 11 a posto immediatamente al disotto del citato gruppo erogatore 2 e con il ramo inferiore 1 1 b contraffacciato a detto nastro alveolato 4.
Il ramo inferiore 11 b del nastro 11 si muove concordemente ed in fase al nastro 4 alveolato e risulta disposto a raso del nastro alveolato 4 stesso per un tratto operativo 0 sostanzialmente orizzontale e parallelo alla direzione W; ciò comporta l’utilizzazione di una terza puleggia di rinvio 15, folle sul proprio asse. Le citate pulegge 13, 14, 15 sono regolabili, in modo noto, per garantire la corretta tensione del nastro 11 e la posizione dei suddetti rami 1 1 a e 1 1 b rispetto al gruppo erogatore 2 ed al nastro alveolato 4.
Il nastro 11 è provvisto di una pluralità di sedi 110, distribuite sul nastro 1 1 stesso in più file allineate fra loro (delle quali per semplicità una sola è illustrata nelle figure allegate da 1 a 5) definenti una matrice di sedi, le quali sono realizzate con la stessa disposizione geometrica degli alveoli 40 del suddetto nastro 4; tali sedi 110 sono rivolte verso l’esterno del nastro 11 , e risultano interessate, sul fondo, da un relativo foro 111 passante (Figure 2,3 e 4), la cui funzione sarà chiarita in seguito.
La puleggia motrice 13 è costituita da un mozzo fisso 130 sul quale ruota (in senso antiorario nella figura 1 secondo la freccia F) un tamburo ad anello 131 , impegnato col nastro 11 e collegato ad organi motori, noti e non illustrati, previsti per l’azionamento del citato organo trasportatore 10 in relazione di fase col suddetto nastro alveolato 4; ne consegue che detto ramo inferiore 1 1 b presenta un movimento concorde con la direzione W di avanzamento dello stesso nastro 4 e che le relative sedi 110, nel citato tratto operativo O, risultano allineate con i corrispondenti alveoli 40.
Per assicurare la corretta fasatura del nastro 11 ed evitare slittamenti, sono previsti organi ad ingranaggio 135 che realizzano il mutuo impegno tra il tamburo ad anello 131 ed il nastro 11.
In una prima preferita forma di realizzazione, illustrata nelle figure 1 e 2, il nastro 11 presenta una sezione a spessore costante, con le sedi 110 ottenute per formatura, analogamente agli alveoli 40 del nastro 4.
In questo caso gli organi ad ingranaggio 135 sono definiti dalle pareti 110a delle stesse sedi 110, che fungono da denti, e da complementari vanì 134 realizzati sulla circonferenza esterna del tamburo ad anello 131 .
In una seconda forma di realizzazione, illustrata nella figura 3, il nastro 11 è composto da uno strato esterno 115, reso solidale ad uno strato interno 116, quest’ultimo costituito, ad esempio, da cinghie dentate di tipo noto provviste di denti 116a.
In questo caso i denti 116a, insieme a complementari vani (non illustrati) realizzati sulla circonferenza esterna del tamburo ad anello 131 definiscono organi ad ingranaggio 135 con il tamburo 131 stesso; le sedi 110 sono scavate nello spessore dello strato esterno 1 15 ed il foro 111 passante di ciascuna sede attraversa ambedue gli strati 115, 116.
In una terza forma di realizzazione, illustrata nelle figure 4 e 5, il nastro 11 è composto da uno strato esterno 115, uguale a quello della seconda forma di realizzazione illustrata nella figura 3, che è reso solidale ad una bandella semirigida 117, provvista di fori 118 destinati ad impegnarsi con corrispondenti pioli (non illustrati) previsti radialmente sulla circonferenza esterna del tamburo ad anello 131 .
Secondo quanto illustrato nella figura 1 , alla puleggia motrice 13 sono associati organi di trattenimento 132, atti ad impedire la fuoriuscita degli prodotti 3 dalle sedi 110 nel tratto T semicircolare del nastro 11 , impegnato in appoggio sul tamburo 131 della puleggia 13, il tratto T essendo definito fra il ramo superiore 11 a ed il ramo inferiore 11 b.
I suddetti organi di trattenimento 132 sono organi aspiratori e comprendono una prima camera 132 ad anello, ricavata nel mozzo fisso 130, posta in depressione da noti mezzi aspiranti, noti e non illustrati, e comunicante con le sedi 110 del corrispondente tratto di nastro 11 mediante i relativi citati fori 11 1 passanti a loro volta comunicanti con corrispondenti fori 131 a realizzati sul tamburo ad anello 131 .
Immediatamente a valle della prima camera 132 è prevista, su detto mozzo fisso 130, una seconda camera 133, di estensione tale da interessare un’unica fila di sedi 110 quando questa si trovi disposta nella parte inferiore del tamburo ad anello 131 e disposta di seguito alla detta prima camera 132 durante la rotazione della puleggia 13 motrice.
La seconda camera 133 è posta in comunicazione con noti mezzi soffianti, anch’essi noti e non illustrati, per definire dei mezzi E eiettori dei prodotti 3, ovvero atti a fornire getti di aria in pressione che raggiunge le sedi 110 interessate attraverso i relativi fori 131 a,1 11 in modo tale da realizzare l'espulsione dei prodotti 3 dalle sedi 110 stesse determinando e favorendo pertanto l'inserimento dei prodotti 3 stessi, ciascuno all'interno di un rispettivo singolo alveolo 40 del nastro 4 alveolato .
Si descrive ora il funzionamento della unità 1 .
Il gruppo erogatore 2 provvede ad alimentare i prodotti 3 al disopra dei mezzi S selettori, i quali sono disposti immediatamente sopra il ramo superiore 11 b del nastro 11 per permettere un corretto inserimento dei prodotti 3 nelle sedi 110 del nastro 1 1 sottostante.
I prodotti 3 inseriti, ciascuno, nelle relative sedi 110, giunti al termine del ramo superiore 11 a, avanzano lungo il tratto di raccordo semicircolare, sulla circonferenza del tamburo ad anello 131 trattenuti all'interno delle sedi 110 stesse per effetto della depressione esistente nella prima camera 132 e esplicantesi attraverso i fori 111 e 131 a.
Quando le sedi 110 raggiungono la posizione inferiore al disotto del tamburo ad anello 131 e all'inizio del ramo inferiore 11 b, risultano contraffacciate ed allineate a corrispondenti sottostanti alveoli 40 per la lunghezza del citato tratto operativo O dello stesso ramo: in questa fase, i prodotti 3 cadono con delicatezza all'interno dei rispettivi alveoli 40, sia per effetto della gravità ma soprattutto sotto la spinta del getto d'aria in pressione presente nella seconda camera 133 ed esplicantesi attraverso i fori 111 e 131 a.
Da quanto precede, pertanto, grazie anche alla disposizione in piano lungo il tratto 0 del nastro 11 deviato dalla puleggia 15 e contraffacciato al nastro alveolato 40, in ciascun alveolo 40 sarà sicuramente introdotto stabilmente un solo prodotto 3, anche nel caso in cui la dimensione dell'alveolo 40 sia molto maggiore rispetto alle dimensioni del prodotto 3 stesso, senza che si verifichino successive e indesiderate fuoriuscite dei prodotti 3 stessi dagli alveoli 40.
Ciò permette di utilizzare le medesime matrici di stampaggio per gli alveoli 40 disposte nella stazione di formatura degli alveoli stessi senza che tali matrici debbano essere sostituite ogniqualvolta si desideri alimentare prodotti 3 con dimensioni o forme differenti fra loro, essendo sufficiente, per la regolazione della macchina blisteratrice M e per un suo corretto funzionamento, la sola sostituzione del nastro 11.
Per non alterare l’integrità dei prodotti 3 è inoltre possibile prevedere un nastro 11 realizzato con materiale di durezza tale da non provocare graffiature, abrasioni, lacerazioni e frammentazioni dei prodotti 3 medesimi.
La lunghezza del tratto operativo O potrebbe anche essere coincidente con quella del ramo inferiore 11 b, e permette di mantenere contraffacciate le sedi 110 con i corrispondenti alveoli 40 per un tempo-macchina relativamente elevato, in modo che l’espulsione dei prodotti 3 dalle sedi 110, favorita inizialmente dal citato getto d’aria, possa essere completata, per gravità, in un tempo relativamente lungo e quindi con la ragionevole certezza dell’awenuto deposito nei relativi alveoli.
Da segnalare inoltre che la caratteristica appena detta consente infine di incrementare sensibilmente la velocità della macchina blisteratrice M e, quindi, la sua produttività.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Unità (1) per l'alimentazione di prodotti (3) ad una macchina (M) blisteratrice, detta unità comprendendo mezzi (2,2a,S) erogatori per l'erogazione selettiva di prodotti (3) ad una stazione (SR) per il riempimento con detti prodotti (3) dì rispettivi alveoli (40) di un nastro (4) alveolato avanzante in una direzione (W) dì avanzamento all'interno di detta macchina (M) blisteratrice; l'unità essendo caratterizzata dal fatto che la detta stazione (SR) di riempimento comprende mezzi trasportatori (10) a nastro (11 ) provvisti di sedi (110) atte ad accogliere ciascuna, un relativo prodotto (3) erogato dai detti mezzi (2,2a,S) erogatori ed rilasciare detto prodotto (3) stesso all'interno di un rispettivo detto alveolo (4 detti mezzi (10) trasportatori comprendendo almeno un nastro (11 ), mobile relazione di fase con il detto nastro (4) alveolato ed avvolto ad anello attorno rispettive pulegge (13,14) di trascinamento, una cui porzione superiore è definita da un ramo (11 a) superiore che si estende al di sotto dei detti mezzi (2,2a,S) erogatori in una direzione parallela alla detta direzione (W) ed una cui porzione inferiore è definita da un ramo (11 b) inferiore che si estende, per almeno un tratto (O) parallelamente alla detta direzione (W), sostanzialmente a raso al disopra del detto nastro (4) alveolato e contraffacciato al nastro (4) alveolato stesso.
  2. 2) Unità secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che le detti sedi (110) sul detto nastro (11) sono provviste di mezzi (132) trattenitori dei detti prodotti (3) atti a trattenere i prodotti (3) stessi all'interno delle sedi (110) stesse in corrispondenza di un tratto (T) semicircolare del detto nastro (11) in appoggio ad una puleggia (13) motrice delle dette pulegge (13,14) e definito fra il detto ramo superiore (11 a) ed il detto ramo inferiore (11 b).
  3. 3) Unità secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (132) trattenitori comprendono mezzi (132) aspiranti.
  4. 4) Unità secondo le rivendicazioni 2 e 3, caratterizzata dal fatto che la detta puleggia motrice (13) comprende un mozzo fisso (130) sul quale ruota un tamburo ad anello (131) impegnato con il detto nastro (11) trasportatore in corrispondenza del detto tratto (T) semicircolare; i detti mezzi (132) trattenitori comprendono una prima camera (132), ricavata nel detto mozzo fisso (130) e posta in comunicazione con una sorgente aspirante, detta camera (132) comunicante con le dette sedi (110) tramite fori (111) passanti praticati nelle sedi (110) stesse, a loro volta comunicanti con corrispondenti fori (131 a) passanti realizzati sul detto tamburo ad anello (131).
  5. 5) Unità secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che sul detto mozzo (130) è ricavata una seconda camera (133), disposta di seguito alla detta prima camera (132) durante la rotazione della detta puleggia (13) motrice e comunicante con le dette sedi (110) mediante i detti fori (111,131 a), e posta in comunicazione con una sorgente dì aria in pressione per definire mezzi (E) eiettori atti ad espellere i detti prodotti (3) dalle dette sedi (110), in corrispondenza del detto tratto (O) del nastro (11) e a favorire l'inserimento stabile dei detti prodotti (3), ciascuno all'interno di un rispettivo detto alveolo (40) del detto nastro (4) alveolato.
  6. 6) Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che sul detto nastro (11) trasportatore le dette sedi (110) sono uniformemente distribuite in una molteplicità di file fra loro allineate.
  7. 7) Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che il detto nastro (11) trasportatore è composto da uno strato esterno (115), reso solidale ad uno strato interno (116) comprendente cinghie dentate, con le dette sedi (110) ricavate nello spessore di detto strato esterno (115).
  8. 8) Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che il detto nastro (11 ) è composto da uno strato esterno (115), reso solidale ad una bandella semirigida (117), provvista di relativi fori (118), con le dette sedi (110) scavate nello spessore di detto strato esterno (115).
  9. 9) Unità per l'alimentazione di prodotti ad una macchina blìsteratrice, sostanzialmente come descritto con riferimento ad una qualsiasi delle figure allegate.
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