ITBO20010571A1 - Sistema e centralina di monitoraggio del traffico veicolare e relativo metodo di funzionamento - Google Patents

Sistema e centralina di monitoraggio del traffico veicolare e relativo metodo di funzionamento Download PDF

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ITBO20010571A1
ITBO20010571A1 IT2001BO000571A ITBO20010571A ITBO20010571A1 IT BO20010571 A1 ITBO20010571 A1 IT BO20010571A1 IT 2001BO000571 A IT2001BO000571 A IT 2001BO000571A IT BO20010571 A ITBO20010571 A IT BO20010571A IT BO20010571 A1 ITBO20010571 A1 IT BO20010571A1
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Enrico Gianfranco Campari
Giuseppe Levi
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Univ Bologna
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    • G08SIGNALLING
    • G08GTRAFFIC CONTROL SYSTEMS
    • G08G1/00Traffic control systems for road vehicles
    • G08G1/01Detecting movement of traffic to be counted or controlled
    • G08G1/04Detecting movement of traffic to be counted or controlled using optical or ultrasonic detectors

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  • Physics & Mathematics (AREA)
  • General Physics & Mathematics (AREA)
  • Traffic Control Systems (AREA)

Description

D E S C R I Z IO N E
del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione è relativa ad un sistema e ad una centralina per il monitoraggio del traffico veicolare, ed al relativo metodo di funzionamento.
In particolare, la presente invenzione è relativa ad un sistema di monitoraggio e previsione del traffico ferroviario, navale o stradale, a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Come è noto, i sistemi di monitoraggio del traffico stradale attualmente conosciuti sono dotati di una pluralità di dispositivi di rilevamento, i quali vengono posizionati lungo le strade da monitorare secondo una disposizione prestabilita, in modo tale da rilevare il passaggio dei veicoli in corrispondenza di una pluralità di punti stradali prefissati.
In particolare, i dispositivi di rilevamento sono atti a trasmettere le informazioni associate al passaggio dei veicoli nei suddetti punti stradali prestabiliti, ad una unità di elaborazione remota, che provvede ad elaborare tali informazioni in modo tale da fornire una indicazione sulle generiche condizioni del traffico stradale.
I dispositivi di rilevamento maggiormente impiegati negli attuali sistemi di monitoraggio del traffico stradale sono costituiti da telecamere, atte a rilevare il passaggio dei veicoli ed a trasmettere le immagini degli autoveicoli stessi passanti in alcuni tratti stradali critici, oppure da trasduttori elettromagnetici, i quali vengono disposti con le rispettive spire "annegate" nel manto stradale per rilevare il passaggio degli autoveicoli, sulla base delle variazioni di flusso magnetico generate dal movimento di questi ultimi.
I sistemi di monitoraggio stradale sopra descritti presentano il grave inconveniente di essere particolarmente costosi. In particolare, l'elevato costo delle telecamere incide pesantemente sui costi di realizzazione del sistema, mentre i trasduttori elettromagnetici comportano dei costi elevati, sia in fase di installazione, sia in fase di manutenzione del sistema. Nella fattispecie l'installazione o la sostituzione dei trasduttori elettromagnetici richiede un intervento sul manto stradale, che comporta elevati costi, sia in manodopera, sia in materiali.
I suddetti sistemi presentano inoltre l'inconveniente di fornire ai gestori dei tratti stradali delle indicazioni molto generiche sul traffico stradale, come ad esempio la media giornaliera o la media oraria del numero di autoveicoli che passano in un determinato tratto stradale. Tali indicazioni, pur essendo utili per effettuare proiezioni statistiche del traffico stradale, risultano poco interessanti al fine di conoscere in ogni istante la situazione effettiva del traffico veicolare o l'evoluzione di quest'ultimo in tempi successivi.
Scopo della presente invenzione è quindi quello di realizzare un sistema di monitoraggio del traffico veicolare, che sia semplice ed economico e sia, allo stesso tempo, esente dagli inconvenienti sopra descritti .
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di utilizzare i dati rilevati per un monitoraggio ed una previsione del traffico stradale.
Secondo la presente invenzione viene realizzata una centralina di monitoraggio del traffico veicolare, come descritto nella rivendicazione 1.
La presente invenzione è inoltre relativa ad un sistema di monitoraggio del traffico veicolare, come descritto nella rivendicazione 13.
La presente invenzione è inoltre relativa ad un metodo per prevedere il traffico veicolare, come descritto nella rivendicazione 14.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 illustra schematicamente un sistema di monitoraggio del traffico veicolare realizzato secondo i dettami della presente invenzione;
- la figura 2 mostra uno schema elettrico a blocchi di una centralina di monitoraggio del traffico veicolare realizzata secondo i dettami della presente invenzione;
- la figura 3 illustra l'andamento temporale dei segnali generati nella centralina di monitoraggio veicolare illustrata nella figura 2; e
- la figura 4 mostra un diagramma di flusso del metodo per prevedere il traffico veicolare implementato nell'unità di elaborazione remota compresa nel sistema illustrato nella figura 1;
Con riferimento alla figura 1, con il numero 1 è indicato nel suo complesso, un sistema di monitoraggio veicolare comprendente almeno una centralina di monitoraggio veicolare 2 disposta in corrispondenza di un determinato tratto stradale 3 per rilevare il passaggio di autoveicoli 4, ed atta a trasmettere, attraverso un rete di comunicazione 5 compresa nel sistema 1, un segnale SA contenente una pluralità di informazioni associate al passaggio dei veicoli 4 nel tratto stradale 3.
Il sistema 1 comprende, inoltre, una unità di elaborazione remota 6 atta a ricevere attraverso la rete di comunicazione 5, il segnale SA, trasmesso dalla centralina di monitoraggio veicolare 2, e ad effettuare una simulazione del traffico veicolare sulla base delle informazioni stradali contenute nel segnale SA, per fornire una previsione sull'evoluzione del traffico nel tratto stradale 3 stesso.
In altre parole, come sarà descritto dettagliatamente in seguito, l'unità di elaborazione remota 6 effettua una previsione dell'evoluzione del traffico veicolare nel tratto stradale 3, implementando un modello di simulazione applicato al traffico stradale, nel quale vengono utilizzate le informazioni relative al traffico veicolare nel tratto stradale 3 stesso, e trasmesse dalla centralina di monitoraggio veicolare 2 in tempo reale.
Con riferimento alla figura 2, la,centralina di monitoraggio veicolare 2 comprende due dispositivi sensori ad infrarosso 7, atti a fornire in uscita una rispettiva coppia di segnali di presenza SP veicolo, indicanti ciascuno la condizione di passaggio di un veicolo 4 nel tratto stradale 3; un circuito di temporizzazione 8, atto a fornire un segnale temporale STIM indicante l'istante ti, nel quale è stato rilevato dai dispositivi sensori ad infrarosso 7 il passaggio di un veicolo 4 nel tratto stradale 3; ed un circuito di elaborazione 9 atto ad elaborare il segnale temporale
STIM fornito dal circuito di temporizzazione 8 ed i segnali di presenza SP forniti dai dispositivi sensori ad infrarosso 7, per ricavare una pluralità di informazioni associate al passaggio dei veicoli 4 nel tratto stradale 3 ed a fornire in uscita il segnale SA contenente tali informazioni.
La centralina di monitoraggio veicolare 2 comprende, inoltre, un dispositivo di trasmissione 10 atto a trasmettere il segnale SA, attraverso la rete di comunicazione 5, all'unità di elaborazione remota 6.
Ciascuna centralina di monitoraggio veicolare 2 comprende inoltre preferibilmente, ma non necessariamente, un dispositivo di alimentazione 19 atto ad alimentare il circuito di elaborazione 9 ed il circuito di temporizzazione 8 e comprendente una batteria 20 ed un pannello solare 21 collegato alla batteria 20 stessa per ricaricare costantemente quest'ultima in modo da rendere la centralina di monitoraggio veicolare 2 completamente autonoma dal punto di vista energetico e quindi installabile in qualsiasi zona stradale, anche priva di qualsiasi tipo di alimentazione elettrica.
Con riferimento alle figure 1 e 2, i due dispositivi sensori ad infrarosso 7 della centralina di monitoraggio veicolare 2 sono atti ad essere disposti allineati uno di seguito all'altro lungo una direzione sostanzialmente parallela alla strada sottoposta al monitoraggio. Nella fattispecie i dispositivi sensori ad infrarosso 7 sono installabili su un qualsiasi elemento di supporto 11 disposto trasversalmente alla strada al disopra del piano stradale. Ad esempio, l'elemento di supporto 11 può essere definito da un portale disposto trasversalmente alla strada, mentre i dispositivi sensori ad infrarosso 7 possono essere disposti sulla traversa del portale stesso affacciati al piano stradale uno di seguito all'altro lungo una direzione parallela alla strada, ossia ortogonalmente alla traversa del portale. È opportuno precisare che l'elemento di supporto 11 dei dispositivi sensori ad infrarosso 7 può essere rappresentato da una qualsiasi struttura sopraelevata che attraversi la strada al disopra della strada stessa, come ad esempio dei cavalcavia, dei ponti, dei pannelli informativi, dei cartelloni pubblicitari ecc.
È inoltre opportuno precisare, che il sistema 1 è in grado di monitorare una strada a più corsie. In questo caso la centralina di monitoraggio veicolare 2 comprende due dispositivi sensori ad infrarosso 7 per ciascun senso di marcia disposti come sopra descritto (figura 1).
Con riferimento alla figura 2 ciascun dispositivo sensore ad infrarosso 7 comprende un sensore piroelettrico 12, il quale è sensibile alle variazioni di temperatura, ossia alla radiazione infrarossa emessa da un corpo, ed è atto a convertire tali variazioni nel segnale elettrico di presenza SP; ed un dispositivo di focalizzazione 13 definito ad esempio da uno specchio parabolico 13, il quale è disposto al disopra del sensore piroelettrico 12, in modo tale che quest'ultimo sia posizionato preferibilmente, ma non necessariamente, in corrispondenza del fuoco dello specchio parabolico 13 stesso. In particolare, il dispositivo di focalizzazione 13, ovvero lo specchio parabolico 13 ha la funzione di focalizzare sul sensore piroelettrico 12 la radiazione infrarossa proveniente dal tratto stradale 3.
È opportuno precisare che lo specchio parabolico 13 è dimensionato in modo tale da presentare un determinato angolo di copertura, ad esempio di 30° in modo tale da conferire al dispositivo sensore ad infrarosso 7 un prefissato campo di copertura del tratto stradale 3.
Per quanto riguarda il circuito di elaborazione 9, esso comprende un circuito di amplificazione 14 e comparazione, il quale è atto a ricevere in ingresso i segnali di presenza SP forniti dai sensori piroelettrici 12, ed ha la funzione di raddrizzare e comparare ciascuno di tali segnali con una soglia prefissata, in modo tale da fornire in uscita dei segnali di presenza SP in un formato sostanzialmente digitale. Nella fattispecie, il circuito di amplificazione 14 e comparazione fornisce in uscita, per ciascun segnale di presenza SP ricevuto in ingresso, un rispettivo segnale di presenza SP presentante un livello logico alto, in caso di superamento della soglia prefissata, da parte del segnale di presenza SP fornito dal sensore piroelettrico 12, ovvero in caso di rilevazione del passaggio di un veicolo 4, ed un livello logico basso in caso di non superamento della soglia prefissata, da parte del segnale di presenza SP fornito dal sensore piroelettrico 12, ossia in caso di assenza del veicolo 4 nel tratto stradale 3. Nella fattispecie, in figura 3 sono riportati gli andamenti nel tempo di due segnali di presenza SP forniti in uscita dal circuito di amplificazione 14 in seguito al rilevamento di un passaggio di un veicolo 4 nel tratto stradale 3.
Il circuito di elaborazione 9 comprende inoltre un circuito di codifica 15 di tipo noto, comprendente ad esempio un decoder, il quale è atto a ricevere dal circuito di amplificazione 14 i segnali di presenza SP in formato digitale, per fornire in uscita una parola definita dai N bit (nell'esempio illustrato in figura 2 N=2) associati ciascuno ad un rispettivo dispositivo sensore ad infrarosso 7. Ciascun bit indica quindi lo stato del rispettivo dispositivo sensore ad infrarosso 7, mentre la transizione del bit stesso (1-0, e 0-1) indica una condizione di ingresso o uscita di un veicolo nel campo di rilevamento del dispositivo sensore ad infrarosso 7 stesso.
Il circuito di decodifica 15 è atto inoltre a fornire in uscita un segnale di transizione ST indicante una condizione di cambiamento di stato di un bit appartenente alla parola.
Con riferimento alla figura 2, il circuito di elaborazione 9 comprende, inoltre, un dispositivo di memorizzazione 17, ad esempio una memoria FIFO, atta a ricevere in ingresso sia il segnale di transizione ST sia il segnale codificante la parola fornita dal circuito di codifica 15, in modo tale da memorizzare le parole, secondo un ordine prestabilito, ad ogni transizione di un qualsiasi bit della parola stessa, ovvero per ogni situazione di perturbazione (variazione di temperatura percepita dai dispositivi sensori ad infrarosso) del campo coperto da ciascun dispositivo sensore ad infrarosso 7.
Il dispositivo di memorizzazione 17 riceve inoltre in ingresso il segnale di temporizzazione STIM, il cui valore viene memorizzato dal dispositivo di memorizzazione 17 stesso, ogni qual volta viene effettuato un rilevamento e quindi una memorizzazione di una nuova parola, ovvero quando viene rilevata una nuova transizione dei bit compresi nella parola stessa a seguito del passaggio di un veicolo 4 nel campo stradale coperto da un dispositivo sensore ad infrarosso 7.
Il circuito di elaborazione 9 comprende, inoltre un microprocessore 18 atto a leggere dal dispositivo di memorizzazione 17 i dati relativi ai passaggi del veicolo, ovvero le parole fornite dal circuito di codifica 15 e gli istanti temporali di memorizzazione delle parole stesse, ed elabora tali informazioni in modo tale da ricavare una pluralità di indicazioni associate al passaggio dei veicoli 4 nel tratto stradale 3. Ad esempio, il microprocessore 18 è in grado di ricavare dalle informazioni memorizzate, la velocità del veicolo, la lunghezza del veicolo ed il verso di marcia.
In particolare, con riferimento alla figura 3 la velocità può essere ricavata ad esempio tramite il rapporto tra l'intervallo di tempo DTi=t2-tl tra i fronti di salita dei due segnali binari SP e la distanza D tra i due dispositivi sensori ad infrarosso 7; la direzione di marcia può essere rilevata in funzione dell'ordine temporale dei fronti di salita o discesa dei segnali stessi; e la lunghezza del veicolo 5 può essere determinata ad esempio in funzione dell'intervallo di tempo DT2=t3-tl di occupazione del campo di copertura stradale di un dispositivo sensore ad infrarosso 7 da parte del veicolo 4.
È opportuno precisare che il microprocessore 18, in seguito a tale elaborazione è atto a codificare tutte le informazioni relative al passaggio del veicolo 4 in un unico segnale SA, ed a fornire ad esempio, attraverso un collegamento seriale, il segnale SA stesso al dispositivo di trasmissione 10.
Il dispositivo di trasmissione 10 è atto ad inviare il segnale SA codificante i dati relativi al passaggio dei veicoli 4 nel tratto stradale 3, attraverso la rete di comunicazione 5, all'unità di elaborazione remota 6. È opportuno precisare che il dispositivo di trasmissione 10 può essere realizzato tramite un personal computer comprendente un modem in grado di comunicare con la stazione remota di elaborazione 6 attraverso la rete di comunicazione 5 definita ad esempio da una rete Internet o da una rete Intranet. In alternativa a tale soluzione, la trasmissione delle informazioni tra la centralina di monitoraggio veicolare 2 e l'unità di elaborazione remota 6 può essere effettuata anche tramite una rete di comunicazione 5 di altro tipo, nella fattispecie una rete telefonica operante in standard GSM o UMTS. In questo caso la centralina di monitoraggio veicolare 2 sarà dotata di un dispositivo di trasmissione 10 costituito, ad esempio, da un modulo telefonico operante in standard GSM o UMTS, atto a ricevere in ingresso il segnale SA fornito dal microprocessore 18, per trasmetterlo attraverso la rete di comunicazione 5 alla unità di elaborazione remota 6.
È opportuno precisare infine che la centralina di monitoraggio veicolare 2 può essere in grado di effettuare un test di auto diagnosi atto a fornire una indicazione sul corretto funzionamento della centralina di monitoraggio veicolare 2 stessa. A questo scopo i dispositivi sensori ad infrarosso 7 possono essere dotati di una pluralità di diodi led (non illustrati) disposti, ad esempio, a corona esternamente allo specchio parabolico 13 ed attivabili attraverso un segnale impulsivo fornito dal microprocessore 18. In questo caso l'attivazione dei diodi led genera un fascio di luce, il quale viene rilevato in seguito alla riflessione del tratto stradale, dal dispositivo sensore ad infrarosso 7 che genera di conseguenza il segnale di presenza SP utilizzato in questo caso come segnale di TEST.
Per quanto riguarda l'unità di elaborazione remota 6, essa è atta a ricevere istante per istante il segnale SA che codifica le informazioni associate al passaggio dei veicoli 4 nel tratto stradale, 3 ed è atta ad implementare un metodo di previsione del traffico stradale sulla base delle informazioni rilevate, in modo tale da fornire una previsione del traffico sul tratto stradale 3.
In dettaglio il metodo di previsione del traffico stradale implementato dall'unità di elaborazione remota 6 si basa su un modello ad automi cellulari della strada di tipo noto e pubblicato in data 5 maggio 2000 nell'articolo dal titolo "A cellular automata model for highway traffic" dalla rivista "The European Physical Journal" di EDP Sciences.
In particolare, nel suddetto modello la strada monitorata ha un punto di inizio ed un punto di fine e viene suddivisa in due corsie di marcia, in cui ciascuna corsia di marcia viene suddivisa a sua volta in una pluralità di celle di lunghezza prestabilita (ad esempio 5 metri). Ogni cella può essere occupata o meno da un veicolo che viaggia ad una determinata velocità massima.
Il suddetto modello in seguito alla sua implementazione nell'unità di elaborazione remota 6 permette di determinare istante per istante l'evoluzione del traffico nel tempo, a partire da un istante iniziale t0 in cui sono presenti una pluralità di condizioni iniziali quali ad esempio, la densità iniziale del traffico, lo stato iniziale di ciascuna cella, la massima velocità dei veicoli 4, prevedendo in tal modo lo stato di ciascuna cella e quindi della strada in qualsiasi istante successivo t0+Dt.
Con riferimento alla figura 4, il metodo di previsione del traffico stradale utilizzante il suddetto modello, perviene inizialmente al blocco 100, nel quale vengono inizializzati i parametri utilizzati dal modello ad automi cellulari applicato al traffico, sulla base dei dati rilevati dalla centralina di monitoraggio veicolare 2, ovvero ricevendo in tempo reale i dati di ingresso come ad esempio la velocità dei veicoli 4 nella cella definita dal tratto stradale monitorato.
Il blocco 100 è seguito dal blocco 110 nel quale l'unità di elaborazione remota 6 simula il traffico stradale tramite il metodo ad automi cellulari applicandolo ai dati ricevuti in tempo reale. In altre parole, nel blocco 110 le condizioni iniziali del modello vengono fissate con i dati forniti in tempo reale dalla/delle centraline di monitoraggio stradale 2 disposte nei rispettivi tratti stradali 3.
Il blocco 110 è seguito dal blocco 120 nel quale viene fornita la previsione del traffico all'istante t0+tR dove tR è l'intervallo di tempo di riferimento unitario utilizzato nella simulazione.
Da quanto sopra descritto è opportuno precisare che il blocco 120 può essere seguito dal blocco 110, nel quale viene reiterata la simulazione sui dati determinati nel blocco 120 all'istante t0+tR.
Il metodo quindi può effettuare una pluralità N di cicli (blocco 110- blocco 120) in modo tale da fornire una previsione del traffico stradale relativa all'istante t0+N*tR.
Da quanto sopra descritto è opportuno precisare che la suddetta predizione sul traffico veicolare può essere trasmessa agli utenti dei veicoli in modo tale da informare questi ultimi su possibili situazioni critiche del traffico che si potranno creare.
Il sistema di monitoraggio veicolare presenta il grosso vantaggio di essere relativamente economico e facile da istallare: vengono infatti utilizzati dispositivi, circuiti e sensori facilmente reperibili sul mercato a costi contenuti.
Inoltre il sistema di monitoraggio veicolare è estremamente vantaggioso in quanto, oltre a permettere il monitoraggio del traffico stradale, può trovare applicazione nel monitoraggio del traffico ferroviario e del traffico navale.
Infine, la simulazione dell'evoluzione del traffico effettuata su dati rilevati in tempo reale, permette al sistema di fornire vantaggiosamente una previsione sul traffico veicolare maggiormente attendibile rispetto alle previsioni effettuate attraverso i metodi noti.
Risulta infine chiaro che al sistema di monitoraggio veicolare 1 qui descritto ed illustrato, possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.
In particolare, i dispositivi rivelatori ad infrarosso 7 possono essere realizzati tramite delle termopile .
Inoltre, la centralina di monitoraggio veicolare 2 può comprendere almeno un sensore ad ultrasuoni installabile in corrispondenza dei dispositivi sensori ad infrarosso 7 al disopra della strada ed atto a fornire al microprocessore 18 un segnale indicante la presenza di un veicolo fermo nel tratto stradale.
Infine al posto dei dispositivi rivelatori ad infrarosso possono essere utilizzati altri tipi di sensori, come ad esempio, i sensori laser, radar, o sensori ad ultrasuoni .

Claims (15)

  1. R IV E N D I CA Z IO N I 1.- Centralina di monitoraggio del traffico veicolare (2) atta ad essere disposta in corrispondenza di un tratto stradale (3), caratterizzata dal fatto di comprendere : almeno un primo mezzo sensore (7) fornente un primo segnale (SP) indicante il passaggio di un veicolo (4) sul detto tratto stradale (3); mezzi temporizzatori (8) atti a fornire un segnale temporale (STiM) indicante l'istante in cui è avvenuto il passaggio del detto veicolo (4) in corrispondenza del detto primo mezzo sensore (7). mezzi di elaborazione (9) atti ad elaborare il detto primo segnale (SP) ed il detto segnale temporale (STIM)# per ricavare una pluralità di informazioni associate al flusso dei veicoli (4) nel detto tratto stradale (3) ed a fornire un segnale di informazione (SA) contenente tali informazioni. mezzi di trasmissione (10) atti a trasmettere il detto segnale di informazione (SA) attraverso una rete di comunicazione (5) ad una unità di elaborazione remota (6) atta a effettuare, in funzione di tali informazioni, una previsione del traffico stradale nel detto tratto stradale (3).
  2. 2. Centralina di monitoraggio del traffico veicolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un secondo mezzo sensore (7) atto a fornire un secondo segnale (SP) indicante il passaggio di un veicolo (4) sul detto tratto stradale (3) ai detti mezzi di elaborazione (9) permettendo a questi ultimi di determinare, attraverso l'elaborazione dei detti primo e secondo segnale (SP), la velocità dei veicoli (4) nel detto tratto stradale (3); i detti primo e secondo mezzi sensori (7) essendo atti ad essere installati allineati uno di seguito all'altro lungo una direzione sostanzialmente parallela alla detta strada.
  3. 3. Centralina di monitoraggio del traffico veicolare secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che i detti primo e secondo mezzi sensori (7) sono atti ad essere installati su mezzi di supporto (11) al disopra del detto tratto stradale.
  4. 4. Centralina di monitoraggio del traffico veicolare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i detti primo e secondo mezzi sensori (7) sono sensori ad infrarosso.
  5. 5. Centralina di monitoraggio del traffico veicolare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascun detto mezzo sensore (7) comprende un sensore piroelettrico (12) sensibile alle variazioni di radiazione infrarossa emessa da un corpo, ed atto a convertire tali variazioni nel detto segnale elettrico di presenza (SP).
  6. 6. Centralina di monitoraggio del traffico veicolare secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di focalizzazione (13), atti a focalizzare sul detto sensore piroelettrico (12) la radiazione infrarossa generata dai veicoli (4) passanti nel detto tratto stradale 3.
  7. 7. Centralina di monitoraggio del traffico veicolare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5 o 6, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di focalizzazione (13) comprendono uno specchio parabolico (13).
  8. 8. Centralina di monitoraggio del traffico veicolare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 7, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di elaborazione (9) comprendono un circuito di amplificazione (14) e comparazione atto a raddrizzare e comparare ciascuno dei detti primo e secondo segnale (SP) con una soglia prefissata in modo tale da fornire in uscita un segnale di presenza (SP) in formato digitale .
  9. 9. Centralina di monitoraggio del traffico veicolare secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di elaborazione (9) comprendono un dispositivo di memorizzazione (17) atto a memorizzare le informazioni associate ai detti primo e secondo segnale (SP) e gli istanti temporali codificati nei detti segnali di temporizzazione (STiM).
  10. 10. Centralina di monitoraggio del traffico veicolare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di trasmissione (10) comprendono un dispositivo di comunicazione atto a trasmettere il detto segnale di informazione (SA) attraverso la detta rete di comunicazione (5) alla detta unità di elaborazione remota (6).
  11. 11. Centralina di monitoraggio del traffico veicolare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzata dal fatto che il detti mezzi di trasmissione (10) comprendono un modulo di trasmissione dati operante secondo un protocollo standard prefissato ed atto a ricevere in ingresso il segnale di informazione (SA) per trasmetterlo attraverso la rete di comunicazione (5) all'unità di elaborazione remota (6).
  12. 12. Centralina di monitoraggio del traffico veicolare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di emissione luminosa attivabili attraverso un segnale impulsivo fornito dai detti mezzi di elaborazione (9) per effettuare un auto diagnosi della centralina di monitoraggio del traffico veicolare (2) stessa.
  13. 13. Sistema di monitoraggio del traffico veicolare caratterizzato dal fatto di comprendere: almeno una centralina di monitoraggio del traffico veicolare (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; una unità di elaborazione remota (6) atta a ricevere il segnale di informazione (SA) trasmesso dalla detta centralina di monitoraggio del traffico veicolare (2) e ad implementare un modello di simulazione del traffico veicolare sulla base delle informazioni ricavate dal detto segnale di informazione (SA), per fornire una previsione sull'evoluzione del traffico veicolare sul detto tratto stradale (3). una rete di comunicazione (5) atta a permettere alla centralina di monitoraggio del traffico veicolare (2) di trasmettere il detto segnale di informazione (SA) alla detta unità di elaborazione remota (6).
  14. 14. Metodo di previsione del traffico veicolare caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: rilevare una pluralità di dati stradali associati al passaggio di veicoli in almeno un determinato tratto stradale (3) appartenente ad una strada, tramite almeno una centralina di monitoraggio del traffico veicolare (2) installata in corrispondenza del detto almeno un tratto stradale (3); trasmettere ad una unità di elaborazione remota (6), attraverso una rete di comunicazione (5), i dati rilevati dalla detta almeno una centralina di monitoraggio del traffico veicolare (2); implementare tramite la detta unità di elaborazione remota (6), un metodo di previsione del traffico stradale sulla base dei dati rilevati dalla detta almeno una centralina di monitoraggio veicolare (2), in modo tale da fornire una previsione del traffico sul tratto stradale (3).
  15. 15. Metodo di previsione del traffico veicolare secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che la detta fase di implementare il detto metodo di previsione del traffico comprende la fase di implementare un modello ad automi cellulari della strada.
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