ITBO20000608A1 - Metodo e macchina automatica per la lavorazione di un prodotto - Google Patents

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ITBO20000608A1
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IT2000BO000608A
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Verter Cesari
Fiorenzo Draghetti
Maurizio Maglioni
Daniela Albertini
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Gd Spa
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    • G05CONTROLLING; REGULATING
    • G05BCONTROL OR REGULATING SYSTEMS IN GENERAL; FUNCTIONAL ELEMENTS OF SUCH SYSTEMS; MONITORING OR TESTING ARRANGEMENTS FOR SUCH SYSTEMS OR ELEMENTS
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    • G05B19/02Programme-control systems electric
    • G05B19/04Programme control other than numerical control, i.e. in sequence controllers or logic controllers
    • G05B19/042Programme control other than numerical control, i.e. in sequence controllers or logic controllers using digital processors
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Description

D E S C R I Z I O N E
dell'invenzione industriale dal titolo:
"Metodo e macchina automatica per la lavorazione di un prodotto."
La presente invenzione è relativa ad un metodo per la lavorazione di un prodotto.
La presente invenzione trova vantaggiosa applicazione in una macchina automatica per il trattamento di sigarette, cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Le attuali macchine automatiche per il trattamento di sigarette sono molto complesse sia dal punto di vista meccanico che dal punto di vista elettronico. Negli ultimi anni i tradizionali azionamenti mediante catene cinematiche per derivare il movimento da un motore principale sono stati sostituiti da una pluralità di azionamenti indipendenti, ciascuno dei quali viene sincronizzato con i rimanenti azionamenti; inoltre, per migliorare la qualità del prodotto sono stati aggiunti controlli sempre più sofisticati sia direttamente sul prodotto (ad esempio controlli ottici mediante telecamere), sia sul processo (ad esempio controlli di temperature di saldatura mediante termosensori, controlli sull’alimentazione di materiale di incarto. ..).
L’utilizzo sempre più spinto dell’ elettronica per il controllo di una macchina automatica ha comportato l’affiancamento alla messa a punto meccanica (cioè relativa alle componenti meccaniche della macchina), sempre necessaria anche se semplificata rispetto al passato, di una messa a punto elettronica (cioè relativa alle componenti elettroniche della macchina). Le messe a punto meccanica ed elettronica devono venire eseguite sia in fase di preparazione e collaudo della macchina automatica, sia (anche se in misura ridotta) nelle successive fasi di produzione, ad esempio in seguito al cambio della tipologia del prodotto, alla variazione della qualità delle materie prime lavorate, o all’esecuzione di manutenzioni programmate o straordinarie.
La messa a punto elettronica viene eseguita mediante una inizializzazione e/o configurazione che riguarda sia il programma applicativo di macchina (responsabile della gestione complessiva della macchina), sia i programmi di controllo delle varie stazioni di lavorazione (responsabili della gestione di singole parti della macchina), utilizzando una interfaccia operatore (denominata anche dispositivo “HMI”) provvista di uno schermo per la visualizzazione dello stato e del funzionamento della macchina e di un dispositivo di ingresso (tipicamente una tastiera e/o un dispositivo di puntamento) per ricevere i comandi di un operatore. In particolare, l interfaccia operatore permette la configurazione della macchina mettendo a disposizione dell’operatore la gestione degli oggetti di monitoraggio e/o di regolazione, attraverso i quali viene visualizzato lo stato ed il funzionamento della macchina stessa ed i quali consentono all’operatore di eseguire la messa a punto e la configurazione necessaria.
Nelle macchine automatiche note per il trattamento di sigarette l’interfaccia operatore rappresenta i numerosi oggetti di regolazione e di monitoraggio tramite una rispettiva sigla associata ad una stringa di testo; lo schermo dell’interfaccia operatore visualizza delle liste di tali stringhe di testo ed un operatore esperto deve navigare a lungo prima di individuare con sicurezza l’oggetto di regolazione o di monitoraggio voluto. Risulta chiaro che l individuazione di un oggetto di regolazione o di monitoraggio comporta un notevole dispendio di tempo, è potenzialmente soggetta ad errori in quanto è relativamente semplice confondere due stringhe simili, e richiede un addestramento dell’operatore lungo e, quindi, dispendioso, in quanto l’operatore stesso deve conoscere in modo approfondito la struttura della macchina.
Scopo della presente invenzione è fornire un metodo per la lavorazione di un prodotto, il quale sia esente dagli inconvenienti sopra descritti e sia contemporaneamente di semplice ed economica attuazione.
In accordo con la presente invenzione viene fornito un metodo per la lavorazione di un prodotto mediante una macchina automatica; la macchina automatica comprendendo un insieme di oggetti di regolazione e/o monitoraggio ed una interfaccia operatore provvista di uno schermo di visualizzazione; il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di individuare un primo gruppo di detti oggetti di regolazione e/o monitoraggio contenente un numero ridotto di oggetti di utilizzo frequente; e sul detto schermo rappresentare graficamente almeno alcuni oggetti del primo gruppo mediante rispettive icone, ciascuna delle quali viene collegata ad una immagine sinottica di sfondo esplicativa della funzione del relativo oggetto sostanzialmente in corrispondenza della zona di effettiva influenza del relativo oggetto stesso.
La presente invenzione è inoltre relativa ad una macchina automatica per la lavorazione di un prodotto.
In accordo con la presente invenzione viene realizzata una macchina automatica per la lavorazione di un prodotto; la macchina automatica comprendendo un insieme di oggetti di regolazione e/o monitoraggio ed una interfaccia operatore provvista di uno schermo di visualizzazione; la macchina essendo caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di interfaccia atti a individuare un primo gruppo di detti oggetti di regolazione e/o monitoraggio contenente un numero ridotto di oggetti di utilizzo frequente; e mezzi di visualizzazione atti a rappresentare graficamente sul detto schermo almeno alcuni oggetti del primo gruppo mediante rispettive icone, ciascuna delle quali viene collegata ad una immagine sinottica di sfondo esplicativa della funzione del relativo oggetto sostanzialmente in corrispondenza della zona di effettiva influenza del relativo oggetto stesso.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una vista schematica ed in prospettiva di una macchina automatica per il sovraincarto di pacchetti di sigarette operante secondo il metodo della presente invenzione;
- la figura 2 è una schematizzazione a blocchi di una unità di controllo ed interfaccia della macchina della figura 1;
- la figura 3 è uno schema a blocchi di un sistema di comunicazione utilizzato dall’unità di controllo della figura 2;
- le figure 4, 5 e 6 illustrato in modo schematico la struttura di alcune visualizzazioni operate su di uno schermo dellunità di controllo della figura 2;
- la figura 7 illustra in modo schematico la struttura di una ulteriore visualizzazione operata su di uno schermo dell’unità di controllo della figura 2; e
- le figure da 8 a 16 sono delle riproduzioni fotografiche di alcune schermate visualizzate da uno schermo dell’unità di controllo della figura 2.
Nella figura 1, con 1 è illustrata nel suo complesso una macchina automatica di tipo noto (in particolare una macchina tipo “C800” prodotta dalla ditta G.D S.p.A.) per realizzare il sovraincarto di pacchetti 2 di sigarette in rispettivi fogli 3 di materiale plastico trasparente.
La macchina 1 comprende un convogliatore o spider 4 di ingresso, il quale trasferisce i pacchetti 2 ad un convogliatore 5 a nastro che alimenta i pacchetti 2 stessi assieme ai rispettivi fogli 3 ad una ruota 6 di incarto, in cui viene formato e stabilizzato mediante termosaldatura di costa un incarto tubolare dei fogli 3 attorno ai rispettivi pacchetti 2. Dalla ruota 6 gli incarti tubolari vengono trasferiti ad un convogliatore 7 a nastro, il quale avanza gli incarti tubolari stessi lungo un percorso in cui viene completato e stabilizzato mediante termosaldatura di testa lincarto dei fogli 3 attorno ai rispettivi pacchetti 2. Dal convogliatore 7 a nastro i pacchetti 2 sovraincartati nei rispettivi fogli 3 vengono trasferiti ad un convogliatore 8 di essiccazione per venire in seguito alimentati ad una successiva macchina automatica steccatrice (non illustrata nella figura 1).
La macchina 1 è provvista di una pluralità di oggetti 9 (noti ed illustrati schematicamente) di regolazione e/o monitoraggio, i quali sono atti ad effettuare controlli sia direttamente sul prodotto (ad esempio controllo ottici mediante telecamere), sia sul processo (ad esempio controlli delle temperature di saldatura mediante termosensori, controlli sull’alimentazione di materiale di incarto...), e/o sono atti ad intervenire sui dispositivi operatori della macchina 1 per variarne le impostazioni di configurazione (ad esempio variare la posizione del nastro di materiale di incarto, modificare la temperatura dei saldatori. . .).
Secondo quanto illustrato nella figura 2, la macchina 1 comprende una unità 10 di controllo collegata ad un dispositivo 11 di interfaccia (denominato anche dispositivo HMI), il quale permette ad un operatore di interagire con l’unità 10 di controllo stessa. L’unità 10 di controllo è inoltre collegata ad una rete 12 per la trasmissione dati (normalmente in tecnologia “Fast-Ethemet”), la quale permette di scambiare informazioni e/o comandi con una pluralità di altre macchine 13 automatiche (ad esempio una macchina confezionatrice di sigarette, una macchina impacchettatrice di sigarette, una macchina steccatrice, dei magazzini intermedi .. .).
Il dispositivo 11 di interfaccia comprende un personal computer 14 industriale, un dispositivo 15 di ingresso (tipicamente una tastiera e/o un dispositivo di puntamento), il quale permette ad un operatore di fornire dei comandi all’unità 10 di controllo, ed uno schermo 16, il quale permette all’unità 10 di controllo di visualizzare delle informazioni. Secondo una preferita forma di attuazione, lo schermo 16 è provvisto anche di un dispositivo di “touch-screen” per agevolare l’inserimento di comandi da parte di un operatore in alternativa al dispositivo 15 di ingresso.
Secondo una preferita forma di attuazione, il dispositivo 11 di interfaccia è condiviso tra la macchina 1 e le altre macchine 13, le quali solo collegate tra loro mediante la rete 12 di trasmissione; in questo caso un operatore può scegliere, mediante il dispositivo 15 di ingresso, con quale macchina 1, 13 operare tra un elenco di macchine 1, 13 disponibili.
Il personal computer 14 è provvisto di un software 17 di interfaccia (schematizzato nella figura 3), il quale è atto a mettere in comunicazione l’unità 10 di controllo della macchina 1 con un operatore. Il software 17 di interfaccia comprende un database 18, il quale è atto a contenere i dati e i parametri della macchina 1 (stato, produzione, scarti, allarmi...), ed un protocollo 19 di comunicazione dati, il quale acquisisce i dati dal campo per memorizzarli nel database 18 ed imposta i parametri nella unità 10 di controllo sulla base dei valori presenti nel database 18. Il software 17 di interfaccia comprende inoltre un applicativo 20 di presentazione, il quale è un contenitore di oggetti grafici intelligenti per il monitoraggio dei dati attraverso lo schermo 16 o per la modifica dei parametri attraverso il dispositivo 15 di ingresso; l’applicativo 20 di presentazione è provvisto di oggetti di interazione visuale e guidata per permettere l’accesso immediato ed intuitivo ai dati presenti nel database 18. L’applicativo 20 di presentazione comunica con il database 18 attraverso una libreria 21 di trasmissione, oppure comunica direttamente con l’unità 10 di controllo attraverso una libreria 22 di trasmissione.
Normalmente l’applicativo 20 di presentazione utilizza la libreria 21 di trasmissione per dialogare con il database 18 in modo da scambiare le informazioni relative al controllo e/o al monitoraggio della macchina 1; l’applicativo 20 di presentazione utilizza invece la libreria 22 di trasmissione per dialogare direttamente con l’unità 10 di controllo quando deve scambiare informazioni sottoposte a specifiche temporali molto stringenti (ad esempio per la visualizzazione dei gradi della fase di macchina). La presenza del database 18 tra il protocollo 19 di comunicazione dati e l’applicativo 20 di presentazione permette un disaccoppiamento tra la comunicazione di dati e parametri da/verso l’unità 10 di controllo e loro rispettivi oggetti grafici (dettagliati in seguito) di rappresentazione o modifica. In questo modo è possibile virtualizzare le informazioni legate alla particolare macchina o al particolare controllore in oggetti generici (ad esempio velocità, produzione totale, scarti totali, allarme corrente...) a disposizione dell’utente finale a prescindere dalla loro specifica implementazione.
Secondo quanto illustrato nella figura 2, lo schermo 16 risulta sempre suddiviso in una parte 23 superiore ed in una parte 24 inferiore; la parte 23 superiore (denominata anche “banner degli allarmi”) è sempre presente e mostra gli allarmi di macchina in modalità testuale, mentre la parte 24 inferiore varia in dipendenza delle condizioni operative della macchina 1 e/o delle richieste dell’operatore per mostrare in modalità grafica o in modalità testuale i dettagli richiesti.
La figura 4 illustra una possibile forma di attuazione della visualizzazione nella parte 23 superiore dello schermo 16, secondo la quale la parte 23 superiore comprende una zona 25 di visualizzazione degli allarmi bloccanti, una zona 26 di visualizzazione degli avvertimenti (ad esempio bobina carta in esaurimento...), una zona 27 di visualizzazione del numero di turno corrente, una zona 28 di visualizzazione di data e ora, una zona 29 di visualizzazione del nome della ricetta in lavoro, ed alcuni pulsanti 30.
La parte 24 inferiore dello schermo 16 (illustrata, ad esempio, nella figura 7) viene utilizzata dal dispositivo 11 di interfaccia per permettere ad un operatore di gestire la pluralità di oggetti 9 di regolazione e/o monitoraggio di cui è provvista la macchina 1.
L’insieme degli oggetti 9 di regolazione e/o monitoraggio viene suddiviso in un primo gruppo, il quale comprende gli oggetti 9 di utilizzo frequente ed aventi un collegamento e/o una influenza diretta sui pacchetti 2, ed un secondo gruppo, il quale comprende gli oggetti 9 utilizzati in casi relativamente rari (tipicamente guasti gravi o manutenzioni straordinarie) e non aventi un collegamento e/o una influenza diretta sui pacchetti 2. Gli oggetti 9 del primo gruppo vengono gestiti dagli operatori generici che seguono il normale funzionamento della macchina 1, mentre gli oggetti 9 del secondo gruppo vengono utilizzati esclusivamente da operatori altamente specializzati ed addetti alla riparazione e/o manutenzione straordinaria della macchina 1. Ad esempio, nella macchina 1 possono essere presenti più di cinquecento oggetti 9 di regolazione e/o monitoraggio; tuttavia, di tali cinquecento oggetti 9 solo un numero compreso tra cinquanta e cento oggetti 9 entra a fare parte del citato primo gruppo di oggetti 9.
L’operatore può scegliere per la parte 24 inferiore dello schermo 16 mi visualizzazione di tipo testo, la quale è del tutto simile alla visualizzazione attualmente utilizzata nelle macchine automatiche note ed è riservata ad operatori altamente specializzati, ed una visualizzazione di tipo grafico, la quale è di semplice ed intuitivo utilizzo ed è destinata ad operatori generici. Per tale motivo, secondo una preferita forma di attuazione, gli oggetti 9 del primo gruppo vengono gestiti sia dalla visualizzazione di tipo testo, sia dalla visualizzazione di tipo grafico, mentre gli oggetti 9 del secondo gruppo vengono gestiti solo dalla visualizzazione di tipo testo.
Secondo una diversa forma di attuazione, viene utilizzata una visualizzazione di tipo grafico sia per gli oggetti 9 del primo gruppo che per gli oggetti 9 del secondo gruppo; tuttavia, rimane sempre una differenziazione tra la visualizzazione degli oggetti 9 del primo gruppo la visualizzazione degli oggetti 9 del secondo gruppo per adattare la visualizzazione alla competenza degli utenti destinati ad utilizzare la visualizzazione stessa.
Secondo quanto illustrato nella figura 7, nella visualizzazione di tipo grafico gli oggetti 9 di regolazione e/o monitoraggio del primo gruppo vengono rappresenti graficamente mediante rispettive icone 31, ciascuna delle quali viene collegata ad una immagine 32 sinottica di sfondo esplicativa della funzione del relativo oggetto 9 sostanzialmente in corrispondenza della zona di effettiva influenza del relativo oggetto 9 stesso. Ciascuna icona 31 è un disegno sostanzialmente privo di scritte, il quale richiama la funzione del rispettivo oggetto 9; in alternativa a ciascuna icona 31 può venire associata una rispettiva stringa di testo; secondo una possibile forma di attuazione, le icone 31 possono essere provviste di animazioni per permettere una migliore comprensione della funzione dei rispettivi oggetti 9. Secondo una preferita forma di attuazione, a tutti gli oggetti 9 di regolazione e/o monitoraggio del primo gruppo aventi una stessa funzione viene associata una icona sostanzialmente dello stesso tipo; in casi particolari, ad una stessa icona 31 possono venire associati due o più oggetti 9 aventi una funzione e/o un effetto simili.
Per consentire una associazione immediata tra una icona 31 ed il posizionamento e/o la funzione nella macchina 1 del corrispondente oggetto 9, nel dispositivo 11 di interfaccia sono memorizzate una pluralità di immagini 32 sinottiche di sfondo, ciascuna delle quali presenta un proprio livello di dettaglio e permette la contemporanea visualizzazione di un rispettivo gruppo di icone 31, ciascuna delle quali viene collegata ad una immagine 32 sinottica di sfondo sostanzialmente in corrispondenza della zona di effettiva influenza del relativo oggetto 9 stesso.
Le immagini 32 sinottiche di sfondo sono ordinate in una struttura ad albero presentante diversi livelli, ciascuno dei quali presenta un rispettivo livello di dettaglio; mediante mezzi di navigazione ipertestuale di tipo sostanzialmente noto un operatore può selezionare l’immagine 32 sinottica di sfondo desiderata tra la pluralità di immagini 32 sinottiche di sfondo disponibili. Secondo una preferita forma di attuazione, per una migliore comprensione della funzione delle icone 31, le icone 31 stesse vengono visualizzate solo in associazione ad immagini 32 sinottiche di sfondo contraddistinte da un determinato livello minimo di dettaglio, cioè da un valore minimo della scala o del fattore di ingrandimento.
L’organizzazione ad albero delle immagini 32 sinottiche prevede che un operatore possa scegliere tra due tipologia diverse di immagini 32 sinottiche di sfondo: delle immagini 32a sinottiche della macchina 1 (illustrate nelle figure da 8 a 13), oppure delle immagini 32b sinottiche di un pacchetto 2 (illustrate nelle figure 7, 14, 15 e 16). Una immagine 32a sinottica della macchina 1 è una immagine rappresentante almeno parte della macchina 1 , alla quale vengono collegate delle icone 31 sovrapponendo ciascuna icona 3 1 all’immagine 32a in corrispondenza della effettiva localizzazione del rispettivo oggetto 9. Una immagine 32b sinottica di una pacchetto 2 è una immagine rappresentante almeno parte di un pacchetto 2, alla quale vengono collegate delle icone 3 1 indicando per ciascuna icona 31 la zona del pacchetto di influenza del rispettivo oggetto 9.
In altre parole, le immagini 32a sinottiche della macchina 1 sono immagini di tutta o di una parte della macchina 1, ed in combinazione con tali immagini 32a sinottiche ciascuna icona 31 viene collegata alla immagine 32a sinottica stessa in corrispondenza della zona di effettiva localizzazione del corrispondente oggetto 9, mentre le immagini 32b sinottiche di un pacchetto 2 sono immagini di tutto o di una parte di un pacchetto 2 ed in combinazione con tali immagini 32b sinottiche ciascuna icona 31 viene collegata alla immagine 32b sinottica stessa in corrispondenza della zona di effettiva influenza del corrispondente oggetto 9.
E’ importante osservare che l’associazione delle icone 31 con le immagini 32b sinottiche di un pacchetto 2 permette ad un operatore generico di sapere immediatamente il reale effetto sui pacchetti 2 di un oggetto 9 associato ad una rispettiva icona 31 anche senza conoscere in dettaglio la struttura della macchina 1. In questo modo, anche un operatore generico non particolarmente esperto può interagire con la macchina 1 per ottenere pacchetti 2 aventi le caratteristiche desiderate.
Da quanto sopra esposto risulta chiaro che l’utilizzo del dispositivo 11 di interfaccia è agevole e sostanzialmente privo di errori anche per un operatore generico non particolarmente esperto, il quale viene notevolmente aiutato nella comprensione della funzione e dell’utilizzo degli oggetti 9 del primo gruppo dall’utilizzo delle icone 3 1
In dipendenza dalle informazioni che si vuole trasmettere all’operatore, le immagini 32 sinottiche di sfondo possono essere immagini bidimensionali o immagini tridimensionali e possono venire ricavate mediante digitalizzazione di fotografie oppure mediante modellizzazione di immagini CAD. In particolare le immagini tridimensionali sono modelli tridimensionali solidi ricavati mediante strumenti di tipo CAD della macchina 1 o di un pacchetto 2. Per agevolare la visualizzazione di elementi nascosti nelle immagini 32 sinottiche di sfondo tridimensionali, tali immagini 32 sinottiche di sfondo tridimensionali possono venire ruotate dall’operatore o possono venire eliminati dei particolari dalle immagini 32 sinottiche stesse mediante strumenti di visualizzazione di tipo noto. Infine, ciascuna immagine 32 sinottiche di sfondo può venire ingrandita o rimpicciolita dall’operatore per visualizzare una porzione determinata deH’immagine 32 sinottica di sfondo stessa.
Secondo una preferita forma di attuazione, le immagini 32a sinottiche che illustrano la macchina 1 nella sua interezza sono immagini tridimensionali ricavate mediante operazioni di “rendering” su file di tipo CAD; per consentire una più agevole lettura di tali immagini 32a sinottiche, le diverse zone della macchina 1 nelle immagini 32a sinottiche stesse vengono colorate con colori diversi.
Mediante il dispositivo 15 di ingresso un operatore può navigare attraverso le varie immagini 32 sinottiche di sfondo fino ad arrivare al’immagine 32 sinottica desiderata; una volta scelta una immagine 32 sinottica di sfondo, l’operatore può selezionare una particolare icona 31 per visualizzare una rispettiva finestra 33 contenente dettagli operativi del relativo oggetto 9 di regolazione e/o monitoraggio. Tali dettagli operativi, ovviamente, dipendono dalla tipologia di oggetto 9 in esame ed in generale sono divisibili in elementi di visualizzazione, atti a visualizzare lo stato di un oggetto 9 di monitoraggio, e in elementi di regolazione, atti a ricevere un comando di variazione dei rispettivi parametri di regolazione di un oggetto 9 di regolazione. I dettagli operativi illustrati in una finestra 33 possono contenere anche delle animazioni per spiegare l’effetto sui pacchetti 2 degli oggetti di regolazione e/o monitoraggio associati alla rispettiva icona 3 1.
In modo relativamente frequente nelle macchine automatiche per il trattamento di sigarette vengono generate delle segnalazioni per l’utente, le quali vengono dettagliate in modo testuale nella porzione 23 superiore dello schermo 16 e sono relative ad avvertimenti, cioè eventi che richiedono un intervento dell’operatore (normalmente solo per pulizie o controlli) ma che non portano all’arresto della macchina, o guasti (tipicamente inceppamenti nelle alimentazioni dei materiali), cioè eventi che comportano l arresto della macchina e richiedono l’immediato intervento di un operatore. Nel caso in cui venga generata una segnalazione di avvertimento o di guasto, mediante il dispositivo 15 di ingresso un operatore può navigare attraverso le varie immagini 32 sinottiche di sfondo fino ad arrivare all’immagine 32 sinottica desiderata; in alternativa il dispositivo 11 di interfaccia può autonomamente ed automaticamente visualizzare sullo schermo 16 l’immagine 32 sinottica ritenuta più adatta per rispondere alla segnalazione stessa.
Nelle macchina, automatiche per il trattamento di sigarette è norma comune effettuare delle operazioni di manutenzione programmata, in modo da cercare di prevenire l’insorgere di guasti o malfunzionamenti; per facilitare la gestione di tali operazioni di manutenzione programmata il dispositivo 1 1 di interfaccia può rappresentare graficamente anche una icona 34, la quale corrisponde ad un oggetto di manutenzione ed indica all’operatore la necessità di compiere una determinata operazione di manutenzione in una specifica posizione della macchina 1 stessa. In particolare, una icona 34 di manutenzione viene normalmente visualizzata in associazione con una immagine 32a sinottica di sfondo della macchina 1, in modo da risultare collegata (cioè sovrapposta) alla zona della macchina 1 in cui la relativa operazione di manutenzione deve venire effettuata. Una icona 34 di manutenzione viene rappresentata sullo schermo 16 in corrispondenza di scadenze temporali predeterminate oppure in corrispondenza di segnalazioni di malfunzionamenti singoli o ripetuti (ad esempio un elevato numero di inceppamenti in una data zona indica la necessità di una pulizia della zona stessa). In alternativa, una icona 34 di manutenzione può venire rappresentata sullo schermo 16 su richiesta di un operatore indicando il tempo rimanente prima della scadenza programmata per l’effettuazione della rispettiva operazione di manutenzione. Infine, il dispositivo 11 di interfaccia può rappresentare graficamente anche una icona 35, la quale corrisponde ad un oggetto di assistenza ed indica all’operatore le modalità di esecuzione di una operazione sulla macchina 1 (ad esempio per la risoluzione di un problema); l’icona 35 viene automaticamente rappresentata sullo schermo quando si verifica un problema sulla macchina 1. Selezionando una icona 35, l’operatore riceve le istruzioni necessarie alla esecuzione di una operazione mediante strumenti multimediali comprendenti, ad esempio, una serie di fotografie, un filmato commentato, e/o una serie di testi per l autoapprendimento. Nelle figure 5 e 6 è illustrata una possibile suddivisione della parte 24 inferiore dello schermo 16 per la fornitura di istruzioni ad un operatore; in particolare, la parte 24 comprende uria zona 36 di descrizione dell’operazione, una zona 37 di visualizzazione di foto e/o filmati, una zona 38 per la visualizzazione di testi, una zona 39 per la visualizzazione dei codici del pezzo in esame, ed alcuni pulsanti 40.
Le immagini da 8 a 16 contengono rispettive riproduzioni fotografiche delle schermate visualizzate sullo schermo 16 del dispositivo 11 di interfaccia; in ciascuna schermata risulta evidente la parte 23 superiore provvista di una visualizzazione di tipo testuale degli allarmi di macchina e la parte 24 inferiore provvista di una visualizzazione di tipo grafico.
Secondo quanto illustrato nella figura 7, la parte 24 inferiore comprende una zona centrale in cui viene visualizzata una rispettiva immagine 32 sinottica di sfondo; tale zona centrale è circondata inferiormente da una zona provvista di pulsanti 41, i quali permettono la visualizzazione di determinati gruppi di icone 3 1 e/o di determinate informazioni, da una zona laterale sinistra provvista di pulsanti 42, i quali permettono la navigazione tra le immagini 32 sinottiche e permettono la permettono la selezione della macchina 1, 13 con cui operare, e da una zona laterale destra provvista di finestre 43, le quali permettono di visualizzare lo stato di funzionamento delle macchine 1, 13. Le finestre 43 ed i pulsanti 42 sono fissi e vengono sempre visualizzati indipendentemente da quanto viene visualizzato nella zona centrale, mentre i pulsanti 41 sono variabili in dipendenza da ciò che viene visualizzato nella zona centrale stessa.
La figura 8 illustra una immagine 32a sinottica di sfondo tridimensionale della macchina 1 completa; in particolare, l’operatore ha scelto di evidenziare, utilizzando una diversa immagine 32a sinottica di sfondo, la zona della ruota 6 di incarto (evidenziata con un cerchio nel centro deH’immagine 32a sinottica). La figura 9 illustra una immagine 32a sinottica di sfondo tridimensionale e fotografica della zona della ruota 6 di incarto. La figura 10 illustra una immagine 32a sinottica di sfondo tridimensionale e fotografica della zona della ruota 6 di incarto, con in evidenza tre icone 3 1 relative alla temperatura di lavoro dei tre saldatori di costa cooperanti con la ruota 6 di incarto; in corrispondenza di una icona 31 disposta nella parte destra è visualizzata anche la corrispondente finestra 33 provvista di elementi di visualizzazione per monitorare la temperatura di lavoro del rispettivo saldatore e di elementi di regolazione per variare la temperatura di lavoro stessa.
La figura 11 illustra una immagine 32a sinottica di sfondo tridimensionale e fotografica della zona della ruota 6 di incarto, con in evidenza una icona 34 di manutenzione con la relativa finestra 33, la quale riporta il tempo rimanente prima della successiva pulizia dei saldatori della ruota 6 di incarto.
La figura 12 illustra una immagine 32a sinottica di sfondo tridimensionale e fotografica della zona del convogliatore 8 di essiccazione, con in evidenza tre icone 31 con corrispondenti finestre 33 relative ai dispositivi di controllo e scarto cooperanti con il convogliatore 8 di essiccazione.
La figura 13 illustra una immagine 32a sinottica di sfondo tridimensionale e fotografica della zona del convogliatore 8 di essiccazione, con in evidenza tre icone 31 con corrispondenti finestre 33 relative ai dispositivi di by-pass degli elementi riscaldanti cooperanti con il convogliatore 8 di essiccazione.
La figura 14 illustra una immagine 32a sinottica di sfondo tridimensionale di un pacchetto 2 completo, con in evidenza sei icone 31 relative alla temperatura di lavoro dei saldatori ed alla dimensione della sovrapposizione dei lembi del foglio 3 di sovraincarto.
La figura 15 illustra una immagine 32a sinottica di sfondo tridimensionale di un pacchetto 2 completo, con in evidenza tre icone 31 relative alla temperatura di lavoro dei tre saldatori di costa cooperanti con la ruota 6 di incarto; in corrispondenza di una icona 31 disposta nella parte destra è visualizzata anche la corrispondente finestra 33 provvista di elementi di visualizzazione per monitorare la temperatura di lavoro del rispettivo saldatore e di elementi di regolazione per variare la temperatura di lavoro stessa.
Si noti come le tre icone 31 visualizzate nella figura 10 sono identiche alle tre icone 31 visualizzate nella figura 15; tali tre icone 3 1 sono relative a tre oggetti 9 di monitoraggio e regolazione della temperatura di lavoro dei saldatori di costa della ruota 6 di incarto. Nella figura 10 le tre icone 31 sono visualizzate in modo da risultare sovrapposte alle zone della macchina 1 di effettiva localizzazione dei rispettivi oggetti 9, mentre nella figura 15 le tre icone 31 sono visualizzate in modo da risultate collegate alle zone di un pacchetto 2, in cui i rispettivi oggetti 9 (cioè i saldatori di costa) esercitano la loro azione.
La figura 16 illustra una icona 31 relativa alla dimensione della sovrapposizione dei lembi del foglio 3 di sovraincarto, ed illustra anche la corrispondente finestra 33 provvista di elementi visualizzazione per monitorare la dimensione della sovrapposizione e di elementi di regolazione per variare la dimensione della sovrapposizione stessa.
Secondo una preferita forma di attuazione non illustrata, il dispositivo 1 1 di interfaccia comprende anche una sezione di assistenza per la risoluzione dei problemi più comuni della macchina 1. Quando l’utente seleziona tramite il dispositivo 15 di ingresso tale sezione di assistenza, nella parte 24 inferiore dello schermo 16 viene visualizzata una sequenza di immagini di diagnostica, ciascuna delle quali illustra l’effetto di un determinato problema sulla macchina 1 e/o sui pacchetti 2. Ad esempio, per descrivere il problema dell’eccessiva temperatura dei saldatori di costa la corrispondente immagine illustra una pacchetto 2, il quale presenta delle grinze sul lato della saldatura di costa. Selezionando una delle immagini di diagnostica, viene fornita una descrizione del problema, viene fornita una descrizione delle possibili cause del problema, e viene fornito un elenco di azioni da eseguire per risolvere il problema. L’elenco delle azioni da eseguire è ordinato in base all’ordine decrescente delle probabilità di successo delle azioni stesse; le azioni possono venire dettagliate solo con stringhe di testo, oppure anche con immagini, fotografie o animazioni eventualmente provviste di audio.
In questo modo anche un operatore non particolarmente esperto della macchina 1 può diagnosticare e risolvere i problemi più comuni partendo semplicemente da una osservazione dei pacchetti 2 prodotti dalla macchina 1.
Infine, secondo una preferita forma di attuazione non illustrata, il dispositivo 11 di interfaccia comprende anche una sezione di verifica della produttività, in cui vengono visualizzati per il turno di lavoro corrente l’obiettivo del valore di produzione, il valore di produzione attuale, il valore di produzione stimato per la fine del turno, ed il valore attuale degli scarti. I sopra citati valori vengono espressi in numero di pacchetti 2 (cioè in numero di unità di prodotto della macchina 1) e vengono visualizzati sia in formato numerico, sia in formato grafico mediante barre per permettere un rapido confronto tra i valori stessi. Per determinare il valore di produzione stimato per la fine del turno viene utilizzata una media statistica effettuata sui risultati dei turni precedenti, oppure una proiezione basata sui risultati del turno corrente.
Da quanto sopra esposto risulta evidente che un operatore è in grado di intervenire sulla macchina 1 per ottenere determinate variazioni alle caratteristiche dei pacchetti 2 prodotti senza, tuttavia, necessariamente conoscere l’effettiva modalità di funzionamento della macchina 1 stessa. Infatti, utilizzando le immagini 32b sinottiche di sfondo di un pacchetto 2, un operatore è in grado di apportare con estrema facilità delle variazioni alle caratteristiche dei pacchetti 2 prodotti senza conoscere le modalità esecutive con cui la macchina 1 genera tali variazioni.

Claims (3)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1 ) Metodo per la lavorazione di un prodotto mediante una macchina (1) automatica; la macchina (1) automatica comprendendo un insieme di oggetti (9) di regolazione e/o monitoraggio ed una interfaccia (11) operatore provvista di uno schermo (16) di visualizzazione; il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di individuare un primo gruppo di detti oggetti (9) di regolazione e/o monitoraggio contenente un numero ridotto di oggetti (9) di utilizzo frequente; e sul detto schermo (16) rappresentare graficamente almeno alcuni oggetti (9) del primo gruppo mediante rispettive icone (31), ciascuna delle quali viene collegata ad una immagine (32) sinottica di sfondo esplicativa della funzione del relativo oggetto (9) sostanzialmente in corrispondenza della zona di effettiva influenza del relativo oggetto (9) stesso.
  2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che i detti oggetti (9) appartenenti al primo gruppo hanno un collegamento e/o una influenza diretti sul prodotto (2).
  3. 3) Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ad almeno una detta icona (31) sono associati due o più detti oggetti (9) di regolazione e/o monitoraggio del detto primo gruppo. 5) Metodo secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la detta immagine (32) sinottica di sfondo è una immagine di almeno una parte della macchina (1); le dette icone (31) venendo collegate alla detta immagine (32) sinottica di sfondo in corrispondenza della zona di effettiva localizzazione dei corrispondenti oggetti (9). 5) Metodo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che l’utente può selezionare la detta immagine (32) sinottica di sfondo tra una pluralità di immagini (32) sinottiche della macchina (1), ciascuna delle quali rappresenta la macchina (1) o una parte della macchina (1) con un rispettivo livello di dettaglio; ciascuna detta icona (31) venendo collegata ad almeno una rispettiva detta immagine della macchina (1). 6) Metodo secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la detta immagine (32) sinottica di sfondo è una immagine di almeno una parte del prodotto (2); le dette icone (31) venendo collegate alla detta immagine (32) sinottica di sfondo in corrispondenza della zona di effettiva influenza dei corrispondenti oggetti (9). 7) Metodo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che l’utente può selezionare la detta immagine (32) sinottica di sfondo tra una pluralità di immagini (32) sinottiche del prodotto (2), ciascuna delle quali rappresenta il prodotto (2) o una parte del prodotto (2) con un rispettivo livello di dettaglio; ciascuna detta icona (31) venendo collegata ad almeno una rispettiva detta immagine del prodotto (2). 8) Metodo secondo la rivendicazione 5 o 7, caratterizzato dal fatto che le dette immagini (32) sinottiche sono ordinate in una struttura ad albero presentante diversi livelli, ciascuno dei quali presenta un rispettivo livello di dettaglio. 9) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 8, caratterizzato dal fatto che le dette immagini (32) sinottiche sono immagini bidimensionali. 10) Metodo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che le dette immagini (32) sinottiche bidimensionali vengono ricavate mediante digitalizzazione di fotografie. 11) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 8, caratterizzato dal fatto che le dette immagini (32) sinottiche sono immagini tridimensionali. 12) Metodo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che ciascuna detta immagine (32) sinottica di sfondo tridimensionale è un modello tridimensionale solido. 13) Metodo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che ciascuna detta immagine (32) sinottica di sfondo tridimensionale può venire ruotata. 14) Metodo secondo la rivendicazione 11, 12 o 13, caratterizzato dal fatto che in ciascuna detta immagine (32) sinottica di sfondo tridimensionale possono venire eliminati dei particolari. 15) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 14, caratterizzato dal fatto che ciascuna detta immagine (32) sinottica di sfondo può venire ingrandita per visualizzare una porzione determinata del l’immagine (32) sinottica di sfondo stessa. 16) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 15, caratterizzato dal fatto che i detti oggetti (9) di regolazione e/o monitoraggio del primo gruppo vengono suddivisi in base alla loro funzione; a tutti gli oggetti (9) di regolazione e/o monitoraggio del primo gruppo aventi una stessa funzione viene associata una icona (31) sostanzialmente dello stesso tipo. 17) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 16, caratterizzato dal fatto che selezionando una determinata detta icona (31), viene visualizzata una finestra (33) contenente dettagli operativi del relativo detto oggetto (9) di regolazione e/o monitoraggio. 18) Metodo secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che i detti dettagli operativi di un oggetto (9) di regolazione comprendono mezzi atti a ricevere un comando di variazione dei rispettivi parametri di regolazione. 19) Metodo secondo la rivendicazione 17 o 18, caratterizzato dal fatto che i detti dettagli operativi di un oggetto (9) di regolazione comprendono una animazione per spiegare l’effetto sul detto prodotto (2) dell’azione dell’oggetto (9) di regolazione stesso. 20) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 19, caratterizzato dal fatto che sul detto schermo ( 16) viene rappresenta graficamente almeno una prima ulteriore icona (34), la quale corrisponde ad un oggetto (9) di manutenzione ed indica la necessità di compiere una determinata operazione di manutenzione. 21) Metodo secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che la detta prima ulteriore icona (34) viene rappresentata sullo schermo (16) in corrispondenza di scadenze temporali predeterminate. 22) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 21, caratterizzato dal fatto che sul detto schermo (16) viene rappresenta graficamente almeno una seconda ulteriore icona (35), la quale corrisponde ad un oggetto (9) di assistenza ed indica all’operatore le modalità di esecuzione di una operazione sulla macchina (1). 23) Metodo secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che la detta seconda ulteriore icona (35) viene automaticamente rappresentata sullo schermo (16) quando si verifica un problema sulla macchina (1). 24) Metodo secondo la rivendicazione 22 o 23, caratterizzato dal fatto che le dette le modalità di esecuzione sono dettagliate mediante stringhe di testo, immagini, fotografie e/o animazioni. 25) Metodo secondo la rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che le dette animazioni sono provviste di audio. 26) Macchina automatica per la lavorazione di un prodotto; la macchina (1) automatica comprendendo un insieme di oggetti (9) di regolazione e/o monitoraggio ed una interfaccia (11) operatore provvista di uno schermo (16) di visualizzazione; la macchina (1) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi (11) di interfaccia atti a individuare un primo gruppo di detti oggetti (9) di regolazione e/o monitoraggio contenente un numero ridotto di oggetti (9) di utilizzo frequente; e mezzi (1 1) di visualizzazione atti a rappresentare graficamente sul detto schermo (16) almeno alcuni oggetti (9) del primo gruppo mediante rispettive icone (31), ciascuna delle quali viene collegata ad una immagine (32) sinottica di sfondo esplicativa della funzione del relativo oggetto (9) sostanzialmente in corrispondenza della zona di effettiva influenza del relativo oggetto (9) stesso. 27) Macchina automatica per la lavorazione di un prodotto; la detta macchina (1) automatica comprendendo una unità (10) di controllo ed un dispositivo (11) di interfaccia, il quale permette ad un operatore di interagire con l’unità (10) di controllo; il dispositivo (11) di interfaccia comprendendo un database (18) il quale è atto a contenere i dati e i parametri della detta macchina (1) automatica, ed un programma (20) applicativo per il monitoraggio dei dati o per la modifica dei parametri; la macchina (1) essendo caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo (11) di interfaccia comprende un protocollo (19) di comunicazione dati, il quale acquisisce i dati dal campo per memorizzarli nel database (18) ed imposta i parametri nella unità (10) di controllo sulla base dei valori presenti nel database (18), ed una prima libreria (21) di trasmissione per permette al programma (20) applicativo di comunicare con il database (18). 28) Macchina secondo la rivendicazione 27, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo (11) di interfaccia comprende una seconda libreria (22) di trasmissione per permette al programma (20) applicativo di comunicare con l’unità (10) di controllo quando deve scambiare informazioni sottoposte a specifiche temporali molto stringenti. 29) Macchina secondo la rivendicazione 27 o 28, caratterizzata dal fato che il detto programma (20) applicativo è un contenitore di oggeti (31, 32, 33, 34, 35) grafici intelligenti per il monitoraggio dei dati o per la modifica dei parametri della macchina (1) stessa. 30) Metodo per la lavorazione di un prodoto mediante una macchina (1) automatica provvista di uno schermo (16) di visualizzazione; il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di visualizzare nel deto schermo (16) una sequenza di immagini di diagnostica, ciascuna delle quali illustra graficamente l’effetto di un determinato problema sulla macchina (1) e/o sui prodotti (2), ed associare a ciascuna detta immagine di diagnostica una descrizione del problema, una descrizione delle possibili cause del problema, ed un elenco di azioni da eseguire per risolvere il problema. 31) Metodo secondo la rivendicazione 30, caraterizzato dal fato che il deto elenco delle azioni da eseguire è ordinato in base all’ordine decrescente delle probabilità di successo delle azioni stesse. 32) Metodo secondo la rivendicazione 30 o 31, caraterizzato dal fato che le dette azioni sono dettagliate mediante stringhe di testo, immagini, fotografie e/o animazioni. 33) Metodo secondo la rivendicazione 32, caratterizzato dal fatto che le dete animazioni sono provviste di audio. 34) Metodo per la lavorazione di un prodoto mediante una macchina (1) automatica provvista dì uno schermo (16) di visualizzazione e di un dispositivo (15) di ingresso; il metodo prevedendo di fornire attraverso il detto schermo (16) ad un operatore delle informazioni (31, 33) relative allo stato e al controllo di oggetti (9) di regolazione e/o di monitoraggio; caratterizzato dal fatto che le dette informazioni (31, 33) vengono correlate alla effettiva funzione e/o effetto del relativo oggetto (9) rispetto al detto prodotto (2). 35) Metodo secondo la rivendicazione 32, caratterizzato dal fatto che per ciascun oggetto (9) di regolazione viene dettagliata l’effettiva influenza della rispettiva regolazione sul detto prodotto (2) 36) Metodo secondo la rivendicazione 35, caratterizzato dal fatto che l’effettiva influenza di un oggetto (9) di regolazione sul detto prodotto (2) viene dettagliata mediante strumenti di visualizzazione grafici. 37) Metodo secondo la rivendicazione 36, caratterizzato dal fatto che viene visualizzata nel detto schermo (16) una animazione relativa all’effetto sul detto prodotto (2) della regolazione di un detto oggetto (9) di regolazione.
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