ITBA20100020A1 - Doga metallica monoparete afona per manti di serrande avvolgibili e sistemi di chiusura di luci civili ed industriali e relativo procedimento di fabbricazipne industriale. - Google Patents

Doga metallica monoparete afona per manti di serrande avvolgibili e sistemi di chiusura di luci civili ed industriali e relativo procedimento di fabbricazipne industriale. Download PDF

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    • E06B9/00Screening or protective devices for wall or similar openings, with or without operating or securing mechanisms; Closures of similar construction
    • E06B9/02Shutters, movable grilles, or other safety closing devices, e.g. against burglary
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    • E06B9/11Roller shutters
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Description

Descrizione del Brevetto di Invenzione dal titolo: “DOGA METALLICA MONOPARETE AFONA PER MANTI Di SERRANDE AVVOLGIBILI E SISTEMI DI CHIUSURA DI LUCI CIVILI ED INDUSTRIALI E RELATIVO PROCEDIMENTO DI FABBRICAZIONE INDUSTRIALE†,
La presente invenzione concerne una doga metallica monoparete afona per la realizzazione di manti di serrande avvolgibili e sistemi di chiusura di luci civili ed industriali e il relativo procedimento di fabbricazione industriale. La presente doga metallica monoparete afona à ̈ di totale nuova ideazione, in quanto non esistono ad oggi doghe metalliche monoparete afone.
Per comprendere meglio l’idea inventiva del trovato à ̈ necessario richiamare quella che à ̈ la tecnica nota nel campo dell’insonorizzazione dei sistemi di chiusura nel settore edilizio civile ed industriale. Ad oggi non à ̈ possibile parlare di materiali fonoisolanti così come può essere possibile parlare di materiali fonoassorbenti, ma al massimo si può parlare di strutture dotate dì elevato potere fonoisolante. Difattì, in edilizia, nel momento in cui risulti necessario creare un isolamento acustico tra due ambienti, si deve prevedere l'inserimento di materiali fonoisolanti all'interno della struttura muraria. Per misurare l'isolamento in un edificio già costruito, si posiziona una sorgente sonora di livello noto nelle varie frequenze in una stanza e un fonometro ;in un ambiente contiguo, ottenendo, per ogni banda, il potere fonoisolante normalizzato. Se poi si vuole migliorare l'isolamento senza appesantire eccessivamente la struttura, si costruiscono pareti doppie, con interposto uno strato d'aria. Le due superfici non sono rigidamente collegate e l'intercapedine, solitamente di almeno 4 cm, garantiscono così che il potere fonoisolante tenda alla somma dei poteri delle due partizioni considerate separate. A volte si introduce nello spazio vuoto tra le pareti materiale fonoassorbente per eliminare le possibili ed ulteriori riflessioni interne.
Il rumore impattivo, quale quello che si produce tra doga e doga à ̈ però differente dal rumore ambientale e una tecnica nota adottata in edilizia per risolvere il problema del rumore impattivo, almeno nel settore delle pavimentazioni, à ̈ stata realizzata con l’ideazione dei pavimenti galleggianti, che presentano un'interposizione di materiale resiliente (sughero, gomma, ecc.) tra il solaio e la soletta di supporto del pavimento (e fino alle pareti perimetrali, mediante controsoffittature e rivestimento dei pavimenti con moquette e tappeti), in modo da ridurre la trasmissione delle vibrazioni e quindi del rumore. Sono a tal proposito noti i pannelli “sandwich†di produzione nelle tipologie alleggerite, insonorizzanti ed isolanti. Detti pannelli fonoassorbenti sono componenti di coibentazione che permettono di isolare acusticamente ambienti destinati ad ospitare sorgenti di rumore, e solitamente sono installati a soffitto con speciali agganci sulla struttura. Altri pannelli noti sono in genere costituiti da legno o legno compensato, polimeri viscoelastici e strati in materiale insonorizzante brevettato.
Nel campo dell’isolamento acustico in edilizia per il calcolo delle capacità insonorizzanti di un mezzo à ̈ applicata la legge di massa, la quale esprime che il coefficiente di trasmissione di potenza sonora aumenta ai diminuire della massa delia parete del mezzo per unità di area e della frequenza del suono. La legge di massa à ̈ valida per pareti omogenee, le quali separino ambienti pieni d'aria, per frequenze sino a circa 3000 Hz e per onde con incidenza normale. In un primo intervallo di basse frequenze delle onde sonore incidenti, il potere fonoisolante di una doga metallica, tendenzialmente, cresce, ma con ampie oscillazioni dovute al fenomeno della risonanza (fenomeno avvertibile dall'orecchio umano solo con pannelli molto rigidi e fini, in particolare quelli metallici, come appunto le doghe metalliche monoparete). In un secondo intervallo di medie frequenze si ha una crescita in accordo con la legge di massa. In un ultimo intervallo di elevate frequenze si ha, all'inizio, una ulteriore crescita, seguita subito da un brusco calo, detto effetto di coincidenza. In quest’ultimo caso le componenti tangenziali delle onde sonore incidenti arrivano a coincidere con le frequenze di risonanza flessionali della doga metallica, così che sulla faccia di uscita della stessa si hanno non solo le onde sonore che sono riuscite a passare, ma anche quelle provocate dalle vibrazioni in risonanza della stessa doga.
Questo ragionamento permette di calcolare (ma solo in prima approssimazione, in mancanza di dati sperimentali più affidabili) il potere fonoisolante di un dato materiale metallico in esame costituente la doga monoparete, fermandosi a una frequenza tale per cui il valore calcolato raggiunge un numero ben definito per ogni tipo di materiale e per un intervallo di frequenze (medie) dipendente dallo stesso materiale di cui à ̈ costituita la doga. Le formule reperibili in acustica, quindi, hanno valore solo in casi semplici ed approssimativi e, comunque, spesso sono sostituite da altre simili, di tipo sperimentale, queste ultime valide, però, per lo specifico prodotto ed ambiente al contorno di misurazione. Si può, pertanto, ben intuire quanto il fenomeno dell'isolamento acustico di una doga monoparete ideale e ancor più di una doga monoparete reale sia decisamente più complesso.
Per quanto attiene l'installazione dei manti delle serrande metalliche civili ed industriali si deve risolvere, quindi, soprattutto lo svantaggio dovuto al mancato isolamento dal rumore impattivo, che determina un’elevata rumorosità durante le fasi di apertura e chiusura della stessa serranda avvolgibile. Infatti, un urto su una struttura, come la doga, crea vibrazioni che successivamente si trasmettono all'ambiente circostante come rumore.
Per quanto ad oggi esistente nella tecnica nota si evince come nel settore delle serrande metalliche di applicazione civile ed industriale ed ancor più nella realizzazione di doghe metalliche del tipo monoparete, utili alla composizione dei manti delle stesse serrande metalliche, non à ̈ stata sino ad oggi ideata e realizzata una doga metallica di tipo insonorizzato e/o fonoassorbente, vale a dire atta a non trasmettere o almeno minimizzare i rumori dovuti allo scorrimento delle doghe lungo le guide, solitamente di maggiore intensità specialmente nel caso in cui sia carente la loro lubrificazione, come pure agli urti doga-doga durante l’avvolgimento su tamburo del manto della serranda.
Difatti, ad oggi, almeno il problema collegato alla rumorosità metallica dovuta allo scorrimento del manto della serranda, costituito da doghe metalliche monoparete, sulle guide laterali, à ̈ stato in minima parte ridotto tramite l'inserimento di una coppia di tappi in materiale plastico alle estremità libere di ogni doga. E detto accorgimento à ̈ stato l'unico sinora apportato unitamente all'utilizzo di cassonetti in materiale fonoassorbente e all’adozione di guide munite di guarnizioni realizzate in materiale plastico.
Scopo fondamentale della presente invenzione à ̈ quindi quello di risolvere gli svantaggi sinora presentati dalle attuali doghe metalliche monoparete e in particolare à ̈ quello di realizzare delle doghe metalliche monoparete per serrande metalliche civili ed industriali avvolgibili, o comunque scorrevoli su guide, che presentino una rumorosità minimizzata al verificarsi sia degli urti tra doga e doga nell’avvolgimento del manto sul rullo motore, sìa soprattutto, degli urti metallici dovuti alla mutua articolazione di incernieramento esistente tra le singole doghe.
Un ulteriore scopo della presente invenzione, non meno importante del precedente à ̈ quello di realizzare una doga metallica monoparete che, unitamente a risolvere il problema della rumorosità, presenti un coefficiente di trasmissibilità termica più basso rispetto alle doghe metalliche monoparete per serrande civili ed industriali ad oggi note.
Detti scopi sono conseguiti realizzando una doga metallica del tipo monoparete 1, per la realizzazione di manti di serrande per la chiusura di luci di edifici civili o industriali, caratterizzata dal fatto che à ̈ afona, in quanto fondamentalmente costituita da almeno una coppia di elementi metallici D - E, rispettivamente il primo elemento D costituente la superficie interna della doga 1 e il secondo elemento E la superficie esterna della doga 1,, detta coppia di elementi D - E accoppiati a “sandwich†tramite un mezzo adesivizzante M, detto accoppiamento a “sandwich†tra detti elementi metallici D-E, attraverso detto mezzo adesivizzante M, costituendo in tal modo la doga metallica monoparete afona 1.
La presente doga metallica monoparete à ̈, quindi, completamente nuova, in quanto non esistono attualmente doghe metalliche monoparete afone nella tecnica nota ed à ̈ inventiva in quanto à ̈ stata fondamentalmente progettata per risolvere le problematiche connesse alla rumorosità impattiva doga-doga e doga-guide durante le fasi di apertura e chiusura delle serrande metalliche, nonché per essere facilmente realizzabile come vantaggiosa innovazione nel campo delie doghe metalliche monoparete, senza implicare variazioni degli attuali standard relativi agli spessori delle stesse doghe metalliche monoparete, ma altresì contenendo, se non addirittura minimizzando, i connessi costi di produzione, migliorando oltretutto le caratteristiche qualitative del prodotto finale.
Questi scopi e i conseguenti vantaggi, nonché le caratteristiche del trovato secondo la presente invenzione, saranno più chiaramente evidenti dalla seguente descrizione di alcune forme realizzative preferite, riportate successivamente a titolo esemplificativo, ma non limitativo, in particolare con riferimento ai disegni allegati nei quali:
la Fiq.1 à ̈ una vista in sezione trasversale di una doga di tipo monoparete afona 1 di cui alla presente invenzione, nella forma preferita S1, dalla cui sezione longitudinale A-A, a suo fianco riportata in scala ingrandita e per un piccolo tratto, à ̈ possibile evincere che essa à ̈ fondamentalmente costituita da una coppia di elementi metallici, dei quali uno esterno E e uno interno D, accoppiati a “sandwich†mediante un mezzo adesivizzante M; - la Fiq.2 à ̈ un’ulteriore vista in sezione trasversale dell'accoppiamento a “sandwich" di detta , doga afona 1 rappresentata in Fig.1, in una seconda forma preferita S2, dalla cui sezione longitudinale B-B, a suo fianco riportata in scala ingrandita e per un piccolo tratto, à ̈ possibile evincere l’identico accoppiamento a “sandwich†della precedente;
- la Fio, 3 à ̈ un’ulteriore vista in sezione trasversale dell’accoppiamento a “sandwich†di detta doga afona 1 rappresentata nelle figure 1 e 2, in una terza forma preferita SO, dalla cui sezione longitudinale C-C, a suo fianco riportata in scala ingrandita e per un piccolo tratto, à ̈ possibile evincere l’identico accoppiamento a “sandwich†delle precedenti;
- la Fig.4 à ̈ un’ulteriore vista in sezione trasversale dell’accoppiamento a “sandwich†di detta doga afona 1 rappresentata in Fig.3, in una variante SOH con altezza detta terza forma preferita SO, dalla cui sezione longitudinale F-F, a suo fianco riportata in scala ingrandita e per un piccolo tratto, à ̈ possibile evincere l'identico accoppiamento a “sandwich†delle precedenti; -- la Fiq.5 à ̈ un’ulteriore vista in sezione longitudinale, riportata in scala ingrandita e per un piccolo tratto, di un’altra variante dell’accoppiamento a “sandwich†costituente la doga afona 1, che come ora si evince à ̈ costituito da una sezione monoparete dei tipo multistrato che oltre a detti elemento metallico esterno E ed interno D, presenta un ulteriore elemento metallico o non metallico G accoppiato ai precedenti tramite almeno una coppia di mezzi adesivizzanti M;
- la Fiq.6 à ̈ una vista schematica del procedimento industriale relativo a un ciclo produttivo CP, riportato a titolo esemplificativo, ma non limitativo, dal quale si evince come sia possibile produrre le doghe monoparete afone riportate nelle figure 1, 2, 3 e 4 precedenti, col semplice utilizzo di una terna dì aspi svolgitori (rispettivamente il primo A1 supportante la bobina di lamiera metallica D che costituirà la superficie interna della doga 1, il secondo A2 suppertante la bobina di metallo E che costiturà la superficie esterna della doga 1 e il terzo A3 supportante la bobina di mezzo adesivizzante M), di almeno una macchina profilatrice P, necessaria per sagomare le doghe in dette forme S1, S2, SO ed SOH, ed infine una macchina troncatrice T, per tagliare le doghe alle varie lunghezze programmate.
Come evidenziato nelle figure 1, 2, 3 e 4 precedentemente descritte a solo titolo esemplificativo, ma non limitativo, la doga monoparete afona 1 à ̈ fondamentalmente composta dall’accoppiamento a “sandwich†di almeno una coppia di elementi metallici, il primo esterno E, preferibilmente di tipo "nobile†o estetizzante, quale acciaio inox, rame o altri metalli ritenuti di pregio in campo edilizio, e il secondo interno D, di tipo non necessariamente “nobile" o estetizzante, quale acciaio zincato o altri metalli di pari o minor pregio. Come si evince dalle identiche sezioni schematiche riportate nelle diverse sezioni longitudinali “A-A", “B-B", “C-C†ed "F-F†rappresentate in dette figure 1, 2, 3 e 4, la coppia di elementi metallici D-E à ̈ saldamente e rigidamente vincolata a “sandwich†nelle varie conformazioni S1, S2, SO e SOH di doghe monoparete afone 1, riportate a solo titolo esemplificativo, ma non limitativo, per realizzare i consueti spessori standard di una doga di tipo monoparete, attraverso l'utilizzo di un mezzo adesivizzante IVI, detto accoppiamento a “sandwich†conferendo afonicità agii urti impattivi della stessa doga monoparete così costituita. Nella figura 5 à ̈ rappresentata una variante polistrato di dette sezioni longitudinali “A-A†, “B-B†, “C-C†ed "F-F†, laddove alla coppia di elementi metallici interno D ed esterno E à ̈ stato ulteriormente aggiunto con accoppiamento a “sandwich†un ulteriore elemento G in materiale metallico o non metallico, unitamente collegato ai precedenti per mezzo di una coppia di mezzi adesivizzanti M, al fine sia di migliorare ulteriormente le caratteristiche di afonicità, sia soprattutto di minimizzare il relativo coefficiente di trasmissibilità termica. Come si evince dalle Fig. 6 allegata, la produzione della doga monoparete afona 1 à ̈ di semplice realizzazione per un tecnico dell’arte, in quanto facilmente realizzabile tramite un ciclo di produzione CP riportato schematicamente a solo titolo esemplificativo, ma non limitativo per quanto attiene la doga monoparete afona 1 riportata nelle figure 1, 2, 3 e 4. In detta Fig. 6, sono visibili una terna di aspi svolgitori A1, A2 e A3, dai quali si svolgono sia la coppia di bobine delle lamiere costituenti gli elementi metallici interno D ed esterno E della doga monoparete 1 sia la bobina del mezzo adesivizzante M, per esempio una pellicola adesivizzante. In alternativa alla pellicola adesivizzante possono essere utilizzati quali mezzi adesivizzanti M collanti di tipo termoindurente o altri mezzi adesivizzanti equivalenti. Una macchina profilatrice accoppia saldamente “a sandwich†detti elementi D ed E tramite detta pellicola M e sagoma con piegature a freddo i lamierini metallici D ed E. Una macchina troncatrice T assicura a fine ciclo di produzione CP il taglio delle doghe 1 alla lunghezza programmata. Doghe afone 1 con sezioni multistrato del tipo rappresentato in Fig. 5 o più complesse, possono essere realizzate con un ciclo di produzione CP simile, dislocando opportunamente gli aspi svolgitori delle bobine degli elementi da accoppiare a “sandwich†ed utilizzando anche più macchine profilatrici in serie e/o in parallelo. Ad ogni modo la realizzazione della doga monoparete afona 1 può essere facilmente attuata mediante l’utilizzo di aspi avvolgitori, macchine profi Natrici e troncatrici normalmente in uso nei processi di produzione di doghe per manti dì serrande civili ed industriali ed oppurtanemente settate. Nelle soluzioni preferite, ma non limitative, riportate a solo scopo esemplificativo e rappresentate nei disegni delle figure allegate, l’elemento metallico esterno E della doga afona 1 à ̈ costituito da una lamiera metallica di tipo “nobile†e/o estetizzante, ad esempio rame, dello spessore in sezione compreso tra i 250 e i 1000 micrometri, mentre l’elemento metallico interno D della doga afona 1 à ̈ a sua volta costituito da una lamiera metallica di tipo non “nobile†e/o estetizzante, ad esempio acciaio zincato, dello spessore in sezione compreso tra i 500 e i 1500 micrometri. Sempre in detta soluzione preferita, ma non limitativa, riportata a solo scopo esemplificativo e rappresentata nei disegni delle Fig. 1, 2, 3, 4 e 5 allegate, il mezzo adesivizzante M à ̈ costituito ad esempio da una pellicola di nastro biadesivo di tipo acrilico dello spessore compreso tra i 50 e i 300 micrometri o in alternativa collanti di tipo termoindurente da iniettare o spalmare tra dette due superfici degli elementi metallici D-E. La scelta dei materiali metallici da impiegare per la realizzazione degli elementi esterni E ed interni D della doga afona 1, come pure la scelta della tipologia della pellicola o del materiale costituente il mezzo adesivizzante M, sarà ad ogni modo sempre indirizzata verso quelle soluzioni che permettano un utilizzo di materiali ecocompatibili e rispondenti alle vigenti disposizioni normative in tema di costruzione di sistemi di chiusure civili ed industriali.
Oltre ; al vantaggio dì ottenere l’afonicità delle attuali doghe monoparete, la separazione dell’unico profilo monoparete tradizionale in almeno una coppia di strati metallici D ed E tramite un materiale isolante M, consente anche dal punto di vista termico, un apprezzabile riduzione del coefficiente di trasmissibilità termica della stessa doga monoparete, che in altre soluzioni preferite, ma non limitative, come rappresentato nella sezione longitudinale di Fig. 5, potrebbe essere realizzata anche con una pluralità di elementi metallici e/o non metallici accoppiati sempre a “sandwich" tramite almeno una coppia di mezzi adesivizzanti M.
I vantaggi derivanti dalla presente innovazione consistono soprattutto nell’aver ideato una doga innovativa in quanto afona e al contempo di semplice realizzazione, di sicura fattibilità tecnica ed avente un costo finale minimizzato, paragonabile per l’utente finale ai costi degli attuali standard del settore, pur presentando rispetto ad essi gli indiscutibili vantaggi della minor rumorosità in fase di apertura e chusura del manto della serranda e della maggiore protezione per quanto attiene l'isolamento termico.
E' anche evidente che agli esempi di realizzazione del trovato precedentemente descritto a titolo illustrativo e non limitativo, potranno essere apportati numerosi ritocchi, adattamenti, integrazioni, varianti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza peraltro uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI Doga metallica del tipo monoparete (1), per la realizzazione di manti di serrande per la chiusura di luci di edifici civili o industriali, caratterizzata dal fatto che à ̈ afona, ini quanto fondamentalmente costituita da almeno una coppia di elementi metallici((D, E), rispettivamente il primo elemento (D) costituente la superficie interna della doga (1) e il secondo elemento (E) la superficie esterna della doga (1), detta coppia di elementi (D, E) accoppiati a “sandwich†tramite un mezzo adesivizzante (M), detto accoppiamento a “sandwich†<!>tra detti elementi metallici (D, E), attraverso detto mezzo adesivizzante (M), costituendo in tal modo la doga metallica monoparete afona (1).
  2. 2) Doga metallica del tipo monoparete (1) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detto elemento metallico esterno (E) della doga afona (1) à ̈ costituito da una lamiera metallica di tipo “nobile†e/o estetizzante, ad esempio rame, dello spessore in sezione sino a 1000 micrometri.
  3. 3) Doga metallica del tipo monoparete (1) secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento metallico interno (D) della doga afona (1) à ̈ costituito da una lamiera metallica di tipo non “nobile†e/o non estetizzante, ad esempio acciaio zincato, dello spessore in sezione sino a 1500 micrometri.
  4. 4) Doga metallica del tipo monoparete (1) secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto mezzo adesivizzante (M) Ã ̈ costituito da una pellicola biadesiva o da un collante di tipo termoindurente dello ? spessore sino a 300 micrometri.
  5. 5) Doga metallica del tipo monoparete (1) secondo le precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto accoppiamento a “sandwich†à ̈ realizzabile, a parità di spessore di doga (1), in modalità multistrato, riducendo ulteriormente gli spessori di detti elementi (D, E) e di detto mezzo (M), realizzando detta doga afona (1) con almeno un ulteriore elemento metallico o non metallico (F), accoppiato a “sandwich†tramite almeno una coppia di mezzi adesivizzanti (M).
  6. 6) Doga metallica del tipo monoparete (1 ^secondo le precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto accoppiamento a “sandwich†à ̈ profilabile in una svariata ed illimitata pluralità di forme (SO, S1, S2, SOH).
  7. 7) Doga metallica del tipo monoparete (1) secondo le precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il procedimento industriale per fabbricarla in modo afono à ̈ realizzato ponendo a monte del ciclo produttivo (CP) almeno una terna di aspi svolgitori (A1, A2, A3) supportanti rispettivamente i primi due (A1, l A2) lo svolgimento di una coppia di bobine di lamierini metallici (D, E) e il terzo (A3) una bobina di pellicola adesivizzante (M), quest’ultima incollante detti lamierini (D, E) durante la loro sagomatura in doghe monoparete afone (1) di forme opportune (S1, S2, SO, SOH) su almeno una macchina profilatrice (P), dette doghe (1) successivamente tagliate alla lunghezza programmata da una macchina troncatrice (T) posta in coda al ciclo produttivo (CP).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US4979553A (en) * 1989-02-10 1990-12-25 Wayne-Dalton Corporation Slat assembly and curtain for rolling door
JPH051493A (ja) * 1991-06-24 1993-01-08 Kobe Steel Ltd シヤツタースラツトの製造方法

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