ITAN20090066A1 - Macchina portatile per il caffe' espresso da utilizzare in auto. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

“MACCHINA PORTATILE PER IL CAFFÈ ESPRESSO DA UTILIZZARE IN AUTO”.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto una macchina portatile per il caffè espresso, da utilizzare preferibilmente in auto.

Da sempre il caffè è una bevanda che ottiene il gradimento di un gran numero di consumatori.

Lo stesso caffè espresso, diffuso per anni solamente in Italia, sta conoscendo una diffusione sempre maggiore in ogni parte del mondo.

Come è noto per ottenere un tipico caffè espresso sono necessarie macchine specifiche che dapprima erano in dotazione soltanto ai bar e che, più recentemente, sono state commercializzate anche in versione domestica.

A tale riguardo occorre precisare che una tipica “macchina espresso”, sia essa professionale o ad uso domestico, sfrutta un principio di funzionamento che richiede che la polvere di caffè caricata in un apposito filtro sia attraversata da un flusso d’acqua calda ad elevata pressione. L’elevata pressione conferita a tale flusso costituisce infatti il presupposto per ottenere che l’acqua calda si riveli atta ad estrarre gli oli essenziali e gli aromi contenuti nell’anzidetta polvere di caffè e dunque a generare quell’emulsione densa e ristretta che costituisce, per l’appunto, il famoso “caffè espresso”.

In questa prospettiva è previsto che tutte le attuali macchine destinati all’erogazione del caffè espresso adottino una caldaia destinata a produrre acqua calda ad elevata pressione, dotata cioè della necessaria forza di attraversamento della polvere di caffè caricata nell’apposito filtro.

Va ricordato peraltro che tutte le attuali macchine professionali, come pure quelle ad uso domestico, sfruttano un’alimentazione elettrica che ne assicura l’intero funzionamento, anche con specifico riferimento all’attivazione delle rispettive caldaie.

A partire da un simile panorama tecnologico consolidato, lo scopo della presente invenzione è quella di realizzare una macchina per il caffè espresso in grado di funzionare anche in assenza di una tipica caldaia a pressione e con un’alimentazione elettrica a soli 12V, del tipo di quella disponibili nell’ambito dei tradizionali veicoli, quali auto, camion, camper e simili.

Si può dunque comprendere come, per il tramite della macchina secondo il trovato, ogni utente possa contare finalmente sulla possibilità di preparare un caffè espresso direttamente all’interno del proprio veicolo, magari anche nel corso della marcia dello stesso.

Inutile dire che l’aspetto più critico che questa nuova tecnologia si è trovato ad affrontare era proprio quella di mettere in pressione, pur in assenza di una tradizionale caldaia, l’acqua destinata ad attraversare la polvere di caffè ai fini della necessaria estrazione di aromi ed oli naturali.

Ebbene questa problematica è stata risolta prevedendo che la macchina secondo il trovato sia corredata di una bomboletta di gas ad elevata pressione (azoto inerte, CO2o simili) e che sia altresì provvista di un interruttore tramite il quale l’utente possa abilitare l’apertura di un valvola che consenta al gas contenuto in tale bombola di porre in turbolenza una piccola quantità d’acqua preriscaldata e far sì che la stessa possa attraversare con forza adeguata una tipica cialda contenente la polvere di caffè e favorire così la fuoriuscita della desiderata emulsione densa e ristretta.

In questo contesto si comprende dunque come l’autentica idea di soluzione alla base del macchina secondo il trovato, così come, del resto, il suo principale vantaggio, siano legati all’anzidetta rinuncia ad adottare una caldaia.

Un simile accorgimento ha permesso, da un lato, di limitare in maniera sostanziale gli ingombri della macchina medesima, sì da renderla facilmente trasportabile, e, dall’altro, di assicurare alla stessa modalità di funzionamento estremamente rapide ed efficaci.

Se è vero che nelle macchine tradizionali non è possibile produrre caffè fino a quando la pressione dell’acqua calda non abbia raggiunto i valori adeguati, nella nuova macchina in questione, invece, l’attesa risulta molto più breve, essendo limitata soltanto al tempo necessario per ottenere il riscaldamento dell’acqua, visto che poi la necessaria pressione operativa viene fornita a quest’ultima istantaneamente per mezzo dell’anzidetto getto forzato di gas.

Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:

- la figura 1 mostra con una rappresentazione assonometrica in esploso la macchina da caffè in questione;

- la figura 2 ne mostra la struttura interna con una sezione eseguita con un piano longitudinale;

- la figura 3 è una versione in esploso di figura 2.

Con riferimento alle figure allegate la macchina secondo il trovato (M) si avvale di un corpo tubolare cilindrico (1) chiuso superiormente da un tappo amovibile (2).

All’interno di tale corpo tubolare (1), in corrispondenza della sommità dello stesso, è ospitata una bombola caricata con gas ad elevata pressione (3), nonché la relativa valvola (4) che abilita l’erogazione del gas.

Quest’ultima è infatti innestata in corrispondenza del boccaglio (3a) della bombola (3) e risulta comandata per il tramite di un pulsante (5) innestato in un foro laterale eseguito in corrispondenza del medesimo corpo tubolare cilindrico (1).

Occorre peraltro precisare che l’anzidetto coperchio di sommità (2) è di tipo amovibile, allo scopo di consentire la sostituzione della bombola di gas (3) non appena se ne verifichi l’esaurimento.

In corrispondenza dell’estremità inferiore dell’anzidetto corpo tubolare (1) risulta invece innestata una ghiera di chiusura (6), opportunamente dotata di un’imboccatura rastremata (6a).

Questa stessa ghiera (6) è corredata di una parete orizzontale (6b) dotata di foro centrale (6c) per l’innesto del condotto di mandata (7) dell’anzidetta valvola di erogazione del gas (4).

All’interno del vano delimitato superiormente dall’anzidetta parete orizzontale (6b) e lateralmente dai bordi perimetrali di tale ghiera (6) trova alloggiamento una calotta (8), dotata di una parete orizzontale piatta (8a) dal centro della quale aggetta verso il basso un bulbo forato radialmente (8b) per l’erogazione del gas contenuto nella sovrastante bombola A tale scopo è previsto che all’interno di tale bulbo (8b) sia innestato l’anzidetto condotto di mandata (7) della valvola (4).

Va detto inoltre che sull’esterno della parete perimetrale della calotta in questione (8) sono montate due resistenze elettriche (9) alimentate con corrente elettrica a 12V atte a generare il riscaldamento dell’intera calotta (8) e soprattutto del relativo bulbo (8c).

Il tratto inferiore di tale calotta (8), insieme con il suo anzidetto bulbo centrale (8b), è destinato a restare contenuto entro un sottostante manicotto cilindrico (10), il cui bordo perimetrale di sommità (10a) si accoppia esattamente contro il bordo perimetrale di fondo (6c) dell’anzidetta ghiera (6).

Per assicurare il perfetto centraggio e la tenuta ermetica tra questi due componenti, è previsto che la calotta (8) rechi inferiormente, su una circonferenza appena più arretrata rispetto al suo perimetro esterno, un bordino perimetrale (8c) atto ad insediarsi esattamente entro un corrispondente gradino perimetrale (10b) realizzato sull’interno dell’anzidetto bordo perimetrale di sommità (10a) della calotta (10).

Tale manicotto (10), che nell’ambito della macchina secondo il trovato è destinato a fungere da serbatoio dell’acqua, è chiuso inferiormente da una parete orizzontale (10c) che presenta, in corrispondenza della sua faccia esterna, un profilo concavo e che risulta dotata di due o più fori passanti (10d).

Questa stessa parte orizzontale (10c) è raccordata con un collare perimetrale rastremato (10e), sull’esterno del quale si impegna a tenuta il bordo verticale (11a), aggettante verso l’alto, di una sottostante cupola amobivile (11), la cui concavità interna è destinata a delimitare, in combinazione con la concavità formata dalla sovrastante parete orizzontale (10c) del manicotto (10), un vano sostanzialmente ovale (V) entro cui inserire esattamente una tipica cialda preconfezionata contenente polvere di caffè.

In corrispondenza del vertice inferiore di tale cupola (11) è previsto il foro centrale (11b) per l’erogazione del caffè, mentre sui fianchi della stessa è destinato ad impegnarsi il bordo perimetrale (12a), aggettante verso l’alto, di un coperchio scatolato (12) che chiude dal basso l’intera macchina secondo il trovato (M).

Una volta chiarita la struttura di quest’ultima, non resta che illustrare nel dettaglio il suo funzionamento.

Innanzitutto va precisato che il rispettivo utente deve innestarne il cavetto di alimentazione elettrica (non mostrato nelle figure allegate) nella presa dell’accendisigaro o di un’altra eventuale presa a 12V in dotazione al proprio veicolo.

In tal modo si attiva l’anzidetta coppia di resistenze elettriche (9) che provvede al riscaldamento dell’intera ghiera (8) in maniera tale che il relativo bulbo (8b), immerso nell’acqua preventivamente caricata nel manicotto-serbatoio (10), possa elevare adeguatamente la temperatura di quest’ultima.

Nel contempo il medesimo utente deve provvedere, previa rimozione del coperchio inferiore (12) e della cupola (11), a caricare una cialda di polvere di caffè nell’apposito vano (V).

A questo punto non resta che azionare la valvola (5) per abilitare la fuoriuscita di un getto di gas ad elevata pressione, il quale riversandosi nel manicotto-serbatoio (10) attraverso lo stesso bulbo riscaldante (8b), favorisce il trafilaggio forzato, attraverso gli appositi fori (10d), dell’acqua calda in direzione del vano porta-cialde (V).

Inutile dire che in tal modo un simile flusso forzato d’acqua calda riesce effettivamente a provocare l’estrazione degli oli naturali e degli aromi dalla polvere di caffè contenuta nella cialda e a dar vita ad un tipico caffè espresso che si riversa all’esterno della macchina (M) dall’anzidetto foro (11b) della cupola (11).

Si precisa infine che la macchina secondo il trovato (M) risulta corredata di led (13), anch’essi innestati in un foro laterale eseguito sul corpo cilindrico tubolare (1), che segnalano l’eventuale esaurimento del gas contenuto nella bombola (3) ed il raggiungimento del giusto livello di riscaldamento dell’acqua.

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina da caffè portatile per la produzione di caffè espresso, caratterizzata per il fatto di essere corredata di mezzi per lo stoccaggio (10) ed il riscaldamento (9) dell’acqua, nonché di una bombola (3) caricata con gas ad elevata pressione, atta ad erogare, in seguito all’azionamento di una rispettiva valvola (4), un getto forzato in grado di attribuire all’anzidetta acqua preriscaldata la capacità di attraversare con forza la polvere di caffè caricata in apposito vano (V) posto in comunicazione con l’esterno per il tramite di un foro di erogazione (11b) del caffè espresso.
2. 2) Macchina da caffè secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto di comprendere i seguenti componenti: - un corpo tubolare cilindrico (1) chiuso in sommità da un tappo amovibile (2) - una bombola (3) caricata con gas ad elevata pressione nella cui imboccatura (3a), rivolta verso il basso, è innestato un condotto (7), rivolto verso il basso, lungo il quale è innestata una valvola di erogazione (4), comandata tramite un pulsante (5) insediato in un foro ottenuto sulla parete laterale dell’anzidetto corpo tubolare (1) - una ghiera (6) atta a chiudere inferiormente l’imboccatura inferiore dell’anzidetto corpo tubolare (1) ed altresì dotata centralmente di un foro (6c) atto ad essere attraversato dall’anzidetto condotto di mandata (7) del gas in pressione - una calotta riscaldante (8) alimentata elettricamente, che risulta insediata, dal basso verso l’alto, entro l’anzidetta sovrastante ghiera (8) e che reca, al centro della faccia inferiore della propria parete orizzontale (8a), un bulbo forato radialmente (8b) e provvisto internamente di un condotto centrale rivolto verso l’alto, entro il quale si innesta l’estremità inferiore dell’anzidetto condotto di mandata (7) del gas in pressione - un manicotto sostanzialmente cilindrico (10) fungente da serbatoio dell’acqua, accoppiato a tenuta con l’anzidetta ghiera (6) e chiuso inferiormente da una parete orizzontale (10c) dotata di fori passanti (10d), nonché atto ad ospitare l’anzidetto bulbo (8b) della sovrastante calotta riscaldante (8) - una cupola (11) atta ad accoppiarsi a tenuta con un collare rastremato (10e) che circoscrive l’anzidetta parete orizzontale inferiore (10c) del manicotto (10) ed altresì dotata di una parete interna concava che delimita, in cooperazione con la faccia inferiore concava di tale parete orizzontale (10c) del manicotto medesimo (10), un vano (V), atto ad alloggiare una tradizionale cialda caricata con polvere di caffè, che risulta in comunicazione con l’esterno per il tramite di un foro (11b) eseguito al vertice della cupola medesima (11) - un coperchio scatolato (12) atto ad impegnarsi stabilmente sui fianchi della sovrastante cupola (11) - uno o più led (13) insediati entro rispettivi fori eseguiti in corrispondenza della parete laterale dell’anzidetto corpo tubolare (1), atti a segnalare il livello di riempimento della bombola (3) e la temperatura raggiunta dall’acqua contenuta nell’anzidetto manicotto (10).
3. 3) Macchina da caffè secondo la rivendicazione 2, caratterizzata per il fatto che l’anzidetta calotta riscaldante (8) incorpora, in corrispondenza della propria parete circolare, una o più resistenze elettriche (9).
4. 4) Macchina da caffè secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che l’anzidetta calotta riscaldante (8) è alimentata con corrente a 12V per il tramite di un cavetto atto ad innestarsi nella presa dell’accendisigari o in altre analoghe prese in dotazione agli automezzi.