IT9041622A1 - Gabbia di laminatoio a freddo per tubi - Google Patents

Gabbia di laminatoio a freddo per tubi

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Igor Illarionovich Kazakevich
Efim Anatolievich Litvak
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Oleg Nikolaevich Nosov
Anatoly Ivanovich Pavlov
Evgeny Petrovich Solodikhin
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce al macchinario per la laminazione dei tubi e, più precisamente, alla gabbia di un laminatoio a freddo per tubi.
La presente invenzione può essere impiegata soprattutto nei laminatoi a freddo per tubi ad incastellatura mobile.
Attualmente, nella produzione dei tubi sono largamente impiegati i laminatoi a freddo per tubi aventi una zona di deformazione a lunghezza maggiorata. Man mano che i canali dei cilindri si usurano e quando si passa ad un'altra dimensione dei tubi laminati, viene effettuata la sostituzione dei cilindri.
Tuttavia, l'installazione di altri cilindri nell'incastellatura mobile del laminatoio è difficoltosa, richiede la regolazione assiale dei cilindri e l'aggiustaggio del calibro, con perdite supplementari di tempo e arresto del laminatoio per un periodo di tempo prolungato. Tale situazione si aggrava nel caso di uso di gabbie aventi più coppie di cilindri per la laminazione a più canali. Perciò, è molto sentito il problema concernente l'aumento della precisione dei lavori di aggiustaggio, la riduzione del tempo a ciò necessario, nonché il miglioramento delle condizioni di manutenzione della gabbia.
E' nota una gabbia per un laminatoio a freddo per tubi (DE, C, 1527752), comprendente un'incastellatura mobile nella quale sono verticalmente sistemate le dentiere del comando dei cilindri, un'incastellatura mobile di potenzacon perni per il fissaggio delle bielle, cilindri verticali conguarniture ed ingranaggi di azionamento, mezzi di tenuta delle guarniture e meccanismi a vite di pressione per regolare la posizione dei cilindri. Gli ingranaggi di azionamento si trovano da un lato dell'incastellatura mobile di potenza, e ciascuna coppia di cilindri è spostata nella direzione di laminazione rispetto alla coppia vicina.
La sostituzione dei cilindri nella gabbia nota è effettuata cilindro per cilindro e richiede un grande volume di lavoro manuale. La regolazione assiale dei cilindri eseguita dopo la sostituzione dei cilindri a mezzo delle viti di regolazione è resa difficile perchè il canale risulta difficilmente visibile, il che richiede perciò perdite supplementari di tempo e non può essere realizzato in modo qualitativamente soddisfacente.
Inoltre, sia in detta gabbia che nelle altre, la regolazione radiale della posizione dei cilindri, dopo la loro sostituzione è eseguita, in generale, con l’ausilio di meccanismi di pressione di tipo a cuneo.
Sono previsti due meccanismi del genere per ogni cilindro e lo spostamento dei cunei in detti meccanismi è realizzato individualmente, u— tilizzando due viti per ogni meccanismo. Con ciò, nelle gabbie con disposizione verticale dei cilindri, l'accesso alle viti del dispositivo di pressione inferiore è reso difficile, richiede un completo arresto del laminatoio e perdite supplementari di tempo.
Il serraggio dei cilindri nella direzione di laminazione è effettuato solo variando lo spessore dei lardoni. Tra i lardoni e le guarniture dei cilindri vi è sempre un certo gioco di montaggio, perciò durante la laminazione i cilindri vibrano nel vano dell'incastellatura mobile di potenza, urtando i montanti. Questo porta all'aumento dei carichi dinamici, dell'usura dei lardoni e delle guarniture, all'alterazione del posizionamento iniziale e dell'aggiustaggio dei cilindri ed al peggioramento della qualità dei tubi finiti.
Poiché le cremagliere del comando dei cilindri si trovano da un lato della coppia dei cilindri e la disposizione del perno della biella non coincide con il baricentro dell’incastellatura mobile, lo sforzo periferico nell'ingranamento ingranaggio-cremagliera e la componente verticale dello sforzo sollecitante il perno della biella, creano un momento di rovesciamento nella direzione di laminazione. Questo porta alla riduzione della regolarità di corsa della gabbia e, di conseguenza, all'aumento dei carichi dinamici, all'usura delle guide, all'alterazione del posizionamento iniziale e dell'aggiustaggio dei cilindri ed al peggioramento della qualità dei tubi finiti.
Alla base della presente invenzione è posto il compito di mettere a punto una gabbia per un laminatoio a freddo per tubi, la cui realizzazione costruttiva permetta di elevare la precisione di montaggio e di aggiustaggio dei cilindri, rendendo simultaneamente molto più breve il periodo necessario alla sostituzione dei cilindri, nonché di migliorare le condizioni di manutenzione.
Tale problema viene risolto per il fatto che nella gabbia di laminatoio a freddo per tubi comprendente una incastellatura fissa, una incastellatura mobile con perni per il fissaggio delle bielle del comando di moto della gabbia, almeno una coppia di cilindri verticali con guarniture e comandi ad ingranaggi e cremagliere aventi delle cremagliere e degli ingranaggi fissi sistemati verticalmente e fissati ai cilindri, ed un meccanismo di pressione a cuneo per la regolazione del gioco tra i cilindri, secondo l'invenzione, sono previste travi che collegano le guarniture superiori della coppia dei cilindri e sono disposte nell'incastellatura mobile, ed un telaio girevole fissato ad un'estremità all'incastellatura fissa mediante un asse verticale, e con l'altra estremità fissata mediante un mezzo di bloccaggio a cuneo, e portante la cremagliera del comando a cremagliera di uno dei cilindri della coppia, situata in relazione di simmetria obliqua con la cremagliera del comando dell'altro cilindro di detta coppia, tra le guarniture di ciascun cilindro e l'incastellatura mobile essendo inoltre interposti mezzi di tenuta a cuneo collegati tra di essi per muoversi insieme in opposizione.
Tale realizzazione costruttiva della gabbia permette simultaneamente nel corso del funzionamento del laminatoio di effettuare i lavori preparatori relativi alla sostituzione dei cilindri ed al loro aggiustaggio parziale. I cilindri cosi preparati per la sostituzione sono preliminarmente montati con le loro guarniture fuori della gabbia ed è effettuata la loro regolazione assiale. Questo consente di eseguire la sostituzione dei cilindri preliminarmente aggiustati nella direzione assiale non cilindro dopo cilindro, ma a coppie, il che assicura la precisione della regolazione e rende molto più breve la sostituzione dei cilindri.
Il montaggio di un telaio girevole sull'incastellatura immobile ed il suo fissaggio mediante un asse fisso ed un mezzo mobile di bloccaggio a cuneo, permettono di aprire facilmente lo spazio operativo dell'incastellatura fissa per la sua manutenzione e per la sostituzione dei cilindri, con il simultaneo disimpegno di una delle cremagliere dall’ingranaggio del cilindro, vale a dire che la rotazione del telaio è effettuato lo smontaggio parziale della gabbia.
La disposizione della cremagliera di uno dei cilindri sul telaio in relazione di simmetria obliqua con l'altro cilindro, consente di eliminare il momento di rovesciamento nel senso di laminazione dovuto allo sforzo periferico insorgente nell'ingranamento ingranaggio-cremagliera.
La sistemazione dei mezzi di tenuta a cuneo collegati tra di loro per il loro moto comune in opposizione permette, durante il montaggio di una nuova coppia di cilindri, di avere un gioco sufficientemente grande tra le guarniture ed il vano dell'incastellatura mobile, che facilita notevolmente il montaggio dei cilindri nell’incastellatura mobile, e che viene subito registrato grazie allo spostamento comune l'uno verso l'altro dei cunei mobili dei mezzi di tenuta.
Inoltre è assicurata una tenuta senza gioco delle guarniture lungo tutta la superficie di contatto, sono impedite le vibrazioni dei cilindri e non viene alterato il loro posizionamento iniziale.
Ε' opportuno che i mezzi di tenuta a cuneo delle guarniture ed i meccanismi di pressione a cuneo siano realizzati a guisa di due coppie di cunei sistemate in opposizione nel piano verticale, in cui, in ogni coppia, i cunei sono in contatto mutuo mediante i loro piani inclinati, ed uno dei cunei è fissato all'incastellatura mobile ed ha una scanalatura longitudinale e delle guide situate sulla superficie inclinata che abbracciano il cuneo mobile, il quale ha uno sporgenza longitudinale alloggiata nella scanalatura longitudinale del cuneo fisso, i cunei mobili di due coppie di cunei contrapposte essendo collegati tra loro mediante una coppia elicoidale per il loro moto comune. Con ciò, la vite della coppia elicoidale di ogni meccanismo di pressione a cuneo può essere installata verticalmente sul perno di fissaggio della biella, il quale è inserito in una bussola situata sull'incastellatura mobile nel piano verticale passante per il centro di gravità dell'incastellatura mobile.
Tale realizzazione costruttiva dei mezzi di tenuta e dei meccanismi di pressione a cuneo consente di effettuare la regolazione radiale ed il serraggio delle guarniture di una coppia di cilindri impiegando un numero di viti notevolmente minore (quattro volte minore), il che migliora le condizioni di manutenzione della gabbia, riduce il periodo di aggiustaggio dei cilindri ed assicura un'alta precisione di regolazione. La presenza di una bussola speciale nel piano verticale passante per il centro di gravità dell'incastellatura mobile, permette di utilizzare il perno di biella inserito in essa, l'asse del quale coincide con il baricentro dell'incastellatura mobile, da una parte come appoggio per la vite dei dispositivi di pressione e dall'altra parte di eliminare il momento di rovesciamento dell'incastellatura mobile nella direzione di laminazione, e permette pure di ridurre il gioco nell'accoppiamento della biella al perno, il che rende più regolare il moto della gabbia e riduce i carichi dinamici.
L'invenzione viene chiarita dalla descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione della gabbia di laminatoio a freddo per tubi, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
la figura 1 rappresenta una gabbia per laminatoio a freddo per tubi secondo l'invenzione, vista in pianta;
la figura 2 è una sezione lungo la linea II-II della figura 1; la figura 3 è una sezione lungo la linea III-III della figura 1; la figura 4 è una sezione lungo la linea IV-IV della figura 1 (ribaltata) ;
la figura 5 è una sezione lungo la linea V-V della figura 1 (ribaltata) ;
la figura 6 mostra un'incastellatura mobile con due coppie di cilindri spostate l'una rispetto all'altra nel piano verticale;
la figura 7 mostra la sistemazione delle viti dei meccanismi di pressione;
la figura 8 è una sezione lungo la linea VIII-VIII della figura 7.
La gabbia per laminatoio a freddo per tubi comprende un'incastellatura fissa (figura l), una incastellatura mobile 2 con perni 3 di fissaggio delle bielle 4, una coppia di cilindri verticali 5, 6 (figura 2) con guarniture 7 superiore ed inferiore, mezzi di tenuta 8 (figura 1) delle guarniture 7 realizzati a cuneo, un meccanismo di pressione a cuneo 9 per regolare il gioco tra i cilindri 5 e 6 e comandi a cremagliera per la rotazione dei cilindri 5 e 6.
Il comando del cilindro 5 (figura 2) è formato da una cremagliera 10 fissata all'incastellatura fissa 1, e da un ingranaggio 11 fissato all'estremità inferiore del cilindro 5. Il comando del cilindro 6 è formato da una cremagliera 12 e da un ingranaggio 13 fissato all'estremità superiore del cilindro 6. Con ciò, la cremagliera 12 si trova in relazione di simmetria obliqua con la cremagliera 10, cioè le loro linee di impegno con gli ingranaggi si trovano dai diversi lati del piano verticale 0-0 passante per l’asse di laminazione ed alla stessa distanza da detto asse.
Inoltre, la gabbia è dotata di travi 14 (figure 1-3) fissate all'incastellatura mobile 2, alle quali sono fissate le guarniture superiori 7 della coppia di cilindri 5, 6, ed un telaio girevole 15 al quale è fissata la cremagliera 12.
Il telaio 15 (figura 3) è fissato all'incastellatura fissa 1 ad una estremità mediante un asse verticale 16, ed all’altra estremità mediante un dispositivo mobile di bloccaggio a cuneo 17, che è mosso da un cilindro indraulico 18, il corpo del quale è fissato all'incastellatura fissa 1.
Ogni mezzo di tenuta a cuneo 8 delle guarniture 7 dei cilindri è realizzato sotto forma di due coppie A e B di cunei 19 e 20 sistemate in opposizione nel piano verticale, con ciò, i cunei 20 di ogni coppia sono collegati tra di loro per compiere un moto comune uno verso l'altro.
In ogni coppia A e B i cunei 19 e 20 sono rivolti l'uno verso l'altro mediante le loro superfici inclinate. Ciascun cuneo 19 è immobilizzato sull'incastellatura mobile 2 ed ha una scanalatura longitudinale 21 (figura 4), mentre il cuneo 20 (figura 3) è montato in modo da poter compiere un moto verticale rispetto al cuneo 19 ed ha una sporgenza longitudinale 22 (figura 4) che entra nella scanalatura 21 del cuneo 19. Per lo spostamento in opposizione dei cunei 20 delle coppie A e B, i cunei mobili 20 sono collegati da una coppia elicoidale costituita da una spina 23 e da dadi 24, 25. Il cuneo mobile 20 si muove rispetto al cuneo 19 in guide 26 (figura 3) formate da spessori assicurati alla superficie inclinata del cuneo 19 con l'ausilio di bulloni 27.
I meccanismi di pressione a cuneo 9 (figure l, 2) sono eseguiti nello stesso modo dei mezzi di tenuta 8, ed ognuno di esso è formato da due coppie C e D di cunei 28 e 29 sistemate in opposizione nel piano verticale. In ciascuna coppia i cunei 28 e 29 sono rivolti l'uno verso l'altro mediante le loro superfici inclinate, con ciò, il cuneo 28 è immobilizzato all'incastellatura mobile 2 ed ha una scanalatura longitudinale 30 (figure 1, 5), mentre il cuneo 29 è montato in modo da poter compiere un moto verticale rispetto al cuneo 28 ed ha una sporgenza longitudinale 31 che entra nella scanalatura 30 del cuneo 28. Lo spostamento dei cunei 29 è effettuato con l'ausilio di una coppia elicoidale, la vite 32 della quale passa attraverso le sporgenze 31 dei cunei 29.
Nella sporgenza 31 del cuneo 29 della coppia C è montata una bussola 33 avente un filetto interno per il suo accoppiamento alla vite 32, un bordino anulare ad una sua estremità per aderire alla sporgenza 31 dal suo lato esterno, come è mostrato nella figura 5, ed un tratto filettato dal lato esterno della sua altra estremità. A detto tratto filettato della bussola 33 è avvitato un dado 34 che blocca la bussola 33 in senso assiale ri— spetto al cuneo 29, vale a dire la bussola 33 si muove insieme a questo cuneo 29.
La vite 32 porta un controdado 35 che blocca la vite 32 rispetto alla bussola 33. Tale realizzazione costruttiva della coppia C di cunei permette di porre in moto i cunei 29 delle coppie C e D sia simultaneamente sia separatamente.
Ciascun cuneo mobile 29 (figura 2) si muove rispetto al cuneo fisso 28 in guide 36, formate da spessori fissati alla superficie inclinata del cuneo fisso 28 con l'ausilio di bulloni 37. La vite 32 è montata verticalmente ed è bloccata sul perno 3 di fissaggio della biella 4. Il perno 3 è inserito in una borchia 38 situata sull'incastellatura mobile 2 nel piano verticale passante per il baricentro dell'incastellatura mobile 2, l'asse del perno 3 passando attraverso il baricentro dell'incastellatura 2.
Sul telaio 15 è montato un coperchio 39 che chiude lo spazio operativo dell'incastellatura fissa 1 della gabbia, e sopra la cremagliera 10 è situato un coperchio 40 che protegge l'ingranamento dentato del comando dei cilindri.
I cilindri 5, 6 sono fissati alle travi 14 mediante bulloni 41. Tra la guarnitura 7 del cilindro 5 e le travi 14 sono montati spessori di regolazione 42. Le travi 14 sono fissate all'incastellatura mobile 2 mediante bulloni 43.
Nella figura 6 è mostrata una variante di attuazione dell'incastellatura mobile con due coppie 44, 45 di cilindri, nella quale ciascun canale ha una coppia individuale di cilindri, spostata nel piano verticale. I cilindri delle coppie 44, 45 sono installati nello stesso modo che nella gabbia rappresentata nelle figure 1-5. Le viti 32 (figura 7) del meccanismo di pressione a cuneo 9 di ogni coppia 44, 45 di cilindri sono bloccate rigidamente in senso verticale da una trave 46, sistemata all'estremità del perno 3 (figura 8) di fissaggio della biella inserito nella bussola o borchia 38, situata nel piano verticale passante per il centro di gravità dell'incastellatura mobile di potenza.
Il montaggio e l'aggiustaggio dei cilindri della gabbia sono eseguiti nel modo seguente.
L'incastellatura mobile 2 è fermata in posizione intermedia della sua corsa (come si vede nella figura 1), è aperto il coperchio 39 (figura 2), è diseccitato il cilindro idraulico 18 (figura 3), per cui, la sua asta si sposta verso l'alto ed estrae il mezzo di bloccaggio a cuneo 17 dalla scanalatura formata dall'incastellatura fissa e dal telaio 15. Il telaio 15 è ruotato, insieme alla cremagliera 12 del comando del cilindro 6 ed al coperchio 39 (figura 2), attorno all'asse 16 (figura 3) di un angolo di 80-100° rispetto all'incastellatura fissa 1, aprendo l'accesso allo spazio operativo dell'incastellatura fissa 1. Il coperchio 40 (figura 2) viene spostato verso destra. Per liberare le guarniture 7 del cilindro 5 è svitato il dado 24 (figura 3) del mezzo di tenuta 8 ed il cuneo mobile 20 delle coppia B insieme alla spina 23 sono spostati in giù. Durante il moto in giù del cuneo mobile 20, le guide 26 impediscono il suo distacco dal piano inclinato del cuneo fisso 19, mentre la sporgenza 22 (figura 4) entrante nella scanalatura 21 assicura il moto verticale del cuneo mobile 20, escludendo il suo disallineamento rispetto al cuneo fisso 19. Di conseguenza, tra la guarnitura inferiore 7 ed il cuneo mobile 20 è formato un gioco preciso di da 1 a 3 mm. Poi, il cuneo mobile 20 della coppia A, con l'ausilio di una vite di posizionamento (non mostrata) avvitata nel foro filettato 47 del cuneo mobile 20, viene spostato in sù (figura 3) ed è sistemato nello stesso modo che nella coppia B. Di conseguenza, tra la guarnitura superiore 7 del cilindro 5 ed il cuneo mobile 20 si forma un gioco preciso di 1-3 mm. Nello stesso modo sono liberate le guarniture 7 del cilindro 6 dall'effetto del mezzo di tenuta 8.
Per ottenere un gioco ben definito, tra il meccanismo di pressione 9 e le guarniture 7 del cilindro 6, viene svitato il controdado 35 della coppia C (figura 5) ed è ruotata la vite di pressione 32, ponendo i cunei mobili 29 delle coppie C e D in moto in senso opposto. Con ciò, la sporgenza 31 blocca la posizione del cuneo mobile 29 rispetto alla scanalatura 30 del cuneo fisso 28, mentre gli spessori 36 (figura 2} impediscono il suo distacco dalla superficie inclinata del cuneo fisso 28, come sopra descritto per le coppie A e B. Di conseguenza, tra le guarniture superiore ed inferiore 7 del cilindro 6 ed i cunei mobili 29 delle coppie C e D si forma un gioco.
Ottenuto un gioco di 3-5 mm tra i cunei mobili 29 dei meccanismi di pressione e le guarniture dei cilindri, vengono svitati i bulloni 43 di fissaggio delle travi 14 e poi è estratta la coppia di cilindri 5 e 6 dall'incastellatura mobile con l'ausilio di una macchina di sollevamento dei carichi o di un altro attrezzo. Nello stesso tempo i mezzi di tenuta 8 ed il dispositivo di pressione 9 rimangono fissati all'incastellatura mobile 2.
Preliminarmente (prima dell'arresto del laminatoio), una nuova coppia di cilindri 5, 6 viene assiemata fuori del laminatoio nel modo seguente. Sul montante (non mostrato) sono sistemate le travi 14 e ad esse sono fissati i nuovi cilindri 5, 6. Mediante viti di posizionamento (non mostrate), il cilindro 5 è regolato nel senso assiale rispetto al cilindro 6.
Durante queste operazioni l'accesso ai calibri è libero. Quindi, tra la guarnitura 7 del cilindro 5 ed una trave 14 è sistemato un pacco di spessori di registrazione 42 del rispettivo valore, e sono serrati i bulloni 41 del cilindri 5 e 6. Poi è effettuata la verifica di controllo della coassialità dei canali e, in caso di necessità, viene corretto lo spessore degli spessori di registrazione 42. La coppia di cilindri assiemata preliminarmente in tale modo viene installata, con l'ausilio di un meccanismo di sollevamento sull'incastellatura mobile 2, dopo l'estrazione della coppia di cilindri usurati. Poi, vengono eliminati i giochi tramite i mezzi di tenuta 8, simultaneamente nei due cilindri o separatamente.
Vengono estratte le viti di posizionamento (non mostrate) dai fori filettati 47 dei cunei mobili 20 della coppia A. Ruotando il dado 24 lungo la spina 23, si muovono simultaneamente l'uno verso l'altro i cunei mobili 20 delle coppie A e B rispetto ai cunei fissi 19 di dette coppie. Con ciò, la rotazione del dado 24 è realizzata fino al contatto sicuro dei cunei mobili 20 con le guarniture 7 dei cilindri 5 e 6. E' così ottenuto un accoppiamento senza gioco delle guarniture e dei cilindri, che impedisce la vibrazione di detti cilindri durante il funzionamento del laminatoio e minimizza l'usura. Successivamente sono serrati i bulloni 43 (figura 2) di fissaggio delle travi intermedie 14.
Dopo di ciò è effettuata la regolazione dei giochi radiali tra i cilindri, con l'ausilio del meccanismo di pressione 9. Ruotando la vite 32 viene trasmesso un moto in senso contrario ai cunei mobili 29 delle coppie C e D del meccanismo di pressione 9, fino all'ottenimento del valore necessario dei giochi tra i cilindri 5, 6. Se i giochi tra i cilindri, dal lato della coppia superiore C e della coppia inferiore D di cunei dei meccanismi di pressione sono diversi, allora è eseguita regolazione supplementare mediante la bussola 33, in cui, trattenendo la vite 32 (figura 5) e ruotando la bussola 33 viene spostato il cuneo mobile della coppia C, uniformando i giochi tra i cilindri e viene serrato il controdado 35; cosi, durante il funzionamento della gabbia i giochi tra i cilindri 5 e 6 vengono registrati ruotando soltanto la vite 32, dopo aver svitato preliminarmente il controdado 35. Alla fine delle regolazioni è riposizionato il coperchio 40 (figura 2), è fatto ritornare in posizione originaria il telaio 15, la cremagliera 12 si impegna con l'ingranaggio 13 e, inserendo il cilindro idraulico 18 (figura 3), è messo in moto il mezzo di bloccaggio a cuneo 17, il quale entra nella scanalatura tra il telaio 15 e l'incastellatura fissa 1 ed immobilizza il telaio 15 rispetto all'incastellatura fissa 1. Poi, viene abbassato il coperchio 39 (figura 2) e la gabbia è pronta al lavoro. Il moto di va e vieni imposto dal meccanismo di azionamento tramite le bielle 4, è trasmesso all'incastellatura mobile 2, per cui gli ingranaggi di comando 11, 13 rotolando rispettivamente sulle cremagliere 10, 12, trasmettono ai cilindri 5 e 6 un moto oscillatorio.
In modo analogo funziona la gabbia ad incastellatura mobile comprendente due coppie di cilindri (figura 6, 7, 8). Ambedue le gabbie possono essere utilizzate per la laminazione ad una via ed a due vie.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gabbia di laminatoio a freddo per tubi comprendente una incastellatura fissa, una incastellatura mobile con perni per il fissaggio delle bielle del comando di moto della gabbia, almeno una coppia di cilindri verticali con guarniture e comandi ad ingranaggi e cremagliere aventi cremagliere ed ingranaggi fissi sistemati verticalmente e fissati ai cilindri, ed un meccanismo di pressione a cuneo per la regolazione del gioco tra i cilidri, caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre travi che collegano le guarniture superiori della coppia di cilindri e sono collocate nell'incastellatura mobile, un telaio girevole fissato ad una estremità dall'incastellatura fissa mediante un asse verticale, con l'altra estremità fissata mediante un mezzo di bloccaggio a cuneo, portante la cremagliera del comando a cremagliera di uno dei cilindri della coppia, situata in relazione di simmetria obliqua con la cremagliera del comando dell'altro cilindro di detta coppia, tra le guarniture di ciascun cilindro e l'incastellatura mobile essendo interposti mezzi di tenuta a cuneo collegati tra di essi per muoversi insieme in opposizione.
  2. 2. Gabbia secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i mezzi di tenuta a cuneo delle guarniture ed i meccanismi di pressione a cuneo sono realizzati a guisa di due coppie di cunei sistemate in opposizione nel piano verticale, ed in ogni coppia i cunei sono in contatto l'uno con l'altro mediante i loro piani inclinati, ed uno dei cunei è fissato all'incastellatura mobile ed ha una scanalatura longitudinale e guide situate sulla superficie inclinata che circondano il cuneo mobile, il quale ha una sporgenza longitudinale alloggiata nella scanalatura longitudina— le del cuneo fisso, i cunei mobili di due coppie di cunei contrapposte essendo collegati tra di loro mediante una coppia elicoidale per il loro moto comune.
  3. 3. Gabbia secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la vite della coppia elicoidale di ogni meccanismo di pressione a cuneo è installata verticalmente sul perno di fissaggio della biella.
  4. 4. Gabbia secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che il perno di fissaggio della biella è inserito in una borchia situata sull'incastellatura mobile nel piano verticale passante attraverso il baricentro dell'incastellatura mobile.
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