IT9022146A1 - Circuito extracorporeo di plasmaferesi ad ago singolo - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Il trovato si riferisce ad un circuito extracorporeo di plasmaferesi ad ago singolo.

E ' noto che la plasmaferesi consiste nell'estrarre sangue da un donatore ovvero da un paziente per immetterlo in un circuito extracorporeo comprendente un filtro nel quale avviene la separazione di una frazione liquida, denominata appunto plasma, dalla massa del sangue contenente la frazione cellulare che viene poi reimmessa al donatore o al paziente; il plasma viene poi trattenuto, se trattasi di prelievo da un donatore, ovvero scartato jquando è prelevato da un paziente per essere sostituito

Quando si procede con un circuito extracorporeo ad ago singolo, il procedimento risulta costituito da una serie di cicli, ognuno dei quali prevede una fase di prelievo di sangue ed una successiva fase di reimmissìone della frazione rimasta dopo la separazione del plasma, che si conclude quando la raccolta di plasma raggiunge la quantità desiderata.

Nei circuiti extracorporei più comunemente compresi nella tee nica nota il filtro nel quale avviene la separazione del plasma dal sangue presenta un circuito del sangue connesso ad un'estremità con una linea dotata di pompa proveniente dall'ago singolo, ed all'altra estremità con una linea sfociante in un serbatoio di raccolta del sangue, e presenta inoltre un comparto del plasma connesso con una linea ad un serbatoio di raccolta del plasma stesso.

Il circuito extracorporeo cosi strutturato consente la realizzazione di un procedimento dì plasmaferesi nel quale la separazione di plasma dal sangue si attua esclusivamente durante le fasi di prelievo del sangue dal paziente o dal donatore, mentre durante le successive fasi di reinfusione non si realizza alcuna separazione, ed il serbatoio del plasma viene semplicemente clampato, per il segno sfavorevole delle pressioni dei liquidi presenti nel sistema.

Questo procedimento presenta allora la caratteristica svantaggiosa di comprendere per ognuno dei cicli una sola fase attiva su due, e di comportare di conseguenza tempi lunghi di effettuazione, particolarmente sgraditi nel caso la plasmaferesi riguardi un donatore.

Esiste nella tecnica nota anche un tipo di circuito extracorporeo nel quale è presente una linea di ricircolo al filtro di parte del Bangue in fase di reinfusìone, ma con questa pratica si corre il rischio di non operare nell<1 >intervallo ottimale di pressioni dei fluidi pre senti nel sistema, con diminuzione di efficienza del sistema stesso, e comunque alla maggiore quantità di sangue non reinfuso al paziente o al donatore è connessa una diminuzione della quantità di sangue fresco prelevata nella successiva fase.

Compito del presente trovato è allora quello di realizzare un circuito extracorporeo di plasmaferesi ad ago singolo che, operando con la massima efficienza possibile, consenta una drastica riduzione dei tempi necessari alla realizzazione del procedimento.

Il compito proposto viene raggiunto da un circuito extracorporeo di plasmaferesì ad ago singolo, secondo il trovato, comprendente un filtro nel quale avviene la separazione di plasma dal sangue a seguito della presenza di una pressione di transmembrana tra i detti fluidi, dotato dì due connettori sul circuito del sangue, l'uno connesso con una linea che termina in corrispondenza dell'ago singolo e comprende interposta una pompa, e l'altro connesso ad una linea di collegamento con un serbatoio del sangue, caratterizzato dal fatto di comprendere una linea di collegamento del comparto plasma del filtro con una sacca di raccolta del plasma stesso, dotata di una pompa asservita a mezzi di controllo automatico atti al mantenimento della pressione di transmembrana nel filtro ad un valore compreso entro un intervallo ottimale per tutta la durata del procedimento .

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita ma non esclusiva del trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni in cui l'unica figura rappresenta un circuito extracorporeo in forma schematica.

Con riferimenbto alla suddetta figura, è indicato con 1 un filtro nel quale avviene la separazione di plasma dal sangue prelevato da un donatore o da un paziente quando è assicurata la presenza dì una pressione di transmembrana tra i detti fluidi, intesa come differenza tra la pressione media nel circuito del sangue e la pressione media nel com-parto del plasma all'interno del filtro.

Il filtro 1 è dotato di due connettori nel circuito del sangue, il primo dei quali, indicato con la, è connesso con la linea 2 che termina in corrispondenza dell'ago singolo 3, può essere intercettata mediante 1'elettropinza 2a e comprende interposta la pompa sangue 4.

Su detta linea 2 sono presenti in modo noto un sensore di livello 5 ed un sensore di bolle 6; all'ago singolo 3 perviene, pure in modo noto, la linea 7 che convoglia soluzione anticoagulante prelevata dalla bottiglia 8 tramite la pompa 9 con 1'interposizione del controllo di fine bottiglia 10.

Il secondo connettore nel circuito del sangue del filtro 1, indicato con lb è connesso con la linea 11 che si sdoppia in due linee: la linea 12, intercettabile mediante 1'elettropinza 12a, che perviene al serbatoio di raccolta sangue 13, realizzato in forma di sacca tale da assicurare al proprio interno un valore di pressione pari a quello della pressione atmosferica, con dispensa di rilevazione della stessa e conseguente semplificazione del sistema; la linea 14, intercettabile mediante la pinza 14a, che perviene alla sacca di raccolta del liquido di priming 15.

E* poi indicato con 16 un sistema automatico di pesatura delle dette sacche.

Caratteristica saliente del trovato consiste nella presenza della linea 17 di collegamento del comparto plasma del filtro con la sacca 18 di raccolta del plasma stesso, dotata della pompa plasma 19 asservita a mezzi di controllo automatico facenti capo al microprocessore 20 atti al mentenimento della pressione di transmembrana nel filtro 1 ad un valore sostanzialmente costante, compreso nell'intervallo di funzionamento ottimale del filtro stesso, per tutta la durata del procedimento di plasmaferesi, e dunque sia durante le fasi di prelievo che durante le fasi di reinfusione. E' poi indicato con 18a un sistema automatico di pesatura della sacca 18.

I segnali rilevati dai sensori 5 e 6, dal controllo 10, e dai sistemi di pesatura 16 e 18a, unitamente a quelli dei trasduttori di pressione 21, 22, 23, pervengono al microprocessore 20 al quale sono asservite le pompe 9, 4 e 19 e le diverse elettropinze per il controllo automatico di tutto il sistema; le linee tratteggiate in figura visualizzano appunto i diversi collegamenti del sistema di controllo.

Il funzionamento del trovato è il seguente.

Dopo la fase iniziale di priming con raccolta del liquido di lavaggio nella sacca 1E, inizia il procedimento di plasmaferesi con una fase di prelievo durante la quale il sangue, prelevato dalla pompa 4, viene inviato al filtro 1 dove avviene la separazione di una certa quantità di plasma in condizione di pressione di transmembrana sostanzialmente costante assicurata dalla pompa 19 che preleva il plasma stesso e lo invia alla sacca di raccolta 18; il sangue residuo esce dal filtro per inserirsi nelle linee 11 e 12 e raccogliersi nella sacca 13.

E<1 >appena il caso di precisare che il valore sostanzialmente costante della pressione di transmembrana mantenuto nel filtro 1 dall'azione della pompa 19 è compreso nell'intervallo ottimale di.funzionamento del sistema, e dunque è tale da non scendere sotto i valori minimi per una buona efficienza del filtro, e da non superare i valori massimi oltre i quali si presentano pericoli di emolisi.

La fase di prelievo termina al raggiungimento della quantità prefissata di sangue nella sacca 13, ed inizia la fase di reinfusione, con inversione del senso di rotazione della pompa 4, del sangue contenuto nella sacca 13 al paziente o al donatore, seguendo in senso inverso il percorso attraverso il filtro 1 tenuto nella fase precedente.

Anche durante questa fase di reinfusione la pompa 19 opera nel senso di mantenere la pressione di transmembrana nel filtro 1 ad un valore ottimale prefissato dall'operatore e dunque anche durante questa fase continua la separazione di plasma che la detta pompa 19 convoglia alla sacca 18.

Quando si aggiunge il completo svuotamento della sacca 13 termina la fase di reinfusione e parte un nuovo ciclo con modalità identiche a quelle descritte; le fasi di prelievo e reinfusione si susseguono cosi, regolate dal sistema di controllo del circuito, fino a che nella sac ca 18 si è raccolta la quantità di plasma desiderata, ed a questo punto il procedimento si arresta.

La condizione di funzionamento descritta risulta in tutta evidenza molto favorevole, perché la separazione di plasma dal sangue realizzata sia durante le fasi di prelievo che durante le fasi di reinfusione consente in pratica un aumento dell'efficienza del filtro, e di conseguenza una drastica riduzione del tempo necessario al procedimento rispetto a quanto avviene nella tecnica nota.

Valga il seguente esempio numerico, fornito a puro titolo indicativo.

Si supponga di voler estrarre da un donatore o da un paziente una quantità di 600 mi (millilitri) di plasma, operando un prelievo di 300 mi di sangue per ogni ciclo.

Supposto un rendimento del filtro pari al 20%, operando secondo la più comune tecnica nota con separazione di plasma durante la sola fase di prelievo, si ottiene per ogni ciclo un volume di plasma pari a 300 x 0,20 = 60 mi.

Dunque per raccogliere i 600 mi di plasma desiderati occorrono 600 : 60 = 10 cicli.

Ben diversamente vanno le cose operando con il circuito extracorporeo secondo il trovato, come subito si comprende esaminando la quantità di plasma che si raccoglie per ogni ciclo a parità di volume di sangue prelevato, ossia 300 mi, e di efficienza del filtro, ossia 20%.

Durante la fase di prelievo la raccolta di plasma è dunque ancora di 300 x 0,20 = 60 mi, come nella tecnica nota, ma ora si ottiene plasma anche durante la fase di reinfusione dei 300 - 60 = 240 mi dì sangue rimasto, e precisamente una quantità di plasma pari a 240 x 0,20 - 48 mi.

Durante ogni ciclo si ottengono allora 60 48 = 108 mi di plasma, ed allora la raccolta dei 600 mi di plasma desiderati viene attuata con un procedimento che comprende soltanto 600 : 108 = 6 cicli circa, contro i 10 cicli necessari operando con il procedimento precedentemente descritto.

Come detto, la riduzione del tempo che ne deriva è veramente notevole.

II trovato descritto è suscettìbile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo: così ad esempio il sistema di controllo potrà consentire durante il funziona-mento una certa variabilità della pressione di transmembrana nel filtro 1 sempre mantenendo il valore nell'ambito dell'intervallo ottimale di funzionamento

Nella pratica realizzazione del trovato, i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze; inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti con altri elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1. Circuito extracorporeo di plasmaieresi ad ago singolo, compren dente un filtro nel quale avviene la separazione di plasma dal sangue a seguito della presenza di una pressione di transmembrana tra i detti flui di, dotato di due connettori sul circuito del sangue, l'uno connesso con una linea che termina in corrispondenza dell'ago singolo e comprende interposta una pompa, e l'altro connesso ad una linea di collegamento con un serbatoio del sangue, caratterizzato dal fatto di comprendere una linea di collegamento del comparto plasma del filtro con una sacca di raccolta del plasma stesso, dotata di una pompa asservita a mezzi di controllo automatico atti al mantenimento della pressione di transmembrana nel filtro ad un valore compreso entro un intervallo ottimale per tutta la durata del procedimento.
2. 2. Circuito secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una linea di collegamento del comparto plasma del filtro con una sacca di raccolta del plasma stesso, dotata di una pompa asservi ta a mezzi di controllo automatico atti al mantenimento della pressione di transmembrana nel filtro ad un valore sostanzialmente costante compreso entro un intervallo ottimale per tutta la durata del procedimento.
3. 3. Circuito secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il serbaotio del sangue è realizzato con una sacca flessibile, tale da assicurare al suo interno un valore di pressione pari alla pressione atmosferica.
4. 4. Circuito extracorporeo di plasmaferesi ad ago singolo, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.