IT8946887A1 - Affilatrice di catene da taglio, tipicamente catene per motoseghe. - Google Patents

Description

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il presente trovato concerne una macchina automatica per affilare le catene da taglio in genere, tipicamente catene per motoseghe.

Come ? noto, dette catene per motoseghe, cui il trovato si riferisce in modo particolare ma non esclusivo, comprendono un anello di catena dalle cui maglie si deriva una serie di identici organi di taglio, o denti, equidistanziati.

E' altres? noto che detti denti sporgono all'esterno dello anello della catena, e presentano le proprie estremit? che sono ripiegate ortogonalmente al piano di giacitura di detto anello, alternativamente in un senso ed in quello contrappo

Ancora, sul bordo anteriore (con riferimento al senso di traslazione della catena durante le operazioni di taglio) di detti denti sono ricavati i rispettivi profili taglienti, che sono alternativamente inclinati verso i fianchi contrapposti della catena.;

Si precisa altres? che l'inclinazione del profilo tagliente pu? variare anche sensibilmente da un tipo di catena ad un altro, come pure pu? variare il passo di distribuzione dei denti.

Un problema che si presenta con simili catene, ? quello di poter affilare le stesse in modo regolare e corretto quale che sia l'Inclinazione del profilo tagliente dei denti, quale che sia il passo di distribuzione degli stessi, e ci? anche nel caso in cui detti profili taglienti non sono alternativamente inclinati l'uno in un senso e l'altro (precedente o seguente) nel senso contrapposto.

Un altro problema che si presenta all'atto dell'affilatura di dette catene ? quello di poter agevolmente procedere senza effettuare interventi manuali, a parte il montaggio/ smontaggio della catena e le necessarie regolazioni degli organi di affilatura all'inizio della operazione, senonch?, nonostante i tentativi finora attuati da pi? parti, non ? stata ancora proposta una soluzione capace di superare i problemi su esposti.

Pertanto, nel settore specifico ? profondamente sentita la esigenza di mezzi atti ad ovviare a quanto sopra richiamato. Lo scopo principale del presente trovato ? appunto quello di ottemperare a detta esigenza nel contesto di una soluzione costruttiva affidabile e razionale.

Secondo il trovato, l'affilatrice in parola comprende due pulegge complanari a scartamento registrabile sulle quali viene avvolta la catena da affilare, la quale ? fatta avanzare a passi da un gruppo di trascinamento a funzionamento alternativo che ? asservito a due tastatori. Questi ultimi sono posti di fronte ai fianchi contrapposti della catena onde rilevare ognuno il passaggio di ogni singolo dente dello stesso fianco, in guisa che, ogni volta che un dente in transito contattia uno di detti tastatori, il gruppo di trascinamento inverte temporaneamente il proprio moto, con contestuale arretramento del dente appena transitato contro un riscontro di posizionamento, ad esempio costituito dallo stesso tastatore che ha provveduto a detta inversione.

Il dente (temporaneamente stazionario) cos? posizionato viene affilato da una mola che ? atta a spostarsi rispetto alla catena in guisa da occupare due posizioni contrapposte rispettivamente di riposo e di lavoro, e che ? anch'essa asservita a detti due tastatori in guisa che la stessa ? atta, prima di portarsi in detta posizione di lavoro, a far assumere alla propria superficie attiva (o di affilatura) la stessa inclinazione del profilo tagliente del dente temporaneamente adagiato contro detto riscontro.

Vengono quindi raggiunti gli scopi tutti del trovato in quanto dopo il montaggio della catena sulla macchina, e la regolazione di questa ultima, tutti i denti della catena vengono affilati in, modo automatico senza riguardo alla inclonazione dei loro taglienti, e ci? senza richiedere alcun intervento dell'add?tto.

Le caratteristiche e i pregi costruttivi del trovato risulteranno evidenti dalla particolareggiata descrizione che segue, fatta con riferimento alle figure allegate che ne illustrano, a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, una particolare e preferita forma di realizzazione.

La FIG. 1 mostra il trovato secondo una vista prospettica latero-frontale.

La FIG. 2 mostra lo stesso secondo una vista prospettica latero-frontale ottenuta dal lato contrapposto a quello di FIG. l.

La FIG. 3 ? la sezione III-III segnata in FIG. 2, in scala maggiore.

Le FIGG. 4 e 5 sono le sezioni rispettivamente IV-IV e V-V segnate in FIG. 3.

La FIG. 6 ? una vista in elevazione, e sezionata, della torretta portamola.

La FIG. 7 ? la sezione VII-VII segnata in FIG. 6.

La FIG. 8 ? la vista ottenuta secondo la direzione VIII segnata in FIG. 6.

La FIG. 9 ? la sezione IX-IX segnata in FIG. 6.

Dalle citate figure, vedi in particolare le FIGG. 1 e 2, si rileva una vaschetta (1) di raccolta degli sfridi di lavorazione, la quale ? impostata su una base di appoggio (2), e dalla quale si elevano una incarteratura (3) ed un pilastro cavo (4).

Sulla incarteratura (3) ? previsto un quadro di comando e controllo (30) mentre al di sopra del pilastro (4) ? impostata una mensola cava (40), o torretta, questa ultima scorrevole verticalmente come verr? specificato nel seguito.

come ? ben illustrato nelle FIGG. da 1 a 4, alla base del pilastro (4) ? impostato un corpo scatolato di forma allungata (5) il quale ? inclinato verso l'alto dalla parte di detta incarteratura (3) (FIGG. 1, 2).

Pi? in particolare, il collegamento tra detti corpo (5) e pilastro (4) ? attuato mediante un accoppiamento prismatico (6) del tipo a coda di rondine, il cui elemento femmina (60) ? fissato al pilastro (4) (v. FIGG. 3, 5), mentre il suo elemento maschio (61) ? fissato al corpo (5).

Ancora, vedi le FIGG. da 1 a 5, tra detto pilastro (4) e detto elemento maschio (61) ? interposto un dispositivo vite-madrevite (7), azionabile attraverso un volantino (70), il quale ? atto a permettere di regolare la posizione operativa del corpo (5) e dei suoi accessori rispetto alla torretta per i motivi che risulteranno evidenti nel seguito. Dalle FIGG. 1, 2 e 4 si nota che alla estremit? inferiore del corpo (5) ? inferiormente articolato un martinetto (8), preferibilmente di tipo pneumatico e a semplice effetto, la cui altra estremit? ? articolata al centro di un braccio (9) che ? posto trasversalmente al corpo (5) (FIGG. 1, 2). Detto braccio (9) ? superiormente articolato alla estremit? superiore del corpo (5) tramite un asse trasversale orizzontale (90) (FIG. 3), e lo stesso braccio (9) ? inferiormente dotato di una puleggia (10) folle, o condotta.

Una puleggia motrice (100) ? impostata davanti alla estremit? inferiore del corpo (5), e su dette due pulegge (10) e (100), che sono complanari, ? destinata ad essere avvolta la catena da taglio (11), come una catena per motosega, destinata ad essere affilata.

E? appena il caso di rilevare che il montaggio, il tensionamento e lo smontaggio della catena (11) si attuano attraverso il martinetto (B).

Al tratto superiore di catena (11) che ? avvolto su detta puleggia motrice (100), vedi l'insieme delle FIGG. da 1 a 4, ? associata una coppia di tastatori sagomati accostati (12) che sono disposti tangenzialmente alla catena (11) (FIG. 4), ed ai due lati del piano di giacitura di questa ultima (FIG.

3).

Detti due tastatori (12) sono articolati ad uno stesso asse trasversale (13), e ad ognuno di essi ? associato un microinterruttore (120) la cui posizione pu? essere regolata in funzione della sagoma dei denti (10) della catena (11). Come ? stato detto in precedenza, la catena viene comandata a traslare dalla puleggia (100), il cui asse di calettamento (14) penetra dentro il corpo (5) dove porta girevolmente montata una corona di comando (15).

Questa ultima ? compresa tra due anelli di frizione (16) che sono torsionalmente, ma non assialmente, vincolati a detto asse (14), e detti elementi anulari (15) e (16) sono serrati a pacco da un organo elastico (17), come una molla a tazza.

Ancora con riferimento a FIG. 3, si nota che la corona (15) ? provvista di un perno eccentrico (150) cui fa capo lo stelo di un martinetto (18), questo ultimo allogato nel corpo (5).

Detto martinetto (18) ? preferibilmente di tipo pneumatico, e a semplice effetto.

Ritornando alle FIGG. 1 e 2 si rileva che al di sopra della puleggia (100) ? impostata una mola (19) circolare ad asse orizzontale, e comandata a ruotare da un motore elettrico (20).

La mola (19) col motore (20) ? sostenuta da una incarteratura (21), che a sua volta ? articolata alla mensola (40) secondo un asse verticale (22), ben illustrato in FIG. 6. Inoltre, vedi le FIGG. 6 e 7, su detta incarteratura (21) ? fissato un disco graduato (23), mentre al di sotto della mensola (40) ? previsto un indice (24). Le funzioni di detti disco (23) e indice (24) risulteranno evidenti nel seguito. Dal disco graduato (23) si eleva un perno eccentrico (25), (v. FIG. 6) che penetra, attraverso un'asola arcuata (250) (v. FIG. 7), dentro la mensola (40) dove detto perno ? articolato allo stelo di un martinetto pneumatico a semplice effetto (26). Quest'ultimo ? allogato in detta mensola (40) ed ? articolato alla stessa in (260) (v. FIG. 6).

Il campo di oscillazione di detto perno eccentrico (25), vedi le FIGG. 6, 7 e 8, ? stabilito da due morsetti di riscontro (27) che sono associati a due asole arcuate (270) (FIG. 8) ricavate sulla parete superiore della mensola (40). Grazie a detti riscontri (27), disco graduato (23) e indice (24), il campo di oscillazione della mola (19) attorno all'asse (22) pu? essere regolato come desiderato.

Pi? in particolare, tramite detti mezzi (27, 23, 24) i finecorsa di oscillazione della mola (19) possono essere selezionati in modo che il piano verticale di giacitura della stessa presenta, relativamente al piano verticale di giacitura della catena (11), una inclinazione praticamente pari a quella del profilo tagliente dei denti (110).

Ci? ? ben illustrato in FIG. 3, e detta selezione ? facilmente comprensibile dalle FIGG. 6, 7 e 8.

Infine, le corse di sollevamento/abbassamento della mola (19) sono demandate ad un martinetto pneumatico a semplice effetto (31) che ? allogato nel pilastro (4), e che ? superiormente collegato alla mensola (40) (FIG. 6).

Pi? in particolare, vedi le FIGG. 6 e 9, dallo stelo del martinetto (31) si deriva un'asta (32) che ? superiormente collegata ad una slitta (33) con interposizione di un dispositivo vite-madrevite (34).

Quest'ultimo presenta un volantino di regolazione (340), e detta slitta (33), cui ? fissata la mensola (40), ? accolta in una guida (330) fissata entro il pilastro (4) (FIGG. 6, Da ultimo si fa notare che detta asta (32) ? torsionalmente, ma non assialmente, impegnata alla slitta (33) mediante una chiavetta (35) ben illustrata in FIG. 6.

Dopo che sulle pulegge (10) e (100) ? stata disposta la catena (11) da affilare, si procede alla regolazione del trovato.

In particolare di regolano il fine corsa di abbassamento della mola (19) attraverso il volantino (340) (v. FIG.6)-; i fine-co sa di oscillazione della stessa mola (19) -attraverso gli elementi (23, 24, 27) (v. FIGG. 6, 7, 8)-; la posizione operativa del corpo scatolato (51), quindi della puleggia motrice (100), rispetto alla sovrastante mola (19) - attraverso il volantino (70) (v. FIG. 3) ed eventualmente la posizione dei microinterruttori (120) rispetto ai tastatori (12) - vedi la FIG. 4

Dopo di questo vieine dato il consenso all'avvio del ciclo automatico di affilatura, all'inizio del quale la mola (19) ? completamente sollevata, non importa con quale orientamento rispetto alla sottostante catena (11).

Durante detto ciclo automatico il martinetto (18) fa avanzare il tratto superiore della catena (11) - verso destra con riferimento alle FIGG. 1, 2, 3 e 4 - e, allorch? un dente (110) solleva il rispettivo tastatore (12) (segnato con linee a tratto e punto in FIG. 4), con un certo ritardo lo stesso martinetto (18) inverte il proprio moto.

Con ci? il dente (110) appena transitato viene portato a contatto col tastatore (12) che nel frattempo si ? abbassato. Quindi la mola (19) si abbassa - previa sua eventuale rotazione attorno all'asse (22) (v. FIG. 6) - per affilare il dente (110), poi la stessa mola si risolleva, infine il martinetto (18) fa avanzare di nuovo la catena (12), e dette operazioni si ripetono identicamente per ogni singolo dente ( 110 ) .

I pregi e i vantaggi del trovato sono chiaramente comprensibili da quanto precede e dall'esame delle figure allegate. S'intende che l'invenzione non ? limitata alla sola forma di realizzazione mostrata e descritta, ma la stessa ricomprende tutti gli equivalenti tecnici dei mezzi su nominati, come pure le loro combinazioni, se attuate nel contesto delle seguenti

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Affilatrice di catene particolarmente per motoseghe, caratterizzata per il fatto di comprendere: - due pulegge complanari a scartamento variabile (10), (100) sulle quali ? destinata ad essere avvolta ad anello la catena (11) da affilare, - due tastatori (12) che sono disposti da una parte e dalla altra del piano di giacitura di detto anello in guisa da rilevare ognuno solo il passaggio dei denti (110) della catena posti sullo stesso lato, - un gruppo di trascinamento (18) che ? operativamente connesso a detti tastatori in guisa da far traslare la catena in un senso allorch? questi ultimi non contattano alcun dente, e da far traslare la stessa catena nel senso contrapposto quando uno di detti tastatori ? sorpassato da un dente, e ci? fintantoch? quest'ultimo non trova appoggio contro un riscontro di posizionamento, nonch? - una mola motorizzata di affilatura dei denti la quale ? operativamente connessa con detti due tastatori in guisa da disporre la propria faccia attiva parallelamente al profilo tagliente del dente temporaneamente appoggiato contro detto riscontro, e che ? operativamente connessa con detto gruppo di trascinamento in guisa da occupare una posizione di riposo in cui ? situata all'esterno della catena, ed una posizione di lavoro in cui detta faccia attiva affila il profilo tagliente di detto dente.
2. 2. Affilatrice secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che dette due pulegge (10), (100) sono girevolmente montate su due elementi (5), (9) reciprocamente collegati da un martinetto (8), e detti due elementi sono globalmente registrabili in direzione parallela al piano della catena, e trasversalmente alla direzione di scorrimento della mola tra dette due posizioni rispettivamente di riposo e di lavoro.
3. 3. Affilatrice secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che detto gruppo di trascinamento comprende un martinetto pneumatico (18) che ? associato ad uno (5) d? detti elementi (5), (9), e che ? collegato ad una (100) di dette pulegge (10), (100) tramite un perno eccentrico (150) e con interposizione di un gruppi di frizione (15, 16, 17).
4. 4. Affilatrice secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che detti due tastatori (12) sono costituiti da due leve disposte a cavallo del piano di giacitura della catena, ed articolate ad un asse (13) posto ortogonalmente a detto piano, ogni singola leva essendo posta a ridosso di un fianco della catena in guisa che al passaggio di un dente fissato allo stesso fianco essa oscilla con contestuale azionamento di un organo (120) atto a comandare la inversione del moto di detto gruppo di azionamento, la stessa leva essendo atta a fungere da riscontro di posizionamento per il dente appena transitato allorch? esso arretra, ogni singola leva essendo indifferente al passaggio dei denti fissati all'altro fianco della catena.
5. 5. Affilatrice secondo la rivenditazione 1, caratterizzata per il fatto che detta mola ? fissata ad una incarteratura (21) che pu? oscillare in entrambi i sensi attorno ad un asse (22) derivantesi da una mensola (40) ed ortogonale all'asse di rotazione della mola, detta mensola (40) essendo animata di un moto rettilineo da va e vieni sviluppantesi parallelamente all'asse (22), con possibilit? di regolazione del fine-corsa definente la posizione di lavoro o affilatura della mola.
6. 6. Affilatrice secondo la rivendicazione 5, caratterizzata per il fatto che detto moto oscillatorio ? demandato ad un perno eccentrico (25) che ? collegato a detto asse (22) di oscillazione, ed ? associato ad un martinetto pneumatico (26) che lo fa oscillare tra due riscontri registrabili (27).
7. 7. Affilatrice secondo la rivendicazione 5, caratterizzata per il fatto che detto moto rettilineo di va e vieni di detta mensola (40) ? demandato ad un martinetto pneumatico (31) che ? collegato ad una slitta (33) sostenente la mensola (40), e per il fatto che la regolazione di detto fine--corsa ? demandata ad un cinematismo vite-madrevite (34) che ? interposto tra detti slitta (33) e martinetto (31).