IT202100019676A1 - Macchina ribobinatrice e relativa culla di introduzione anime adattabile ad anime di diametri diversi - Google Patents

Macchina ribobinatrice e relativa culla di introduzione anime adattabile ad anime di diametri diversi Download PDF

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Barsotti Giovanni Bertoli
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Description

Descrizione a corredo della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
MACCHINA RIBOBINATRICE E RELATIVA CULLA DI INTRODUZIONE
ANIME ADATTABILE AD ANIME DI DIAMETRI DIVERSI
Ambito dell?invenzione
La presente invenzione riguarda il settore tecnico inerente le macchine ribobinatrici per la produzione di rotoli o log in materiale, ad esempio rotoli di carta del settore ?Tissue? (ad esempio rotoli e rotoloni da cucina, carta igienica, ecc).
In particolare l?invenzione si riferisce, in una macchina ribobinatrice, ad una innovativa culla di introduzione dell?anima nella zona di avvolgimento della macchina ribobinatrice, e con tale culla in grado di adattarsi a diversi diametri dell?anima.
Brevi cenni alla tecnica nota
Le macchine ribobinatrici esistono oramai da moltissimo tempo.
Esse vengono utilizzate per produrre rotoli o Log che poi vengono messi in commercio, ad esempio rotoli di carta quali quelli da uso per cucina, toilette (ad esempio carta igienica) ecc.
Oltre alla carta possono essere utilizzati materiali diversi quali ad esempio TNT (cio? tessuto non tessuto) o similari.
Generalmente la linea di produzione prevede lo svolgimento da una o pi? bobine madre di relativi uno o pi? nastri in materiale, ad esempio carta.
Il nastro (o i nastri a seconda se si realizzino prodotto mono-velo o a pi? veli) passa lungo le varie stazioni della macchina sino a giungere nel cuore della macchina che ? rappresentato dalla sezione di avvolgimento.
Ovviamente, a monte della zona di avvolgimento, sul nastro in lavorazione possono essere generalmente effettuate altre operazioni a seconda dei casi quali goffrature, godronature, incisioni trasversali per la formazione delle linee di strappo che andranno a definire i singoli pannelli di ogni rotolo, ecc.
Una sezione di avvolgimento ? delimitata da un rullo di avvolgimento superiore (definito anche come primo rullo), un rullo di avvolgimento inferiore (definito anche come secondo rullo) ed una pressina che definiscono lo spazio di avvolgimento. Il primo e il secondo rullo sono girevoli intorno al loro asse longitudinale e fissati alla struttura macchina.
La pressina comprende un rullo (detto anche terzo rullo) il quale ? anche esso girevole intorno al suo asse longitudinale e il quale ? mobile in modo tale da potersi avvicinare / allontanare ai/dai due suddetti rulli. La sua funzione ? quella di pressare sul rullo in formazione.
Pi? in dettaglio, la pressina prevede dunque un braccio mobile, ad esempio girevole intorno ad un fulcro, a cui ? applicato girevolmente tale ulteriore rullo, generalmente applicato a detto braccio alla estremit? opposta rispetto a quella di incernieramento.
Nel complesso, dunque, la zona di avvolgimento ? delimitata da detti rullo di avvolgimento superiore ed inferiore e dal rullo della pressina la quale ? generalmente posta a valle rispetto ai due rulli di avvolgimento.
Nella presente descrizione il termine ?a monte? o ?a valle? ? da intendersi con riferimento al verso di avanzamento del nastro nel percorso di lavorazione.
In tal senso dunque, considerando il verso di avanzamento del nastro, la predisposizione summenzionata a ?valle? della pressina implica che essa, seguendo il percorso del nastro, ? predisposta dopo i suddetti rulli.
L?ingresso alla detta zona di avvolgimento ? ottenuta con una culla di ingresso che rappresenta appunto un percorso di ingresso per un?anima intorno a cui avvolgere la carta.
L?anima ? dunque un tubolare cilindrico la cui lunghezza corrisponde al rotolo finale prodotto (generalmente denominato ?log?). L?anima pu? essere in vari materiali ma, generalmente, ? realizzata in cartone. La lunghezza dell?anima corrisponde pi? o meno alla luce carta che viene srotolata dalla bobina madre e dunque la lunghezza del log finale corrisponde alla luce carta.
Il log finale viene poi tagliato attraverso apposita macchina troncatrice in modo tale da ottenere da ogni log un certo numero di rotoli pronti per essere confezionati e immessi in commercio.
La zona di avvolgimento, per come detto, rappresenta il cuore della macchina ribobinatrice in quanto ? proprio in questa parte che viene inviata la singola anima su cui inizia l?avvolgimento del nastro in lavorazione.
Generalmente, dunque, l?accesso alla zona di avvolgimento avviene tramite la culla di ingresso la quale genera un percorso lungo cui l?anima in ingresso rotola sino a giungere nello spazio di avvolgimento.
La culla ? generalmente in forma di guide (una o pi? di una) predisposte sotto al rullo superiore e che definiscono il percorso dell?anima dal punto di introduzione al punto di Nip.
Il punto di Nip ? definito come il punto in cui l?anima ? in contatto con i due rulli di avvolgimento (il primo e il secondo rullo) e l?asse dell?anima si trova sul piano passante per i due assi dei rulli. Il nip rappresenta pi? o meno lo spazio minimo tra i due detti rulli e si pu? considerare come l?ingresso alla zona di avvolgimento.
La zona di avvolgimento ? dunque generalmente delimitata, superato il nip, dal rullo di avvolgimento inferiore, dal rullo di avvolgimento superiore e dalla cos? detta ?pressina? posta a valle dei due suddetti rulli di avvolgimento.
Il rullo di avvolgimento inferiore ed il rullo di avvolgimento superiore sono due rulli fissati girevolmente alla struttura della macchina e che ruotano intorno al loro asse longitudinale in modo tale da condurre in rotazione l?anima che ? in contatto con essi.
Pi? in particolare, il rullo di avvolgimento superiore ? fissato girevolmente alla struttura della macchina. Il rullo inferiore ? fissato girevolmente ad una struttura sempre della macchina che permette anche di variare la distanza tra rullo superiore ed inferiore al fine di regolare il diametro dell?anima.
I due rulli ruotano in modo tale da condurre in rotazione l?anima che ? in contatto con essi e quindi effettuando l?avvolgimento per la formazione del rotolo.
La rotazione dell?anima e conseguentemente del rotolo in formazione avviene dunque per contatto con i due rulli di avvolgimento.
Un problema tecnico legato alle attuali macchine ribobinatrici, riguarda il fatto che ? spesso necessario dover lavorare con diametri di anime diverse in quanto con la stessa macchina devono essere lavorati pi? formati.
Ci? influenza anche la culla in quanto, in funzione del diametro dell?anima, ? generalmente necessaria una specifica culla di lunghezza corretta e corretto raggio di curvatura.
La semplice soluzione che prevede una traslazione rigida della culla al fine di creare il giusto spazio di rotolamento dell?anima in ingresso non ? sufficiente in quanto, di fatto, il raggio di curvatura della culla rimane invariato e rimane invariata la sua lunghezza.
A seconda del diametro di anima, invece, sarebbe necessario avere culle con specifico raggio di curvatura e lunghezza.
Sintesi dell?invenzione
E? dunque sentita l?esigenza di una soluzione tecnica che possa mitigare le problematiche suddette.
In particolare ? scopo della presente invenzione fornire un sistema di culla di introduzione che risolva almeno in parte i suddetti inconvenienti tecnici.
Pi? in particolare, ? scopo della presente invenzione fornire un sistema di culla di introduzione di un anima, per una macchina ribobinatrice, la quale riesce ad adattarsi perfettamente ad anime di diverso diametro per cui modificando il profilo della superficie di rotolamento che essa costituisce e persino la sua lunghezza complessiva di tale superficie di rotolamento.
Questi ed altri scopi sono dunque ottenuti con il presente sistema di culla per una macchina ribobinatrice, in accordo alla rivendicazione 1.
Tale sistema di culla genera una superficie di rotolamento per un?anima ed ? caratterizzata dal fatto di comprendente almeno due porzioni (32, 33, 41) tra loro arrangiate in modo tale da definire tale superficie di rotolamento.
In accordo all?invenzione, tali almeno due, preferibilmente tre, porzioni sono tra loro collegate e mobili in modo indipendente l?uno dall?altro.
Vantaggiosamente, grazie a tale soluzione, ? possibile variare il profilo della detta superficie di rotolamento e/o la lunghezza della detta superficie di rotolamento in funzione delle posizioni finali che vengono assunte da ogni una delle dette porzioni.
In questa maniera, in funzione del diametro dell?anima, ? possibile regolare la giusta posizione delle dette porzioni ottenendo dunque una pista di rotolamento dell?anima (cio? la superficie appunto della culla) la quale non solo si trova alla corretta distanza dal rullo superiore ma ha anche la corretta lunghezza e profilo proprio in funzione del diametro dell?anima.
Pi? in particolare, dunque, tale sistema di culla comprende almeno tre porzioni (o parti che dir si voglia) e di cui:
- Una porzione di ingresso (32) ed una porzione intermedia (33) connessa in un punto (34) alla detta porzione di ingresso (32) in modo tale da poter almeno ruotare intorno al detto punto di connessione (34), la detta porzione di ingresso (32) essendo fissata ad un supporto (31) mobile, preferibilmente traslabile, il quale si pu? muovere (preferibilmente traslare) in almeno due o una pluralit? di posizioni diverse;
- Una porzione di uscita (41) montata mobile, preferibilmente montata girevolmente rispetto ad un asse di rotazione (A), in modo tale da poter assumere almeno due o una pluralit? di posizioni angolari diverse;
- Sono inoltre compresi mezzi che generano una forza, preferibilmente una forza elastica, che mantiene in contatto la porzione intermedia con la porzione di uscita.
In accordo a tale soluzione, nel complesso, le dette porzioni di ingresso, quella intermedia e quella di uscita costituiscono la detta superficie di rotolamento per l?anima la cui lunghezza e/o profilo variano in funzione della posizione assunta dalla porzione di ingresso e la posizione assunta dalla porzione di uscita.
Infatti, realizzando adesso una culla di fatto in tre parti mobili, ? possibile modificarne profilo (dunque profilo della superficie di rotolamento per l?anima) e/o lunghezza selezionando le opportune posizioni, ad esempio angolare e di traslazione.
Ad esempio, ruotando in una certa posizione angolare la porzione di uscita e traslando in una certa posizione la porzione di ingresso, si generer? una certa distanza tra dette due porzioni che determina la lunghezza complessiva della pista di rotolamento e che varia se si varieranno tali posizioni.
Pi? in particolare, si pu? modificare la posizione angolare della detta porzione di uscita facendola ruotare in una certa posizione.
Ulteriormente si pu? modificare la posizione attraverso una traslazione ad esempio rendendola solidale al rullo inferiore il quale pu? essere traslato avvicinandolo e/o allontanandolo dal rullo superiore in funzione del diametro dell?anima.
La porzione intermedia ? inoltre forzata a ruotare rispetto alla porzione di ingresso intorno al suo punto di incernieramento.
I mezzi che ne determinano la rotazione sono tali da mantenere la parte opposta all?incernieramento, almeno per una sua parte o una sua estremit?, sempre in contatto con la porzione di uscita in modo tale da generare un collegamento di continuit? tra dette due porzioni di ingresso e uscita e generare la pista di rotolamento dell?anima.
A seconda delle posizioni relative assunte dalla porzione di ingresso e quella di uscita, chiaramente la porzione intermedia assumer? una certa posizione angolare che nel complesso contribuir? a modificare il profilo della pista di rotolamento dell?anima almeno nella zona che corrisponde appunto a detta porzione intermedia.
Inoltre, a seconda delle posizioni relative tra porzione di ingresso e di uscita, la loro distanza relativa varia e sono tra loro unite dalla porzione intermedia la cui lunghezza ? tale da sovrapporsi sempre, almeno in parte, alla porzione di uscita.
In questo modo, in qualsiasi posizione, esiste un ponte di passaggio tra porzione di ingresso ed uscita con una conseguente variazione di lunghezza complessiva della culla.
La porzione intermedia pu? essere conformata in forma di dita che si inseriscono in apposite sedi della porzione di uscita in modo tale da formare un accoppiamento complementare che genera la parte di pista di rotolamento per l?anima e con tali dita che possono scivolare in tali sedi durante la predisposizione delle posizioni relative tra porzione di ingresso e di uscita.
In questo modo si varia la lunghezza della culla ma anche il profilo complessivo della stessa.
Vantaggiosamente la detta porzione di ingresso (32) ? traslabile.
Vantaggiosamente anche la detta porzione di uscita ? ulteriormente montata in modo traslabile, preferibilmente in modo solidale ad esempio al rullo di avvolgimento inferiore.
Vantaggiosamente la detta porzione di uscita ? configurata per risultare montabile in modo girevole intorno all?asse longitudinale del rullo di avvolgimento inferiore (20) di una macchina ribobinatrice e montata in modo tale da poter traslare in modo solidale al detto rullo di avvolgimenti inferiore.
Vantaggiosamente la porzione di ingresso pu? essere montata traslabile in modo tale da potersi allontanare o avvicinare al/dal rullo di avvolgimento superiore (10) di una macchina ribobinatrice.
Vantaggiosamente i detti mezzi che generano una forza che mantiene in contatto la porzione intermedia con la porzione di uscita sono in forma di mezzi elastici, ad esempio una molla torsionale applicata ad esempio in corrispondenza dell?incernieramento.
E? anche qui descritta una macchina ribobinatrice comprendente:
- Un rullo di avvolgimento superiore;
- Un rullo di avvolgimento inferiore;
- Un sistema di culla che forma insieme al rullo di avvolgimento superiore un canale di inserimento di un anima in una zona di avvolgimento della detta macchina ribobinatrice, il detto canale essendo delimitato superiormente dal detto rullo di avvolgimento superiore ed inferiormente dalla superficie di rotolamento conformata dal sistema di culla;
- Il detto sistema di culla comprendendo almeno due porzioni (32, 33, 41), preferibilmente tre porzioni, predisposte in modo tale da definire detta superficie di rotolamento ed in cui ogni una di dette almeno due porzioni ? mobile in una predeterminata posizione in modo tale da variare il profilo della detta superficie di rotolamento e/o la lunghezza della detta superficie di rotolamento in funzione delle loro posizioni assunte.
Vantaggiosamente il detto sistema di culla comprende tre porzioni e di cui:
- Una porzione di ingresso (32) ed una porzione intermedia (33) connessa in un punto (34) alla detta porzione di ingresso (32) in modo tale da poter almeno ruotare intorno al detto punto di connessione (34), la detta porzione di ingresso (32) essendo fissata ad un supporto (31) mobile in almeno due o una pluralit? di posizioni diverse;
- Una porzione di uscita (41) montata almeno girevolmente rispetto ad un asse di rotazione (A) in modo tale da poter assumere almeno due o una pluralit? di posizioni angolari diverse;
- Ed in cui sono compresi mezzi che generano una forza che mantiene in contatto la porzione intermedia con la porzione di uscita in modo tale che nel complesso le dette porzioni di ingresso, quella intermedia e quella di uscita costituiscano la detta superficie di rotolamento per l?anima la cui lunghezza e/o profilo sono funzione della posizione di traslazione assunta dalla porzione di ingresso e la posizione angolare assunta dalla porzione di uscita;
Vantaggiosamente la detta porzione di uscita pu? essere montata in modo girevole intorno all?asse longitudinale del rullo di avvolgimento inferiore (20) ed ? ulteriormente montata in modo tale da poter traslare in modo solidale al detto rullo di avvolgimenti inferiore.
E? infine oggetto dell?invenzione anche un metodo per realizzare una culla di avvolgimento per una macchina ribobinatrice, il metodo comprendendo la realizzazione della culla attraverso la realizzazione di almeno tre porzioni distinte e di cui:
- Una porzione di ingresso (32) ed una porzione intermedia (33) connessa in un punto (34) alla detta porzione di ingresso (32) in modo tale da poter almeno ruotare intorno al detto punto di connessione (34), la detta porzione di ingresso (32) essendo fissata ad un supporto (31) traslabile in almeno due o una pluralit? di posizioni diverse;
- Una porzione di uscita (41) montata almeno girevolmente rispetto al rullo di avvolgimento inferiore della detta macchina ribobinatrice in modo tale da poter assumere almeno due o una pluralit? di posizioni angolari diverse;
- Ed in cui sono compresi mezzi, preferibilmente mezzi elastici, che generano una forza che mantiene in contatto la porzione intermedia con la porzione di uscita in modo tale che nel complesso le dette porzioni di ingresso, quella intermedia e quella di uscita costituiscano la detta superficie di rotolamento per l?anima la cui lunghezza e/o profilo sono funzione della posizione di traslazione assunta dalla porzione di ingresso e la posizione angolare assunta dalla porzione di uscita.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del presente sistema di culla e relativa macchina ribobinatrice, secondo l?invenzione, risulteranno pi? chiaramente con la descrizione che segue di alcune sue forme realizzative, fatte a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:
- La figura 1 ? una vista assonometrica di insieme del sistema di culla in accordo alla presente invenzione;
- La figura 1A ? un dettaglio ingrandito della figura 1; - La figura 2 ? una ulteriore vista assonometrica di insieme;
- Le figure 3 e 4 sono ulteriori viste assonometriche di insieme sempre in accordo al sistema di culla oggetto dell?invenzione;
- Le figure dalla 5 alla 8 sono viste in sezione frontale al fine di mostrare il funzionamento attraverso l?introduzione di anime di diametro diverso;
- La figura 9 ? una schematizzazione che mostra i vari cinematismi possibili.
Descrizione di alcune forme realizzative preferite
In accordo all?invenzione, la figura 5 schematizza il sistema di culla oggetto dell?invenzione.
La figura in questione mostra dunque il rullo superiore 10 di avvolgimento ed il rullo inferiore 20 di avvolgimento. La figura mostra inoltre, per chiarezza e a titolo di esempio, il rotolo 100 in formazione, cio? in fase di avvolgimento.
Per semplicit?, la figura non mostra la pressina in quanto non oggetto specifico della presente invenzione.
Come gi? di per se ben noto nello stato della tecnica, il rullo inferiore 20 ? montato girevole su di un supporto 20? e tale supporto ? traslabile, in modo tale da allontanare il rullo inferiore dal rullo superiore e variare la distanza tra di essi. In questo modo, come ad esempio mostrato nella successiva figura 6, anime di diametro diverso possono essere introdotte in quanto, di fatto, il canale di inserimento aumenta di larghezza.
La figura 5 mostra per chiarezza l?asse congiungente i due centri dei due detti rulli e il doppio verso di freccia mostra dunque la possibile traslazione che la struttura di supporto 20? pu? effettuare rispetto al rullo superiore 10 al fine appunto di modificarne la distanza.
La struttura di supporto 20? ? dunque posizionabile a distanze diverse rispetto al rullo 10.
Continuando nella descrizione strutturale dell?invenzione, la figura 5 mostra il sistema di culla oggetto dell?invenzione.
In particolare il sistema di culla ? formato da due parti (30, 40) tra loro cooperanti che nell?insieme formano il sistema di culla oggetto dell?invenzione.
In particolare ? compresa una prima parte 30 di sistema di culla e una seconda parte 40 di sistema di culla.
La detta prima parte 30 di sistema di culla ?, a sua volta, formata dalle seguenti porzioni.
Essa in particolare comprende i seguenti elementi:
- Un piano di supporto 31 mobile, preferibilmente traslabile;
- Una prima porzione 32 di culla (o porzione di ingresso) fissata solidalmente a detto piano di supporto 31 e una porzione intermedia 33 di culla incernierata (dunque ?pivottata? o girevole che dir si voglia) alla detta prima porzione 32 di culla.
La seconda parte 40 comprende invece una seconda porzione di culla 41 (o porzione di uscita) montata girevole rispetto al rullo inferiore.
Quindi la seconda parte 40 pu? traslare solidalmente al rullo inferiore e pu? oltretutto ruotare rispetto ad esso.
Tale seconda porzione di culla 41 ? inoltre cooperante con la porzione intermedia 33 in modo tale che si crei una continuit? di percorso e con tale percorso dunque definito appunto dalla prima porzione 32, dalla porzione intermedia 33 e dalla seconda porzione 41.
Tutte e tre tali porzioni hanno una superficie superiore che definisce la superficie di rotolamento per l?anima e, dunque, tale superficie superiore delimita inferiormente il canale di ingresso. Superiormente il canale di ingresso ? delimitato dal rullo superiore (vedasi ad esempio sempre figura 5).
Sia la porzione intermedia 33 di culla che la seconda porzione 41 conformano la superficie superiore con un certo raggio di curvatura.
Come meglio chiarito nel seguito, la regolazione del profilo di curvatura della culla, e anche la sua lunghezza viene, modificato in funzione del diametro di anima in inserimento grazie appunto alla rotazione che la porzione intermedia 33 pu? compiere rispetto alla prima porzione 31 in combinazione con la rotazione della seconda porzione 41 rispetto al rullo inferiore a cui risulta incernierato.
La figura 5 mostra infatti il perno 34 di rotazione che collega girevolmente la porzione intermedia 33 alla prima porzione 32.
Con riferimento alle figure dalla 1 alla 4 vengono descritti pi? nel dettaglio, strutturalmente, le componenti sopra introdotte.
Con riferimento alla prima parte di culla 30, la vista assonometrica di figura 3 e figura 4 meglio mostrano la sua struttura.
Il piano di supporto 31 ? di fatto un piano di appoggio costituito dalla parte terminale di un braccio 35 fissato ad un tubolare di supporto 36.
Il tubolare di supporto 36 pu? traslare in quanto connesso ad un attuatore.
In particolare ? montato scorrevole rispetto ad una guida di scorrimento rispetto a cui scorre in modo tale da potersi movimentare secondo un verso di allontanamento / avvicinamento rispetto al rullo superiore, come anche indicato dal doppio verso di freccia di figura 5.
Pi? in particolare, la direzione di avvicinamento/allontanamento ? preferibilmente perpendicolare al piano superiore della porzione 32 (di fatto dunque perpendicolare al piano 31). In alternativa, tale traslazione pu? avvenire lungo una direzione radiale al rullo superiore passante per il punto di introduzione.
In tutti i casi, in questo modo, ? possibile variare la larghezza del condotto di ingresso dell?anima come infatti evidente dalla sequenza di figure 5 e 6 che rappresentano rispettivamente il caso di passaggio di anime con due diametri diversi (il diametro delle anime di figura 5 ? minore rispetto al diametro anime di figura 6).
E? dunque chiaro che, con riferimento ad esempio alla figura 5, l?abbassamento del braccio 35 porta la prima porzione 32 di culla e la porzione intermedia 33 ad allontanarsi dal rullo superiore per cui aumentando la larghezza del canale di introduzione dell?anima.
Tornando alla figura 4 o alla figura 3, ? evidente che la culla deve avere una larghezza atta ad accogliere l?intera lunghezza longitudinale dell?anima che ? in forma di un cilindro. Per tal motivo, vi sono una pluralit? di bracci 35 fissati al supporto 36 e posti uno di fianco all?altro. Generalmente due bracci 35 consecutivi sorreggono la prima parte 32 e la parte intermedia 33 della culla.
Tornando ad esempio alla figura 5, ? evidenziato l?incernieramento 34 che collega girevolmente la porzione intermedia 33 alla prima porzione 32 (definita nel presente testo anche con il termine equivalente di porzione di ingresso delle culla).
L?incernieramento pu? prevedere al suo interno una molla torsione la quale tende a fare ruotare la porzione intermedia 33 verso il senso orario (con riferimento alla figura 5), facendo s? che tale porzione intermedia sia sempre pressata e dunque in contatto contro la porzione di uscita 41.
La figura 6 mostra infatti il verso di freccia applicato alla parte intermedia 33 che rappresenta, di fatto, l?azione della forza elastica su tale parte intermedia che ne determina dunque una forza di torsione nel verso orario.
Tale forza elastica, per come detto, ? preferibilmente ottenuta applicando una molla torsionale in corrispondenza dell?incernieramento 34 ma, ovviamente, altre soluzioni equivalenti sarebbero possibili.
Andando dunque alla porzione di uscita 41, questa ? ben evidenziata in figura 1 e 1A.
La figura 1 mostra il rullo inferiore 20 a cui ? fissata girevolmente la struttura che forma la porzione di uscita 41.
Questa struttura ? in forma di una barra unica lavorata in modo tale da conformare appunto il percorso curvo di uscita 41? mostrato in vista ingrandita di figura 1A.
Tale barra, sulla sua superficie 41? che forma appunto per come detto la superficie di rotolamento in uscita dell?anima, presenta una pluralit? di intagli 42 posizionati e di dimensione tale da poter ricevere, ogni uno, una parte di porzione intermedia 33 posta di fronte.
La conformazione in sezione di tale barra 41, e dunque di ogni intaglio che riceve la porzione intermedia, ? ben evidente nella vista ingrandita di figura 2A, in figura 4 e nelle figure dalla 5 alla 8.
Il profilo 41? ha un certo raggio di curvatura come anche la porzione intermedia 33 la quale ha anche essa una superficie esterna con un certo raggio di curvatura su cui rotola l?anima (vedasi figura 2A).
Tale porzione intermedia ? conformata coma una mano con una pluralit? di dita e con le dita (incernierate) che hanno un certo profilo esterno curvo su cui in uso rotola l?anima. Le dita sono dunque incernierate, ogni una, alla porzione di ingresso della culla (generalmente con profilo piano o anche essa con un certo raggio di curvatura).
Come si pu? notare bene dalla figura 2A, la porzione di uscita presenta una pluralit? di intagli che accolgono, ogni uno, un dito. L?intaglio forma dunque uno scavo 42 delimitato da una parete laterale 42? ed una base di fondo 42?? che ? quella su cui viene spinto e mantenuto elasticamente a battuta il relativo dito della porzione intermedia 33. La superficie esterna curva 41? della porzione di uscita ha un certo raggio di curvatura mentre la parete di fondo 42?? dell?intaglio ? sostanzialmente rettilinea o comunque con un raggio di curvatura inferiore (generalmente con un raggio di curvatura dedicato). Questo implica che, spostandosi a partire dalla parete 42? lungo tutto la base di fondo 42??, la distanza tra base di fondo 42?? e la superficie curva 41? esterna diminuisce. In sostanza il dito che va in appoggio entro tale intaglio 42 e che viene mantenuto in appoggio elasticamente sulla base di fondo 42?? fuoriesce con il suo dorso da tale intaglio maggiormente o in quantit? minore in funzione della posizione che assume la porzione 41. In sostanza maggiore ? la distanza tra porzione di ingresso e di uscita e pi? il dito si trover? vicino all?uscita della base di fondo 42??. Avendo la base di fondo 42?? un profilo dedicato, ci? implica che il dorso del dito pu? fuoriuscire di pi? o di meno dall?intaglio in base alla posizione relativa assunta dalla porzione di ingresso rispetto a quella di uscita. Ci? modifica dunque il profilo della culla.
Pi? in particolare, a seconda della posizione ruotata e/o traslata della porzione 41 rispetto a quella di ingresso, maggiormente o in maniera minore fuoriesce il dorso del dito dall?intaglio facendo prevalere il suo profilo che diviene parte del profilo costituente la superficie di rotolamento dell?anima.
Pi? la porzione 41 ? ribassata ? maggiormente il dito tende a scorrere lungo la base 42?? verso la direzione della parete 42? per cui nascondendo parte del suo dorso nell?intaglio e facendo prevalere, come profilo, quello originale 41?. In questo modo si modifica il profilo della culla (cio? della superficie di scorrimento dell?anima) in funzione delle posizioni delle varie parti.
Andando alla figura 1A, si vede dunque che la barra 41 ? incernierata al rullo inferiore attraverso un piatto laterale 47.
La barra ? incernierata folle rispetto al rullo 20 nel senso che il rullo ruota in modo indipendente rispetto alla barra 41 che rimane fissa in una posizione prescelta e selezionabile. La barra 41 ha dunque un asse di rotazione che preferibilmente coincide con l?asse longitudinale del rullo 20 e dunque con tale barra girevole intorno a tale asse longitudinale in modo indipendente dal rullo.
In sostanza il rullo 20 pu? ruotare alla sua velocit? operativa prevista e la barra 41 pu? essere fissata ad una certa posizione di angolazione rispetto al detto rullo.
La sua posizione ruotata di un certo angolo viene selezionata e fissata attraverso dei bracci di controllo 48 fissati per una loro estremit? alla porzione di culla 41 e per l?estremit? opposta fissati ad un eccentrico.
L?eccentrico ? ulteriormente fissato in modo solidale ad una ulteriore barra girevole 49 controllata in rotazione da un motore 50.
Ruotando la barra 49 si conduce in rotazione l?eccentrico causando un moto dei bracci 48 che comandano cos? una rotazione della barra 41 intorno all?asse longitudinale ?A? del rullo 20, come schematizzato in figura 1 e 1A.
Il sistema ? dunque similare ad una biella-manovella con il braccio 48 che trasla facendo compiere la rotazione alla porzione 41.
Nulla escluderebbe una soluzione con connessione diretta di un attuatore alla porzione (o barra che dir si voglia) 41.
Inoltre la struttura descritta ? solidale al detto rullo 20 per cui assumendo la sua posizione relativa rispetto al rullo superiore.
Andando dunque alla figura 9, questa mostra tutti i cinematismi coinvolti, in particolare quelli relativi appunto al sistema di culla oggetto dell?invenzione.
Partendo dall?ingresso della culla (dunque a monte) e muovendosi nel verso di avanzamento delle anime (dunque verso valle) si nota che la porzione anteriore della culla fissata al piano di appoggio ? traslabile secondo un moto di allontanamento / avvicinamento dal rullo superiore in modo tale da modificare la larghezza del canale di passaggio per le anime, canale delimitato superiormente dal rullo di avvolgimento superiore ed inferiormente appunto dalla superficie esterna o profilo della culla nel suo complesso.
L?immagine di figura 9 mostra poi la parte intermedia (cio? il dito) che si mantiene sempre in contatto contro e a ridosso della porzione di uscita. Ogni dito ha una possibilit? di ruotare intorno al suo incernieramento e la figura 9 mostra dunque tale escursione angolare di rotazione.
Alla stessa maniera, la figura 9 mostra la rotazione della porzione di uscita rispetto al rullo inferiore, oltre alla sua eventuale traslazione solidalmente al rullo inferiore.
Per come detto, infatti, a questi cinematismi, ovviamente, si aggiunge il noto moto di traslazione per allontanare e/o avvicinare tra loro il rullo di avvolgimento superiore a quello inferiore.
In uso, dunque, a seconda del diametro di anima da lavorare si seleziona una predeterminata posizione della parte anteriore della culla e di quella posteriore esattamente come indicato in figura 9.
Questa regolazione della parte anteriore e posteriore possono essere indipendenti tra loro consentendo una precisa regolazione dell?interferenza agente sull?anima sia in entrata che in uscita in modo tra loro indipendente. In particolare, dunque, grazie a tale soluzione sarebbe possibile, giusto per fare un esempio, avere un ingresso che forma un canale di 36mm di altezza per un?anima che ad esempio ha 40mm diametro, al fine di creare la giusta interferenza, e regolare una altezza del canale di uscita esattamente alla misura di 40mm.
Al variare del diametro il sistema effettua una traslazione della porzione di ingresso e una rotazione (con eventuale traslazione) della porzione di uscita con una conseguente rotazione di adattamento della porzione intermedia.
In teoria, a seconda dei casi, si pu? mantenere per certe anime lo stesso angolo della porzione di uscita modificandone solo la posizione.
In ogni caso il sistema porzione di uscita ? montato per essere anche girevole.
In questo modo non solo si varia la lunghezza del condotto di passaggio ma anche il profilo complessivo. Infatti a seconda della posizione, ad esempio rotazione e/o traslazione, che assume la porzione di uscita e a seconda della posizione della porzione di ingresso il dito scorrer? lungo l?intaglio trovando la sua posizione finale e trovandosi entro il rispettivo intaglio con la sua estremit? che pu? trovarsi in un qualsiasi punto della base dell?intaglio a seconda delle posizioni assunte.
Il dorso del dito pu? fuoriuscire dall?intaglio di una certa quantit? in funzione della posizione assunta, grazie al profilo dedicato della base di fondo 42??.
In questo modo la culla modifica in modo flessibile lunghezza e profilo.
In sostanza, in un caso estremo riportato qui solo come esempio, con riferimento alla figura 2A, se ad esempio la porzione di ingresso fosse tutta ribassata e dunque allontanata al massimo dal rullo superiore mentre, invece, la porzione di uscita fosse tutta ruotata in senso orario verso il rullo superiore, ? chiaro che in questa configurazione il dito tenderebbe ad essere allontanato dalla porzione di uscita e dunque con l?estremit? del dito posta in prossimit? dell?uscita dell?intaglio 42.
Al variare delle rotazione e posizioni assunte tra parte anteriore e posteriore, cambia di fatto la distanza della punta del dito rispetto alla parete 42? potendosi la punta del dito (che si mantiene sempre in aderenza alla base 42?? grazie alla forza di torsione) allontanare o avvicinare dalla/alla parete 42?.
La distanza tra la base 42?? e la superficie 41? esterna non essendo costante, proprio in virt? della concavit? della superficie 41?, ci? implica che il dorso del dito pu? essere interamente contenuto nell?intaglio per la parte di dito che si inserisce nell?intaglio oppure pu? essere fuoriuscente da esso per almeno una parte della lunghezza del dito che ? inserita nell?intaglio.
Ci? implica, dunque, che in conseguenza delle posizioni assunte il profilo complessivo della culla cambia, oltre a cambiarne la lunghezza complessiva.
Infatti pi? il dito si trova estratto dall?intaglio e maggiore ? la lunghezza della culla e pi? il dito risulta interamente o quasi interamente inserito nell?intaglio e minore sar? la distanza tra porzione anteriore e posterie della culla e dunque minore sar? complessivamente la lunghezza di percorso della culla.
Questa soluzione descritta, dunque, consente in modo estremamente efficace e funzionale di modificare non solo la larghezza del canale di inserimento dell?anima ma consente anche di modificarne lunghezza e profilo.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Un sistema di culla per una macchina ribobinatrice, il detto sistema di culla formando una superficie di rotolamento per un?anima, il detto sistema di culla comprendendo almeno due porzioni (32, 33, 41) predisposte in modo tale da definire detta superficie di rotolamento ed in cui ogni una di dette almeno due porzioni ? mobile in una predeterminata posizione in modo tale da variare il profilo della detta superficie di rotolamento e/o la lunghezza della detta superficie di rotolamento in funzione delle loro posizioni assunte.
2. Il sistema di culla, secondo la rivendicazione 1, in cui il detto sistema di culla comprende almeno tre porzioni e di cui:
- Una porzione di ingresso (32) ed una porzione intermedia (33) connessa in un punto (34) alla detta porzione di ingresso (32) in modo tale da poter almeno ruotare intorno al detto punto di connessione (34), la detta porzione di ingresso (32) essendo montata mobile, preferibilmente traslabile, in almeno due o una pluralit? di posizioni diverse;
- Una porzione di uscita (41) montata almeno girevolmente rispetto ad un asse di rotazione (A) in modo tale da poter assumere almeno due o una pluralit? di posizioni angolari diverse;
- Ed in cui sono compresi mezzi che generano una forza che mantiene in contatto la porzione intermedia con la porzione di uscita in modo tale che le dette porzioni di ingresso, quella intermedia e quella di uscita costituiscano la detta superficie di rotolamento per l?anima la cui lunghezza e/o profilo ?/sono funzione della posizione assunta dalla porzione di ingresso e la porzione di uscita.
3. Il sistema di culla, secondo la rivendicazione 2, in cui la detta porzione di ingresso (32) ? fissata ad un supporto (31) montato in modo traslabile.
4. Il sistema di culla, secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui la detta porzione di uscita (41) ? ulteriormente montata in modo traslabile.
5. Il sistema di culla, secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui la detta porzione di uscita ? configurata per risultare montabile in modo girevole intorno all?asse longitudinale del rullo di avvolgimento inferiore (20) di una macchina ribobinatrice e montata in modo tale da poter traslare in modo solidale al detto rullo di avvolgimento inferiore.
6. Il sistema di culla, secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui la porzione di ingresso ? montata traslabile in modo tale da potersi allontanare o avvicinare al/dal rullo di avvolgimento superiore (10) di una macchina ribobinatrice.
7. Il sistema di culla, secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui detti mezzi che generano una forza che mantiene in contatto la porzione intermedia con la porzione di uscita sono in forma di mezzi elastici, ad esempio una molla torsionale.
8. Una macchina ribobinatrice
comprendente:
- Un rullo di avvolgimento superiore (10);
- Un rullo di avvolgimento inferiore (20);
- Un sistema di culla (32, 33, 41) che forma insieme al rullo di avvolgimento superiore un canale di inserimento di un anima in una zona di avvolgimento della detta macchina ribobinatrice, il detto canale essendo delimitato superiormente dal detto rullo di avvolgimento superiore (10) ed inferiormente dalla superficie di rotolamento conformata dal sistema di culla;
- Il detto sistema di culla comprendendo almeno due porzioni (32, 33, 41), preferibilmente tre porzioni, predisposte in modo tale da definire detta superficie di rotolamento ed in cui ogni una di dette almeno due porzioni ? mobile in una predeterminata posizione in modo tale da variare il profilo della detta superficie di rotolamento e/o la lunghezza della detta superficie di rotolamento in funzione delle loro posizioni assunte.
9. La macchina ribobinatrice, secondo la rivendicazione 8, in cui il detto sistema di culla comprende tre porzioni e di cui:
- Una porzione di ingresso (32) ed una porzione intermedia (33) connessa in un punto (34) alla detta porzione di ingresso (32) in modo tale da poter almeno ruotare intorno al detto punto di connessione (34), la detta porzione di ingresso (32) essendo mobile, preferibilmente traslabile, in almeno due o una pluralit? di posizioni diverse;
- Una porzione di uscita (41) montata almeno girevolmente rispetto ad un asse di rotazione (A) in modo tale da poter assumere almeno due o una pluralit? di posizioni angolari diverse;
- Ed in cui sono compresi mezzi per generare una forza che mantiene in contatto la porzione intermedia con la porzione di uscita in modo tale che le dette porzioni di ingresso, quella intermedia e quella di uscita costituiscano la detta superficie di rotolamento per l?anima la cui lunghezza e/o profilo sono funzione della posizione assunta dalla porzione di ingresso e dalla porzione di uscita;
- Preferibilmente la detta porzione di uscita ? montata in modo girevole intorno all?asse longitudinale del rullo di avvolgimento inferiore (20) ed ? ulteriormente montata in modo tale da poter traslare in modo solidale al detto rullo di avvolgimenti inferiore.
10. Un metodo per realizzare una culla di avvolgimento per una macchina ribobinatrice, il metodo comprendendo la realizzazione della culla attraverso la realizzazione di almeno tre porzioni distinte e di cui:
- Una porzione di ingresso (32) ed una porzione intermedia (33) connessa in un punto (34) alla detta porzione di ingresso (32) in modo tale da poter almeno ruotare intorno al detto punto di connessione (34), la detta porzione di ingresso (32) essendo mobile, preferibilmente traslabile, in almeno due o una pluralit? di posizioni diverse;
- Una porzione di uscita (41) montata almeno girevolmente rispetto al rullo di avvolgimento inferiore della detta macchina ribobinatrice in modo tale da poter assumere almeno due o una pluralit? di posizioni angolari diverse;
- Ed in cui sono compresi mezzi, preferibilmente mezzi elastici, che generano una forza che mantiene in contatto la porzione intermedia con la porzione di uscita in modo tale che nel complesso le dette porzioni di ingresso, quella intermedia e quella di uscita costituiscano la detta superficie di rotolamento per l?anima la cui lunghezza e/o profilo sono funzione della posizione assunta dalla porzione di ingresso e dalla porzione di uscita.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US5769352A (en) * 1994-06-16 1998-06-23 Fabio Perini S.P.A. Web rewinding machine, adaptable to different core diameters
EP3056458A1 (en) * 2015-02-10 2016-08-17 O.M.T. di Giannini Graziano e Damiano & C. S.N.C. Rewinding machine

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