IT202100007331A1 - Procedimento di estrazione di poliammine da matrici naturali complesse - Google Patents

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Giovanni Dinelli
Francesca TRUZZI
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    • C07ORGANIC CHEMISTRY
    • C07CACYCLIC OR CARBOCYCLIC COMPOUNDS
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Description

Descrizione dell?invenzione industriale dal titolo: ?Procedimento di estrazione di poliammine da matrici naturali complesse?
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un procedimento di estrazione di poliammine da matrici naturali complesse, in particolare matrici alimentari complesse, nonch? una composizione di poliammine ottenibile con il procedimento dell?invenzione.
Le poliammine sono composti organici aventi due o pi? gruppi amminici. Le poliammine lineari a basso peso molecolare si trovano in quasi tutti gli organismi viventi. Le pi? comuni sono putrescina, cadaverina, spermina e spermidina, tutte note per essere potenti fattori di crescita per cellule eucariotiche e procariotiche. Le poliammine vengono sintetizzate solo da cellule eucariotiche attraverso una via biochimica altamente regolata. Bench? le loro funzioni non siano ancora completamente chiare, esse sembrano avere funzioni stimolanti la proliferazione cellulare e certamente giocano un ruolo fondamentale nel superavvolgimento della catene di DNA nel nucleo cellulare. Concentrazioni rilevanti di poliammine si trovano ad esempio nel cervello dei mammiferi.
La spermidina, in particolare, ? considerata un ?agente della longevit?? nei mammiferi, grazie a vari meccanismi d'azione che stanno appena iniziando a essere compresi. La spermidina interviene nel controllo metabolico delle cellule, partecipando a numerose funzioni all?interno dell?organismo dei mammiferi in generale ed anche, nello specifico, di quello umano. Vi sono indicazioni del fatto che la spermidina sia importante per la protezione dallo stress ossidativo; l?azione antinfiammatoria; la proteostasi (contribuisce a mantenere i normali livelli funzionali delle proteine necessarie allo svolgimento delle funzioni cellulari); l?omeostasi cellulare, regolando la crescita, la proliferazione e la morte cellulare; la stabilizzazione del DNA e dell?RNA; la conservazione della funzione mitocondriale; e la prevenzione della senescenza delle cellule staminali.
L'autofagia ? il meccanismo principale indotto dalla spermidina a livello cellulare ma sono state trovate prove per altri meccanismi, tra cui la riduzione dell'infiammazione, il metabolismo dei lipidi e la regolazione della crescita, la proliferazione e il ricambio cellulare. Inoltre, la spermidina esibisce effetti antitumorali, cardioprotettivi e neuroprotettivi, che si riflettono positivamente sulla salute generale dell?organismo. Tuttavia, i livelli di spermidina diminuiscono con l?avanzare dell?et?, esibendo una correlazione tra spermidina e molti dei marcatori dell?invecchiamento. In ultimo, la spermidina ? stata testata con successo come stimolante per l'allungamento del fusto del capello e delle unghie.
Alla luce delle summenzionate propriet?, risulta evidente che le poliammine, ed in particolare la spermidina, risultano di particolare interesse in ambito farmaceutico, nutraceutico e cosmetico.
Sebbene pressoch? ubiquitarie in quasi tutti gli organismi viventi, le poliammine (e in particolare le pi? preziose ai fini della salute umana, ovvero la spermina e la spermidina) sono solitamente presenti in concentrazioni relativamente basse.
Ai fini della loro estrazione come principio attivo di grado alimentare, ? quindi necessario identificare delle fonti edibili in cui queste sostanze siano presenti in quantit? sufficientemente elevate. Buone fonti alimentari di spermidina e poliammine in generale sono elencate nella Tabella 1 sottostante: formaggi stagionati, alcune variet? di the, funghi, prodotti a base di soia, legumi, mais e cereali integrali.
Il germe di grano tenero risulta in assoluto la fonte pi? ricca in rapporto al peso (fino 500 mg/kg) e, di conseguenza, esso costituisce la fonte naturale preferibile per il processo estrattivo che forma oggetto della presente invenzione.
Nello stato della tecnica sono descritti numerosi procedimenti di estrazione di poliammine da fonti naturali, ivi incluse matrici alimentari come quelle sopra indicate.
Il procedimento comunemente utilizzato per estrarre poliammine da matrici naturali prevede l?impiego di soluzioni acquose acide. ? noto infatti che le poliammine presentano reattivit? basica e reagiscono con acidi formando sali estremamente solubili in acqua.
Sul mercato, perlopi? giapponese, sono presenti prodotti basati su estratti vegetali ricchi in poliammine (Brochure Polyamine-P,
PHYTOPOLYAMINE-S e PHYTOPOLYAMINE-SP, GLYCINE SOJA (SOYBEAN) GERM EXTRACT), che tuttavia presentano lo svantaggio di contenere titoli piuttosto bassi di poliammine.
?Polyamine content and metabolism in Arabidopsis thaliana and effect of spermidine on plant development?, Plant Physiology and Biochemistry, Volume 38, Issue 5, May 2000, pagine 383-393, descrivono un processo di estrazione di poliammine a fini analitici in cui il campione viene estratto in acido perclorico al 4% (p/v) (PCA) a freddo e centrifugato. Il pellet ottenuto viene risospeso in PCA, a cui segue un?idrolisi con 6 N HCl al fine di rilasciare le poliammine dai loro coniugati.
?Determination of putrescine, cadaverine, spermidine and spermine in different chemical matrices by high performance liquid chromatography?electrospray ionization?ion trap tandem mass spectrometry (HPLC?ESI?ITMS/MS)?, Journal of Chromatography B, 1002 (2015) 176?184, riportano un processo che prevede l?impiego di acido cloridrico per l'estrazione di poliammine da L. sativum.
?Improved method for the determination of biogenic amines and polyamines in vegetable products by ion-pair highperformance liquid chromatography?, Journal of Chromatography A, 1129 (2006) 67?72 descrivono l?estrazione di poliammine a scopi analitici con acido perclorico 0,6 M.
La domanda di brevetto US2014/0378708 A1 descrive un procedimento di estrazione di poliammine da matrici vegetali con alta efficienza e ottenendo un prodotto finale a basso contenuto di sali. Il procedimento prevede diversi passaggi di estrazione a pH neutro con acqua, ed un passaggio finale di estrazione effettuato con acido debole (pH 4,0-6,0, preferenzialmente condotta con acido citrico). ? altres? prevista la possibilit? di effettuare passaggi preliminari di estrazione con alcol etilico 20%-90% di purezza, meglio se 30%-70%, con lo scopo di rimuovere componenti non desiderate dalla matrice, ottenendo soluzioni meno viscose e quindi migliorando la lavorabilit? del prodotto. Nell?ambito di questo procedimento l?impiego di alcol etilico non ha lo scopo di estrarre le poliammine, che a quel pH non sono solubili in alcool etilico. Il risultato del procedimento descritto in US2014/0378708 A1 ? una soluzione acquosa che pu? essere ridotta ad un solido tramite processi di essiccazione, o che pu? essere ulteriormente purificata tramite l?utilizzo di resine a scambio ionico, frazionamento con membrane selettive, filtrazione su gel, elettrodialisi.
I procedimenti della tecnica nota sopra descritti presentano tutti lo svantaggio di fornire prodotti solidi aventi un titolo in poliammine totali estremamente basso (generalmente ? 0,6 % in peso). Un?alternativa all?estrazione di poliammine da fonti naturali ? rappresentata dalle poliammine di sintesi, ma anche in questo caso, per quanto ? a conoscenza degli inventori, non sono disponibili in commercio prodotti adatti al consumo alimentare.
? quindi evidente la necessit? di fornire un procedimento di estrazione di poliammine da matrici naturali, anche complesse, che permetta di ottenere come risultato un estratto naturale sufficientemente concentrato in poliammine (in particolare spermidina) e di grado alimentare, quindi utilizzabile in campo alimentare, nutraceutico e farmaceutico.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un procedimento di estrazione di poliammine da matrici naturali, anche complesse, che sia semplice e che faccia uso di reagenti non pericolosi e di grado alimentare.
Ancora un altro scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un procedimento di estrazione di poliammine da matrici naturali, anche complesse, che sia facilmente scalabile.
Ancora un altro scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un procedimento di estrazione di poliammine da matrici naturali, anche complesse, che permetta di ottenere come risultato un estratto naturale che sia sostanzialmente esente da eventuali contaminanti presenti nella matrice di partenza, quali ad esempio pesticidi.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un procedimento di estrazione di poliammine da matrici naturali, anche complesse, che permetta il riciclo del liquido di reazione dopo separazione del principio attivo di interesse.
Questi ed altri scopi sono raggiunti dal procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale come definito nell?annessa rivendicazione 1.
Nell?ambito dell?invenzione rientra altres? una composizione di poliammine di origine naturale (ossia non di sintesi) ottenibile con il procedimento dell?invenzione. Gli esempi della presente descrizione dimostrano che, grazie all?innovativo procedimento di estrazione utilizzato, la composizione di poliammine di origine naturale cos? ottenuta presenta un titolo in principio attivo, ossia spermidina, molto superiore rispetto a quello ottenibile con i procedimenti della tecnica nota. Ad esempio, utilizzando come matrice naturale di partenza le fave di soia, il procedimento di estrazione dell?invenzione permette di ottenere un titolo in spermidina superiore all?1% in peso; utilizzando germe di grano come matrice naturale di partenza, ? addirittura possibile ottenere un titolo in spermidina superiore al 7% in peso (7-11% negli esempi).
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del procedimento di estrazione e della composizione di poliammine dell?invenzione sono definiti nelle rivendicazioni dipendenti.
Tutte le rivendicazioni formano parte integrante della presente descrizione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL?INVENZIONE
Il procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale secondo l?invenzione prevede tre passaggi essenziali: trattamento basico della matrice naturale di partenza, estrazione delle poliammine con alcool etilico o propilico e salificazione/cristallizzazione delle poliammine. La limitazione ad alcool etilico o propilico ? giustificata dal fatto che questi sono gli unici alcool autorizzati per uso alimentare o cosmetico.
La matrice naturale utilizzata come materiale di partenza pu? essere qualsiasi matrice naturale ricca in poliammine, come ad esempio una matrice alimentare. A titolo esemplificativo si citano germe di grano, soia, formaggio stagionato, crusca di riso, funghi, th?, mango, legumi, carne, mais, cereali integrali e verdure.
Al fine di ottimizzare l?efficienza di estrazione, ? opportuno che la matrice naturale scelta come fonte di poliammine venga sfarinata o quanto pi? possibile finemente macinata. Dal momento che a pH fisiologico le poliammine si presentano sotto forma di policationi, ? necessario un trattamento con base forte per convertire quantitativamente le poliammine nella loro forma basica libera. Le poliammine in forma di base libera sono infatti molto solubili sia in acqua che in alcool etilico e propilico, mentre in forma cationica sono solubili solo in soluzioni acquose. La base forte pu? essere quindi selezionata fra tutte quelle che dimostrano forza basica superiore a quella delle poliammine stesse, ossia con un pKb ? 4, come, a titolo di esempio NaOH, KOH, Ca(OH)2, Mg(OH)2, BA(OH)2, LiOH, Sr(OH)2, N(CH3)4OH, guanidina). Pi? preferibilmente la base forte ? solubile sia in acqua sia in alcool etilico e/o alcool propilico, ed ancor pi? preferibilmente ? adatta ad un utilizzo alimentare o comunque ammessa nella lavorazione di alimenti. Un ulteriore criterio di preferibilit? ? la capacit? della suddetta base forte di rilasciare in soluzione molteplici ioni OH<- >per unit? formula.
Nelle condizioni adottate nell?esempio sperimentale riportato nel seguito, il miglior candidato ? stato identificato nell?idrossido di calcio, il quale, oltre a possedere i requisiti elencati, dimostra il vantaggio di essere non volatile, facilmente reperibile sul mercato e a bassi costi.
La quantit? di base necessaria alla reazione, che dipende dalle propriet? chimiche della sostanza basica scelta, ? il quantitativo utile a spostare il pH della matrice in condizioni alcaline, almeno oltre pH 8,0, preferenzialmente sopra pH 10,0. Si ? inoltre trovato che in questa fase pu? essere conveniente lavorare in condizioni di leggero eccesso di base.
Nel caso riportato come esempio sperimentale, si sono utilizzati 20 grammi di Ca(OH)2 per ogni chilogrammo di germe di grano trattato.
Se la matrice naturale ? un solido secco (come nel caso del germe di grano) ? conveniente l?aggiunta di una piccola quantit? di acqua, utile sia a sciogliere e disperdere omogeneamente il composto basico, sia a fornire un opportuno ambiente protico per la reazione acido-base che deve avvenire. La quantit? di acqua necessaria dipende dalla natura della matrice naturale, ma in generale ? opportuno utilizzare la minima quantit? utile a bagnarla completamente mantenendola lavorabile. Nel caso del germe di grano macinato, risultano appropriati da 0,2 a 1 litro di acqua per chilogrammo di solido, preferenzialmente da 0,5 a 0,7 litri per chilo.
La miscela sopra descritta viene preferibilmente miscelata con cura per almeno 15 minuti, idealmente 30 minuti, per permettere alla reazione acido-base di avvenire fino a completezza.
La successiva fase di estrazione viene eseguita in etanolo o propanolo. ? preferibile utilizzare etanolo o propanolo con un grado di purezza compreso fra 80% in volume e 100 % in volume, pi? preferibilmente compreso fra 95 % e 98 % in volume. L?etanolo o il propanolo viene aggiunto alla miscela precedentemente descritta e mescolato con essa vigorosamente per omogeneizzare al meglio i componenti. La quantit? di etanolo o propanolo necessaria dipende dalle caratteristiche della matrice naturale (quali le caratteristiche di bagnabilit?, assorbimento, granulometria, ecc.), ma in generale, nel caso dell?etanolo, ? preferibile impiegare da un minimo di 2 a 20 volte il peso della matrice da estrarre, pi? preferibilmente tra gli 8 e i 15 equivalenti in peso, ancor pi? preferibilmente 10 e 12 equivalenti in peso. Nel caso riportato come esempio sperimentale, si sono utilizzati 12 litri di etanolo 95 % di grado alimentare per chilogrammo di germe di grano processato.
? preferibile mantenere la miscela sotto agitazione per almeno 30 minuti, pi? preferibilmente per 1 ora, per permettere all?alcool di estrarre la maggior quantit? possibile di poliammine dalla matrice. La temperatura non sembra essere un parametro critico per il processo di estrazione, ma per alcune matrici potrebbe rivelarsi conveniente lavorare a temperature diverse da quella ambientale (ad esempio, quando la matrice da estrarre ? termolabile o per evitare la formazione di fasi gel).
Per aumentare l?efficienza di estrazione o ridurre i tempi di processo ? possibile ricorrere a tecnologie gi? note nel settore, quali estrazione assistita da ultrasuoni o cavitazione.
Terminata la fase di estrazione, la fase solida della matrice viene separata e rimossa, mentre la fase alcolica, contenente le poliammine, viene raccolta. La separazione delle fasi avviene anche spontaneamente, ma la fase liquida pu? essere efficacemente separata per mezzo di filtrazione, precipitazione, centrifugazione, filtropressatura o altre tecnologie note nel settore. Nell?esempio sperimentale fornito nel seguito, la separazione ? stata effettuata mediante filtrazione sottovuoto utilizzando comune vetreria da laboratorio e filtri di carta.
Un passaggio essenziale nel procedimento di estrazione dell?invenzione ? rappresentato dalla separazione selettiva delle poliammine contenute nell?estratto alcolico ottenuto. Aggiungendo una quantit? opportuna di reagente acido all?estratto alcolico, le poliammine vengono convertite in sali, che sono estremamente meno solubili nell?alcool, e che quindi si separano spontaneamente per precipitazione o cristallizzazione. Qualunque acido potrebbe essere usato per condurre questa reazione (a titolo di esempio si citano acido solforico, acido fosforico, acido cloridrico, acido ossalico, acido citrico, acido carbonico, acido acetico, acido malico). Tuttavia sono preferibili acidi con buona solubilit? in alcol etilico e/o propilico, acidi edibili o comunque ammessi nelle lavorazioni alimentari, cos? come sono maggiormente indicati acidi che rilasciano controioni noti per formare sali scarsamente solubili (quali ad esempio solfati, fosfati, ossalati, carbonati). Nel processo riportato come esempio sperimentale ? stato scelto acido fosforico come candidato ottimale; questo acido risponde infatti ai requisiti sopracitati ed inoltre ? non volatile, ? economico, ? facilmente reperibile e dimostra i migliori risultati in termini di resa di cristallizzazione. La quantit? di acido richiesta dipende da diversi fattori, come ad esempio la base selezionata per le fasi precedenti, il volume di etanolo o propanolo utilizzato, la forza dell?acido, ecc., ma in generale dovrebbe essere sufficiente a neutralizzare tutta l?alcalinit? della soluzione di estrazione e abbassare il pH fino a valori acidi, preferenzialmente sotto pH 5,5. I migliori risultati sono stati ottenuti per valori di pH = 3,5. Nell?esempio riportato vengono utilizzati 2,5 ml di acido fosforico (85 % di purezza) per ogni litro di estratto alcolico.
Immediatamente, all?aggiunta dell?acido, si osserva formazione di opalescenza dovuta alla precipitazione dei sali di poliammine insolubili. ? preferibile lasciare la soluzione a riposo per un tempo sufficiente a permettere la completa precipitazione dei sali (ad esempio circa 24 ore). In talune condizioni, quali quelle descritte nell?esempio sperimentale, i sali di poliammine si riarrangiano formando cristalli macroscopici, pi? facili da raccogliere. I sali di poliammine cos? ottenuti possono essere separati dalla soluzione alcolica e quindi recuperati tramite filtrazione, decantazione, centrifugazione, drenaggio, o altre tecniche note nel settore. Questo ultimo passaggio si dimostra estremamente vantaggioso in quanto permette di ricavare l?attivo di interesse senza dover gestire tutte le altre sostanze estraibili portate in soluzione. Ad esempio, per ottenere un estratto solido, questo passaggio evita di dover ricorrere a tecniche di concentrazione ed essiccazione dell?estratto liquido estremamente lunghe, complesse ed energivore (sono necessari pi? di 0,7 kWh per evaporare 1 litro di acqua pura, ma, nel caso di un estratto vegetale l?energia richiesta sarebbe ancora maggiore). Si evitano inoltre problematiche legate alla lavorazione di miscele che via via che si vanno a concentrare diventano melasse viscose e igroscopiche. In ultimo, questo passaggio garantisce di ottenere un titolo di attivo estremamente pi? elevato, dato che questo non sar? diluito in tutte le altre sostanze estratte.
Dalle condizioni riportate negli esempi sperimentali su germe di grano si ottiene una resa media in peso dell?1% (da 1 kg di germe si raccolgono quasi 10 g di cristalli) e un titolo in spermidina nei cristalli del 7-11 % in peso.
Pertanto, nell?ambito dell?invenzione rientra una composizione di poliammine da germe di grano, dette poliammine includendo spermidina ed eventualmente spermina, in cui la composizione presenta un titolo in spermidina di almeno il 7% in peso, preferibilmente compreso fra il 7% e l?11% in peso.
I vantaggi osservati col procedimento della presente invenzione rispetto ai procedimenti di estrazione descritti nello stato della tecnica sono riassunti qui di seguito.
Innanzitutto, ? stato possibile scalare il processo industrialmente (scala 50 kg), ottenendo risultati in linea con i dati di laboratorio.
In confronto ai metodi noti o ai prodotti disponibili identificati sul mercato, il procedimento dell?invenzione permette di ottenere un titolo in principio attivo nettamente superiore: si ? ottenuto dalla lavorazione di germe di grano un titolo di principio attivo medio del 10 % in peso, contro uno 0,15 % in peso garantito da altri produttori o lo 0,5 %-0,6 % massimo citato fra gli esempi di US2014/0378708 A1. Va inoltre sottolineato che il titolo di principio attivo medio del 10 % ottenuto col procedimento dell?invenzione ? riferito alla sola spermidina, mentre i valori riportati negli esempi di US2014/0378708 A1 considerano il totale delle poliammine.
Col procedimento di estrazione dell?invenzione, inoltre, non sono richieste tecniche di concentrazione/essiccazione estremamente energivore.
Una volta separati i cristalli di poliammine, il liquido alcolico di estrazione ottenuto col procedimento dell?invenzione pu? essere recuperato per distillazione e riutilizzato per ulteriori cicli di estrazione. Inoltre, il residuo solido che ne rimane contiene potenzialmente altri estratti di interesse commerciale.
Lavorando con una soluzione alcolica basica, le fasi di filtrazione sono molto semplificate rispetto a soluzioni acquose acide, dato che i carboidrati spesso presenti nelle matrici naturali in queste condizioni non formano fasi gel (dette mucillagini).
Non si ottiene una concentrazione di eventuali contaminanti presenti nella matrice di estrazione.
Gli esempi sperimentali che seguono sono forniti a puro titolo illustrativo e non limitativo della portata dell?invenzione come definita nelle annesse rivendicazioni.
ESEMPIO 1
Il processo estrattivo ? stato eseguito su un quantitativo di germe di grano in scala di laboratorio.
Per 100 grammi di germe di grano, si ? applicata la seguente procedura:
? Macinazione
? aggiunta di 2 g di Ca(OH)2 e 65 ml di acqua e miscelazione per 15 minuti.
? Aggiunta di 1,2 litri di alcol Etilico 98 %, 1 ora in miscelazione meccanica
? Filtrazione e rimozione del solido (si ottiene circa 1 litro di estratto alcolico)
? Aggiunta all?estratto alcolico di 2,5 ml di H3PO4 (85 % purezza)
? sedimentazione di 18 ore
? raccolta dei cristalli tramite filtrazione ? resa ottenuta = 1,1 % in peso (1,1 g di cristalli da 100 g di germe di grano)
? Titolo di purezza dei cristalli ottenuto (sola spermidina) 7,4 %
ESEMPIO 2
Il processo estrattivo ? stato eseguito su un lotto di 50 kg di germe di grano su cui sono stati riscontrati i seguenti pesticidi: Ciproconazolo 0,007 ? 0,003 mg/kg, Clorpirifos 0,008 ? 0,003 mg/kg, Difenilammina (tracce), Piperonil butossido 0,112? 0,047 mg/kg, Pirimifos metile 0,178 ? 0,075 mg/kg, Tebuconazolo 0,035 ? 0,015 mg/kg. L?analisi multiresiduale svolta sui cristalli di estratto dallo stesso lotto non ha evidenziato la permanenza di alcun composto.
Sui 50 chilogrammi di germe di grano, ? stata applicata la seguente procedura:
? Macinazione
? aggiunta di 1 kg di Ca(OH)2 e 25 litri di acqua e miscelazione per 30 minuti.
? Aggiunta di 500 litri di alcol Etilico 95 %, 1 ora in miscelazione meccanica
? Filtrazione e rimozione del solido
? Aggiunta all?estratto alcolico di 1,25 l di H3PO4 (85 % purezza)
? sedimentazione di 24 ore
? raccolta dei cristalli tramite filtrazione ? resa ottenuta = 0,7 % in peso
? Titolo di poliammine ottenuto nei cristalli spermidina = 11,1 %, spermina =3,8 % ESEMPIO 3
Il processo estrattivo ? stato eseguito su un quantitativo di fave di soia in scala di laboratorio.
Per 50 grammi di fave di soia macinate, si sono applicate le seguenti procedure:
? Macinazione
? aggiunta di 1 g di Ca(OH)2 e 25 ml di acqua e miscelazione per 15 minuti.
? Aggiunta di 0,6 litri di alcol Etilico 98 %, 1 ora in miscelazione meccanica
? Filtrazione e rimozione del solido (si ottengono circa 0,5 litri di estratto alcolico) ? Aggiunta all?estratto alcolico di 1,25 ml di H3PO4 (85 % purezza)
? sedimentazione di 20 ore
? raccolta dei cristalli tramite filtrazione ? resa ottenuta = 1,25 % in peso (0,62 g di cristalli da 50 g di soia)
? Titolo di purezza dei cristalli ottenuto (sola spermidina) 1,3 %

Claims (14)

RIVENDICAZIONI
1. Procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale, comprendente le fasi di:
- trattare la matrice naturale con una base forte, detta base forte avendo un valore di pKb ? 4, onde convertire quantitativamente le poliammine presenti nella matrice naturale nella loro forma di base libera;
- trattare la matrice naturale con alcool etilico o propilico, onde ottenere un estratto alcolico di poliammine; e
- aggiungere un reagente acido all?estratto alcolico di poliammine, onde ottenere la separazione di sali di poliammine tramite precipitazione o cristallizzazione.
2. Procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale secondo la rivendicazione 1, in cui la base forte ? scelta dal gruppo che consiste di NaOH, KOH, Ca(OH)2, Mg(OH)2, BA(OH)2, LiOH, Sr(OH)2, N(CH3)4OH e guanidina.
3. Procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la base forte ? utilizzata in una quantit? idonea a spostare il pH della matrice naturale ad un valore di pH alcalino, preferibilmente superiore a pH 8,0, pi? preferibilmente superiore a pH 10,0.
4. Procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 3, in cui la matrice naturale viene trattata con alcool etilico o alcool propilico avente un grado di purezza compreso fra 80% in volume e 100 % in volume, preferibilmente compreso fra 95 % e 98 % in volume.
5. Procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 4, in cui il reagente acido ? scelto dal gruppo che consiste di acido solforico, acido fosforico, acido cloridrico, acido ossalico, acido citrico, acido carbonico, acido acetico e acido malico.
6. Procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 5, in cui il reagente acido ? utilizzato in una quantit? idonea a spostare il pH dell?estratto alcoolico a un valore di pH acido, preferibilmente inferiore a pH 5,5.
7. Procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 6, in cui i sali di poliammine precipitati o cristallizzati vengono recuperati tramite filtrazione, decantazione, centrifugazione o drenaggio.
8. Procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 7, in cui la matrice naturale ? una matrice alimentare complessa.
9. Procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale secondo la rivendicazione 8, in cui la matrice alimentare complessa ? scelta dal gruppo che consiste di germe di grano, soia, formaggio stagionato, crusca di riso, funghi, th?, mango, legumi, carne, mais, cereali integrali e verdure.
10. Procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale secondo la rivendicazione 9, in cui la matrice alimentare complessa ? germe di grano.
11. Procedimento di estrazione di poliammine da una matrice naturale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 10, in cui dette poliammine comprendono spermidina ed eventualmente spermina.
12. Composizione di poliammine di origine naturale ottenibile con il procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 11.
13. Composizione di poliammine estratte da germe di grano, dette poliammine includendo spermidina ed eventualmente spermina, in cui la composizione presenta un titolo in spermidina di almeno il 7% in peso.
14. Composizione secondo la rivendicazione 13, in cui il titolo in spermidina ? compreso fra il 7% e l?11% in peso.
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